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Archeologia in un'abbazia millenaria. San Caprasio di Aulla. Ediz. italiana e inglese
Le ricerche archeologiche condotte negli ultimi vent'anni in concomitanza con i lavori di ristrutturazione della chiesa e dell'abbazia di San Caprasio, ad Aulla, hanno portato a ricostruire parti importanti della storia lunigianese. A partire dalla distinzione delle tre principali fasi, di cui una precedente all'atto di fondazione del 884, che diedero al complesso le forme architettoniche attuali. Ma indagando anche le successive fasi basso e postmedievali. Una ricerca caratterizzata da due aspetti. Il primo è, in tutte le aree di scavo, l'esiguità dei livelli d'uso e, quindi, dei manufatti d'uso comune. Il secondo è dato dalla frequenza di rinvenimenti che non esageriamo nel definire eccezionali: le due fosse in cui fu deposto il corpo di San Caprasio e la complessa architettura della seconda sepoltura che comprende un sarcofago in stucco e un'iscrizione lasciataci dai partecipanti al rito; una grande torre in conci squadrati avente caratteri altrimenti non attestati in Lunigiana, ma anche numerose fosse da campane, manufatti lapidei di qualità, con una griglia cronologica basata su numerose datazioni radiocarboniche. -
Archeologia medievale (2021). Ediz. multilingue. Vol. 48
Il volume XLVIII (2021) è suddiviso, come di consueto, in tre sezioni, Saggi, Notizie scavi e lavori sul campo e Note e Discussioni. Tra i saggi viene presentato un corposo contributo su S. Sisto Project (PIsa) a cura di F. Cantini. J. Celani pubblica un contributo sulle città dell'Umbria nel primo alto Medioevo, mentre M. Randazzo presenta uno studio sulla transizione bizantino-islamica nell'area di Enna. Conclude il volume la sezione Recensioni e segnalazioni. La sezione dedicata alle notizie degli scavi contiene un contributo sullo scavo della pieve di Santa Maria in Castello a Toano (dal cimitero alla torre di età comunale) (N. Mancassola), un secondo articolo è incentrato sulle indagini archeologiche della fortezza bizantina di Luni (A. Cagnana et al.), mentre un testo a cura di F. Cantini riporta nuovi dati sull'area della corte regia di Lucca e sulla zecca urbana; conclude la sezione il consueto spazio dedicato al Bacino del Mediterraneo con un contributo sul popolamento e l'organizzazione territoriale di Hisn Salama (Libia) (H. Abdouli). La Sezione Note e Discussioni accoglie contributi che hanno per tema l'archeologia del territorio e delle strutture murarie come ad esempio la cronologia e l'analisi funzionale del Castello di Comiso (G. Labisi) e le analisi territoriali di Salpi nella Capitanata (R. Goffredo, A. Cardone). Altri temi trattati riguardano le analisi dei materiali: la ceramica tra la tarda Antichità e l'alto Medioevo a Perugia (L. Ceccarelli); i segni graffiti sulla pietra ollare (M. Cortelazzo); le analisi archeobotaniche del lino nel contesto bizantino di Rocchicella di Mineo (A.M. Grasso et al.). Il contributo di A. Cianciosi affronta il tema del ""pozzo alla veneziana"""" e l'approvvigionamento idrico nella laguna di Venezia. Conclude la sezione un articolo su Madaba in Giordania attraverso i resoconti dei primi esploratori (A. Pascolini) e una nota preliminare sul porto di Madayi (Kerala, India) e il commercio post-classico nell'Oceano Indiano fra tarda Antichità e Medioevo (V. La Salvia, M. Moderato, D.V. Hill)."" -
… et nos, homines de Mariano, promittimus castello murare… Marano (Cupra Marittima, AP): campagne archeologiche 2018-2019. Nuova ediz.
La ricerca che questo volume illustra, condotta dal gruppo di archeologia medievale dell’Università Ca’ Foscari Venezia, sotto la direzione scientifica del Prof. Sauro Gelichi, rappresenta uno step importante nel percorso di conoscenza sulle trasformazioni del paesaggio successive all’età antica nel contesto di Cupra Marittima. Le vicende storiche, sociali ed urbanistiche di Cupra rendono questo specifico territorio un caso-studio significativo per una più generale comprensione dei processi di trasformazione del paesaggio delle Marche, dovuti ai ciclici fenomeni di destrutturazione-riaggregazione degli insediamenti dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente. -
La città medievale è la città dei frati?-Is the medieval town the city of the friars? Ediz. multilingue
Fin dalla metà del XIII secolo la presenza degli Ordini mendicanti diventa elemento caratterizzante della città medievale. Questo fenomeno sempre più esteso, che si consolida progressivamente nei decenni seguenti, raggiugendo l'apice nel corso del Trecento, provoca un acceso dibattito all'interno delle comunità conventuali sull'opportunità o meno di erigere complessi duraturi e monumentali nei contesti urbani.La successiva costruzione di una rilevante moltitudine di conventi nella penisola italiana incide profondamente sulle scelte artistiche e architettoniche con soluzioni innovative che verranno replicate, con opportune declinazioni locali, in un ampio contesto territoriale. La crescita della città europea tra XIII e XIV secolo risentirà profondamente della presenza dei conventi mendicanti, determinando l'espansione di alcune aree, l'incremento residenziale e demografico in altre, la trasformazione del tessuto storico prossimo ai principali poli urbani, religiosi e politici.Questo volume prospetta molteplici approcci e competenze utili a far luce sulla complessità e la ricchezza di una delle più significative esperienze religiose dell'età medievale e della prima età moderna. -
Tutto il regno come su una scena. L’immaginario della panégyris di Antioco IV a Dafne
Nel 166 a.C. Antioco IV, re di Siria, promuove a Dafne presso Antiochia una grandiosa panégyris, assemblea a partecipazione popolare, che si rivela un grande contenitore di eventi, la processione, gli agoni, le monomachie e le cacce, la pubblica dispensa degli unguenti, i banchetti: si tratta di uno scenario assolutamente straordinario di ricchezza e di regalità, ma anche di un messaggio politico verso Roma e verso gli altri dinasti ellenistici. La manifestazione è analizzata alla luce della documentazione archeologica e delle testimonianze figurative, che consentono di cogliere anche in retrospettiva la profondità dei rimandi, e si configura come un significativo capitolo dell’arte ellenistica. -
Gli animali a Roma. Tre millenni di interazione con l’uomo. Nuova ediz.
In passato gli animali hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita dell’uomo, fornendogli cibo, protezione, compagnia, svago, agevolazione nel movimento e di questa lunga interazione uomo-animale rimangono tracce nei documenti letterari, epigrafici, archivistici e iconografici, ma soprattutto negli scavi archeologici che ne restituiscono i resti. Il libro racconta tre millenni di storia di animali e uomini a Roma, partendo dai resti animali studiati in quarant’anni anni di ricerche e rinvenuti nei numerosissimi scavi archeologici che sono stati effettuati nell’area urbana e nel territorio limitrofo, integrando le conoscenze che ne derivano con quelle ricavate dalle altre fonti. -
Edifici rustici romani tra pianura e Appennino. Stato della ricerca. Nuova ediz.
L’Oltrepò pavese in generale, la Valle Staffora in particolare, hanno un enorme potenziale informativo per quel che riguarda l’assetto del territorio in antico. Mai però era stato approntato un programma organico di ricerca fino a oggi. I numerosi interventi archeologici operati in quelle terre sono stati generalmente frutto del controllo attento del territorio da parte della Soprintendenza, prevalentemente attraverso interventi di emergenza, derivati da lavori edili o agricoli. L’interesse per l’area a nord di Rivanazzano Terme (PV) è stato improvvisamente acceso da una segnalazione preziosa da parte di un residente, Pier Roberto Rosa, il quale nell’estate del 2015 ha portato alla nostra attenzione un evidente segno insediativo in loc. Cascina Pizzone, nel Comune di Rivanazzano Terme appunto. D’intesa con la Soprintendenza, l’Università di Pavia ha condotto una survey, i cui risultati hanno confermato l’esistenza di un cospicuo deposito archeologico riferibile con probabilità a una villa rustica romana. -
Archeologia dei beni pubblici. Alle origini della crescita economica in una regione mediterranea (secc. IX-XI)
Oltre quaranta anni di ricerche nella Maremma toscana, uno dei territori meglio indagati archeologicamente a livello europeo; un progetto ERC-Advanced, nEU-Med, che ha consentito di rileggere vecchi dati e produrne di nuovi grazie ad un’intensa ricerca multidisciplinare; un tema, i beni pubblici, in questi anni al centro dell’interesse degli storici delle fonti documentarie, qui declinato attraverso il dato materiale. Sono queste le basi di partenza del volume, nel quale i risultati acquisiti dalla ricerca degli ultimi anni all’interno di un’area eletta a caso studio, sono stati innestati su quelli elaborati nei decenni precedenti, con l’obiettivo di individuare i markers materiali dei beni regi e capirne la loro formazione e gestione tra IX ed XI secolo. I risultati della ricerca interpretati in una nuova prospettiva concorrono a individuare una possibile chiave di lettura delle realtà storiche di questa area toscana, capace di generare risposte agganciate a più ampie tematiche: il ruolo del publicum in rapporto alle aristocrazie e alle comunità locali; le trasformazioni dei paesaggi antropici e naturali; la peculiarità di produzioni e scambi; i tempi e i modi dell’incastellamento -
Archeologia e calcolatori (2022). Nuova ediz.. Vol. 33/1
Il numero 33.1, 2022 della rivista Archeologia e Calcolatori è un numero speciale dedicato a “Sistemi e tecniche di documentazione, gestione e valorizzazione dell’architettura storica. Alcune recenti esperienze”. Il volume, curato da Andrea Arrighetti e Rossella Pansini, si sviluppa intorno a un nucleo di sei articoli presentati durante il III Seminario Interdisciplinare “Economie e Tecniche della Costruzione”, organizzato dal Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali dell’Università di Siena, a cui si sono poi aggiunti otto contributi, inviati alla rivista in modo autonomo dai singoli autori e incentrati su tematiche comuni a quelle trattate nel seminario senese, a dimostrazione del vivo interesse verso le applicazioni delle tecnologie informatiche per la conoscenza, la valorizzazione e la tutela delle architetture storiche. Il volume è suddiviso in quattro sezioni, che offrono un’ampia panoramica degli esiti più recenti delle ricerche: Applicazioni di rilievo dell’architettura storica; La gestione dei dati di scavo e architettonici; Il rilievo tra interpretazione e ricostruzione; La comunicazione del dato archeologico. -
Archeologia e calcolatori. Ediz. italiana, inglese e francese (2022). Vol. 33/2
Il volume 33.2 si apre con contributo di Valeria Della Valle e Paola Moscati in ricordo di Giovanni Adamo a un anno dalla scomparsa, in cui si ripercorre l’itinerario interdisciplinare dello studioso tra terminologia, lessicologia e informatica umanistica. Seguono 16 articoli proposti alla rivista da studiosi italiani e stranieri che illustrano l’applicazione delle tecnologie informatiche alle ricerche archeologiche nelle fasi di acquisizione, elaborazione e interpretazione dei dati. Tecniche di analisi statistica (Procrustes Analysis, algoritmi di riduzione della dimensionalità, cluster analysis per il telerilevamento), GIS e analisi spaziali per lo studio del territorio e delle città antiche e per ricreare la diffusione del suono nell’antichità, tecniche di rilievo tridimensionale e ricostruzioni virtuali, sistemi multimediali, sistemi di Intelligenza Artificiale e nuove soluzioni per l’editoria archeologica digitale contribuiscono a documentare le testimonianze del passato e a diffondere i risultati della ricerca scientifica. Chiude il volume la sezione dedicata alle Note e recensioni. -
A misura d’uomo 2. Aggiornamenti alla carta del potenziale archeologico di Cesena. Nuova ediz.
Questo è un lavoro di aggiornamento della carta archeologica di Cesena nella redazione del 2008 (A Misura d’uomo 2008), per quanto concerne la parte territoriale del comune, e implementazione della carta del 1999 (Gelichi, Alberti, Librenti 2008) per la parte urbana. Il primo capitolo è dedicato al censimento dei dati: in continuità con le carte precedenti, si propone una serie di schede di aggiornamento che riguardano gli anni dal 2009 al 2018 per il territorio, e tutti i siti fino al 2018 per la città. Il secondo capitolo propone una serie di schede di approfondimento volte a illustrare alcuni tra gli scavi cesenati più significativi degli ultimi anni. Il terzo capitolo analizza specificamente le problematiche poste dalla determinazione del potenziale archeologico, alla luce di nuovi apporti disciplinari e del confronto con altre esperienze analoghe. Nel quarto capitolo si è cercato infine di affrontare i problemi posti dalle politiche e dalle normative oggi in campo per la tutela e valorizzazione della risorsa archeologica, sia rispetto agli enti statali, sia rispetto agli enti locali che stanno assumendo un’importanza sempre più grande nel panorama dell’archeologia preventiva. -
Archeologia e storia della Val di Chiana. Architetture e insediamenti tra XII e XIV secolo nella Toscana Orientale. Ediz. italiana e inglese
Questo volume è parte del progetto ERC Petrifying Wealth. The Southern European Shift to Masonry as Collective Investment in Identity, c.1050-1300, che indaga i motivi e i diversi significati che durante i secoli centrali del medioevo determinarono nell'Europa mediterranea il progressivo ritorno ad un edilizia in materiale durevole di qualità. Il volume, ulteriore elemento di confronto e riflessione sul tema della pietrificazione e non solo, presenta i risultati delle indagini archeologiche condotte da oltre un decennio su una porzione di territorio della Val di Chiana aretina, all'incirca corrispondente con i comuni di Castiglion Fiorentino, Lucignano e Foiano della Chiana. -
Quaderni di archeologia d'Abruzzo. Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Abruzzo (2013-2015). Vol. 5
Il volume si apre con la sezione dei Contributi contenente saggi di studiosi che da un punto di vista storico e archeologico contribuiscono ad analizzare e approfondire alcuni argomenti cari all’archeologia dell’Abruzzo. La seconda parte contiene il Notiziario, suddiviso per province (L’Aquila, Chieti, Pescara, Teramo) che accoglie le relazioni degli interventi effettuati dal 2013 al 2015 dalla Soprintendenza, sia direttamente che indirettamente attraverso il controllo e/o la partecipazione a scavi, ricerche e studi di archeologia di Università, cooperative o società archeologiche, gruppi archeologici e centri di ricerca italiani e stranieri. La sezione Attività Varie contiene brevi notizie sugli eventi, mostre, laboratori scolastici collegati alla Soprintendenza archeologica. -
Ceramica in uso a Firenze fra Settecento e Ottocento. Vol. 2: Porcellana, Terraglia e Bucchero della Nuova Spagna
Il secondo volume della Ceramica in uso a Firenze fra Settecento e Ottocento tratta di porcellana, terraglia e bucchero della nuova Spagna, dopo che il primo si era occupato esclusivamente di maiolica.Prende in esame la nascita e l’avvento di un materiale prezioso che proveniva dalle mitiche Indie Orientali, la porcellana, già collezionata in Europa da numerose grandi famiglie, concentrandosi esclusivamente sulla ceramica d’uso ad esclusione delle sculture. L’aspetto più innovativo del volume sta nel fatto che si basa quasi esclusivamente sui i documenti cartacei, tutti inediti, trovati negli archivi di famiglie fiorentine e quindi permette di dare un quadro esaustivo degli acquisti di porcellana a Firenze tra Settecento e Ottocento. Il tutto arricchito da apparati dettagliati e da numerose tabelle esplicative. -
Architettura medievale: il Trecento. Modelli, tecniche, materiali. Ediz. italiana, inglese e francese
Il volume nasce dalla convinzione che l’architettura del XIV secolo richieda una nuova riflessione critica e un confronto internazionale sulle prospettive di ricerca. A scala europea si riscontrano sviluppi in tutti i settori dell’edilizia: nella costruzione di edifici sacri, di palazzi pubblici, di strutture residenziali, di castelli e di complessi fortificati. Ancora oggi mancano lavori di sintesi complessivi e ricerche comparative a lungo raggio, in grado di esplorare le relazioni internazionali che guidano le scelte dei committenti, la circolazione dei modelli, l’elaborazione dei progetti, la mobilità delle maestranze. La visione riduttiva di un’architettura “tardo-gotica”, che eredita le grandi conquiste del Duecento e le adatta ad un contesto europeo colpito da uno stato permanente di crisi, in un clima di guerre, di pestilenze e di rivolte sociali, non sembra corrispondere alla realtà di un impegno costruttivo e di un patrimonio estremamente complesso che il Trecento ci ha consegnato. Dall’esigenza di esplorare con maggiore attenzione la congiuntura del secolo, e di porre a confronto gli sviluppi delle ricerche nei diversi paesi, ha preso forma l’idea di questo libro. -
9º Congresso Nazionale di archeologia medievale. Pré-tirages (Alghero, 28 settembre-2 ottobre 2022). Vol. 1
IX Congresso Nazionale di Archeologia Medievale. Volume 1.Il Volume I ospita quattro sezioni: la sezione I “Teoria, metodi e archeologia pubblica”; la sezione II “Commerci, trasporti e consumi”; la sezione III “Luoghi di culto”; la sezione IV “Insediamenti”. -
9º Congresso Nazionale di Archeologia Medievale. Pré-tirages (Alghero, 28 settembre-2 ottobre 2022). Vol. 2
IX Congresso Nazionale di Archeologia Medievale. Volume 2. II Volume II comprende cinque sezioni: la sezione V “Archeologia rurale, ambientale e del paesaggio”; la sezione VI “Produzioni”; la sezione VII “Insediamenti rupestri”; la sezione VIII “Archeologia dell’Architettura” e la sezione IX “Bioarcheologie”. -
Ludite Pompeiani. Nuove prospettive sulla cultura ludica dell'antica città
L e ultime prospettive di ricerca hanno dimostrato che il gioco è una cosa seria: il suo studio consente infatti di penetrare a fondo le strutture mentali e culturali di una società. Il ludus, ieri come oggi, non va infatti inteso come un puro e semplice passatempo, quanto piuttosto come strumento educativo capace di generare nuovi spazi di interazione anche tra di individui dotati di culture e identità differenti. Questo volume, facendo tesoro delle istanze di ricerca sviluppatesi nell’ambito progetto ERC Locus Ludi (# 741520), si prefigge di offrire un’estesa analisi della cultura ludica pompeiana, secondo un approccio olistico sinora mai tentato. I dati raccolti – archeologici, letterari, iconografici, archivistici, epigrafici e numismatici – permettono di dare un’immagine meno stereotipata delle abitudini ludiche degli antichi abitanti rispetto alla vulgata tradizionale, facendoci avvicinare a una realtà così diversa, ma per molti versi così simile a quella contemporanea. -
Le ville romane del Mendrisotto. Primi sguardi sul Tardoantico in Ticino
Le ville romane di Mendrisio-Santa Maria in Borgo, Morbio Inferiore-Zona Mura e San Pietro di Stabio si trovano nel Mendrisiotto, una regione oggi in territorio svizzero situata a pochi passi dagli importanti centri romani di Comum e Mediolanum. Scavati solo parzialmente attraverso interventi di natura emergenziale nel corso del XX secolo, i tre complessi sono qui presentati per la prima volta in uno studio che ne ha migliorato la comprensione planimetrica e la contestualizzazione cronologica considerando nel loro insieme le evidenze murarie, gli apparati decorativi e l’instrumentum domesticum. Il quadro che emerge è quello di una regione dell’ager comensis che, già importante per lo sfruttamento agropastorale del territorio, sviluppa appieno il suo potenziale nel corso del Tardoantico. In quest’epoca le ville, situate in zone collinari, solatie e non lontano dai principali assi stradali verso i valichi alpini, si trasformano in residenze dalle ampie volumetrie e dai sontuosi apparati decorativi. Alla luce dei nuovi dati è oggi possibile aprire stimolanti prospettive di ricerca su un periodo storico fondamentale ma ancora poco studiato nelle terre dell’attuale Cantone Ticino. -
Il valore del patrimonio. Studi per Giulio Mondini
Nato dall’esperienza di un seminario internazionale promosso dalla Scuola nel 2018, con il coinvolgimento di studiosi di università francesi e istituti archivistici italiani, insieme con ricercatori del Politecnico di Torino, il volume espande e ridiscute i temi allora affrontati, coinvolgendo anche specialisti e specializzandi. Il dialogo su temi di frontiera legati alla conservazione del patrimonio architettonico e artistico, con sguardi incrociati tra perlustrazione di fonti archivistiche e cantieri di costruzione, di trasformazione o di restauro, segnala l’inscindibilità tra conoscenza della fabbrica, della città e del territorio e programmi di intervento. L’approccio fortemente interdisciplinare ricompare prepotentemente nei casi affrontati, ripartiti in due sezioni, il cantiere storico e i suoi archivi, e il cantiere di restauro e i suoi archivi, ma di fatto in più di una situazione con un fecondo intreccio critico e con temi a cavallo tra conoscenza e restauro. Non mancano le esplorazioni che dal singolo bene si spingono al contesto urbano e financo territoriale, mostrando al contempo la varietà, ricchezza e imprescindibilità dell’archivio come serbatoio di memoria.