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Tutela & Restauro 2016-2019. Notiziario della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
Il volume raccoglie le attività effettuate o dirette dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato nel periodo 2016-2019. Si tratta del primo notiziario pubblicato da una delle Soprintendenze 'uniche' che, a seguito della riforma del 2016, ha acquisito competenza contemporaneamente sull'archeologia, l'architettura, la storia dell'arte, il paesaggio e i beni demo-etno-antropologici di uno stesso territorio. A tutti questi ambiti - talora trattati congiuntamente nella prospettiva di una visione integrata della tutela - sono dedicati i 106 contributi presenti in questo corposo ed elegante volume, che si articola in due sezioni principali. Una sezione accoglie saggi di più ampio respiro, che propongono riflessioni e analisi su temi specifici o illustrano interventi complessi, progetti di lunga durata, progetti di pianificazione territoriale e interventi di archeologia preventiva, progetti di restauro architettonico e analisi di singole opere artistiche. Una seconda sezione di notizie suddivise su base topografica comunale rende invece conto di tutte le altre attività svolte nel 2016-2019. -
Una terra antica. Paesaggi e insediamenti nella Romania dei secoli V-XI
L'evoluzione dei quadri ambientali, degli assetti territoriali e dei sistemi insediativi tra V e XI secolo della Romagna/Romania sono analizzati con taglio interdisciplinare da storici e archeologi, rileggendo e discutendo letture tradizionali della storiografia, aggiungendo nuovi dati e proponendo nuovi strumenti di indagine. Con Romagna si intende l'area orientale dell'attuale regione Emilia-Romagna, mentre con Romania le zone in cui più a lungo nei territori dell'alto e medio Adriatico, costieri e interni, perdurò il controllo bizantino. Il quadro ambientale si presenta differenziato, tra fasce costiere, aree vallive, media e bassa pianura, vallate e rilievi appenninici. Al suo interno, terre coltivate, aree incolte ed acque, insieme a differenti modalità di sfruttamento, influenzano il dispiegarsi dei sistemi insediativi, tra città e campagna. Ravenna ne costituisce il polo di attrazione privilegiato. Da essa si irradia il controllo su tutta l'area della Curia Arcivescovile in grado di legare a sé in una rete variegata di rapporti i ceti elitari cittadini e rurali. -
Archeologia medievale (2020). Ediz. multilingue. Vol. 47
Il volume XLVII (2020) è suddiviso in tre sezioni. La sezione saggi contiene una serie di contributi che vanno da una riflessione sul ruolo dell'archeologia medievale nelle riviste di divulgazione scientifica alla ricostruzione di un importante contesto funerario della prima età carolingia, da una valutazione critica della presenza delle monete nei depositi archeologici all'interno di chiese, alla ricostruzione dell'attività tessile della Roma medievale o all'uso dell'archeobotanica per ricostruire la biografia di specie vegetali domestiche. Completano il volume la serie degli articoli nella sezione ""Notizie scavi e lavori sul campo"""", che illustrano attività di ricerca in Italia (Emilia-Romagna, Sardegna e Sicilia) e all'estero (Spagna e Portogallo) e la sezione """"Note e discussioni"""", con contributi che spaziano dall'archeologia pubblica e dalla bioarcheologia all'analisi di specifiche categorie di prodotti (le ceramiche invetriate in monocottura o l'invetriata islamica in Sicilia, le fibbie da cintura altomedievali), dallo studio archeologico di singoli contesti (chiese, palazzi) fino all'archeologia alpina. Conclude il volume la sezione Recensioni e segnalazioni."" -
Insediamenti abbandonati. Archeologia medievale. Nuova ediz.
Nuova Edizione - Venticinque anni di archeologia globale è una raccolta di pubblicazioni che l'autore ha realizzato, spesso in collaborazione con altri ricercatori, nell'ambito dell'Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM), del Dipartimento di Scienza della Terra e della Facoltà di Architettura dell'Università di Genova. I lavori sono stati selezionati e raggruppati in base ai seguenti temi: 1) Archeologia dell'urbanistica; 2) Insediamenti abbandonati; 3) Caratteri costruttivi dell'edilizia storica; Archeologia delle tecniche produttive; 5) Archeometria. La divisione in cinque temi principali si è resa necessaria per ragioni editoriali, tenuto conto anche dei raggruppamenti didattici. Ciò non toglie che uno degli scopi della raccolta sia anche un invito ad osservare i manufatti e a pensare contemporaneamente con discipline diverse, senza cadere nei pericoli della tuttologia. Se è necessaria infatti l'indipendenza di ciascuna disciplina, per la specializzazione ed il rigore che richiede l'uso dei diversi strumenti di ricerca, è anche utile per l'archeologia globale poter usare molti strumenti onde superare i dubbi frequenti, e allargare le conoscenze oggettive. -
Caratteri costruttivi dell'edilizia storica. Nuova ediz.
Nuova Edizione - Venticinque anni di archeologia globale è una raccolta di pubblicazioni che l'autore ha realizzato, spesso in collaborazione con altri ricercatori, nell'ambito dell'Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM), del Dipartimento di Scienza della Terra e della Facoltà di Architettura dell'Università di Genova. I lavori sono stati selezionati e raggruppati in base ai seguenti temi: 1) Archeologia dell'urbanistica; 2) Insediamenti abbandonati; 3) Caratteri costruttivi dell'edilizia storica; Archeologia delle tecniche produttive; 5) Archeometria. La divisione in cinque temi principali si è resa necessaria per ragioni editoriali, tenuto conto anche dei raggruppamenti didattici. Ciò non toglie che uno degli scopi della raccolta sia anche un invito ad osservare i manufatti e a pensare contemporaneamente con discipline diverse, senza cadere nei pericoli della tuttologia. Se è necessaria infatti l'indipendenza di ciascuna disciplina, per la specializzazione ed il rigore che richiede l'uso dei diversi strumenti di ricerca, è anche utile per l'archeologia globale poter usare molti strumenti onde superare i dubbi frequenti, e allargare le conoscenze oggettive. -
Archeologia delle tecniche produttive. Nuova ediz.
Nuova Edizione - Venticinque anni di archeologia globale è una raccolta di pubblicazioni che l'autore ha realizzato, spesso in collaborazione con altri ricercatori, nell'ambito dell'Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM), del Dipartimento di Scienza della Terra e della Facoltà di Architettura dell'Università di Genova. I lavori sono stati selezionati e raggruppati in base ai seguenti temi: 1) Archeologia dell'urbanistica; 2) Insediamenti abbandonati; 3) Caratteri costruttivi dell'edilizia storica; Archeologia delle tecniche produttive; 5) Archeometria. La divisione in cinque temi principali si è resa necessaria per ragioni editoriali, tenuto conto anche dei raggruppamenti didattici. Ciò non toglie che uno degli scopi della raccolta sia anche un invito ad osservare i manufatti e a pensare contemporaneamente con discipline diverse, senza cadere nei pericoli della tuttologia. Se è necessaria infatti l'indipendenza di ciascuna disciplina, per la specializzazione ed il rigore che richiede l'uso dei diversi strumenti di ricerca, è anche utile per l'archeologia globale poter usare molti strumenti onde superare i dubbi frequenti, e allargare le conoscenze oggettive. -
Archeometria. Geoarcheologia dei manufatti. Nuova ediz.
Nuova Edizione - Venticinque anni di archeologia globale è una raccolta di pubblicazioni che l'autore ha realizzato, spesso in collaborazione con altri ricercatori, nell'ambito dell'Istituto di Storia della Cultura Materiale (ISCUM), del Dipartimento di Scienza della Terra e della Facoltà di Architettura dell'Università di Genova. I lavori sono stati selezionati e raggruppati in base ai seguenti temi: 1) Archeologia dell'urbanistica; 2) Insediamenti abbandonati; 3) Caratteri costruttivi dell'edilizia storica; Archeologia delle tecniche produttive; 5) Archeometria. La divisione in cinque temi principali si è resa necessaria per ragioni editoriali, tenuto conto anche dei raggruppamenti didattici. Ciò non toglie che uno degli scopi della raccolta sia anche un invito ad osservare i manufatti e a pensare contemporaneamente con discipline diverse, senza cadere nei pericoli della tuttologia. Se è necessaria infatti l'indipendenza di ciascuna disciplina, per la specializzazione ed il rigore che richiede l'uso dei diversi strumenti di ricerca, è anche utile per l'archeologia globale poter usare molti strumenti onde superare i dubbi frequenti, e allargare le conoscenze oggettive -
Archivi e cantieri per interpretare il patrimonio. Fonti, metodi, prospettive-Archives et chantiers pour l'interprétation du patrimoine. Sources, méthodes, mise en perspective. Ediz. bilingue
Nato dall'esperienza di un seminario internazionale promosso dalla Scuola nel 2018, con il coinvolgimento di studiosi di università francesi e istituti archivistici italiani, insieme con ricercatori del Politecnico di Torino, il volume espande e ridiscute i temi allora affrontati, coinvolgendo anche specialisti e specializzandi. Il dialogo su temi di frontiera legati alla conservazione del patrimonio architettonico e artistico, con sguardi incrociati tra perlustrazione di fonti archivistiche e cantieri di costruzione, di trasformazione o di restauro, segnala l'inscindibilità tra conoscenza della fabbrica, della città e del territorio e programmi di intervento. L'approccio fortemente interdisciplinare ricompare prepotentemente nei casi affrontati, ripartiti in due sezioni, il cantiere storico e i suoi archivi, e il cantiere di restauro e i suoi archivi, ma di fatto in più di una situazione con un fecondo intreccio critico e con temi a cavallo tra conoscenza e restauro. Non mancano le esplorazioni che dal singolo bene si spingono al contesto urbano e financo territoriale, mostrando al contempo la varietà, ricchezza e imprescindibilità dell'archivio come strumento operativo. -
Mazara/Māzar: nel ventre della città medievale (secoli VII-XV). Edizione critica degli scavi (1997) in via Tenente Gaspare Romano. Ediz. italiana e inglese
Il Progetto The Archaeology of Regime Change. Sicily in Transition. 6th-13th centuries (SICTRANSIT – ERC advanced grant 693600) ha consentito di studiare con un’ampia gamma di analisi archeologiche e scientifiche il prezioso contenuto di fosse, pozzi, latrine e silos scavati nel 1997 nel centro storico della città di Mazara in Sicilia. La ricchezza e diversità dei materiali ritrovati, l’integrità dei contesti di rinvenimento e la loro scansione cronologica (dalla fine del VII al XVI secolo) si sono rivelate preziose per ricostruire consumi, scambi, produzioni, abitudini alimentari, tabù religiosi in relazione a importanti cambiamenti sociali e culturali che hanno interessato la Sicilia col passare delle dominazioni bizantina, musulmana, normanna, sveva e aragonese. Le vicende materiali di Mazara, seconda città dopo Palermo per importanza in età islamica e influente sede vescovile con i Normanni, acquistano nuova luce con una lettura dal basso, a partire dai più umili resti della vita quotidiana. La rilevanza dei risultati ottenuti per questa importante città, ha consentito di allargare, rivedere e completare la conoscenza dell'area mediterranea. -
La bibliografia di informatica archeologica nella cultura digitale degli anni Novanta. Nuova ediz.
A trent'anni dalla fondazione della rivista «Archeologia e Calcolatori», si è pensato di avviare, all'interno della collana Futuro Anteriore, una nuova serie editoriale dal titolo ""30 anni di informatica archeologica"""" per ripercorrere alcune tappe che hanno segnato il cammino di un'attività di studio e di diffusione dei risultati della ricerca scientifica in un settore caratterizzato dall'interdisciplinarità. Il primo volume è dedicato all'esame critico della Bibliografia di informatica archeologica, pubblicata sotto forma di rassegna in calce ai primi dieci numeri della rivista e oggi aggiornata e consultabile in rete nel Virtual Museum of Archaeological Computing. Un'analisi retrospettiva, ma anche prospettica, ha così costituito lo spunto per descrivere il panorama culturale internazionale degli anni Novanta, collegandolo alle conquiste dei decenni precedenti e parimenti alle sfide degli anni a seguire, che hanno orientato il corso dell'archeologia digitale del nuovo Millennio."" -
Radicondoli. Storia e archeologia di un comune senese. Nuova ediz.
Quando uscì la prima edizione, questo libro era il primo ad avere come soggetto una zona fino ad allora inesplorata e quasi del tutto trascurata dalla storiografia: l’alta Val di Cecina, una “terra incognita”. Fu un lavoro pionieristico che, inaspettatamente, rivelò una zona ricca di resti antichi e medievali. La curatrice dovette quindi confrontarsi con modelli insediativi fino ad allora poco definiti e con un passato seppellito dai profondi mutamenti che vi si erano avvicendati. Inoltre le rapide possibilità di accesso alle fonti archivistiche e bibliografiche tramite Internet – a cui oggi siamo abituati e assuefatti – erano all’epoca ben al di là da venire, come molte delle moderne tecnologie che consentono un migliore studio dell’archeologia globale di un territorio. Dopo trent’anni, molti spunti di ricerca, che avevano trovato per la prima volta espressione in questo volume, sono stati adottati e perseguiti da altri studiosi, che hanno sviluppato alcune delle tematiche proposte nella prima edizione. -
Primordi. La riscoperta della raccolta del Paleolitico francese del Museo Civico di Modena
Il catalogo della mostra Primordi presenta il secondo appuntamento del progetto di riscoperta delle collezioni ottocentesche del Museo dopo Storie d'Egitto (16 febbraio 2018-7 giugno 2020), caratterizzato anch'esso da un analogo approccio interdisciplinare volto a coniugare discipline scientifiche e studi umanistici. La storia della formazione della raccolta si collega alle origini del Museo Civico e acquista quindi un valore particolare nell'ambito delle celebrazioni programmate in occasione dei 150 anni dalla fondazione, avvenuta nel gennaio del 1871. La mostra è allestita nella grande sala che ospita le raccolte archeologiche e l'allestimento coniuga dimensione ottocentesca e contemporanea intrecciando a una grande vetrina ispirata all'arredo originario di fine Ottocento, che l'attuale percorso espositivo preserva e valorizza, video, apparati multimediali, istallazioni e una interpretazione artistica della più recente visione scientifica dell'evoluzione dell'uomo affidata all'artista Alice Padovani. -
Archeologia e calcolatori (2021). Vol. 32
Il volume 32.1 è suddiviso in due parti. La prima comprende gli articoli proposti annualmente alla rivista da studiosi italiani e stranieri che illustrano ricerche archeologiche interdisciplinari in cui l'uso delle tecnologie informatiche risulta determinante per l'acquisizione, l'elaborazione e l'interpretazione dei dati. Tecniche di analisi statistica, banche dati, GIS e analisi spaziali, tecniche di rilievo tridimensionale e ricostruzioni virtuali, sistemi multimediali, contribuiscono a documentare le testimonianze del passato e a diffondere i risultati della ricerca scientifica. La seconda parte del volume contiene un inserto speciale curato da Angela Bellia e dedicato a una tematica innovativa, l'archeomusicologia, un campo di ricerca multidisciplinare che adotta i metodi dell'archeologia per lo studio della musica e della vita musicale nel mondo antico. Gli articoli s'incentrano sul ruolo delle tecnologie digitali basate sulla modellazione 3D e sulla simulazione del suono per ampliare le conoscenze sugli strumenti musicali dell'antichità e sul prezioso, ma estremamente labile, patrimonio sonoro. Chiude il volume la sezione dedicata alle Note e recensioni. -
Tiziano Mannoni. Attualità e sviluppi di metodi e idee. Nuova ediz.. Vol. 1: Ricordando Tiziano: lezioni e prospettive-Produzioni-Materiali e tecniche costruttive
Come comitato scientifico e organizzativo, il compito che ci siamo assunti non è stato semplicemente rendere omaggio alla memoria di Tiziano Mannoni, e ricordarne l’opera a dieci anni dalla scomparsa, ma evidenziare cosa, e quanto, dei suoi insegnamenti è presente, e vitale, nelle ricerche che conduciamo.L’opera è rivolta soprattutto a chi non ha avuto l’occasione di conoscere l’uomo e il ricercatore che, a nostro avviso, più di altri si è distinto, in Liguria e non solo, per costruire un’archeologia a tutto tondo. Non diciamo ‘globale’ perché, come lo stesso Mannoni sosteneva negli ultimi anni, il termine può dare un’idea sbagliata: di chi eccede in ambizione, non riconosce la complessità dei problemi storici, confonde la propria ricerca con il tutto. -
Il castello di Terrossa. Archeologia di un paesaggio della Val D’Alpone (VR)
Il castello di Terrossa, nel Comune di Roncà (VR), è un sito d’altura posto sulla dorsale delle colline che dividono le provincie di Verona e Vicenza, nella Valle dell’Alpone. Scavato e studiato dall’Università di Verona tra il 2011 e il 2015 ha rivelato una lunga occupazione, risalente all’Età del Bronzo, ma proseguita, a fasi intermittenti, sino al Tardo Medioevo e all’Età Moderna. In questa lunga frequentazione del luogo emergono le complesse dinamiche e le problematiche di un sito e dell’ambiente circostante, fornendo un caso studio sui processi di formazione dei paesaggi attuali e sulla cultura materiale. Il volume presenta la sequenza dello scavo stratigrafico, la cultura materiale, i dati paleoambientali e la contestualizzazione del sito all’interno della valle. -
Archeologia e calcolatori. Ediz. italiana e inglese (2021). Vol. 322
Il volume 32.2 è suddiviso in due parti. La prima contiene un inserto speciale, intitolato ""From Pottery to Context. Archaeology and Virtual Modelling"""" e curato da Vincenzo Baldoni. L'inserto, che raccoglie complessivamente 11 contributi, è suddiviso a sua volta in due sezioni, di cui la prima (The 'Alma Idea' Numana Project) illustra i principali risultati del progetto di ricerca """"Dal reperto al paesaggio: analisi archeologica e modellazione virtuale delle necropoli picene di Numana (AN)"""", promosso dall'Università di Bologna, mentre la seconda (From Pottery to Context: Methodologies, Practices, Case Studies) approfondisce alcune tematiche di ricerca di particolare attualità nel settore dell'archeologia digitale. Nella seconda parte del volume, intitolata """"Archaeological Computing: Selected Papers from the 2020 IMEKO TC-4 MetroArchaeo International Conference"""" e curata da Alessandra Caravale, sono pubblicati i migliori contributi scientifici sull'informatica archeologica selezionati da un Comitato scientifico internazionale e premiati nel corso dell'edizione del Convegno internazionale Metrology for Archaeology and Cultural Heritage (Trento 2020)"" -
Kalligeneia. Origine e caratteri del culto di Demetra nella Sardegna punica IV-I sec. a.C.
Kalligeneia si ripropone di affrontare il tema volgendo lo sguardo al particolare caso-studio della Sardegna cartaginese, adottando una prospettiva interdisciplinare e per quanto possibile sistematica. Risultato è un compendio in cui gli strumenti epistemologici dell'archeologia, dell'antropologia culturale e della storia delle religioni si fondono per evidenziare gli attributi della divinità. Su tale premessa viene realizzato un vero e proprio catalogo di contesti archeologici sardi che intrattengono un rapporto più o meno stretto con la religiosità ""demetriaca"""". Ne deriva un ritratto del tutto particolare della dea della terra, che si colloca propriamente alla frontiera fra il mondo greco e quello punico."" -
Tiziano Mannoni. Attualità e sviluppi di metodi e idee. Vol. 2
Come comitato scientifico e organizzativo, il compito che ci siamo assunti non è stato semplicemente rendere omaggio alla memoria di Tiziano Mannoni, e ricordarne l'opera a dieci anni dalla scomparsa, ma evidenziare cosa, e quanto, dei suoi insegnamenti è presente, e vitale, nelle ricerche che conduciamo. L'opera è rivolta soprattutto a chi non ha avuto l'occasione di conoscere l'uomo e il ricercatore che, a nostro avviso, più di altri si è distinto, in Liguria e non solo, per costruire un'archeologia a tutto tondo. Non diciamo ""globale"""" perché, come lo stesso Mannoni sosteneva negli ultimi anni, il termine può dare un'idea sbagliata: di chi eccede in ambizione, non riconosce la complessità dei problemi storici, confonde la propria ricerca con il tutto."" -
Le monete di Lucca. Dal periodo longobardo al Trecento
La monetazione di Lucca è tra le più studiate sia in ambito regionale che, in parte, in quello italiano. L'antichità e la continuità operativa della zecca cittadina, attiva dall'epoca longobarda sino alle soglie dell'Età Contemporanea, hanno attratto l'attenzione degli studiosi di storia monetaria e numismatica sin dal Seicento. Sebbene siano state numerose le ricerche e le pubblicazioni sulle monete lucchesi di età medievale, diverse sono le questioni rimaste aperte e svariati gli aspetti da approfondire. I nuovi rinvenimenti, cresciuti negli ultimi cinquant'anni di sviluppo dell'Archeologia Medievale in Italia e in ambito mediterraneo, associati a rinnovati studi tipologici sui materiali e alle possibilità offerte dalle analisi archeometriche, hanno offerto alcune risposte ad antichi quesiti e ne hanno al contempo posti altri. Il volume ripercorre le principali tappe della produzione monetale di Lucca, dal periodo longobardo sino allo scorcio del Trecento, alla luce dei dati acquisiti dagli studi nel corso del tempo e di alcune evidenze ed esemplari inediti, proponendo in alcuni casi nuove classificazioni, datazioni e interpretazioni e spunti per ulteriori sviluppi della ricerca. -
La torre e il palazzo Maconi in Siena (XII-XIV secolo). Articolazione degli ambienti interni e controllo dello spazio urbano
Le righe di questo libro vogliono tracciare un profilo dell'influenza che la famiglia dei Maconi ha esercitato sulla città attraverso lo studio e le ricostruzioni delle architetture di sua proprietà. Il casato Maconi è, infatti, una tra le famiglie senesi che ben rappresenta la storia di Siena. Molti sono, come vedremo, i componenti del casato ricordati nei documenti che hanno contribuito alla vita politica, economica e sociale del centro. Il periodo bassomedievale è stato, dunque, influenzato dalla presenza della famiglia Maconi e le tracce di tale relazione sono riscontrabili tuttora tra le mura della torre e del palazzo analizzati in questo volume e anticamente appartenenti al casato. Grazie a questa ricerca è oggi possibile riuscire a rendere fisica la loro presenza storica, questo perché un simile studio ci permette, grazie a una approfondita analisi del costruito, all'analisi della documentazione d'archivio, a sopralluoghi negli ambienti ipogei sottostanti le strutture, al massiccio impiego di modellazione 3D e a una serie di ricostruzioni grafiche, di dare corpo alle proprietà di questo casato poco conosciuto.