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Vlad. Una leggenda napoletana
Un misterioso personaggio, che afferma di aver vissuto attraverso i secoli fino ai giorni nostri, ritiene di essere arrivato ad una svolta importante nella sua ricerca. Approdato a Napoli, scopre, all'interno del chiostro di un edificio monumentale, un sepolcro che custodisce le spoglie del principe Vlad ""Țepeș"""" III di Valacchia, passato alla storia con il nome di """"Dracula"""". Ai più arditi lettori, questo volume consentirà di immergersi in un racconto unico nel suo genere, che fonde graphic novel, romanzo storico e suggestioni cinematografiche, rendendo l'esperienza narrativa inedita e coinvolgente. Contiene contributi e approfondimenti storico letterari."" -
Lost in my back. «Tutto bene, grazie!» Come sopravvivere al maldischiena
Due catene di flashback, lunghi trent'anni, che si snodano parallele, come spire di un dna fantastico, attorno alla colonna vertebrale del protagonista fino a fondersi in un finale teso come il cavo che sostiene un ponte e morbido come l'abbraccio di un bambino; un'incursione a metà fra l'apocalisse e il nirvana in cui la poesia si attorciglia al linguaggio medico per un esito tutt'altro che scontato. Un tentativo, all'ultimo respiro, di sanare la dicotomia fra l'attraversare quest'epoca asfittica rendendosi invisibili e la necessità di mostrarsi per chiedere un aiuto nel mitigare dolori divenuti insostenibili. Così l'incontro con operatori di diversa formazione e sensibilità, accomunati dal fatto di rappresentare l'ultimo anello di una catena a cui si appigliano persone in cerca di un sollievo antalgico, si trasforma in traversata epica tra sofferenza, disperazione ma anche leggerezza di decenni passati nel tentativo di non fare i conti con una malattia che rende la vita più complicata di quanto uno possa immaginare. Nell'illusione di poter ovviare così all'inevitabile, ossia spararsi. -
Il mio Richard. Letture per la nuova edizione dei romanzi polizieschi di Ezio D'Errico
Emilio Richard, commissario nato dalla penna di Ezio D'Errico nel 1936, fa la propria entrata nel panorama letterario europeo poco dopo la temporanea uscita di scena del suo omologo più famoso, Jules Maigret, e, quasi a raccoglierne un immaginario testimone, si insedia negli stessi uffici del Quai des Orfèvres. Loris Rambelli, massimo esperto e conoscitore di Ezio D'Errico, traccia qui un quadro dettagliato su un periodo storico e su un raffinato modo di concepire la scrittura del romanzo poliziesco, incentrato sulla massima attenzione alla coerenza psicologica dei personaggi. -
Divine lettere. Inferno. Ediz. limitata
Dalla collaborazione di un tipografo con un disegnatore nasce una versione del tutto originale dell'Inferno di Dante. Il testo viene inscritto nei contorni delle lettere che compongono il titolo della cantica. La stessa traccia, riflessa verso il basso, ospita i disegni che commentano graficamente i canti raccolti nella corrispondente lettera superiore, per un effetto sorprendente. Il tutto in formato gigante. Le doppie lettere in dimensioni reali misurano, infatti, quasi due metri ciascuna in altezza. In questo volume, edito in tiratura limitata e numerata, si riproduce, in scala, l'intera cantica illustrata. Il curatore, Roberto Cadonici, descrive così l'impresa: ""Un folle volo, celebre sintagma di questo capolavoro universale: si potrebbe definire diversamente l'idea di mettere assieme arte grafica e arte tipografica per questa singolare, nuova - e così poco tascabile - edizione della Commedia?""""."" -
Divine lettere. Inferno
Dalla collaborazione di un tipografo con un disegnatore nasce una versione del tutto originale dell'Inferno di Dante. Il testo viene inscritto nei contorni delle lettere che compongono il titolo della cantica. La stessa traccia, riflessa verso il basso, ospita i disegni che commentano graficamente i canti raccolti nella corrispondente lettera superiore, per un effetto sorprendente. Il tutto in formato gigante. Questa edizione, da collezionare, è invece costituita da una esclusiva stampa miniaturizzata in unico foglio dei sette pannelli a dimensione reale (200 x 85 cm ciascuno). L'intera cantica illustrata è confezionata singolarmente in una elegante bottiglia in pet verde con la descrizione dettagliata della genesi e delle peculiarità di questa impresa. -
Da un balcone
Per la prima volta in volume un racconto disperso della nota autrice napoletana. Invano, infatti, cerchereste questo testo tra le molte raccolte di Matilde Serao. Dopo l'uscita in rivista nel 1885 era scomparso, anche per la sovrapposizione tematica con il suo libro forse più celebre, ""Il ventre di Napoli"""". Oggi, dopo quasi un secolo e mezzo di oblio, possiamo tornare a leggerlo e ad apprezzarlo grazie a questo ritrovamento. Protagonista è un vicolo della Pignasecca, uno dei quartieri della Napoli da sventrare, con le sue storie abbozzate con pochi tratti ma già pienamente definite: una galleria di pittoreschi personaggi delineati e analizzati con grande rapidità ma anche con profonda partecipazione emotiva."" -
La cucina pistoiese
Se la cucina toscana è asciutta e fatta di quattro o cinque cose essenziali, per dirla con Indro Montanelli, quella pistoiese è la quintessenza di questa cucina del territorio. Luciano Bertini presenta piatti semplici che sembrano aver sempre fatto parte, in modo naturale, della nostra storia. Si pensi alla fettunta (cosa diversa dalla bruschetta, precisa l'autore) o alla pasta con i fagioli. Ma più che una raccolta di ricette, il libro è il racconto inedito di come una sapienza degli alimenti si sia sedimentata nella vicenda delle generazioni e di come sia stata reinterpretata e rinnovata da cuochi popolari a Pistoia. Olio, fagioli e pane compongono così, insieme ad altre cose, una bella storia alimentare. -
Divine lettere. Purgatorio. Ediz. illustrata
Dalla collaborazione di un tipografo con un disegnatore nasce una versione del tutto originale della Divina Commedia di Dante. Il testo viene inscritto nei contorni delle lettere capitali che compongono il titolo della cantica. La stessa traccia, riflessa verso il basso, ospita i disegni che commentano graficamente i canti raccolti nella corrispondente lettera superiore, per un effetto sorprendente. In questo volume si riproduce l'intera cantica illustrata del Purgatorio. Nella presentazione Filiberto Segatto descrive così l'impresa: «Attraverso la compressione del testo nei ""volumi"""" delle lettere che formano le parole """"Inferno"""", """"Purgatorio"""" e """"Paradiso"""", e attraverso il loro riflettersi nello spazio saturato dalla componente grafica dell'opera, otteniamo anche una nuova direttrice nella lettura della Commedia, non più orizzontale, come nella norma, ma verticale. E tale verticalità non può non richiamare la direzione del cammino dantesco, dagli abissi infernali all'alto dei cieli». Un libro che si sfoglia come un calendario ma si apprezza come un incunabolo."" -
Divine lettere. Inferno. Ediz. illustrata
Dalla collaborazione di un tipografo con un disegnatore nasce una versione del tutto originale della Divina Commedia di Dante. In questo volume la riproduzione dell'Inferno. Il testo viene inscritto nei contorni delle lettere capitali che compongono il titolo della cantica. La stessa traccia, riflessa verso il basso, ospita i disegni che commentano graficamente i canti raccolti nella corrispondente lettera superiore, per un effetto sorprendente. Il curatore, Roberto Cadonici, descrive così l'impresa: ""Un folle volo, celebre sintagma di questo capolavoro universale: si potrebbe definire diversamente l'idea di mettere assieme arte grafica e arte tipografica per questa singolare, nuova - e così poco tascabile - edizione della Commedia?""""."" -
Musei in Toscana dentro e fuori la cornice
L'autore presenta la raccolta di cinquantatré racconti scritti dopo aver visitato altrettanti musei, scelti tra i numerosi della Toscana. Lungo il cammino incontriamo chi è passato prima di noi. Storici dell'arte che studiano l'opera che li ha magnetizzati. Scienziati, impegnati a rappresentare anche a Dario, che ha cinque anni, quali erano le forme di vita cinquecento milioni di anni fa sui monti intorno al museo. Archeologhe che raccontano impressioni e dubbi di fronte a quello che nello scavo appariva un rinvenimento eccezionale. Collezionisti, diventati raffinati specialisti, e così pure i custodi che conoscono le attese dei visitatori al pari degli scricchiolii del pavimento. Spesso l'incontro con queste persone vale la stessa visita. I musei della Toscana sono musei imbricati nel territorio, con rinvii continui all'esterno. Da una terrazza del museo di Santa Maria della Scala o da una sala della Pinacoteca a Siena possiamo capire la città meglio che da qualsiasi altra rappresentazione. Così come dalle bifore del museo archeologico di Massa Marittima si ha un impaginato unico della cattedrale di San Cerbone. Al mondo non esistono molti altri musei dove questo sia possibile. -
Avrei voluto scarnire il vento
Trentadue poesie dedicate ad altrettante figure femminili (Virginia Woolf, Frida Kahlo, Etty Hillesum, Penelope, Margherita Hack, Saffo, Giovanna D'Arco, tra le altre) unite da elementi comuni che vanno al di là del loro tempo. Ne esce una conversazione di più voci di donne di grande sensibilità, dallo spirito libero, che hanno vissuto seguendo il moto della loro intelligenza, ma anche del loro cuore. Una serie di ritratti in versi liberi da schemi metrici ma rigorosi nella loro palpitante tensione lirica. -
L' ultimo volo del gabbiano. Ediz. integrale
Possono una cartella rossa, un taccuino dalla copertina bianca, la musica, ma soprattutto il caso cambiare la vita di una persona? Ne ""L'ultimo volo del gabbiano"""" sarà proprio la casualità degli aventi a tessere una trama dai risvolti imprevisti e per nulla scontati. L'amicizia e l'amore saranno il filo conduttore di due storie che intrecciano, nella condivisione di un'emozione, altrettante vite parallele. E, infine, c'è il gabbiano che dall'alto del suo volo si fa messaggero di rapporti mai vissuti fino in fondo, legando indissolubilmente il passato al presente."" -
Il velo squarciato. Le indagini del maresciallo Fontana
L'assassinio di una suora, alla prime luci dell'alba, scuote la comunità di Rasigno. Per il maresciallo Antonio Fontana è la prima indagine importante in quel piccolo comune del centro Italia poggiato sul mare. A dargli una mano, Marco, un cronista di nera di lungo corso che quella cittadina la conosce fin nelle viscere, sa bene pregi e difetti di quanti la abitano. In un crescendo di scoperte che portano l'alta borghesia cittadina dei colletti bianchi e degli abiti eleganti a calare la maschera mostrando il suo vero volto fatto di vizi e perversioni, Fontana si dovrà scontrare contro un muro di silenzi, depistaggi e verità apparenti prima di far luce sull'omicidio. Un'investigazione che per il sottufficiale dei carabinieri si presenta quanto mai complessa perché, per dirla con le sue stesse parole: ""La verità spesso è nascosta sotto la sabbia, quando scavi per cercarla, altra sabbia si andrà a posare sopra provando, ancora una volta, ad occultarla. Quando finalmente l'avrai afferrata tra le mani, poi, dovrai ancora svuotare intorno perché ciò che appare non è quasi mai ciò che è""""."" -
«Così in politica io oggi sono quello ch'ero a vent'anni». l'attività politico-parlamentare di Benedetto Musolino fra equità sociale ed equilibri internazionali. Nuova ediz.
Il volume ripercorre la biografia politica del patriota Benedetto Musolino (1809-1885), fondatore, nel Risorgimento, della setta denominata Figliuoli della Giovane Italia e, più tardi, deputato al Parlamento italiano per varie legislature. Repubblicano, ma antimazziniano, vicino alla Sinistra storica, ma con frequenti e originali distinguo rispetto a essa, fu artefice di numerose proposte di legge finalizzate a realizzare una maggiore equità fiscale e a combattere la povertà, non trascurando mai la dimensione internazionale che, anzi, fu sempre al centro dei suoi interessi politici, improntati a una strategia di contenimento dell'espansionismo russo mediante una salda alleanza con la Gran Bretagna. -
Parma. Ediz. a colori
A Parma, come a una donna amata, è dedicato questo volume di Franco Maria Ricci, un ritratto della città con immagini e schede, una per ogni monumento importante o angolo curioso e poco conosciuto. Lo splendore medievale del Battistero, la grande pittura manierista di Parmigianino, gli affreschi pieni di movimento e di grazia soffusa del Correggio, i palazzi e le chiese del centro storico, la magnificenza dei Farnese, la grandeur che pervade i monumenti dell'epoca di Maria Luigia e i nuovi linguaggi del Novecento di Mattioli e di Bocchi si offrono, pagina dopo pagina, agli occhi del lettore. La forma del volume ricalca quella della città, con la divisione tra le due sponde dell'acqua, ma l'itinerario viene arricchito da una sortita fuori città, alla scoperta dei luoghi più affascinanti del territorio circostante, dai castelli della Bassa parmense al Labirinto della Masone, alla sorprendente collezione custodita presso la villa Magnani Rocca o agli oggetti della civiltà contadina del Museo Guatelli. Ad accompagnare il lettore in questa passeggiata per immagini sono le puntuali schede curate da Maria Cristina Chiusa e i due saggi introduttivi, dedicati uno al tempo e uno allo spazio: il primo, di Gianni Guadalupi, narra col piglio del racconto le alterne vicende storiche della città, il secondo, di Marzio Dall'Acqua, ne descrive la forma. -
Torrechiara
Adagiato sulle colline parmensi ed edificato a partire dal 1448 per volere di Pier Maria Rossi, il castello di Torrechiara fonde con raro equilibrio i caratteri funzionali della fortezza con l'eleganza e la ricchezza proprie della residenza nobiliare. Realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, il volume, con il testo della storica dell'arte Alessandra Mordacci, è un agile compendio sul castello e ne rivela, pagina dopo pagina, le meraviglie custodite al suo interno, ma anche la storia dell'edificio e i segreti dell'architettura, con le relazioni proporzionali tra le varie parti degli edifici, rapportabili alle armonie musicali, ispirate alla geometria pitagorica e ai concetti filosofici che influenzarono l'arte del Rinascimento. Percorrendo le sale del castello il lettore potrà ammirare, osservandoli nel dettaglio, gli affreschi magistralmente fotografati da Massimo Listri. Le grottesche del giocoso ""Salone degli acrobati"""", gli imponenti stemmi nobiliari che mostrano i legami di potere tra i Rossi e altre famiglie influenti dell'epoca e le decorazioni che richiamano temi mitologici o paesaggistici delle altre stanze. Soprattutto ci si soffermerà sulla """"Camera d'Oro"""", con i bellissimi affreschi che rievocano l'amore tra Pier Maria Rossi e l'amante Bianca Pellegrini, ma mettono in luce anche l'estensione dei domini di Pier Maria e il suo buongoverno. Un percorso armonico, corredato da numerose immagini, all'interno di uno dei monumenti più scenografici del territorio parmense."" -
La Chine en miniature. Ediz. a colori
Raccogliere l'essenza della Cina del XVIII secolo attraverso un centinaio di miniature sembra un'impresa impossibile. Eppure, su ordine del ministro dello stato francese Henri Bertin, supervisore della compagnia delle Indie Orientali sotto Luigi XV, affascinato dal mondo esotico e dal gusto settecentesco delle chinoiseries, i due preti cattolici cinesi Aloys Ko e Etienne Yang si recarono in Francia per undici anni e compilarono questa raccolta illustrata. Cinquant'anni dopo, fu Jean-Baptiste Joseph Breton - straordinaria figura di poligrafo e divulgatore, oltre che traduttore e stenografo - a utilizzare tale patrimonio di informazioni e immagini pubblicando a Parigi un meraviglioso compendio sulla Cina in sei piccoli ma curatissimi volumi: La Chine en Miniature, stampato fra il 1811 e il 1812. Questo libro edito da Franco Maria Ricci ne ripropone tutte le tavole a colori e le descrizioni in lingua francese originale, talvolta abbreviate, svelando un mondo lontanissimo dall'Occidente e dalla sua mentalità, strano e affascinante. Le immagini hanno mantenuto intatto il loro fascino, componendo un ritratto della Cina curioso ed eclettico, oltre che incredibilmente dettagliato, esplorando numerosi aspetti della vita quotidiana di quella nazione, fino ad allora pressoché sconosciuta in Occidente, della quale solamente mercanti e missionari recavano sporadiche notizie. Due sono i testi introduttivi, il primo in inglese il secondo in italiano. Il saggio di Hwee Lie Blehaut, storica dell'arte cinese, racconta il clima storico e culturale in cui si sviluppò l'idea della Chine en miniature, mentre il testo di Giorgio Antei studioso e accademico, propone un focus sulla visione dello straniero e del ""barbaro"""" nella cultura occidentale e in quella cinese, a partire dai tentativi di evangelizzazione portati avanti soprattutto dai gesuiti. Un viaggio nel tempo e nello spazio, alla scoperta di una civiltà che può forse apparire remota ma, pur cristallizzata in quei disegni così accurati, dispiega ancora oggi la sua forza vitale."" -
Cripto-ontologia della scrittura
Cripto-ontologia della scrittura è, da un lato, un articolato e denso confronto filosofico ingaggiato da Christoph Türcke con le teorie della scrittura di Deleuze e di Derrida, dall'altro un approfondimento della sua teoria circa l'origine della scrittura dalla ferita rituale. Türcke ha buon gioco nel mostrare come la nostra epoca non sia solo quella del proliferare rizomatico delle differenze ma anche quella del branding e dei loghi. Questi ultimi, egli scrive, «se vogliono cogliere la loro occasione, non devono solo essere del tutto conformi allo spirito del loro tempo, ma anche avere tratti talmente affilati e concisi da comunicarsi bruscamente - per così dire imprimersi a fuoco». E chi è senza logo si sente perduto. Incidere la propria pelle significa «rendere sé stessi un monumento vivente contro l'assenza di tracce». -
Eccitazioni mediali. Forme di vita e poetiche non simboliche
Il libro è un tentativo di risposta a due questioni: la prima riguarda le ragioni della profonda crisi dei processi ""simbolici"""" rintracciabile nelle forme contemporanee di vita umana; la seconda è relativa alle altrettanto profonde trasformazioni nelle sperimentazioni artistiche che si sono imposte a partire dalla seconda metà del Novecento. Il volume cerca innanzitutto di mostrare come gli ambienti mediali della fotografia, del cinema, della televisione e del computer abbiamo accelerato e radicalizzato la crisi del simbolico, ciascuno condizionando specifiche modifiche destrutturanti sia negli assetti sociali sia negli assetti psichici degli individui, ciascuno ri-mediandosi e ibridandosi con gli altri in modalità complesse. In secondo luogo, il libro sostiene che le trasformazioni in senso non-simbolico delle pratiche artistiche tardo novecentesche non sono solo il riflesso del composito """"processamento"""" non-simbolico al quale sono state sottoposte le forme di vita contemporanee, ma contengono anche una risposta artistico-culturale, in buona parte ancora da portare alla luce, alla crisi dei mondi simbolici."" -
La dislocazione. Vol. 1: Esperienza e struttura.
Il concetto di dislocazione in Italia viene usato per lo più in senso militare, in altre lingue in senso medico, relativamente alla fuoriuscita di un osso dalla sua sede naturale. Ma in Inghilterra a partire dal XIX secolo ha assunto un significato di sfasamento e sconnessione che può avere un'accezione sia di sconvolgimento sociale, sia di profondo disagio e malessere morale. Probabilmente nella società attuale, segnata da crisi epocali e da emergenze umanitarie che travolgono come uno tsunami la vita degli individui, le due accezioni vanno a sommarsi. Non a caso il termine 'dislocation' è stato recentemente impiegato dai media anglosassoni tanto in riferimento ai fenomeni di disagio connessi all'esperienza della migrazione, quanto in riferimento al disagio che ha portato molti occidentali a riversarsi nei movimenti cosiddetti populisti. In questo senso la dislocazione è la cifra del disagio che accumuna questi due fronti (ma non solo) che oggi si combattono nell'ennesima guerra tra poveri. In questo progetto è stato scelto di focalizzare un primo volume maggiormente sull'accezione filosofico-morale e un secondo volume su quella politico-sociale.