Sfoglia il Catalogo feltrinelli031
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2781-2800 di 10000 Articoli:
-
Lottare per il diritto. Ritratti di giuristi umanisti del '900
L'umanesimo è un fenomeno distintivo e costante dell'intera storia culturale italiana, generatore di una visione del mondo che si compie e si rinnova incessantemente attraverso gli studi. La curiosità accompagnata dal metodo, la volontà di oltrepassare le barriere tra diversi ambiti scientifici, sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguono gli umanisti evocati nei saggi raccolti in questo volume. Calamandrei, Satta, Gramsci, Pigliaru, Trentin furono tutti esponenti esemplari dell'umanesimo italiano nel Novecento, personalità capaci di incidere in modo determinante negli studi così come nella sfera pubblica. Dalle loro pagine giunge ancora forte l'invito a non smettere mai di amare il mondo più di noi stessi e a lottare per difenderlo. -
Élite. Cultura italiana e statunitense tra Settecento e Novecento. Ediz. integrale
Tra il XVIII e il XX secolo libri, lettere e diari hanno traversato l'Atlantico proprio come fecero intellettuali, diplomatici e scienziati, quando il viaggio transoceanico era un'avventura rischiosa che richiedeva settimane. A far da guida in questa storia di reciproca scoperta e conoscenza tra Italia e Stati Uniti, una selezione di figure rappresentative del panorama intellettuale, culturale e politico dei due paesi. Le letture e le corrispondenze dei Founding Fathers, gli scritti degli esuli italiani in America, i diari degli statunitensi impegnati nel Grand Tour e le prime biblioteche di collezioni italiane in USA rivelano efficacemente i dettagli, a lungo trascurati, del rapporto particolarissimo che Italia e Stati Uniti hanno costruito e perfezionato nei secoli. Una relazione ricca di numerosi risvolti e dagli sviluppi talvolta imprevedibili. -
Una sezione contro. Storia della «Lenin», sezione PCI. San Polo - Santa Croce, Venezia
Cento anni fa, il 21 gennaio 1921 a Livorno, nasceva il Partito Comunista d'Italia. Una creatura particolare, figlia e protagonista del ""secolo breve"""", che comincia con la Prima guerra mondiale (1914) e si conclude con il crollo dell'Unione sovietica (1991). Sul Pci è stato detto e scritto moltissimo: conosciamo il pensiero dei suoi dirigenti e il dibattito interno, la sua visione del mondo e la sua struttura. Ma non capiremmo nulla di cosa è stato il PCI se non conoscessimo la sua """"base"""". Le donne e gli uomini, i vecchi compagni e le giovani attiviste, gli operai e gli intellettuali, i costruttori delle feste de l'Unità e i delegati delle fabbriche, dei consigli di quartiere, degli organi collegiali delle scuole, dei consultori e di quant'altre istanze di partecipazione democratica che lo stesso PCI aveva creato. Questo libro ricostruisce uno spaccato vivo di cos'è stato realmente il PCI. Demolisce lo stereotipo del partito-massa fatto di """"obbedienza e disciplina"""" e restituisce alla politica una dimensione culturale piena. Ad affermarlo non sono storici e sociologi professionisti, ma le stesse memorie dei protagonisti di una sezione: la Lenin di San Polo e Santa Croce di Venezia."" -
Sapere & Sapore. Raccolta di ricette
Quest'opera è il frutto del lavoro dell'Arcigola di Vicenza, non solo per il suo valore di ricerca e di approfondimento della cultura materiale, ma per lo stile e il metodo con cui essa è nata. Il Circolo ArciGola ""Spazio 83"""", nucleo motore della Condotta gastronomica vicentina, ha svolto per vari anni corsi di gastronomia e cucina, guidati e coordinati da Giancarlo Riganelli, che hanno permesso a molte persone di avvicinarsi, sia dal punto di vista teorico che da quello pratico, alla nobile arte della cucina: non in modo spocchioso o accademico, e senza la vana pretesa di affrontare tutto lo scibile gastronomico, ma con la serietà e l'impegno che l'argomento richiede. Il frutto di questi incontri, le ricerche pratiche di queste operazioni culinarie sono qui riproposti, e proprio grazie a queste premesse l'opera ha un valore di sicura praticabilità. Un ricettario fecondo e utile per la diffusione di una rinnovata cultura alimentare. Prefazione di Carlo Petrini."" -
Una barba e un ideale. Attilio Mariotti, un socialista d'altri tempi
Attilio Mariotti nasce a Scarlino (Grosseto) il 13 febbraio 1882. Proveniva da una famiglia agiata, ma fin da ragazzo prende coscienza dell'ingiustizia sociale che opprime la popolazione della sua Maremma, afflitta dalla disoccupazione e dalla malaria. Sposa l'idea socialista, e il suo impegno politico inizia nel 1915 a Firenze, dove fu il primo eletto per il Partito Socialista nel Consiglio Comunale e nel Consiglio Provinciale. Sotto il fascismo subisce frequenti aggressioni e arresti e nel 1930 è condannato al confino. Diviene membro del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e, finita la guerra, fu Consultore Nazionale, candidato alla Costituente e Vice-Sindaco della prima Amministrazione Democratica di Firenze. Nel 1948 viene eletto Senatore della Repubblica. Muore a Firenze il 6 febbraio 1955, con il compianto dei cittadini e delle Istituzioni. ""Una barba e un ideale"""" è il titolo del libro che la mia nonna Margherita Lollio voleva dedicare al suo Attilio, mettendo insieme documenti, testimonianze e ricordi di tutta una vita. Non è riuscita a finire di scriverlo, e ho sentito che era un compito mio portare in fondo, con affetto e rispetto, le sue intenzioni."" -
Flaubert politico
Gustave Flaubert, devoto come pochi altri scrittori del suo secolo al culto dell'«art pour l'art», fu, nel contempo, affascinato dal 'discorso politico' praticato dai suoi contemporanei, in particolare nel suo grande romanzo sul 1848, L'éducation sentimentale. Di questo testo letterario si ripercorrono qui le relazioni con la storiografia sulla rivoluzione del 1848 e sulla Seconda Repubblica francese, sottolineando sia il debito di Flaubert verso le interpretazioni di questi fenomeni proposte dai critici più radicali della sua epoca, sia il contributo che lo scrittore normanno, col far proprie tali interpretazioni, fornì alla loro diffusione. Questa ricerca non muove dall'ambizione di ricostruire il «pensiero politico» di Flaubert, ma dalla consapevolezza dell'importanza dell'analisi delle opere letterarie per ricostruire, nella sua complessità, il sentimento del «politico» nel xix secolo. Non «Flaubert pensatore politico», dunque, ma «Flaubert politico». -
Filigrane. Culture letterarie (2020). Nuova ediz.. Vol. 1: Dialetti in poesia.
"Filigrane. Culture letterarie"""" è una rivista di letteratura a periodicità semestrale. Suddivisa in cinque sezioni (Testimonianze, Saggi e scritture, Testi, Recensioni e rassegne, Notizie bio-bibliografiche), si ispira al concetto di pluralità, intendendo per essa l'apertura alle culture nazionali e internazionali, all'intersezione tra le discipline, all'indagine sulle stratificazioni che i testi e i documenti letterari recano in sé, in un arco temporale che va dall'antichità all'età contemporanea. Diretta da Matteo Vercesi, fanno parte della redazione della rivista critici letterari, poeti, docenti universitari, ricercatori italiani e stranieri: Maurizio Casagrande, Elenio Cicchini, Pasquale Di Palmo, Daria Farafonova, Elena Maiolini, Mauro Sambi, Alessandro Scarsella, Alberto Sisti. Ogni fascicolo affronta una tematica specifica, inquadrata nei contributi che lo compongono secondo prospettive diverse ma complementari, con l'obiettivo di rivitalizzare il dibattito in merito alla letteratura e ai processi culturali che la innervano e che da essa si irradiano." -
Luigi Meneghello. Un intellettuale transnazionale
Luigi Meneghello non è stato solo uno scrittore colto e ironico, ma anche accademico, giornalista, reporter e traduttore: un intellettuale poliedrico che ha lasciato un segno tangibile nel panorama culturale contemporaneo, veneto, italiano e internazionale. L'incontro con la lingua inglese e la riscoperta creativa del dialetto divennero per lui antidoti alla giovanile formazione fascista retorica e vuota, e gli permisero infine di diventare Meneghello. Attraverso materiali d'archivio, il volume ricostruisce il 'dispatrio' dello scrittore in Inghilterra, identificando quell'esperienza come la chiave privilegiata per comprendere la genesi dell'intera sua opera. -
La pinza. Storia di una tradizione millenaria
In questo prezioso libro, Claudio Rorato e Renzo Toffoli raccontano la storia di un prodotto dolciario arcaico, oggi elevato alla dignità di dolce nobile: la Pinza, la cui nascita è legata alla notte magica della Befana e al fuoco del panevin, rituale sacro e antico del contadino. Restituiscono, così, anche alla conoscenza dei giovani una civiltà intensamente umana, apparentemente scomparsa e, invece, ancora ricchissima, capace di trasmettere il gusto speciale delle cose legate alle nostre terre. Gli autori offrono un ampio ricettario, variato nonché ""praticabile"""". Ma, divertendosi e divertendo, fanno conoscere al lettore anche tanti """"modi di dire"""", riferiti alla vecchia, cara Pinza: detti popolari, ameni e spesso sarcastici, che circolavano tra la gente del paese, in piazza tra le bancarelle del mercato, dentro le fumose osterie. Battute tutt'ora pungenti e capaci di strappare una bella risata. Non ultimo pregio del libro sono le bellissime immagini dei camini su cui la Pinza era fatta cuocere sotto la cenere e le braci oppure nelle campane di terracotta. Uno squarcio affascinante sul mondo di ieri, che possiamo pienamente gustare ancora oggi."" -
Il vizio occulto
Dal XVII secolo, la vecchia conoscenza di sé è stata soppiantata dall'ermeneutica dell'altro: l'altro come ricettacolo di segreti, teatro di finzioni, gioco di simulazioni. Le pratiche dell'esame di coscienza si sono affinate e rafforzate grazie a nuove tecniche di scandaglio dell'anima, dei pensieri e delle intenzioni, lungo l'orizzonte tra l'essere e l'apparire, il visibile e l'invisibile. Nasce qui un modo ulteriore di esprimere il mondo, di fare dell'altro oggetto di indagine, classificazione e misura, col sospetto finale, su cui nasce la psicanalisi, che la verità sia ignota al soggetto stesso che la cela. Questo libro ormai classico di Alessandro Fontana racconta il progressivo e accidentato definirsi, da Descartes a Freud, delle moderne scienze dell'uomo, e segue un itinerario interpretativo ancora oggi del tutto peculiare e fresco rispetto alle ricostruzioni storiche tradizionali. Nel volume sono raccolti i seguenti saggi: ""Le piccole verità. L'aurora della razionalità moderna""""; """"Il vizio occulto. Nascita dell'istruttoria""""; """"Ciò che si dice e ciò di cui si parla""""; """"L'ultima scena""""; """"La verità delle maschere""""; """"La città ritrovata""""."" -
Con sapore, consapevolmente
Esiste una dieta ideale?rnLa ricerca di un autentico “modello nutrizionale umano” ha generato nel tempo diverse teorie dietetiche che, basandosi su alcune osservazioni biologiche e archeologiche, hanno individuato la presunta “dieta ideale”. Tuttavia i diversi modelli nutrizionali sembrano accomunati da un errore nelle premesse: considerare l’uomo come immutabile; evitano di analizzare il momento storico e dimenticano la straordinaria capacità del genere umano di adattarsi per sopravvivere e superare i mutamenti ambientali. La domanda che dovremmo quindi porci è: qual è la dieta migliore oggi?rnrnUna corretta nutrizione è lo strumento principale per la prevenzione della maggior parte dei processi patologici e l’alimentazione non è più intesa solo come mezzo per nutrirsi, ma è diventata uno strumento per migliorare la nostra salute.In questo ricettario gli autori propongono ricette semplici da realizzare completate da consigli nutrizionali e informazioni sulle caratteristiche dei cibi e sui loro abbinamenti per coloro che hanno la necessità di attenersi a una dieta equilibrata e sana, o per chi semplicemente desidera cambiare le proprie abitudini alimentari per scegliere ogni giorno di vivere meglio. -
I materiali e i prodotti tipografici
Giacomo Bobbio (Fossano 1848 - Roma 1924). Fu tipografo fin da giovanissimo e la stampa rimase il suo principale interesse e la sua professione per tutta la vita, esercitata per decenni a Firenze e a Roma con vari incarichi e responsabilità. Combattente, garibaldino, attivista politico e sindacale, Bobbio è certamente una figura di grande interesse, ben oltre l'ambito della storia della tipografia, a cui tuttavia dedicò molte perspicaci e importanti pagine. Nel 1878 Giacomo Bobbio, direttore della Tipografia del Senato, fu inviato dal Governo all'Esposizione Universale di Parigi per aggiornarsi sui progressi delle industrie legate alla stampa, ma la manifestazione ebbe scarsa partecipazione italiana. L'anno successivo fu quindi organizzata a Milano una Mostra di prodotti tipografici e delle relative industrie che in qualche misura restituisse un quadro più veritiero e completo della produzione nazionale. Bobbio vi partecipò e ne riferì nel libro che qui ripubblichiamo: ""I materiali e i prodotti tipografici. Osservazioni di G. Bobbio Direttore della Tipografia del Senato"""" (1880). L'edizione è arricchita con 34 tavole di incisioni raffiguranti macchine e strumenti per la stampa."" -
Venezia siamo noi
"Negli ultimi decenni si è discusso molto di problemi che riguardano il Veneto, e alcuni interrogativi risultano naturali per chi vuole andare oltre le sterili lamentele e porsi quesiti utili a comprendere: perché i quasi cinque milioni di Veneti non accettano l'idea di essere una megalopoli della globalizzazione? Perché da decenni si affidano a una classe politica che ha promesso federalismo e autonomia senza però alcun risultato? Perché i confini e la viabilità in Veneto sono quasi sempre contro gli interessi dei Veneti? Questi problemi sono passati nell'indifferenza degli intellettuali locali e dei media, dando però vita alla produzione di stereotipi """"antiveneti"""". Il libro si pone l'obiettivo di sconfessare alcuni di questi stereotipi, per offrire invece spunti di riflessione, per cominciare a parlare di aggregazione politica veneta basata sullo sviluppo e sulla solidarietà, e capace di portare benefici non solo alla moderna Venezia-Terraferma, ma anche all'Italia e all'Europa.""""" -
Hitchcock. Il prurito della pistola
Questo libro rivisita la filmografia di Hitchcock alla luce dei più aggiornati orientamenti critici, ma torna pure a esplorare in dettaglio i meccanismi formali del suo thriller, e ridiscute le strategie ideologiche dovute prima alla paura per il nazismo, poi alla Guerra fredda, che si risolvono in trame nelle quali l'uomo qualunque, scagliato in una vicenda che non lo riguarda, finisce per dare il suo contributo alla difesa della libertà. Si dice che in Hitchcock un omicidio sembra quasi un rapporto erotico, e proprio dal ""prurito"""" del sesso prende il via il percorso analitico di Marucci, che riesamina le molteplici occasioni hitchcockiane - scenette, gag, pantomime, episodi di voyeurismo e feticismo - in cui l'eros affiora e si manifesta. Un percorso che convoglia l'interesse del regista per la psicanalisi, tante volte utilizzata per elementi portanti della sceneggiatura, nonché il suo cattolicesimo di nascita, che spiega le implicazioni religiose ricorrenti nel suo cinema. Chiude il volume una specifica analisi di cinque film, visti come emblematici nella carriera di Hitchcock: """"Number Seventeen"""", """"Sabotage"""", """"The Trouble with Harry"""", """"Rear Window"""" e """"The Bird""""."" -
Mallarmé, la tipografia e l'estetica del libro
Non a tutti è noto il fatto che Mallarmé, il più arduo e aristocratico dei poeti simbolisti, fosse pure un raffinato intenditore di tipografia, attentissimo a tutti gli aspetti materiali che riguardano la stampa e i libri. Il testo più emblematico di questo peculiare interesse è il poemetto ""Coup de dés"""", ma nell'elaborazione formale di tutta la sua opera poetica è in ogni caso essenziale il rapporto visivo fra la parola stampata e la pagina bianca, l'evidenza dei caratteri e dell'inchiostro sulla vuota campitura del foglio, nonché l'incidenza di ogni concreto dettaglio all'estetica del testo. Questo libro raccoglie per la prima volta in edizione italiana le riflessioni, anzi le «digressioni» di Mallarmé «forma Libro» (da scriversi con la maiuscola, in quanto materializzazione della «grande Opera»: di un'opera «totale»), pubblicate dal poeta sotto il titolo """"Il Libro, strumento spirituale"""". Prose di grande forza e suggestione, accompagnate da tre saggi dedicati a come questo specifico interesse di Mallarmé si esprima nella sua opera e quali ripercussioni abbia avuto nelle successive avanguardie."" -
Il Nordest e il suo Oriente. Migranti, capitali e azioni umanitarie
Le scienze sociali hanno a lungo considerato la dissoluzione della comunità come un processo traumatico anche in condizioni pacificate. Quando poi la causa della dissoluzione è la guerra, il panorama sociale si frantuma e appaiono nuove recinzioni. Questo volume indaga sul campo le vicende del Kosovo e della Romania e le loro conseguenze nel Veneto. Nel caso del Kosovo l'autore documenta sia i prodromi del conflitto sia gli esiti migratori del dopoguerra. In Romania, la politica della ""porta aperta"""" ha provocato un'irruzione di capitali stranieri e un'emigrazione verso Occidente tanto agognata quanto sofferta. Infine, l'inserimento nel Veneto di questi migranti sono posti in rilievo attraverso le testimonianze dei protagonisti."" -
Le dichiarazioni dei diritti fondamentali. Un metodo per il confronto
Questo libro presenta un'analisi comparata delle Dichiarazioni dei diritti dell'uomo, quella del 1789, quella ""universale"""" del 1948 e quella della Carta di Nizza del 2000. L'analisi è stata effettuata con un metodo di osservazione derivato dalla teoria dei sistemi e dalla teoria dell'informazione. Avendo quali maggiori referenti teorici la """"Psychologie historique"""" di Ignace Meyerson e il modello etogenico degli psicologi sociali Harré e Secord, l'autore evidenzia l'evoluzione delle componenti cognitive, valoriali, prescrittive e comportamentali nel contenuto delle tre Dichiarazioni e le modalità della loro interdipendenza a livello molare."" -
Cosmopoli. Figure dell'esilio ebraico-tedesco
L'ascesa del nazismo al potere, nel 1933, segna l'inizio di un gigantesco esodo della cultura tedesca, una cultura in gran parte incarnata da intellettuali ebrei. Dispersi tra le due sponde dell'Atlantico, questi outsiders hanno profondamente rinnovato il pensiero occidentale, sia in Europa che in America. Nei saggi qui riuniti, l'autore mette a fuoco alcuni frammenti singolari e affascinanti dell'esilio ebraico-tedesco. Al di là del luogo comune, giusto ma unilaterale, che lo descrive come una ""vita mutilata"""", l'esilio è sondato in queste pagine come un osservatorio del tutto nuovo sul mondo e sulla storia."" -
Una minaccia interna. Storia dell'opposizione ebraica al sionismo
Associare gli ebrei allo Stato di Israele è un riflesso quasi automatico. ""Stato degli ebrei"""" e """"Stato ebraico"""" sono diventate espressioni di uso corrente. Tuttavia, tra i sostenitori incondizionati di Israele, ci sono più cristiani che ebrei. La presente opera spiega questo paradosso apparente e mette in evidenza un fenomeno poco conosciuto, tanto agli ebrei quanto ai non ebrei: l'opposizione al sionismo espressa in nome della Torah e della tradizione ebraica. Questa opposizione è tanto più significativa in quanto non può essere in nessun caso definita antisemita, contrariamente ai recenti tentativi di assimilare ogni antisionismo all'antisemitismo."" -
Con il diavolo in corpo. Filosofi e streghe nel Rinascimento
In questo libro l'autrice include le streghe tra i vinti, mostrando una continuità della storia occidentale attraverso la sua tendenza a estirpare le diverse figure dell'alterità incontrate sul suo cammino. Incarnati dalle streghe o dagli indios del Nuovo Mondo, dai neri o dagli ebrei, dalle donne o dagli omosessuali, gli outsider si scontrano sempre con la stessa norma, con le stesse pratiche di stigmatizzazione, persecuzione e sterminio. Richiamando il celebre aforisma di Walter Benjamin, secondo il quale non esiste documento di cultura che non sia nello stesso tempo documento di barbarie, Esther Cohen ci aiuta a interpretare le streghe non solo come figure del passato, ma anche come un archetipo contemporaneo.