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Italia sì Italia no
Per tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro paese, Margherita Hack, lascia un testamento - più pratico che spirituale - ricco di preziose osservazioni e consigli per questa Italia sofferente, vacillante e inconcludente, ma - ad ogni modo - un'Italia per cui vale la pena esporsi. Queste pagine, terminate pochi giorni prima di andarsene, sono l'espressione di ciò che Margherita Hack ha sempre sentito, sofferto, combattuto: la Costituzione, l'ambiente, la cultura, il lavoro, l'integrazione, il testamento biologico, la ricerca e la politica, senza risparmiare aspre e dirette critiche ai potenti. Argomenti trattati con coraggio e fermezza. Li lascia in eredità a questa Italia che ha tanto amato (con tutti i suoi no ma anche con i suoi molti sì). -
La guerra dei sessi
Guerra, solo guerra? No, anche cooperazione, confronto, rivalità e amore, passione gelosia. Caratteristiche solo umane? Nemmeno per sogno. I nostri ""antenati"""", scimpanzé, gorilla, bonobo, ci hanno trasmesso tutto ciò. Ma il possesso della femmina, la rivalità fra i maschi capita anche negli insetti. Un eterno minuetto dall'alba dei secoli. Cosa sappiamo di quella scintilla che accende desideri, gelosie, ebbrezze, turbamenti? L'autore esamina in termini rigorosamente scientifici l'eterno conflitto con ironia e piacevole eleganza di stile. Un libro che insegna, rivela, diverte."" -
Prigionieri, amanti e spie. La storia dell'inchiostro invisibile da Erodoto a Al-Qaeda
"Prigionieri, amanti e spie"""" è la storia di come si riusciva a comunicare in modo occulto attraverso i secoli. L'inchiostro invisibile si è reso complice di adulteri, di tradimenti, di tragedie o di eventi bellici risolutivi. Prigionieri evasi, delatori giustiziati, amanti furtivi, sono i protagonisti di questo libro che con documenti inoppugnabili traccia il cammino di uno spionaggio con metodi mai rivelati finora. Dagli schiavi dell'antica Grecia fino agli attuali terroristi, quali sono i mezzi più insoliti per nascondere e svelare piani strategici? In appendice un ricettario casalingo per fabbricare in cucina l'inchiostro invisibile." -
Favole del tramonto. Nuova ediz.
Fiabe brevi e a volte fulminee di graffiante attualità. -
Moto Guzzi 1921-2021. Ediz. italiana e inglese
Questo libro è dedicato ai 100 anni di Moto Guzzi. Un libro reso unico nel suo genere grazie alle illustrazioni del Maestro Ettore Gambioli. -
Punto
In una società in cui l'emigrazione è la norma, le famiglie hanno le composizioni più varie; a reggerle sono spesso nonne battagliere come Nonna Scottie, una nonna con la n maiuscola, che nel racconto che dà il titolo alla raccolta, scambia un divertente epistolario con la nipote. Altre volte protagonisti sono giovani intellettuali benintenzionati ma velleitari oppure, spesso, bambine e bambini che rivivono con disincantata ingenuità la loro infanzia o che, con la loro imbarazzata presenza, mettono a disagio giovani e anziani che li circondano. Tante voci diverse che ci descrivono una società complessa e multiforme che non è né il paradiso delle vacanze esotiche né l'inferno del sottosviluppo e della corruzione politica. -
Difetto d'amore
Il divorzio è il ""difetto"""" che impedisce all'amore tra i due protagonisti di realizzarsi; ma il titolo originale """"At Fault"""" significa """"in errore"""" ed è una forma di arroganza morale che fa commettere a Thérèse l'errore di voler decidere della vita degli altri, oltre che della sua, senza tenere conto della realtà e provocando l'infelicità di tutti. Un difetto, una mancanza di amore accomuna anche gli altri personaggi e sarà solo alla fine del romanzo che Thérèse si assumerà la responsabilità di amare; proprio il riconoscimento di questa responsabilità (conferma della necessità di riparare all'indugio di coraggio, di temperare l'avventatezza del giudizio, di assumersi la passione) trasforma il difetto in un pieno di amore."" -
Eterna Giulietta
I personaggi femminili che compaiono in questa raccolta sono 'eterne Giuliette' perché indipendentemente dall'età acconsentono senza difese alla prima o ennesima irruzione di Eros. Corinna Bille mostra una predilezione per i personaggi estremi e le vicende trasgressive, cruente, addirittura immorali, ma a ben guardare la questione va posta diversamente. Il fatto è che le sue creature, pur essendo sbaragliate da una forza più dirompente della ragione, non sono affatto impudiche, piuttosto sono 'ipermorali', ossia agiscono in nome di un sacro sentire che senza esagerazione può essere definito divino. In senso pagano,certo. e dunque prossimo a in'incontenibile ebbrezza che l'ordine sociale non ammette. -
Il fagiano dorato
Una storia d'amore implica necessariamente delle difficoltà, degli ostacoli che sbarrano o cercano di sbarrare ai due protagonisti la strada per il raggiungimento della loro unione. Vi sono ostacoli dovuti a contrattempi casuali, a fenomeni naturali, a importanti eventi collettivi o ancora di natura sociale, storica, economica. In ostacoli di quest'ultimo tipo è coinvolta la coppia di cui si narra. L'incapacità di lei di trovare la sua strada in un percorso storico segnato dalla dittatura fascista, da un dopo guerra tempestato da eccezionali esigenze di rivalsa maschili; così il rifiuto di entrambi di adattarsi a canoni sociali ormai privi di senso. -
La damigella selvaggia
L'unione di due termini in apparenza antiteci, damigella e selvaggia, rappresentano l'estrema sintesi della poetica di Corinna Bille: la selvatichezza unita a una raffinata sensibilità, sempre acuita dalla nostalgia per un tempo indefinito fuori da ogni cronologia. -
Donne e politica. Interviste a Lia Cigarini, Maria Rosa Cutrufelli, Alisa Del Re, Ida Dominijanni, Elisabetta Donini, Marisa Forcina, Manuela Fraire...
Questo volume raccoglie una serie di interviste a interlocutrici tra loro differenti. Le cinque domande scelte per affrontare un'indagine sul femminismo italiano sono uno dei possibili approcci, non dettato da impostazioni preconcette, per l'apertura di un dialogo a più voci. Il femminismo continua ad interrogarsi su ""come agire il diritto e la volontà di porsi come soggetto autonomo differente, capace di rinnovare le relazioni sociali, le mentalità, su come realizzare un nuovo tipo di relazione politica che riconosca gli uni e le altre in un sistema garantito di diritti, ma anche in un sistema che sia in grado di riconoscere e valorizzare i desideri, i bisogni, le rappresentazioni mentali""""."" -
Fuori norma. Scrittrici italiane del Novecento. Vittoria Aganoor, Paola Drigo, Rosa Rosà, Lina Pietravalle
Quattro diverse personalità letterarie dell'inizio del Novecento, che hanno attraversato in maniera originale i canoni proposti dalle maggiori correnti artistiche del tempo. La ricerca, condotta dalle curatrici Barbara Marola, Maria Teresa Munini, Rosa Regio e Barbara Ricci, nasce dalla curiosità e dal desiderio di andare oltre le poche annotazioni dedicate in passato alle scrittrici e di offrire un'occasione di confronto e di approfondimento. Pagine affascinanti perché, mentre danno il gusto della scoperta, fanno emergere punti di vista originali e inconsueti sul vissuto delle donne del secolo scorso. Il volume presenta, per ogni autrice, la biografia, una raccolta di passi antologici, una di testi critici e infine una bibliografia. -
Sconfinare. Percorsi femminili nella letteratura tedesca
La scelta del titolo ""Sconfinare"""" per questa raccolta di saggi indica, come accade di frequente negli studi di cultura delle donne, la dinamicità di un processo che, pur radicandosi in una tradizione consolidata e legittimata di studi, affronta il rischio di avventurarsi in territori sconosciuti. Un verbo per indicare la dimensione del movimento e che si riferisce a un atto di trasgressione. Viene presentato un percorso attraverso la letteratura tedesca dal Settecento ad oggi, esplorando le modalità autonome e conflittuali con cui le scrittrici si sono confrontate con il sistema simbolico patriarcale che le annullava in una silente neutralità. Uno sconfinamento col tempo sempre meno trasgressivo, ma non certo pacificato da ruoli e forme canonizzate."" -
Un' identità intermedia
"L'idea di usare l'elemento surreale per raccontare mi è sempre sembrata interessante perché lo vedo come un modo appropriato ed efficace per esprimere quel senso riposto della realtà umana che coincide con la parte non realizzata della personalità e cioè con l'insieme dei desideri, delle paure e in genere delle creazioni fantastiche che danno corpo e consistenza ai sentimenti dei personaggi, proiettandoli in un mondo che è soltanto loro, in cui l'immaginazione è ricchezza soggettiva che compensa la povertà del reale."""" Così l'autrice presenta questa raccolta di racconti per il quale l'elemento immaginario resta lo spazio privilegiato in cui prendono vita le aspirazioni dei personaggi." -
Le mani azzurre
Ambientato come il suo primo romanzo, Salimmo alle meteore, sulla costa del lago Maggiore ai confini della Svizzera, anche Le mani azzurre attinge ai ricordi dell'autrice. Si discosta però dall'autobiografia dando rilievo soprattutto a quella che diventa la protagonista del racconto, una donna semplice dalla vita priva di avvenimenti di rilievo che assume la grandezza di una quieta tragedia quando si ammala di Alzheimer. Generosa e indaffarata prima della malattia, Liliana/Liana sembrerà a chi l'ha conosciuta sia morta con la stessa fretta con cui correva dal suo laboratorio di sartoria alle case di quelli di cui si prendeva cura. -
Storie di donne rom fra tradizione e cambiamento
Dopo diversi anni di frequentazione delle donne attraverso il lavoro nella cooperativa Kimeta, ma anche all'interno delle loro case, accadeva che il mio interesse si concentrasse su aspetti particolari della loro vita. C'era la voglia di andare fin nell'intimità, di scoprire quali erano le loro aspirazioni profonde. Erano contente di essersi sposate o di sposarsi a 15, 16 anni col ragazzo scelto dalla famiglia? Avevano altri desideri, altre aspirazioni come, per le giovani, lavorare o studiare? Questo era ciò che mi interessava scoprire, anche se loro erano spesso reticenti e si chiudevano in se stesse come davanti a un intervento irrispettoso, quasi illecito. Non mi lasciavo scoraggiare. Era come giocare con le bambole russe. Si apre la prima e dentro ce n'è una più piccola di cui non puoi contentarti perché sai che dentro ce ne sono altre ancora. E tu vuoi arrivare all'ultima. -
La dama del quintetto
Primo maggio 1891, luglio 1924. Sono decenni burrascosi per l'Italia: dopo l'epopea risorgimentale ci si sta avviando verso il disastro della grande guerra e del fascismo. Ma è anche un periodo stimolante come pochi fino ad allora. In questo contesto, dove scienza, tecnologia e società si evolvono a ritmi vertiginosi, Elisa s'impegna con passione nella difesa dei diritti delle donne e dei bambini. Accanto a lei il marito Vittorio, avvocato a parlamentare socialista, le quattro figlie, poi i conoscenti e gli amici, da Costa a Turati, dalla Kuliscioff alla Montessori, da Nathan a D'Annunzio. Le loro vite, il lavoro, le amicizie e gli amori s'inseriscono nella storia più ampia del nostro paese in un intreccio di vicende personali e pubbliche che trasmettono il profumo di un'epoca. Un romanzo che lega insieme storia e fantasia attraverso le vicende di una famiglia particolare, capace di osservare il mondo con sguardo anticonvenzionale e moderno. Postfazione di Anna Foa. -
La lettera G
Fine del secolo scorso in un villaggio senza tempo e senza storia. Gina è una donna che da tempo ha abbandonato una passione, perché su di lei pesano tre condanne che solo le conquiste sociali del dopoguerra riusciranno ad attenuare: è donna, è povera, non ha istruzione. Conduce una vita anonima, ordinaria, modellata sulle aspettative della società: una vita da lettera G, già iscritta nel suo nome. Non ci sono altre lettere in serbo per lei. Ma chi è veramente Gina? Solo una rispettabile cittadina, moglie e madre di famiglia, intrappolata in un'esistenza dalla quale si sente estraniata? O forse un'assassina? La sua maschera di conformismo nasconde troppi segreti. Perché l'insospettabile Gina ha ucciso a cuor leggero. E ora si confessa. Mentre la sua vita si snoda sull'arco del secolo, scandita dal ritmo impietoso della Storia, la confessione incalza. Otterrà l'assoluzione per il suo peccato? -
Dissolvenza
Le protagoniste di ""Dissolvenza"""" incrociano le loro vite e i loro sguardi per pochi istanti. Attraversano il racconto come attrici su scenari diversi, si confrontano per un attimo e continuano la loro strada. La storia di Lucia e Eileen parte da un'istantanea rubata e da un incrocio di sguardi. L'incontro di Anna con la signora Kramer è legato a uno specchio e a un attimo di possibile, ma incompiuta intimità. Chiara, ragazza non vedente, entra nella vita dei familiari facendosi beffe di loro con uno scatto fotografico segreto. Serena esorcizza le sue ansie con una momentanea empatia verso la morte di sconosciuti. E le quattro amiche vengono coinvolte, per un breve momento comune, nell'investigazione di alcune fotografie. In che misura un'immagine, sia essa fotografica, riflessa o sociale, può essere ingannevole? E che cosa guida le nostre percezioni?"" -
Polveri di luna
Massa Carrara, dicembre 1932, undicesimo dell'era fascista. Clelia Lollini è inviata da Roma a dirigere il nuovissimo Consorzio antitubercolare della provincia. È un medico capace, ma è giovane e soprattutto donna. Il suo arrivo suscita opposte reazioni: insofferenza e poi ostilità da parte delle autorità locali, simpatia e rispetto tra molti dei cittadini e dei pazienti. Nella Lunigiana percorsa da fermenti anarchici e antifascisti che il regime non è riuscito ancora a domare, Clelia trova l'amore e affronta con fermezza i pregiudizi borghesi. Ma recessione economica e venti di guerra turbano la vita della comunità e delle famiglie. Anche in lei gli eventi del 1938 provocheranno una crisi profonda, una diversa valutazione della situazione politica e infine una nuova scelta di vita.