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Valla e Napoli. Il dibattito filologico in età umanistica. Atti del convegno internazionale (Ravello, 22-23 settembre 2005)
Segretario di Alfonso d'Aragona dal 1435, Lorenzo Valla nel 1443 giunse a Napoli insieme al re e vi soggiornò fino al 1448. Quando il Valla entrò nella familiarità di Alfonso, aveva già raggiunto quella perizia filologica e quella intelligenza critica che gli avrebbero consentito di comporre proprio a Napoli le grandi opere della maturità, le Dialecticae disputationes, le Elegantiae, le Annotationes, destinate ad influire largamente e profondamente sulla cultura europea per lungo tempo. Profonda e decisiva, pertanto, fu l'influenza del Valla sul destino della cultura napoletana e i maggiori esponenti dell'intellighentia partenopea del tempo si misurarono tutti, sia pure in modo diverso, con la sua 'lezione'. A questo argomento sono state dedicate le due Giornate di studio su 'Valla a Napoli: il dibattito filologico in età umanistica', di cui si presentano qui gli 'Atti'. Dodici studiosi hanno recato il loro contributo, vòlto ora ad approfondire, ora a promuovere stimolanti indagini non solo sull'incisiva presenza di Lorenzo Valla a Napoli, ma anche sulla realtà politico-culturale-editoriale partenopea del secondo Quattrocento; il sapiente utilizzo di documentazione inedita conforta e rafforza numerose relazioni. Ne emerge un quadro stimolante che si caratterizza come 'approdo' e nel contempo come sollecitazione critica su un territorio di studi di grande interesse sotto tutti i versanti interdisciplinari quale il Rinascimento meridionale. -
Ricerca educativa e pluralismo familiare. Itinerari e prospettive per una nuova pedagogia delle famiglie
Negli ultimi cinquant'anni si è assistito ad un rapido e profondo mutamento dei modelli, delle strutture e delle dimensioni della famiglia. Quindi oggi più che mai c'è bisogno di una riflessione pedagogica sulle famiglie e, in particolar modo, su quelle ricostituite: infatti, i fenomeni non più isolati delle separazioni, dei divorzi e delle seconde unioni, stanno portando alcune famiglie verso situazioni socialmente rilevanti, specie per la profondità delle ripercussioni psicologiche, morali, spirituali e, non da ultimo, educative. Alla luce di tutto questo, il presente lavoro analizza pedagogicamente la complessa identità delle famiglie ricostituite ed elabora possibili percorsi di formazione che potrebbero essere loro d'aiuto. -
Petrarca volgare e la sua fortuna sino al Cinquecento
Il fascicolo, dedicato interamente all'opera di Francesco Petrarca e pubblicato nell'àmbito delle celebrazioni del 7° centenario della nascita del poeta, è strutturato in due sezioni: la prima dedicata all'opera letteraria, la seconda alla sua fortuna nel periodo dell'Umanesimo e del Rinascimento. I vari contributi, incentrati soprattutto sugli scritti in volgare del poeta, prendono in considerazione sia singoli componimenti del canzoniere, sia la raccolta nel suo insieme. Gli articoli della seconda sezione sono invece dedicati all'influenza dell'opera petrarchesca nella cultura dei secoli immediatamente successivi alla vita del poeta. -
Thèbes. Fouilles de la Cadmée. Vol. 4: Les textes de Thèbes (1-433). Translitération et tableaux des scribes.
Il volume, quarto della serie dedicata agli scavi di Tebe in Beozia, raggruppa e presenta l'insieme dei documenti in lineare B scoperti nella città greca, durante una serie di scavi che, dal 1993 ad oggi, si sono susseguiti in varie parti della città, mettendo in luce importanti resti archeologici risalenti all'età micenea. Le tavolette, che si aggiungono a quelle scoperte negli archivi di Cnosso e di Pylos, sono tutte databili alla fine del XIII secolo a C. e si sono rivelate anch'esse importantissime per lo studio della vita e dell'amministrazione dei palazzi micenei, in particolare di quello tebano, di cui registrano l'attività dell'ultimo anno di vita. -
I censimenti di terreni nei testi in lineare B
Il volume vuole fornire un'analisi preliminare ed il più possibile completa dei documenti in lineare B relativi a censimenti di terreni venuti alla luce durante le numerose campagne di scavo a Pilo, Cnosso, Tirinto e Tebe, in vista di un'opera di revisione globale delle problematiche inerenti alla storia ed alla struttura economica dei regni micenei. I documenti individuati sono stati discussi e inquadrati dal punto di vista archeologico, pinacologico e paleografico. Infine, il materiale formulare di tali documenti è stato analizzato nei suoi elementi costitutivi, dei quali è stata sistematicamente fornita la classificazione lessicale e funzionale e l'elenco completo dei luoghi di attestazione. -
I censimenti di terreni nei testi in lineare B
Il volume vuole fornire un'analisi preliminare ed il più possibile completa dei documenti in lineare B relativi a censimenti di terreni venuti alla luce durante le numerose campagne di scavo a Pilo, Cnosso, Tirinto e Tebe, in vista di un'opera di revisione globale delle problematiche inerenti alla storia ed alla struttura economica dei regni micenei. I documenti individuati sono stati discussi e inquadrati dal punto di vista archeologico, pinacologico e paleografico. Infine, il materiale formulare di tali documenti è stato analizzato nei suoi elementi costitutivi, dei quali è stata sistematicamente fornita la classificazione lessicale e funzionale e l'elenco completo dei luoghi di attestazione. -
Prosopographie des haruspices romains
Non si può parlare dell'aruspicina romana senza citare il mondo etrusco e la sopravvivenza di un patrimonio culturale etrusco nel mondo romano. Anzi, erano molti, ancora nel periodo imperiale, quelli che continuavano a praticare l'antica scienza religiosa degli etruschi. La sopravvivenza di questa tradizione, ben al di là della perdita dell'autonomia politica e della scomparsa della lingua, si può seguire attraverso le numerose iscrizioni latine che vengono sistematicamente presentate e studiate in questo volume, complete di traduzione, bibliografia e commento. Un tale studio non veniva fatto dagli inizi del Ventesimo secolo, quando venne pubblicato il magistrale lavoro di C. O. Thulin, che quest'opera intende completare e aggiornare con una grande quantità di nuovi dati. L'autrice ha ricostruito un catalogo di tutti gli aruspici conosciuti nel mondo romano attraverso l'epigrafia e la letteratura. Il nome dell'aruspice è seguito dall'insieme delle fonti epigrafiche e letterarie in cui è menzionato. Viene poi riprodotto il testo originale (con relativa traduzione), epigrafico o letterario, che cita il personaggio; a esso fa seguito la bibliografia e un commento che analizza la carriera di ciascun aruspice, il suo ambiente culturale, la sua provenienza geografica e la sua collocazione temporale. -
Gli etruschi da Genova ad Ampurias. Atti del 24° Convegno di studi etruschi ed italici (Marseilles-Lattes, 26 settembre-1 ottobre 2002). Ediz. illustrata
Gli Etruschi hanno avuto fin dalla metà del VII secolo a. C. relazioni commerciali (e culturali) con la Francia meridionale (Provenza, Linguadoca) e con la Catalogna. Essi hanno esportato vino e vasi da vino, diffondendo la cultura del simposio e l'ideologia (aristocratica) che vi sottende. La cultura greca, diffusa attraverso la colonia focea di Marsiglia e le varie subcolonie massaliote, e quella etrusca rappresentano i caratteri più salienti della cultura locale. Di grande interesse sono i relitti, individuati e ""scavati"""" lungo la costa del Mar Ligure e del Golfo del Leone, che presentano ancora il carico di anfore vinarie. A questi problemi si riferiscono le relazioni e le comunicazioni del convegno Gli Etruschi da Genova ad Ampurias, il primo convegno tenuto dall'Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici in area transalpina, di cui questi due volumi raccolgono i frutti. Edizione in brossura."" -
Dino Buzzati, l'alpinista
Questo volume raccoglie sei saggi, di cui uno inedito, sul rapporto profondo ed articolato che Buzzati ha avuto con la montagna. E ci racconta non tanto e solo delle montagne che Buzzati, cronista e narratore, ha descritto ma anche e soprattutto del modo in cui, scrivendone, ci ha rivelato il suo essere alpinista. Il volume contiene anche importanti strumenti di ricerca, come la cronologia delle salite di Buzzati e due bibliografie, aggiornate e impreziosite da un lavoro di ricerca paziente e preciso, indispensabile per chi voglia approfondire il quadro dei legami tra lo scrittore bellunese e la montagna. -
Thèbes. Fouilles de la Cadmée. Vol. 4: Les textes de Thèbes (1-433). Translitération et tableaux des scribes.
Il volume, quarto della serie dedicata agli scavi di Tebe in Beozia, raggruppa e presenta l'insieme dei documenti in lineare B scoperti nella città greca, durante una serie di scavi che, dal 1993 ad oggi, si sono susseguiti in varie parti della città, mettendo in luce importanti resti archeologici risalenti all'età micenea. Le tavolette, che si aggiungono a quelle scoperte negli archivi di Cnosso e di Pylos, sono tutte databili alla fine del XIII secolo a C. e si sono rivelate anch'esse importantissime per lo studio della vita e dell'amministrazione dei palazzi micenei, in particolare di quello tebano, di cui registrano l'attività dell'ultimo anno di vita. -
Musica, culti e riti nell'Occidente greco. Ediz. italiana, inglese e francese
La musica, con la lingua, la letteratura, i monumenti, le istituzioni e il paesaggio, è parte di un patrimonio in cui è possibile trovare imponenti tracce del passato. Così, se la musica è una delle componenti della nostra identità sociale e culturale, lo studio della storia musicale dell'Occidente greco risulta di grande interesse perché in essa si sono riflesse le esperienze religiose, etiche e artistiche di quel territorio. In questo studio, da un lato, le fonti e la documentazione archeologica forniscono lo spunto per riflettere sull'apporto della musica nel processo di coesione sociale delle singole poleis e nel dialogo interetnico con le comunità anelleniche, dall'altro, si indaga quanto le pratiche musicali nelle colonie risentano di quelle delle città d'origine o innovino rispetto ad esse. -
The alchemy of extremes. The laboratory of the Eroici furori di Giordano Bruno
Il volume raccoglie gli atti di una Conferenza internazionale, tenuta a Roma nel maggio del 2003 e promossa dall'Istituto del Lessico Intellettuale Europeo del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con l'Accademia Americana di Roma. Il titolo della conferenza, ripreso da un volume di Ferruccio Masini pubblicato nel 1967, riporta un'espressione che corrisponde ad una immagine e ad un'idea evocata più volte negli Eroici furori. I contributi raccolti si occupano tutti di varie problematiche inerenti l'opera ed il contesto in cui essa si pone, dal rapporto con il platonismo e l'aristotelismo alla riflessione sulla magia, che interessa gran parte della produzione filosofica di Bruno, dall'analisi della posizione del filosofo nolano nei confronti della religione allo studio del linguaggio poetico, inserito nella tradizione del petrarchismo ma caratterizzato da una forte carica aggressiva e deformante. -
Logica e metodo scientifico nelle «Contradictiones logicae» di Girolamo Cardano, con l'aggiunta del testo dell'edizione lionese del 1663
Gli studi sulla logica di Girolamo Cardano sono ancora numericamente limitati e tutti dedicati alla Dialettica del 1566; si è pertanto ritenuto utile concentrare il presente lavoro sulle Contradictiones logicae che furono pubblicate postume nel 1663. Si tratta di un'opera di difficile lettura, in alcuni luoghi incerta e priva di ordine interno. Tuttavia, le Contradictiones presentano elementi di notevole interesse che mostrano come le concezioni logiche di Cardano abbiano forti punti di contatto con gli sviluppi della logica aristotelica dovuti prevalentemente ai lavori di Bernardino Tomitano e Jacopo Zabarella. In particolare, elemento centrale dell'intero scritto è la concezione della logica come strumento della dimostrazione scientifica. -
Settlements and demography in the Near East in late antiquity. Proceedings of the colloquium (Matera, 27-29 October 2005)
In anni recenti una nuova generazione di studiosi ha riesaminato, alla luce di ulteriori scoperte, l'idea tradizionale relativa a una generale decadenza e a un impoverimento del Vicino Oriente nella tarda antichità. Elementi in controtendenza sono infatti, in alcuni casi, l'aumento della popolazione oppure, in altri, l'edificazione di nuovi edifici pubblici o privati, o ancora, la presenza di una fitta rete di commerci o la testimonianza, spesso provata dalle iscrizioni, di una vita sociale ricca e complessa e di classi sociali agiate. Il volume prende in considerazione varie tipologie di studio e vari ambiti geografici: dagli insediamenti urbani a quelli rurali, dalle variazioni demografiche ai contatti interculturali, dall'Egitto romano del III e IV secolo d.C. alla Siria e alla Palestina del V e del VI secolo, dalla Arabia alla Giordania fra IV e VIII secolo. Attraverso le testimonianze archeologiche e lo studio delle fonti letterarie ed epigrafiche si viene definendo un quadro ricco e variegato, di cui gli autori dei vari contributi studiano, caso per caso, le caratteristiche e le logiche interne, in un periodo che va dal tardo impero romano a gran parte dell'età bizantina. -
Castiglione di San Martino, Fortezza di altura (V-II a. C.) isola d'Elba
Dalla metà del V secolo a. C. all'isola d'Elba venne costruita una rete di piccole fortezze sulle alture, a controllo dei principali punti di approdo e a protezione del commercio del ferro; due di esse, Monte Castello di Procchio e Castiglione di San Martino, sono state oggetto di scavo. Il volume che qui si presenta racconta la storia della seconda. Lo scavo, iniziato nel 1978 e durato per circa un decennio, rivela, nella seconda metà del V secolo, all'interno di una struttura solida e modesta, un mondo vivacissimo: ceramica da mensa attica, anfore vinarie etrusche, greco-orientali e massaliote. Anche nel IV e nei primi decenni del III secolo c'è una grande abbondanza di anfore e una notevole raffinatezza di ceramica. Dopo una distruzione violenta, tra il 280 e il 260 a.C., probabilmente ad opera di Roma, la fortezza, subito ricostruita, continua la sua vita fino al 150-140 a.C., in un contesto politico e sociale del tutto cambiato. -
Musicians in ancient coroplastic art. Iconography, ritual contexts, and functions
L'iconografia dell'arte musicale è un campo di ricerca notevole per il suo carattere interdisciplinare intrinseco, che coinvolge una vasta gamma di specialisti all'interno e oltre i confini della musicologia, comprendendo, tra gli altri, etnologi, storici culturali, storici dell'arte, archeologi e storici della religione. L'obiettivo di questo volume è quello di integrare l'arte coroplastica con l'iconografia musicale nel corpus delle fonti e della documentazione per lo studio della musica antica e di considerare le figurine di musicisti maschili e femminili come emblematiche dello stretto legame tra la pratica musicale e le sfere religiose e rituali, contribuendo alla ricostruzione di ciò che la musica e la produzione di musica significava per le società antiche. -
Onomacriti testimonia et fragmenta, collegit disposuit adnotatione critica prolegomenis commentariisque instruxit
Il volume raccoglie e presenta le non molte testimonianze che gli autori antichi ci hanno lasciato su Onomacrito, poeta e filosofo della cui cronologia pochi sono i dati ragionevolmente sicuri: uno di essi ci dice che tra la fine del 486 e la primavera del 485 egli si trovava a Susa, condottovi da 'Pisistratidi', non precisamente identificabili, perché contribuisse a sciogliere, mediante il proprio bagaglio sapenziale, le riserve di Serse a muovere guerra alla Grecia. Forse ateniese di nascita (ma Aristotele lo fa piuttosto originario della Magna Grecia), Onomacrito fu personaggio autorevole ad Atene negli ultimi decenni del VI secolo a. C.: a lui sono attribuite dal lessico Suida tre composizioni poetiche (Rituali di Orfeo, Responsi oracolari di Orfeo, Responsi oracolari di Museo) e, secondo un'altra antica tradizione, Onomacrito, insieme ad altri saggi e su iniziativa di Pisistrato, raccolse e mise insieme materiali scritti di poesia omerica, che circolavano già al suo tempo in forma frammentaria, facendo prender loro la forma di libri. I frammenti presentati in questo volume da Ettore D'Agostino, divisi in testimonianze sulla vita e l'opera, testimonianze delle opere e testimonianze dubbie, sono tradotti e discussi dall'autore in un ampio commento critico che fa il punto degli studi su questo autore antico dai contorni così incerti. -
Menia Mira Vides. Il Duomo di Pisa: le epigrafi, il programma, la facciata
Il XII secolo fu il secolo d'oro per Pisa, che raggiunse l'apice della sua potenza grazie al dominio sui mari. Nei primi decenni del secolo il nuovo Duomo di Buscheto si ergeva maestoso. Sulle sue mura di marmo, sulla facciata in particolare, la città esplicò un imponente programma epigrafico di autocelebrazione, scolpendo iscrizioni che esaltavano l'opera del geniale architetto, onoravano la memoria delle contesse Beatrice e Matilde di Canossa, grandi benefattrici, magnificavano la gloriosa ascesa della forza pisana. Il libro illustra questi testi affascinanti e fondanti della storia pisana, esaminandoli nei loro contenuti, nella loro forma materiale, nei rapporti che li legano al contesto artistico e alle fasi costruttive della Cattedrale. Accanto al Duomo anche la Torre: restituita al suo architetto Bonanno Pisano, che ci ha lasciato la 'firma' nei frammenti di un'iscrizione dissotterrata ai piedi del Campanile nell'Ottocento. Prefazione di Gian Biagio Conte -
Mosaici antichi in Italia. Regione settima. Luni
Il volume è frutto di un lavoro di schedatura e di studio, avviato nel 2016, durante il quale è stata dedicata attenzione alle tipologie pavimentali presenti a Luni e alle modalità archeologiche di rinvenimento. Le autrici hanno condotto un ampio e puntuale lavoro di riesame di tutti i documenti d'archivio e dei materiali raccolti a Luni in oltre un secolo di ricerche, per poi dedicarsi alla fase di analisi puntuale delle unità edilizie trattate, le domus e gli edifici pubblici. Sono così giunte a una complessiva riorganizzazione scientifica, capace di comporre in modo esaustivo i risultati provenienti dalle indagini archeologiche più recenti con le prime osservazioni risalenti all'Ottocento. Il volume, per la complessità dei temi trattati, la ricchezza e completezza delle fonti, la competente composizione delle schede, lo studio dei materiali e l'essenziale utilità degli apparati, è destinato a rappresentare un caposaldo nell'ambito degli studi specialistici di settore. Presentazione di Federico Guidobaldi. -
Mosaici antichi in Italia. Regione settima. Luni
Il volume è frutto di un lavoro di schedatura e di studio, avviato nel 2016, durante il quale è stata dedicata attenzione alle tipologie pavimentali presenti a Luni e alle modalità archeologiche di rinvenimento. Le autrici hanno condotto un ampio e puntuale lavoro di riesame di tutti i documenti d'archivio e dei materiali raccolti a Luni in oltre un secolo di ricerche, per poi dedicarsi alla fase di analisi puntuale delle unità edilizie trattate, le domus e gli edifici pubblici. Sono così giunte a una complessiva riorganizzazione scientifica, capace di comporre in modo esaustivo i risultati provenienti dalle indagini archeologiche più recenti con le prime osservazioni risalenti all'Ottocento. Il volume, per la complessità dei temi trattati, la ricchezza e completezza delle fonti, la competente composizione delle schede, lo studio dei materiali e l'essenziale utilità degli apparati, è destinato a rappresentare un caposaldo nell'ambito degli studi specialistici di settore. Presentazione di Federico Guidobaldi.