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Il ciclo di Guiron le Courtois. Romanzi in prosa del secolo XIII. Vol. 6: Continuazione del Roman de Guiron.
Con il titolo di ""Continuazione del Roman de Guiron"""" si pubblica in edizione critica un testo appartenente al """"Ciclo di Guiron le Courtois"""". Si tratta di una continuazione che si pone, da un punto di vista diegetico, al seguito della seconda branche del ciclo, il """"Roman de Guiron"""", alla fine del quale tutti i migliori cavalieri del regno sono imprigionati o impossibilitati nell'azione cavalleresca. La Continuazione narra un'avventura errante del giovane re Artù, il quale abbandona la corte per partire alla ricerca del re Meliadus e scopre così, avventura dopo avventura, il senso della vita erratica e della cortesia cavalleresca."" -
Lettere e altri scritti
Con l'edizione di questa importante raccolta di 150 documenti, Lettere e altri scritti, il volume rivela nuovi e coinvolgenti aspetti del profilo personale e spirituale di Giovanna Maria della Croce. Si tratta di carte datate tra il 1637 e il 1672 (ma soprattutto dal 1654 e ancora più intensamente negli ultimi anni della vita), capaci di spalancare una grande finestra sulle relazioni di Giovanna con i suoi padri spirituali. -
Comoedia Leucasia
La Comoedia Leucasia del giurista napoletano Girolamo Morlini è in atto unico e sembra non ascriversi ad alcun genere teatrale specifico: l'autore stesso, consapevole dei singolari gusti dell'utenza partenopea e della particolare situazione contingente, dichiara di aver composto qualcosa di nuovo, una «fabella», probabilmente messa in scena davanti alla corte napoletana nell'arco del primo decennio del XVI secolo, dopo che le truppe francesi erano state ridotte alla fuga dal Gran Capitano Consalvo di Cordova. I protagonisti del dramma, dal chiaro intento encomiastico, riprendono i nomi dell'epica e della tragedia greco-latine e rappresentano le allegorie di quei personaggi storici (Protesilao-Ferdinando II d'Aragona e Oreste-Luigi XII di Francia), che, tra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento, si erano contesi il ridente Regno di Napoli (Leucasia) -
Hagiographica (2020). Vol. 27
Rivista di agiografia e biografia della Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino fondata da Claudio Leonardi. Testi in italiano, francese, tedesco e spagnolo. -
Lettere viggiutesi. Ricordi e riflessioni di tre varesotti
Questi racconti di vita vissuta e di fantasie diventate realtà sono il frutto di un sentimento oggi tanto abusato, ma pochissimo coltivato: l'amicizia. Pertanto l'Introduzione non è fatta a tre mani bensì è formata, come il lettore attento capirà, da tre diverse, ma eguali riflessioni storiche e umane. Così abbiamo tre spaccati che sottolineano la varietà di sentimenti e di visione che ha caratterizzato la ricchezza sociale delle nostre comunità. -
La materia e il vuoto. Una nuova lettura della «iule ton gignomenon»
Il volume vuole proporre una nuova, ulteriore (ma non alternativa) chiave di lettura della materia sensibile nelle ""Enneadi"""" di Plotino, chiave di lettura che possa render conto delle numerose e vistose analogie che paiono intercorrere tra questo peculiare aspetto della teoresi plotiniana e il concetto di vuoto che era, all'epoca, recisamente avversato da Aristotele, ma che oggi è stato ampiamente rivalutato sia dalla fisica quantistica che dalla micropsicoanalisi di matrice fantiana. Il vuoto è, nell'opera di Plotino, non solo concepibile (sia pure non come ente reale, bensì come ente di ragione), ma anche contemplabile in maniera evidente, come spazio astratto metafisico privo di forma."" -
Palatino, Velia e Sacra via. Paesaggi urbani attraverso il tempo
Il volume è dedicato allo studio ed alla analisi dei risultati degli scavi effettuati nel centro di Roma durante gli ultimi decenni di ricerca, decenni in cui, anche alla luce di nuove analisi dei dati già esistenti (comprese le fonti letterarie antiche e quelle antiquarie), si è venuta delineando una più precisa topografia urbanistica e monumentale delle zone storicamente e archeologicamente più antiche della città, dalla via Sacra al tempio di Giove Statore ed a quello dei Lari, dalla casa dei Tarquini alla Porta Mugonia. I dati e le prime conclusioni delle indagini effettuate vengono presentate dall'autore senza nascondere la natura problematica del cuore di Roma antica: esso rappresenta una straordinaria e inesauribile risorsa di storia. -
Giambi XIV-XVII
Il volume propone un'ipotesi sulla struttura globale del ""Libro dei Giambi"""" callimacheo, fornendo un'edizione critica completa e commentata dei frammenti 226-229 Pf. Se il liber dei Giambi fosse composto da tredici o da diciassette componimenti è un problema, filologico e letterario al tempo stesso, che continua a dividere gli studiosi in quella che, a buon diritto, può essere definita una piccola 'questione callimachea'. Discutendo entrambe le ipotesi, l'autore, nell'ampia introduzione, sostiene che importanti elementi (materiali e letterari) inducono a credere che la collocazione (e la natura letteraria) dei quattro carmi in questione sia quella del liber dei Giambi."" -
Giambi XIV-XVII
Il volume propone un'ipotesi sulla struttura globale del ""Libro dei Giambi"""" callimacheo, fornendo un'edizione critica completa e commentata dei frammenti 226-229 Pf. Se il liber dei Giambi fosse composto da tredici o da diciassette componimenti è un problema, filologico e letterario al tempo stesso, che continua a dividere gli studiosi in quella che, a buon diritto, può essere definita una piccola 'questione callimachea'. Discutendo entrambe le ipotesi, l'autore, nell'ampia introduzione, sostiene che importanti elementi (materiali e letterari) inducono a credere che la collocazione (e la natura letteraria) dei quattro carmi in questione sia quella del liber dei Giambi."" -
I discorsi per le feste e per i giochi (Ars Rhet. I e VI Us.-Rad.)
Tra i discorsi epidittici inclusi nell'""Ars Retorica"""", erroneamente attribuita a Dionigi di Alicarnasso, il """"Panegirico"""" e il """"Protrettico per gli atleti"""", entrambi destinati ad occasioni di festività solenne, offrono spunti di interesse culturale e documentario. Il """"Panegirico"""", erede delle orazioni di illustre tradizione di Gorgia, Lisia, Isocrate, documenta la natura celebrativa dell'oratoria nell'età imperiale, che ha fatto anche il suo ingresso nel programma uf?ciale dei giochi. Il """"Protrettico"""" attesta l'esistenza di un'orazione inaugurale nelle manifestazioni agonistiche che dedica ampio spazio alle esortazioni da rivolgere agli atleti prima delle gare, perché mirino alla vittoria e gareggino in maniera corretta."" -
La città di Argo. Mito, storia, tradizioni poetiche. Atti del Convegno internazionale (Urbino, 13-15 giugno 2002)
Dopo il convegno dedicato alla città di Tebe, i cui Atti sono stati pubblicati in questa stessa collana, il volume che qui si presenta concentra l'attenzione su una seconda polis di grande rilevanza nel mondo greco sotto il profilo storico-culturale: Argo. L'opera approfondisce non solo gli aspetti storici, istituzionali, politici, militari e sociali, ma anche l'immagine che della città hanno restituito la poesia, la storiografia, la produzione oracolare, il teatro e le arti figurative: questo perché la collocazione che una polis aveva nell'immaginario degli antichi era per lo più generata dalla sua produzione letteraria ed artistica, dai suoi miti e dalle sue genealogie. -
La città di Argo. Mito, storia, tradizioni poetiche. Atti del Convegno internazionale (Urbino, 13-15 giugno 2002)
Dopo il convegno dedicato alla città di Tebe, i cui Atti sono stati pubblicati in questa stessa collana, il volume che qui si presenta concentra l'attenzione su una seconda polis di grande rilevanza nel mondo greco sotto il profilo storico-culturale: Argo. L'opera approfondisce non solo gli aspetti storici, istituzionali, politici, militari e sociali, ma anche l'immagine che della città hanno restituito la poesia, la storiografia, la produzione oracolare, il teatro e le arti figurative: questo perché la collocazione che una polis aveva nell'immaginario degli antichi era per lo più generata dalla sua produzione letteraria ed artistica, dai suoi miti e dalle sue genealogie. -
Tipologia linguistica del genere epistolare nel primo Ottocento. Sondaggi sulle lettere familiari di mittenti cólti
Il volume si propone di indagare quali fossero le caratteristiche dell'italiano scritto di uso medio nel primo Ottocento. La varietà della lingua qui presa in considerazione è, nell'ambito di un secolo fra i più studiati sotto l'aspetto linguistico, ancora poco descritta. L'autore del presente lavoro prende in considerazione lettere di quaranta scriventi diversi (uomini e donne, scrittori e non, originari dell'Italia del Nord, del centro e del meridione), e cerca di riconoscere una norma, intesa nel senso di ""media"""" tra le diverse scelte dei singoli. Il secondo intento della ricerca è scoprire se la """"grammatica ottocentesca"""", giungesse a condizionare gli aspetti espressivi più specifici (scelte sintattiche, fonologiche, morfologiche)."" -
Il Simposio. Testo greco a fronte
Il volume presenta la traduzione, con testo greco a fronte, del famoso dialogo di Platone ""Il Simposio"""". Nell'ampia introduzione l'autrice ripercorre le vicende della composizione dell'opera, i precedenti del genere e la sua collocazione nella temperie culturale dell'epoca. Particolare attenzione è posta alla caratterizzazione dei personaggi ed all'analisi formale del dialogo, attraverso uno studio approfondito degli aspetti stilistici e linguistici. L'opera, completata da un ampio commento e dalla bibliografia delle opere consultate, è particolarmente adatta ad un pubblico scolastico."" -
Per il Cinquecento religioso italiano. Clero cultura società
Il Convegno ""Per il Cinquecento religioso italiano. Clero Cultura Società"""", di cui questi due volumi raccolgono gli Atti, ha cercato di muoversi diacronicamente tra tardo Quattrocento e tardo Cinquecento, a volte sconfinando nel Seicento, indagando le interrelazioni tra cultura ecclesiastica, prassi pastorale, impegno educativo, indirizzi spirituali e approcci istituzionali del periodo, andando oltre la tradizionale contrapposizione riforma protestante-riforma cattolica-contro-riforma."" -
Saggi su Giacomo Leopardi
Il presente volume raccoglie vari studi su Giacomo Leopardi, studi dedicati a momenti e testi considerati dall'autore fondamentali nel percorso poetico leopardiano. Un folto gruppo di scritti tratta del soggiorno napoletano del Leopardi, del suo incontro con gli scolari di Basilio Puoti e col giovane De Sanctis e della sua amichevole convivenza con Antonio Ranieri e la sua ospitale famiglia. Un'approfondita lettura degli scritti in prosa e della Palinodia al marchese Gino Capponi ha istradato i capitoli che ad essi si riferiscono verso un differente itinerario. Dalla lettura dello Zibaldone si dirama infine un capitolo atto a delineare il rapporto tra Leopardi con i poeti e gli scrittori stranieri del suo tempo. -
Ashes to Ashes. Art in Rome between Humanism and Maniera
Il volume raccoglie una serie di saggi (tutti in lingua inglese) che rappresentano il frutto di un programma di ricerca intitolato ""From Renovation to Reform: the Visual Arts and the Rise of the Papal Capital""""; il programma, iniziato nel 1997 all'Istituto Norvegese di Roma e proseguito nel corso degli anni in una serie di incontri di studio a Fiesole, Mantova, Vicenza e Padova, vuole mettere a disposizione degli studiosi un forum interdisciplinare per lo studio del Rinascimento italiano. Il titolo stesso del lavoro che qui si presenta identifica il periodo di tempo e il luogo preso in considerazione dai vari articoli; si riferisce inoltre allo stato di decadenza in cui si trovava Roma al momento del ritorno in città di Papa Martino V, nel 1420, e, di nuovo, dopo il sacco del 1527 da parte delle truppe imperiali. La rinascita delle arti e dell'architettura all'interno di queste due date è l'argomento principale del volume."" -
L' esilio (Pap. Vat. G. 11 verso)
Il De exilio di Favorino di Arelate, tramandato sul verso del Pap. Vat. Gr. 11, è un brillante esempio dell'oratoria della Seconda Sofistica. Costruita su topoi della letteratura consolatoria di stampo cinico-stoico, l'opera offre tuttavia una sincera testimonianza autobiografica non attestata da altre fonti antiche. L'esilio di Favorino, collocato fra il 131 e il 138 d. C. sullo sfondo di un Impero unificato sul piano politico e culturale, è un indizio del disagio di intellettuali che, greci per formazione e non per nascita, in nome dell'antica paideia reclamavano per sé un ruolo di primo piano, spesso in contrasto con il progetto di ellenizzazione di Adriano. Dopo l'editio princeps di Norsa-Vitelli e dopo il lavoro del Barigazzi, la revisione autoptica del papiro ha permesso una ricostruzione più fedele del testo, il cui chiarimento è affidato ad un commento puntuale, dove si discutono questioni testuali e letterarie. Precede un'ampia introduzione che presenta la storia, poco nota, del ritrovamento e dell'acquisto del papiro da parte dei primi editori e in cui sono forniti dati bibliotecnici e bibliologia del manufatto: descrizione del rotolo e della scrittura, impaginazione del testo sul verso, datazione della copia letteraria e ipotesi sul numero delle colonne iniziali perdute. -
La rappresentazione del tempo nell'opera di Orazio
Il tempo fugge. Da sempre l'hanno pensato e detto innumerevoli scrittori in prosa ed in versi, filosofi, uomini comuni. L'autore di questo volume ha scelto di concentrare la sua attenzione sul poeta latino Orazio, che come pochi ha saputo rappresentare i vari modi di agire del tempo nella natura e nella vita dell'uomo. Sotto la scorta di Epicuro e della grande lezione della lirica e della tragedia greca, Orazio ci ha voluto anche dire come dal tempo ci si possa difendere: chiudendoci nel presente e proteggendolo dal passato (da cui tornano i fantasmi dei beni perduti), senza pensare al domani, che è del tutto inconoscibile. Attraverso l'analisi dei vari componimenti, il loro confronto con i greci e, fra i latini, principalmente Lucrezio, Ovidio e Seneca, si precisa il pensiero di Orazio su questo tema e la sua posizione all'interno di un argomento che è uno dei più noti e dei più studiati della letteratura. -
I prefetti e le norme elettorali politiche del 1921 e del 1925
La prima parte del volume esamina la fase preparatoria dei provvedimenti normativi del 1921, volti a realizzare integralmente, dopo la prima, provvisoria applicazione, la riforma elettorale del 1919 in senso autenticamente proporzionale con circoscrizioni ampie ed articolate. La seconda rivisita il progetto di ripristino del sistema uninominale, presentato nel 1924 e varato, senza avere poi mai applicazione, nel 1925. Il volume è basato sulla documentazione inedita presente nei 'fondi' del Ministero dell'Interno presso l'Archivio Centrale dello Stato. All'interno del materiale raccolto tra il 1910 ed il 1938 dall'Ufficio elettorale della Direzione generale dell'Amministrazione civile, sono stati esaminati i documenti che raccolgono le repliche dei 36 prefetti delle province interessate nel 1921 alla risistemazione dei collegi elettorali e quelle dei prefetti nella loro totalità, nel 1924, relativamente all'impressione prodotta ed alle ripercussioni suscitate negli ambienti politici dalla notizia dell'avvenuta presentazione del disegno di legge di ripristino del sistema uninominale. Le risposte dei prefetti ai quesiti proposti dall'esecutivo consentono di delineare un quadro preciso della situazione politica del 1921 e di verificare nel 1924 in ambito locale il livello di consolidamento del regime fascista.