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Nonno, che fiaba mi racconti? Ediz. illustrata
Raccontare favole ai nipoti è uno dei compiti più divertenti dei nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune ore. La formula segreta è facilissima: “Nonno, una favola, dai!”. La fantasia narratrice di nonno Nin ha incontrato animali di tutti i tipi, bambini e altri protagonisti di fantasia; ha passeggiato tra boschi, al mare, sui laghi e tra le nuvole. Ha guardato la luna e il sole da vicino, ha giocato con il vento e si è riposata sulle nuvole. L’autore ha realizzato una collana di fiabe dedicate ai nonni e da raccontare ai nipoti, avvalendosi dell’aiuto di tre talentuosi illustratori veneti. -
Nonno, mi racconti un’altra fiaba sugli animali? Ediz. illustrata
Raccontare favole ai nipoti è uno dei compiti più divertenti dei nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune ore. La formula segreta è facilissima: “Nonno, una favola, dai!”. La fantasia narratrice di nonno Nin ha incontrato animali di tutti i tipi, bambini e altri protagonisti di fantasia; ha passeggiato tra boschi, al mare, sui laghi e tra le nuvole. Ha guardato la luna e il sole da vicino, ha giocato con il vento e si è riposata sulle nuvole. L’autore ha realizzato una collana di fiabe dedicate ai nonni e da raccontare ai nipoti, avvalendosi dell’aiuto di tre talentuosi illustratori veneti. -
Nonno, mi racconti un'altra delle tue fiabe? Ediz. illustrata
Raccontare favole ai nipoti è uno dei compiti più divertenti dei nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune ore. La formula segreta è facilissima: “Nonno, una favola, dai!”. La fantasia narratrice di nonno Nin ha incontrato animali di tutti i tipi, bambini e altri protagonisti di fantasia; ha passeggiato tra boschi, al mare, sui laghi e tra le nuvole. Ha guardato la luna e il sole da vicino, ha giocato con il vento e si è riposata sulle nuvole. L’autore ha realizzato una collana di fiabe dedicate ai nonni e da raccontare ai nipoti, avvalendosi dell’aiuto di tre talentuosi illustratori veneti. -
Nonno, mi racconti una nuova fiaba? Ediz. illustrata
Raccontare favole ai nipoti è uno dei compiti più divertenti dei nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune ore. La formula segreta è facilissima: “Nonno, una favola, dai!”. La fantasia narratrice di nonno Nin ha incontrato animali di tutti i tipi, bambini e altri protagonisti di fantasia; ha passeggiato tra boschi, al mare, sui laghi e tra le nuvole. Ha guardato la luna e il sole da vicino, ha giocato con il vento e si è riposata sulle nuvole. L’autore ha realizzato una collana di fiabe dedicate ai nonni e da raccontare ai nipoti, avvalendosi dell’aiuto di tre talentuosi illustratori veneti. -
Nonno, non è l’ora di una fiaba? Ediz. illustrata
Raccontare favole ai nipoti è uno dei compiti più divertenti dei nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune ore. La formula segreta è facilissima: “Nonno, una favola, dai!”. La fantasia narratrice di nonno Nin ha incontrato animali di tutti i tipi, bambini e altri protagonisti di fantasia; ha passeggiato tra boschi, al mare, sui laghi e tra le nuvole. Ha guardato la luna e il sole da vicino, ha giocato con il vento e si è riposata sulle nuvole. L’autore ha realizzato una collana di fiabe dedicate ai nonni e da raccontare ai nipoti, avvalendosi dell’aiuto di tre talentuosi illustratori veneti. -
Nonno, finalmente è il momento della fiaba! Ediz. illustrata
Raccontare favole ai nipoti è uno dei compiti più divertenti dei nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune ore. La formula segreta è facilissima: “Nonno, una favola, dai!”. La fantasia narratrice di nonno Nin ha incontrato animali di tutti i tipi, bambini e altri protagonisti di fantasia; ha passeggiato tra boschi, al mare, sui laghi e tra le nuvole. Ha guardato la luna e il sole da vicino, ha giocato con il vento e si è riposata sulle nuvole. L’autore ha realizzato una collana di fiabe dedicate ai nonni e da raccontare ai nipoti, avvalendosi dell’aiuto di tre talentuosi illustratori veneti. -
Il Fortino di Borgo Milano. Il Forte Radetzky
Nella ricostruzione della storia del quartiere di Borgo Milano – iniziata con le pubblicazioni ""Borgo Milano: un quartiere, una storia"""" e """"Borgo Milano nel Novecento"""" – Davide Peccantini ha analizzato la storia di Forte Radetzky. Grazie ai documenti reperiti presso l'Archivio di Stato di Vienna, l'Archivio di Stato e l'Archivio comunale di Verona si è potuto comprendere perché questa zona della città è stata scelta per la costruzione del fortino, ma soprattutto perché di quest’ultimo è sopravvissuta solo la parte centrale. Infine, si è esaminato il come e il perché è sorto un nucleo urbanizzato intorno al rudere."" -
Ceramica e arti decorative del Novecento. Ediz. italiana e inglese. Vol. 6
Il sesto volume della rivista scientifica ""Ceramica e arti decorative del Novecento"""" dedica maggior spazio alle arti decorative diverse dalla ceramica, come i mobili, e a figure di artisti poliedrici e di grandi architetti-designer. A differenza dei precedenti volumi, infatti, in questo la ceramica è presente solo in una testimonianza e in tre recensioni di mostre. Molti contribuiti sono legati al vivacissimo ambiente culturale siciliano (di Palermo in particolare): si ricordi Anna Maria Ruta, con la sua presentazione sistematica dell’opera di Paolo Bevilacqua, ed Ettore Sessa, con il suo ampio saggio sull’evoluzione dello stile di Ernesto Basile. Altri apporti in questo campo sono i saggi di Matteo Piccioni e di Enrico Brugnoni e la recensione di un volume dedicato alla produzione della ditta Successori di Carlo Poggi. A esaminare il fervido rapporto tra Cambellotti e l’ambiente palermitano è invece il saggio di Stefano de Martis. Infine, due recensioni sono relative a recenti mostre importanti: quella su Gio Ponti al MAXXI e quella sugli Anni Venti organizzata dalla Wolfsoniana."" -
Nonno... e le conte e le filastrocche?
In ""Nonno… e le conte e le filastrocche?"""" Nin Guarienti e Francesco Ballardin continuano il loro """"excursus"""" sui passatempi di una volta. Dopo una divertente immersione nei giochi di un tempo con il volume IX, si passa alle conte e alle filastrocche. Prima di iniziare qualsiasi tipo di gioco – anche allo scopo di evitare liti future – è infatti necessario stabilire a priori le regole: chi sarà il primo a cominciare l’attività, chi invece l’ultimo, e in che modo dovranno essere formate le squadre che si affrontano. Per farlo, spesso si usavano – e in alcuni casi si usano ancora oggi – le conte e le filastrocche. Andando alla ricerca di questi antichi ritornelli, Nin Guarienti e Francesco Ballardin ritornano bambini. Come per magia, fanno un salto indietro nella loro infanzia e si ritrovano seduti vicino alla nonna mentre imparano a recitare filastrocche che ancora oggi ricordano. Con questo libro, i due autori vogliono dare un consiglio a tutti i bimbi in ascolto: se avete la mamma, il papà, un nonno o uno zio che sanno suonare la chitarra, il pianoforte o il violino, invitateli ad accompagnarvi mentre recitate le filastrocche e vedrete che momenti indimenticabili! Età di lettura: da 4 anni."" -
Nonno, quali erano i giochi dei tuoi tempi?
Nel IX volume della collana ""Le fiabe dei nonni"""", Nin Guarienti e Francesco Ballardin ci trasportano in un tempo molto lontano e anche un po’ magico. """"Nonno, quali erano i giochi dei tuoi tempi?"""" è una simpatica raccolta dei giochi con cui si divertivano i “nostri” nonni. Il gioco stimola l’inventiva, la curiosità, la manualità e l’ingegno dei bambini: in passato rappresentava il momento più bello dell’intera giornata, quello in cui si poteva uscire insieme agli amici per giocare, divertirsi, esplorare e crescere insieme. Un tempo bastavano quattro biglie, qualche gessetto, un elastico o due bastoncini per riuscire a giocare un’intera giornata e la cultura del gioco era tramandata da una generazione all’altra attraverso consuetudini, ripetizioni e tanto divertimento. Oggi, tuttavia, molti dei passatempi di una volta sono trascurati se non addirittura dimenticati. Proprio per questo motivo, i nonni Nin Guarienti e Francesco Ballardin hanno deciso di riesumare ed elencare i “vecchi” giochi. In questo modo, anche i bambini dei nostri giorni possono conoscerli e, perché no, metterli in pratica. Età di lettura: da 4 anni."" -
Nonno, impariamo con le fiabe!
Raccontare favole ai nipoti è uno dei momenti più divertenti per i nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune meravigliose ore. La formula segreta è facilissima: ""Nonno, una favola, dai!"""". In """"Nonno, impariamo con le fiabe!"""", Nin Guarienti aiuta i più piccoli a comprendere l’importanza delle stagioni, il susseguirsi dei mesi, la bellezza della diversità e la forza del coraggio. I personaggi escono dalle pagine, vivi e tangibili. I bambini, trasportati dalle magiche parole di nonno Nin e dai vivaci disegni di nonno Francesco Ballardin, si tuffano in un mondo pieno di allegria e, nel farlo, hanno l’occasione di imparare tante nuove nozioni. Età di lettura: da 4 anni."" -
Alberi interiori. In tempo di pandemia
"Alberi interiori"""" di Fausto Deganutti e Francesca Salcioli rappresenta una finestra a cui affacciarsi nei momenti più bui. Composte giorno per giorno fin dall'inizio della pandemia da Covid-19, le poesie di Francesca, accompagnate dalle illustrazioni di Fausto, permettono un'immersione estremamente evocativa nella loro arte e trasportano il lettore verso mondi nuovi e inesplorati. La diffusione capillare del Coronavirus ha influenzato in modo quasi totalizzante non solo l'apparato economico del nostro mondo, ma anche la vita di tutti i giorni e ha rinchiuso decine di individui dentro le loro case. Per scappare dalla gabbia – non solo materiale – a cui per mesi siamo stati costretti, Francesca Salcioli e Fausto Deganutti ci hanno regalato la loro arte: parole e disegni che si intrecciano e regalano significati inauditi, garantendoci una sana evasione dalla realtà e promettendoci che, dopo la tempesta, spunta sempre il sole all'orizzonte." -
Il tradimento è una dimostrazione d'amore
“Il tradimento è una dimostrazione d’amore” di Mia raccoglie sette racconti: ogni narrazione apre e chiude uno spaccato di vita in cui il lettore può immergersi. Il racconto di Francesca e del suo “impero di noia” ci offre uno spaccato di vita attuale e reale. I luoghi cari all’autrice li troviamo invece descritti nella bellezza architettonica della chiesa di San Zeno, nella storia di Giulietta, nome caro ai veronesi e agli innamorati di tutto il mondo. La storia di Silvia racconta una relazione intrisa di stanchezza e incomprensione. Le dinamiche dei rapporti amorosi sono complesse in questa narrazione: il tradimento si trasforma in cura e riaccende il desiderio di ricostruire una promessa di matrimonio, promessa che si esprime nella forma più alta: la famiglia. Insomma, nelle parole di queste pagine troverete storie di donne “avide” di amore. “Il tradimento è una dimostrazione d’amore” è un libro in cui si respira quotidianità e può essere letto in una settimana, una storia per ogni giorno. -
Virusman-19
I virus, così come le epidemie e le pandemie, sono da sempre considerati una piaga per l’umanità e di certo non sono associabili ad alcuna accezione positiva, tantopiù in un periodo come quello che stiamo vivendo oggi, in cui il Covid-19 è stato in grado di mettere in ginocchio non solo la salute e la società, ma anche l’economia di tutto il mondo. Ma cosa succederebbe se il virus, invece di trasmettere malattie – e in alcuni casi morte –, portasse rinnovamento? Se, invece di “influenzare” negativamente, potesse “influenzare” in positivo e spargere in tutto il mondo nuovi e migliori valori? Proviamo poi a pensare che questo virus non sia una particella, ma un essere umano capace di diffondere in modo contagioso solidarietà, empatia, cooperazione, consapevolezza, determinazione, umiltà: un vero e proprio “virusman” che possa gridare la necessità di un ricambio della classe dirigente, oggi ancora troppo inadeguata e lontana da meritocrazia e competenza. In ""Virusman-19"""", nuovo saggio di Giuliano Ramazzina, la ricetta per garantire una ripartenza all’Italia è una “peste” culturale all'insegna della meritocrazia e della competenza capace di spazzare via una classe dirigente scaduta."" -
Intrecci di vite nei racconti di Luigi Mossi
L’opera ha come principale intento quello di consegnare al futuro intrecci di vite, grappoli di storie e di vicende che hanno attraversato il tempo e che documentano, con l’intensità e la spontaneità del vissuto, l’operosità creativa di un agricoltore piacentino nel solco di antichi saperi, il progressivo sviluppo e la crescente affermazione della sua azienda, il profondo legame che lo unisce alla sua terra e al suo paese, Albareto, «il più bel posto del mondo». -
I benedettini di Daila e S. Onofrio in Istria: ultime vicende (1940-1950)
Ristampa anastatica del volume ""I Benedettini di Daila e S. Onofrio in Istria: ultime vicende (1940-1950)"""". L'oblazione monastica, a partire dal Concilio Vaticano II, e in particolare dal Sinodo dei Vescovi sui laici e la conseguente Lettera Apostolica """"Christifideles laici"""", ha conosciuto un """"crescente"""" ininterrotto di interesse. Il volume perciò rappresenta la memoria storica degli ultimi decenni di vita degli oblati italiani, ed è il segno della profonda convinzione che gli autori hanno del significato dell'oblazione e, nello stesso tempo, del loro desiderio di condivisione con i fratelli e le sorelle di quanto è maturato nella loro vita e tradotto in impegno attivo, non solo a livello del loro monastero di affiliazione, ma anche a livello nazionale. Il contenuto della raccolta è di aiuto per approfondire maggiormente i legami che già uniscono alla realtà delle comunità monastiche nello spirito della Regola del nostro santo Padre Benedetto."" -
La Verona dei Della Scala (1259-1387)
A Verona il simbolo dei Della Scala, la scala con quattro o cinque pioli, è così diffuso che oramai quasi più nessuno ci fa caso, eppure si tratta di quello stesso antico blasone voluto da Cangrande e ammirato da Dante Alighieri, Giotto da Bondone, Francesco Petrarca e, chissà, forse anche da William Shakespeare. Questa nuova e inedita mappa interattiva della Verona dei Della Scala (1259-1387), con i testi scritti da Italo Martinelli e le illustrazioni di Antonio Monteverdi, vi prenderà per mano accompagnandovi lungo le vie, le piazze, le chiese, le tombe, le mura, le contrade, i luoghi che hanno reso immortale Verona e che ne hanno fatto – seppure nella leggenda letteraria – la città imperitura di Romeo e Giulietta. La mappa è interattiva perché attraverso il semplice sistema dei QR Code vi terrà sempre aggiornati, anche quando non starete più passeggiando per le vie di Verona, e vi assicurerà continui approfondimenti – attraverso video, podcast, foto, interviste, curiosità, aneddoti, ricette, suggerimenti per il soggiorno e molto altro ancora – legati ai tanti temi storici e architettonici di cui la città scaligera è ricchissima. -
Ceramica e arti decorative del Novecento. Vol. 7
Il volume VII di Ceramica e arti decorative del Novecento è dedicato all’arte e alla decorazione delle navi italiane. I grandi transatlantici, piroscafi e motonavi, nell’età storica in cui viaggiare oltremare era possibile solo navigando, sono stati per decenni un veicolo di propaganda delle capacità industriali e artistiche del paese. Non è un caso che Gio Ponti promuovesse dalle pagine della sua “Domus”, fin dai primi numeri, l’applicazione dell’artigianato artistico italiano sulle navi nazionali. Gli interni delle navi sono stati uno specchio della cultura artistica italiana, riflettendo il gusto della clientela delle compagnie di navigazione, quella naturalmente della prima classe; gli emigranti che furono, all’inizio del secolo, il volano per la costruzione delle flotte italiane, viaggiavano in ambienti spartani da cui era assente ogni preoccupazione decorativa. Sui transatlantici degli anni Venti trovavano applicazione le creazioni eclettiche dei fratelli Coppedé e quelle impeccabilmente storiciste della Casa Ducrot; negli anni Trenta, in navi che furono palestra di sperimentazione, iniziava il rinnovo del gusto con gli interni novecento di Gustavo Pulitzer e Melchiorre Bega. -
Il manuale dell'educazione stradale. Volume tematico sull'educazione alle regole della strada per adulti
Questo manuale di educazione stradale nasce dalla volontà di offrire uno strumento valido e divertente in grado di promuovere la cultura della sicurezza stradale. Abbiamo voluto creare due versioni: questa, rivolta agli adulti ‒ genitori, insegnanti, educatori ‒ che desiderano prendere padronanza delle regole della strada per sé stessi ma anche per trasmetterle nel modo più efficace ai bambini e ai ragazzi; l’altra dedicata ai bambini e corredata di figurine, disegni e giochi. Riteniamo, infatti, che i bambini e i ragazzi debbano essere i primi destinatari della comunicazione in materia di sicurezza stradale poiché, già protagonisti della strada come perdoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori, sono la generazione dei futuri automobilisti. In questo manuale vengono affrontate non solo le principali regole della strada contenute nel Codice della strada, ma vengono anche proposte alcune metodologie didattiche efficaci grazie alle quali gli adulti possono aiutare i bambini ad approcciarsi a questo mondo con responsabilità e serenità. -
Nel nume del padre
In “Nel nume del padre”, come in un discorrere socratico, Massimo Castellani e Leonardo Castellani si confrontano in un dialogo attuale e reale che è già una conquista. Massimo, ex atleta olimpionico e poliziotto dei reparti speciali, è un papà ingombrante con una gran voglia di partecipare. Leonardo, ex tennista e giovane attore della scuola del Piccolo Teatro, si ribella ma è incuriosito. Il faccia a faccia attraversa competizioni mondiali, operazioni di polizia e modi di intendere la vita. Le analisi sono estreme come antitetici sono gli stati d'animo. O è solo apparenza? I due pensieri contrapposti si alleano in un esercizio al dialogo che mira a cambiare, non tanto il punto di vista dell'uno, ma l'anima di entrambi. Una dialettica delle immagini che vuole cogliere l'attimo, il momento che conta: ricco di passato e carico di avvenire. Un dialogo schietto, aperto e sincero tra padre figlio. Massimo e Leonardo, uno di fronte all'altro, in un invito al confronto e a raccontarsi. Più che un libro, queste pagine sono allora un'osmosi. Leggerle farà bene un po' a tutti. A padri e a figli.