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La domanda essenziale. Dialogo sulla verità suprema
Prima edizione di un breve trattato in cui l'Imâm 'Alî dà, al compagno Kumayl ibn Ziyâd che lo interrogava al riguardo, una sintesi della Verità Suprema (al-haqîqa). Questo dialogo è la prima testimonianza di una scienza esoterica in seno all'Islam da parte di colui che fu definito come ""la porta della città della conoscenza"""". Il dialogo è accompagnato dal commento inedito di 'Abd al-Razzâq al-Qâshânî (m. 1330), uno dei principali interpreti della scuola akbariana, noto soprattutto per il suo commento ai Fusûs al-hikam, """"I castoni delle Saggezze"""" di Ibn 'Arabî."" -
Il sale nella pentola. Storie arabe di sciocchi e di folli
Classico della letteratura umoristica araba dove il tema della stupidità è trattato attraverso una galleria di personaggi che ne incarnano le numerose manifestazioni. -
Imago Fes
All'ora del tramonto, il labirinto si spopola. Sulla città si stendono - come un velo - la solitudine e il silenzio. Immensa ammonite di pietra, la medina si ritrae in se stessa, sensuale e devota, come rapita in un raccoglimento mistico. Siamo prigionieri di vicoli che portano in nessun luogo. Anche questa è Fes. All'ora del tramonto, il labirinto si spopola. Sulla città si stendono - come un velo - la solitudine e il silenzio. Immensa ammonite di pietra, la medina si ritrae in se stessa, sensuale e devota, come rapita in un raccoglimento mistico. Siamo prigionieri di vicoli che portano in nessun luogo. Anche questa è Fes. -
S. Maria del Graal. Fondamenti simbolico sacrali di Castel del Monte
Il presente saggio, dedicato al cosiddetto Castel del Monte, sito in Puglia, vicino a Bari, offre un'interpretazione simbolico-sacrale del suddetto sito di straordinaria rilevanza. Frutto di oltre 12 anni di studio, rappresenta una vera pietra miliare non solo per quanto concerne l'enigma Castel del Monte, ma più in generale nel campo della simbologia sacra. Molto ricco l'apparato iconografico. Per un pubblico di cultura medio-alta. -
La cucina delle fiabe. Fate, streghe ed elfi ai fornelli
Come si prepara l'autentico ""pane degli elfi""""? E se vogliamo assaggiare i biscotti di Madama Fortuna? Che dire poi del """"pandolce della fata"""" o della """"focaccia della Befana""""? Qual è il menù nel Paese di Cuccagna? Questo libricino, che presenta racconti e ricette che attraversano un arco di tempo che va dal tardo Medioevo alla letteratura contemporanea, risponde a questi e ad altri quesiti."" -
La scienza iniziatica
Il testo introduce sinteticamente i temi fondamentali dell'aspetto gnostico del Sufismo. È diviso in tre parti di tre sezioni ciascuna: la prima tratta dell'Essenza divina, degli Attributi e degli Atti, in seguito vengono esaminati i temi della Profezia e della Santità; infine quello della funzione califfale dell'Uomo universale, con una sezione conclusiva sul ""Sigillo dei santi"""", ossia Gesù quando ridiscenderà alla Fine dei tempi."" -
A pranzo con Babette. Le ricette di Karen Blixen
Dalle cailles ai blinis, al consommè di tartaruga, attraverso l'Amontillado, il Veuve Cliquot e il Clos Vougeot, ecco l'accurato menù messo a punto dalla Babette del famoso testo di Karen Blixen per far venire l'acquolina in bocca a lettori e cultori del gusto. Allegra Alacevich ci conduce in un percorso tra cucina e letteratura e offre le ricette per ricreare uno tra i pranzi più famosi della narrativa e del cinema. -
La gran fiera magnara. Le ricette di Carlo Emilio Gadda
Carlo Emilio Gadda è uno dei massimi scrittori del Novecento anche per quanto riguarda il coté mangereccio. Nei suoi romanzi e nei suoi racconti, infatti, da 'La cognizione del dolore' a 'Quer pasticciaccio brutto de via Merulana', fino alle storie milanesi de 'L'Adalgisa', il cibo è una presenza costante. La cupidigia di parole e di vita che caratterizza la letteratura dell'Ingegnere, insomma, va di pari passo con la sua cupidigia gastronomica. Ne deriva una barocca e ingorda messe di ricette di tutta Italia, ma con particolare affezione per Milano e Roma, in cui piatti poveri o poverissimi s alternano ad altri più elaborati, sempre tuttavia nel solco delle tradizioni regionali e, in ogni caso, di non troppo difficile preparazione. -
La scuola della guerra
Dopo un esilio volontario di sette anni, l'autore rientra a Beirut, dove ritrova la famiglia e gli amici. Si rivede bambino, poi adolescente, durante una guerra che ha devastato il suo paese. Con uno stile tanto serio quanto ironico e delicato si rammenta di fatti tragici e comici, atroci e commoventi: l'estetica della bomba, i franchi tiratori, l'amore a distanza, la coppa del mondo di calcio, gli ostaggi, la radio... -
Sentinelle dei deserti. Uomini e donne eremiti nei primi secoli del cristianesimo
Gli antichi eremiti cristiani sapevano guarire le malattie, dominare le forze della natura, prevedere il futuro; lottavano contro i demoni e conversavano con gli angeli; vivevano un'esistenza di stenti e privazioni difficile da immaginare, che li poneva però in una condizione privilegiata nel rapporto con Dio; dimoravano nelle solitudini dei deserti o in aride lande, ma godevano al tempo stesso di rilievo sociale e grande prestigio. Bastano queste poche caratteristiche a delinearne l'eccezionale profilo: la loro straordinaria storia si sviluppò nel mondo romano tra il III e il VII sec. d.C., in particolare nei territori di Egitto, Siria, Palestina e Asia Minore. Questo libro ripercorre le vicende dei ""solitari"""", proponendo nuove prospettive di studio ed evidenziando un aspetto finora inedito:nello stesso arco cronologico alcune donne decisero di seguire la strada dei Padri del deserto e divennero eremite; scegliendo forme di solitudine adeguate alla natura femminile, sfidarono i pregiudizi di quel tempo e trovarono la loro strada verso la """"Città di Dio""""."" -
Cerimonia
Khadija e Malika, cugine, si ritrovano nella casa della loro infanzia in occasione delle nozze di un familiare. L'incontro e i preparativi della cerimonia sono occasioni di ricordi, rimpianti, rivisitazioni del passato con lo sguardo del presente. La storia della grande famiglia e insieme delle due protagoniste scorre così attraverso il flusso dei loro pensieri e colloqui da cui traspaiono le sofferenze e le ribellioni. Ritrovando le emozioni dell'infanzia e della giovinezza, le due giovani donne si rispecchiano malinconicamente nel passato amato/odiato della grande casa, all'ombra di un nespolo. -
La veste strappata
Gli otto racconti di Nahid Tabatabai spaziano dal frammento alla narrazione ampia che esplora in tre storie di donne un unico evento. Comune a tutti è la capacità di cogliere la soggettività dei sentimenti all'interno di un quadro sociale di cui non si ignorano le violente contraddizioni. L'immagine metaforica della ""veste strappata"""" suggerisce dolorosamente la nuda realtà che affiora attraverso lo squarcio aperto da un momento, un evento che disvela una verità nascosta, spesso ignorata dagli stessi protagonisti. L'autrice intreccia il quotidiano e l'immaginario con suggestive provocazioni spesso affidando all'intuizione del lettore una conclusione che è sempre """"altrove"""" rispetto al momento narrato."" -
Ciak per due. Ricette d'amore al cinema
Cosa accomuna il minestrone preparato da Sergio Castellitto in Ricette d'amore e «gli spaghetti alla Mario Ruoppolo» cucinati da Troisi nel Postino? Le fettine alla pizzaiola di Billy Crystall in Forget Paris, e la bistecca sventolata da Giancarlo Giannini sotto il naso del cameriere ne La cena ? Sono pretesti, occasione di incontri - o addii - celebri della celluloide. Perché dunque non fare un montaggio di alcune delle storie nate, o finite, intorno a una tavola imbandita o davanti a un piatto particolare? -
Il surrealismo in cucina tra il pane e l'uovo. A tavola con Salvador Dalì
Il 2004 è stato dichiarato ""L'anno Dalì"""" perché ricorre il primo centenario della nascita del grande artista surrealista, eccentrico e ribelle che a tavola aveva invece gusti semplici e soprattutto legati alle tradizioni della sua terra. In quella zona della Catalogna il mare, le colline e la montagna si uniscono per offrire piatti gustosissimi e originali che Dalì ricorda tante volte nelle sue memorie, rivelandoci così una passione frenetica e """"sensuale"""" per il cibo che deve considerarsi una componente fondamentale della sua stessa vita."" -
Gregorio di Nissa. L'esperienza mistica e il progresso spirituale
Il saggio si prefigge di analizzare il tema dell'evoluzione spirituale nel pensiero del Padre della Chiesa orientale, definito ""il più mistico di tutti"""". Un profondo conoscitore di Gregorio scriveva negli anni cinquanta: """"Egli ha effettivamente provato quello che ha rappresentato e trasmesso agli altri, egli possedeva la experientia in alto grado"""". Questo studio si pone come riferimento obbligato per la figura del grande Cappadoce."" -
La casa sull'orlo del pianto
Vénus Khoury-Ghata, forse la più importante scrittrice libanese moderna, racconta in questo romanzo la tragedia di una famiglia che, nel quadro della guerra civile, vive il dolore della follia. Probabilmente una delle opere più liriche e sofferte della grande scrittrice di Beirut. -
Chiusa di san Michele. Con 5 carte toponomastiche
Questa monografia riguarda il patrimonio toponimico del comune di Chiusa di San Michele e contiene: i toponimi in ordine alfabetico, con le annotazioni e i riferimenti relativi, trascritti in uno specifico sistema ortografico e, a cura della Redazione, in grafia fonetica secondo il sistema dell'I.P.A. (International Phonetic Association);le carte topografiche, precedentemente predisposte e digitalizzate, completate dai toponimi e contenute in Appendice o in cofanetto separato. Corredano il volume, oltre alla presentazione generale, i testi informativi sulla località toccata dall'inchiesta (caratteristiche ambientali, demografiche, socioeconomiche e culturali), sulle modalità e i tempi della raccolta, la nota bibliografica, l'elenco alfabetico dei raccoglitori e degli informatori, le avvertenze per la lettura e le norme di consultazione (sul risvolto della copertina), nonché alcune fotografie dei luoghi più significativi. -
In taverna con Shakespeare. Amori, vendette e inganni a banchetto
Il cibo in tutte le opere del grande drammaturgo ha valenze particolarmente importanti e simboliche. Il banchetto è occasione, nelle opere del bardo di Stratford, per consumare vendette, ordire trame, affinare strategie dinastiche e amorose, momento centrale dell'intreccio, scenario iniziale e conclusivo di molte vicende. Con tutte le ricette del rinascimento inglese. -
All'osteria con Pinocchio. Le ricette di un burattino
La storia di Pinocchio é anche la storia di una fame inestinguibile, di pasti inseguiti e pietanze vagheggiate. Ma nelle avventure del più celebre burattino del mondo il cibo non manca: ci sono i pasti sontuosi del gatto e la volpe all'osteria del gambero rosso, quelli pantagruelici del Pescatore Verde e di Mangiafuoco, e soprattutto i sogni gastronomici di Pinocchio, irrealizzati ma sempre grandiosi. Il viaggio collodiano non poteva non avvalersi del libro di Pellegrino Artusi che trasforma le pietanze del Pinocchio in ricette rigorose e perfette. -
Le pentole di don Chisciotte. A tavola con il cavaliere della triste figura
Nel cosiddetto ""Anno del Chisciotte"""" che commemora il Quarto Centenario della sua prima pubblicazione (1605), Marina Cepeda Fuentes racconta i piatti, i cibi e le bevande che Cervantes cita nel suo immortale romanzo: dalle semplici pietanze della più umile cucina mancega che tanto amava il buon Sancio Pancia, ai piatti più prelibati che vennero serviti al cavaliere errante nei luoghi delle sue folli avventure.""