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Toscana. Storie d'amore d'altri tempi
Toscana - Storie d'amore d'altri tempi è una ricerca storica e documentata che raccoglie e racconta 18 storie d'amore nate nei luoghi più belli e suggestivi della sua terra. I protagonisti non sono solo gli innamorati, ma anche il tempo e le città che hanno visto e vissuto lo svolgersi di quelle vicende. E dunque sapremo qualcosa di più e di diverso su Dante e Beatrice, Paolo e Ilaria, Giuliano e Simonetta, Filippo e Lucrezia, Francesco e Lisa... Nomi illustri o, in un primo momento, sconosciuti, e che poi riconosceremo o diventeranno familiari, che ci faranno rivivere il batticuore, le gioie e i dolori del loro amore. -
Il liberty. Architettura e arti figurative
In un ""pellegrinaggio d'amore"""" Carlo Cresti ripercorre, con questa antologia di scritti, le tappe del suo quarantennale, appassionato impegno di ricerca e di studio finalizzato alla valorizzazione dei significati di una feconda stagione di cultura e di arte: la stagione del Liberty."" -
Il giardino nell'antico Egitto e nel vicino oriente
Nel Mediterraneo orientale dei tre millenni prima di Cristo il giardino ha radici molto antiche, a partire dalle civiltà egizia e mesopotamica. Della sua valenza ""di macchina evocativa"""" sono fondanti le allegorie sacre, mitologiche o rituali, e quella di dominio sull'ambiente e sullo spazio: il giardino delle origini è, in sostanza, il simbolo del patto e del compromesso tra le forze divine interne all'ambiente naturale e l'azione trasformatrice dell'uomo, il simbolo di un equilibrio. Nelle più arcaiche testimonianze di giardini del mondo antico si incontrano spazi strutturati, analizzati, e in sostanza concepiti - a cavallo tra simbologia, utilità e diletto."" -
Misteri, culti e segreti dell'antica Roma. Dalla fondazione dell'Urbe a Costantinopoli. Il Sator e i simboli della tradizione romana
Nel mondo antico Roma ha costituito il prototipo simbolico e l'archetipo di riferimento per la fondazione delle città. Il testo dimostra che la nascita dell'Urbe avvenne in forma rituale secondo la configurazione astronomica delle ""costellazioni generatrici"""". L'autore in questo nuovo studio guida il lettore attraverso la storia romana nel misterioso universo dei simboli della città eterna."" -
Restauro su restauro
Il volume raccoglie la documentazione di restauri di vari monumenti, condotti da Paolo Mazzoni prima come tecnico dell'Opificio delle Pietre Dure, poi come architetto della Soprintendenza ai Monumenti della Soprintendenza di Pisa e successivamente per molti anni fino alla fine della sua carriera della Soprintendenza di Firenze. Conclude il volume un'ampia panoramica dei suoi scritti, dedicati sia al restauro che alla ricerca storica, necessario complemento di ogni intervento su qualsiasi manufatto storico. -
Le voci del giardino storico. Glossario
Il primo passo per muoversi in un campo disciplinare specifico è quello di dominarne la terminologia per poter scegliere il corretto significato di ogni parola ed applicarlo per comunicare e trasmettere indicazioni senza possibilità di essere fraintesi. Il glossario si pone come strumento utile e di facile consultazione. Ma la sua utilità è anche in relazione al momento in cui viviamo, che vede contemporaneamente una specializzazione dei saperi, un impoverimento del vocabolario quotidiano e una crescente commistione linguistica, che si accompagna alla velocizzazione del modo di comunicare. La proprietà di linguaggio e l'uso rigoroso dei termini diventa, dunque, necessario per facilitare le molteplici relazioni trasversali fra i diversi soggetti e le numerose discipline che convergono nel progetto di giardino. La struttura del volume è lineare: il significato dei termini è completato dai riferimenti ai principali testi di storia dei giardini e rimanda agli esempi più significativi e alle illustrazioni. -
Nel giardino inglese della Reggia di Caserta. Storia, struttura, simbologia
Scoprire come un giardino che sembra naturale è invece opera dell'Uomo, diventa avventura letteraria, botanica, storica, simbolica: il Giardiniere Graefer, l'Architetto Vanvitelli, il Re Ferdinando IV, la Regina Maria Carolina, il Principe di Sansevero, l'ambasciatore Sir Hamilton, il botanico Sir Banks, Il Consigliere del Re Bernardo Tanucci, tutti attori influenti sulla realizzazione del Giardino Inglese della Reggia di Caserta... -
Labirinti e giardini filosofici
L'immagine del labirinto appare intrisa di sacralità e di mistero n dalla più remota antichità. Il labirinto presenta una doppia valenza in quanto permette o impedisce l'accesso ad un luogo nel quale non a tutti è dato penetrarvi, ma solo a coloro che sono ammessi all'iniziazione. Il labirinto è un'allegoria della Grande Opera alchemica con le sue difficoltà: quella di trovare la strada per raggiungere il centro, ma anche quella per uscirne, il classico lo di Arianna che riconduce Teseo in salvo fuori dai meandri del dedalo di Cnosso. Ma se le chiavi di lettura del giardino sono le misteriose armonie del congiungersi dell'anima con la natura, il labirinto trova la sua ragion d'essere proprio nel verde apparato, dove la natura, appositamente predisposta e sintonizzata con le frequenze dell'anima, entra in contatto con la nostra profonda essenza. -
Viaggio tra i castelli della costa della Toscana e dell'arcipelago
La conoscenza delle architetture fortificate della Toscana e dell'Arcipelago è un punto di riferimento essenziale non solo per una particolare ragione storico politica, ma è anche l'occasione per lasciare un segno importante nelle operazioni metodologiche di salvaguardia e di valorizzazione della costa, delle isole e di interi comprensori di terra cui queste varie architetture che il più delle volte erano punti per la sicurezza dell'esistere di innumerevoli strati della popolazione e di interessi di importanti Stati Europei. -
L' Oltrarno di Firenze. La storia, gli avvenimenti e i personaggi
Questa pubblicazione, di facile consultazione e corredata da molte fotografie, in cui si racconta la storia di quella che viene chiamata ""l'altra Firenze"""", cioè l'Oltrarno, nei suoi quartieri di S. Frediano e S. Spirito, dove ancora si respira l'atmosfera di un tempo passato."" -
L' abbazia di Vallombrosa
Questo libro ci guida alla visita della millenaria abbazia di Vallombrosa, suggestivo complesso monastico situato sull'Appennino toscano alle pendici del Pratomagno, e se ne scopre la straordinaria ricchezza artistica così legata alle segrete armonie naturali di un aspro e solitario paesaggio di rara bellezza; poi, grazie a una ricca serie di immagini, silografie, disegni, vedute, incisioni, ci conduce in un avvincente viaggio nel tempo attraverso le secolari vicende del monastero, fondato da san Giovanni Gualberto nei primi decenni del Mille, per arrivare a comprenderne l'inesplorata evoluzione architettonica, dalla prima spoglia chiesetta di legno all'attuale ""palazzo nella foresta""""."" -
Storia e umanità al tempo di Firenze capitale
Firenze Capitale. 21 maggio 1865. Un'altra data decisiva nella storia del primo decennio unitario, eco e compendio della Convenzione di settembre. Il ministero dell'Interno si trasferisce da Torino a Firenze, occupa le stanze gloriose del palazzo Medici-Riccardi, là all'inizio di quella via Larga che ha simboleggiato le glorie del Rinascimento toscano... È l'ultimo atto, è l'atto ufficiale e formale che sigilla la nascita di Firenze capitale. -
Giardino e sacro nell'Italia preromana. Vegetazione, paesaggio tra cultura e religione
Il giardino sacro dell'Italia preromana è il frutto di una complessa costruzione che ha le sue radici all'interno della protostoria della penisola: è durante tale periodo che si passa dalla percezione dello spazio come un mondo di natura a cui l'uomo è ancora in qualche modo omogeneo assieme al suo agire, ad una repentina estraniazione dell'azione dell'uomo dalla sfera del naturale. Per regolare i nuovi rapporti con gli dèi e poter umanizzare lo spazio nasce la limitatio, canone pervasivo e centrale dell'Etrusca disciplina. Dalla preservazione religiosa del lucus, il bosco sacro, e dall'applicazione ad esso di estetica ed euritmia, nasce il ""giardino degli dèi""""."" -
Piero Sadun. Genesi di un artista (1938-1948)
Il tema che la mostra ""Piero Sadun. Genesi di un artista. 1938-1948"""", allestita nella Pinacoteca Nazionale di Siena, intende proporre, è proprio lo sviluppo di quelle suggestioni iniziali che improntano i primi anni di attività del pittore, fatte, all'inizio, di spunti tratti da paesaggi e persone, entrambi interpretati con un tratto semplificato, quasi austero, con campiture intense e compatte del colore, nella volontà di raffigurare ciò che gli è più vicino, dalla rasserenante dolcezza della campagna intorno alla sua città natale, ai volti degli amici, protagonisti della sua giovinezza. Gli eventi drammatici che coinvolgono la famiglia e lui stesso in quanto ebrei, segnano una svolta anche nella sua produzione pittorica, che si lega indissolubilmente alle vicende esistenziali. Nel 1943 Piero, per sottrarsi alle persecuzioni razziali, abbandona l'abitazione cittadina per nascondersi nel contado, da lì raggiunge poche settimane dopo le truppe partigiane nel territorio aretino."" -
Giuseppe Ignazio Bertola (1676-1755). Il disegno e la lingua dell'architettura militare
Ricca di zone d'ombra per la scarsa attenzione critica sinora dedicatagli, l'opera del più importante ingegnere e architetto militare, e non solo, del Settecento sabaudo, Giuseppe Ignazio Bertola, attendeva ancora un recupero storico complessivo. Bertola è infatti tra altro autore della cittadella di Alessandria, della piazza da guerra di Fenestrelle, di forticazioni alla Brunetta, Verrua, Demonte, Exilles, di ponti nella Savoia. Inoltre, del palazzo dei cistercensi della Consolata d'Asti realizzato nella contrada di Dora Grossa a Torino, nonché, a Cuneo, della ranata interazione icnograca di ovali a connotare la chiesa di Santa Croce. -
In cerca di Ipazia
È bene che si torni a parlare dell'alessandrina Ipazia, la prima donna filosofa e matematica di cui abbiamo documentazione, scomparsa l'8 marzo 415 e divenuta simbolo della libertà di pensiero e di altri numerosi valori, come è ufficio del simbolo. Protagonista del film ""Agora"""" (2009) di Alejandro Amenábar e oggetto di un libro del 2010 della bizantinista Silvia Ronchey, inaspettato best seller, la sua vicenda è qui riletta a partire dalla sua riscoperta da parte del proto-Massone John Toland (1669-1722). Testimone e vittima, erede e messaggera della tradizione pitagorico-platonica (il modo in cui in Occidente si è manifestata la Tradizione unica) questa linea limpida e robusta, libera e responsabile, si è presto incardinata nella Libera Muratoria attraverso l'opera dei Fratelli Voltaire e Gibbon. Fatta a pezzi da fanatici cristiani, il suo sacrificio usque ad sanguinem è ancora una macchia indelebile e un tema per molti aspetti troppo conturbante."" -
Le piante nell'Italia antica. La selezione dalla preistoria agli etruschi e le piante legate agli dèi ed alle offerte sacre
La plasmazione umana del paesaggio culturale è il risultato di una storia di utilizzo dell'ambiente a lungo termine; all'origine del lungo percorso che dall'ambiente porta al paesaggio umanizzato, nel quale si ritaglia poi uno spazio per il bosco sacro e per il giardino religioso, sino a giungere all'hortus ed al giardino, vi è lo sfruttamento dei vegetali spontanei presente sino dall'origine umana - che viene affiancato dal Neolitico dalla selezione delle piante da coltivare, sia erbacee che arboree. Accanto all'uso di varietà vegetali a fini utilitaristici - non solo alimentari, ma anche per realizzazione di cordami ed intrecci, tessuti, coloranti, costruzioni edilizie e altri manufatti - sino dai tempi più remoti le piante si legano all'uso rituale nelle religioni dell'Italia antica, come testimoniano sia i ritrovamenti archeologici, sia la ricca messe di miti etruschi, italici - noti principalmente dall'iconografia - come pure romani e latini - meglio conosciuti grazie alle fonti letterarie. -
L' altro mondo. L'ignoto popolato da esseri invisibili
Nel lontano passato il pensiero ""magico"""" faceva parte integrante della vita quotidiana dell'uomo, tanto da scandire il ritmo del tempo ed i diversi momenti ed azioni della giornata. Un aspetto quasi 'religioso' di questo pensiero era rappresentato dalla recita di preghiere ed invocazioni scaramantiche, usate per contrastare le avversità, per favorire la fortuna, per guarire dai malanni o per proteggersi da fastidi o da presunti malefici. Queste antichissime pratiche di magia rurale, in uso nelle nostre campagne ancora fino a qualche decennio fa, sono oggi quasi del tutto scomparse, anche se resta intatto il senso di mistero che le avvolge ed il fascino dell'ignoto che le circonda. E tuttavia, anche nel frenetico mondo moderno, sopravvive nell'uomo l'esigenza di credere che vi sia una strada per aprire le porte dell'Ignoto, per propiziare la fortuna e liberarsi delle proprie ansie, paure ed incertezze. Le testimonianze che leggerete riguardano episodi di vita vissuta dall'autrice, legati ad esperienze di collegamento con la dimensione ultraterrena: rappresentano, quindi, un viaggio, nel mondo dell'Invisibile (l'Altro Mondo) che si rende a noi manifesto."" -
Firenze (1861-1871). Dall'esposizione italiana alle vicende della capitale provvisoria
1861-1871: dieci anni che segnarono di rare luci e troppe ombre il volto di Firenze; anni che mostrarono pesanti ritardi in settori artistici e culturali, nonché inaspettate accelerazioni realizzative, in ambito urbanistico, per commisurare la città al provvisorio ruolo di Capitale, con conseguente clamoroso dissesto delle finanze municipali, imputabile anche a superficialità deliberative di inadeguati amministratori locali. Aveva visto giusto il D'Azeglio (settembre 1864) nel constatare più in generale: ""S'è voluto improvvisare una nazione senza avere uomini""""."" -
Il giardino italiano. Mostra di Firenze 1931
La mostra fu un grosso avvenimento gestito da Ugo Ojetti con l'intenzione di ""rimettere in onore un'arte singolarmente nostra"""", ma risultò carente, espositivamente, negli aspetti iconologici e simbolici. L'iniziativa venne integrata da concorsi progettuali per un giardino pubblico all'italiana, per un giardino privato annesso ad un villino di città, per un giardino pensile di carattere moderno e italiano, che videro la partecipazione di architetti professionisti e giovani studenti delle Scuole di Architettura.""