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Mostrati 2001-2020 di 10000 Articoli:
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O anima mia libera
Il poeta è un fiume in piena, con poca leziosità e tanto sentimento, ci riporta a riflessioni di origini antiche: libertà, amore e speranza, tutti temi che egli volge a inalare ai suoi lettori con certa oculatezza. Il libro si apre con la poesia che dà il titolo alla raccolta e già dai primi versi ci si accorge dello stampo intimista del contenuto: Improvvisamente mi alzo e scrivo, scrivo parole che fino ad ora abortivo. Nino è una moltiplicazione di sentimenti, la sua indole poetica sempre tenacemente rinnovata e vastissima costituisce senza alcun dubbio un suo personale unicum nel panorama del linguaggio moderno; in lui regna il senso comune di libertà di espressione, come nelle anime libere, e non avrei mai potuto esimermi di scrivere per questa sua raccolta di sublimi versi. Con le sue poesie il poeta ci incanta, desta meraviglia e prolifera, ""Canta la Libertà""""... e scrive di libertà pregresse e future; egli è un sognatore coi piedi ben piantati per terra, ritrova nuova linfa e le sue riflessioni poetiche si aprono alla consapevolezza di una possibile rinascita. (dalla prefazione di Andrea Calabrò)"" -
Ginosa. Storie di paese
La cultura popolare fatta di tradizione, di racconti trasmessi a voce, di aneddoti e proverbi che dicono molto del nostro modo di essere ginosini, è l'humus nel quale si radica la nostra identità. Essa è basata sull'oralità, che è l'opposto della rimozione, fenomeno pure molto presente Ginosa. L'oralità trasmette la cultura di un popolo attraverso le storie e i mille aspetti della vita quotidiana, cultura che caratterizza una comunità attraverso la cucina e i suoi sapori, i gesti, il lavoro, i personaggi, il paesaggio dominato dagli olivi a frutto e la produzione dell'olio, i profumi delle cantine e le loro tinate in fermentazione, le calde giornate estive che costringevano in casa ad aspettare il fresco della sera da vivere per strada col vicinato, tra giochi e racconti. Erano le forme di una cultura antica trasmessa di generazione in generazione. Fissare su carta alcune storie del passato potrà servire a conservare la memoria collettiva di una oralità classica, omerica, popolare. -
Eteranima
Nel racconto ""Eteranima"""", ispirato ai grandi della letteratura mondiale del calibro di Antonio Tabucchi e Fernando Pessoa, Fiorillo introduce il concetto di """"sogno lucido"""". Il sogno lucido è un'esperienza unica, in cui si può avere il controllo di tutto ciò che accade; non si subiscono passivamente gli eventi, ma si creano. È in questo contesto che si muovono i personaggi di Eteranima (neologismo creato dall'Autore per definire l'eternità dell'Anima?), Isabel, José, il dottor Ortega, lo stesso io narrante/sognante Antonio Tabucchi e Fernando Pessoa, avvolti nella nebbia e nella pioggia di una Lisbona apparentemente dormiente."" -
Le donne del cinema italiano. Cento anni (e più) di dive senza tempo
Una visione diversa di oltre un secolo di storia del cinema italiano, visto però ""in rosa"""". Il libro non va comunque inteso come """"il meglio di..."""" e non tende ad escludere nessuno, piuttosto va considerato come un viaggio attraverso le attrici e le dive più rappresentative, tenendo conto del loro valore artistico, della rilevanza divistica, del successo popolare e della traccia che queste bellissime donne hanno lasciato nella nostra società. In appendice alcuni interventi di esperti che vanno ad arricchire e a completare il significato dell'opera, nonché una testimonianza di Antonella Lualdi."" -
Ovunque tu andrai so che ritornerai
Esiste l'amore eterno? Può sussistere solo amicizia fra uomo e donna? Una relazione amicale può trasformarsi in amore? La crisi del nucleo fondante della società, la famiglia, è irreversibile? Il futuro dei giovani è nel ritorno ai borghi natii o è predestinato ad inseguire l'accelerazione della globalizzazione e della digitalizzazione della società? ""Ovunque tu andrai so che ritornerai"""", fra l'attesa di una nuova estate e una nuova sessione d'esami universitari, è ricco di riferimenti di comune attualità, inglobati nel nostro vivere freneticamente il quotidiano: dalla messaggistica che ci rende sempre connessi con tutti e sconnessi con noi stessi alla musica - veri e propri tormentoni farciti di neologismi - sparata """"a palla"""" da device di ultima generazione; dalla ricerca della movida notturna e del locale o della compagnia da scegliere alla segmentazione sociale fra friendzone ed eterna morada di Saramago memoria..."" -
... e adesso parlo io. Giulietta Masina si racconta
Essere stata la moglie di un genio così complesso come Federico Fellini, non deve essere stata una condizione facile. Certamente c'è stato un grande connubio che, tra alti e bassi, ha permesso alla coppia di camminare appaiata in cinquant'anni di vita sia professionale che familiare. Se sulla figura di Federico Fellini sono stati scritti centinaia di libri e fiumi di parole, su Giulietta Masina in tutti questi anni soltanto Costanzo Costantini, Tullio Kezich e Gianfranco Angelucci hanno raccontato la sua importante biografia. Nonostante questa scarsità di bibliografia, l'immagine della Masina ha spaziato nella vastità mondiale quale figura di attrice e di donna dotata di eccezionali qualità. Ha saputo essere una grande artista, una donna di cultura e una affettuosa moglie. Il libro che viene presentato, sfruttando l'idea di effettuare una ""intervista impossibile a Giulietta Masina"""" - realizzato sulla falsa riga di un progetto radiofonico della RAI negli anni '70 - vuole cercare di dar vita alla metamorfosi di una donna riservata, strappandola ai personaggi ingombranti di Gelsomina, Cabiria e della stessa Giulietta degli Spiriti e farne emergere la sua profonda sensibilità."" -
Cuono Gaglione. Il poeta della pittura
«Leggo poesia, ascolto una musica, mi perdo nello spettro dei colori - nell'acqua e nel fuoco, nel mare profondo e nel cielo terribile e magnifico sul Mediterraneo - mi immergo nella Storia, di tutte le storie del Sud, quando una tela di Gaglione - per sottile malìa - mi rapisce lo sguardo e, attraverso i miei occhi ""scuri e chiari"""" di donna meridionale, mi attira con forza virile in un vortice di ricordi ancestrali, evocando, rinnovando, raccontando ancora di quella fiera genia ove trasse i natali la Civiltà che regalammo al mondo, migliaia di anni fa» (dalla prefazione di Marina Salvadore)."" -
Ventiquattro linee guida. Miraggi verticali
Mi appassiona il viaggio avviato da Cristina De Vita e Silvana Pasanisi tra i centri storici lucani. Non panorami né cartoline sul silenzioso abbandono, ma ritagli di porte e dettagli accompagnati da versi avvolti in un ermetismo metafisico. Quando la pittura scoprì l'arte povera si avvalse di questi stessi supporti, per raccontare un mondo minore che rinviava alla cultura antropologica e a un mondo che sempre più veniva scartato dai tempi moderni. I condomini delle città ma anche dei nuovi quartieri facevano ricorso agli anticorodal e ai supporti di acciaio smaltato, mentre l'antico si poggiava sul legname. (Introduzione di Raffaele Nigro). -
Storie di donne
"Dal libro autobiografico """"Storie di donne"""" di Giovanna Greco, traspare nitida la figura di una donna determinata, amabilmente empatica che riesce a trainare, coloro che la conoscono, nel vortice della sua coinvolgente simpatia. Affronta il tema dell'Amore tradito, offeso, banalizzato e sporcato da calcoli mentali indegni di persone che nulla sanno del martirio di anime innamorate dell'Amore. In forma timida presenta tratti di profonda spiritualità, attutita dall'umanità dolorante, propria di ogni esistenza impegnata nella ricerca del suo Divenire."""" (Dalla prefazione di Olimpia Fuina)." -
Il compito di Clara
Giorgio Ventura è un quarantenne solitario, filosofo e maestro nella scuola elementare di Massafra, la città ionica incastonata fra mare e gravine. Divide il tempo tra insegnamento, scacchi, studi filosofici e musica classica. Ha una donna, Caterina, magistrato trasferito a Torino per lavoro, pochi amici e un fidato interlocutore, Achab, il pesciolino del suo acquario. A scuola incontra Clara, l'alunna della 4a A diversa dagli altri bambini. Il volto triste e un corpo grosso e sgraziato contrastano con la levità della sua intelligenza e con la sua fine sensibilità. Giorgio è gravemente turbato. Non si darà pace finché non avrà scoperto la verità e il dolore che si celano dietro gli occhi mesti della bambina, oltre il disagio che trapela e di cui nessuno sembra prendersi cura. ""Il compito di Clara"""" è un romanzo psicologico, corale, dove emergono i temi della malattia e della morte da due punti di vista privilegiati: quello finemente sensibile di una bambina affetta da un disturbo del comportamento alimentare e quello amorevole e filosofico del suo maestro di scuola."" -
Freddie. La leggenda non può morire
A 30 anni dalla morte, dopo aver trascorso sei lustri in Purgatorio a scontare le sue colpe terrene ed aver allietato le anime dei penitenti con canzoni, sketch comici e concertini improvvisati, grazie alla mediazione di Elia, suo angelo custode, Freddie riesce a varcare le soglie del Paradiso. Poiché non ha mai trasgredito le regole di espiazione del regno intermedio ed ha aiutato gli altri defunti a varcare le soglie dell'Eden, ha diritto, per una speciale legge di Dio, ad esprimere un desiderio... Chi è Alexandra Cox? Qual è il sogno segreto della grande icona pop-rock, la ""regina"""" delle rockstar? Cosa ci fanno Beethoven, Mozart, Paganini, Jimmy Hendrix, Jaco Pastorius, John Bonham sul palco di Wembley, insieme ai più noti cantanti internazionali viventi?"" -
Even. La principessa arcobaleno
Sull'Isola Arcobaleno, una nube rossa, portatrice di un virus, sconvolge la vita dei suoi abitanti. Even e Adrian affrontano mille avventure per trovare l'origine della malattia, salvare la natura e riportare la pace nel Regno. Una favola moderna fatta di amicizia, coraggio, lealtà e una giusta dose di magia! Età di lettura: da 10 anni. -
Ulisse e l'elefante. Storie di un battaglione di amici e di amicizie nella città dei due mari
"Il libro è una carrellata di scherzi, di birbonate, di situazioni paradossali di una banda di ragazzacci che Varlaro nobilita chiamandola """"Il Battaglione"""" ma che ragazzacci rimangono. In questa carrellata viene rappresentata una varia umanità di ragazzi: c'è l'estroso, il leader, il più bravo di tutti, il creativo, quello che inventa e organizza le goliardate, quello che è il più capace con le donne ma anche quello che le busca per primo ed è a sua volta vittima anch'esso dei suoi stessi scherzi, c'è il soggetto di tutti, c'è il più ingenuo, il meno bravo quello che fa parte della banda ma subisce l'angheria degli altri, c'è il braccio destro del capo che è lo stesso Cico (l'autore, n.d.R.). Insomma c'è una varietà di personalità e di caratteri che negli anni '60 era normale trovare fra gli studenti di tutte le scuole e che probabilmente oggi non troveremmo più perché la scuola è diventata più seriosa, anche se meno colta, meno spensierata anche se ha meno privazioni e più privilegi di quella di allora"""" (dalla prefazione di Mario Guadagnolo)." -
Vita dell'avvocato Arturo Nati. Un'esistenza dedicata al fare
Non è una operazione facile quella di realizzare un libro come questo, in cui confluiscono i ricordi personali e quelli familiari dell'avvocato Arturo Nati insieme ad una raccolta critica dei suoi scritti. Documenti importanti che servono a comprendere l'impegno socio-politico di Nati, che si diede anima e corpo per una Italia moderna e capace di ben posizionarsi nel contesto democratico internazionale, dalla nascita della Repubblica, dopo il referendum istituzionale del 1946, sino all'inizio della così detta ""seconda Repubblica""""."" -
Dove sono i pomodori?
Un uomo che crede nel proprio territorio ci offre una lezione di economia basata sul concetto di token economy in cui per ogni azione ben fatta si riceve un gettone finalizzato all'ottenimento di una ricompensa. Il premio, dunque, lo si conquista da soli attraverso il lavoro e la buona volontà. Nella vita non ci sono perdenti, quelli che ci credono meno sì. Appaiono colti da una sindrome da impotenza appresa che non consente loro di agire per migliorarsi e per aumentare il senso di autoefficacia. Se da piccoli incoraggiamo i bambini con esempi positivi, da adulti ci ringrazieranno. Età di lettura: da 10 anni. -
Un rebus nella Gioconda. Tra i due rami del lago di Como
La Gioconda è il dipinto più famoso di Leonardo, l'identità della modella l'enigma più discusso... e forse finalmente svelato proprio mentre tutto il mondo celebra il Cinquecentenario (1519-2019) dalla morte dell'eclettico genio. A svelare il nome della Gioconda un rebus nascosto nel dipinto stesso. Lo sostiene il filosofo e antropologo Teodoro Brescia, già noto per aver individuato una mappa astronomica sul Sarcofago paleocristiano di Boville (La Stella dei Magi e il Sarcofago Decifrato) e numerosi elementi inediti nell'Ultima Cena dello stesso Leonardo (Il Codice nel Cenacolo). «Questo nuovo studio - spiega Brescia - parte dalle prime ricerche dello studioso d'arte Silvano Vinceti che nel 2010 individua nel dipinto due coppie di lettere negli occhi della Gioconda e una coppia di numeri sotto il ponte alle sue spalle...». -
Gli sconfitti
Il romanzo, ambientato dal maggio 1940 all'agosto del 1948, tra le colline molisane che degradano sul litorale adriatico, s'intreccia con la storia, determinando il destino dei personaggi de ""Gli sconfitti"""". I piccoli fatti privati e la grande storia s'incrociano strettamente, mentre il conflitto s'abbatte come una mannaia sull'Italia, già stanca di miseria e retorica fascista. I temi del rifiuto della guerra, della morte, della ricostruzione del Paese, della crescita, sotto ogni punto di vista, della memoria come propulsione per il futuro, dell'affermazione del sé e della propria identità, sono affrontati con rigore e risultano ben armonizzati. Il microcosmo diviene metafora del mondo sconvolto da una furia cieca e dissennata."" -
La scuola Diaz di Laterza. Storia, eventi, architettura, personaggi e documenti d'archivio
La narrazione della costruzione dell'edificio scolastico Armando Diaz costituisce un saldo vincolo di affetto e di devozione alla Scuola che ha formato per decenni, grazie al quotidiano lavoro degli insegnanti, la coscienza di numerosi cittadini del nostro territorio. La non facile ricerca e lo studio dei documenti di Archivio della nostra scuola conservati presso la Biblioteca comunale e catalogati grazie al lavoro della Cooperativa Lavoro & Progresso, ha consentito di ricostruire le tappe principali che hanno portato alla costruzione dell'edificio. Una storia che parte dal lontano 19 luglio 1908, data in cui venne fatto il sopralluogo per la scelta della località in cui edificare la scuola. Le vicende storiche e le difficoltà burocratiche hanno poi condizionato i tempi di realizzazione che si sono protratti per oltre un ventennio, fino alla consegna dei lavori avvenuta il 19 aprile 1932 e alla successiva inaugurazione svoltasi il 30 ottobre dello stesso anno. -
Stop al bullo!
I fenomeni del bullismo e del cyberbullismo purtroppo sono di triste attualità. La scuola è uno dei luoghi deputati ad affrontare questa piaga. Molte sono le attività che quotidianamente si mettono in campo per conoscere e combattere tale fenomeno. Dalla prospettiva della maestra Marilucy, sempre attenta alle esigenze reali degli alunni, si forniscono spunti e utili strumenti per conoscere e affrontare il bullismo. Età di lettura: da 7 anni. -
Scirocco. Un cielo senza stelle nella sera m'accompagna
"Solo per un minuto/ fingiamo di essere felici./ Tu portami un fiore/ io ti regalo il mare/ e poi ridiamo/ ridiamo come gli amanti che si ritrovano a sera"""". Parte così Cinzia Santoro, e le partenze nei libri di poesia sono importanti. Le partenze dicono di chi scrive e cosa vuole dire. La poesia si sa è quello che sta oltre la mano dell'esistenza e che la mano non può afferrare. L'inesistente che sta alla massa oscura del cosmo e che in realtà muove l'universo. La nostra esistenza è dentro l'incomprensibile. Ma è l'incomprensibile che sostiene la nostra esistenza, immersa nell'abisso del mistero. Appunto. Siamo immersi nel mistero che ci muove. La poesia è prova di quel mistero. Cosa realissima."