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Michail Bulgakov
In questo romanzo-biografia di Michail Bulgakov, l'autore, studioso di letteratura e scrittore, elabora un nuovo e completo ritratto del celeberrimo letterato e drammaturgo russo, stemperando materiale documentario, edito o precedentemente sconosciuto, con l'invenzione narrativa. Il lavoro, condotto scientificamente, ha come sfondo il quadro completo delle vicende personali, storiche e politiche vissute da Bulgakov. Ne viene fuori un racconto eccitante, come in realtà era stata la sua vita: figlio di un professore dell'Accademia Teologica di Kiev, medico e scrittore, fu inghiottito nel vortice degli eventi storici che sconvolsero la Russia nella prima metà del XX secolo, dalla fine dell'impero zarista alla Rivoluzione d'Ottobre, dalla Prima guerra mondiale all'affermazione del comunismo e dello stalinismo, fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, cercando, con tutti i suoi sforzi, di venirne fuori per raggiungere il meritato successo. Un lavoro, questo di Varlamov, rivolto agli amanti della letteratura (larga parte, infatti, è dedicata all'esposizione del dibattito umanistico nella società russa del primo Novecento) e a quei lettori interessati alla storia e alla politica. -
L' Italia in Europa. Idee per uno sviluppo sostenibile
Nel volume sono contenuti alcuni saggi presentati negli incontri del ""Gruppo dei 20 - Revitalizing Anaemic Europe"""" - Fondazione Economia Tor Vergata, ispirati al tema della sostenibilità dello sviluppo in Italia ed Europa. Il volume si apre con la questione delle politiche sociali, particolarmente rilevante in un'Europa che voglia guardare alla sostenibilità dello sviluppo e, in particolare, a sanità, pensioni e welfare. L'idea è che l'Europa, nata attorno al pilastro della politica della concorrenza e del mercato unico, abbia bisogno di guardare alle politiche sociali che, per il momento, sono a competenza quasi esclusiva degli Stati membri della UE. La seconda parte è dedicata alla governance europea e, in particolare, alla sostenibilità delle differenze dello sviluppo che si sono via via accentuate all'interno dell'Unione europea. L'attenzione è rivolta, soprattutto, alle politiche di coesione e alla loro capacità di attenuare le loro differenze. La terza parte è dedicata alle politiche fiscali e al problema dei deficit pubblici, insieme alla sostenibilità del debito. La quarta parte, infine, è rivolta alla politica degli investimenti e al ruolo del territorio e dell'innovazione che, in un mondo caratterizzato da profondi cambiamenti tecnologici e commerciali, sono decisivi per un'Europa che voglia realizzare uno sviluppo sostenibile."" -
Europa e solidarietà. Tra pilastro sociale e derive sovraniste
Il dibattito politico europeo degli ultimi anni ha avuto come focus il tema della solidarietà sociale. Il progressivo disfacimento dei vari modelli di welfare è stato individuato, da più parti, come la causa principale dell'insorgere dei cosiddetti ""populismi"""" e dell'allentarsi del vincolo europeo. La lunga e profonda crisi finanziaria ed economica dell'ultimo decennio ha aggiunto un nuovo capitolo a tale disputa. Si è arrivati così a parlare di collasso dei welfare dell'Europa Occidentale. In Italia come in Ungheria e in altri Paesi si dubita che l'Unione Europea possa consolidare o addirittura conservare questi modelli sociali. Quattro """"mega trend"""" alimentano questa sfiducia: la globalizzazione neoliberale, l'unione monetaria incompiuta, la rivoluzione digitale e robotica, l'allargamento ad Est. Questo saggio esamina il legame esistente tra le crisi economiche e l'indebolimento delle politiche sociali e di coesione in Europa, analizzando, fra l'altro, le politiche elaborate per rispondere ai quattro mega trend. L'autore, basandosi sulla propria esperienza politica, sia nazionale che comunitaria, illustra quali riforme dell'Eurozona sarebbero necessarie per realizzare gli obiettivi politici ed economici che consentano la sopravvivenza stessa della UE. Prefazione di Fabrizio Barca. Intervista all'autore di Paolo Butturini."" -
Le strategie del marketing bancario: l'economia comportamentale
Riuscire ad interagire con il pubblico nella forma più chiara possibile e nel rispetto della normativa sulla privacy, creare un maggiore contatto con un rapporto stabile nel tempo e saper comunicare i propri contenuti, sono questi i principali obiettivi delle imprese odierne. Con tali premesse, l'obiettivo di questo elaborato è quello di analizzare la relazione tra la spinta gentile, il prodotto e il consumatore, cercando di suggerire come meglio integrarla e rafforzarla. Essere presente nell'atto dell'esperienza di consumo, per aiutare il fruitore nella scelta e nel rapporto con il bene, vuol dire strutturare adeguatamente le informazioni che l'impresa comunica. Avvalersi della Nudge Theory all'interno del processo di marketing potrebbe essere un primo passo per facilitare questo rapporto. Neonata teoria nell'ambito dell'economia comportamentale, la Teoria dei Nudge, è basata sul processo decisionale delle persone e, considerando la loro razionalità limitata, propone dei principi sui quali basare una comunicazione che sia più efficace per attivare e facilitare gli individui ad avere un comportamento più adeguato al contesto in cui ci si trova. L'obiettivo del lavoro trova origine da questi presupposti e si articola a più livelli nell'ambito delle organizzazioni bancarie, per capire come e con cosa sono relazionate: il punto di arrivo è quello di creare una strategia sulla quale l'impresa può basarsi per essere più comunicativa ed inclusiva con i propri consumatori, sarebbe a dire uno strumento che stia dietro le decisioni d'impresa ed i gesti di consumo, quindi nel contatto fra il prodotto e il consumatore. Compito del Management è elaborare metodi che riescano a coniugare la finalità istituzionale e la sostenibilità dei progetti, le forme di comunicazione e il rapporto con il pubblico è compito del Marketing. E quest'ultimo, oggi, si trova a un punto cruciale: inizialmente nato come azione necessaria per il trasferimento fisico della merce verso un mercato in cui venderla, con il tempo è divenuta una strategia per aiutare le imprese a convincere potenziali clienti ad acquistare o utilizzare i loro prodotti, assumendo l'aspetto di una forma di persuasione. Attualmente, però, le tecniche del posizionare determinati prodotti su determinati mercati sono cambiate, i confini del Marketing sono molto più ampi. È quindi riduttivo concepirlo come mero strumento di controllo del consumatore, ovvero non consiste più semplicemente nel rendere un prodotto attraente ma si integra nei processi aziendali, cercando un contatto, un'unione con il consumatore, che a sua volta rivendica la propria libertà di scelta. -
Minimalia
"Minimalia"""" è una raccolta di piccoli articoli, variabili da 2500 a 3500 battute, pubblicati su cataloghi, riviste e giornali locali, come Cronache (rubrica Minimalia) e La Città. Gli articoli riguardano tematiche derivanti da occasioni espositive, dalla pubblicazione di libri, dalla rievocazione di personaggi, di luoghi e di fatti. Essi sono accomunati da un linguaggio secco, rivolto a scoprire la essenzialità dei soggetti investiti ed attraversati. Accomunanti, inoltre, sono anche i rimandi indotti da tali soggetti a caratteristiche intrinseche, ma anche ad un più ampio orizzonte di relazioni, di significati più o meno nascosti, apparentemente esterni ad una prima lettura. Minimalia, quindi, è anche un modo di osservare le cose e di raccontarle: è una certa posizione dell'occhio sulle cose, sui molteplici aspetti rilevabili in esse; per un altro verso è un modo per andare oltre le cose stesse, con la leggerezza di cui parla Italo Calvino, seguendo l'apertura della parola, le astuzie delle sue pieghe, benché esposta con secchezza, consegnata con voce sommessa." -
Crisi da sovraindebitamento. Mezzi e strumenti di risoluzione
Considerata la laboriosa stratificazione normativa che negli ultimi anni ha caratterizzato la disciplina della crisi da sovraindebitamento, la monografia nasce con lo scopo di delineare un percorso avente ad oggetto l'analisi delle soluzioni previste per risolvere tale complessa situazione. Si approfondiranno, pertanto, i tratti salienti di una disciplina relativamente giovane (la legge di riferimento è la L. 27 gennaio 2012, n. 3), nata con lo scopo di tutelare una particolare categoria di soggetti, costituita da imprenditori non assoggettabili al fallimento e da debitori civili. Se da un lato, infatti, l'impossibilità di accedere al sistema ""classico"""" di regolazione concorsuale dell'insolvenza costituisce un vantaggio in termini di mancata esposizione ai pesanti effetti delle procedure e al discredito commerciale, dall'altro lato comporta certamente una perenne esposizione del debitore alle azioni esecutive individuali avanzabili dai creditori. Per uscire da questo impasse l'ordinamento italiano, sulla scorta di quanto già previsto in altri Paesi, ha deciso di dotarsi di una normativa specifica, tale da consentire a tutti i soggetti indebitati oltre le proprie capacità di regolare la propria situazione debitoria, rendendo così più concreta l'opportunità di un nuovo inizio. Attualmente, la disciplina della crisi da sovraindebitamento consta di tre strumenti risolutivi: una procedura concordataria, costituita da un piano proposto dal debitore e accettato dalla maggioranza dei creditori (c.d. """"accordo di composizione della crisi da sovraindebitamento""""); uno strumento destinato esclusivamente al consumatore sovraindebitato, consistente in un piano proposto dal consumatore e reso effettivo dal giudice senza l'approvazione dei creditori (c.d. """"piano del consumatore""""); infine, una procedura di liquidazione giudiziaria del patrimonio del debitore, a cui può seguire l'esdebitazione dello stesso."" -
Tracce di ricerca: cristianesimo e potere. Nuova ediz.
Questo volume raccoglie saggi di autori e autrici che hanno condiviso negli ultimi sei anni uno spazio di confronto e crescita intellettuale presso la ""Fondazione per le scienze religiose"""" di Bologna (Fscire). I capitoli del libro sviluppano dunque tracce di ricerca discusse e condivise su tematiche storico-religiose, mettendo in particolare a fuoco l'articolarsi del rapporto fra Cristianesimo e potere in contesti storici e geopolitici differenti (dalla tarda antichità al contemporaneo, dall'Africa agli Stati Uniti). Il libro non intende svolgere tale filo rosso lungo il percorso millenario della storia cristiana ma, più semplicemente, mostrare alcune piste di ricerca su configurazioni dinamiche del rapporto fra potere sacro e potere politico per approfondirne alcune declinazioni contestuali attraversate da tensioni e conflitti. In tale senso, nella loro diversità, i capitoli sottintendono l'idea di una mutua costituzione - in una relazione non pacificata - fra dimensione politica e religiosa, senza vedere in quest'ultima un semplice riflesso dei rapporti di forza."" -
Knowledge recurrence. Il ruolo di routine e script per la gestione delle imprese «knowledge» intensive
A partire dal rapido e continuo sviluppo tecnologico accelerato dalle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), si assiste oggi a cambiamenti radicali sia dal punto di vista sociale che economico. Tali cambiamenti stanno condizionando e modificando le strategie di crescita e sviluppo delle imprese. Un fattore cruciale alla base delle prestazioni organizzative nel contesto attuale, infatti, è l'intensità della conoscenza come concetto sfaccettato e strettamente correlato al tipo di organizzazione, al settore, al sistema di innovazione, alle conoscenze e alle competenze degli individui che guidano l'impresa. La diffusione delle informazioni e delle nuove tecnologie garantite dalla ""Società della conoscenza"""" ha iniziato a stimolare progressivamente un forte processo di trasformazione influenzando gli stili di lavoro, le caratteristiche organizzative del lavoro e la produzione determinando, così, un diverso ruolo dei beni tangibili e intangibili. Ciò ha portato tanto il mondo manageriale quanto quello accademico a considerare la """"conoscenza"""" come il vero protagonista della vita imprenditoriale. Le imprese possono raggiungere i loro obiettivi strategici incoraggiando la condivisione delle conoscenze, la flessibilità e l'adattamento ai cambiamenti dell'ambiente competitivo e transazionale. Quindi, la gestione della conoscenza è sempre più considerata come una fonte di vantaggio competitivo. Essa si basa sulla ferma capacità di espandere, diffondere e sfruttare internamente le conoscenze organizzative. La condivisione tacita della conoscenza, in particolare, può portare alla stratificazione della conoscenza incoraggiando la costruzione di modelli comportamentali noti come script cognitivi. Il presente volume si inserisce nel campo degli studi sulla gestione d'impresa analizzando il ruolo degli script organizzativi e delle routine nell'ambito delle strategie di sviluppo aziendale. In particolare, vengono analizzate e approfondite le implicazioni cognitive e strategiche della trasformazione della conoscenza dal livello individuale a quello collettivo (e vicendevolmente). Come emerge nel corso della trattazione, infatti, la conoscenza dipende strettamente dalle capacità cognitive degli attori che la detengono e non può essere separata dal processo comunicativo attraverso il quale viene scambiata. Come evidenziato dal crescente dibattito scientifico e manageriale sul rapporto tra conoscenza codificata e tacita, la codificazione nelle dinamiche di riproduzione o scambio di conoscenza può svolgere un ruolo cruciale. In particolare, la codificazione potrebbe fornire un dispositivo di classificazione e sistematizzazione delle informazioni, aprendo nuove opportunità per la modellazione e la rappresentazione della conoscenza, da intendersi come conditio sine qua non per l'adattamento ai processi di (ri)produzione e accumulazione di conoscenza."" -
Sistema Europa. L'organizzazione politica dell'Unione Europea: il complesso cammino verso l'unione politica. Nuova ediz.
Che cos'è l'Unione europea? Come e perché nasce, con quali finalità; quale la sua evoluzione; come funzionano le sue istituzioni e quali sono le sue prospettive? Intorno a queste domande si possono articolare una pluralità di risposte. Qualcuno sostiene sia da vedersi come un ""club"""" di Paesi che sono d'accordo a seguire determinate regole al fine dell'ottenimento di definiti benefici. Ma davvero l'Unione europea è un club? Può sembrare semplicistico parlare in tali termini dell'Europa, eppure, talvolta appare come tale, quando non si comprende che la sfida per gli anni futuri non è quella del rafforzamento della sua struttura o, non solo, la strada verso l'integrazione europea ma il consolidamento dell'idea di Europa nazione. Per fare questo non c'è altra via che lasciare il percorso che identifica l'Europa come la somma dei 27 Stati membri, imboccando, attraverso le riforme, nuove politiche comunitarie imprescindibili che coinvolgano i cittadini in una polis europea realmente transnazionale, fondata sui valori della solidarietà, della democrazia, dell'uguaglianza e, naturalmente, del rispetto dei diritti umani. Il volume ripercorre l'iter della organizzazione politica dell'Unione europea dai Trattati di Roma del 1957 alla Carta dei Diritti Fondamentali fino ad arrivare al Trattato di Lisbona del 2009, affrontando tutte le fasi che si sono succedute dell'allargamento, Brexit compresa. Nuova edizione aggiornata con la Brexit. Prefazione di Renato Mannheimer."" -
Esodi di mezzanotte
I viaggi dell'esodo sono ponti dell'anima tra passato e futuro, tra storia e infinito; rafforzano la mente, danno nuova vita allo spirito, rendono gli occhi critici e vivi, relativizzano le convinzioni. Come sospinti dai sospiri del tempo, la storia dell'uomo si condensa nell'esiguità dell'anno geologico, computato come un unico grande minuto (4,567 miliardi di anni in 365 giorni): dalle schegge di selce e dalle scintille di fuoco agli ingranaggi del primitivo cyborg 2.0, dall'arte rupestre di Lascaux fino alla Cappella Sistina e ai giorni nostri. Con note a margine e scarti laterali il volume percorre l'asse temporale dei secondi lesti dell'anno geologico, ove millenni dileguano in riflessioni in pillole, scorci di umanità itinerante e bagliori di conoscenza. Quando l'uomo compare sulla terra a mezzanotte dell'età della Terra, il suo essere si fa grande in pochi attimi, audace a penetrare la profondità della storia e a concepire lo spazio siderale che lo circonda. -
Polizia giudiziaria. Riferimenti normativi, attribuzioni e attività della polizia giudiziaria
"Il manuale, con stile semplice e diretto, costituisce un ottimo strumento di lavoro per chi opera all'interno delle Forze dell'Ordine nel particolare e assai delicato settore dell'attività di Polizia Giudiziaria. Questa nuova edizione, rivista e aggiornata, si sofferma sulla disciplina normativa e sugli aspetti procedurali, individuando i principali tipi di atti da redigere, suddivisi in relazione alle diverse situazioni che possono interessare il personale di polizia giudiziaria. Il testo si propone, quindi, di fornire agli operatori di polizia un ausilio immediato per la soluzione delle diverse questioni di tipo operativo, analizzate sia sotto il profilo dei riferimenti normativi e teorici sia sotto quello eminentemente pratico""""." -
Fare sviluppo. Welfare e politiche del lavoro per far crescere l'economia
Far funzionare il mercato del lavoro è un presupposto affinché il sistema italiano possa riprendere a creare posti di lavoro. Per questo motivo è necessario rimettere al centro il tema delle infrastrutture umane e tecnologiche e delle politiche attive, che vedono l'Italia in forte ritardo rispetto alla media europea. In questo modo diventa possibile definire interventi in grado di collegare le misure sociali, gli interventi per la formazione e gli strumenti per la promozione dello sviluppo e del lavoro. Servono quindi riforme e politiche in grado di fare sistema, tenendo conto della necessaria valorizzazione dell'economia locale e della governance tra Stato e regioni, rimettendo l'investimento sulla persona al centro delle politiche per lo sviluppo e limitando il rischio di nuove forme di assistenzialismo. Il testo nasce da un confronto con i principali interlocutori e attori del mercato del lavoro italiano e costituisce, al tempo stesso, un approfondimento per una nuova stagione di politiche del lavoro e una proposta da sottoporre ai decisori dell'economia e della politica. Prefazione di Vincenzo Scotti Saggio in appendice di Sebastiano Fadda. -
Quarant'anni di Cina. La storia di un'ascesa che sta cambiando il mondo
Il 2018 è stato l'anno che ha segnato i quarant'anni dall'inizio delle riforme di Deng Xiaoping, nel 1978. Questo anniversario ha rappresentato un buon momento per riflettere sulle riforme e sui percorsi che hanno portato la Cina fin qui. Studiarne la natura è importante innanzitutto per offrirne una prospettiva storica equilibrata: analizzare e capire le idee che hanno avviato un processo evolutivo di grande successo significa costruire strumenti idonei alla comprensione di una politica che nasce da una visione del mondo nuova e molto lontana dal pensiero occidentale. Il volume muove dalla necessità di raccontare le origini dell'attuale successo di Pechino analizzandone non solo il percorso storico che ne ha determinato la potente ascesa, ma anche mettendo in evidenza le peculiarità culturali che hanno reso possibile la costruzione di un ""socialismo con caratteristiche cinesi""""; un socialismo cioè molto diverso da quello realizzato in altri paesi e che ha visto nella crescita un'opportunità per superare la povertà del passato e affrontare le disuguaglianze economiche del presente che, da quella crescita improbabile e imprevista agli occhi del mondo, sono scaturite. Diviso in tre capitoli ripercorre le principali tappe della storia degli ultimi quarant'anni e prova a tracciare il quadro logico entro il quale inscrivere successi, criticità e prospettive della visione di Pechino. Ciascun capitolo è corredato da un focus di approfondimento relativo ai concetti peculiari che hanno ispirato e continuano ad ispirare la politica di questi anni. Infine, si è provveduto ad inserire tabelle cronologiche per ogni periodo analizzato con le quali ci si riferisce anche ad avvenimenti non esplicitamente citati nel testo, ma analogamente importanti."" -
Democrazia e crescita. Una proposta per uscire dalla trappola del debito. Nuova ediz.
Si può uscire dalla trappola del debito ricostituendo un rinnovato rapporto tra finanza ed economia reale? è questa la domanda a cui cercano di rispondere i due autori con una proposta di ripresa della crescita dell'economia italiana, costruita anche sul concorso e la partecipazione finanziaria di più operatori pubblici e privati. Una proposta che ha l'intento di ridare centralità al ruolo innovatore dello Stato e di recuperare un dialogo tra economia e finanza da tempo interrotto al fine di evitare che l'elevato debito pubblico italiano sposti definitivamente la sovranità dal popolo ai mercati. Se questi sono gli obiettivi, nessuno, singoli cittadini, operatori finanziari, imprese, istituzioni pubbliche e private, può sentirsi escluso da questa sfida, per riprendere a crescere, per la costruzione di un nuovo rapporto tra capitale e lavoro e per la riduzione del debito pubblico. -
Balle planetarie. Guida alla lettura consapevole nell'era della fabbrica globale delle «fake news»
Sul piano geopolitico la fabbrica globale delle menzogne oggetto dell'indagine sviluppata in questo studio, scritto a più mani da analisti, inviati e reporter, diretti testimoni di quegli accadimenti che ridisegnano continuamente i rapporti di forza globali tra le grandi potenze dopo la fine della contrapposizione tra i due blocchi, è da considerarsi come la prosecuzione pratica della guerra fredda combattuta con altri mezzi. Messe nelle retrovie le testate nucleari e il vecchio spionaggio semprevivo (da Ian Fleming a Ken Follett), dalla caduta del Muro eserciti di ""spin doctor"""" e di """"troll"""" si fronteggiano con gelida professionalità rimanendo dietro un computer, ben lontani dall'odore del sangue e dalla polvere, quelli sì molto poco virtuali, che contribuiscono a versare e sollevare con le loro tastiere. La posta in palio: riuscire ad accaparrarsi la nostra fiducia e la nostra indignazione per arruolarci contro i """"cattivi"""" nell'esercito dei """"buoni"""". Con le """"Fake news"""" ci si distacca dalla bugia e dalla """"bufala"""" inconsapevole per arrivare alla dimensione immorale della malafede e del dolo e oltre, fino al tentativo di manipolazione sistematica della fede pubblica. Ne sono esempi evidenti la manipolazione dei risultati elettorali e dei mercati attraverso la fabbricazione - su scala mondiale di false notizie, operata da parte di governi, multinazionali e potenti lobby economiche e finanziarie con pochi scrupoli e molti interessi in ogni angolo del globo. Le informazioni personali, ormai facilmente reperibili sui social media e sul web, vengono costantemente utilizzate per """"profilare"""" i nostri orientamenti, politici, sessuali, religiosi e indirizzarli con sofisticati algoritmi per raggiungere gli obiettivi più disparati."" -
Newspapers vs social media: who grabs the investors' attention?
Il lavoro si pone l'obiettivo di indagare i media considerati non solo come broker di informazioni, responsabili della produzione e circolazione delle notizie nei mercati finanziari, ma soprattutto come protagonisti capaci di contribuire ad influenzare i comportamenti degli investitori. -
Generazione Proteo. I cre-attivi. Giovani influencer di una società follower
L'Osservatorio ""GenerazioneA un anno di distanza dalla pubblicazione del Libro Bianco """"Generazione Proteo"""", di cui questo volume rappresenta la naturale prosecuzione, l'Osservatorio """"Generazione Proteo"""" della Link Campus University continua il proprio viaggio alla scoperta dei giovani italiani, raccontandone ancora una volta sogni, ambizioni e paure rispetto ai grandi temi della loro quotidianità, nonché alle sfide che li attendono nel loro futuro. I risultati del 6° Rapporto di ricerca, che nel 2018 ha visto intervistati circa 20mila studenti di 17-19 anni in rappresentanza dell'intero territorio nazionale, e il racconto corale della terza edizione di #ProteoBrains, l'evento che offre ogni anno a centinaia di studenti la possibilità di """"salire in cattedra"""", consentono di tratteggiare la consueta fotografia, appassionata e approfondita, dei giovani e del loro rapporto con la politica e il lavoro, la scuola e la famiglia, gli stili di vita e i modelli culturali, il bullismo e il cyberbullismo, i consumi e lo sport, la moda e le tecnologie, i media e la religione, la giustizia e la privacy, l'immigrazione e il terrorismo."" -
Il pubblico ministero italiano. Tra esercizio dell'azione penale e garanzie della persona
LaLa figura del Pubblico Ministero italiano ha da sempre costituito un tema essenziale di dibattito per la cultura del processo. Questo lavoro si pone come obiettivo quello di trattare, alcuni dei molteplici aspetti problematici di tale istituto, sottolineando come la risoluzione di essi non sia agevole, comportando scelte che inevitabilmente si riverberano sui principi fondamentali e sulle garanzie personali garantiti dalla nostra Costituzione. Una disamina che parte dall'evoluzione storica di tale figura e si estende allo status e all'organizzazione dell'ufficio del Pubblico Ministero. Soffermandosi poi su questioni centrali quali: la separazione delle carriere dei magistrati giudicanti dai magistrati requirenti, un annoso tema da sempre dibattuto e riproposto incessantemente in nome di una effettiva tutela dei principi del ""giusto processo""""; l'obbligatorietà dell'azione penale quale principio costituzionalmente garantito che assicura non solo l'indipendenza del Pubblico Ministero nell'esercizio dell'azione penale, ma anche l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge penale; il rapporto con la Polizia giudiziaria e con particolare riferimento all'espansione dei poteri di iniziativa autonoma di quest'ultima che, sembrerebbero porre in dubbio la consolidata idea di un Pubblico Ministero """"dominus"""" delle investigazioni; il principio del contraddittorio quale cardine del giusto processo, che rischia troppo spesso di essere sacrificato in nome di una sempre più sentita esigenza di non disperdere le prove, anticipandole, dando l'impressione di un ritorno al sistema inquisitorio; il problematico equilibrio dei poteri tra il Pubblico Ministero e il Giudice per le indagini preliminari in merito al rigetto della richiesta di archiviazione. Questi temi, come quelli relativi al rapporto del Pubblico Ministero con la Procura Nazionale Antimafia e con la tanto auspicata e recentemente istituita Procura Europea, rendono probabilmente il Pubblico Ministero il soggetto più emblematico e controverso del processo penale. Questa, lungi dal voler costituire la premessa all'elaborazione di una soluzione, costituisce, un'occasione di riflessione. Premessa di Daniela Mainenti."" -
Le origini dello stato sociale in Italia. La normativa in materia dal 1920 al 1940
Quando è nato lo Stato sociale in Italia? Difficile stabilirlo con esattezza considerato che per esso si intende il coacervo di disposizioni normative mirate alla creazione di garanzie e protezioni per i lavoratori. Con questa opera pensata e realizzata da consulenti del lavoro, appassionati ed esperti della materia, si è inteso raccogliere ed esporre con sistematicità tutte le norme che si sono accavallate nel tempo e che trovano nel periodo che va dal 1920 al 1940 una fase di particolare incisività e resilienza, tanto da esplicare la propria efficacia tutt'oggi. Dalla Carta del Lavoro, vero manifesto politico sul lavoro e fonte di ogni intervento legislativo del periodo, ai diritti sociali e del lavoro senza tralasciare l'organizzazione dello stato corporativo, i rapporti di lavoro e la legislazione sociale. Questo il sentiero che il lettore percorre in un excursus, dove si coglie l'azione riformatrice volta ad un sostanziale riconoscimento sociale e morale del lavoro. Ponendo sullo stesso piano il lavoro intellettuale e quello manuale e riavvicinando le classi dei produttori, fonde gli opposti interessi nell'unico e supremo interesse della nazione. La presente analisi ripercorre gli interventi dell'epoca in materia di lavoro, offrendo al lettore qualche riferimento ed approfondimento in più su istituti che hanno segnato una conquista di molti diritti in materia di lavoro e legislazione sociale ma che, probabilmente, passano in secondo piano a causa del periodo storico in cui sono nati. Prefazione di Vincenzo Scotti. -
L' autenticità percepita di una marca territoriale: il brand Sardegna
Il lavoro presenta elementi innovativi legati alle tecniche di analisi della percezione di un brand territoriale, con implicazioni sulla competitività di una destinazione turistica e sulle strategie di posizionamento. In particolare, il libro si propone di illustrare la genesi e l'evoluzione delle due identità visive nelle quali si articola oggi il ""brand Sardegna"""", per poi passare ad esaminare, in particolare, alcuni dei significati evocati dalle stesse presso la popolazione residente nell'Isola.""