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Una costituente per un nuovo welfare. La lotta alla povertà. Rapporto 2023
Il rapporto sulla lotta alla povertà «Se questo è welfare» del 2018 prefigurava la crisi di fiducia che stiamo vivendo. Le preoccupazioni non riguardavano il grande dubbio «Se questo è welfare» ma, prima ancora, la carenza di idee su come affrontare una crisi di senso e di prospettiva. Esprimeva la speranza di un cambio di paradigma, dalla cittadinanza incompiuta dei diritti a quella dell'incontro tra diritti e doveri. Non è una novità, lo ha chiesto la Costituzione in modo lungimirante. I padri costituenti, infatti, immaginavano i rischi di una società composta da individui che non diventano persone e non rivendicano il diritto di avere doveri. È un passaggio tuttora ostacolato da una cultura politica che considera la povertà un effetto inevitabile dello sviluppo, mentre il nostro destino sociale e ambientale è in gravi difficoltà. Il rapporto 2023 ci ricorda che insieme con i bisogni dimenticati ci sono i doveri dimenticati, cioè una miscela pericolosa che sta implodendo senza che i governi e le comunità locali siano in grado di evitarla. Per questo è urgente ripartire dalla Costituzione. Il problema non è cambiarla ma realizzarla. Il legame tra diritti e doveri si è allentato e si sta rivelando un problema per la democrazia. Democrazia significa ascolto, confronto, composizione delle capacità e delle umanità, dove ogni persona possa contribuire al bene proprio e di tutti. Non è delega, ma quotidiana interpretazione del diritto di avere doveri, con reciprocità lungimiranti e accoglienti nei confronti delle nuove generazioni, cioè presente e futuro insieme. -
«Anche là è Roma». Antico e antichisti nel colonialismo italiano
Il 26 novembre 1911, presso il teatro di Barga, Giovanni Pascoli incitò alla guerra di Libia descrivendo la regione nordafricana come «abbondevole d'acque e di messi, e verdeggiante d'alberi e giardini», ma anche ricca di monumenti antichi, talmente numerosi da far dire al poeta: «Anche là è Roma!». Come in molti altri momenti dell'itinerario coloniale italiano, il Classico divenne allora mito di legittimazione da utilizzare per presentare guerre di conquista come missioni di civiltà, rivolte verso popoli ritenuti barbari e senza storia. Gli antichisti contribuirono in misura considerevole allo sviluppo di tali rappresentazioni, alleandosi con politici, militari e colti dilettanti in una storia di lungo periodo qui ripercorsa attraverso alcune date, luoghi e personaggi fondamentali; fra il 1887 e il 1977, fra Dogali e Roma, fra De Sanctis e Wilamowitz. Ma il cammino fu sempre così chiaro o ci fu anche chi cercò percorsi alternativi? Il Classico, del resto, è mito ambiguo, che da strumento di sostegno al potere può anche diventare sferzante mezzo di critica. -
Italian Beauty. Il mercato italiano della bellezza tra sogno e innovazione
Colori, sperimentazione e filo diretto con i clienti o, meglio ancora, con i fan. È il mondo della bellezza che, pur in questi anni di diminuzione generalizzata del potere d'acquisto, ha saputo comprendere a fondo i sentimenti e i bisogni del proprio mercato e perseguire l'innovazione per combattere la crisi. E se, secondo qualcuno, la crisi stessa induce gli acquisti di alcuni cosmetici, in quanto in grado di fornire soddisfazione a basso prezzo (c'è addirittura un ""Lipstick Index"""" che lo sostiene), l'elemento qualificante della strategia va ricercato nella grande apertura con cui gli operatori hanno saputo mettere in discussione il passato - dal posizionamento, ai rapporti con i trendsetter, al ritmo di lancio di nuovi prodotti, all'organizzazione della filiera - scegliendo di dare la parola ai consumatori. Le due autrici, che uniscono la competenza tecnica alla passione per la bellezza, propongono un viaggio esclusivo nei """"segreti"""" di questo mondo pieno di sfumature, in cui molte aziende italiane sono protagoniste, e che può costituire oggi, anche per altri ambiti, un paradigma di innovazione. Attraverso un'analisi accurata di tutti i fattori in gioco, la storia dei brand e il contributo degli operatori - dai blogger ai responsabili delle marche più prestigiose - il libro dà conto delle strategie innovative del settore a tutti i livelli, e dei nuovi modelli di business e figure professionali (anche virtuali) che si stanno affermando..."" -
Conversazione in Sicilia
"In nessun libro recente il dolore e l'angoscia, il dato umano che è all'origine della creazione, sono apparsi così evidenti... """"Conversazioni in Sicilia"""" ha un valore assoluto di allegoria, unica allegoria possibile del sentimento, discorso in cui gli uomini e le cose portano segni a noi familiari e tuttavia sono sempre molto remoti, oltre i limiti della cronaca."""" (Giaime Pintor)" -
Se sembra impossibile allora si può fare. Realizziamo i nostri sogni, affrontando col sorriso ostacoli e paure
Realizziamo i nostri sogni, affrontando col sorriso ostacoli e paure.rnrn«Per Bebe Vio la parola impossibile non esiste.» – Corriere della Sera rn«Bebe ci mette ogni giorno di fronte alle sue vittorie. E ci insegna una cosa molto importante: non bisogna mai smettere di darsi degli obiettivi, qualunque cosa succeda nella nostra vita.» – Frn«Retorica ed eroismi non vengono neppure sfiorati dalla scrittura della giovane Bebe. Che, in forma strettamente colloquiale, si rivolge a tutti. E, sempre scherzando, riesce con leggerezza a volare sulle tragedie.» – Il MattinornrnrnChiunque incontri Bebe, o anche solo la veda in tv, rimane incantato dall'energia positiva che sprigiona a ogni parola, ogni gesto, ogni sguardo. Come si spiega questo suo modo di essere che le ha permesso non solo di superare difficoltà apparentemente insormontabili, ma anche di raggiungere eccezionali traguardi sportivi? Sembra un mistero.Invece, se si leggono gli spassosissimi racconti dei tanti episodi raccolti in questo libro, si scopre che Bebe affronta ogni genere di ostacolo utilizzando strumenti e risorse che ciascuno di noi ha a disposizione... anche se spesso non se ne accorge nemmeno! Innanzi tutto, Bebe è da sempre consapevole che bisogna trovarsi un sogno da perseguire con la massima passione: per esempio, lei ha iniziato a cinque anni a desiderare con tutte le sue forze di andare alle Olimpiadi. Per raggiungere la propria meta è fondamentale poi imparare a collaborare con gli altri, fare squadra, chiedere aiuto perché «da solo non sei nessuno». Ma ci sono anche tanti altri alleati a portata di mano: l'ironia, la capacità di rimanere ""scialli"""", il saper fare tesoro delle critiche positive stando però attenti a quelle cattive e agli hater. E persino la paura, un'emozione normalissima, può essere gestita: basta sapere come prenderla. Scritto con lo stile spontaneo e frizzante che contraddistingue Bebe, Se sembra impossibile, allora si può fare è una lettura che può ispirare e confortare persone di tutte le età, dai giovanissimi, che possono rispecchiarsi nella sensibilità e nel linguaggio fresco di una ventenne, agli adulti che si trovano a combattere battaglie quotidiane, magari impercettibili agli altri ma ugualmente gravose e impegnative."" -
La bellezza sia con te
C'è sempre una strada da un cuore all'altro.rnrn""Nel cuore dell'uomo la speranza è come una fiammella: e uno dei più grandi peccati contro lo spirito avviene proprio quando viene cancellata o spenta. Ci vuole molto coraggio per cercare sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno, per osare la ricerca del cane che salva l'uomo e non di quello che lo azzanna.""""rnrnÈ questo l'augurio di Antonia Arslan: che la fiammella della speranza non si spenga mai. In tempi troppo spesso bui, la segreta bellezza dell'altro è la sola fonte di salvezza, l'unica luce che possa liberarci dalle tenebre dell'intolleranza. E così non esiste crescita interiore senza condivisione, non c'è cammino senza incontro, non c'è amore per il Paese senza memoria delle origini.Lo sa bene la testimone diretta dello scambio tra popoli: lei che attendeva nella sua casa di Padova i parenti sparsi e divisi dalla diaspora, davanti ai quali spalancava gli occhi incuriosita dai racconti dei cibi armeni e dei colori vivaci delle miniature. O sempre lei che scopriva che il nonno Yerwant aveva dato ai suoi figli quattro nomi armeni ciascuno, nonostante avesse compreso che l'antica patria era perduta per sempre e avesse deciso di dedicarsi a quella nuova con inesauribile energia.Dopo esili e diaspore, partenze e abbandoni che hanno segnato indelebilmente il destino di Oriente e Occidente, navigare verso la tregua è l'unica direzione accettabile; e proprio attraverso queste pagine che narrano di meravigliosi mondi lontani, ancora una volta la scrittrice della """"Masseria delle allodole"""" ci conduce verso l'intimo equilibrio degli affetti e la scoperta dell'altro."" -
Lo spirito creativo
Al contrario di ciò che spesso si crede, lo spirito creativo non è un dono unico posseduto solo dai giganti dell'arte, della letteratura, della scienza o dalle persone di successo: è una capacità alla portata di chiunque voglia esplorare nuove possibilità. In questo saggio Daniel Goleman - che con le sue ricerche sull'intelligenza emotiva ha rivoluzionato il nostro modo di guardare noi stessi e gli altri -, Michael Ray e Paul Kaufman mostrano come portare la creatività nei diversi ambiti della nostra esistenza: nelle relazioni con gli altri, nella vita familiare, sul lavoro e nella comunità. Con esempi pratici e storie illuminanti, gli autori ci aiutano a riconoscere e a dare voce alla nostra creatività, e ci ricordano che ""lo spirito creativo è dentro di noi, qualsiasi cosa facciamo. Il difficile sta nel liberarlo. Speriamo che questo libro vi aiuti a farlo""""."" -
Le vite dei Cesari. Testo latino a fronte
Svetonio non è un ingenuo: rassegnato, come Tacito, all'inevitabilità del principato, si rende perfettamente conto che esso, fondato all'inizio su un irripetibile equilibrio fra princeps e Senato nella persona di Ottaviano Augusto, è un potere monarchico nei fatti, pur senza le insegne regali; quando cada in mano a persone squilibrate, degenera, facilmente e senza trovare ostacoli, nella dominatio, che i Romani, almeno a parole, detestavano. -
Ripensare il capitalismo. Soluzioni per un'economia sostenibile e che funzioni meglio per tutti
Dalle macerie del Muro di Berlino è emerso vincitore un modello economico. Il capitalismo - in uno spettro che va dal laissez-faire all'autoritario - dà forma alle economie di mercato di tutte le nazioni più ricche e in crescita più rapida. Ma sulla sua lucente facciata appaiono già le prime crepe. In tutto il mondo l'economia rallenta; la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi; le risorse naturali vengono sfruttate per ricercare profitti a breve termine; la disoccupazione cresce. Con rigore e lucidità, Philip Kotler illustra i grandi problemi che assillano il capitalismo: il persistere della povertà, la creazione di posti di lavoro in un mondo sempre più automatizzato, l'indebitamento elevato, l'influenza dei grandi patrimoni sulla politica, gli elevati costi ambientali, le altalene cicliche di boom e crolli nell'economia. Attraverso un'analisi spietata dei nostri mali, Ripensare il capitalismo veicola un messaggio di ottimismo: siamo ancora in tempo per cambiare le cose. Kotler identifica le idee migliori, affiancando iniziative pubbliche e private per orientare il cambiamento. Collegando la storia economica alle opinioni degli esperti, le lezioni di business ai dati più recenti, questo libro mette a fuoco i dilemmi cruciali di oggi e traccia la rotta verso un capitalismo più sano e sostenibile, che possa andare a beneficio di tutti. -
Dialoghi di frontiera. Viaggi nella postmodernità
Un viaggio tra due sponde e tra due culture in alcuni dei territori della filosofia, della critica, della cultura contemporanea. I saggi contenuti nel volume conducono ad incontri con Nietzsche ed il ""pensiero debole"""", con i misteri dell'essere """"britannico"""", e con interessi più immediati quali il mondo dei computer, la moda, la differenza sessuale e l'etnicità. Saldamente collocati all'interno del dibattito su modernismo e postmodernismo, gli scritti danno avvio a dialoghi sulla cultura contemporanea e sulla politica in un contesto etico e ecologico."" -
American dream. In viaggio con i santi americani
American Dream è un viaggio che attraversa il tempo e le esistenze di alcuni santi nordamericani. Il denominatore comune di queste storie così diverse tra loro è proprio il sogno di portare Gesù nel continente americano attraverso il dono gratuito della vita. Non stupisce che queste testimonianze abbiano mosso e commosso uomini e donne in epoche e luoghi diversi. Come ha affermato Benedetto XVI: «I santi, anche dove sono soltanto pochi, cambiano il mondo; e i grandi santi continuano a essere forze trasformatrici in ogni tempo». I brevi ritratti qui proposti sono accompagnati da lettere e documenti tradotti per la prima volta in italiano: un invito diretto a seguire le storie di questi uomini facendosi interrogare dai loro scritti e lasciandosi guidare nella scoperta del significato della vita. -
Augusto Del Noce. La legittimazione critica del moderno
Il volume intende ripercorrere, in modo organico, la duplice prospettiva, filosofico-politica, della riflessione di Augusto Del Noce, uno dei più insigni pensatori italiani del dopoguerra. Un tragitto ideale dominato, negli anni ’40-’50, da un intento fondamentale: quello di liberare i cattolici, usciti dalla dittatura e dalla guerra, dalle nostalgie reazionarie e di aprirli ad un rapporto positivo con le libertà moderne. Un compito che, sul piano storico, assume a modello la figura e l’opera di Alcide De Gasperi. Del Noce intende il suo pensiero come la risposta alla sfida che il binomio cristianesimo-democrazia pone ai cattolici. Da qui la rivisitazione della storia della filosofia moderna, che lo occuperà negli anni ’50, per sottrarla all’impostazione idealistico-hegeliana che confinava il cristianesimo nel perimetro medievale. Il risultato è la “scoperta” di una doppia modernità, razionalistica e totalitaria da un lato, culminante in Marx e in Nietzsche; cattolica e liberale dall’altro, culminante in Rosmini. Con ciò i cattolici potevano, liberi dal complesso del moderno, confrontarsi apertamente con la cultura laica senza cadere in una subordinazione ideale. -
Breve storia dell'ideologia occidentale
"Ogni punto della terra - ha scritto Antonio Gramsci - è est e ovest nello stesso tempo, però occidente e oriente sono fatti reali"""". In questa storia per frammenti, breve e appassionata, il lettore troverà un'esplorazione originale dell'universo ideologico occidentale contemporaneo e il racconto di storie molto diverse tra loro, tutte ambientate alla frontiera tra oriente e occidente: da Mimesis, il capolavoro di Erich Auerbach sulla presentazione della vita quotidiana nella letteratura occidentale (1946), a Lost in translation, il film di Sofia Coppola sullo spaesamento di due occidentali a Tokyo (2003). Si parte dalla conquista italiana della Libia, esattamente cento anni fa, fotografata nella Partenza di Serra, nei giudizi di Croce, e nel """"No! all'invasione"""" pronunciato alla Camera dall'orientalista Leone Caetani (1913); passando poi per il progetto cinematografico di Clint Eastwood sulla battaglia di Iwo Jima, la rivoluzione di Kemal Atatürk e l'occidentalizzazione della Turchia (è a Istanbul che Auerbach scrive il suo monumento di filologia occidentale), e rifacendo il viaggio a ritroso, da oriente a occidente, dall'Egitto agli Stati Uniti, di Edward Wadie Said, l'autore di Orientalismo (1978), che ha legato per sempre immagine europea dell'oriente e conquista coloniale. Per arrivare, provvisoriamente, a Ghost dog di Jarmusch (1999), al suicidio rituale di Yukio Mishima (i giapponesi sono occidentali?) e alle torri gemelle, colonne d'Ercole della modernità. È un percorso a zig zag, imprevisto e accidentato, nel cantiere rumoroso dell'occidente come ideologia, alla ricerca di confini e di mappe, per orientarci nella terra di nessuno in cui ci troviamo." -
Santa Rita da Cascia
Santa Rita è la santa di tutti. Sposa, madre e donna consacrata ha percorso tutte le tappe dell'esistenza cristiana. Ogni anno oltre un milione di fedeli si recano in pellegrinaggio a Cascia e a Roccaporena per pregare sulla sua tomba. -
Il monachesimo femminile. La vita delle donne religiose nell'Occidente medievale
Nel variegato universo medievale, più ancora di quello maschile, il monachesimo femminile è un fenomeno di grande rilevanza culturale. Una lettura attenta ha permesso all'autore di ricostruire la vita delle donne religiose, di individuare i principali centri di irradiamento, di stabilire l'influsso che ebbero sulla società. Eloisa, Rosvita, Ildegarda di Bingen, Mechtilde di Magdeburgo, Chiara d'Assisi, Caterina da Siena e Brigida di Svezia sono solo alcune delle donne più conosciute del Medioevo. La ricostruzione della storia della vita religiosa femminile fa emergere un mondo autonomo e creativo rispetto al monachesimo maschile coevo. -
ABC per conoscere l'Antico Testamento
Continua la fortunata serie degli ABC con un testo dedicato all'Antico Testamento. La storia che fa da sfondo, i libri che lo compongono, le scuole di pensiero che lo attraversano, le pagine più problematiche, i temi portanti e molto altro, in un'edizione essenziale, chiara e illustrata. Germano Galvagno, dal 1993 presbitero della diocesi di Torino, ha conseguito il dottorato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico in Roma. È autore del volume Sulle vestigia di Giacobbe (Roma 2009) e insegna ""Introduzione ed esegesi dell'Antico Testamento"""" e """"Teologia biblica"""" presso la sezione di Torino della Facoltà Teologica dell'Italia settentrionale e presso l'ISSR della stessa città."" -
Ira
L'ira è un ""pensiero malvagio"""", una suggestione del male che si insinua nella mente e nel cuore e ci porta a una vita più triste e difficile. È un sentimento oggi molto diffuso, che possiamo conoscere meglio e superare grazie all'esperienza dei grandi monaci. Dell'Ira un grande autore monastico come Evagrio Pontico scriveva: """"rapina della prudenza, distruzione di una condizione, confusione della natura, un modo di fare da selvaggi, una fornace del cuore, una fiamma che erutta fuori, una legge della irascibilità, collera per le offese, madre di belve, un conflitto silenzioso, impedimento alla preghiera""""."" -
Evangeliario della misericordia. Ediz. illustrata
Nessuno può sentirsi estraneo o escluso dalla partecipazione alla vita divina e questo Evangeliario nasce dal desiderio di far cogliere l'esperienza di incontro con la misericordia del Padre. Il cammino che l'Evangeliario permette di compiere è certamente quello dell'ascolto religioso della parola di Dio che tutto trasforma, ma è compiuto attraverso il cammino della bellezza. Si ama ciò che è bello e quanto esprime la bellezza originaria provoca l'amore. I quattro Vangeli raccolti in questa edizione si avvalgono della traduzione CEI, della bellezza dei mosaici di Marko Ivan Rupnik riprodotti al suo interno e dei testi introduttivi di don Alessandro Amapani. Prefazione di mons. Rino Fisichella. -
Il diavoletto di Maxwell. La fisica nascosta nella vita quotidiana
Il volume propone un centinaio di facilissimi ""esperimenti"""" che rendono la fisica più familiare. Spiega numerosi spettacoli della natura (l'arcobaleno completo, la luna blu, il lampo verde...) esamina situazioni sorprendenti (il canto della pentola, il ghiaccio che fuma, il pepe che scappa...) e stimola a verificarle concretamente: si può far bollire l'acqua in una pentola di carta, rendere invisibile uno spillo dentro una tazza, congelare più rapidamente un liquido riscaldandolo."" -
Ricordanze. Vol. 1: Ricordanze «A» (1436-1459)
I ""libri di ricordanze"""" (molti dei quali sono certamente riunibili sotto la fortunata definizione recente di """"libri di famiglia"""") sono fra le fonti più interessanti per la storia fiorentina del Medioevo e del Rinascimento: sia che i loro autori allarghino la scrittura alla narrazione di episodi della vita sociale e politica della loro città, sia che la loro attenzione risulti più circoscritta a ciò che ritengono utile ricordare per se stessi o per la continuità e sopravvivenza del loro gruppo familiare. E' questo il caso delle Ricordanze di Francesco Castellani (1418-1494), membro di una famiglia importante del ceto dirigente fiorentino della seconda metà del Trecento e dei primi decenni del Quattrocento, che tuttavia perse ogni rilevanza politica dopo il 1434 a causa della sua tradizionale collocazione antimedicea. In questo libro di ricordi, che non è tuttavia un diario nel senso moderno del termine, l'autore registra annotazioni relative al ménage familiare, acquisti e vendite di oggetti d'uso e beni immobili, prestiti e dono fatti e ricevuti, come pure i passaggi cruciali della vita biologica (il matrimonio, la nascita o la morte dei figli) o sociale (l'istituzione di rapporti di comparaggio). Un dato che ne emerge con forza è la realtà materiale di una persona ricca di patrimonio ma povera di contanti, che sviluppa una complessa strategia per far fronte alle continue richieste di denaro da parte del fisco fiorentino. Un'estesa introduzione consente di seguire le vicende biografiche dell'autore e l'evoluzione del suo patrimonio immobiliare, e fornisce una chiave di lettura per il testo, proposto per la prima volta in un'edizione rigorosa, quanto agile ed essenziale. Una serie complessa di indici e tabelle correda inoltre il volume, che è integrato dal Quaternuccio e giornale """"B"""" (1459-1485).""