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Il mendicante arabo
Vittorio Baiamonte è un affascinante uomo prossimo alla sessantina, dalle apprezzate doti umane e dai molteplici interessi, ma è anche un agente dei Servizi Segreti italiani. Vive in una nota località turistica dell'Italia Meridionale dove le sue giornate scorrono in una atmosfera di serenità e tranquillità, tra la gestione della sua tenuta, un caffè al solito bar, una sortita di pesca con la sua barchetta, un sorso di buon vino, uno scambio di battute con qualche amico. Un summit di Ministri dell'Unione Europea, lo vedrà ufficiosamente coinvolto con quello che dovrebbe essere un semplice compito di supporto. Si troverà invece ad affrontare una serie di attentati nonché l'imprevedibile incontro con un amore degli anni lontani. -
Chef sarà lei
"Chef sarà lei"""" non è la classica biografia, ma il viaggio d'amore di una terra alla conquista dell'oriente. Rino De Feo, lo chef matto, non è un emigrante, ma un uomo che prova ogni giorno ad esportare un modo di pensare, una cultura, un modo di mangiare. Far conoscere la cucina napoletana, quella della tradizione, quella povera, ricca di idee, quella con pochi ingredienti a disposizione è il messaggio rivoluzionario di un piccolo uomo di Castellammare di Stabia che ogni giorno conquista, con la sua arte culinaria, semplice e nel contempo folle, un piccolo pezzo di mondo." -
Le avventure di Milly nel regno di Mangionia
"Le avventure di Milly nel regno di Mangionia"""" narra la storia di Milly, una vispissima ragazzina di otto anni pervasa da un'incontrollabile golosità. L'attrazione nei confronti di certi spuntini e snack ipocalorici, sinonimo di una scriteriata condotta alimentare, condurrà Milly in uno sbalorditivo reame pieno zeppo di ogni genere di ghiottoneria dolce o salata: Il Regno di Mangionia. Età di lettura: da 8 anni." -
FolleMente
Alice è una donna realizzata, sicura e altera, dal volto duro e impenetrabile. Allo stesso tempo si rivelava una bimba smarrita e sinceramente pentita per le sue disubbidienze. Ferita in mille battaglie, attraversa la vita con spirito indomito in cerca della sua salvezza. Filippo Giordano, medico ipnotista, è il suo terapeuta: minatore dell'anima, speleologo della mente. Accompagna i suoi pazienti nel buio luminoso dell'inconscio, in uno stato di veglia incosciente, nei meandri della psiche, per smuovere emozioni imbalsamate. Un direttore d'orchestra che accorda i mille strumenti dissonanti di anime confuse, traboccanti di dolore. Entra col paziente in trance, in cerca della pace, refrigerio. Riscrive le storie che raccontano di spiriti dolenti e sofferenti. Rosari fatti di filo spinato, che feriscono le mani in cui scorrono. Durante le sedute ipnotiche il linguaggio vago, sibillino, inintelligibile al raziocinio è indispensabile per superare gli ostacoli che la ragione oppone al dissolvimento delle nebbie dell'inconscio. -
Oltre tutto e tutti. Nuova ediz.
Le poesie di Laura Bellotti lasciano il segno, le parole sono incisive, affilate e taglienti come lame. Il binomio yin e yang, ovvero le due forze cosmiche opposte, che si completano come l'uccello Jian, che diviso a metà è alla ricerca dell'unione perfetta con la parte mancante, è il leitmotiv che traspare da questa raccolta. La donna eroina è il fiore di loto che esprime gentilezza e nobiltà d'animo emergendo dalla pochezza e dalle miserie del mondo. -
Sibilla la fata funesta. Il terremoto infinito del 2016
Sono passati tre anni dai tragici eventi sismici che nel 2016 provocarono 300 morti e distrussero il territorio intorno ai Monti Sibillini ma ancora oggi non si può parlare di ricostruzione finora impantanata nelle sabbie mobili della burocrazia. L'Italia è un paese magnifico ma fragile con tanta storia e poca memoria. Ad ogni catastrofe scatta la cultura dell'emergenza: un po' di commozione, un pizzico di solidarietà, qualche cresta sugli eventi se non qualche ruberia, tante strumentalizzazioni. Certo è impossibile prevedere i terremoti ma è possibile mettere in sicurezza il territorio e i suoi edifici pubblici e privati: si eviterebbero lutti e tragedie ma alla lunga costerebbe meno delle continue toppe che vengono applicate qua e là. Questo libro raccoglie alcuni articoli pubblicati negli anni dopo il sisma, le testimonianze e le proposte di associazioni e singoli rappresentativi della realtà del cratere ma riguarda tutti gli abitanti del Bel Paese. Se riuscirà a smuovere qualcosa, a contribuire allo smantellamento della cultura dell'emergenza e alla nascita di una lungimirante cultura della prevenzione e della sicurezza non sarà un libro inutile. -
Città oltre l'auto. Più prossimità e meno auto, una visione del futuro, salvare il clima e migliorare il nostro stile di vita cambiando il rapporto tra città, mobilità e sistemi di trasporto
Di questo libro potete fare l'uso che volete: persino leggerlo. In quel caso potreste convincervi, se non lo siete già, dell'importanza del muoversi o far muovere persone e cose nelle città del mondo, di come i trasporti e la mobilità urbana interagiscano con tutte le attività umane e di quanto essi saranno decisivi nella battaglia per il clima. Il libro pone il problema del peso eccessivo della mobilità in generale e della mobilità individuale e fornisce osservazioni, prove e indizi sul come si sia arrivati ad una impropria dominanza delle auto nella mobilità di gran parte delle nostre città, in particolare in quelle più piccole e meno dense. -
Design del neoseriale. Sociologia dell'immagine nella post-serialità digitale
Film, serie tv, serie web: è in questi tre canali che precipita l'intero immaginario della narrazione moderna e poi postmoderna, compresi i ""furti"""" che queste hanno commesso e continuano a commettere verso formazioni sociali precedenti, a partire dalla civiltà greco-antica. L'immagine contemporanea è il punto di catastrofe di un universo popolato da tutte le visioni e i fantasmi creati e proposti dal cinema, dal fumetto, dalla fotografia, dalle avanguardie storiche, dalla pubblicità... fino ad arrivare ai videogiochi. Il workshop aveva come oggetto il punto d'arrivo della serialità televisiva e cinematografica e le commistioni fra i due territori, sempre più organiche e fertili in quella fase socio-storica - la nostra - che, ancor prima di finire di fare i conti con la postmodernità, come osservano diversi studiosi anche di provenienza e culture differenti, sembra proiettata verso un'ulteriore fase storica, ancora dai contorni sfumati ma dalla sostanza ben presente, che almeno provvisoriamente si è d'accordo a definire """"postumana"""", mettendo al centro delle riflessioni la trasformazione antropologica da cui siamo investiti a causa dell'impatto con le nuove tecnologie cibernetico-digitali e del superamento della condizione """"umana"""" nata con l'Umanesimo. Questo libro raccoglie i risultati di un workshop svoltosi presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli per la cattedra di Sociologia della Comunicazione dei corsi di Graphic Design e Multimedia. È a cura di Adolfo Fattori, docente di Antropologia delle Società Complesse presso lo stesso Istituto e raccoglie gli interventi di studiosi impegnati a scandagliare il rapporto tra media, immaginario contemporaneo e trasformazioni antropologiche in atto."" -
Di cose oscure e inquietanti. Immaginario, letteratura e serie TV
Da ""It"""" a """"It"""", da """"Blade Runner"""" a """"Blade Runner 2049"""", da """"I segreti di Twin Peaks"""" a """"Twin Peaks 3"""", sembra - parafrasando Robert Musil - che le """"vecchie cose"""" siano destinate a """"ritornare""""... Gli ultimi decenni sono stati definiti dal primato del """"post"""": postindustrialismo, postfordismo, postmodernità - fino a ragionare, nei nostri anni, di postserialità e postumanesimo per dare nome alle trasformazioni che hanno investito le identità e l'immaginario. Sottotraccia ai mutamenti strutturali in corso, il calco dei racconti e delle narrazioni era quello della narrativa di science fiction, dell'horror, del thriller, delle """"leggende metropolitane"""". """"Di cose oscure e inquietanti"""", pubblicato per la prima volta nel 1995 per Ipermedium Libri, coglieva all'alba della globalizzazione e della digitalizzazione i primi barlumi dei mutamenti in atto, individuava tracciati, evidenziava radici - nel romanzo gotico, nel noir americano, nel grande cinema di Hollywood."" -
Traiettorie dell'immaginario. Percorsi della sociologia della narrazione e dell'immagine
L'immaginario è parte dell'esistenza della specie umana sin dalle sue origini. In sostanza, cioè, dal momento in cui l'umano ha cominciato a osservare il mondo esterno e a rielaborare il frutto delle sue sensazioni - e quindi percezioni - grazie alla sua immaginazione. E a costruire quel ponte fra se stesso e il cosmo costituito dal Mito, a cui, se guardiamo bene, risalgono tutti gli elementi che ne fanno parte, che ne costituiscono la sostanza simbolica. Che, intrecciandosi e riarticolandosi, lanciandosi in declinazioni e traiettorie, danno vita all'immaginario contemporaneo. Se ne esplorano in questo testo alcune possibili direzioni, combinando la riflessione filosofica con la prospettiva mediologica e la ricerca fenomenologica. -
La memoria di Sciascia. Ediz. integrale
A cento anni dalla nascita di Leonardo Sciascia, la sua letteratura civile non ci ha mai abbandonato. È riuscita a oltrepassare i confini della penisola, e addirittura l'Atlantico, trovando un luogo speciale tra le pagine dello scrittore Federico Campbell. «Sin dall'inizio Sciascia mi sembrò un autore messicano che scriveva sul Messico senza essere mai stato in Messico», rivelerà in un'intervista. Come preannuncia il titolo del libro, La memoria di Sciascia è un invito alla rilettura in chiave italo-messicana, e al ricordo di Leonardo Sciascia. Campbell ci offre il racconto di un incontro, letterario e reale, un interessantissimo dialogo con i temi e le scelte formali dell'opera sciasciana, e con il mare colore del vino della Sicilia. Ma non solo: ci invita anche a riflettere sull'importanza della memoria all'interno della produzione sciasciana, intesa come strumento per raccontare le ingiustizie, per non dimenticarle. Ed è proprio il filo rosso della memoria a unire e avvicinare Sciascia e Campbell in questo libro, scritto - direbbe il maestro siciliano - «a futura memoria». Pubblicato per la prima volta nel 2014 da Associazione Ipermedium libri, La memoria di Sciascia viene riproposto con un intervento inedito di Carmen Gaitán, vedova dell'autore, Direttrice del Museo Nacional de Arte (MUNAL) di Città del Messico. -
Miti, meme, iperstizioni
La verità è ormai un prodotto personalizzabile e assemblabile e l'ipercomplessità dei fenomeni può innescare reazioni difensive e modalità archetipiche di ragionamento, basate sull'uso di miti, storytelling e immagini simboliche. Dalla psicologia delle masse alle teorie del complotto, dalle infografiche di Instagram alle strategie di personal branding: ci confrontiamo ogni giorno con un immaginario collettivo sempre più affollato di miti, meme e iperstizioni, profezie che si autorealizzano. Il difficile compito che questo libro si assume è quello di provare a decodificare la natura dell'ipercomplessità ricostruendo alcuni dei suoi momenti originari, sbrogliando con pazienza i fili di un arazzo che appare talmente ingarbugliato da risultare incomprensibile. -
Guerriglieri sistematici. Rubrica incompleta d'arte contemporanea
Interviste, dialoghi, riflessioni e progetti curatoriali rappresentano il nucleo centrale di questa antologia di testi di Lorenzo Madaro strutturati in un quinquennio attraverso l'assiduo impegno e la collaborazione con «La Repubblica» e con riviste di settore («Arte», «Robinson», «Artribune» e tante altre), l'incessante frequentazione degli attori del sistema dell'arte e un'articolata attività curatoriale. Da questo libro il lettore potrà trarre le proprie considerazioni su un metodo scientifico quanto militante e su un approccio sistematico verso la scoperta di una dimensione inedita dei presupposti che muovono artisti, curatori, galleristi e professionisti del settore, tra loro distanti per genere o sensibilità eppure, nella visione dell'autore, uniti da intenti etici. Così Lorenzo Madaro si avvicina con disinvoltura sia ad artisti outsider sia a titani del sistema, integrandoli in una visione unitaria e quanto mai democratica, nella quale tutto appare interconnesso. -
La nazione democratica
«Il modello dello Stato-nazione rappresenta per le società innanzitutto una trappola, una rete di oppressione e sfruttamento. Il modello della nazione democratica rappresenta il ribaltamento di tale definizione. La nazione democratica non è vincolata da confini politici rigidi, da una sola lingua, cultura, religione o interpretazione della storia; al contrario essa significa pluralità e coesistenza solidale di comunità e di cittadini liberi ed eguali. La nazione democratica permette alle popolazioni di formare loro stesse delle nazioni, attraverso la loro politicizzazione, (...) costituendo istituzioni autonome in campo sociale, diplomatico, culturale, in economia, diritto e auto-difesa, senza dover diventare Stato o prendere il potere. La società democratica può essere realizzata solo attraverso questo modello di nazione. Alla società dello Stato-nazione è preclusa, per sua natura, la democrazia.» -
Donne delinquenti. Storie di streghe, eretiche, ribelli, rivoltose, tarantolate
Streghe, eretiche, delinquenti: dove sono andate a finire le antiche femmine ribelli delle Alpi e delle foreste d'Europa? Bruciate sui roghi, naturalmente; fatte a pezzi sui patiboli, in mezzo alla gente di città curiosa ed eccitata; ridicolizzate dagli intellettuali; e dimenticate, soprattutto. La foresta, liberata dal suo incantesimo, poté essere sfruttata secondo la tecnologia moderna: la solcarono le strade, e i rettifili disboscati penetrarono fin nel più fitto degli alberi. La distruzione dell'ambiente ebbe inizio, e il ""popolo dei boschi"""" perse l'unica risorsa di cui disponeva: il rifugio in cui ritirarsi dall'influenza dei """"civili"""". E perse Dio. O, meglio, la Dea. Attraverso l'esame di miti e leggende, di racconti e modi di dire, dell'iconografia sacra e profana, questo libro ricostruisce la storia delle matriarche, delle streghe e delle donne """"contro"""", - eretiche, bandite, ribelli, - verificando quali tracce hanno lasciato nella memoria. Perché il loro ricordo è ancora vivo nella cultura popolare, e ha creato le basi dell'immaginario collettivo che, represso dal potere, ritorna nel desiderio."" -
Manuale di istruzioni della Scuola di scrittura Belleville
Il libro si basa sulle lezioni tenute alla Scuola di scrittura Belleville, integrate con esempi, approfondimenti e riflessioni. Ogni capitolo tratta un aspetto fondamentale della narrativa classica: che cosa intendiamo per storia, il personaggio, la trama, il punto di vista, lo stile, la scena, il dialogo, l'incipit e il finale, il racconto breve. Alla fine di ogni capitolo viene proposto un esercizio per lavorare, di volta in volta, alla caratterizzazione del personaggio o alla costruzione dell'intreccio, alla stesura di una scena o al perfezionamento del proprio stile di scrittura. Capitolo dopo capitolo, potrete sviluppare l'idea di un romanzo o scrivere un racconto. Questo manuale non vuole imporre regole né un'idea di letteratura, perché ci sono tante letterature, almeno quanti sono gli scrittori. Conoscere le regole, però, è necessario perfino per trasgredirle. Vale soprattutto oggi che la scrittura, ormai in gran parte digitale, diventa istantanea, frammentaria e dialogica. Questo manuale è un invito guidato a prestare attenzione a ciò che accade nelle storie come a ciò che accade, in questo esatto momento, dentro e fuori di noi. -
La pagina bianca. Racconti degli scrittori di Belleville
La prima raccolta di racconti degli scrittori della Scuola di scrittura Belleville parla di memoria e di creazione, del coraggio di raccontare, del blocco dello scrittore, delle fonti misteriose da cui provengono le idee e del processo attraverso cui queste ultime possono trasformarsi in storie. La pagina bianca, con il suo carico di potenzialità e di paure, è una soglia che ogni scrittore, affermato o esordiente, è chiamato ad attraversare. Per questa ragione nella raccolta sono inclusi, accanto ai racconti di scrittori già noti, anche quelli di tre allievi della scuola che hanno pubblicato o sono in procinto di farlo. -
Parthenope Inferno Celeste. I molteplici volti dell'umanità
Parthenope Inferno Celeste scandisce il ritmo di una saga familiare ambientata a Napoli a partire dalla fine della Prima Guerra Mondiale fino agli albori del Terzo millennio. rnrnAttraverso vite, vicissitudini, passaggi epocali e molteplici eventi, anche naturali come il terremoto del 1980, e seguendo le esperienze umane dei numerosi personaggi di primo e secondo piano, l’autrice ha ricostruito un quadro storico-politico dell’epoca in cui si svolgono i fatti. rnL’autrice non ricostruisce l’iter familiare cronologicamente, ma utilizza la memoria e le narrazioni delle protagoniste, dapprima Carmela, poi la figlia Maria, che è la vera protagonista del romanzo, nonché le giovani nipoti Justine e la cugina che porta il nome della nonna. Cogliendo l’occasione per descrivere luoghi, abitudini, tradizioni, nonché, le caratteristiche di un popolo. rnrnMariuccia è Parthenope, ma lo sono in qualche modo anche Carmela, Justine, Angela, in quanto simbolo di ogni donna che fronteggia la realtà con le proprie forze. Parthenope, emblema femminile che affronta la vita. Parthenope/Neapolis dove l’eterna lotta tra forze positive e negative pervade le pagine dalla prima all’ultima. rnQuesto libro è anche un lungo canto nostalgico per Napoli. Città che per l’autrice è una ‘cartina di tornasole’, può fungere cioè da barometro, darci il segno, la premonizione del bene e del male, talvolta la prova tangibile, innegabile, di qualcosa che sta per essere o accadere anche altrove, ovunque, nel mondo. -
Un campo senza muri. Viaggio di un italiano sopravvissuto ai campi di lavoro nazisti e della sua famiglia dalla seconda guerra mondiale ad oggi
«Anche se i sopravvissuti ai campi di concentramento erano stati liberati, vivevano ancora tra quelle mura che persistevano nelle loro menti. Ho dovuto fare da tramite per gli amici ebrei, per mio padre e per altri sopravvissuti che mi hanno affidato le loro storie di vita. Sapevo che in quelle storie c’erano lezioni morali che i giovani possono apprendere.» – Maria LombardoMaria Lombardo racconta la storia di suo padre Salvatore e della sua vita in Italia durante l’ascesa del Fascismo, il coinvolgimento dell’Italia nella seconda guerra mondiale, la detenzione in un campo nazista di lavori forzati e gli anni successivi all’agognata liberazione. L’autrice si sofferma anche ad analizzare le conseguenze che il trauma causato dalla prigionia hanno avuto non solo su di lui, ma su tutta la famiglia. Raccogliendo le testimonianze tratte dalle pagine del diario scritte dal padre con i suoi ricordi e quelli della madre a cui si aggiungono le esperienze di vita di Maria stessa, il libro fornisce una rara testimonianza diretta delle atrocità perpetrate dai nazisti sulle loro vittime. -
Cioccolata calda per due
Con l'obiettivo di approfondire le sue ricerche sulle vicende drammatiche avvenute nell'ex-Jugoslavia, Florinda chiede aiuto a Giovanni, giornalista. Ben presto, la donna si scontra con il dolore profondo, mai superato, dell'uomo che in quegli eventi terribili ha perso la moglie. Ne nasce un amore fatto di scambi d'idee, ricordi, piccole condivisioni, riti comuni come una cioccolata al bar, una passeggiata nel quartiere, una gita al mare. I fatti tragici del secondo dopoguerra che hanno interessato Istria, Dalmazia, Fiume, Trieste, il tentativo d'invasione serba, le atroci sofferenze e le decimazioni subite dalle popolazioni, nell'indifferenza delle grandi nazioni europee irrompono nella loro quotidianità.