Sfoglia il Catalogo feltrinelli035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 5381-5400 di 10000 Articoli:
-
Le isole delle meraviglie. Racconti di filosofia per ragazzi
In questo lungo viaggio ho visto e sentito cose che mai avrei immaginato. Per me è difficile accettare nuove idee, diverse da quelle che ho appreso da giovane, mentre noto con gioia che Calliope è sempre pronta ad accogliere cose nuove, è curiosa, forse perché è piccola e sta sperimentando la vita. - Lei è saggio Antistene. Tuttavia, anche se con maggior fatica rispetto a sua figlia, può cambiare le sue opinioni. In qualunque momento della vita si può iniziare a filosofare. -
La vita fragile. Antologia dai pensieri
La vita, «la cosa più fragile del mondo» appare in una nudità scheletrica che nessuna scienza e nessuna teologia potranno efficacemente mitigare. Eppure il respiro resta, il sole scalda, la gioia consola. Pascal ci appare ancora oggi un compagno di strada perché la sua ricetta non sa mai d'incenso o di predica, perché detesta gli spacciatori di certezze così come i misantropi che usano il dubbio come strumento di ripulsa. L'impresa di vivere è cosa complessa: Pascal non se lo nasconde, ce ne parla e ancora ci convince. -
Kierkegaard
Kierkegaard non soltanto ha messo in crisi una multisecolare linea di condotta filosofica obiettivante e impersonalistica, ma ha anche realizzato l'esistenzialità della ricerca filosofica. Quest'ultima non è né un lusso contemplativo, né una sublime curiosità verso l'essere, bensì l'esercizio mediante cui la realtà umana si caratterizza come tale. Vi è identità tra esistenza in senso proprio e ricerca filosofica. E ciò è stato non solo asserito, ma, più profondamente, testimoniato da Kierkegaard con la sua stessa vita. -
L' azzardo del bello. L'estetica dell'etica nel pensiero di Jean Genet
Intellettuale scomodo e urticante come pochi altri, Jean Genet è apparso - anche da vivo - refrattario a quel processo di museificazione, tipico della nostra cultura, che - mentre conserva - anestetizza le proposte teoriche, inventariandole come semplici reperti del passato. La buona coscienza borghese lo ha sommerso nel silenzio, attendendo che l'oblio portasse a termine il lavoro sporco; così oggi lo si rappresenta poco, lo si legge di rado, se ne discute ancora meno. Ecco il perché di questo libro. -
Vivi al meglio. Piccolo manuale filosofico di sopravvivenza
"Però, caro Lucilio, ti prego soprattutto di questo: fai in modo che la filosofia penetri profondamente dentro di te e verifica i tuoi progressi non sulla base di ciò che dici o scrivi, ma sulla base della tua coerenza e del controllo che eserciti sulle tue passioni: prova con i fatti la bontà delle parole. Ben altro è l'obiettivo che perseguono i declamatori alla ricerca di un facile successo e gli imbonitori che tengono in pugno l'attenzione di giovani e oziosi con argomentazioni scoppiettanti: la filosofia insegna ad agire non a parlare, e pretende questo, che ciascuno viva secondo le sue leggi perché la vita non smentisca le parole e sia sempre pienamente coerente con se stessa; insomma, per così dire, perché le nostre azioni abbiano sempre lo stesso colore.""""" -
Il pensiero di Bruce Chatwin
Uomo dal carattere complicato e di temperamento indiscutibilmente vulcanico, Bruce Chatwin era approdato ad una sua visione del mondo, ad una precisa filosofia della storia, ad un arcipelago di risposte, compiuto anche se non sistematico. Chatwin aveva delle idee, oltre all'innata dote del raccontare; le sue storie non si limitano a dare forma a vicende interessanti e paradossali, ma illustrano percorsi esistenziali del tutto singolari, connotati da elementi ricorrenti: i personaggi che illuminano le sue trame si svelano come vere e proprie icone del suo pensiero, figure in grado di rendere chiaramente intelligibili ipotesi antropologiche tanto lungamente accarezzate. -
Suono & parola
Con Arturo Toscanini e Bruno Walter, Wihlelm Furtwängler (1886-1954) è considerato uno del massimi direttori d'orchestra della prima metà del XX secolo. Devoto sino all'idolatria religiosa a Beethoven, Wagner, Bruckner e Brahms, dei quali è diventato il sacerdote fondamentalista, Furtwängler ha dedicato loro tra le pagine più alte e ispirate scritte da un interprete della sua statura e della sua epoca. Inediti sino agli anni Settanta, questi saggi sono stati pubblicati in Italia nel 1977 e poi sono scomparsi dal mercato. Questa nuova edizione, redatta con un criterio che ricolloca gli studi furtwaengleriani in un contesto critico-ideologico in luogo del precedente assetto, contiene in appendice anche la sua discografia. -
Io non sono che un critico. Le prime di Verdi alla Scala nella stampa d'epoca (1839-1893)
"Io non sono che un critico"""" funge da libro delle fonti sulle reazioni di critica e di pubblico che un preciso periodo storico ha riservato alle prime rappresentazioni verdiane alla Scala di Milano. Si è pertanto proceduto a recuperare le testimonianze giornalistiche che i maggiori e più attenti critici del Teatro d'Opera hanno redatto e pubblicato. Tra le firme più autorevoli Pietro Cominazzi, Filippo Filippi, Alberto Mazzuccato, Amintore Galli, e tra le riviste Il Pirata, La Fama, Gazzetta Musicale, La Perseveranza. Ogni opera ha un inquadramento storico che contribuisce ad arricchire ed aiutare la lettura delle fonti." -
Schubert. 600 Lieder. Testo tedesco a fronte
La liederistica schubertiana rientra in quel contesto culturale che non solo costituisce un banco di prova per cantanti e pianisti da quasi 200 anni, ma rappresenta anche una vera e propria antologia poetica di produzione sette-ottocentesca. I tedeschi ne hanno fatto un monumento della loro cultura e la musicologia ne fa uno dei capisaldi dei suoi studi. Definire tuttavia questo volume ""solo"""" uno strumento per gli amanti delle Romanze per voce e pianoforte è alquanto limitativo. Trattasi anche e soprattutto di una raccolta organica di poesia tedesca ed europea di alcuni tra i maggiori autori: Goethe, Shiller, Schlecta, Schober, ma anche, e soprattutto forse, di nomi meno noti come Pichler, Collin, Reissig. E poi ancora Eschilo, Anacreonte; e Metastasio, Goldoni, Petrarca che contribuiscono, nella loro originale versione italiana, a costituire il corpus dei 600 Lieder, qui integralmente proposto, con testo originale a fronte, nella curatela di uno dei nostri più riconosciuti traduttori e studiosi di poesia tedesca: Olimpio Cescatti."" -
L'opera italiana del Novecento
Checché se ne creda o dica, il teatro d'opera gode ottima salute, in Italia e fuori. Il repertorio ottocentesco popola le stagioni di tutto il mondo, mentre gli Autori del Novecento devono ancora fare i conti con un pubblico poco affezionato. Come dire: con la Turandot di Puccini (peraltro postuma), basta così; è finita, gli autori sono troppi ed eterogenei. Invece no, perché da quel 1926 è passato quasi un secolo e il tanto materiale accumulato piange, o forse, meglio, reclama considerazione larga, assiemistica, veramente o anche semplicemente storiografica. Si prova a consolarlo e onorarlo questo libro, che i cent'anni li introduce, incornicia, suddivide e riassume; e mentre li sospende fra estetica e cronaca ma anche fra dischi e libri, li percorre con molti nomi e cognomi, titoli e personaggi, compositori e librettisti, direttori e orchestre, registi e scenografi, critici e cantanti. Troppi? Sarà breve per certi motivi arcinoti, il Novecento, ma per la quantità dei prodotti e delle testimonianze d'arte e di musica è lungo, lunghissimo, inevitabilmente finito e tuttavia reso quasi infinito da giovani musicisti comparsi verso la sua fine e ben proiettati a lavorare e produrre nel Duemila. -
Adriano e il II secolo
Despota o principe illuminato? Criminale o umanista integrale? Egocentrico incontrollabile e epicureo aperto al mondo? Le domande che una figura come quella di Adriano pone sono veramente tante. A esse, con freddezza, distacco e fedeltà alle fonti, laddove può, Gregorovius risponde. Ma fa di più e meglio. Nella seconda parte del libro, il grande storico stende un affresco dell'epoca in cui Adriano visse, approfondendo - sempre con chiari riferimenti al principato adrianeo - tutti gli aspetti della vita morale e civile del II secolo, e lo fa attraverso le personalità cardine di quell'epoca: da Luciano a Plutarco, da Epitteto a Demonace, da Antonino a Marco Aurelio. Un testo la cui lettura può ancora indurre a importanti riflessioni e aprire, o riaprire, il dibattito eterno sull'uomo e il potere, l'individuo e la società, l'arte e la morte. -
Memorie di un artista e altri scritti
A distanza di 200 anni dalla sua nascita, Charles Gounod continua a parlarci non solo con le immortali melodie delle sue opere, ma anche attraverso i suoi scritti, non tutti conosciuti o pubblicati in Italia. Se, infatti, la sua incompleta autobiografia, ""Mémoires d'un artiste"""", era conosciuta in una traduzione risalente al 1935, gli altri saggi non sono mai stati tradotti né pubblicati in Italia. In questo libro, che si può considerare un vero e proprio omaggio al compositore francese nel bicentenario della sua nascita, sono stati raccolti e tradotti, insieme ai """"Mémoires d'un artiste"""" e all'""""Autobiograhie de Charles Gounod et de la routine en matière d'art"""", quasi tutti gli articoli da lui pubblicati grazie ai quali è possibile conoscere le sue idee su questioni di carattere estetico, ma anche i suoi gusti musicali a partire dall'amato """"Don Giovanni"""" di Mozart che, per il compositore francese, costituì una vera e propria rivelazione. In queste pagine si possono trovare, oltre ad aneddoti sulla propria vita, giudizi su compositori contemporanei come Wagner, sulla critica musicale inglese, sul pubblico e sui sistemi dell'editoria musicale inglese posta a confronto con quella francese."" -
Un solo mare e la parola-Un sólo mar y la palabra. Ediz. multilingue
L'antologia poetica Un solo mare e la parola (Un sólo mar y la palabra) raccoglie i versi di 57 tra poeti e poete dell'America Latina. Il volume nasce dall'incontro dell'Associazione Grecam, che edita il libro, con questi autori all'interno del Festival Internazionale di Poesia de La Habana a Cuba nel maggio del 2016. Incontro importante, ricco di umanità e vita, che ha confermato il valore, la potenza e la molteplicità di forme che può assumere la parola. Da lì è nata una rete di relazioni culturali che hanno dato forma a questa prima esperienza editoriale; un'unione di tante diversità nella comune cultura latina e l'amore per la parola, aldilà dei mari che ci dividono geograficamente. Un'unione anche di generazioni distanti, attraverso paesi tra loro diversi come il Messico dal Perù o Cuba dall'Argentina. Il libro è composto da circa 120 poesie in lingua originale e tradotte, e inaugura una linea editoriale che ha l'obiettivo di contribuire a dar voce alla poesia, in particolare a quella delle nuove generazioni. -
D'autunno
Il libello divenuto antologia raccoglie i contributi narrativi di penne sannite, nazionali e internazionali. Una raccolta letteraria che graffia e conduce nell'autunno dell'anima attraverso sentieri in cui sentimenti, emozioni, sensazioni uniscono e destrutturato, costruiscono e distruggono, in un'alternanza che ora addolcisce ora incalza il lettore, per raccontare in diverse sfumature un'umanità varia, ma anche e soprattutto il contrasto tra il nostalgico bisogno di un ritorno alla purezza dei sentimenti e il disincanto crudele della loro fugacità. -
D'autunno
Sono racconti sanguigni, potenti, mai esausti. Disegnano l'asprezza dei dolore, il tramonto delle passioni, la stanchezza degli amori perduti, il timore delle speranze. Invadono l'anima del lettore in punta di malinconia, avvolgono il destino nel tempo e ne tratteggiano un ritratto imponente e severo. Vestono figure di donne e uomini sfibrati dai giorni del dolore, e li proiettano verso scenari incerti e tumultuosi. Colorano di scarlatto come la A di Autunno - il senso di vite anguste, ornano di nastri fragili e tesi la speranza di anime acerbe, investono il lettore con colpi decisi... e sublimano sensazioni inquietanti, fortemente reali, dolcemente sognanti. Sono l'Autunno delle delusioni e delle attese, delle speranze e del disincanto, della salvezza conquistata e della crudeltà tiranna: sono la Vita. -
Je suis chocolat. Antologia di racconti
Sono racconti. Storie di uomini. Storie di donne. Densi e potenti, attraversano esistenze erose dal Tempo e scavano tra le pieghe dell'anima. Sono vite circolari, quasi mai rettilinee, si avvolgono su se stesse e spesso costruiscono nodi non più districabili. Gli autori aprono i cassetti segreti dei personaggi, vi rovistano con prepotenza, ne traggono lo stupore che poi trascende nella narrazione. Tratteggiano statue inquiete e leggere, a volte con ironia, spesso con tratti più marcati, ma sempre sanno inquadrarne debolezze, vizi, cedimenti e resurrezioni. Il Lettore non trova pace, viene trasportato nelle storie e in esse si confonde e fonde. Le sfumature dell'esistenza si ritrovano tutte nell'antologia, virtù e miserie, sorrisi e dolore si aggrovigliano, suscitano nel Lettore sensazioni friabili che restano scolpite nella memoria. Il vero protagonista dell'antologia è il piacere, nelle sue sfumature più terrene e nobili. Viene disegnato dagli autori con maestria, è la mano che guida i percorsi umani delle donne e degli uomini dei racconti e li rende meritevoli di essere vissuti. -
A cuore aperto
La freschezza arrogante di passioni d'amore che - conquistate dal cuore in modo insolente - si saldano in un volteggio poetico e racchiudono ombre profetiche. Il tutto mescolato con i virtuosissimi cosmopoliti della poesia, densa di meravigliosi ghirigori metrici. Un'esclusiva esegesi poetica, che vale la pena contemplare sia nelle notti oziose, che nella calura delle taverne d'agosto. Immagini, ricordi e sovrapposizioni sceniche che, in una dimensione chimerica, offrono l'idea e l'emozione di gesti e metafore costruiti come panneggi preziosi. Il desiderio di un novello espressionismo, la consapevolezza di sbalordire, il sogno! Un immenso braciere dove le parole, giocando, attraversano la foga e la disinvoltura di esistere. La tappa di una presa di coscienza. -
Istruzioni di fuga per principianti
Piccolo romanzo on the road, manuale sentimentale di classici rock, retrospettiva appassionata di cinematografia. Nella breve fuga improvvisata di un giovane impiegato di un mobilificio, si compongono i tasselli di una società schizofrenica, governata dalla iper-razionalità dei numeri e da un utilitarismo sfrenato. Partendo da un pretesto prettamente cinematografico - il furto di una valigetta presumibilmente piena di soldi - si dipanano disavventure e inseguimenti rocamboleschi. Sullo sfondo, lungi dai grandi spazi western, le strade e i dirupi della maremma toscana si prestano a un'odissea minimal, mentre Radio Maremma Rock passa i pezzi che hanno fatto la storia della musica internazionale. Con la sua fuga poco convenzionale, Giacomo, donchisciotte moderno, si fa beffe delle regole di tutti i giorni per concedersi al sogno più coraggioso: quello di rendere felici chi ci è accanto. -
Il raccoglitore di pigne
C'è una pianura, a sud di Salerno, che si stende lungo il fiume Sele e costeggia il mare con una pineta fitta e ricca di storie. Qui una popolazione di invisibile - marocchini, algerini, rumeni, indiani... - sopravvive lavorando nei campi, alla ricerca, fin dalle prime ore dell'alba, dell'ingaggio che consenta loro di sfamarsi. Ahmed è un giovane marocchino, esperto nella raccolta delle pigne. Nessuno è più veloce di lui nel riempire i sacchi sulle alte chiome dei pini. Un giorno, durante la raccolta, trova un crocifisso d'oro intarsiato di diamanti e lo nasconde in tasca. Quel talismano - paradigma di un'intera civiltà - porta con sé sogni e paure, costringendo Ahmed a una difficile battaglia interiore. Caporali disumani, prostitute romantiche, allevatori indiani, trattoristi specializzati, capre, bovini e case più simili a pollai che ad abitazioni per l'uomo emergono da una scrittura materica e onirica al tempo stesso, che ha il respiro dei grandi narratori sudamericani, fa parlare direttamente gli alberi e Gesù Cristo e - nel raccontare - svela la trama sottesa alla disperata ricerca della felicità che, da sempre, spinge gli uomini a migrare come uccelli. -
Storia dei miei fantasmi
Le piccole storie che ci abitano, le conversazioni a margine di una notte, i ricordi da elaborare, le foto, i vecchi dischi, le parole: tutto quello che parla di noi può essere detto in un racconto. I fantasmi che aleggiano in queste pagine sono tanti: essi prestano il velo a persone che amiamo o che ci hanno accompagnato per un pezzo della nostra vita. Sono rimasti a ragionare con noi, in un'anticamera intima e quotidiana, dove si scontrano a viso aperto le paure antiche e il coraggio di vivere. Il genere del racconto, spesso considerato ingiustamente un genere fantasma, qui si rivela in tutte le sue potenzialità, offrendo lo spunto per entrare nelle ferite, indagare nell'ombra e riemergere; tutto nel tempo di poche fermate di metro.