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Carnasciale
Le occasioni non si annunciano, arrivano. Oggi, Giovedì Grasso, sveliamo il Carnasciale, un inno alla materia di cui siamo fatti, il “principio primo”, la nostra carne. Un almanacco perpetuo che accoglie la tradizione arcaica delle celebrazioni carnascialesche con un design che mescola storia e contemporaneità. Da esibire disteso per godere delle doppie pagine o da appendere per farne un manifesto, il Carnasciale è un nuovo modo per riscoprire il sorriso, i segreti e i poteri della divinità cocente e scatenata che abitiamo ogni giorno: il nostro meraviglioso essere di carne. Nato per essere esibito, il Carnasciale è un almanacco il cui modello sarà famigliare ai collezionisti amanti dei primi prodotti Sido. Ibrido fra poesia e design, il Carnasciale fa delle parole le protagoniste in un formato che disteso occupa quasi 60 centimetri in larghezza. Dodici mesi per dodici “stanze”, dodici lembi di un poema stampato in un formato che non vuole passare inosservato. La palette è ispirata alle ceramiche dei Rasna, gli etruschi, il cui segreto artigianale è stato un enigma fino al recente passato -
Tuttavia... Repertorio ragionato di oggetti prediletti
Perché rimanere fedeli a oggetti inutili o superati? Il giudice Marchesiello risponde partendo dal taoismo: le cose non hanno sentimenti, tuttavia... Dopo il piccolo grande successo di ""Tutto qua?! - repertorio ragionato di oggetti ostili"""", ecco il suo naturale seguito: """"Tuttavia..."""" breviario degli oggetti che perseverano a farsi amare. Oggetti che, in qualche modo, siamo sicuri, ci amino a loro volta. Quelle speciali """"cose"""" che hanno un anima e che non abbandoneremmo neanche quando la tecnologia ci offrirà novità e seducenti. Dal tagliacarte al giornale, dal giradischi allo zampirone, dalla mezzalona alla chiave d'albergo, """"Tuttavia..."""" è un itinerario poetico e impenitente attraverso gli oggetti che ci rendono più umani, insomma meno oggetti del mondo e più persone. Senza rinunciare al solito sarcastico stile esilarante del grande giudice di tutte le cose: Michele Marchesiello."" -
Esposizione prolungata. Una terapia per il PTSD
L'Esposizione Prolungata si inserisce tra gli strumenti della psicoterapia cognitivo-comportamentale centrata sul trauma (TF-CBT), il cui obiettivo principale, oltre che nella riduzione dell'ansia, di altre emozioni negative e dei comportamenti di evitamento, consiste nell'aiutare il paziente a identificare e modificare i pattern distorti di pensiero riguardanti se stesso, l'evento traumatico e il mondo. Questo libro presenta, in maniera dettagliata e passo dopo passo, uno degli strumenti con più ampia evidence base tra quelli attualmente disponibili, e descrive una forma di intervento sulla sintomatologia da trauma cosiddetto ""semplice"""" (circoscritto nel tempo) già impiegata con successo tanto nella sua originale versione, quanto in alcuni adattamenti sperimentali più recenti."" -
Conversazioni con Giovanni Liotti. Su trauma e dissociazione
Come si costruisce l'alleanza terapeutica? Che cosa dire al paziente che chiede se crediamo o no ai suoi ricordi di abuso? Ci sono parole da evitare e risposte raccomandate? Quali reazioni emotive del terapeuta è importante monitorare? E' possibile individuare specifiche strategie e tecniche terapeutiche da utilizzare? Quando applicare la mindfulness, l'EMDR e gli approcci bottom-up? Attingendo ai propri archivi personali, i curatori di questo volume - il primo di una nuova collana - ricostruiscono gli insegnamenti di Giovanni Liotti (1945-2018), psichiatra e psicoterapeuta noto a livello internazionale, grande Maestro e clinico esperto di disturbi post-traumatici e dissociativi. Il libro presenta le basi teoriche del pensiero di Liotti, formatosi a partire dalla Teoria dell'Attaccamento di John Bowlby, di cui era amico personale, e dall'interesse per l'evoluzionismo anglosassone e la rilevanza clinica del concetto di disorganizzazione dell'attaccamento attraverso l'illustrazione di numerosi casi clinici, citazioni letterarie, artistiche e filosofiche. -
Un occhio di riguardo. Racconti di arte moderna 1401-1784. Nuova ediz.
«Esiste la storia dell'arte?». Con questa domanda provocatoria ma necessaria, Roberto Nicolucci, professore di storia dell'arte moderna presso l'Università degli Studi Guglielmo Marconi, dà inizio a un viaggio nel mondo dell'arte moderna tra il 1400 e il tardo 1700. Un viaggio non solo metaforico ma quanto mai fisico, reale, perché «da qualunque parte la si affronti, [...] la storia dell'arte è soprattutto geografia dell'arte». Si tratta di un percorso - atlante alla mano - alla scoperta dei più grandi artisti dell'epoca moderna, dentro e fuori i confini italiani; si tratta di seguirne i passi, di osservarne influenze e commistioni. Si tratta, soprattutto, di gettare le basi per ottenere quella fondamentale capacità di saper vedere le opere, indispensabile per uno storico d'arte. È dunque necessario, oggi più che mai, chiedersi in che modo sia possibile intraprendere un percorso di studi volto all'arte e soprattutto, se sia lecito avvicinarsi a questo mestiere nell'era del digitale, in cui: «sommersi fino ad affogare in un flusso ininterrotto, uno stream di fotografie, siamo avvezzi a tutto guardare senza nulla vedere». Così, al ritmo di sezioni, da lui definite medaglioni monografici, Nicolucci si muove agevolmente su un terreno a dir poco tortuoso, che tenta di offrire al lettore gli strumenti per affrontare lo studio della storia dell'arte da una prospettiva completa e innovativa, annoverando al tempo stesso metodi e insegnamenti più convenzionali. Partendo dalla data simbolica del 1401 - anno del concorso per la decorazione bronzea della seconda porta del battistero di Firenze, che vide vincitore Ghiberti - Nicolucci attraversa il primo quattrocento, muovendosi tra l'Italia e le Fiandre; racconta le opere dei grandi artisti classici, dei talenti del primo Rinascimento fino ai cosiddetti neoclassici; approfondisce la cultura prospettica, il Manierismo, lo sperimentalismo anticlassico fino ad affrontare, con una scrittura immediata e un'essenziale chiarezza narrativa, i grandi artisti: da Tiziano e Caravaggio fino a Canova, ricoprendo un arco temporale di circa quattro secoli. -
Scala a San Potito-Le pareti bianche
Dalla penna ingiustamente dimenticata di Luigi Incoronato, scrittore d'eccezione scomparso prematuramente, nascono le potenti pagine di due vere e proprie gemme della letteratura italiana e napoletana. ""Scala a San Potito"""", romanzo d'esordio dell'autore, pubblicato per la prima volta nel 1950, mette in scena la Napoli dell'immediato dopoguerra: una città desolata, afflitta dalla miseria e ferita indelebilmente nel profondo. Lo sguardo del protagonista - intellettuale militante e alter ego dell'autore - si posa sulla devastante realtà della Scala a San Potito: un tetto improvvisato sotto il quale s'intrecciano le miserevoli storie dei suoi abitanti. «Lì, su quella gradinata, quegli esseri umani avevano ben poche speranze di incontrare chi gli offrisse loro il modo di guadagnarsi un tozzo di pane.» Esseri umani condannati a una vita immobile, fatta di giornate che scorrono lente in cui la fame attanaglia e il lavoro non arriva. Scala a San Potito è un romanzo breve ma dal ritmo serrato che nasconde al suo interno un cupo pessimismo. È un racconto di miseria che lascia l'amaro in bocca ma anche la storia di un'amicizia ricca di dolcezza. Le pareti bianche, romanzo d'ispirazione autobiografica pubblicato postumo nel 1968, esplora le condizioni del disagio psicologico del protagonista, un reduce di guerra tornato in Italia dopo essere stato ferito sul fronte greco-albanese. Disilluso dalle ragioni di una guerra in cui non crede e schiacciato dalla paura di tornare faccia a faccia con quegli orrori, il narratore decide di chiudersi in un'amnesia volontaria, simbolo del silenzio e dell'isolamento dell'individuo contemporaneo. Dalla stanza di un ospedale militare, l'unica possibilità di tornare alla vita sembra risiedere nell'oblio. La sua voce, carica di melanconia e disperazione, sparisce all'interno delle quattro mura che lo circondano e, tutto quello che rimane, è il colore delle pareti, bianche, come una pagina vuota che cela la speranza di un nuovo inizio: «Il futuro, il futuro dietro quelle pareti bianche, il futuro, domani, come si arriverà alla pace, che tipo di pace, e come ci arriverò, che parte avrò, chi sarò?» Le pareti bianche è un racconto intenso e introspettivo che, attraverso il suo testo stringato e telegrafico, scava nel profondo dell'animo umano e ne interroga i turbamenti."" -
Francesco Solimena
Edito per la prima volta nel 1958 e mai più ripubblicato, Francesco Solimena di Ferdinando Bologna è il più grande e decisivo libro di storia dell'arte meridionale della seconda metà del secolo scorso. Non dubitiamo che molti, chiuso il volume, si convinceranno che la migliore letteratura italiana del secondo dopoguerra, scorra anche lungo i canali della storia dell'arte. Alla lettura (o rilettura) del libro ci apprestiamo con la scorta di uno storico e critico come Roberto Nicolucci, che da tempo investiga, con gusto e sensibilità, l'universo del '700, ultimo secolo della civiltà europea, come voleva lo scrittore Hermann Hesse. «Chi sia maturato con queste pagine cruciali; o le affronti per la prima volta con passione e cuore scevri da pregiudizi apprezzerà il gusto della scrittura e la capacità, che lascia stupefatti, di restituire il profumo di un'epoca allargando, a mano a mano, il campo d'indagine: dal piano dell'analisi delle forme alla ricostruzione dei contesti. Non si tratta, perciò, di un affondo monografico in senso stretto con annesso catalogo ragionato; piuttosto di due libri in uno. [...] Ne risulta un testo brulicante e dialogante. O meglio: un corpo a corpo tra lo studioso e il pittore dentro cui viene catapultato il lettore. Se molti degli artisti evocati - presentati di volta in volta attraverso inquadrature differenti - hanno distribuito il talento in contrade anche lontane, ricordiamo che si parte da Napoli e a Napoli si torna. Solimena '58 è un affondo sulla civiltà napoletana e meridionale sei e settecentesca di uno studioso poco più che trentenne, cresciuto nell'Abruzzo tra le guerre (raccontato nei libri di Jovine e nei dipinti di Domenico Cifani); maturato nella Napoli del neorealismo, o neo-caravaggismo, di Raffaele Lippi e Rea (per tacere di quel misconosciuto traguardo della cultura napoletana del dopoguerra che fu, nel '57, l'invenzione del Museo di Capodimonte). Burrascosi ma fertili, i dialoghi con Causa (1923-1984), più vecchio di due, lunghi anni sono da presupporre a ogni riga. Senza il Solimena di Bologna quel romanzo antico e moderno di Napoli, che prende spesso la forma del saggio scorrendo lungo la critica d'arte del secondo dopoguerra, sarebbe incompleto». (dalla Prefazione di Roberto Nicolucci). -
Maradino alla scoperta dell'Italia. Napoli
Età di lettura: da 6 anni. -
Burocralia
Tra queste pagine ritroviamo noi stessi negli imprescindibili confronti con la burocrazia. Qui, vittime e carnefici si contendono il potere di piccole dittature e infimi soprusi. Una comicità grottesca e crudele fatta di paradossi e follie consumati da un ritmo incalzante e vorticoso, in stile e immaginario rétro, nella scia di tanta letteratura dell'Europa centro-orientale e dell'Assurdismo russo. Sommersi da carte e moduli, schiacciati da comma e codicilli, giriamo attoniti per i corridoi della spaventosa ed irreale Roccaforte di Burocràlia ben sapendo che soltanto ridendone, come fossimo disegnati dalla matita di Jacovitti, riusciremo forse a non perdere la ragione. -
Poesia e illusione
La mente umana creando le categorie di pensiero, cioè facendo una sorta di scissione del tutto per arrivare alla congiunzione del tutto, ha perso la possibilità di comprendere ""il tutto"""". Ha scelto il particolare, insignificante, come """"accumulo"""", per la sua facile gestibilità e l'apparente soluzione del fabbisogno. Nella scissione ha creato il reparto scienza per avere delle discipline di studio che si occupino della materia e della sua interpretazione. Ha pensato che frantumando il concetto di materia la si potesse indagare fino al suo nucleo. L'infinito piccolo si è dimostrato poi infinitamente ancora più piccolo e così la scienza ancora oggi deve indagare su ciò che è ancora più piccolo. E la stessa cosa sembra accadere con l'universo che si espande, lasciando l'umano fermo nell'infinito e nell'eternità. Egli (l'umano) si è abituato a un inizio e a una fine e la realtà non gli offre ne uno né l'altro. Per questo parlo di poetica della realtà."" -
La migliore metà del cielo. Il difficile cammino della donna nelle società create dagli uomini per gli uomini
Il concetto di parità di genere non oltrepassa i guarnitissimi confini mentali di troppi uomini, con la cultura che certo aiuta. Le leggi non possono bastare per dare pienezza di dignità a quella metà del cielo che per cercare di ottenerla deve ogni giorno percorrere in salita le tappe del vivere perfino in una società laica e moderna. -
Un amore di sorelle. Viaggio umoristico fra le suore d'Italia
Com'è la vita in un convento di suore? Davanti a un alto muro che per loro è ""soltanto un limite per tutte le persone che vi sono rinchiuse dall'altra parte"""", le suore si muovono e parlano tra loro della vita, della scelta fatta, non nascondono i loro stati d'animo, gli umori, le simpatie e le antipatie."" -
Networking circolare. L'economia circolare delle relazioni di business di Concentrazione
Il libro presenta le attività di networking circolare realizzate dal 2015 ad oggi attraverso concentrazione. Non si tratta di un manuale, ma di un libro che descrive il modello e la formula del networking circolare di concentrazione, un modello per la risoluzione dei problemi aziendali unico in Italia. Il libro è dedicato a tutti i professionisti, i manager, gli imprenditori, i consulenti che cercano soluzioni ai problemi aziendali che devono affrontare ogni giorno. Persone che condividono i valori fondanti del networking circolare: la fiducia, la generosità, il confronto e l'ascolto, la serietà e la responsabilità. In queste pagine troverai quindi informazioni, consigli, metodi e strategie per fare del networking circolare uno strumento indispensabile per affrontare le sfide e le criticità che si presentano ogni giorno nella tua attività professionale. -
Ama il momento e conservalo nel cuore
Un anno dopo Networking circolare, il primo libro pubblicato nel dicembre 2022, Alberto Bezzi presenta ""Ama il momento e conservalo nel cuore."""" Si tratta di un memoir dedicato al viaggio fatto nel febbraio del 2007 a Buenos Aires per """"guarire"""" una relazione finita dopo una convivenza durata tre anni. Un viaggio raccontato allora attraverso quotidiani sms conservati prima nella memoria del telefono e poi riportati in un file word rimasto a lungo silenzioso nel computer di Alberto. Alberto quel file lo ha riaperto prima nel corso dell'ennesimo lockdown, proprio mentre scriveva Networking circolare, e poi all'inizio del 2022: quando rilegge gli sms si rende conto che forse la sua vita non sarebbe quella che è - piena e soddisfacente sotto ogni punto di vista - se non avesse fatto quel viaggio. In quegli sms c'è la cronaca avventurosa e divertente di quel mese vissuto in Argentina e ci sono soprattutto le meravigliose persone - a iniziare da Dimitri, che lo aveva ospitato a casa sua a Buenos Aires - incontrate in quei giorni. C'è la descrizione di ogni momento, vissuto intensamente: dal breve e inatteso passaggio a New York ai giorni vissuti a Buenos Aires tra incontri, pranzi, riunioni di lavoro, feste."" -
Consulenti finanziari «zelanti maggiordomi» degli intermediari
Un vero e proprio saggio sulla figura del ""consulente finanziario"""", frutto di un'esperienza diretta di oltre trent'anni. Uno strumento di lavoro, di analisi e riflessione critica che affronta i vari problemi che hanno coinvolto questa figura professionale nei vari processi e dinamiche dello sviluppo dei mercati finanziari nella realtà economica della società italiana. La profonda conoscenza di Manlio Marucci, diretta ed intimamente vissuta nell'attività professionale come consulente finanziario, prima come promotore finanziario, in un contesto interdisciplinare tra tutti i settori dell'intermediazione finanziaria, creditizia e assicurativa, che fa di questa raccolta di articoli, una vera e propria opera lungimirante e premonitiva. Una selezione di 52 emblematiche pagine di una storia, a noi ancora vicina, che hanno preso vita sui principali canali di comunicazione del settore finanziario e sulla stampa specializzata, tra interviste e articoli, pubblicati e ribattuti tra carta, web e social tra risposte e provocazioni, domande e contraddizioni ancora oggi non risolte."" -
Posizioni yoga di medicina attiva. Vol. 1: Teoria: il principio della forma.
Questo è il primo volume teorico completamente a colori di una voluminosa opera fotografica, che vuole proporre un nuovo metodo di cura di tutti gli organi interni del nostro corpo. Percorrendo la storia della medicina passiva si individuano già esperimenti scientifici occidentali di medicina attiva, nei processi di autorigenerazione dei tessuti del nostro organismo. In questo volume si spiega quanto e in che maniera il movimento quotidiano, lo sport e la danza, le arti marziali e le posizioni di yoga possono avere un effetto curativo sul nostro corpo, attraverso il principio della sua forma cosciente. Si struttura allora, nella riflessione teorica e nella esperienza pratica, una nuova visione delle nostre patologie come uno squilibrio di tensione e calore nell'organismo umano, a cui l'individuo può porre rimedio con un esercizio fisico consapevole. -
Posizioni yoga di medicina attiva. Vol. 2: organi interni della testa e del collo, Gli.
Dopo il primo volume teorico da questo secondo volume in poi l'opera diventa corredata da numerose fotografie, che vogliono proporre un nuovo metodo di cura di tutti gli organi interni del nostro corpo. La parte iniziale di questo volume è dedicata ad una schematica e dettagliata spiegazione di come devono essere usate le posizioni yoga. Le diverse posizioni yoga poi sono spiegate analiticamente in 184 schede, che sono corredate da 411 diverse immagini ad alta risoluzione, e che mostrano le posizioni yoga eseguite con estrema precisione nelle loro forme. Le loro numerose varianti più facili e più difficili, consentono la loro esecuzione a qualsiasi persona di qualunque età, condizione fisica e stato di salute. Tali schede inoltre indicano con sfumature di differenti colori il diverso effetto leggero, medio, intenso, neutro, riscaldante o raffreddante di ogni posizione yoga. -
Ritorno a Kappazero
Ritorno a Kappazero di Aljosa Curavic è la storia del rapporto tra un figlio e un padre e del loro ritorno sull'isola natale di quest'ultimo. Isola che l'autore chiama Kappazero con un nome inventato, ma che esiste davvero con il nome di Crappano, in Croazia. Un romanzo in cui si percepisce il contrasto tra due diverse generazioni a confronto, che non riescono a divincolarsi l'una dall'altra, e i cui personaggi sono caratterizzati da una grezza carnalità. Grezza come l'isola di Kappazero, dove la roccia è il terreno inospitale da abitare, in netto contrasto con la morbida costa della città di origine della madre, Trieste, o con l'attraente New York, dove il protagonista passerà diverso tempo in cerca di una redenzione che non arriverà mai. -
L' estate della neve
Martino Pozzi fa il traduttore, è un uomo ironico e malinconico. È nato ad Ampezzo, ma si è trasferito presto a Milano. Un giorno gli arriva la telefonata della Polizia stradale: i suoi genitori sono morti in un incidente. Martino parte con l'intenzione di stare lì il tempo strettamente necessario. In realtà quel viaggio si rivelerà una discesa nella memoria di luoghi ed esperienze familiari insabbiate dall'età adulta. Quella scomparsa improvvisa lo obbligherà a rileggere il nodo emotivo che lo lega ancora ai suoi genitori e alla Carnia. -
International art prize Frida Kahlo. Catalogo della mostra (Milano, 14 febbraio-6 marzo 2020). Ediz. illustrata
Catalogo della mostra-evento che ha avuto luogo nelle due sedi della storica Milano Art Gallery (via A.M. Ampère 102 e via G. Alessi 11) che hanno accolto le opere vincitrici del premio in onore di Frida Kahlo. A presentare l’evento la giornalista Silvana Giacobini, già direttrice di «Chi» e «Diva e Donna», l’attore e conduttore Marco Columbro, il curatore di mostre e grandi eventi Salvo Nugnes, il fotografo internazionale Roberto Villa, l’artista José Dalì, figlio di Salvador Dalì e Gianni Ettore Marussi, già responsabile dello Speciale Mostre del TgCom.