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Gobineau l'oscuro. Sul pensiero reazionario
Sul conte Joseph-Arthur de Gobineau pesa l'infamia di una delle più organiche teorie razziste della storia. Ma Gobineau è ormai unanimemente riconosciuto come uno dei massimi scrittori francesi dell'Ottocento. Spinti da questa ultima considerazione, molti critici ne hanno tentato un ""recupero"""", cercando di far dimenticare, o di porre in secondo piano, le sue teorie antropologiche cui si sono ispirati non pochi teorici delle discriminazioni razziale del Novecento. In questo breve e provocatorio saggio, Francesco Maiello mostra, al contrario, come sia possibile comprendere non solo Gobineau, a lo spirito stesso di una intera epoca solo tenendo presente quell'aperto e dichiarato razzismo che nel secolo XIX fu considerato il fondamento di tutta la storia dell'umanità."" -
Il canto di Atena. Wagner e i greci
Che Richard Wagner abbia attinto, e si sia ispirato, a figure e immagini proprie della mitologia nordica è noto a tutti gli appassionati dei suoi drammi musicali. Non tutti però sanno quanto il grande musicista tedesco debba direttamente al teatro greco classico, in particolare a Eschilo e alla cultura dell'Atene periclea. In questo lavoro breve, chiaro ed esauriente M. Owen Lee delinea i tratti di questo ""debito"""" fertilissimo che attraversa virtualmente tutta la produzione wagneriana dal Tannhäuser al Parsifal, passando per la tetralogia dell'Anello e la dolorosa e sublime grandezza del Tristano. Lee ci offre un libro di agevolelettura ma rigoroso quale solo uno musicologo specialista del mondo greco classico poteva offrire. Il volume è integrato da una introduzione di Johan Herczog."" -
La poesia delle razze celtiche
Esiste al mondo una cultura più intrisa di poesia e di pacedi quella celtica? La risposta di Renan è negativa. Per il grande storico francese i popoli celtici sono stati dispensatori di qualcosa di unico in Europa. Ritiratisi in angoli periferici della geografia come Irlanda, Scozia, Galles, Cornovaglia e Bretagna, fuori dalle grandi arterie della civiltà, questi popoli hanno coltivato una loro peculiare sensibilità fatta di amore, dolcezza, fede. Non a caso è da queste genti così schive che emergono immagini come quelle di re Artù, Ginevra, Lancillotto, i Cavalieri della tavola rotonda. Personaggi e leggende che hanno lasciato una impronta indelebile nell'immaginario di tutta la cultura medievale europea, fino ai nostri giorni. -
Verso l'America
In quest'opera Baru ci porta nel 1958 sulle orme del giovane Said Boudiaf, pugile di gran talento che lascia la natia Algeria per cercare fortuna a Parigi. Ma la Storia con la S maiuscola non si dimentica di lui, costringendolo a una drammatica scelta: sostenere l'FLN (il Fronte di Liberazione Nazionale algerino) o rinnegare le sue origini e la sua gente. -
La notte dell'alligatore
Il volume raccoglie alcuni dei lavori più noti del disegantore francese Loustal realizzati soprattutto con la tecnica dell'acquerello. -
Americana
Il volume raccoglie le tre parti della trilogia di James Sturm dedicata alla storia americana dove l'autore di origine newyorchese, già collaboratore di Art Spiegelman, racconta con incisività e puntualità tre momenti della tradizione americana. -
Bestiario padano
La misteriosa scomparsa di una donna nella campagna padana scatena pericolose indagini, mentre i misteri si infittiscono sino a superare i confini terreni: una storia tesa a raccontare un mondo chiuso, dalla staticità abbacinante e insidiosa. L'Italia di oggi interpretata dalla penna sferzante e grottesca di un giovane autore italiano. -
Phobia
Questa raccolta, che ripropone in Italia il personalissimo segno di David Mazzucchelli, presenta alcune delle storie legate alla rivista ""Rubber Blanket"""", fondata e diretta dallo stesso Mazzucchelli, spesso paragonato per il suo stile alla grandezza espressiva di Carver o Ford."" -
Poor bastard
Se pensate che i panni sporchi si lavino in famiglia probabilmente questo libro non fa per voi. Se invece siete convinti che la sincerità paghi sempre... beh, questo libro vi darà di che riflettere. Ma, comunque la pensiate, lo spudorato diario a fumetti di Joe Matt vi farà sbellicare dalle risate. Il resoconto spietato e ferocemente autoironico della vita quotidiana di un giovane disegnatore di fumetti che fatica a sbarcare il lunario è infatti un fuoco di fila di gaffes imperdonabili, liti-riappacificazioni-altra lite-definitiva rottura con la fidanzata, chiacchierate con due buoni vecchi amici (anche loro, guarda caso, disegnatori di fumetti), manie, idiosincrasie e, soprattutto, sfrenate fantasie erotico-masturbatorie su donne bellissime e irraggiungibili. Se credete che la vita d'artista sia poetica e affascinante, leggete questo libro. Nessun dettaglio vi verrà risparmiato. -
Babel. Vol. 1
Vero e proprio feuilleton a puntate, è da considerarsi come il seguito ideale de ""Il grande male"""", che ha reso leggendario David B. nel panorama internazionale del fumetto. """"Babel"""" affronta la storia della Francia dagli anni Sessanta ai giorni nostri, attraverso le vicende di una famiglia. Tramite questo resoconto puntuale, privato, delicato e potente penetriamo poco a poco in un vero affresco: la guerra del Vietnam, il primo uomo sulla Luna, le lotte studentesche viste attraverso gli occhi di un bambino che deve imparare a crescere presto, mentre suo fratello è gravemente malato. Questa storia è una vera e propria educazione, quasi un'iniziazione alla vita."" -
L'amore è una pianta verde
Quando apparvero per la prima volta, queste storie colpirono per il modo deciso e poetico, sgangherato ed evocativo, con cui guardavano a ciò che credevamo di conoscere. Il cinema e le sue storie consumate, ma anche la musica e la metropoli, come pure certi paesaggi coloniali.., tutto veniva accomunato da un tono nostalgico e dimesso, del tutto inedito nella narrazione a quadretti. Altri nove racconti, veri e propri gioielli, scelti appositamente da Loustal per questa nuova antologia targata Coconino Press. -
Dolci per la colazione. Torte ciambelle plum cake miffins & dolcetti
Una tazza di caffellatte, un cappuccino o un thè con una fetta di torta, un goloso muffin, una saporita ciambella arricchisce la convivialità, corrobora e dà il via alla giornata con il piede giusto. La genuinità degli ingredienti ci consente inoltre, non solo di risparmiare sui costi, ma fa sì che le nostre torte e i nostri dolcetti si possano conservare freschi e buoni per diversi giorni. -
Mascarpone
Mascarpone ovvero: Tiramisù, coppe e dolci al cucchiaio, torte, crostate e piccola pasticceria! Morbido ed invitante il mascarpone nulla ha da invidiare alle migliori creme e al cioccolato più fondente e, poiché ama presentarsi quale abilissimo trasformista, può incantarci in ricette dove occhi e palato annegano in un mare di voluttà. Vi accompagneremo in queste pagine a conoscerlo da vicino stimolando in voi il desiderio di assaggiarlo nelle migliori ricette. -
Mala aria. Il Veneto della carestia e della valigia. Vol. 1
Un romanzo-dossier veritiero nato da un'accurata ricerca sulle terribili condizioni della popolazione contadina nel Veneto tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, costruito con scrittura lucida e fotografica che non vuole risparmiare o nascondere nulla al lettore. -
Altri squilibri
Undici short stories sul pluriverso femminile contemporaneo, con repentini sbandamenti del baricentro calibrati appositamente per tenere spostato il punto focale del lettore verso gli aspetti più borderline della nostra quotidianità. Madri apprensive, mogli fuori luogo, amiche autolesioniste, amanti a perdere, stravolte dalle loro stesse ossessioni, dal loro ininterrotto monologare autofagocitante ed implosivo, dalla paranoia degli occhi degli altri sempre puntati addosso, dai modelli omologati ""made in USA"""", dal fiato corto per correre appresso ai tempi che corrono, per sentirsi donne in un mondo in cui non si sa più bene cosa voglia dire essere donna. E gli uomini? Ci sono anche loro, ovviamente..."" -
Manuale di sopravvivenza (alla mafia)
Questo ""manuale"""" nasce dal 25° vertice antimafia della fondazione Antonino Caponnetto dal titolo Un morto ogni tanto, i luoghi comuni sulla mafia, tenuto il 1 dicembre 2018. Il volume mette in evidenza come agisce la mafia oggi, come contrastarla partendo dall'analisi, smontare e smentire con pochi chiari postulati le sue bugie e i luoghi comuni su di lei, quegli stereotipi e quei paradigmi che negli anni, sono stati al centro di tante riflessioni, che hanno trovato stimolo nelle indicazioni messe a punto tra gli altri dal Centro Siciliano di Documentazione intitolato a Giuseppe Impastato. Luoghi comuni e stereotipi illustrati uno ad uno nelle prime pagine e, mi auguro, possa servire ad aiutarci a capire meglio e a smascherare con più facilità i tanti tranelli tesi dalla mafia: svelare i luoghi comuni su di lei significa combatterla in uno dei modi più efficaci, poiché in un certo senso essi rappresentano il suo elisir di lunga vita. Dopo averli analizzati, cercheremo di spiegare come possiamo riconoscere i mafiosi, e come ognuno di noi possa agire concretamente per limitarne l'azione, per poi concludere infine con alcune pillole di legalità, necessarie per immunizzarci da loro."" -
Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze
Angelo Corbo, racconta la sua vicenda umana e professionale, di agente di scorta di Giovanni Falcone e sopravvissuto alla strage di Capaci. Lo fa a distanza di tempo per riprendere quel filo della memoria che sbiadiva fino a perdersi e porre dinanzi a noi squarci improvvisi su alcuni aspetti ancora oscuri della strage di Capaci e della protezione di Giovanni Falcone. Angelo è riuscito ad emergere dal suo nascondiglio, dallo spazio protetto del suo lavoro e dei legami forti della sua famiglia che lo hanno sostenuto in tutti questi anni. Vi si era rifugiato pagando il caro prezzo degli incubi e delle paure e confidando nella smemoratezza degli uomini, anche e soprattutto di quelli delle Istituzioni che, prima, si erano scordati del suo trasferimento a Firenze e, poi, della sua stessa esistenza. Leggere la sua testimonianza aiuta a decifrare il lavoro faticoso degli agenti di scorta, la necessità di una preparazione professionale sempre al passo con i tempi, proprio per garantire al meglio l'incolumità di chi è sottoposto quotidianamente al rischio per il semplice motivo di compiere il proprio dovere, e offre un contributo prezioso a fare chiarezza sulle modalità con cui le grandi scelte si riverberano sulle vicende quotidiane di chi opera in contesti mafiosi. Scorrendo il testo, è molto forte l'impressione che l'esperienza di ogni giorno potrebbe essere molto utile per comprendere e contrastare meglio le organizzazioni criminali, mentre chi decide sembra muoversi secondo altre logiche, legate molto spesso, negli ultimi tempi, alle cosiddette economie, termine con cui si mascherano semplicemente dei tagli alle risorse per opporsi alla mafia. Le sue parole restituiscono alcuni tratti della vicenda con una luce nuova. Ne indichiamo solo due perché sono quelli più ricorrenti nel racconto: se vi era la convinzione che il pericolo per Giovanni Falcone fosse attenuato tanto da rinunciare alla scorta specifica per lui, dopo l'attentato di Capaci possiamo legittimamente chiederci su quali elementi era fondata tale convinzione, chi ne erano gli autori e come giudicarli? Ancora: mentre si sottolinea quanto sia importante, oltre la preparazione e la professionalità degli uomini della scorta, il loro affiatamento, come si giustifica la composizione di quella del 23 maggio? A questi interrogativi che ci suggerisce il racconto di Angelo e che mantengono intatta la loro forza e urgenza, perché non hanno avuto risposta plausibile a distanza di anni, si aggiunge, ad inquietarci, il ricordo del primo soccorritore. Dopo essere arrivato sul luogo dell'attentato e aver scattato alcune foto gli è stato sottratto il rullino da due ""agenti di Polizia"""". Dei due sorprende innanzitutto la celerità con cui sono giunti sul teatro dell'attentato, molto prima dell'intervento di Polizia e Carabinieri, e sorprende che la loro preoccupazione di entrare in possesso di un documento utile alle indagini non abbia avuto seguito con la consegna agli investigatori. I modi bruschi per appropriarsene e la scomparsa del rullino accrescono ombre e ipotesi che gravano anche questo passaggio cruciale della nostra storia. I mafiosi autori della strage e i complici fuggono dopo il terribile boato, come ci... -
La strada dell'acqua nella storia dei borghi di Trappola, La Casa e Casale
Il volume racconta le vicende di tre borghi toscani sulle alture di Pratomagno. A unire la loro storia, che ha cambiato la vita ai suoi abitanti, è l'acquedotto. Tutto ha inizio intorno agli anni '50 del secolo scorso quando un parroco convinse i suoi cittadini a sfruttare una sorgente lasciata in eredità dal barone Luigi Ricasoli per portare questo bene comune nelle proprie case. La sorgente era così lontana che il solo pensiero di portarla giù a valle era considerata impresa talmente ardua da far dubitare anche i più saggi del paese, però, con l'aiuto della Provvidenza... Ci volle tutta la tenacia e il coraggio di un piccolo parroco di campagna, don Dario Dragoni, per firmare i tanti fogli e realizzare quel progetto lungo cinque chilometri e durato quasi due anni di lavoro, tanto fu il tempo che occorse per costruire i depositi e per interrare con pala e piccone quel tubo da portare ai paesi di sotto. Ma per quanto ardua fosse stata la sfida, la gara più bella fu vinta da quel sacerdote che riuscì a motivare e riunire i paesi, divisi da gelosie mai sopite, consapevole che l'acqua dentro le case sarebbe stata l'unico vero obiettivo capace di avvicinare persone ormai stanche e sfiduciate da false promesse. È il racconto dei bisogni, delle aspirazioni e del lavoro di portare quel bene prezioso, fonte di vita, in ogni casa, spezzando così la catena delle fatiche quotidiane di grandi e piccoli nell'approvvigionamento presso una fonte. Scorre nelle pagine il racconto di questo lungo cammino, descrivendo come l'acqua ""catturata"""" dalle fonti poste in alto raggiunge i tre centri abitati e approda in ogni abitazione. Si ritrova in ogni riga la fatica intrapresa da uomini e donne delle tre località di rendere disponibile a ciascuno e a ciascuna il bene prezioso dell'acqua. Si parla di fatica a ragione perché sono gli uomini e le donne a scavare, a trasportare strumenti e materiali, in principio anche a dorso di mulo, per realizzare una sorta di utopia: realizzare un'opera che serva alla collettività intera, che soddisfi un bisogno primario, essenziale alla vita, sottraendolo alla """"maledizione"""" della fatica. A distanza di quasi un secolo quel bene comune viene gestito dalla Comunità senza fini di lucro. Non ci sono nelle righe echi delle discussioni che hanno animato il dibattito politico e culturale intorno all'acqua negli ultimi decenni, né ci sono riferimenti al referendum del 12 e 13 giugno 2011 boicottato da tutti i governi che si sono succeduti. Ci sono però in quelle righe un insieme di valori che non possiamo sottacere: la solidarietà e la cura del bene comune, la collaborazione e l'importanza del contributo di ciascuno, la partecipazione e la democrazia delle scelte. In breve, un piccolo dizionario di educazione civica anima le pagine del volume restituendoci indicazioni utili per la vita di tutti i giorni. Questa bella e lunga esperienza di portare l'acqua nei tre borghi costituisce una bella lezione di virtù civiche anche per i decisori politici dei giorni nostri, indicando... -
No mafia. La dignità di alzare lo sguardo al futuro
Il volume racconta le vicende di Gianluca Maria Calì, imprenditore siciliano che dice no alla mafia. Il 3 aprile 2011 subisce un primo attentato mafioso per aver rifiutato di pagare il pizzo. Sempre nello stesso mese di aprile del 2011 si aggiudica all'asta presso il Tribunale di Palermo la villa di proprietà di Michelangelo Aiello e Michele Greco detto il Papa, bene confiscato a seguito delle condanne subite nei processi di mafia, Gianluca vuole trasformarla in casa vacanze dove si svolgono attività legali e che offrono opportunità di lavoro nel rispetto delle norme. Innumerevoli ""avvertimenti"""" e atti intimidatori denunciati regolarmente rendono la sua vita un vero e proprio turbinio di fatti e vicende incredibili, ma le sue denunce hanno come effetto la condanna dei mandanti mafiosi e degli esecutori e oggi Gianluca Calì può dire con fierezza di aver raggiunto l'obiettivo di essere un imprenditore libero e non compromesso, proprio come Libero Grassi, il suo modello e punto di riferimento, vissuto per la nostra libertà."" -
Alcol e altre droghe. Marginalità sociale e complessità. Scenari e sfide per i servizi e le comunità
"Quello che si utilizza in questo ambito , infatti, è un insieme complesso di saperi, di origine assai diversa fra loro e non sempre facile da organizzare in un lavoro comune affidato ad un insieme complesso di figure professionali... Quello di cui c'era un particolare bisogno a questo scopo era proprio l'esposizione ampia e naturalmente interdisciplinare proposta in questo libro delle esperienze fatte da persone che a questi problemi si sono accostate: onestamente mettendo alla prova l'utilità ed i limiti del loro punto di vista."""""