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All'origine del finzionalismo. Con l'autobiografia di Hans Vaihinger
Il miglior modo per comprendere il pensiero di un filosofo è entrare nella sua vita, scorgere la natura dei cambiamenti che lo coinvolgono, osservandone la fitta rete di interazioni che lo determinano, che lo influenzano, che lo trasformano, per scrutare infine le ragioni intime del suo pensiero, le sue evoluzioni, i suoi prodotti. Le autobiografie sono un invito ad entrare nella vita di chi le scrive, attraverso gli occhi e i pensieri di chi ha vissuto ciò che racconta. È il caso dell'autobiografia del filosofo tedesco post-kantiano Hans Vaihinger, il quale ci racconta con estrema intensità e trasporto emotivo le vicende della sua vita e i momenti decisivi per l'elaborazione del suo pensiero filosofico. Si tratta della prima traduzione italiana dell'autobiografia di Vaihinger, pubblicata per la prima volta in tedesco nel 1921. L'autobiografia è inoltre corredata da un ricco studio introduttivo, indispensabile per approcciarsi al pensiero di Vaihinger, in quanto propone sia una ricostruzione storica delle edizioni dell'opera principale del filosofo, La filosofia del come se, sia delle coordinate per orientarsi nella corrente filosofica della quale Vaihinger è considerato l'iniziatore: il finzionalismo. -
Il cappellone di San Cataldo. Il trionfo di Giuseppe Sanmartino e dei marmi intarsiati nella Cattedrale di Taranto. Ediz. a colori
La prima monografia dedicata alla Cattedrale di Taranto. Rivestito in marmi policromi dal pavimento alle pareti fino al tamburo della Cupola affrescata, il Cappellone di San Cataldo costituisce un capolavoro assoluto del Barocco e si distingue per la raffinata e singolare combinazione di marmi decorativi, sculture e pitture tale da definirlo come unicum del suo genere. È sicuramente il capolavoro del più grande scultore della Napoli settecentesca, Giuseppe Sanmartino. La pubblicazione descrive puntualmente tutti i capolavori artistici presenti e fa il punto sull’importante ciclo di restauri curati dall’Architetto Augusto Ressa (Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Brindisi, Lecce e Taranto) al quale è stato sottoposto riportandolo alla sua originaria bellezza. -
Il lupo e i sette capretti. Ediz. a colori
Un lupo affamato e goffo, tanti capretti mattacchioni e una mamma amorevole che si deve allontanare... ma il pericolo è dietro l’angolo e se non ci fosse la mamma che alla fine va sempre in soccorso, che fine avrebbero fatto i capretti. Età di lettura: da 4 anni. -
Ritorno alle stelle
Shō, un ragazzo con tanti muscoli e poco cervello, ha appena compiuto sedici anni e sta festeggiando il suo compleanno di notte, da solo in un parco pubblico, quando incontra una sua compagna di classe che se ne va curiosamente in giro con un pacchetto di prosciutto tra le mani. Anche lei sta festeggiando in solitudine il proprio compleanno. La ragazza, da tutti conosciuta con l’inquietante soprannome di Morfina, è un’anima fragile che dietro comportamenti eccessivi, fatti di buffonerie, stravaganze e trovate originali, nasconde un doloroso segreto. I due, insieme a Mayū, una ninfetta mangia-uomini, partecipano a una sorta di triangolo amoroso dal sapore profondamente adolescenziale, dove i palpiti del cuore si mescolano a paure e capricci. I veri protagonisti del romanzo sembrano essere l'alienazione, l'incomunicabilità, la natura mortifera dei social network in cui le relazioni interpersonali, soprattutto quelle dei più giovani, sono inevitabilmente destinate ad arenarsi nelle secche di una comunicazione superficiale, un chiacchiericcio insignificante che a stento riesce a coprire il silenzio della solitudine e l'afasia dell'anima. -
Il cacciatore di foglie secche
L'uomo e la ragazzina. La musica e la poesia. L'amore. La catastrofe. Saranno l'anima, una traccia d'inchiostro e una melodia, le chiavi che spalancheranno le porte del suo labirinto, per tornare alla luce, al sorriso, alla speranza. -
Il sogno del samurai
Kyōto, intorno al 1550. L’epoca dei samurai, dell’onore e delle battaglie, dove la parola data vale quanto la vita stessa. Il giovane Principe Jōdo, figlio dello Shogun, si trova a vivere delle esperienze che gli daranno la capacità di rivelare la sua interiorità permettendogli di combattere i soprusi e le ingiustizie con ferma determinazione. L’eroe di questa vicenda è un eroe molto attuale, e rappresenta la ribellione contro il potere in quanto tale, il potere senza coscienza. Jōdo ci insegna che tutto può accadere nel momento in cui qualcuno si pone al Servizio del “Piano Divino” e che ogni ostacolo può essere superato se il piccolo ego lascia il posto al “Disegno” che unisce ogni essere vivente in questo meraviglioso Universo, dal quale tutto nasce e nel quale ogni cosa fa ritorno. Un romanzo che racconta la mai conclusa lotta fra il bene ed il male. -
Ecomafia 2023. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia
È l’Italia del saccheggio ambientale, quella che raccontano le pagine di Ecomafia 2023, svelata, come sempre, grazie all’attività di forze dell’ordine, Capitanerie di porto e magistratura. Un saccheggio che trova terreno fertile su ogni fronte, a partire dal ciclo illegale del cemento, dall’abusivismo edilizio agli appalti, in cui si registra il maggiore incremento dei reati. Si tratta di un segnale d’allarme da cogliere con grande attenzione, facendo memoria degli insegnamenti di Giovanni Falcone sul mafioso diventato capitano d’industria: “Se fa il costruttore, amplierà il suo raggio d’azione fino a comprendere le cave di pietra, i depositi di calcestruzzo, i magazzini di materiale sanitario, le forniture in genere e anche gli operai [...]. Gli altri proprietari di cave, gli industriali del cemento e del ferro verranno a poco a poco inglobati in una rete monopolistica sulla quale egli eserciterà il controllo”. Parole scritte nel 1991 insieme alla giornalista Marcelle Padovani nel libro Cose di Cosa Nostra, ma di straordinaria attualità, pensando agli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se la risposta delle istituzioni sul fronte repressivo appare sempre più efficace, è sul versante della prevenzione e dei controlli che occorre fare gli sforzi maggiori, come prevedono le proposte di Legambiente. -
Glossario Blegeriano. Un'introduzione ragionata al pensiero di José Bleger
Questo glossario ha lo scopo di cercare di migliorare la lettura dell'opera di Bleger non ancora pienamente conosciuta in Italia, fornendo percorsi orientativi per contestualizzarne il pensiero. L'intento è quello di offrire una panoramica del pensiero di Bleger che va dalla teoria e clinica psicoanalitica alle teorizzazioni sulla gruppalità, dagli studi sui processi istituzionali a quelli sulle problematiche comunitarie, dalle ricerche sulla promozione della salute a quelle sulla formazione, dagli studi sulla famiglia ai contributi sulla metodologia e sulla epistemologia psicoanalitica. -
La saggezza del tao. Come cambiare modo di pensare per vivere meglio
Mezzo millennio prima di Cristo, una delle figure più affascinanti della filosofia cinese, Lao Tsu, dettò gli ottantuno versi del Tao Te Ching, che divenne il testo base del taoismo e che rappresenta la Via, il Sentiero, il Principio del Tao, l'eterna e fondamentale forza che scorre attraverso tutta la materia dell'Universo. Seguendo la Via si può arrivare a un'esistenza equilibrata, spirituale, morale e volta al bene. Per ognuno degli ottantuno versi che compongono il Tao, Dyer ha scritto un breve saggio che ne chiarisce il significato e ne mette in risalto l'insegnamento, sempre valido attraverso i secoli e perfettamente adattabile alla vita moderna. Ne scaturisce un libro da leggere con calma, un capitolo al giorno, per lasciarci pervadere lentamente dai suoi insegnamenti. Per arrivare infine a vedere la propria vita e il mondo che ci circonda in modo totalmente diverso e avvertire dentro di sé un senso di pace e di armonia con l'Universo. -
Indagine nell'arcipelago. Un caso per il maresciallo Tanchis
Isola della Maddalena, 1864. Nel giorno in cui l’isola si raduna per festeggiare la patrona, nel cantiere navale di un maestro calafato viene ritrovato un cadavere dal volto irriconoscibile, coperto di pece. A stretto giro si capisce che si tratta di Tiziano Trevisan, il capo delle guardie doganali. Assiduo a balli, convivi e festini, Trevisan era un noto donnaiolo e probabilmente un corrotto al soldo dei contrabbandieri. Tra mariti traditi, complici e rivali nei loschi affari, non mancano i sospettati, ma la colpa viene subito addossata a Ziricucculu, un povero ladro di galline. È chiaro che qualcuno sta cercando di insabbiare le indagini, tuttavia Bachisio Tanchis, maresciallo d’alloggio sull’isola, e Daniel Roberts, vecchio capitano della Marina inglese, sono convinti che il colpevole vada cercato altrove. Insieme a una scultrice tedesca ospite di Garibaldi e a una selvatica ma energica ragazza di Caprera cercheranno di risolvere il caso, in un’indagine che li porterà a toccare le diverse isole dell’arcipelago e i loro bizzarri ed eremitici abitanti, sino a una rocambolesca resa de conti da una barca all’altra, nella rada della Maddalena. Sullo sfondo suggestivo della Sardegna di fine Ottocento, Gianluca Lioni ci regala un giallo storico che vede come protagonisti molti personaggi realmente esistiti, a cominciare dal Generale Garibaldi. -
Il tao della biologia. Saggio sulla comparsa dell'uomo
È l'uomo che deriva dalla scimmia o la scimmia che deriva dall'uomo?"" Il dilemma non ha senso, se è vero che una specie che ha già imboccato una strada non può uscirne. L'idea dell'origine di una specie per aggiunte terminali ai caratteri di un'altra è ormai superata. Le specie sorelle sembrano piuttosto irradiarsi da un nodo comune disegnando quelle che sono state chiamate """"esplosioni o radiazioni evolutive"""". Il problema è semmai chi, tra uomo e scimpanzé, si è più distaccato dal nodo, dalla forma primaria della sua famiglia. Per Darwin questo peregrino è l'uomo, e sul nodo è rimasta, immutata, un'arcaica scimmia. Invece l'uomo è la forma primaria, archetipica, conservatrice. Rispetto ai suoi congeneri ha conservato lo schema anatomico tipico, la base molecolare del proprio ordine di appartenenza. Egli è il Peter Pan dei Primati, """"il bambino che non voleva crescere"""". È il primo, non l'ultimo. Nei termini del Tao, l'uomo è Yin, nero, tenero, femminile. La scimmia è Yang, bianca, dura, maschile. Uomo e scimmia sono due modalità dell'essere, opposte e complementari: ognuna contiene in sé la potenza inespressa dell'altra. L'uomo, solenne, è il sole della savana, la scimmia, festosa, istintiva, è la luna nel bosco. L'uomo ha avuto infusa un'anima che lo destina alla luce o al peccato; la scimmia, con il suo istinto innocente, subisce le catene dell'uomo. L'opera di Sermonti raccoglie e combina risultati scientifici, aneddoti, parabole, favole e variazioni filosofiche."" -
Il corsaro del fiume rosso e altre avventure
Sono emozioni fortissime quelle che aspettano il lettore di questi racconti: animali feroci di ogni specie e latitudine, tempeste spaventose e sfiancanti bonacce, ghiacci che serrano le chiglie in una morsa fatale e scogli che squarciano in due grandi bastimenti, terrificanti vascelli fantasma e isole ardenti che ogni tanto emergono in superficie dalle profondità marine, infuocano tutto ciò che sta loro attorno, e si inabissano nuovamente. Grande maestro della narrativa d'avventura, nella sua lunga carriera di scrittore Emilio Salgari scrisse circa ottanta romanzi e cento racconti. Quella che qui presentiamo è una selezione delle storie di mare, un giro del mondo che accompagnerà i lettori su navi e velieri insieme a marinai, pirati e avventurieri. Età di lettura: da 9 anni. -
Piccolo manuale pratico formaggio
Libro che inizialmente ripercorre le origini del formaggio e narra una leggenda che lo riguarda. Spiega poi come produrlo in casa, quali sono gli attrezzi che occorrono e quali inconvenienti si possono verificare; infine offre le ricette per farlo in casa, tra cui alcune più sfiziose. -
L'elefante un po' ingombrante
Chi è grande, blu e gradasso, e si presenta a casa tua senza essere stato invitato? Un elefante un po' ingombrante, naturalmente! Età di lettura: da 4 anni. -
Musetti nel bosco. Il mio primo libro di stoffa. Ediz. a colori
Questi morbidi libri fold-out, realizzati da Wee Gallery, sono pensati apposta per i neonati: il contrasto bianco e nero e i contorni netti delle immagini stimolano lo sviluppo visivo del bambino, che nei primi mesi non distingue ancora bene i colori. Animaletti monelli e motivi geometrici ricorrenti non mancheranno di incantarlo! Età di lettura: da 6 mesi. -
Musetti nel giardino. Il mio primo libro di stoffa. Ediz. a colori
Questi morbidi libri fold-out, realizzati da Wee Gallery, sono pensati apposta per i neonati: il contrasto bianco e nero e i contorni netti delle immagini stimolano lo sviluppo visivo del bambino, che nei primi mesi non distingue ancora bene i colori. Animaletti monelli e motivi geometrici ricorrenti non mancheranno di incantarlo! Età di lettura: da 6 mesi. -
Le gesta di Berengario imperatore. «Gesta Berengarii Imperatoris» (X sec.)
Nei ""Gesta Berengarii Imperatoris"""" sono tratteggiate figure storiche come Berengario del Friuli, il protagonista assoluto del poema, Arnolfo di Garinzia e Guido da Spoleto, filtrate attraverso la lente di un anonimo poeta di corte, forse identificabile in Ardingo, vescovo di Brescia. Lo stile dell'opera è tendenzialmente alto, anche quando sono rappresentate cruente battaglie e le terribili ferite riportate dai condottieri, ed in ciò l'autore è aiutato dall'ampia conoscenza degli autori classici, specialmente di Virgilio. Sulla """"marea"""" di fantaccini (o sul popolo nel caso dell'ampia descrizione dell'incoronazione a imperatore), svettano i comandanti delle varie schiere e, al massimo grado, Berengario e il suo avversario Guido. L'autore vuole trasmettere l'immagine ideale di Berengario come """"pius rex"""", come principe della pace che scende in guerra solo perché costretto dagli altri e invocato dal popolo. Molto interessante la connotazione nazionale conferita a Berengario, definito """"heros italicus"""" mentre il suo avversario Guido è il """"tyrannicus gallicus"""". I """"Gesta Berengarii Imperatoris"""" rappresentano una testimonianza preziosa per comprendere in modo più ravvicinato uno tra i periodi più turbolenti e interessanti della storia medievale italiana a cavallo dei secoli IX e X."" -
Giamblico. «De anima». I frammenti, la dottrina
Negli ultimi anni l'attenzione degli studiosi verso la figura e l'opera di Giamblico è aumentata e si è dato risalto al suo pensiero nella storia della scuola platonica. Un'opera tuttavia rimane ancora poco studiata: il De Anima. Conservata solo in frammenti nell'antologia di Stobeo, essa si rivela centrale per la conoscenza degli sviluppi del platonismo alla fine dell'antichità. Mentre per Plotino l'anima dell'uomo ha in sé un'innata capacità di vivere la vita stessa del mondo intelligibile e la riscoperta nella nostra anima di questa vita intelligibile latente ma reale è il fine della filosofia, per Giamblico e per i platonici che seguiranno le sue dottrine l'anima umana è rinchiusa nel cosmo. Pur essendo una sostanza spirituale e incorruttibile, essa non può elevarsi da sola verso il mondo intelligibile, che rimane al di fuori della sua portata e al quale può giungere solo per l'azione salvifica degli dei. I termini di questo lontano dibattito che appassionò i platonici alla fine dell'antichità ci sono forse estranei, ma le implicazioni per la storia della filosofia sono rilevanti: la descrizione aristotelica dell'anima umana come inevitabilmente legata all'individuo di cui è l'atto vivificatore entrerà da Giamblico in poi a far parte della dottrina delle scuole neoplatoniche. Questo libro offre in primo luogo una ricostruzione accurata della figura di Giamblico, inquadrandola nel contesto storico e culturale che fu il suo, quel IV secolo che fa da spartiacque fra due mondi. -
Shoukran. La cucina marocchina moderna
Shoukran significa “Grazie” in arabo. Tajines, couscous, pastillas, kemias, méchouis e baghrirs sono solo alcuni dei piatti che da secoli le madri marocchine preparano nelle loro case. Lo chef Abdel Alaoui, dopo anni di esperienza in Francia, decide di far ritorno nella sua terra natale, il Marocco, per approfondire la profonda passione per la cucina di casa sua. Durante l’infanzia, trascorsa in compagnia di cinque fratelli e sorelle, ha fatto tesoro di tutti gli insegnamenti culinari che sua madre quotidianamente gli ha impartito, ed è proprio a lei che oggi rivolge il suo più sentito grazie. Attraverso queste pagine Alaoui offre una nuova versione di molti classici della cucina marocchina, al fine di riscoprirne i sapori spesso ancestrali e di arricchire queste iconiche ricette di una freschezza tutta nuova. Reinventa così alcuni aspetti della cucina tradizionale, cambiando prospettiva di osservazione e avvalendosi delle sue esperienze pregresse, dei suoi viaggi in giro per il mondo. Il risultato sono ottanta ricette autentiche, moderne e semplici allo stesso tempo, a metà strada fra tradizione e innovazione, da cucinare ogni giorno per se stessi, per due o per una ricca tavolata. Per la preparazione di questi piatti in dispensa non può mai mancare l’harissa, il condimento marocchino per eccellenza, o la menta, sinonimo di freschezza e accoglienza. Immancabili anche il ras el hanout e il cumino, che riassumono alla perfezione il sapore autentico marocchino, e i datteri, straordinari dolcificanti naturali, che regalano dolcezza a snack e preparazioni dolci senza dover ricorrere a zuccheri raffinati. E ancora tè alla menta, acqua di fiori d’arancio e acqua di rose. Un tripudio di profumi e colori che porterà sulle vostre tavole tutto il sapore del Marocco. -
È tempo di fare primavera
Orfeo ed Euridice si amano. Di un amore innocente ma proibito agli occhi degli altri. Li attende il destino, all'improvviso. Ci sono le radici, però, quelle della natia Valle degli Alberi, da cui poter ripartire e rimettersi in cammino, per “fare primavera”. È nel viaggio che Orfeo trova una nuova dimensione esistenziale. Su uno dei primi treni che ripartono dopo la guerra, incontra Leda. La sua “seconda vita” muove da qui, da una nuova famiglia, scaturita dall'unione di due vissuti dolorosi. E quella casa al centro di Roma, al confine con il Ghetto, con i suoi personaggi, come Castore e Polluce, l'imprevedibile Félicienne, sarà il teatro di una vicenda umana che si trova ad attraversare, tra le avventure della quotidianità e gli eventi della grande storia, i decenni della seconda metà del Novecento.