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La neve che accarezza le camelie
Aimeric è un sensibile e talentuoso liceale. Bersaglio dei bulli, salta spesso la scuola e si rifugia in uno splendido orto botanico dove trascorre il tempo coltivando la sua grande passione: il disegno. In quel cuore verde lavora come custode e giardiniere Aliseo, schietto e pragmatico laureato in fisioterapia, appassionato di sport estremi. Un ritratto rubato, un'insolita neve primaverile e un accento francese li faranno incontrare, segnando l'inizio di un amore che sboccerà spontaneo, metterà radici profonde e sfiorerà il cielo. L'amore può mozzarti il fiato come un tuffo da un precipizio. Sorprenderti come neve d'aprile. Essere delicato come un fiore e arduo come una scalata. Dolce come una poesia e colorato come una risata. L'amore è il ritratto di Aliseo e Aimeric. -
I giorni sospesi
Attraverso queste pagine Giuseppe ci racconta la sua storia e la Storia. Ma lui non è l’unico protagonista. Ci sono i suoi compagni, la madre a cui dedica sempre un pensiero e poi Amalia con la sua coraggiosa famiglia, i partigiani, gli italiani, gli alleati e gli avversari. Ciascuno con il proprio ruolo e con il proprio valore partecipa a delineare un quadro preciso, che rappresenta l’emblema di una generazione le cui vicende hanno contribuito a renderci quelli che siamo oggi. La memoria è un dovere, è verità, è monito. La memoria è civiltà. Non esiste presente senza passato e se talvolta il ricordo può essere doloroso, dimenticare è indubbiamente pericoloso. -
A metà del sonno
È l’11 novembre 1999 quando Foggia conosce uno dei risvegli più brutti che abbia mai vissuto. Nell’alba di quel nuovo giorno, che avrebbe potuto essere uno qualunque, in viale Giotto un palazzo crolla. Le vittime sono 67. Vite sradicate con violenza dal fertile terreno del loro futuro, portate via dai sogni stipati ancora con fiducia nel cassetto, messi da parte per i giorni a venire. Tra i resti esanimi di quella tragedia, però, Ester grida ancora il suo disperato bisogno di vita, avvolta nel suo pigiamino rosa e nella fresca fragranza di shampoo del bagnetto della sera. Ritrovata dai soccorritori, viene affidata allo zio Massimo che se ne prenderà cura, cercando di farle condurre un’esistenza il più possibile normale. Giulia, una giovane giornalista, a dieci anni dalla tragedia intervista lo zio Massimo, suo vecchio amico. Insieme rievocano quei terribili momenti, misti ai ricordi di un tempo lontano in cui Ester era sola una bambina vivace ed entusiasta, entrambi consapevoli che il destino può cambiare in un attimo, crollarti addosso senza remora alcuna e che l’amore, di chi si prodiga per portare un raggio di sole anche dopo la più feroce delle tempeste, salva sempre. -
Affetti nomadi
Allegra è una bulimica della vita, instabile, bisognosa di affetto, egocentrica e insicura nelle relazioni, ma al contempo ambiziosa, cinica, trascinante, curiosa, sempre pronta a sperimentare le mille idee che si affollano nella sua mente. Nei suoi racconti, che partono dall'adolescenza e la accompagnano nella sua vita adulta, si intrecciano vicende che non si incontrano, ma che finiscono per annodarsi tutte sul cuore e nell'anima di questa giovane donna, delineando il modo in cui le relazioni contemporanee, e l'amore in particolare, vanno sgretolandosi. Soggettività, menefreghismo, negligenza diventano i pilastri portanti di queste storie sospese, amare, carnali, che scavano un solco profondo nel desiderio inappagato di un riconoscimento e di una sicurezza irraggiungibile da parte di individui sradicati e insoddisfatti. Affetti nomadi è un romanzo pensato per frammenti, come frammentaria è la realtà contemporanea, come frammentarie e striscianti sono le relazioni che viviamo e che ci ostiniamo a credere possano durare per sempre. -
I persi. Antologia di artisti vari
Capita a tutti di perdersi. Per mille motivi e con mille esiti diversi. L'importante è trovare poi la forza di reagire e ragionare, risalire e rinascere. Non è facile, non è automatico. Anzi. La parabola dell'essere umano contemporaneo è fatta di delusioni, smarrimenti, incertezze. Anche quando hai raggiunto un obiettivo importante, dietro l'anima si affaccia un nemico sottilmente invisibile, quella perdita di equilibrio e di soddisfazione che ti fa dubitare del tuo stesso nome, della tua stessa famiglia. Perdersi per ritrovarsi è la grande fatica di oggi, la croce alla quale il destino o il caso o Dio ci lasciano appesi, senza capire più chi siamo e dove stiamo andando. Senza più una radice alla quale aggrapparsi con fiducia in quel domani che si avvicina. Il dialogo fra le arti ci aiuta a percepire almeno qualche frammento dell'estrema complessità della vita di oggi. E questo libro originale, sfidante e composito si propone come una bussola o un faro nella tempesta più nera: con la forza della fragilità, parla di una esperienza universale, toccando il cuore dell'avventura umana. -
Di tutti quegli occhi. Star wounds series. Vol. 2
Emma Craft non ha più sogni nel cassetto, li ha abbandonati tanti anni prima, sostituendoli con una regola ferrea: niente relazioni importanti, niente progetti a lungo termine. Quando la sua coinquilina si trasferisce a casa del proprio ragazzo, a lei non resta che traslocare dall'amica Madison e dal suo gemello, William Dale. La convivenza sembra procedere alla grande, almeno finché Emma non riceve l'invito di un corteggiatore. Amore o possessività? Gelosia o invidia? Per scoprirlo, Will dovrà restare a guardare da lontano, ma un impulso indecifrabile lo metterà di fronte alla prova più ardua della sua vita. Razionale, benevolo, presente, lui ha sempre la soluzione a portata di mano, ma forse questa volta non sarà così semplice... La città di Gadsden, Alabama, è pronta a ospitare una nuova storia d'amore, romantica e intensa. -
Poesia in forma di rosa. Tra versi e rock and roll
"Poesia in forma di rosa"""" è un evento nato nel 2007 come reading poetico rivolto ad autori contemporanei provenienti da ogni parte d'Italia. La rassegna, il cui titolo è mutuato da un'opera di Pier Paolo Pasolini, si svolge rigorosamente a maggio ed è dedicata alla rosa, il fiore per eccellenza di questo mese. Nel corso degli anni, la presenza antologizzata dei poeti contemporanei è stata affiancata da tematiche afferenti all'ambito culturale, prioritariamente a quello letterario. L'evento, giunto alla XII edizione, intende ricordare la recente assegnazione (2016) del premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan e nel contempo suscitare un dibattito sulla validità letteraria della canzone d'autore. L'ideazione, il coordinamento storiografico e l'impostazione grafica sono a cura di Mariano Argentieri." -
Le poesie sono alberi
La scrittura di Giusy Del Vento è essenziale e fragrante al contempo, nonostante ben se ne intraveda tutta la profondità. È come il mare fresco, estivo, quello tanto limpido che, quando lo scorgi dall’alto di uno scoglio, puoi indovinarne il fondo. Così Giusy Del Vento mette nero su bianco le sue visioni, con semplicità naturale e con densità, descrive colori e profumi in poche parole, dando voce profonda e attenta all’incanto del cosmo e dell’anima mundi. Il motto incarnato in questi versi è costante: la bellezza salverà il mondo e la poesia ne è la voce. -
Rivolto a Sud. Pensieri e poesie
In ""Rivolto a Sud"""", l’operaio, l’uomo e lo scrittore si fondono in una sola persona che si affaccia sul mondo, allungando il suo sguardo anche oltre i confini della fabbrica e del suo territorio. Questo libro, frutto del mix maleodorante e profumato del nostro presente, è un pugno allo stomaco ma allo stesso tempo una carezza sul viso. Uno sguardo, spesso critico, sulle brutture del mondo ma anche sulle sue innumerevoli bellezze, sull'attualità e sul prossimo futuro, denso di incognite e speranze. Perché, attraverso i sogni, il cambiamento è ancora possibile."" -
Paris, toujours Paris
Tra romantici salti nel passato e bruschi ritorni al presente, Parigi è di volta in volta un desiderio, un approdo, un sogno, una realtà, un ricordo. Trasfigurata dagli occhi dei protagonisti di questi undici racconti, la città dell'amore per eccellenza, è ora dama silenziosa e affascinante, ora consigliera loquace e saggia. Il lettore passeggerà incantato per le strade parigine, ammaliato dai suoi monumenti, dall'eterno fluire della Senna; entrerà nel Louvre e nel Museo D'Orsay, sarà rapito dal fascino gotico di Nôtre-Dame e dai colori dei vicoli di Montmartre. Si siederà a meditare ai tavolini dei café o dei bistrot e non mancherà di ammirare la città dalla Torre Eiffel... -
L'uomo con la testa di scarabeo
Un piccolo paese a sud del Sud, in bilico tra la terra e il mare. Una vecchia Citroën DS Squalo. Quando monsieur Blanche sceglie tra tutti quell’insolito taxi, non sa ancora di aver trovato nell’autista proprio la persona che era stato mandato a cercare. Da quel momento la vita di Erol Ciorba ha una brusca svolta: dietro una ricompensa che gli permetterebbe di estinguere ogni debito e sognare un futuro migliore, dovrà intraprendere un lavoro di spionaggio per conto di una multinazionale. Nella più importante filiale del Mezzogiorno, infatti, stanno accadendo cose al di fuori del controllo del Gruppo: sparizioni, strani incidenti, movimenti sospetti di cui è necessario scoprire l’origine. Erol accetta e notte dopo notte entra a stretto contatto con le storie sui generis dei colleghi magazzinieri, con le continue violenze e vessazioni perpetrate da alcuni, con un nuovo amore. E con un segreto scoperto per caso, seguendo un misterioso scarabeo Ercole. Fin quando un killer vestito di nero inizia a seminare il panico tra gli autonominatisi Faraoni, sulle note dei Red Hot Chili Peppers. -
Non dirlo al cuore
Sessa. È questo il nome inciso di nero su una piccola imbarcazione bianca attraccata nel porticciolo di Bari, sempre nello stesso punto, quasi abbandonata a se stessa e al trascorrere indissolubile del tempo. I passanti la guardano e si chiedono cosa possa celarsi dietro quel nome così singolare. Se lo chiede anche Luppola, tutte le volte in cui ritorna a quel molo a guardare l’orizzonte di una vita che ha mutato forma, standosene come quella barca, in silenzio e indiscreta a leccarsi le ferite, attaccandosi alla forza dell’amore che tutto toglie e tutto dà. E forse entrambe hanno una storia da raccontare. -
Santa
Santa e Luana sono due gemelle, l’una l’alter ego dell’altra. La prima è una ragazza scaltra, con un corpo da fata, desiderosa di successo; l’altra è una giovane volenterosa, dimessa, disillusa, che prova con fatica a farsi strada nel difficile mondo del giornalismo. A intrecciare le vite delle due donne arriva Paolo, riparatore di oggetti malandati, e di persone. Allora si scopre che niente era come immaginato e che Santa-Luana si portano dentro un grande segreto... Prefazione di Aldo Cazzullo. -
Ciottolina e la regina delle fate
A Ghiandaquercia è estate. Ciottolina è cresciuta e si dà da fare per aiutare Mamma Ciop. Di ritorno dal frutteto riceve una sorpresa dal lupetto Grigiotto: un velo scintillante, scovato chissà dove dal cucciolo. Poco dopo i suoi quattro fratellini scompaiono misteriosamente. Tutto il villaggio si attiva per le ricerche che, purtroppo, si rivelano vane. Ma in una notte di insonnia e sconforto si presenta da Ciottolina uno strano gnomo, di nome Scuff... Età di lettura: da 6 anni. -
Dark explorer
L'imprevisto che sconvolge una serata tranquilla, una smagliatura nella realtà, l'aprirsi di brecce verso ignote dimensioni, l'incontro con la cosa proveniente da un altro mondo. ""Dark explorer"""", nei dieci racconti che lo compongono, si annuncia a un primo sguardo come un esempio tra i più diffusi della narrativa di genere. Se non fosse che proprio qui, nascosta tra le pieghe del più classico dei topoi, si annida la sfida che Stefano Cortese lancia ai lettori più sensibili. Diversamente da quella narrativa dell'orrore che fa i conti con la paura di un pericolo determinato e riconoscibile, l'angoscia presente in """"Dark explorer"""" è priva di un oggetto specifico, in quanto riguarda la minaccia incombente di un elemento interno ma inconscio. Ecco, allora, che l'incubo peggiore non è la morte, che ancora tiene a distanza la cosa temuta proiettandola nel futuro, bensì il presagio di un vuoto eterno, più atroce e più terrificante in quanto presente adesso."" -
Il giro giusto
Se credete che nel mondo dei libri tutto sia perfetto ed entusiasmante e non mancate ai suoi grandi appuntamenti mondani, tocca anche chiedersi cosa si nasconda spesso dietro tutto ciò, non credete? Qual è l’ombra che, guardinga, si nasconde dietro le luci dei riflettori, puntati su quegli oggetti meravigliosi chiamati “libri”? L’ennesima presentazione a cui assiste Ippolito diventa quella giusta per farlo eruttare dopo anni e anni di lavoro appassionato. Perché, lui lo sa bene, anche i libri devono fare parte del giro. Del giro giusto, però! -
Via Verdi 1
Cosa hanno in comune uno scrittore, un ortopedico, una faccendiera, una segretaria, un responsabile commerciale, un notaio, un impiegato delle Poste e un ereditiere? Lo scopriranno, forse, durante la convivenza forzata nel condominio di via Verdi 1, dove si ritrovano improvvisamente senza sapere né come, né quando e, soprattutto, perché ci sono arrivati. A guidarli in questa scoperta ci penseranno un oscuro amministratore e un giovane segretario dalla misteriosa identità. -
Un gelato buono da morire
È giallo a Rosicano: don Ciccio Zampana, detto Ficosecco, muore mangiando il suo spumone durante la festa patronale. E siccome Ficosecco era l’usuraio più richiesto e più temuto del paese, al maresciallo Paolo Sapone, suo malgrado, tocca partire alla ricerca del probabile assassino tra una lista infinita di sospettati. Ad aiutarlo è nientemeno che sua moglie Margherita, artista mancata e grande appassionata di polizieschi. Mentre i due si confrontano con un ambiente in apparenza tranquillo ma intrinsecamente torbido e pregno di contraddizioni, il lettore se la ride: per lui il romanzo è un finto giallo, il mistero è svelato fin dal prologo e non gli resta che godersi l’apertura del vaso di Pandora. Prefazione di Federica Angeli. -
Festa al trullo
Quando i LUOGHI diventano LOGHI. rn""Festa al trullo"""", una black comedy globale sul nostro presente """"social"""" rnrn""""Una avvincente e grottesca commedia nera, in un corto circuito esplosivo tra mezzadri e influencer della moda"""" - Gabriella GenisirnrnrnSalento, Chiara Laera, famosissima influencer nel campo della moda, sta preparando l’evento di punta dell’estate: una grande festa per il lancio globale di un nuovo brand, ciceri&tria, dello stilista pugliese Vanni Loperfido, astro nascente della moda internazionale. Il talentuoso creativo è inviso alla sua terra d'origine perchè ai contoterzisti della zona ha preferito quelli del Nord.rnIl marchio, ispirato a un piatto tipico della cucina salentina, dà il tema alla serata che si svolgerà al C-Trullo, la masseria di Chiara Laera, in diretta Instagram e Periscope con il mondo intero. rnPer avere il massimo risalto mediatico, viene allestito un set felliniano 2.0, chiedendo alla gente del posto di interpretare se stessa: Elisabetta, perfetta come pulitrice di cicorielle e mest’ Luigi, l’artigiano delle ceste; Nicola, il casaro della masseria dell’Assunta con i suoi baffoni neri e la pelle scura, perfetto per il contrasto fotografico con il bianco del latte. Uno spettacolo folk “d’avanguardia” per i personaggi più eccentrici e in voga del fashion system internazionale.rnMa non tutto fila liscio. C’è chi, in questa terra, non sopporta l’invasione dei portatori di nuovi costumi, a tal punto da vedere minacciato il proprio ecosistema esistenziale, fino a reagire con atti estremi. A fare da sfondo alla serata, che avrà un tragico epilogo, una distesa di meravigliosi ulivi secolari, minacciati da un killer silenzioso: il batterio Xylella.rnChicca Maralfa, al suo primo romanzo, scrive una black comedy molto divertente - ma allo stesso tempo acuta - e fotografa un territorio, la Puglia turistica e il Salento in particolare, che sempre più si sta trasformando in una sorta di set permanente - dai prodotti tipici alle architetture rurali diventate relais di lusso – e dove persino gli ulivi secolari sono “minacciati” dalla potatura cosiddetta a “barboncino”, per diventare anch’essi “di tendenza”."" -
I fatti di sangue del 23 marzo 1914 in Locorotondo. La lotta amministrativa tra senussi e beduini
I gravi avvenimenti che si verificarono a Locorotondo nella serata del 23 marzo 1914 rappresentano l'apice del clima di violenza e degrado in cui il paese era stato scaraventato da una lotta barbara tra le due fazioni locali, in lizza per la conquista del Comune: quella dei senussi e quella dei beduini. Il presente studio ha come obiettivo quello di ricostruire gli avvenimenti di quelle giornate per riportare alla luce la verità dei fatti.