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San Giacomo della Marca compatrono di Mantova e la reliquia del preziosissimo sangue
Agiografia di San Giacomo della marca, miracoli e contesa teologica sulla natura del sangue proveniente dal Calvario di Cristo e che Il soldato Longino portò a Mantova. Una reliquia portata via dall'imperatore tedesco in età comunale e finita in Germania. Un'ampia sezione documentaria fatta di testi, immagini, inscrizioni completa una ricerca che si parte dal Medioevo e va fino al Rinascimento. -
Klimt. Le donne, l'arte, gli amori
L'unica biografia esistente del grande artista viennese. Il clima della Grande Vienna fin de siècle, dove l'arte, la filosofia, le scienze si intrecciano nella vita di grandi uomini come Freud, Mahler, Schoenberg, Kraus, von Hoffmanshal. Ma Klimt è al centro della bellezza, delle donne, degli amori. -
Il meccanico di Fangio
Cuba 1958. Il racconto del rapimento di Fangio il giorno prima del gran premio rivela al mondo la rivoluzione castrista. Il fatto dà modo di ricostruire il rapporto tra il geniale meccanico Amedeo Bignami (già meccanico di Nuvolari e Varzi) e il più grande pilota dell'automobilismo. -
Virgilio nella Bann valley
«Perché la poesia faccia sentire la propria presenza, perché rimanga una costante nella consapevolezza, non è necessario conoscere un gran numero di testi. Pochi versi possono bastare per una vita intera, sempre presenti tra le quinte, come suggeritori in attesa. Ogni volta che li si richiama, qualcosa riprende vita e nitidezza o si rafforza o brilla o forse duole. Oppure fa tutto questo insieme, come accade a me quando ripeto alcuni tra i versi più conosciuti dell'Eneide… e allo stesso modo mi commuovo quando ricordo come Virgilio evoca l'ombra verde di quel gran faggio, nei primi versi delle Bucoliche e negli ultimi delle Georgiche» (l'autore) -
Pareti di carta. Scritti su Guido Ceronetti
Ceronetti libro per libro. Un ritratto letterario e umano di una delle personalità più interessanti e inclassificabili della letteratura contemporanea, per mano di importanti scrittori e poeti, autorevoli studiosi e critici, che indagano un intero universo libresco. Guido Ceronetti, erudito, ecologista furibondo, vegetariano a oltranza, poliglotta e impressionante traduttore di testi biblici e classici le cui versioni del ""Libro di Giobbe"""", del """"Cantico dei Cantici"""", di Catullo o Marziale, l'""""Ecclesiaste"""" o il """"Libro dei Salmi"""", vibrano con una lingua di una forza insolita e sorprendente. E inoltre poeta, pensatore, narratore, e burattinaio, creatore di un incantevole teatro di marionette, """"Il Teatro dei Sensibili"""", e infaticabile viaggiatore in treno o a piedi. Personaggio stravagante, lungi dal poter essere inquadrato, assordante a volte come un profeta dell'Antico Testamento. Il suo aspetto d'intellettuale fuori dai ranghi, il suo tono insolito e stentoreo, e le sue imprecazioni e deprecazioni, provocano un brivido in un paese abituato a una cultura perbenista, ben acconciata e di finezza formale. Anche sulla stampa quotidiana Ceronetti è fustigatore abituale delle miserie dell'uomo moderno."" -
Una chiesa una città. Sant'Andrea in Mantova
Lo splendore ritrovato della maestosa basilica di Sant’Andrearnin una strenna di grande formato riccamente illustrata.rnrnIn accattivante forma narrativa e con il corredo di splendide immagini realizzate dopo i decennali restauri appena conclusi, il volume illustra la superba e innovativa creazione di Leon Battista Alberti, capolavoro e caposaldo del Rinascimento, di cui si riscontrano echi nel mondo intero. L’autore racconta le complesse vicende storiche e artistiche della chiesa costruita per custodire e onorare la reliquia (Sacro Sangue di Cristo) da cui è dipeso il formarsi della magnifica città di Mantova recentemente riconosciuta Capitale italiana della cultura. -
«Ecco il gran desco splende». Lo spettacolo del mangiare
Il volume, tramite la suggestione di raffinatissimi oggetti e opere d'arte, illustra la magnificenza dei convivi e dei banchetti rinascimentali, di quei simboli che, sulla tavola, avevano il compito di rappresentare la grandezza del principe. Emerge una speciale riflessione sulla straordinaria importanza, per le corti, di momenti in cui si fondono strategie comportamentali, valenze d'immagine e arti sofisticate legate alla preparazione del cibo e della tavola e in cui la musica, il teatro, la danza, parallelamente ai vasellami e agli arredi, costituiscono una componente connotante di pura rappresentazione estetica. Attraverso i vari protagonisti, dai cuochi agli scalchi, dai trincianti ai coppieri, l'esibizione del fasto è poi affermazione di potere e strumento politico, ma soprattutto espressione di quella “magnificentia” che, come virtù aristocratica, passa attraverso lo “splendor”… La mostra e il libro mettono in luce la caratteristica culturale e simbolica del banchetto, uno dei principali riti della vita cortigiana, non tanto legato al soddisfacimento dei semplici bisogni nutrizionali quanto volto a esibire valenze comunicative, politiche, promozionali e celebrative di uno status. Lo spettacolo del mangiare la sontuosità e lo sfarzo della preparazione del banchetto. Una rassegna improntata alla spettacolarità del mangiare dal 22 aprile al 17 settembre 2017 nello splendido Palazzo Ducale di Mantova. Curatore Johannes Ramharter. -
Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema
Settecento voci, da A di anatra, a B di bourguignonne, a scorrere fino a Z di zenzero, con la descrizione di scene, battute, ricette, piatti, vini, ingredienti e comportamenti legati alla cultura gastronomica osservati in quattromila film: il mangiare e il bere dell'intera storia del cinema dal 1895 al 2015 in oltre 500 pagine. Inoltre, per la prima volta, Salvatore Gelsi ha classificato e documentato tutte le trecento opere (film a soggetto, documentari, cortometraggi) che narrano o presentano nello specifico la questione del gusto, della tradizione culinaria o dell'innovazione a livello internazionale. L'autore presenta anche venticinque schede, dei piccoli saggi, su attori e registi gourmet come Chaplin, Totò, Fabrizi, Fellini, Bud Spencer & Terence Hill, Ferreri, Allen, Hitchcock, Scola, Tognazzi, Oztepek, Welles, con le loro passioni e manie… in cucina. Un'enciclopedia da consultare per cucinare a casa grazie alla memoria visiva, un libro da leggere per approfondire e conoscere, perché il cinema è in fondo, lo specchio di tutte mode. Una dispensa ricchissima di battute, dialoghi e curiosità. Un libro divertente e gustoso… -
Che resta-Was bleibt. Quello che rimane. Laura Eckert, Rayk Goetze, Aris Kalaizis, Annette Schroter, Sebastian Speckmann. Ediz. bilingue
La scuola di Lipsia. -
Vortici. Hidetoshi Nagasawa. Catalogo della mostra (Mantova, 27 maggio 2016-1 maggio 2017). Ediz. illustrata
La pubblicazione documenta la realizzazione dell'opera che l'artista giapponese Hidetoshi Nagasawa (Manciuria, 1940) ha ideato per piazza Castello nel Palazzo Ducale di Mantova, dove è stata esposta un anno per essere poi trasportata nella sede definitiva dell'azienda di moda mantovana, ma nota in tutto il mondo Lubiam, sponsor dell'iniziativa. Nell'elegante impaginato il volume di grande formato si avvale degli splendidi scatti che seguono la vicenda dell'imponente scultura composta di sette elementi di acciaio e titanio, dal suo progetto su carta fino alla produzione e installazione all'aperto, attraversata dal pubblico, di giorno e di notte, con pioggia e nebbia, documentandone la presenza come parte integrante dell'architettura e dell'atmosfera di una delle più affascinanti città italiane, culla del Rinascimento. -
Il giro del mondo in 80 stanze. Un viaggio attraverso il cosmorama di Huber Sattler (1817-1904)
Le 8 stanze si trovano nel Palazzo Ducale di Mantova dove sono esposti i cosmorami del pittore di Salisburgo Hubert Sattler (1817-1904), ovvero vedute di paesaggi e città realizzate con estrema precisione tecnica e in grado di rendere al massimo l'illusione della realtà. Questi dipinti ci trasportano in mondi lontani e preservano ancora oggi un fascino inalterato. Grazie alla disponibilità del Salzburg Museum sono proposti per la prima volta al pubblico italiano offrendo lo spunto per una più ampia riflessione sul tema del viaggio nell'Ottocento. Accanto al viaggio compiuto per diletto, non si può dimenticare quello determinato dalla necessità, illustrato da immagini e testi sul fenomeno dell'emigrazione. Il volume è riccamente illustrato con splendide immagini a tutta pagina e la sua valenza è garantita dall'apporto scientifico del professor Attilio Brilli, massimo esperto di tali tematiche. -
Good morning... Good night. Cinque artiste e una curatrice dall'Iran. Ediz. italiana e inglese
L'Iran assomiglia più a un continente che a uno Stato, offrendo un panorama di culture, stili di vita, religioni molto variegato e in gran parte nettamente distinto dalla tradizione dei Sunniti e del mondo islamico. Una riflessione che coinvolga la posizione e l'immagine di questo splendido paese nell'universo culturale del XXI secolo, nonché i rapporti che scaturiscono da questo vitale e variegato insieme di tradizioni, costituisce un punto cruciale da affrontare nel confronto artistico attuale. E nella questione culturale sull'Iran le donne non possono che essere protagoniste, per la posizione da loro occupata nella società. Ideando una mostra di arte contemporanea che voglia rappresentare il mondo culturale iraniano, il Palazzo Ducale di Mantova ha scelto di concentrarsi proprio sul tema della donna. Ha invitato così una curatrice che ha selezionato cinque importanti artiste appartenenti a differenti generazioni e con linguaggi espressivi diversi. Attraverso opere di qualità e livello internazionale, che denotano un utilizzo preciso e mirato delle tecniche e dei codici visivi, esse parlano di situazioni, di tradizioni e di differenze fra vita pubblica e privata, tema che negli ultimi decenni è stato sempre più oggetto di discussione e “misunderstanding” fra Occidente e cultura iraniana. -
Pietre colorate molto vaghe e belle. Arte senza tempo dal museo dell'opificio delle pietre dure. Ediz. illustrata
Catalogo mostra Palazzo Ducale Mantova autunno 2018. -
Strane storie per il cinema
Dopo aver firmato i soggetti e le sceneggiature di film quali ""La caduta degli dei"""", """"Morte a Venezia"""", """"Bronte"""", """"Io e il duce"""", """"La piovra"""", Nicola Badalucco veste i panni di vero, autentico scrittore con due racconti, quasi dei romanzi. """"Condominium"""", scritto nel 1970, ci offre un'anticipazione visionaria del mondo interconnesso (wireless, wi-fi) dei nostri giorni: un televisore portatile, attraverso strani contatti, riesce a vedere tutte le vicende surreali e sconvolgenti che accadono in un 'normale' condominio. """"Sotto la soglia"""" (1976) ha gli stilemi del giallo: il ritmo, gli interrogativi, le ricerche. Ci troviamo nell'universo (criminale) dei sondaggi, dei messaggi subliminali e la metafora appare evidente e di sorprendente attualità: siamo manipolati, indirizzati, obbligati a scegliere un certo prodotto o un certo candidato politico. Se queste storie si possono considerare 'strane' è perché l'autore esce dal seminato, cioè dalle convenzioni, e cerca di guardare non solo a quel che è accaduto, ma a quel che accadrà o potrebbe accadere. È una sorta di 'licenza profetica' che gli artisti si concedono da sempre. Badalucco stesso nell'accattivante introduzione chiosa: """"Lo scrittore non può accontentarsi di mostrare la realtà quasi fosse riflessa da uno specchio... lo scrittore come lo intendo io vuole esplorare la realtà con l'immaginazione, con la fantasia, anche a costo di violarla"""". Postfazione di Gianni Aiello."" -
Sfollati. Una storia italiana
Notte dell'8 settembre 1943: una famiglia numerosa scappa dalla guerra. Scappa con i soldati italiani per sfuggire ai tedeschi. La liberazione sembra imminente, gli alleati sono in vista, ma in mezzo c'è un fiume, il Garigliano, che diventa lo spartiacque di due mondi, la linea difensiva che i nazisti terranno con più decisione, spaccando in due l'Italia. Per la povera gente è l'inizio di un'odissea, fra fughe sulle montagne, rastrellamenti e partenza forzata in carro bestiame, verso una destinazione ignota. Con ostinazione la famiglia Pizza cerca di rimanere unita senza perdere la dignità. Il convoglio dei disperati si ferma a Mantova, la destinazione finale è un piccolo paese di campagna, Bozzolo, dove un prete speciale, don Primo Mazzolari, accoglie gli sfollati. Ma l'odissea non è ancora conclusa: ogni volta che la normalità sembra recuperata, la guerra torna a rimettere tutto in discussione. Tocca fuggire dalla fuga, quasi senza fine. -
L' opera di Giulio Romano. Il palazzo del Te. Ediz. illustrata
"Senza l'arte di Gulio Romano non avremmo né Rubens né Poussin, e così via. In tale prospettiva secolare, l'arte di Giulio Romano ci mostra di aver saputo combinare aspetti del tutto contrastanti, e di aver offerto alla fantasia umana nuovi mezzi per dare forma permanente ai sogni e agl'incubi della nostra mente"""". Così scrive Sir Ernst H. Gombrich nell'introduzione al catalogo della mostra su Giulio Romano, tenuta a Mantova nel 1989. È un giudizio maturato in più di mezzo secolo di studi dedicati al Rinascimento italiano, avviati proprio con la tesi di laurea sull'opera di Giulio e Palazzo Te discussa all'Università di Vienna nel 1933 sotto la supervisione di Julius von Schlosser. Il lavoro di Gombrich è una magistrale interpretazione del genio di Giulio Romano - che a Mantova, alla corte di Federico II Gonzaga, rivela esiti sorprendenti - ma anche una testimonianza di rilievo della letteratura artistica del Novecento, che nell'esperienza della Scuola di Vienna, grazie a giovani studiosi quali Ernst Kris, Otto Kurz, Hans Sedlmayr e lo stesso Gombrich, si confronta con le novità dell'indagine psicologica, contribuendo così a definire quell'intreccio tra modernità e tradizione essenziale per comprendere la storia della cultura europea. Prefazione di Federico Bucci. Postfazione di Massimo Bulgarelli." -
Versus. Ediz. illustrata
Più volte presentata in gallerie e altri musei mantovani, l'opera di Gabriella Pauletti viene ora esposta a Palazzo Te. I suoi lavori, materici e concettuali, sono l'approdo di una ricerca artistica più che ventennale e tutt'oggi vivida e prolifera. Gli echi della raffinata gestualità orientale, la sintesi tra le molteplici tecniche e la seria riflessione sui messaggi affidati all'arte confluiscono con energica espressività nella selezione di carte catramate, lastre di metallo e tele suggestive che compongono la rassegna monografica Versus, curata da Paolo Campiglio. L'avventura creativa dell'artista mantovana Gabriella Pauletti incontra un'importante prerogativa delle scelte espositive che il Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te compie, con la prospettiva di affiancare alle grandi mostre d'arte antica eventi incentrati sulla produzione contemporanea e locale. -
Wundernachtkammer per Mantova. Ediz. illustrata
Già la scelta del titolo racconta della singolare installazione di Lucia Pescador, allestita in una stanzetta di Palazzo Te solitamente chiusa al pubblico. Trattandosi appunto di una Wundernachtkammer per Mantova, segretezza, silenzio e buio sono elementi indispensabili per creare l'atmosfera adatta a questo lavoro d'arte, affascinate e originale per le sue molte sfaccettature. Non solo troviamo in esposizione una ricchissima raccolta di opere di Lucia Pescador dagli anni Ottanta a oggi sul tema del teatro (disegni, fotografie e oggetti), ma abbiamo anche la speciale occasione di vedere Mantova attraverso il suo sguardo, che restituisce un'immagine notturna della città del tutto insolita: visionaria e fiabesca, e al contempo intrigante. Saper accostare con gesti equilibrati e armoniosi i numerosi materiali che compongono le pareti di questa autentica ""Stanza della Meraviglia"""" è una qualità tra le più raffinate dell'artista. Il suo modo di procedere segue le orme della tipica disposizione di naturalia e artificialia, ricorda la distribuzione museografica delle collezioni ritratte nelle tele di Pannini e non manca di evocare il metodo di lavoro che Aby Warburg mise a punto nei suoi studi sull'arte. Così Lucia Pescador costruisce un racconto visivo emozionante. Il catalogo è valorizzato dal testo critico di Gabriella Belli."" -
Pittura e vita popolare. Un sentiero tra Anversa e l'Italia nel secondo Cinquecento
Una lunga camminata tra le Fiandre e l'Italia sulle tracce di una pittura nuova che torna a guardare la vita di tutti i giorni e a rappresentarla con piglio di verità: questo il percorso del libro. Si parte dalla famosa città di Anversa, trafficata di mercanti di tutti i paesi e di merci giunte dalle lontane Americhe. I pittori non prediligono più i temi religiosi, ma osservano curiosi il mondo dei lavoratori manuali: s'affacciano sulle tele (in particolare di Pieter Aertsen, Joachim Beuckelaer, Pieter Bruegel il Vecchio) venditori di frutta e verdura, di polli, pesci e carni macellate, contadini che s'affaticano nella campagna. Oltrepassate le Alpi è nell'Italia settentrionale che il viaggio prosegue facendo tappa nel Veneto (Jacopo Bassano), a Cremona (Sofonisba Anguissola, Vincenzo Campi), a Bologna (Bartolomeo Passerotti, Annibale Carracci), dove le ricerche sulla vita ""bassa"""" trovano terreno fecondo di crescita. Alle spalle s'intravede l'ampio orizzonte della letteratura """"popolare"""", interessata ai rustici e al cibo, la religione riformata con i suoi aneliti di giustizia sociale e le violenze dell'iconoclastia. Un intreccio ricco e complesso che interroga sul significato profondo che i quadri potevano avere: fatti per ridere, per deliziare i sensi, per ammonire? O forse tutte queste cose insieme. Questioni ancora aperte che questo libro, passo dopo passo, racconta e suggerisce."" -
Armonie per accordo. Ediz. illustrata
L'appuntamento con gli eventi della programmazione espositiva di Palazzo Te dedicati agli artisti mantovani concretizza una priorità della nostra Istituzione. Sono occasioni importanti per presentare a un pubblico qualificato i risultati eccellenti di pittori, fotografi e performer che operano a Mantova, e da qui dialogano con la produzione contemporanea di arte. Sonia Costantini, senza dubbio, incarna la figura dell'artista che concilia la necessità di condurre in modo appartato la sua ricerca sulla luce e il colore, con la capacità di essere presente a livello nazionale, dove trova continui e positivi riscontri di critica e pubblico. Sonia Costantini si esprime in grandi tele monocromatiche che diffondono intensità e consapevolezza. In particolare, l'allestimento delle sue opere a Palazzo Te caratterizza in termini emblematici l'accostamento ormai usuale tra arte antica e contemporanea, per il significato dell'uso del colore stesso all'interno del museo, capolavoro di Giulio Romano che si occupò tanto della progettazione architettonica quanto degli apparati pittorici. L'esito di questa scelta sorprende per il felice equilibrio che viene a crearsi tra passato e presente, tra l'assoluto dei quadri della Costantini e il linguaggio manierista che rende unico il monumento giulesco. La mostra Armonie per accordo ha coinvolto l'esperto Federico Sardella, curatore dell'evento, di cui è possibile leggere il contributo critico nel presente catalogo.