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Pio IX e la questione romana. Atti del Convegno sul cardinal Vincenzo Santucci (1796-1861)
A centocinquant'anni di distanza la storia dell'unificazione politica italiana è ormai in gran parte nota. Tuttavia pagine importanti devono ancora essere scritte soprattutto con riguardo a quegli uomini che la vissero dietro le quinte e la registrarono nelle loro memorie di testimoni diretti. Tra questi, un posto di rilievo spetta al cardinale Vincenzo Santucci (1796-1861), nativo di Gorga (Roma), protagonista di primo piano nei travagliati anni della cosiddetta Questione Romana sotto il pontificato del Beato Pio IX. Diplomatico di vaglia con incarichi di prestigio in Segreteria di Stato, quindi nunzio apostolico a Torino, la parabola di Santucci offre uno scorcio singolare e inedito, di quel decennio che si sarebbe poi rivelato decisivo per la realizzazione dell'unificazione politica e amministrativa della penisola, ovvero gli anni tra il 1850 e il 1860. Il volume è arricchito, infine, da un'appendice d'annata offerta dalle Osservazioni storiche sulla unità e nazionalità italiana (1860) dello storico cattolico legittimista romano Giuseppe Spada (1796-1867), coetaneo di Santucci. -
Dignità di donna. Storia di una moglie che nonostante tutto amava
Questa di Rita è la storia di una donna, moglie di un capomafia, con una dignità insuperabile, di un amore interiore perseverante, sebbene il marito abbia i suoi ""affari"""". Il racconto della vita di una moglie che vive di paure, attese, trepidazioni, tormenti, ma vissuta con il nutrimento costante di un amore verso il marito e con l'attesa speranzosa di un abbraccio definitivo come quello che all'inizio li aveva travolti a vivere insieme con passione e stima l'uno dell'altra. Nonostante abbia finito di non vedere, di non sentire, di non sapere per la paura di perdere anche solo quel poco che le era rimasto del suo matrimonio, della sua famiglia, continua ad amare un marito crudele che decideva della vita o della morte di un intero paese, perché ama i figli, quelli che le sono rimasti, apparentemente amorevoli e premurosi, ma che quella crudeltà ha cresciuto e nutrito più di quanto abbia fatto lei come madre. Ora, d'un tratto, si rende conto che la sua felicità è stata distrutta. No, la sua dignità non è morta, era solo sepolta da anni sotto quella rete di compromessi che rischiava di soffocarla per sempre. Con quella dignità di donna calpestata aveva amato ed amava ancora."" -
Cattolici e Risorgimento. Appunti per una biografia di don Giacomo Margotti
Fra i cattolici più fedeli al Papa si collocano i cosiddetti ""intransigenti"""", cioè quei cattolici che non solo ritenevano ingiusta l'abolizione del potere temporale dei pontefici, ma obiettavano anche esplicitamente e radicalmente contro il """"risorgimento"""", quella Rivoluzione culturale e sociale inscindibile dal progetto unitario, che voleva plasmare un nuovo ethos nazionale in antitesi con un passato comune, carico di memorie religiose e di istanze universali. Pioniere ed esponente di punta di questa corrente è don Giacomo Margotti (1823-1887), ligure ma attivo a Torino. Teologo e scrittore, è stato soprattutto - sebbene non fosse l'inclinazione maggiore della sua personalità - un giornalista, un giornalista cattolico, un polemista, dirigendo due delle principali testate cattoliche dell'Ottocento, """"L'Armonia"""" e """"L'Unità Cattolica"""". Bersagli delle sue accese ma mai astiose polemiche i personaggi del Risorgimento e i """"padrini"""" stranieri del Risorgimento stesso, soprattutto l'autocrate francese Napoleone III, ma anche i politici liberali inglesi. Sull'altro versante, il suo idolo, il suo avatar, la sua """"bussola"""", è il Papa."" -
Un sentiero tra gli stemmi. Vol. 1: Storia dei vescovi di Crotone dalle origini al Concilio di Trento
Diocesi strategica sull'antica rotta tra Oriente e Occidente, Crotone può vantare ancora oggi una storia religiosa ricca e prestigiosa, ancorché poco nota al grande pubblico. Questo saggio di don Pietro Pontieri, che attinge a fonti d'archivio in gran parte mai pubblicate è frutto di un'attenta ricerca pluriennale, offre per la prima volta una rassegna ragionata - in ordine rigorosamente cronologico - di tutti i Vescovi succedutisi sulla cattedra calabrese dal VI secolo al Concilio di Trento (1545-1563). Attraverso le loro famiglie e i loro rispettivi stemmi episcopali si scopre così come l'autentica, e più profonda, identità crotonese sia indissolubilmente legata alla memoria di tanti testimoni e martiri che, in tempi difficili, per la fede hanno donato talvolta la loro stessa vita. Una memoria da conservare gelosamente e con orgoglio affinché non vada mai persa. -
Alle origini del conservatorismo americano. Orestes Augustus Brownson: la vita, le idee
Yankee purosangue - nasce nel Vermont nel 1803 -, pastore protestante, poco oltre la trentina Brownson si emancipa dal conformismo umanitarista e socialista della East Coast, convertendosi al cattolicesimo. Brillante oratore e penna semplice ma graffiante, riversa nella sua nuova appartenenza lo zelo proselitistico della vecchia militanza e offre alla causa cattolica le armi affilate di un intelletto lucido e penetrante. Scrittore di valore, apologeta battagliero, divulgatore efficace, predicatore trascinante, organizzatore instancabile, acuto commentatore politico e religioso, nonché editore di classe, i suoi sforzi sono volti a liberare il cattolicesimo del suo Paese dai complessi d'inferiorità verso il protestantesimo, nonché a ridefinire in senso conservatore l'""ordine americano"""". Muore nel 1876 a Detroit. Figura per molti versi singolare, egli fissa le coordinate del pensiero conservatore cattolico d'ispirazione burkeana negli Stati Uniti dell'Ottocento e influenza in larga misura il movimento che verrà nel secolo XX."" -
Guida politicamente scorretta alla storia degli Stati Uniti d'America
L'approccio di Woods alla storia americana, ha affermato lo storico Clyde N. Wilson, ""è ardito, brillante, provocatorio e, cosa ancora più apprezzabile, è piacevole"""". L'opera, spiega l'autore nella sua prefazione, intende essere un'introduzione ad alcuni degli aspetti più controversi della storia americana - dalle origini coloniali fino all'""""era Clinton"""" - quasi sempre presentati, anche di qua dell'oceano, con lenti ideologiche deformanti. Si potrà, allora, scoprire quanto gli ideali della guerra di indipendenza americana fossero lontani da quelli della Rivoluzione in Francia del 1789; che la cosiddetta """"Guerra di secessione"""" non fu combattuta solo e principalmente per la schiavitù; che le politiche assistenziali nel New Deal e lo strapotere dei sindacati peggiorarono gli effetti della Grande Depressione; che l'infiltrazione comunista nelle stanze di Washington ai tempi del senatore McCarthy era reale; che la politica e la personalità di alcuni tra i presidenti più amati dall'establishment liberal - Abraham Lincoln, Franklin D. Roosevelt o John F. Kennedy - furono tutt'altro che esenti da ambiguità. Come per le altre guide, al testo sono affiancati riquadri che ne vivacizzano la lettura: suggerimenti bibliografici, citazioni sorprendenti, soprattutto di """"parte avversa"""", e incursioni nel bizzarro mondo del politicamente corretto."" -
La crisi dell'istruzione occidentale
Questo saggio, scritto originariamente nel 1961 è frutto della riflessione di Christopher Dawson, sviluppata dal 1953 al 1958 in numerose conferenze dedicate a persuadere della necessità d'introdurre lo studio della cultura cristiana nell'istruzione superiore dei paesi anglosassoni. Il contatto dello storico britannico con la gioventù universitaria statunitense, sia cattolica che protestante, lo conferma in particolare nella convinzione che l'ignoranza dei cristiani nei confronti della loro stessa cultura sia non solo uno dei principali ostacoli sulla strada di un serio ecumenismo, ma anche causa non secondaria del fallimento dell'intero sistema d'istruzione occidentale, nonostante i pretesi progressi nei metodi educativi. -
La cucina calabrese
Ogni cucina regionale della nostra bella Italia presenta delle tipicità, a volte uniche, perché legate alle tradizioni. Il ricettario che viene proposto con quest'opera è veramente importante per il fatto che le ricette sono state elaborate nel pieno rispetto delle tradizioni calabresi da uno chef che ha vissuto la cucina da sempre, l'ha respirata e amata sin dalla sua infanzia ed è riuscito a fare di questa sua passione un mestiere ricercato. Nelle sue ricette si ritrovano i sapori, gli odori, il ricordo delle tradizioni ed il prof-mo degli ingredienti genuini. I piatti consigliati in questo primo ricettario sono appetibili, salutari, semplici e veloci da preparare, ma soprattutto riflettono la loro mediterraneità. Un'opera per le giovani donne e per tutti coloro che desiderano approcciarsi ai gusti domenicali della cucina calabrese. -
Quaresima, conversione e speranza
Il libro propone un cammino di preparazione alla Quaresima come tempo di Dio e, contemporaneamente, come tempo della prova che ciascun uomo è chiamato ad attraversare nella propria esistenza. I tempi di penitenza messi a disposizione dalla Chiesa Cattolica, infatti, sono dei periodi durante i quali si è invitati a pensare e a riflettere, e ciò è tanto più importante in un contesto sociale come quello dell'Occidente consumistico nel quale la mancanza di riflessione è gigantesca. Ciò che manca di più ai cristiani di oggi, quindi, è secondo l'Autore un cammino di formazione spirituale che cerchi di andare a fondo, riuscendo se necessario a ridisegnare nella propria anima un'altra figura di cristiano. -
Lo spirito del Natale
Della cospicua produzione letteraria che il pubblicista e romanziere britannico ha dedicato al Natale, questo volume offre al lettore una selezione di testi in prosa e alcune poesie che spaziano dagli esordi letterari alla maturità. In queste pagine si ritrova la stessa verve ironica delle opere maggiori che ha fatto di Chesterton il ""principe del paradosso"""". Le sue considerazioni sull'Incarnazione e sulla nascita di Gesù non risparmiano umoristiche stoccate al """"politicamente corretto"""" della modernità: il materialismo scientista; il darwinismo sociale; il socialismo pseudo-umanitario; il vegetarismo. Per l'autore il carattere intimamente familiare della festività del Natale è un'occasione per esplorare """"i significati nascosti nell'immagine della luce del mondo"""" che, comparendo nel nascondimento di una grotta, """"si fa sole sotterraneo""""."" -
Un sentiero tra gli stemmi. Vol. 2: Storia dei vescovi di Crotone dal Concilio di Trento al 1730. I frutti funesti del privilegio carolino.
Questo secondo volume di Un sentiero tra gli stemmi prende in esame oltre centocinquant'anni di storia della Cattedra episcopale crotonese in età moderna, dalla fine del Concilio di Trento (1563) al 1730 circa, coincidente con il governo dello spagnolo Anselmo de La Pe?a. È il periodo in cui l'auspicata riforma tridentina - con la convocazione periodica dei Sinodi - trova concretamente applicazione sul territorio, tuttavia non senza patire prima equivoci, ritardi e incomprensioni di vario tipo. A Pastori colti e lungimiranti che si renderanno protagonisti di fruttuose campagne di evangelizzazione in loco subentreranno altri il cui comportamento non lascerà quasi traccia o addirittura sarà biasimato dai più, senza che però l'orgogliosa fede popolare della gente crotonese - nel suo radicato attaccamento mariano, come nella ricca devozione ai Santi - venga mai meno. Sono gli anni in cui gli effetti del cosiddetto 'privilegio carolino' appaiono in tutte le sue nefaste conseguenze, mentre il delicato rapporto tra il Trono e l'Altare conosce più volte periodi di contese turbolente. Una stagione, ancora, che produrrà cambiamenti epocali - a livello sociale, quanto culturale - nella regione calabrese che passerà di lì a poco dalla dominazione spagnola alla nascita del Regno delle Due Sicilie, dotandosi di una peculiare struttura organizzativa e civile che giungerà praticamente fino alla seconda metà del XIX secolo, all'alba del processo di unificazione nazionale. Una storia mai raccontata prima e tutta da leggere, descritta ancora una volta, con vivace passione e accurata ricerca - che attinge a fonti inedite - dalla penna esperta di monsignor Pietro Pontieri. -
Mandela, l'apartheid e il nuovo Sudafrica. Ombre e luci su una storia tutta da scrivere
La storia ""ancora da scrivere"""" del Sudafrica di Nelson Mandela e del suo partito, l'African National Congress (ANC), rappresenta una ulteriore dimostrazione di quella decolonizzazione che, come scrive Rino Cammilleri nella Prefazione """"fu solo l'inizio dei problemi dell'Africa lasciata a se stessa"""". Dopo una sintetica storia del Sudafrica contemporaneo, il libro documenta le poco conosciute implicazioni di Mandela e dell'ANC con il comunismo nazionale ed internazionale, le ombre che hanno accompagnato la fine dell'apartheid (dal dilagare della criminalità e dell'Aids alle scelte abortiste ed omosessualiste del nuovo Sudafrica) e, infine, la collocazione geopolitica di un Paese che s'interroga sul suo destino dopo la morte, avvenuta il 5 dicembre 2013, del padre della sua emancipazione."" -
Gli dei della rivoluzione
"Gli dei della Rivoluzione"""" (1972) è il frutto postumo delle riflessioni, anticipate parzialmente in articoli di rivista comparsi in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d'America nel corso degli anni 1930 e 1950, che lo storico inglese Christopher Dawson, nell'ambito di quella storia della civiltà occidentale a cui dedica tutta la vita, sviluppa sulla Rivoluzione Francese come epilogo del processo che, partendo dal declino dell'unità della Cristianità medioevale, attraverso la Riforma protestante, un certo filone dell'umanesimo, l'illuminismo, conduce alle soglie delle ideocrazie rivoluzionarie del secolo XX. Dopo avere ricostruito la genesi culturale della Rivoluzione Francese, Dawson ne descrive efficacemente gli accadimenti, mettendo particolarmente in luce la mentalità e le modalità operative rivoluzionarie. Pur consapevole dello specifico politico della Rivoluzione, non può non coglierne gli aspetti """"religiosi"""". Come afferma Arnold Toynbee nell'introduzione all'opera, """"Nella Rivoluzione, un'antica, sinistra religione che era stata dormiente improvvisamente rispuntò con una violenza elementare. A ritornare dopo lunga assenza fu il culto fanatico della potenza umana collettiva. Il Terrore fu solo il primo dei crimini di massa che sono stati commessi durante gli ultimi centosettant'anni in nome di questa religione malvagia"""". Esamina quindi le reazioni intellettuali che la Rivoluzione Francese ha suscitato nel secolo successivo e la ripresa del cattolicesimo..." -
Dal banditismo al brigantaggio. La resistenza allo Stato moderno nel Mezzogiorno d'Italia
Che cosa hanno in comune il bandito Marco Sciarra, l'insorgente Fra Diavolo o il brigante Crocco? Apparentemente niente, ma in realtà li lega un filo rosso, quello della resistenza, più o meno consapevole, da essi opposta in tempi diversi allo Stato moderno nascente o in via di affermazione. A metà strada fra l'opposizione passiva e la sollevazione popolare, il banditismo raccoglie fra i secoli XVI e XVII soldati disoccupati, disobbedienti fiscali, fuorusciti, protagonisti di conflitti tra fazioni e nobili impoveriti o preoccupati per l'invadenza statale. Vera sollevazione popolare è invece l'Insorgenza (1792-1814), cioè l'insieme delle resistenze contro la Rivoluzione e contro il regime di Napoleone Bonaparte in Italia e in Europa. Anche il brigantaggio postunitario è una realtà complessa, in cui rientrano la fedeltà dinastica e la resistenza all'invasore, l'opposizione alle caratteristiche più invadenti del nuovo Stato unitario - innanzitutto la coscrizione obbligatoria e la pesante fiscalità -, antiche tensioni sociali e l'inevitabile delinquenza comune. In questo libro Francesco Pappalardo descrive in maniera capillare, utilizzando una ricca documentazione, il panorama storico in cui nascono e si sviluppano queste realtà, soffermandosi su tanti personaggi non sempre presenti nei libri di storia: da Alfonso Piccolomini a Giulio Pezzola, dagli insorgenti meridionali - ""Sciabolone"""", """"Francatrippa"""", """"Panedigrano"""", """"Sciarpa"""" - fino ai briganti..."" -
Chi ama non occupa tutti gli spazi. Catechesi e vocazioni nella luce del Vangelo
"L'azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa"""", così scrive Papa Francesco nell'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium e proprio l'intento missionario sembra essere il leitmotiv della prima opera di don Gaudioso Mercuri. Chi ha conosciuto veramente l'amore di Dio è animato dal grande desiderio di comunicarlo agli altri, in una parola diventa missionario, evangelizzatore. Con questo pregevole libro don Gaudioso desidera """"generare autentici discepoli di Cristo"""". Proprio attraverso le catechesi ai suoi parrocchiani l'autore """"propone una vita evangelica da testimoniare sempre e dappertutto"""". Gesù ci chiama: sono stato """"illuminato"""" dalla sua presenza in me? Esprimo la gioia di averlo incontrato? Desidero amarlo, seguirlo, servirlo? Sono un testimone della sua parola nella famiglia e nella Chiesa di Dio? Desidero cambiare vita, distaccarmi da ciò che mi impedisce di guardare il prossimo con occhio benevolo? La preghiera individuale e comunitaria, la frequenza costante ai Sacramenti, la presenza viva di Gesù in me, mi indicheranno la Via, la Verità e la Vita, cioè Cristo morto e risorto. Il libro consta di due parti. La prima è una raccolta di brani di catechesi estratti dagli incontri con i catechisti, tenuti nella Parrocchia S. Francesco da Paola nell'anno 2013-2014. La seconda parte è invece dedicata alle vocazioni alla vita consacrata e a quella familiare." -
Il brigantaggio postunitario. Il Mezzogiorno fra resistenza e reazione
Il Brigantaggio fu un sistema semiorganizzato di resistenza ai Savoia e una chiara manifestazione di fedeltà alla Real Casa borbonica. È comunque conosciuto ai più come fenomeno storico che nel periodo post unitario ""macchiò"""" per cruenza le popolazioni meridionali. Poco o nulla si dice invece dei metodi di repressione usati dalla stato unitario che arrivò a mettere in carcere i parenti dei briganti fino al terzo grado e a praticare uccisioni di massa tra innocenti. Il 27 gennaio 1866, intervenendo alla Camera dei Deputati, Pasquale Stanislao Mancini affermò di non poter esercitare critiche dettagliate all'operato dei tribunali militari per non essere costretto """"... a fare rivelazioni di cui l'Europa dovrebbe inorridire"""". In questo libro Francesco Pappalardo descrive in maniera capillare, citando documenti autorevoli, il panorama storico in cui nasce e si evolve il brigantaggio evidenziando i risvolti sociali e religiosi dopo l'occupazione delle terre legittimamente borboniche."" -
Aristotele, san Tommaso d'Aquino e la psicologia clinica
"Il merito di Roberto Marchesini è di mostrare come la conoscenza dell'antropologia tomista aiuti il professionista a comprendere più chiaramente ciò che incontra e ad individuare una modalità d'intervento pratico che sia conforme alla ragione e alla Rivelazione. La trilogia di Marchesini sul rapporto tra psicologia e cattolicesimo, iniziata con 'Psicologia e cattolicesimo' e proseguita con 'La psicologia e san Tommaso d'Aquino' giunge ora a compimento con il presente scritto. Egli prosegue l'opera di numerosi autori ignorati dalla psicologia ufficiale che hanno tentato di comprendere il disagio, la sofferenza, il disturbo psichico con i principi della filosofia tomista. Benché i passi mancanti siano molti di più di quelli fatti, l'approccio tomista ha il merito di fare chiarezza su numerosi punti oscuri che il riduzionismo delle psicologie e la varietà quasi antinomica della selva delle psicoterapie impediscono di chiarire."""" (Dalla Presentazione di Stefano Parenti)" -
Esame critico del liberalismo come concezione del mondo
"Esame critico del liberalismo come concezione del mondo"""" è il frutto delle riflessioni che lo storico della filosofia Alberto Caturelli ha svolto sul fenomeno del liberalismo moderno. Caturelli svela il vero problema che la dottrina liberale """"fa"""" per il cattolico e per chi intende rimanere fedele al pensiero classico-metafisico. Rifacendosi abbondantemente proprio agl'insegnamenti pontifici, svolge una serrata critica al liberalismo radicale, al liberalismo moderato e al """"clerico-liberalismo"""" o liberalismo cattolico, i quali proclamano l'autosufficienza dell'ordine umano, contrapponendosi in questo a gran parte dell'insegnamento sociale della Chiesa. Al saggio segue il testo di un documento dei vescovi dell'Ecuador della fine del secolo XIX che, per molti aspetti, è un valido esempio dell'atteggiamento delle gerarchie ecclesiali dell'epoca nei confronti dell'ideologia dei liberali." -
Essere conservatore
In occasione del 2° anniversario della morte di Roger Scruton, la D'Ettoris Editore ridà alle stampe il volume guida del pensiero politico del celebre filosofo inglese. Essere conservatore è il frutto e la sintesi aggiornata delle riflessioni che il filosofo Roger Scruton va svolgendo dai primi anni 1970 sulle origini, gli sviluppi e le strutture portanti del pensiero conservatore anglosassone a partire da Edmund Burke (1729-1797). Alla luce delle sue linee-guida e di una fitta trama di riferimenti filosofici, letterari, estetici, artistici, Scruton sottopone a una critica serrata le correnti ideologiche che popolano la scena della filosofia politica europea attuale: nazionalismo, socialismo, capitalismo, liberalismo, multiculturalismo, internazionalismo, ambientalismo e, infine, anche l'islamismo. Ne scaturisce un'agile e densa apologia del conservatorismo, che solo a tratti è riuscita a ""bucare"""" la coltre di nebbia stesa dalla cultura post-illuministica, egemone lungo gli ultimi due secoli, su ogni realtà a essa alternativa. Non per questo, tuttavia, il conservatorismo è meno fondato nei suoi presupposti critici e positivi, che s'incentrano sulla valorizzazione del principio e del contenuto della tradizione; sulla concezione organica della società; e sulla preesistenza e normatività di quest'ultima nei confronti di ogni possibile costituzione politica."" -
Nella tana del lupo. Ansie e fobie: imparare a comprenderle e gestirle
"Nella tana del lupo"""": perché mai un titolo del genere? Perché, come si potrà ampiamente approfondire leggendo questo testo, la dinamica fondamentale che fa sì che le normali, quotidiane paure, che ciascuno di noi ha sperimentato e prova nella propria esistenza, tendono a divenire problematiche, a strutturarsi e cristallizzarsi sempre più in un disturbo d'ansia laddove si ricorra massicciamente a diffuse strategie di evitamento e controllo, volte a evitare il confronto con l'oggetto temuto. In tal senso, in maniera anche fin troppo semplicistica, il titolo vuole evocare che la soluzione di ogni disagio relativo all'ansia avrà, in un modo o nell'altro, a che fare con l'affrontare invece di fuggire, di fronteggiare ciò che temiamo avvertendosi in possesso della giusta comprensione del problema e delle dinamiche ad esso sottese, nonché delle opportune strategie di coping. L'approccio psicologico a cui il testo fa riferimento rimanda a una integrazione tra l'intervento cognitivo-comporamentale, elettivo riguardo tali disturbi, e quell'analisi esistenziale capace di fornire direzionalità e progettualità alla persona, in considerazione che spesso il disagio psicologico affonda le sue radici nella mancanza di senso della vita."