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La sadica perfetta
L'autrice racconta le sue gesta di donna coinvolta in modo attivo nei rapporti di ""dominance"""". Con uno stile raffinato vengono toccati tutti i classici temi della disciplina, quali il bondage, il feticismo, il controllo. Completano il testo una decina di tavole di Genesis P. Orridge - artista multimediale, fondatore degli Psychic TV, già vicino alla corrente artistica di Fluxus - e un saggio di Hèlena Velena, esponente di punta del transgenderismo italiano."" -
Face addict. DVD. Con libro
"Face Addict"""" è un film che racconta la storia di un'esperienza unica e irripetibile, quella della comunità artistica della New York di fine anni 70 inizio anni 80, conosciuta con il nome di """"Downtown Scene"""". Da questa scena emersero personalità del calibro di Jean-Michel Basquiat, Keith Haring, Jim Jarmusch, Debbie Harry (di Blondie), John Lurie, e molti altri. Edo Bertoglio con molti di loro condivise passioni ed esperienze, non ultima quella della droga, vissuta come estensione della percezione. In questo percorso alla riscoperta di quella New York vent'anni dopo, Bertoglio è accompagnato dall'amico Walter Steding, ex assistente di Andy Warhol, pittore e musicista della scena d'avant-garde. Il film si snoda lungo un doppio binario fatto di presente e passato, scandito da filmati di repertorio e fotografie dello stesso Bertoglio. Il libro allegato contiene lo script originario del film." -
La luna sotto casa. Milano tra rivolta esistenziale e movimenti politici
A partire dalla seconda metà degli anni Ottanta e per tutti gli anni Novanta, Moroni cominciò con sempre maggior frequenza a raccontare la storia della sua città, Milano, mostrandone i tanti aspetti non noti e legandoli con le tante vicende politiche che in questa città sono nate e prosperate. Nel libro viene narrata la storia di Milano dall'immediato secondo dopoguerra fino alla fine degli anni Ottanta. Il piano urbanistico degli anni cinquanta, il boom economico, la grande stagione della rivolta politica, gli anni della Milano da bere, inframezzati con le tante vicende esistenziali e politiche che in questa città hanno avuto il loro teatro. Le bande operaie di quartiere che si contendevano il controllo del territorio tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta, ma anche i teddy boy (poi cantati da Svampa), le ""cave"""" esistenzialiste dei primi anni sessanta, Barbonia City e la rivolta beat, i capelloni che dormivano negli anfratti del Castello tra 1966 e 1967, la stagione dell'impegno: sono tanti i temi e i volti che si succedono nel libro, così come sono molteplici i protagonisti citati dalla memoria di Primo Moroni."" -
Io, reporter in Second life
Otto milioni di utenti, architetture fantastiche e innovative, avatar da urlo, una nuova moneta e una nuova economia, una socialità estremamente coinvolgente: sono questi alcuni degli elementi di novità del fenomeno Second Life, la nuova piattaforma immersiva che coinvolge solo in Italia circa mezzo milioni di internauti. Marco Cadioli è net reporter in Second Life come Marco Manray dal 2005. Uno tra i pochi che è riuscito a costruirsi una professionalità e ad avere un ritorno economico dalle sue curiosità in Rete. È un fotografo che sempre più viene coinvolto dalle grandi aziende e dal giornalismo internazionale per documentare i reportage e i servizi di moda che hanno luogo su Second Life. Ma Marco Cadioli non è solo questo. È anche un giornalista che conosce i veri protagonisti di questa esperienza: dai progettisti grafici della Linden, l'azienda che ha inventato e progettato questa piattaforma immersiva, ai più importanti artisti che hanno scelto Second Life come luogo espositivo, ai musicisti. Nel libro descrive gli incontri, le persone, i luoghi, la socialità di questo mondo virtuale. -
William Burroughs Brion Gysin. Il demone della letteratura
"Un genio: l'unico scrittore veramente geniale dell'ultimo dopoguerra"""". Così trent'anni fa Burroughs veniva definito da Norman Mailer. Dopo aver ispirato tutte le correnti artistiche d'avanguardia, dal punk al postmodernismo, cresce finalmente una devota attenzione nei confronti dell'incredibile attività artistica di W.S. Burroughs. Questo libro possiede l'indubitabile merito di rileggere """"il demone"""" Burroughs a partire dai movimenti e dalle scene artistiche più radicali. Vengono così chiariti i suoi forti legami con le culture sperimentali e le avanguardie di tutto il mondo, oltre al senso della sua poetica in rapporto alle tematiche del cut-up e della pittura: l'ultima frontiera della sua ricerca comunicativa. Non poteva mancare pertanto un doveroso tributo nei confronti di Brion Gysin, pittore visionario, già surrealista, amico e nume tutelare della stessa ricerca burroughsiana, qui riscoperto e tratteggiato con puntuale attenzione. """"Il suo folle genio è stato lo specchio perfetto del suo tempo"""" così lo ha descritto J.G. Ballard, qualche giorno dopo la sua morte." -
Il cyborg. Saggio sull'uomo artificiale
Il cyborg abita l'immaginario popolare ma si muove anche nei regni più concreti della produzione materiale e immateriale: illuminando i rapporti fra reale e immaginario, esprime bene la nuova epoca in cui quest'ultimo diviene forza direttamente produttiva. Nato sulle pagine delle riviste pulp di fantascienza negli anni Venti e Trenta del Novecento, eroe dell'epopea cyberpunk, nella sua storia breve ma densa il cyborg ha di volta in volta seguito e anticipato il rapporto e il conflitto fra uomo e macchina. Oggi il cyborg si ritrova anche nella disseminazione dei corpi multipli, nelle reti telematiche, nelle derive dell'identità individuale, nelle nuove aggregazioni collettive mediate dal software: è un ponte fra virtualità e concretezza, fra possibilità e necessità. E può quindi diventare, come ha proposto Donna Haraway, un terreno di conflitto sociale, una delle nuove figure in cui si incarna la prospettiva della biopolitica. -
Anarcopunk. Il punk politico inglese
Alla fine degli anni Settanta non ci fu giornale o media che non dichiarasse che il punk era morto e sepolto. Invece, improvvisamente, emersero centinaia di band formate da giovanissimi che avevano fatto propria la natura più rivoluzionaria della precedente stagione del punk. Accadde negli Usa, nell'Europa continentale, ma soprattutto in Inghilterra. Erano band più hard e veloci dei loro predecessori, ma soprattutto più aggressive e politiche. Per poter ricostruire quel periodo, lan Glasper ha intervistato più di duecento persone, dedicando un capitolo a ognuna delle band ""anarchiche"""" del periodo, oltre a ricostruire scena per scena l'ambiente del punk inglese."" -
Net.art. L'arte della connessione
Questo libro è il risultato di un furto maldestro, di un contrabbando di idee, teorie e pratiche di dubbia provenienza. La refurtiva è stata abilmente contraffatta. Non la troverete quindi in vendita al dettaglio, sulla bancarella di un rigattiere né all'asta su e-Bay. Qui si parla infatti di net.art, quel ventaglio di pratiche artistiche altamente ibride, che combinano con disinvoltura la sperimentazione formale sui codici della Rete con un uso rinnovato delle tecniche di ""comunicazione-guerriglia"""" e con tutta una serie di sconfinamenti in domini apparentemente distanti anni-luce tra loro. In modo virale e inaspettato, i nuovi culture jammers sconfinano da un territorio all'altro, ricombinando diversi know-how per stravolgere le forme tradizionali della comunicazione estetica e politica."" -
Com'è grande la città
Da piccolo, per gioco, trafuga le ossa dei morti, cerca di far deragliare i treni, ruba tutto quel che gli capita a tiro, si spaccia per volontario terzomondista, per racimolare stracci e intascarsi il ricavato. Insieme agli amici devasta gli spogliatoi dell'oratorio e cerca di vendere i rubinetti di ottone al rottamaio del paese. Da ragazzo, senza smettere di studiare fa l'operaio e il cameriere. Con una moto Gilera fa la sua prima esperienza on the road all'inizio degli anni Settanta. Alle cinque di mattina di un Capodanno si ritrova consigliere comunale e guarda il cielo allibito. È innamorato di Marcella, ed è per sempre, ma si lascia sedurre dalla genialità insana di Erica. Questo il protagonista. Che si risveglia il primo giorno del governo Berlusconi con un improvviso bisogno di riflettere e raccontare. Nei giornali, alla televisione, sfila l'Italia di Tangentopoli e della Seconda Repubblica. Sulle riviste, nei libri, gli intellettuali - i suoi simili? - si disperano per l'apocalisse prossima ventura. Ma un teppista non piange: provoca. -
I fumetti del Prof. Bad Trip. Bad Trip comix
Prof. Bad Trip, recentemente scomparso all'età di 43 anni, è stato uno dei più potenti e immaginifici artisti visionari italiani degli ultimi vent'anni. Questo libro raccoglie tutta la sua produzione di fumetti, apparsi in modo irregolare nelle tante fanzine e riviste italiane, tra cui ""Frigidaire"""" e """"Decoder""""."" -
You'll never walk alone. Mito e realtà del tifo inglese
"You'll never walk alone"""", l'inno della Kop, la curva dei tifosi del Liverpool, è un emblema della cultura ultras di tutto il mondo. II mito del tifo calcistico inglese, se da un lato si concretizza nell'immagine violenta dell'hooligan, dall'altro trae forza dal culto dello stadio, dai rituali e dalle modalità di incitamento collettive, corali e spettacolari che, negli anni Sessanta, influenzarono gli spettatori degli stadi in gran parte dell'Europa. Che cos'è cambiato in Inghilterra dopo le tragedie dell'Heysel e di Hillsborough? È davvero ancora attuale la vecchia immagine stereotipata dell'hooligan? Perché le centinaia di fanzine calcistiche autoprodotte rappresentano un'autentica innovazione? A questi e ad altri interrogativi rispondono alcuni tra i più interessanti sociologi britannici e francesi, offrendo al lettore italiano il nuovo scenario di una cultura calcistica in trasformazione." -
Arte di opposizione. Stili di vita, situazioni e documenti degli anni Ottanta
Gli anni Ottanta non sono stati solamente anni di normalità politica ed estetica. Non sono stati solamente gli anni dell'egemonia culturale craxiana e dell'emergere di un'Italia pacificata pronta ad arricchirsi dopo l'ubriacatura ideologia del decennio precedente. Ma al contempo sono stati anche anni dì grande fermento e di spericolata sperimentazione. E questo in molti campi differenti, estetici come politici: nella cultura dei graffiti e dell'aereosol art, ma anche nelle culture elettroniche d'avanguardia e della nascente scena dell'informatica alternativa e dell'hacking sociale. Tutte pratiche queste che a vario titolo insemineranno a piene mani idee e soluzioni concrete che saranno poi riprese dai movimenti successivi, fino ad arrivare in taluni casi a essere incorporati anche da esperienze ufficiali e accademiche. Riscoprire quelle controculture, a distanza di più di vent'anni, permette di donare loro una prospettiva storica illuminante, finalmente riconoscendole appieno il valore che in effetti hanno avuto. Ma non solo. C'è anche una contingenza storica attuale a motivare la pubblicazione di questo libro. In una fase storica che appare dominata dal nuovo pensiero unico, ripresentare vicende che hanno evidenti analogie con l'oggi, permette di guardare al futuro con più fiducia. Come avrebbe detto qualcuno: ""Eppur si muove!""""."" -
Ácoma. Rivista internazionale di studi nordamericani. Vol. 36: I Soprano e gli altri. I serial televisivi americani in Italia.
Negli ultimi anni, le serie tv americane sono state protagoniste assolute della programmazione televisiva, in Italia ma non solo, incontrando un grande successo di pubblico e ottenendo riconoscimenti da parte della critica. Più del cinema, queste serie Tv hanno saputo rappresentare i difetti della società contemporanea, creando un linguaggio nuovo e facendo esplodere personaggi che sono ormai entrati a pieno titolo nel nostro immaginario. In questo numero monografico la redazione di Ácoma offre una panoramica di approfondimenti sulle serie che più hanno segnato la nostra quotidianità negli ultimi anni. La spregiudicata Manhattan di Will & Grace e Sex and the City, le scene del crimine CSI e 24, le sale operatorie di ER, Dr. House e Grey's Anatomy, l'isola di Lost, i dissestati nuclei domestici di Six Feet Under, Simpson e Soprano, il raffinato pianeta omosessuale di L-Word si mostrano, attraverso l'analisi, nella loro qualità di finzioni narrative aperte al magmatico divenire del presente: sismografi in grado di rappresentare le tensioni culturali e le contraddizioni politiche dell'America di oggi. -
Le frontiere del far west. Forme di rappresentazione del grande mito americano
Nel corso del Novecento nessun genere letterario o cinematografico ha tanto influito sulla costruzione dell'identità quanto il western; senza troppo esagerare si può sostenere che il vero modello maschile del secolo scorso sia stato John Wayne. Bastano pochi ""ingredienti"""" - la via centrale di una cittadina del West, due uomini che si affrontano, pistole e cinturone, speroni e cappello, sullo sfondo cavalli e donne - e chiunque, dappertutto, capisce di che si tratta. Anche se oggi il western non appare più così centrale come negli anni Cinquanta e Sessanta, si tratta pur sempre di un genere che continua a ripresentarsi in forme sia esplicite sia nascoste o """"revisioniste"""", nella letteratura e nel cinema, nei fumetti e nelle serie televisive, o addirittura nella retorica dei presidenti e dei politici americani. Gli autori di questo volume si interrogano sulle sue articolazioni dal Novecento a oggi e lo fanno da prospettive molto diverse: la rilettura critica del mito della Frontiera, l'analisi culturale dei testi letterari, lo studio della nozione di paesaggio e del legame tra geopolitica e mito del West. Non mancano interventi sullo specifico filmico del western """"classico"""", su alcuni motivi e temi tipici, nonché su quel cinema contemporaneo che ne riprende alcuni tratti evidenti, pur appartenendo ad altri generi (guerra, fantascienza, awentura)."" -
La morte nel buio
Stacey Bishop è lo pseudonimo di George Antheil (1900-1959), il celeberrimo ""bad-boy"""" americano della musica d'avanguardia anni Venti (il suo Ballet mécanique, ispirato ai ritmi tribali di Stravinskij, fu molto ammirato da Ezra Pound, per esempio, ed è tuttora ampiamente rappresentato nei teatri di tutto il mondo). Amico di Pound e Joyce, Eliot e Picasso, Hemingway e Salvador Dalì, Antheil pubblicò nel 1930 questo romanzo poliziesco per i tipi della Faber & Faber, la casa editrice diretta da T. S. Eliot. La morte nel buio venne letto e rivisto prima della pubblicazione da letterati del calibro di Pound, Eliot, Yeats e Gerhard Hauptmann, secondo la testimonianza dello stesso autore."" -
Il caso Marceau
André Marceau, stravagante signorotto residente nella campagna inglese, viene ucciso con una garrota nel bel mezzo di un terreno appena spianato, sul quale però non è rimasta alcuna impronta. L'omicidio è un rebus e appare irrisolvibile, ma l'ispettore Jones di Scotland Yard annuncia di avere la soluzione e che la rivelerà in una data prefissata. Inizia così un vertiginoso susseguirsi di piste e indizi apparentemente incongrui nel quale però il lettore ha sempre la consapevolezza del dipanarsi di un filo rosso che lo condurrà alla soluzione. -
Strani attrattori. Antologia di fantascienza radicale
Alla fine degli anni Ottanta, sulle migliori riviste e fanzine di fantascienza americane e inglesi, viene pubblicato un annuncio che invita a spedire contributi per la redazione di un'antologia riservata a brani censurati dagli editori ""commerciali"""" a causa della durezza degli argomenti trattati o dello stile spericolato. Il risultato sconcerta gli stessi promotori dell'iniziativa: """"classici"""" come Farmer, """"cattivi maestri"""" della newwave come Ballard e Burroughs, i migliori esponenti del cyberpunk, primi tra tutti Sterling e Gibson, e le """"speranze"""" della nascente scena underground rispondono entusiasticamente inviando stupendi racconti brevi. Questa raccolta viene allora affidata a tre grandi maestri della scrittura fantascientifica e radicale, P. L. Wilson (più noto come Hakim Bey) Rudy Rucker e R. A. Wilson: il prodotto finale è una miscela esplosiva di sperimentalismi, argomenti scottanti, provocazioni culturali, statement politici e humour nerissimo. Questo volume è l'edizione italiana (curata da Fabio Gadducci e Mirko Tavosanis) di una delle più importanti antologie di fantascienza, considerata dai critici allo stesso livello di """"Dangerous Visions"""" e """"Mirrorshades"""", una raccolta che ha messo in luce le gravi contraddizioni dell'editoria mainstream e le potenzialità creative della più completa libertà di scrittura. Completano il volume le illustrazioni dei migliori artisti della scena alternativa americana."" -
Le parole e la lotta armata. Storia vissuta e sinistra militante in Italia, Germania e Svizzera
"Io credo che la fonte migliore consista nel munirsi di un registratore e per ore farsi raccontare dai singoli militanti la loro storia soggettiva, la loro percezione del mondo, il rapporto con l'istituzione, la comprensione del quadro politico, per poi riorganizzare tutto questo immenso materiale di esperienze soggettive in una grande sintesi, che può essere fatta solo aggiungendoci documenti e una lettura approfondita del quadro complessivo [...]."""" Così suggeriva Primo Moroni al Convegno internazionale organizzato alla Rote Fabrik di Zurigo nel maggio 1997. In quell'occasione decine e decine di militanti si sono confrontati, talvolta aspramente, sul senso delle esperienze di lotta armata in Germania, Italia e Svizzera, riflettendo sul rapporto conflittuale esistente tra il loro vissuto soggettivo e le condizioni generali delle società in cui hanno agito. SÌ tratta di testimonianze che a vario titolo hanno affrontato una delle questioni cruciali degli anni Settanta: il rapporto mai risolto tra la ricchezza complessiva della composizione di classe e le forme organizzative perseguite dai movimenti sociali." -
Il blues. La musica del diavolo
Dai campi di schiavi ai bordelli honky-tonk di New Orleans, dalle barrelhouses del Delta del Mississippi alle prigioni con le catene ai piedi, dalle grandi cantanti degli anni Venti alle registrazioni sul campo dei rural blues singers del Sud, per arrivare al blues urbano della Grande Depressione e alle influenze recenti, Giles Oakley scrive una storia che si affida alle testimonianze dirette di quegli uomini e di quelle donne che hanno vissuto e cantato il blues, di cui viene approfondito ogni aspetto e che fa di questo libro un vero e proprio classico. -
Il software libero in Italia
Il libro offre una panoramica dello stato dell'arte del FLOSS (Free, Libre and Open Source Software) in Italia. Dalla realtà della pubblica amministrazione alla ricerca scientifica, dalla sicurezza informatica alla produzione audio-musicale, il libro restituisce uno spaccato aggiornato di questo mondo complesso e variegato. Le testimonianze di chi ha visto nascere e crescere il software libero in Italia si accompagnano ad analisi legali ed economiche e a proiezioni dei principi di base di questa nuova modalità di produzione e distribuzione ad altri settori, come l'Open Content. Un tassello decisivo per comprendere appieno il mosaico della rivoluzione informatica che in poco più di vent'anni ha cambiato profondamente la Società dell'Informazione, anche in Italia.