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Roma 2000 anni di corruzione. Dall'Impero romano a Mafia capitale
La storia di Mafia Capitale non è solo una storia visibile, territorio della politica e La storia di Mafia Capitale non è solo una storia visibile, territorio della politica e dell'amministrazione, né corrisponde soltanto alle vicende torbide di corruzione e malaffare che lentamente e a fatica emergono: le ragioni della sua forza e della sua pericolosità affondano nel terreno dei quartieri e delle periferie, e risalgono a una storia antichissima. Nel suo nuovo libro, che contiene uno stralcio della sentenza della Cassazione del processo Mafia Capitale, Federica Angeli indaga la lunga storia della corruzione e della mafia a Roma: dalla vischiosità della pratica clientelare in età romana alla compravendita dei voti, dalle Verrine di Cicerone alle tangenti per gli appalti, fino all'ordinanza «Mondo di Mezzo» contro Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Una linea ininterrotta di fenomeni di concussione, di mazzette, estorsioni e comportamenti criminali che dall'Impero romano conduce fino a oggi, fino a noi. Un'inchiesta che svela, passo dopo passo, come le tessere di un mosaico oscuro e vivo, il volto di una Roma di cui molti non vogliono ancora sapere nulla. -
Un fidanzato sotto l'albero
Marco Coletti ha ventisei anni, un lavoro che non lo soddisfa, una famiglia che lo tratta con distacco e una bandiera arcobaleno che usa come manifesto di sé. In città è arrivato il Natale e con lui Federico, il fidanzato di sua sorella venuto da Napoli per conoscere la sua famiglia. L’arrivo del ragazzo scardinerà i già precari equilibri familiari, portando con sé orrendi maglioni natalizi e un sorriso dalla bellezza fastidiosa. Marco dovrà confrontarsi con emozioni scomode e un desiderio proibito che non si può esprimere ad alta voce. Cosa si prova a desiderare qualcosa sapendo che averla distruggerebbe chi ami? -
Slasher. Il genere, gli archetipi e le strutture
Un gruppo di ragazzi raggiunge una determinata località, ma un maniaco dalla forza sovrumana li uccide uno ad uno. Alla fine sopravviverà un'unica ragazza, la più innocente. Questo è lo slasher. Le modalità e le variazioni sono tante, ma la storia è sempre la stessa. Vogliamo che sia la stessa, ogni volta. Perché? Dagli archetipi ai miti, dai sogni alle leggende popolari, questo saggio tenta di spiegare perché le storie di genere slasher, proprio come le fiabe, ripropongono sempre un identico schema di racconto. I codici, i modelli e le formule del genere non sono semplici pattern usati per riempire una storia. Fanno parte di una matrice più ampia e complessa, di un contenitore che non racconta solo ""ammazzatine"""", ma un percorso emotivo, un viaggio presente fin dai tempi remoti."" -
Donatello a Padova: l'attività nella basilica di Sant'Antonio. Le registrazioni contabili dell'Archivio dell'Arca. Ediz. illustrata
Il soggiorno di Donatello a Padova, alla metà del Quattrocento, ha lasciato nella basilica di Sant'Antonio di Padova opere di importanza primaria: il Crocifisso in bronzo, già collocato sul tramezzo che separava la navata maggio re da presbiterio e l'altare maggiore. Le opere erano state commissionate dall'Arca del Santo, l'ente composto da cittadini padovani e da frati, che amministrava le offerte dei fedeli e dei pellegrini e provvedeva alle diverse necessità della chiesa e del convento dei frati. L'altare maggiore di Donatello fu demolito intorno alla fine del Quattrocento e non abbiamo documentazioni precise sulla sua forma. Sono invece pervenute le sette statue in bronzo (la Vergine con il bambino, i Santi Antonio, Prosdocimo, Giustina, Daniele, Francesco, Ludovico), quattro rilievi in bronzo raffiguranti altrettanti miracoli di sant'Antonio, i quattro simboli degli evangelisti e uno splendido Vir dolorum, ugualmente in bronzo. Esse, insieme a una dolorosa Deposizione nel sepolcro in pietra, sono ora montate sull'attuale altare maggiore messo in opera alla fine dell'Ottocento. L'archivio dell'Arca di S. Antonio conserva i documenti contabili relativi alla costruzione dell'altare maggiore. La loro tra scrizione integrale permette ora di capire meglio come fosse organizzato il cantiere. La fusione delle sculture in bronzo fu la prima ad essere affrontata da Donatello e dai suoi aiuti fiorentini; in un secondo momento si lavorò alla costruzione dell'altare in pietra. Può essere che dapprima Donatello sia stato incaricato dell'esecuzione di una pala scolpita per l'altare maggiore già esistente; l'avanzare dei lavori rese evidente che l'innovazione rinascimentale del maestro fiorentino richiedeva nuove strutture: forse non solo l'altare ma anche lo spazio del presbiterio fu ripensato e reso più adatto ad accogliere l'opera di Donatello, anche se i lavori per la recinzione del presbiterio si protrassero fino alla fine del Quattrocento. -
I miei quattro trimestri. Esercizi di positività. Spunti di neuroscienze & hypnobirthing
Uno strumento semplice e pratico per esercitarti alla positività in gravidanza, al momento del parto e fino al terzo mese con il tuo bambino. Ogni settimana, una cosa scientifica e efficace da sapere e saper fare. Per il tuo ""Parto Positivo""""."" -
Storie di guerra. La seconda guerra mondiale a Cento e frazioni. Ediz. illustrata
Quella che inizialmente doveva essere una semplice ricerca personale su quanto accaduto nel territorio del Comune di Cento tra il 1939 e il 1945 si è trasformata in una ricerca più approfondita. -
Alan Moore. Storyteller
Alan Moore è una delle forze creative più importanti della storia del fumetto. Le sue opere innovative, tra le quali ""V for Vendetta"""", """"Front Hell"""" e """"The League of Extraordinary Gentlemen"""", sono ormai tratti costanti del panorama culturale contemporaneo e hanno ispirato innumerevoli artisti, autori, illustratori, registi e produttori cinematografici. Non solo: Moore ha vinto molteplici premi e riconoscimenti, come nove Eisner Award, sette Harvey Award, numerosi Jack Kirby Award e l'unico Hugo Award mai assegnato a un autore di fumetti. """"Alan Moore: Storyteller"""" è un saggio sulla sua prolifica produzione: dai bestseller di alto profilo agli originali progetti sperimentali. Il volume si fonda su interviste recenti e inedite a Moore e ai suoi collaboratori, e propone un ricco corredo di disegni, foto di famiglia, pagine di sceneggiature e appunti rari, oltre a un inserto pieghevole con bibliografia e cronologia degli eventi. Il sostegno e la collaborazione offerti da Alan Moore a questo libro ne fanno forse la risorsa più esauriente, senz'altro imprescindibile, per i suoi numerosi ammiratori e per chiunque sia interessato all'arte della narrazione visiva. Prefazione di Michael Moorcock."" -
Terra del granito. Storia della lavorazione del granito all'isola d'Elba
«Di questo granito bigio è dotata la Italia in molte parti, ma le maggiori saldezze che si trovino sono nell'isola dell'Elba, dove i romani tennero di continuo huomini a cavare infinito numero di questa pietra.» (Giorgio Vasari, 1568) -
Poesie color mogano
Dal giornalismo alla pornografia, non è certo ancora finita l'epoca dello stile ""gonzo"""". Anzi, con """"Poesie color mogano"""", lo stile gonzo trova uno dei suoi più perfetti rappresentanti anche in poesia: centralità di un soggetto autoriale destituito di ogni autorità, ripiegamento del testo sull'atto stesso dell'enunciazione, attenzione alla dimensione metatestuale, senza deviazione alcuna dalla ricerca (sui generis) della (di una) verità. Il testo più esemplare di tutta la raccolta è, per esempio, un vero e proprio racconto gonzo. Narrazione veridica di un gruppo di giovanissimi colombiani che corona il sogno di visitare la terra di Dante, la Storia dei bambini di Medellin mette apparentemente in scena la sconclusionata epica di un viaggio inverosimile, ma in fin dei conti non fa altro che lavorare a rendere indecidibili le vere intenzioni autoriali: sfacciata e scanzonata inaffidabilità o serietà assoluta? Bordini ha parlato spesso di """"iperverità"""": la sua gonzo-poetry (questa gonzo-poetry) ci mostra come una simile iperverità possa rivelarsi una forma estremamente sottile di ironia. E che a volte, a essere ironica, non è la letteratura, ma la realtà stessa."" -
Atlante iconografico di chirurgia e medicina estetica. I fondamenti step by step
L'atlante di chirurgia e medicina estetica è da considerare come una summa di tutti quelli che sono gli interventi di medicina e chirurgia estetica più praticati al mondo. Gli autori e curatori, Dott.Colombo e Dott.Ruvolo, hanno deciso di raccogliere tutta la loro esperienza chirurgica e di unirla a quella dei più grandi chirurghi presenti nel panorama nazionale ed internazionale, ognuno interrogato sul proprio cavallo di battaglia. Tutti hanno dovuto descrivere dettagliatamente step by step ogni singolo passaggio dell'intervento,corredando il tutto da una ampissima iconografia, cosi da mettere in grado il lettore-medico di poter eseguire in tutta semplicità e sicurezza gli interventi descritti. Questo atlante si pone come un vero e proprio manuale d'uso quotidiano, a cui il medico specialista o in formazione o che si sta avvicinando all'affasciante ma complesso e delicato mondo della medicina e chirurgia estetica può ricorrere per ovviare a dubbi ed insicurezze; certamente, questa opera deve essere considerata il punto base su cui fondare una pratica sicura e dai risultati concreti. -
Brescia. Grand Tour. Ediz. italiana e inglese
I resti romani nell'area del Capitolium, gli echi del periodo longobardo nella basilica di San Salvatore, i segni del Medioevo nel Broletto, nel Duomo vecchio e nel Castello visconteo, lo splendore rinascimentale di piazza della Loggia, della chiesa di San Giovanni Evangelista e dei raffinati capolavori pittorici della scuola bresciana, l'esuberanza barocca di Santa Maria delle Grazie, la solenne compostezza del Duomo nuovo: Brescia è un meraviglioso esempio di città stratificata in cui tutte le epoche del suo divenire storico trovano degna testimonianza. È questo eccezionale e variegato patrimonio culturale a tracciare la rotta di un affascinante viaggio nel tempo che il libro propone attraverso un accurato testo bilingue in italiano e inglese e uno straordinario corredo fotografico con oltre 120 spettacolari immagini, per la meraviglia di una scoperta che si estende anche alle preziose opere custodite nei musei, alla mitica Mille Miglia, ai tesori della provincia e alle eccellenze enogastronomiche del territorio. Il grande formato e il design ricercato della veste grafica rendono questo elegante volume un gioiello da ammirare e collezionare. -
Una voce dalla cappella di Gesù ferito
Josip Turcinovic intellettuale, sacerdote, insegnante di filologia e teologia, è stato una delle figure che dopo il Concilio ha più operato in Croazia per la sua attuazione. L'impegno ecumenico, la direzione di una casa editrice, Krscanska sadasnjost (Attualità cristiana), e di riviste hanno reso la sua attività una vera evangelizzazione culturale, quasi impensabile durante il regime comunista jugoslavo. Eppure la sua preoccupazione non si è mai staccata dall'annuncio semplice e diretto alle persone e dalla condivisione con ognuno dei bisogni e dei problemi. Qui si raccolgono alcune omelie, tra quelle che Turcinovié pronunciava nella cappella di ""Gesù ferito"""" a Zagabria. Omelie che contribuirono a fare di ascoltatori anche casuali una comunità. il brano che segue, del 1985, è un esempio paradigmatico dell'insegnamento e dell'animo di Turcinovic riguardo al cristianesimo."" -
La scrittura della verità. Per una genealogia della teoria
La filosofia da Platone a Hegel si è autocompresa. In quanto scienza della verità, essa si pensa come consustanziale all'essere stesso dell'uomo: è la traduzione della ""meraviglia"""" in un dire logico che, a differenza di un dire autoritario degli arcaici """"maestri della verità"""", sa rendere ragione davanti a tutti del proprio detto. Ma la verità avrebbe potuto assumere questa potentissima veste logica se non si fosse riflessa nello specchio deformante della scrittura alfabetica greca? L'autore in questo saggio mette in contatto campi di indagine e ricerche (epigrafia, antropologia culturale, linguistica) che normalmente hanno proceduto separatamente e delinea con chiarezza una genealogia dell'atteggiamento teoretico."" -
Iraq. Dalle antiche civiltà alle barbarie del mercato petrolifero
L'affascinante storia della Mesopotamia dalle origini preistoriche e dalle civiltà sumerico-babilonesi fino ai secoli dell'Islam e dell'Impero Ottomano giunge all'attuale Iraq, sorto dopo la dissoluzione dell'Impero turco alla fine della Prima Guerra mondiale. Una sintetica guida a più voci - archeologi, antropologi, storici delle religioni, storici - introduce alla conoscenza anche degli ultimi dieci anni, dopo la guerra del 1991, e le relazioni con gli altri Paesi del Medio Oriente. -
Il lavoratore fuori garanzia. Solitudini e responsabilità di una società avanzata
Il volume prende avvio da cinque storie vere di lavoro atipico. Alcune frutto di una scelta, altre per le quali l'aticipicità del rapporto è stata una necessità, e nella realtà sono i più. Durezza, precarietà, solitudine, molto spesso, si accompagnano ai rapporti di lavoro cosiddetti atipici: il lavoratore è fuori garanzia in un mercato che, più che avanzato, corre il rischio di essere senza regole. Ancora una volta sono le donne a pagare di più. Un volume dai toni pacati, documentato, capace di informare sul nuovo paesaggio lavorativo metropolitano, parte da realtà esistenziali in crisi e dice che, di questa crisi, il sindacato, la concertazione, la produzione legislativa e le realtà locali devono farsene carico. -
La «democrazia economica»
Il pamphlet è molto efficace nell'evidenziare tre derive o, se vogliamo, tre malformazioni della democrazia: Il libero mercato è chiamato a determinare la nostra organizzazione sociale e la democrazia ne sarebbe il suo frutto maturo. Povera democrazia! La democrazia è chiamata a trapiantare nel libero mercato una o più delle sue caratteristiche. Un effetto rigetto garantito! L'uguaglianza materiale sarebbe la vera ed esauriente democrazia, cioè la democrazia economica sostituirebbe la politica e aprirebbe così la porta alla sua cancellazione. -
Lavoro contro capitale. Precarietà, sfruttamento, delocalizzazione. Atti del Forum Internazionale (Roma, 16-17 aprile 2004)
Alla domanda ""che cos'è il capitalismo?"""" le risposte si differenziano a seconda che si consideri l'evento del capitalismo un fenomeno pertinente alla macroeconomia piuttosto che alla sociologia politica, alla storia o ad altra disciplina. Si dirà che la differenza fondamentale sta nella separazione tra difensori e oppositori del capitalismo. Ma questa seconda differenza, o se vogliamo primaria dialettica, oggi si sta sempre più sfumando nei Paesi che si autodefiniscono sviluppati."" -
Sogni infranti
Francis è un nigeriano, giovane e colto, che sbarca in Italia per trovare lavoro e che nel giro di qualche anno imbocca la via che lo porta sulle strade come ambulante, nel giro della prostituzione e infine in quello della droga. Tutto è descritto con realismo e fatalità, come il destino delle prostitute nigeriane la cui unica speranza è quella di sfruttare la prostituzione di altre nigeriane. Un romanzo autobiografico che racconta anche di questa nuova periferia del mondo che si sta costruendo dentro le città, che vive tra il terrore del rimpatrio, l'illegalità e la gioia di piccoli lavori regolari. -
Capitale, natura e lavoro. L'esperienza di Nuestra America
"La realtà che ci circonda è oggi caratterizzata da una serie di conflitti economici e politici, nascosti dietro il paravento di motivi etnici e religiosi che, a dispetto della cosiddetta uguaglianza che si sarebbe dovuta originare dalla globalizzazione, riproducono in realtà una ripartizione del mondo tra i maggiori e più potenti paesi capitalistici. Ciò è determinato dalle dinamiche dell'attuale divisione internazionale del lavoro, configurando così questa fase come quella della competizione globale fra poli imperialisti. Il problema sempre più grave dell'impatto modo di produzione-distribuzione e natura-ambiente è il risultato di una società ormai asservita alle ragioni del capitalismo nella sua fase più aggressiva, in cui ancor più di ieri, a causa delle regole di una competizione globale sempre più sfrenata, non si considera la natura se non per la sua possibilità di divenire oggetto di scambio, merce misurabile attraverso il denaro. È ormai irrimandabile e irrinunciabile costruire una coniugazione tra conflitto sociale e teorie d'alternativa complessiva al modo di produzione capitalista in quella che a noi piace chiamare economia socio-ecologica politica. Percorso vivo che trova la sua concretezza nei processi in corso che legano il socialismo storico, il socialismo bolivariano, la cultura india e il socialismo comunitario indio, in un possibile socialismo del XXI secolo che parte dalla Nuestra America per contaminare il mondo intero in difesa dell'umanità.""""" -
Barabba
"Barabba"""" è il capolavoro di Pär Lagerkvist, un classico della letteratura del XX secolo. Pubblicato nel 1950, un anno prima che all'autore venisse conferito il Nobel per la letteratura, è un romanzo di rara potenza drammaturgica e suggestione visiva, dalla scrittura densa e concisa, debitrice della passione teatrale dell'autore, che infatti ne trasse una riduzione per palcoscenico qualche anno più tardi. Lagerkvist, scrive Alessandro Ceni, ci conduce non per trame ma per «scene» (forse, «stazioni»), secondo i canoni tradizionali del dramma religioso. Barabba è lo studio di un essere che dal suo stato primitivo di bruto evolve in uomo, a causa di un trauma rivelativo, e che desidererebbe cogliere il senso della ragione dei suoi ora nuovi sentimenti, di quella, vaga, presenza divina che scorge nelle cose, in quegli altri, i cristiani, cui vanamente vorrebbe mescolarsi sottraendosi alla sua decisa funzione simbolica: Barabba, l'uomo «con sul petto il nome di Dio sbarrato da una croce». Con un testo di Alessandro Ceni."