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Vasco andata e ritorno. Storia di una una ragazzina che diventa amica della sua rockstar
1982-1986. Il libro è un diario, un racconto, un documento: ""la Garatti"""" racconta con particolari inediti e personali e con oltre 100 foto originali ed esclusive, un Vasco Rossi ormai mitico. Non un'agiografia o l'ennesima biografia attraverso le canzoni: è il giovane Vasco stupefatto dal suo successo, raccontato dalla sua prima, testarda e infaticabile fan."" -
L' anno senza estate
Cosa accade in un villaggio turistico in Sardegna quando, a causa di un'eruzione vulcanica in Asia, l'estate non arriva? E se la vita di un uomo è sconvolta dall'imminente ritorno di una donna amata e perduta? Fra ironia, nostalgia e cinismo, con un repertorio di strani personaggi, incluso un vecchio motorino, il racconto si muove tra il villaggio dei turisti sconvolto dal maltempo, il magico mondo sottomarino ed il paese dell'entroterra, luogo di segreti e di confessioni. -
A sinistra in fondo al corridoio
Una vivace e penetrante ""Downton Abbey"""" di casa nostra che filtra settant'anni di vita italiana attraverso lo sguardo limpido di balie, domestiche, portinaie, colf e badanti. Clara Motta è una vecchia imperiosa. Nella sua lunga vita ha tiranneggiato chi la accudiva - dalla docile Beppa alla servizievole Ofelia - e male amato l'unica figlia, la gentile e memorabile Giulia """"cresciuta dalla serva"""". Alla soglia dei novant'anni, minacciata di sfratto dalla figliastra, saprà inventarsi una nuova vita, senza rinunciare a sigarette e cioccolatini, con la complicità dell'affezionato e volitivo peruviano Santiago."" -
Ruadàn
Nella verde e irrequieta Irlanda del basso medioevo, a venticinque anni dall'invasione normanna, nel monastero di Glendalough retto da Ruadàn, abate dotto e geniale, si incrociano le trame del potere regale, della rivolta popolare, della magia nera, della mitologia celtica, della diplomazia e della guerra. Tra preghiere, visioni, estasi d'amore e di sapienza, incubi allucinati, dotte dissertazioni, risse furibonde tra antichi dei e uomini nuovi, si arriva alla battaglia finale, che ricorda i grandi massacri mitologici, quando gli eroi erano divini e buffoni. -
Kairòs
Un momento del tempo in cui qualcosa di speciale accade: così Maria Novaro traduce kairòs, il tempo qualitativo, il momento giusto per affidare alle stampe le sue riflessioni poetiche. Come scrive nell'introduzione Marco Ercolani, «l'ambizione di Maria Novaro è meno legata alla letteratura che a una tensione di sincerità che restituisca, in modo espressivo ed equilibrato, la sua emozione personale...», così che i suoi versi divengono «commento malinconico intorno alla natura della vita, intonato in un clima di composta elegia, di ""classica"""" pensosità»."" -
Le abbazie delle Marche. Storia e arte. Atti del Convegno internazionale (Macerata, 3-5 aprile 1990)
Il convegno del quale vengono qui pubblicati gli atti, organizzato per promuovere la conoscenza e la valorizzazione di vari aspetti della storia e dell’arte del monachesimo nelle Marche, si è articolato in tre parti. In quella di apertura vengono delineati temi di interesse generale sull’impronta sovranazionale della civiltà monastica medievale. Nella seconda si sono considerati aspetti inediti della storia del monachesimo nelle Marche. Nella terza parte, infine, vengono esaminati i problemi peculiari inerenti alle architetture monastiche marchigiane dagli albori del Medioevo fino al XIII secolo. -
Roma produttiva tra Settecento e Ottocento. Il San Michele a Ripa Grande
Il San Michele a Ripa Grande racchiude in sé due secoli della storia economica di Roma; il suo esempio come centro di produzione consolidò la tendenza nella capitale a trasformare centri di assistenza di proprietà dello Stato in opifici pubblici, come in buona parte dell’Europa avveniva da oltre un secolo. Ogni vicenda politica che ha interessato Roma nel lungo periodo di due secoli ha coinvolto la vita economica del San Michele, intaccandone anche la continuità d’esercizio; nonostante ciò, il governo pontificio non ha mai rinunciato a sostenere con qualsiasi mezzo la realizzazione del progetto, perché, dal suo successo, sarebbe dipeso il buon risultato di tutte le iniziative pubbliche che erano in esso contenute. Da quelle per migliorare la qualità dell’assistenza ai poveri e agli invalidi, a quelle che rientravano nel programma di crescita culturale e professionale degli alunni fino alle iniziative rivolte a promuovere un moderno sistema di organizzazione del lavoro. Il San Michele ha rappresentato la grande lotta dello Stato contro la mendicità, ma ha rappresentato anche la battaglia dello Stato contro la stagnazione produttiva della capitale. Come struttura assistenziale ha assicurato il ricovero a tutti i bisognosi, come struttura produttiva ha costituito la grande occasione per sperimentare a Roma il nuovo modo di produzione legato agli schemi della manifattura; con le sue botteghe ed i suoi laboratori ha creato capitale umano sia per le occasioni interne all’istituto sia per quelle che si potevano presentare sul mercato del lavoro cittadino; con le sue scuole di arti liberali ha formato tanti giovani alla cultura, ma soprattutto, attraverso il lavoro e l’istruzione, ha garantito a quei giovani il minimo necessario per vivere una vita fuori dell’istituto di assistenza. -
BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana. Vol. 4
Il quarto numero di BMB presenta delle novità nella lista dei manoscritti: ricerche dedicate a obiettivi tra loro diversi hanno infatti portato, come succede di frequente, al ritrovamento di nuove testimonianze di beneventana libraria. Mentre attendiamo che siano incluse nella prossima edizione della New List di Virginia Brown, riteniamo utile farne conoscere le segnature e i nomi delle persone che le hanno scoperte. Si tratta di Assisi, Biblioteca del Sacro Convento, Incunabolo 17 e Cinquecentina 105 (Valentina Longo, Sabina Magrini, Simona Perugia); Fabriano, Biblioteca Comunale XXIV D 29 (Marella Mislei); Foligno, Biblioteca “Ludovico Jacobilli” del Seminario vescovile, Incunabolo 46 (Valentina Longo, Simona Perugia); Frosinone, Archivio di Stato, Archivio notarile mandamentale di Alatri, prot. nrr. 29 e 37 (Marella Mislei); Montecassino, Archivio dell’Abbazia 188 (Sabina Magrini) e 190 (Valentina Longo); Napoli, Biblioteca Nazionale VI B 4 (Mauro Lenzi), VI B 5, VI B 6, VI B 10 (Gabriella Braga); Roma, Biblioteca Francescana dei SS. Apostoli R/b 130 (Marella Mislei); Veroli, Biblioteca Giovardiana 21 (Patrizia Danella). Entra nella nostra lista anche il già edito frammento inv. nr. 297 dell’Archivio storico notarile di Stroncone. Merita particolare attenzione, per estensione e sede, l’aggiunta beneventana al Neap. VI B 6, in carolina, scoperto, come le altre testimonianze napoletane, durante i lavori preparatori di una ricerca diretta da Gabriella Braga sui codici provenienti da Troia. Alla lista delle segnature e delle sigle è stata aggiunta l’indicazione della riproduzione disponibile e consultabile a Cassino. La bibliografia 1976-1995 dei Laur. 29.8 e 33.31, raccolta da alcuni di noi in occasione del Seminario internazionale Gli Zibaldoni di Boccaccio: memoria, scrittura, riscrittura (Firenze - Certaldo, 26-28 aprile 1996), ha inoltre permesso di apportare numerose integrazioni alle citazioni riportate nei numeri precedenti di BMB. Dati raccolti da Daniela Amicucci, Cristiana Aresti, Bonifacio Giacomo Baroffio, Marina Bernasconi, Paola Busonero, Elisabetta Caldelli, Lorenzo Cantatore, Angela Cofrancesco, Cristina Colotto, Paola Competiello, Giuliana De Francesco, Paola Degni, Mariano Dell’Omo, Luciana Devoti, Federica Gargano, Nicoletta Giovè, Mauro Lenzi, Valentina Longo, Silvia Magistrale, Sabina Magrini, Marco Palma, Martina Pantarotto, Simona Perugia, Beatriz Porres de Mateo, Barbara Proietti, Beatrice Quaglieri, Francesca Richetti, Mariantonietta Romano, Anne Schmid, Silvia Scipioni, Barbara Maria Tarquini, Rodobaldo Tibaldi, Antonella Tomiello ed elaborati da Francesco Bianchi e Antonio Magi Spinetti. -
Servi medievali. Dinamiche del diritto comune
Quando, nella prima metà del Duecento, un signore di Deruta, presso Perugia, si rivolse al magistrato per intentare un’azione contro un contadino suo dipendente che si era allontanato dalla terra, non pensava che si sarebbe trovato a fronteggiare, al processo, una difesa esperta e agguerrita. Lasciata Deruta, il contadino aveva infatti accumulato fortune sufficienti per permettersi di rivolgersi a un avvocato d’eccezione: Iacopo Balduini, famoso professore dell’Università di Bologna. L’autorevolezza del difensore fece sì che la storia di quel processo fosse tramandata per secoli, affidata al margine di un manoscritto scolastico. Da questo episodio prende le mosse il libro di Emanuele Conte in cui si analizza la presenza nella realtà sociale medievale di una costellazione di situazioni personali subordinate (manentes, homines alterius, servi glebae) che non è facile cogliere sotto il profilo giuridico, e che rappresentò un problema arduo per la cultura dell’età del diritto comune, trionfante nelle scuole e filtrata ampiamente anche nei tribunali. Seguendo i percorsi suggeriti dalle fonti, il libro si lascia condurre lungo itinerari talvolta inattesi, che configurano le situazioni personali dei dipendenti rurali ora modellandole sul colonato basso imperiale, ora ponendo l’accento sulla fissità degli obblighi o richiamando talune soluzioni canoniche. Sullo sfondo, la società del basso Medioevo, cittadina e rurale, ecclesiastica e feudale: le sue esigenze materiali e le sue aspirazioni ideali animano le astrazioni dei giuristi, propongono problemi, suggeriscono soluzioni. Ne scaturisce un quadro mosso e variato, tutt’altro che dogmatico: un contributo che sollecita a sanare la separazione tra storia sociale e dimensione giuridica. -
Il Trecento disegnato. Le basi progettuali dell'architettura gotica in Italia
All’interno del Gotico italiano, periodo di cruciale importanza in fatto d’arte e di architettura, si è sviluppata, a partire dalla Toscana, una teoria progettuale fondata sul disegno, che avrebbe costituito la base per la produzione di capolavori dell’architettura e scultura monumentale del Trecento, come la facciata del duomo di Orvieto, la cattedrale di Siena, il duomo di Milano o il San Petronio di Bologna. I disegni architettonici medievali italiani, veri progetti in scala, ma al tempo stesso colorati disegni ricchi di particolari decorativi, sono al centro di una ricerca che mette in luce gli aspetti ideativi e compositivi del Gotico italiano e contribuisce a spiegare la prassi operativa seguita nei cantieri della penisola, da Nicola Pisano a Lorenzo Maitani e ad Antonio di Vincenzo. -
Innocenzo III (1198-1216)
Innocenzo III fu uno dei grandi papi del medioevo: uomo di profonda cultura e di grande acume politico, si può considerare il vero “fondatore” dello Stato della Chiesa. Nel corso dei diciotto anni del suo pontificato bandì la quarta crociata, combattè l’eresia albigese, convocò il quarto concilio lateranenese; nella contesa con i maggiori sovrani d’Europa per sostenere la supremazia del potere spirituale su quello temporale, scomunicò il re Giovanni Senzaterra e pose l’interdetto sul suo regno, costrinse Filippo Augusto di Francia a riaccogliere la moglie ripudiata, contribuì a far deporre l’imperatore Ottone IV. Questo libro è la prima monografia da oltre quarant’anni a fornire un quadro della personalità del grande pontefice, in una biografia scientificamente accurata ma divulgativa, secondo la migliore tradizione della storiografia anglosassone. -
Gli acta comunitatis Tarvisii del sec. XIII
L’erudizione trevigiana nel XVIII secolo ha avuto un ruolo fondamentale nel salvataggio della superstite documentazione duecentesca del comune cittadino. In particolare, se Vittore Scoti non avesse “assemblato” le eterogenee reliquie documentarie che oggi costituiscono il ms. 661/II della Biblioteca Comunale di Treviso – edito in questo volume –, esse sarebbero probabilmente andate perdute per sempre. Queste disiecta membra costituiscono invece, insieme ad alcuni altri manoscritti, il più cospicuo – anzi l’unico – corpus di documentazione comunale duecentesca disponibile negli archivi delle città venete.La pubblicazione dei documenti raccolti dallo Scotti prosegue nel volume 20 di questa collana – «Mutui e risarcimenti del comune di Treviso (secolo XIII)» – con l'edizione del ms. 661/III della Biblioteca Comunale di Treviso. -
BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana. Vol. 6
La preparazione del sesto volume della nostra bibliografia ha coinciso con l’ingresso in rete di BMB. Dalla fine del 1997 sul sito dell’ Università di Cassino si possono infatti connsultare, rinnovate con cadenza tendenzialmente mensile, le schede man mano raccolte nel nostro archivio. Presentate nella forma in cui vengono acquisite, offrono la possibilità di ricercare autori e manoscritti come sequenze di caratteri, in modo quindi del tutto complementare al volume, nel quale la bibliografia è ordinata sotto la sigla di ciascun codice. Siamo grati all’editore che ha prontamente accolto la proposta di mettere a disposizione del pubblico, in tempo reale, le informazioni di cui entriamo in possesso. Anche quest’anno la lista dei testimoni librari in beneventana si è arricchita di nuovi esemplari. Ne diamo l’elenco, accompagnato dai nomi delle persone che li hanno scoperti o segnalati: Agnone, Biblioteca Emidiana C 8, C 9, C 9 bis (don Giovanni Fangio); Milano, Archivio di Stato, Rubriche notarili 3823 (Giacomo Baroffio); Montecassino, Archivio dell’Abbazia 294 (Sabina Magrini); Napoli, Biblioteca nazionale VII A 14 (Eléna Ponzo). La lista non tiene ancora conto dei 159 frammenti reperiti sulle coperte di 50 volumi, conservati in 22 archivi e biblioteche di 20 diverse località dell’Italia meridionale, di cui ha recentemente dato notizia Rosa Salvati, Nuovi frammenti beneventani in Puglia, Basilicata e Calabria, “Altamura”, 38 (1997), 223-242. Allo stesso modo ci limitiamo ad annunciare la pubblicazione della lungamente attesa seconda parte del catalogo dei manoscritti in beneventana della Capitolare di Benevento (Paris - Turnhout, CNRS - Brepols, 1997), a cura di Jean Mallet e André Thibaut, nonché degli atti del convegno tenutosi nell’aprile 1996 a Firenze e Certaldo sugli Zibaldoni di Boccaccio (a cura di Michelangelo Picone e Claude Cazalé Bérard, Firenze, Cesati, 1998). Le schede relative a questi lavori appariranno in rete nei prossimi mesi e a stampa nel settimo numero di BMB. Il presente volume si chiude con una lista di errata sfuggiti in BMB 5: ce ne scusiamo con i lettori, augurandoci che non divenga una rubrica fissa.Dati relativi raccolti Carlo Albarello, Daniela Amicucci, Giacomo Baroffio, Marina Bernasconi, Ilaria Bonaccorsi, Gastone Breccia, Paola Busonero, Elisabetta Caldelli, Roberta Casavecchia, Angela Cofrancesco, Angioletta Coletta, Cristina Colotto, Paola Competiello, Giuliana De Francesco, Luciana Devoti, Maria Ida Foglia, Federica Gargano, Nicoletta Giovè, Mauro Lenzi, Valentina Longo, Sabina Magrini, Rosanna Margiotta, Elena Maria Mazzi, Cecilia Meluzzi, Lida Milletti, Pasquale Orsini, Marco Palma, Simona Perugia, Maria Agata Pincelli, Eléna Ponzo, Beatriz Porres de Mateo, Barbara Proietti, Beatrice Quaglieri, Mariantonietta Romano, Eugenia Russo, Silvia Scipioni, Raffaella Stimato, Rodobaldo Tibaldi, Antonella Tomiello, Raffaella Zavalloni ed elaborati da Francesco Bianchi e Antonio Magi Spinetti. -
I documenti dell'Archivio capitolare di Vicenza (1083-1259)
Nel volume vengono pubblicati gli 89 documenti dell’archivio del capitolo della cattedrale di Vicenza anteriori al 1259, un terminus ad quem che coincide con un avvenimento di carattere politico: la fine della dominazione di Ezzelino III da Romano in Vicenza (settembre 1259). Si tratta di una scelta la cui pertinenza – per motivi storici ed archivistici – viene argomentata nella nota introduttiva, dove, partendo dalla constatazione della scarsità e della eterogeneità della documentazione capitolare vicentina conservata sino alla fine della dominazione del da Romano, si illustrano le radicali novità intervenute, dagli anni ’60 del Duecento, nella tipologia e nelle pratiche documentarie dell’ente grazie all’operato di un gruppo di notai dal profilo abbastanza riconoscibile. -
BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana. Vol. 7
Questo numero si apre con l’annuncio di una maggiore disponibilità in rete delle nostre informazioni. Le schede che già dalla fine del 1997 erano consultabili, rinnovate con cadenza mensile, nel sito della Scuola, sono ora trasferibili, sempre con il consenso dell’Editore e mediante una semplicissima operazione, nel programma di gestione di BMB, che ricercatori e istituzioni possono richiedere gratuitamente, insieme con i dati già pubblicati, all’Università di Cassino (bmb@let.unicas.it). Chi lo desidera potrà così costruirsi un archivio che comprenda e incrementi regolarmente tutta la bibliografia finora raccolta, oppure, in alternativa, selezionare le informazioni utili ai propri interessi di studio. Ulteriori notizie in proposito si possono trovare in Antonio Cartelli Marco Palma, BMB: la bibliografia dei manoscritti beneventani in rete, in corso di stampa negli atti del XLV Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Biblioteche (Roma, 16-19 maggio 1999), a cura di Enzo Frustaci e Mauro Guerrini. Si tratta di un esperimento che, se darà risultati positivi, costituirà un opportuno punto di partenza per l’elaborazione di una vera e propria base dati bibliografica disponibile in rete. In ogni caso i futuri sviluppi dell’impresa non ostacoleranno in alcun modo la pubblicazione a stampa dei dati, che rimane un obiettivo irrinunciabile e perfettamente compatibile con l’edizione telematica. Ringraziamo Gabriella Pomaro per la segnalazione di un nuovo frammento di messale in beneventana del s. XII nella Biblioteca Comunale di Montepulciano. Del lungamente atteso, monumentale volume di Francis Newton, The Scriptorium and Library at Monte Cassino, 1058-1105, Cambridge, Cambridge University Press, 1999 (Cambridge Studies in Palaeography and Codicology, 7) daremo notizia in rete nei prossimi mesi e a stampa nell’ottavo numero di BMB. Dati raccolti da Carlo Albarello, Daniela Amicucci, Marina Bernasconi, Paola Busonero, Elisabetta Caldelli, Roberta Casavecchia, Angela Cofrancesco, Angioletta Coletta, Luciana Devoti, Federica Gargano, Nicoletta Giovè, Valentina Longo, Sabina Magrini, Rosanna Margiotta, Pasquale Orsini, Elena Palladino, Marco Palma, Simona Perugia, Beatriz Porres de Mateo, Barbara Proietti, Beatrice Quaglieri, Mariantonietta Romano, Eugenia Russo, Barbara Maria Tarquini, Rodobaldo Tibaldi, Antonella Tomiello, Raffaella Zavalloni ed elaborati da Francesco Bianchi. -
L' immortalità dei beni. Fedecommessi e primogeniture a Roma nei secoli XVII e XVIII
Analizzando la composizione dell’aristocrazia dello Stato pontificio in età moderna, viene ricostruita la prassi giuridica del fedecommesso, un istituto la cui ambizione era la conservazione “in eterno” dei beni familiari e la propagazione futura all’infinito della stirpe in linea maschile. Nel periodo preso in esame il fedecommesso si rinnova e si diffonde, allontanandosi dalle originali caratteristiche derivate dal diritto romano. Nella Roma barocca, in particolare, diviene uno strumento di promozione sociale per accedere ai ranghi della nobiltà, e i teorici del tempo, come G.B. De Luca, danno veste giuridica a una prassi largamente usata. L’ampia documentazione pervenuta ci consente di esaminare da vicino gli effetti di questo istituto sull’articolazione dei patrimoni familiari, dai palazzi ai beni rustici, dalle collezioni d’arte agli investimenti monetari. -
Senza più paura
Una profonda sofferenza tormenta Ally, una giovane ragazza fragile, di cui però nessuno conosce le debolezze. Dentro di sé nasconde il buio, e celati agli occhi della gente si mescolano eventi del passato che le hanno creato disagi che la soffocano, fino a condurla a gesti disperati... Questa è una storia che racconta come trovare la forza per rialzarsi dopo una caduta; di come sia indispensabile, prima di tutto, darsi valore, guardarsi allo specchio e vedere il riflesso di una persona che stimiamo, volersi bene. Perché il segreto, prima di tutto, è amare se stessi. E solo allora, forse, dopo una miriade di giorni anonimi, ne vivremo uno che ci cambierà la vita, per sempre. -
Greed
Greed è una città maledetta abbandonata da Dio. Una città in cui si muore, ma in fondo si muore ovunque, no? I suoi abitanti, marci fino al midollo, danno la colpa delle loro sciagure a degli oggetti maledetti. Forse sono leggende, o forse, come spesso accade, c'è più di quel che si crede. -
Solo io e te
Emily Jones è un'affermata giornalista trentenne, laureata a pieni voti alla Columbia University, che lavora presso un settimanale d'arredamento. È nata e vive a New York, ed è sposata da sei anni con Erick, un uomo d'affari nel campo dell'immobiliare. I due hanno deciso di portare avanti la carriera lavorativa piuttosto che allargare la loro famiglia, ma questa scelta, prima condivisa, ora non lo è più. Emily si sente pronta ad avere un figlio, ma suo marito non cambierà idea. Ecco che allora Emily conoscerà Jack, un ragazzo così diverso da lei, eppure così uguale. -
Volontari, persone da vivere
Racconti ambientati nell'anno e nel luogo della fondazione della prima Pro Loco d'Italia, dieci possibili personaggi di una Pro Loco attuale e verosimile e qualche spunto sulle fattezze di un mondo tutto da scoprire, quello dei volontari che animano la vita delle comunità italiane. Questo è stato, è e sarà il mondo delle Pro Loco e di tutte le persone che gli danno vita ogni giorno.