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Pier Aldo Rovatti mater deus
Il volume esplora per la prima volta i miti, i riti, le origini e le tematiche fondamentali e ricorrenti in Rovatti. Viene analizzato il rapporto della filosofia rovattiana con l'alchimia e con la medicina umorale di Età moderna. Rovatti è un filosofo epocale, che ha ispirato generazioni di autori e pensatori. Questo libro è un omaggio all'uomo, al Maestro e al filosofo che cerca di approfondire le connessioni del pensiero debole con la filosofia dei secoli passati, aprendo la prospettiva dei suoi sviluppi futuri. -
Disraeli, conservatore rivoluzionario
Politico e scrittore britannico, Benjamin Disraeli (1804-1881) è stato due volte Primo ministro del Regno Unito. Esponente del Partito Conservatore, si è distinto, però, per la sua marcata sensibilità sociale. -
Storia di una congiura
Originariamente intitolato Il dramma di Gerolamo Olgiati, e pubblicato originariamente nel 1929, dovette cambiare titolo, per la preoccupazione che, sotto il regime, qualcuno vedesse nel libro un'apologia del delitto politico. Ambientato a Milano durante il Rinascimento, racconta come nel 1476 venne assassinato il quinto duca di Milano, figlio di Francesco Sforza e fratello maggiore di Lodovico il Moro. -
Diario metafisico
Testimonianza di un'epoca di tormentato trapasso, questo diario, intenso e intimo, offre al lettore pagine, suggestive e mai banali, sul senso della vita e della morte e sull'importanza della speranza. -
Cleopatra. Regina divina
Contrariamente all’idea tramandata da una vulgata superficiale, la regina Cleopatra fu non solo una donna irresistibilmente affasciante, ma anche la custode più fedele della tradizione ellenica, ripresa dalla dinastia tolemaica e, attraverso di lei, passata a Cesare e a Roma. -
Gli arabi. Storia e cultura
Questo volume ci dà un profilo completo delle vicende del popolo arabo. Dal suo primo affacciarsi alla Storia, nei contatti con gli imperi antico-orientali e la civiltà classica, fino alla comparsa di Maometto e dell'Islàm, che inaugura la grande epoca dell'Arabismo; dall'età aurea del Califfato omàyyade e abbàside, sino alla decadenza del tardo Medio Evo e alla moderna rinascita, le sorti degli Arabi sono qui scrutate con occhio critico e rievocate con calda simpatia, cercando di fissarne il positivo apporto nella Storia della civiltà umana. -
La sapienza nascosta di Dante. Linguaggio e simbolismo dei fedeli d'amore
Il trattato dantesco ""De vulgari eloquentia"""" viene qui analizzato secondo la mentalità medievale che lo ha concepito: non si tratta dunque di un saggio di linguistica ma di un trattato simbolico che può essere letto a vari livelli, il più elevato dei quali riguarda il mistero dei Fedeli d'Amore, sodalizio di sapienti innamorati della Verità."" -
Alterità e negazione
Il volume nasce da un Seminario di studi che ha proficuamente animato l'Università Vita-Salute San Raffaele nel dicembre 2018; ma soprattutto è stato reso possibile da un sentire ""profondamente"""" comune. A più di qualche pensatore italiano è infatti parso necessario tornare a interrogarsi su due categorie che l'Occidente - almeno a partire da Platone (in particolare dalle pagine del Sofista) - ha sempre sostanzialmente confuso: quella di """"alterità"""" e quella di """"negazione"""". L'interrogazione emersa nel corso del seminario ha peraltro mostrato come le linee dominanti del dibattito filosofico novecentesco - ossia quella ancorata a una astratta idolatria identitaria e quella impegnata, invece, a rivendicare la carica liberatoria della 'differenza' - fossero ormai confluite in una medesima fase di stagnazione. In rapporto a cui ci si doveva rendere conto del fatto che un nuovo inizio era forse diventato possibile. Di questo e altro le pagine del presente volume intendono essere vivente testimonianza."" -
La Fenomenologia dello Spirito di Hegel
Augusto Vera (Amelia 1813 - Napoli 1885) è stato uno dei più importanti filosofi italiani della seconda metà dell'Ottocento. Celebre traduttore e divulgatore del pensiero hegeliano (a lui si deve la prima traduzione in francese dell'""Enciclopedia"""" di Hegel), fu attivo dapprima in Francia e in Inghilterra, dove ebbe contatti con i principali esponenti della scena filosofica dell'epoca. Rientrato in Italia nel 1859, fu chiamato da Francesco De Sanctis sulla cattedra di storia della filosofia dell'Università di Napoli. Il presente volume ripropone il testo integrale dell'ultimo corso che Vera tenne pochi anni prima della sua morte e che dedicò alla """"Fenomenologia dello Spirito"""". Si tratta di una testimonianza preziosa e senz'altro unica dell'interesse di Vera nei confronti dell'opera hegeliana del 1807 fino a quel momento completamente assente dalla sua interpretazione dell'hegelismo, in cui l'""""Enciclopedia"""" (ossia il sistema nella sua forma più compiuta) aveva giocato un ruolo di indiscussa centralità. Il volume è corredato da una serie di contributi critici che inquadrano la riflessione di Vera all'interno del dibattito filosofico del suo tempo e dei motivi principali del pensiero hegeliano, di cui resta uno dei più significativi e rigorosi esegeti di tutti i tempi. Saggi di: S. Achella, A. Bellantone, G. Goria, E. Mirri, M. Moschini, F. Valagussa, V. Vitiello."" -
Quaderni di Inschibboleth. Vol. 8: arti nell'abitare, Le.
Il volume raccoglie saggi di ricercatori che si interrogano sul rapporto tra l'arte e l'abitare. -
La linea del tempo. Coscienza, percezione, memoria tra Bergson e Husserl
In questo libro l'autrice realizza uno specifico esperimento di lettura e di interpretazione filosofica, consistente nell'analisi comparativa del rapporto tra percezione e memoria in Henri Bergson e Edmund Husserl. All'interno del più generale tema della costituzione temporale, questo rapporto viene isolato e indagato in vista di due obiettivi fondamentali: in primo luogo, comprendere in che modo, secondo i due autori, si costituisca la ""coscienza di passato"""" e quale funzione essa svolga in rapporto al presente percettivo; in secondo luogo, evidenziare gli approfondimenti che una specifica integrazione tra le due prospettive può recare, da un lato, alla comprensione filosofica della dinamica temporale e, dall'altro, alla possibile interazione con il paradigma scientifico (in particolare, con l'odierna teoria fisica della temporalità)."" -
I diluvi e il tempo. Aforismi e frammenti filosofici
Leonardo da Vinci Filosofo presenta molte sorprese per il lettore di oggi: la sua indagine su i principi della Natura si collega alle origini della filosofia, secondo un atteggiamento tipico del Rinascimento di considerarle più vicine alla verità. Se la sua formazione artistica lo spinge a dare grande importanza all'osservazione dei fenomeni e al disegno, quando vuole fissare l'intuizione ed esprimere le analogie che la mente coglie tra micro e macrocosmo, gli è congeniale l'aforisma. I testi qui raccolti in forma sistematica mostrano la sua intenzione di arrivare a pubblicare la sua filosofia. Inoltre un confronto con il conterraneo Machiavelli mette in evidenza quali erano i contenuti salienti della sua visione cosmologica: diluvi periodici segnano i cicli di distruzione e cambiamento della terra, in cui l'umanità torna allo stato primordiale, nell'eterno ripetersi del mondo. -
I diritti umani e il «proprio» dell’uomo nell’età globale. Diritto etica politica
Che cosa sono “oggi” – nell’età globale – i diritti umani? Quali le loro implicazioni etico-giuridico-politiche? In che senso a essi si applica l’attributo di “umani”? Si può ancora parlare, in proposito, di un “proprio” dell’uomo, al di là di essenzialismi o naturalismi metafisici? I diritti umani sono universali o particolari? Rappresentano, come taluni sostengono, una lingua franca dello spazio politico internazionale o costituiscono la via obliqua della riaffermazione di vecchie e nuove asimmetrie o esclusioni (individuali, sociali, culturali)? Possiamo rinunciare ai diritti umani o essi possiedono ancora la valenza di un indispensabile strumento critico? Il volume si propone di affrontare, in una prospettiva filosofica, i problemi sottesi a tali interrogativi, secondo i diversi punti di vista che si intrecciano nella discussione attuale e nei saggi degli autori. -
Giphantie
"Giphantie"""", anagramma del cognome dell’autore Tiphaigne, è un'oasi meravigliosa, circondata e custodita dai deserti africani. Un viaggiatore del diciottesimo secolo, portato in essa da un terribile uragano, racconta degli """"spiriti elementari"""" che la popolano e delle loro straordinarie """"invenzioni"""", capaci di """"anticipare"""" dispositivi tecnologici a noi così familiari come la fotografia, la radio o la televisione. Sorprendente è la precisione con cui il narratore descrive il procedimento tecnico delle """"macchine"""" costruite nell'oasi; in particolar modo, è il metodo fotografico ad essere presentato con dettagli impressionanti ben settantanove anni prima che Daguerre e Talbot lo rendessero """"operativo"""". Visionario e rivelatore, questo resoconto immaginario di viaggio non è solo una delle prime opere di “fantascienza” della letteratura europea, ma anche un lucido affresco delle passioni dell’uomo moderno, che proprio in quella tecnologia - qui """"precorsa"""" - sembra aver riposto tutte le sue aspettative e tutte le sue speranze." -
Segni del presente. Prospettive di filosofia italiana contemporanea
Questo lavoro illustra le tesi filosofiche fondamentali di Emanuele Severino, Vincenzo Vitiello, Massimo Cacciari e Massimo Donà, tra i più rilevanti pensatori contemporanei italiani, contribuendo all'individuazione e alla comprensione delle teorie, delle affinità e delle divergenze speculative, che caratterizzano il loro itinerario filosofico. In particolare vengono esaminate e messe a confronto le concezioni relative a questioni cruciali come: il principio di non contraddizione e la relazione tra verità ed errore; la singolarità, la mortalità e l'eternità degli enti; il concetto di identità oltre ogni apologia della differenza; l'interpretazione del cristianesimo, delle sue ""specificità"""", delle sue aporie, e di quanto appare ancora fecondo, al di là delle sistematizzazioni filosofico-teologiche tradizionali; il nichilismo e la tecnica come destino del moderno-contemporaneo; il dolore della finitezza e la gioia come dimora dell'uomo."" -
Il pensiero. Rivista di filosofia (2017). Nuova ediz.. Vol. 562: Ritmi.
In questo numero: Al lettore Saggi M. Donà, Il ritmo di un'impossibile polarità; C. Sini, In principio era il ritmo; G. Rametta, Il ritmo di sviluppo del pensiero: Hegel e la storia della filosofia; F. Croci, Ritmi dell'immaginazione. Aporetica neoplatonica e limite del pensare nella Wissenschaftslehre di J. G. Fichte; G. Maspero, Il ritmo inaudito: sintassi e ontologia trinitaria; M. Moschini, Sul ritmo dell'esistere. Suggestioni schopenhaueriane per un rinnovato risveglio metafisico; D. Mogetta, Con Celati e Wittgenstein. Casi, apparenze, ecc.; C. Meazza, Il terzo dell'altro e l'esteriorità del ritmo; T. Di Dio, Nel labirinto del ritorno. La parola poetica e il ritmo. Corsivo E. Rava, Ritmi, culture e civiltà. -
La fenomenologia in Italia. Autori, scuole, tradizioni
Il volume ricostruisce le vicende della ricezione e rielaborazione della fenomenologia husserliana in Italia a partire dai primi studi di Antonio Banfi negli anni Venti del secolo scorso, passando per l'interpretazione di Enzo Paci e dalla sua scuola negli anni Sessanta, per arrivare sino ad oggi - al perdurare e complicarsi di un interesse fenomenologico che, nelle sue varie evoluzioni e trasformazioni, appare più che mai vivo e produttivo nel nostro Paese. Chiamando a scrivere, sui loro maestri, gli allievi e gli studiosi più vicini ai vari esponenti delle diverse scuole e tradizioni fenomenologiche italiane, i curatori hanno voluto offrire non soltanto una ricostruzione storica e una valutazione teoretica, ma un vero e proprio esercizio fenomenologico, in cui gli odierni studiosi riflettono sugli ""antichi"""" studiosi di fenomenologia, delineando - in questo duplice passaggio interpretativo - una lettura tanto più ricca e critica del pensiero husserliano, quanto più nutrita dei risultati sedimentati nella plurivoca e mai (del tutto) interrottasi tradizione fenomenologica italiana."" -
Un pensiero sublime. Saggi su Giovanni Gentile
"Sessant'anni fa fu ucciso il maggiore filosofo italiano del Novecento, Giovanni Gentile. A differenza del suo fraterno nemico, Benedetto Croce, Gentile fu dannato nella memoria accademica e civile perché fu fascista e da fascista fu ministro della Pubblica istruzione, ispiratore della dottrina fascista, impresario di cultura. (...) Fu ucciso perché non volle cambiare idea né tirarsi indietro di fronte alle responsabilità, al punto da accettare dopo anni di emarginazione dal regime, di assumere la guida dell'Accademia d'Italia al tempo della Repubblica sociale, in piena guerra civile. (...) Infine rivolse, pochi mesi prima di morire, dal Campidoglio, un discorso a tutti gli italiani con un appello accorato alla concordia e al superamento delle fazioni che suscitò l'ammirazione di molti italiani ma anche le ire di fascisti e antifascisti intransigenti. Gentile pensò il fascismo come íl braccio secolare dell'Italia; il fascismo passa, l'Italia resta."""" (Dalla prefazione di Marcello Veneziani)" -
Hegel in Italia. Itinerari: Dalla storia alla logica. Tra logica e fenomenologia
Tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento la filosofia di Hegel ha suscitato in Italia, insieme con originali interpretazioni, nuovi indirizzi di pensiero che, pur richiamandosi al filosofo tedesco, si sono presentati come 'alternativi' ad esso. Hegel in Italia è la ricostruzione di questo periodo per molti versi significativo della storia della cultura filosofica non solo italiana, ma europea. Il libro, diviso in due parti, tratta, nella prima (edita nel 2003 e da tempo esaurita) del 'passaggio' dalla riflessione sulla storia - nella quale la 'lezione' di Marx ha giuocato un ruolo fondamentale - alla costruzione di una 'nuova' Logica, e nella seconda, aggiunta in questa edizione, del complesso, problematico rapporto tra ""Fenomenologia"""" e """"Logica"""". Se al centro della I Parte sono Croce e Gentile, nella II la scena è dominata da Bertrando Spaventa, l'interprete italiano insieme più fedele e più originale di Hegel. L'ultimo capitolo del libro è dedicato a Enzo Paci, figura eminente della filosofia italiana."" -
Freud e l'uomo ebreo. La chiara coscienza di un'identità interiore. Seguito da un piccolo catalogo di citazioni a proposito di Freud e l'ebraismo
Émile H. Malet si interroga in questo volume sulle radici ebraiche del pensiero freudiano, e sulla costante preoccupazione di Freud di mettere la psicoanalisi al riparo da qualsiasi tentazione o contingenza religiosa. Freud non ha mai fatto mistero della sua ascendenza giudaica - utilissimo da questo punto di vista è il «Piccolo catalogo di citazioni a proposito di Freud e l'ebraismo» nella seconda parte del volume - non rinnegandola mai pur non essendo certo un devoto religioso e un praticante, ma definendosi piuttosto un ""ateo"""", o un """"agnostico"""". Il difficile compito del fondatore della psicoanalisi è stato infatti quello di elaborare una teoria del funzionamento psichico ed una pratica clinica che in diversi modi ereditavano un modo di pensare tipicamente ebraico, e allo stesso tempo di porla come un sistema universale, laico e non incline a compromessi. Prefazione di Abraham B. Yehoshua.""