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Giù le maschere. Il bene è in ognuno di noi
Angelica Edna Calò Livné vive da quasi trent'anni in Israele, a Sasa, un kibbutz della Galilea. Qui ha dato vita a una serie di progetti bellissimi come il Teatro dell'Arcobaleno, una compagnia di ragazzi ebrei, cattolici e musulmani che al grido di ""giù le maschere"""", stanno divulgando pace, fratellanza e abbattendo i muri del pregiudizio e dell'incomprensione. Significa """"punta della spiga"""". La spiga è il simbolo dell'unione dell'uomo con la natura. Natura benigna, che porta i suoi frutti grazie alla pace e al lavoro in comune. E più il lavoro è armonioso, più le spighe porteranno grano e ricchezza. E dal grano l'opera dell'uomo creerà il pane, simbolo universale di pace. Allora, affinché il pane sia buono, e dolce, e profumato, gridiamo insieme ad Angelica e ai suoi ragazzi """"giù le maschere"""" e apriamo i nostri cuori al nostro prossimo."" -
La città dei segreti
Dalla penna di un giudice, la fotografia di una realtà corrotta e sanguinosa nell'Italia di oggi. Un giovane magistrato approda in una sonnacchiosa cittadina, opulenta e ipocrita e, insieme a un'ispettrice di polizia, dà inizio a un'indagine sulla scomparsa di alcune studentesse universitarie. A dispetto dell'apparente tranquillità della vita provinciale, si imbattono in traffici illegali, corruzioni e frodi, commessi sotto la soffocante cappa stesa dal gruppo imprenditoriale che manovra la città. La striscia di sangue che seguono e che lega i poteri finanziari con il crimine organizzato, a un tratto si incrocerà con la strada di due bizzarre studentesse di medicina. Solo allora riusciranno a scoprire cosa è accaduto all'unico uomo che aveva tentato di sconfiggere i padroni della Città dei segreti. -
30 gennaio 1944. Convoglio RSHA Milano-Auschwitz
II 30 gennaio del 1944 in una fredda mattina milanese 605 ebrei vennero trasferiti dal carcere di San Vittore alla Stazione Centrale: al livello sotterraneo sul cosiddetto binario 21 li attendeva un treno merci dove furono caricati tra violenze e latrati di cani. All'arrivo ad Auschwitz-Birkenau, avvenuto il 6 febbraio, 477 di loro lurono uccisi immediatamente nelle camere a gas e poi bruciati nei crematori. Dei sopravvissuti a questa prima selezione solo 20 tornarono alla fine della guerra. Il catalogo che accompagna la mostra ""30 gennaio 1944, Convoglio RSHA, Milano-Auschwitz"""" organizzata dall'Associazione Figli della Shoah, ci racconta la storia di queste 605 persone, la cui età andava da 1 a 88 anni. Tra esse Liliana Segre - allora tredicenne, sopravvissuta al padre con il quale venne deportata e oggi preziosa testimone di quei fatti - e Sissel Vogelmann, di 8 anni, deportata con i genitori, uccisa all'arrivo con la mamma e divenuta un simbolo della Shoah italiana."" -
Flagellum Dei? Il fuoco degli Unni
Chi è Antonio Altavilla, residente a Roma al numero 42 di via Teatro di Marcello? Il giornalista e scrittore di viaggi razionale e materialista che crede oppure una specie di macchina del tempo, in cui ciò che è stato rivive trasformato in un caleidoscopio di suoni e immagini? Il filo conduttore della vicenda è la campagna di Attila in Italia nell'anno 452 d.C., quando il re lascia il fiume Tissa/Tisza, affluente del Danubio, per invadere la Penisola. E qui s'inserisce il protagonista contemporaneo, Antonio Altavilla che si muove e agisce a Venezia, la città nata dalla distruzione di Altino da parte degli unni di Attila. E finisce risucchiato dal lato invisibile della realtà, quello per cui ""non sempre le cose sono come appaiono"""". La lezione fondamentale anche per gli europei di oggi."" -
Iraq-Afghanistan. Guerre di pace italiane
Esiste un'italian way of war? Un modo tutto italiano di partecipare ai conflitti negando di fare la guerra? Schierando le truppe, ma limitando impegno bellico ed esposizione politica? Iraq-Afghanistan. Guerre di pace italiane esamina la partecipazione militare italiana alle guerre scoppiate dopo l'11 settembre approfondendo le ambiguità dell'Italia in guerra. L'Italia ha spesso schierato truppe e mezzi insufficienti che hanno lasciato i contingenti esposti a miliziani e terroristi. In altri casi sono state messe in campo forze potenti ma non autorizzate a combattere. Scelte dettate dall'esigenza di essere al fianco degli alleati anglo-americani pur senza correre i rischi di un reale ruolo bellico. Due governi, di diverso colore politico, hanno cercato di coprire la realtà dei combattimenti utilizzando la retorica delle ""missioni di pace"""" e delle """"operazioni umanitarie"""" complice anche una censura mediatica senza precedenti in una democrazia. Limiti che inesorabilmente condizionano la nostra politica estera portandoci ai margini dell'Occidente."" -
Ca' del lov
Ca' del Lov si svolge in una desolata residenza dell'Appennino bolognese. Seguendo gli eventi di una storia realmente accaduta, l'autore li rivive immaginando le ragioni degli strani fenomeni che hanno interessato la Casa del Lupo, di cui nessuno riesce a dare una spiegazione. Attorno, e nella casa si susseguono vari personaggi, alcuni presenti e reali altri evocati dal protagonista che trova nel ritorno alla vecchia casa di famiglia, da tempo abbandonata, la necessità di riportare alla coscienza eventi e ragioni che aveva soppresso negli anni, confrontandosi con problematiche fondamentali della propria vita e della vita di ogni uomo: questioni che hanno a che vedere con le relazioni famigliari e sociali, con i rapporti amorosi, con la religione, con la giustizia, con la paternità voluta e negata, con la libertà di vivere e di morire. -
Ercole e il leone. 1482 Ferrara e Venezia duello sul Po
Primavera dell'anno 1482, bassa Valle del Po, Venezia lancia sul fiume attraverso la bocca di Fornaci il nobile Damiano Moro al comando di una flotta di 400 imbarcazioni. Simultaneamente parte l'offensiva di terra guidata da uno dei più abili e spericolati condottieri, Roberto di Sanseverino. Ai suoi ordini 15.000 uomini che varcano l'Adige, attraversano le paludi del Tartaro e piombano sulla riva del Po. Una manovra a tenaglia. Lo scopo è quello di schiacciare navi e soldati del duca Ercole I d'Este per impadronirsi delle fortezze a guardia del fiume, Rocca Possente di Stellata e Rocca Benedetta di Ficarolo, prima dell'arrivo sul campo di battaglia dell'Armata di soccorso alleata. Milanesi, Napoletani e Fiorentini guidati dal duca Federico di Montefeltro sono decisi a impedire la caduta di Ferrara. Dopo le ripetute sconfitte in Levante contro i Turchi, Venezia getta nella mischia un fiume di sangue, armi e denaro per resuscitare il sogno del doge Francesco Foscari, l'egemonia veneziana sull'Italia del Nord e in prospettiva l'unificazione della Penisola sotto le ali del Leone. Damiano Moro e Roberto di Sanseverino muovono per finire il lavoro lasciato incompiuto dal conte di Carmagnola nella palude di Maclodio, cinquantacinque anni prima. La parola è alle armi, comincia l'ultima grande guerra tutta italiana del MedioEvo, l'estremo tentativo di trasformare in realtà il maggiore disegno politico mai concepito in laguna dopo la conquista dell'impero marittimo. -
Il pitone e la bambina
Africa calda, Africa affamata, Africa luminosa, Africa che chiede aiuto, Africa dei profumi, Africa che cerca il miraggio della sua pace. Ma è guerra. Guerre combattute tra le case di città lontane dai veri luoghi dei conflitti e portate sugli schermi televisivi di tutto il mondo. Guerre in cui è difficile individuare il nemico e dove il nemico si maschera, diventa nebulosa, appare e scompare. Insomma, guerre non più guerre. Dal dicembre del 1992 le truppe delle Nazioni Unite sono schierate in Somalia e con loro i nostri soldati. Agosto 1993, Febbraio 1994: sono i giorni di questa storia fatta di emozioni, riporti precisi, amicizie, dolori, scherzi e risate. È una storia che non da spiegazioni, va oltre la dimensione asettica di esperienze riportate, non fa analisi sui moti che regolano il pianeta, ma ci riporta coi piedi per terra verso i ristretti confini di questi uomini e delle loro giornate. Ci consente di aprire una finestra su quello che vuol dire essere, oggi, un soldato di pace nel mondo. È una storia vissuta che si conclude sapendo che quello che è iniziato nell'agosto del 1993 continua oggi attraverso altri confini. -
Undercover. 11 mesi da infiltrato, un carabiniere veneto contro la camorra
Questa è una storia vera. Renato in realtà non si chiama Renato. Di mestiere fa l'undercover, lavora cioè ""sotto copertura"""". È un sottufficiale veneto dei carabinieri che ha la preziosa capacità di calarsi nelle vesti di qualsiasi personaggio e di mimetizzarsi, in maniera naturale, negli ambienti malavitosi più diversi e pericolosi. Renato nel 2003 lavora per undici mesi a Napoli e periferia, infiltrandosi in due diversi sistemi camorristici. In entrambi i casi il suo lavoro consente alla Procura della Repubblica di Udine di far arrestare, processare e condannare falsificatori di banconote e trafficanti di armi da guerra importate dai paesi balcanici. Renato sa fingersi tanto un uomo d'affari quanto un criminale allevato nella Mala del Brenta ma non è affatto semplice convincere i propri interlocutori. Non può sbagliare perché far sorgere in loro il minimo sospetto sulla vera identità dell'undercover significa giocarsi la vita."" -
L' amore accanto
La vicenda si svolge a Venezia in un bellissimo palazzo gotico, affacciato sul Canal Grande, dove abita Dafne, una illustre scrittrice dal carattere imperioso. Presso di lei trova un impiego come segretaria a tempo pieno quella che in fondo è la vera protagonista del romanzo, Anita, una ragazza giovane e carina, che si fa benvolere, e che va ad abitare nel palazzo. La vita trascorre tranquilla. Anita lavora con entusiasmo. C'è un altro personaggio, Virginia, la cameriera, ""sui quarant'anni, corporatura regolare"""", che mantiene con Anita """"un atteggiamento formale, di fredda cortesia"""". Evidentemente la considera un'intrusa. Nel palazzo c'è una porta misteriosa, sempre chiusa, di cui Virginia custodisce la chiave: dall'interno proviene un dolce suono di violino. Una volta per caso la porta è aperta: Anita non sa resistere, la sospinge, entra e..."" -
Il carnevale in età moderna. 30 anni di carnevale a Venezia 1980-2010. Ediz. italiana e inglese
Nel 1797 si tiene l'ultimo Carnevale ""storico"""" di Venezia, pochi mesi dopo cade la Repubblica per mano di Napoleone, la successiva cessione di Venezia all'Austria decreta la fine dell'indipendenza della città durata più di mille anni. Da quel momento il Carnevale viene abolito assieme ad altre usanze; per quasi due secoli non rimane che un ricordo della Festa. Per capire la rinascita del Carnevale di Venezia, che viene solitamente datata nel 1980, bisogna inquadrarla nel contesto degli anni precedenti. Nel '79 viene stilato per la prima volta un programma, si propone di coinvolgere i veneziani con iniziative in piazza San Marco e nelle strade per far rivivere le antiche tradizioni della Serenissima. Nel '79 la Scuola Grande San Marco organizza il Volo della Colombina riproposto per la prima volta davanti a migliaia di veneziani, alcune feste e spettacoli ed il martedì grasso, il Gran Ballo in piazza San Marco e il falò del Pantalone che chiude i festeggiamenti."" -
Il cancello arcobaleno
È difficile interpretare i segni della conoscenza, o l'abbraccio dell'amore, quando le rivoluzioni investono le vite dei singoli, limitate nel tempo, e le certezze crollano. La ragione e gli affetti sembrano rappresentare, allora, le uniche, esili corde per evitare di cadere nell'abisso del nulla. In tempi diversi, passato, presente, futuro, i protagonisti dei tre racconti utlizzano la loro capacità di comprensione per sopravvivere; è quanto possiedono in un ambiente apparentemente dominato da forze insondabili, l'unica possibilità data loro per una interpretazione del mondo che apra uno spiraglio di luce sul futuro. -
Artigianato e cultura in un mondo che cambia. Confartigianato Treviso
Fondata a Treviso nel 1949, Confartigianato Mandamento di Treviso è un'associazione sindacale apartitica. Non ha fini di lucro e si propone la tutela degli interessi delle imprese associate, promuovendone lo sviluppo anche attraverso l'organizzazione delle stesse per comunità di mestiere e per comuni di appartenenza. Il Mandamento, infatti, ha una competenza su 22 comuni della Marca Trevigiana e vi risultano associate quasi 3.500 aziende artigiane, organizzate per gruppi di mestiere (13 comunità) operanti nei più diversi settori economici. A fianco dell'attività sindacale, Confartigianato Treviso è in grado di supportare il piccolo imprenditore in tutti gli aspetti di gestione aziendale, offrendo molteplici servizi di supporto e assistenza, che vanno dai servizi tradizionali (tenuta paghe e contabilità) ai servizi innovativi. -
Venoir
Trame sottili come lame, che si insinuano nelle crepe dei muri e in quelle del cuore, sconvolgendo ogni certezza e restituendo l'immagine di una città in cui il male scorre fluido, avvolgente, tenacemente avvinghiato alle pietre e alle persone che le abitano. Ventiquattro racconti di morte, disagio, malattia, terrore, crudele follia: in questa antologia diciassette scrittori e un fotografo si confrontano con l'immaginario oscuro della città, creando un'interazione tra fotografia e narrativa. Ne emerge un mosaico di racconti fotografici neri, che ci consegnano una Venezia cupa e impalpabile come uno spettro. Gli autori dei testi: Alessandro Bertolissi, Clio Campagnola, Franco Castelli, Helena Patricia Di Franco, Silvia Faggian, Anna Girardi, Pavlos Kostantinides, Enrico Losso, Antonella Maione, Giovanna Miolli, Federica Pibiri, Stefano Pribetti, Andrea Rasa, Benedetta Renier, Giulia Rusconi, Michela Scagnetti, Milla Turbolado. Fotografia: Denis Pitter. -
Undercover. Undici mesi da infiltrato. Un carabiniere veneto contro la camorra
Questa è una storia vera. Renato in realtà non si chiama Renato. Di mestiere fa l'undercover, lavora cioè ""sotto copertura"""". È un sottufficiale veneto dei carabinieri che ha la preziosa capacità di calarsi nelle vesti di qualsiasi personaggio e di mimetizzarsi, in maniera naturale, negli ambienti malavitosi più diversi e pericolosi. Renato nel 2003 lavora per undici mesi a Napoli e periferia, infiltrandosi in due diversi sistemi camorristici. In entrambi i casi il suo lavoro consente alla Procura della Repubblica di Udine di far arrestare, processare e condannare falsificatori di banconote e trafficanti di armi da guerra importate dai paesi balcanici. Renato sa fingersi tanto un uomo d'affari quanto un criminale allevato nella Mala del Brenta ma non è affatto semplice convincere i propri interlocutori. Non può sbagliare perché far sorgere in loro il minimo sospetto sulla vera identità dell'undercover significa giocarsi la vita. Ad indirizzarlo sulle piste da battere è don Peppino, personaggio suggestivo ed inquietante. Don Peppino è un vecchio ex cutoliano che la sa lunga ma che, nel bel mezzo delle operazioni, scompare. Altro soggetto chiave è Antonio F., barista napoletano di Lignano Sabbiadoro, che fa da inconsapevole collegamento con una cosca della sua città e che Renato dovrà tradire e far incarcerare. Non senza dispiacere, perché i due intanto diventano amici. Pur da posizioni opposte, Renato e Antonio F. ancora oggi riescono a confrontarsi, davanti a un caffé, sui percorsi delle loro vite."" -
Milo lo Squerariol
In questo libro il lettore impara a conoscere il mestiere di squerarolo, gli strumenti, le tecniche di lavorazione (dalle più antiche a quelle ancora in uso) e il lavoro dei collaboratori attivi nello squero. A metà libro, una doppia pagina centrale legata all'attività artigianale approfondisce un tema importante per il mestiere di squerarolo, offrendo anche l'opportunità di avere anche uno sguardo d'insieme sul mestiere e sui suoi legami con la città di Venezia. La presenza di utili sezioni pratiche in cui sono segnalati contatti e informazioni, permette al lettore di continuare ad esplorare l'argomento dal vivo anche sul piano reale. Età di lettura: da 7 anni. -
Misteri di Roma. Sette notti tra storia e mito. Leggende, fantasmi, enigmi e curiosità
Sette itinerari da percorrere - preferibilmente di notte, passeggiando nel silenzio e riappropriandosi dei luoghi - per immergersi in un viaggio nel tempo e varcare la soglia delle apparenze addentrandosi in una Roma diversa, ""sottile"""" e misteriosa, fatta di segni levigati dal tempo, allegorie e codici arcani da decifrare. Una raccolta di leggende e curiosità, di aneddoti e misteri, di storie lugubri e fatti divertenti che fa di """"Misteri di Roma"""" un modo diverso di visitare la città, avvincente e suggestivo, giocato sul filo di una narrazione in cui demoni, papi e cortigiane, imperatori e vestali, esseri malvagi e fantasmi delicati prendono vita là dove il reale e l'immaginario si intrecciano nella storia dei luoghi attraverso il linguaggio del mito. """"Misteri di Roma"""" è poi arricchito dalla novità del Codice QR (che rimanda a contenuti multimediali grazie alla lettura ottica); presenta infine un corredo fotografico elegante, le mappe dei percorsi e una veste grafica molto raffinata. Prefazione di Giancarlo De Cataldo."" -
Angelo Emo, eroe o traditore?
Venezia, seconda metà del Settecento. La repubblica Serenissima spende gli ultimi giorni nella consapevolezza di quanto l'aspetta. Ciò nonostante, un gruppo di uomini cerca di strapparla all'agonia crepuscolare. Tra questi, l'ammiraglio Angelo Emo, l'ultimo dei veneziani. Erede di una potente famiglia patrizia, lotta per invertire il corso della storia e, combattendo in mare, diventa l'eroe di Tunisi. Muore a Malta nel 1792. Cause naturali o intervento umano e, in tal caso, assassinio per ragioni personali, private, oppure esecuzione di una sentenza? Domande a oggi senza risposta che riportano a un quesito centrale, chi è stato davvero Angelo Emo, l'eroe che si è sempre creduto oppure, un traditore? -
Insoliti insetti metropolotani
Non è insolito trovare insetti in città , lo è assai di più imbattersi negli insoliti insetti metropolitani qui narrati: fastidiosissimi... se non li leggerete! -
Fondamenta della misericordia
2048, Venezia. Si è compiuta l'armonia tra uomo e ambiente. Il pianeta è amministrato con sapienza dalla civiltà dei fiori, la cultura scientifica ha realizzato la diffusione della salute, della felicità, della bellezza. Le città virtuose e sobrie della rete globale hanno organizzato ghetti opulenti dove meschinità e ignoranza sono accompagnate gradualmente all'estinzione. Nel quartiere senza fiori della città lagunare una donna si ostina sul confine tra due società opposte, in nome di una libertà di pensiero e di un'autenticità dei rapporti umani alle quali il mondo sembra avere rinunciato. Cercando il bandolo di una relazione impossibile, in una corsa forzata tra le isole della laguna, affiorerà ciò che è l'ultima leva utile per recuperare il profondo di noi stessi.