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Annali dell'avito Castello di Dozza dai più remoti tempi fino al 1797
Questo volume vuole essere un ulteriore contributo agli studi su Dozza e il suo territorio proponendo l'edizione di una fonte non documentaria bensì cronachistica. L'opera è una copia estratta dall'originale esistente nell'archivio dei signori marchesi Malvezzi - Campeggi a cui l'imolese Pietro Galvani, attivo a cavallo del XIX secolo, fece dono nel 1852. -
La madre dell'eroe. Lettera di accusa di Paola Biancoli Baracca dopo la morte del figlio Francesco (2 agosto 1918)
La lettera, datata 2 agosto 1918, proviene da una collezione privata ed è stata recentemente consegnata all'Archivio Diocesano di Imola. L'autrice rivolge una precisa accusa ad un superiore del figlio, di cui si era da poche settimane svolto il funerale. -
Gastronomia. (Ricette di famiglia)
Lugo, primi decenni del Novecento. In casa del canonico Giuseppe Malerbi si raccolgono foglietti sparsi, con un po' di ricette di famiglia. Ne nasce un piccolo quaderno che ci consente di gettare uno sguardo sulla vita dell'epoca in Romagna: gusti e pratiche alimentari traducono idee, immagini, aspirazioni. Presentazione di Montanari Massimo. -
Cento anni di storia del teatro di Lugo. La patria di Rossini
Si tratta della ristampa anastatica del volumetto pubblicato nel 1916 dal dottor Michele Rossi, appassionato cultore di storie della città. Un volumetto che raccoglie gli scritti sulla storia del teatro lughese e sulle opere lì rappresentate. E non mancano notizie sulla biografia di Gioachino Rossini di cui non si può negare il legame con Lugo. -
Il complesso dell'Annunziata di Imola dal XV al XXI secolo. Da monastero di clausura alla Fondazione Istituzioni Riunite cappuccine, orfane, educande e alunne
L'aspetto esteriore dell'attuale sala dell'Annunziata di Imola, come quello interno, mostrano la sua origine di chiesa. Anche se questa funzione non è più praticata da molti decenni è innegabile che l'ha mantenuta per molti secoli. Il volume ripercorre la storia del complesso dalla scelta di Faustina Macchirelli Carradori di erigere un monastero cappuccino, alle soppressioni napoleoniche che spostano la comunità monastica al vicino monastero di Santo Stefano delle Clarisse; dalla breve presenza del seminario diocesano, fino a quando (agli albori del nuovo secolo) diviene sede dell'orfanotrofio femminile e (tra il 1873 e il 1902) della congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù sotto la protezione di San Giuseppe e ad arrivare ai giorni nostri quando il complesso diviene sede della Fondazione Istituzioni Riunite. Per oltre 500 anni il complesso dell'Annunziata testimonia la presenza monastica femminile nella città. -
Guida della chiesa di Sant'Ambrogio e dell'oratorio della Beata Vergine del Sudore in Castel del Rio
Il 23º volume della collana ""Percorsi del sacro. Monumenti religiosi in Diocesi di Imola""""."" -
La pianta di Imola del 1473 e l'attribuzione a Danesio Maineri
Con questo volume gli autori completano in maniera più tecnicamente esaustiva la ricerca edita a cura di Fausto Mancini sull'attribuzione della pianta di Imola di Leonardo da Vinci a Danesio Maineri. L'opera fa seguito alle due già pubblicate da Mario Giberti nel 2015, con la presentazione della scala trovata della pianta, e nel 2016 dove si evidenziavano i sistemi di rilevamento disponibili dalla fine del XV secolo agli inizi del XVI secolo. -
L' amministrazione comunale di Lugo durante la prima guerra mondiale
In questo volume l'autrice fa vedere come un comune agisca in un periodo particolare, come è quello di guerra, quando problemi diversi e nuovi vengono a gravare sull'Amministrazione. Il Comune di Lugo fu guidato in quegli anni (1914-1918) da un'amministrazione clerico-moderata che succedette ad una repubblicana durata pochi anni. -
Era mio fratello. Vita e morte dell'imolese Giulio Cavulli (1922-1948) e della sua famiglia
L'autrice ricostruisce con meticolosa e amorosa cura la vicenda umana del fratello Giulio Cavulli e della sua famiglia, dipanatosi rispettivamente dal 1922 al 1948 (anno del suo omicidio) e fino a tutto il XX secolo. Per comprendere al meglio le cause che hanno portato alla tragica fine del giovane imolese è necessario leggerle nel contesto degli avvenimenti storici, politici e sociali di Imola dagli ultimi anni del regime fascista ai primordi dell'età repubblicana. -
La Valmalenco Sondrio e dintorni. Cartografia escursionistica in scala 1:30.000 della Valmalenco e zona Sondrio e dintorni
Cartografia escursionistica in scala 1:30.000 della Valmalenco e zona Sondrio e dintorni, realizzata da SeTeMap nel 2018.La mappa è fronte retro, su un fronte è rappresentata la Valmalenco e sul retro la zona di Sondrio e dintorni (Retiche basse) -
Val Masino. Val Codera. Cartografia escursionistica in scala 1:25.000 della Val Masino, Val Codera Lago di Mezzola, Valle dei Ratti e Costiera dei Cech
Val Masino - Val Codera, cartografia escursionistica in scala 1:25.000 della Val Masino, Val Codera Lago di Mezzola, Valle dei Ratti e Costiera dei Cech. La carta ha dimensioni circa 100 x 70 nel formato aperto e 12 x 18 nel formato chiuso rappresenta il territorio dal punto di vista escursionistico, è stampata fronte retro. -
Shostakovich in the dark per quartetto d'archi
Shostakovich in the dark per quartetto d'archi: un quartetto d'archi per omaggiare un protagonista indiscusso della musica del '900. -
Obiettivo sul Paleolitico. Il primo cinema della storia
Il volume raccoglie le attività e le ricerche svolte all'interno del progetto ""Raccontare per immagini: il primo cinema della storia. Obiettivo sul Paleolitico"""". Si offre un'interpretazione del Paleolitico, traendo spunto dalle espressioni iconografiche di questo periodo sperimentando una nuova via per avvicinare il pubblico alla vita di 40.000 anni fa, proposta secondo soluzioni comunicative contemporanee. La cinematografia, dai suoi aspetti più antichi alle più moderne tecniche di animazione, si è rivelata uno strumento efficace ed apprezzato dal pubblico per comprendere appieno la complessià delle immagini paleolitiche: il passato e il presente dell'Uomo risultano accomunati dal medesimo desiderio di comunicare."" -
Giambattista Tiepolo e i protagonisti dell'incisione veneta del Settecento. Catalogo della mostra (Este, 10 marzo-9 giugno 2019)
Il catalogo è una preziosa antologia di incisioni dedicata ai grandi maestri veneti del Settecento, tra i quali i Tiepolo, Carlevarijs, Marieschi, Canaletto, Bellotto, Fontebasso, Piazzetta, Pitteri, Longhi, Ricci, fino a Goya. Ogni artista è presentato con un breve profilo e con una o più opere che provengono da collezioni private e, in alcuni casi, mai esposte prima, in un percorso che parte da Giambattista Tiepolo per inserirsi nel Settecento locale. La mostra rappresenta infatti un omaggio a Giambattista Tiepolo e al capolavoro che l'artista realizzò per il Duomo di Este, ""Santa Tecla intercede per la liberazione della Città dalla peste"""", ritornata dopo il restauro al suo originario splendore. Il catalogo contiene quindi un contributo sul Tiepolo a Este, sull'incisione del Settecento e sul rapporto con l'archeologia. Il Settecento è stato del resto il periodo per antonomasia dell'archeologia: le scoperte di Pompei ed Ercolano hanno segnato la nascita dell'archeologia moderna e l'incisione era utilizzata in epoca prefotografica proprio per illustrare i libri di archeologia. Pittura, incisione e archeologia, un connubio inedito e felice per indagare il Settecento."" -
Forme dell'arte buddhista. Opere della donazione Finzi Guetta -Forms of Buddhist Art. Works from the Finzi Guetta Donation
Una preziosa collezione di pregiati pezzi del mondo orientale, frutto dell'interesse e della ricerca di Aldo Guetta per il quel mondo, è stata donata da Sonia e Liana Finzi al Museo d'Arte Orientale di Venezia. Personaggio poliedrico e affascinante, già direttore del Fondo Monetario Internazionale, Guetta dagli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso intraprese numerosi viaggi in India, Thailandia, Cambogia, Vietnam e Giappone, dai quali spesso tornò con oggetti devozionali e opere, prevalentemente sculture. Molte altre poi lei acquistò sul mercato antiquario europeo. I manufatti vanno così ad ampliare le precedenti collezioni del Museo, frutto anch'esse dell'interesse e della passione per l'Estremo Oriente di un altro raffinato e sensibile collezionista, Enrico di Borbone. -
Venezia e Lotto. Itinerario di una metamorfosi artistica
Muovendo dalla produzione di Lotto a Venezia, il volume delinea un itinerario cittadino dedicato al pittore veneziano attraverso le opere presenti nelle chiese e nei musei. Prende così forma un percorso che, partendo dai dipinti dell'artista, considera come le sue opere siano state frutto dell'unione e del confronto di diverse richieste e sollecitazioni sociali cui il pittore si trovò a essere mediatore attraverso la propria arte e si trovò ad interagire con le molteplici componenti della realtà sociale della vita cittadina del Cinquecento. -
Riccardo Fiore Pittari. La vita segreta degli oceani. Antologica marina 1985-2022. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo della mostra, tenutasi da sabato 18 giugno fino al 25 settembre 2022 presso il Museo nazionale di Archeologia del Mare a Caorle (VE), è stata dedicata alle riflessioni del pittore romano Riccardo Fiore Pittari sull’habitat del mare e sulle creature che lo popolano, immergendolo in una visione onirica e carica di suggestioni evocative che gioca con materiali e riferimenti storico-artistici che da sempre tracciano la sua identità umana prima, poi artistica e narrativa. Le opere si sono poste in aperto dialogo con i reperti del museo che raccontano molteplici aspetti dello storico rapporto tra l'uomo e il mare, con i suoi limiti e le sue contraddizioni, per farci riflettere su come immaginare e impostare il futuro di questo legame millenario. Con un saggio del critico d'arte Lorenzo Canova. -
Il Redentore benedicente della Ca' d'Oro. Restauro e ricerche per nuove ipotesi attributive
Il Redentore benedicente attribuito a Giusto di Gand della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro è un dipinto su tela estremamente danneggiato, lacunoso e fragile, nel quale gli strati pittorici sono in gran parte perduti. Il forte degrado in cui versava l'opera richiedeva uno studio critico e approfondito nella ricerca di metodologie idonee e necessarie allo sviluppo dell'intervento di restauro. La pubblicazione nasce da un lavoro di tesi di diploma della Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Centrale del Restauro, volto ad affrontare problematiche critiche e operative di particolare complessità che si sono focalizzate nella soluzione dei problemi strutturali e, in secondo luogo, di quelli estetici. Il volume racconta il restauro del Redentore benedicente attuato grazie all'intervento pubblico, una collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e l'ICR, in una sintesi critica di interrogativi storici, artistici, di storia conservativa e tecnico-scientifici. -
Il mio sipario. Vol. 1
Primo volume della raccolta delle opere di Pasquale Di Menco. -
Il mio sipario
Raccolta completa in 4 volumi delle opere di Pasquale Di Menco.