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L'Angelo dei Tagliapietra
“L’Angelo dei Tagliapietra” di Paola Colaprisco narra le vicende umane e sportive di Angelo Tagliapietra, talento precoce del mezzofondo negli anni Quaranta e poi docente e allenatore di aspiranti campioni, compresi i figli. Tagliapietra, uno dei ‘totem’ dell’atletica veronese, personaggio multiforme, autentico hombre vertical come s’usa dire con immagine colorita, rappresenta l’esempio di ciò che le storie di vita, anche quelle in apparenza minimali, insegnano giorno dopo giorno: ti viene restituito sempre e soltanto ciò che hai dato. E Angelo, generoso come pochi, ha saputo dare moltissimo nel corso delle tante stagioni che l’hanno visto in prima linea sui campi di atletica come atleta e come tecnico, ma anche e soprattutto come persona. Carattere burbero e intransigente, capace però di accendere il fuoco dell’entusiasmo, sempre attento all’aspetto etico; la sua è una figura destinata a conservare fascino e carisma anche nel tempo. Nel corso delle interviste emergono la riconoscenza per la disponibilità che Angelo ha sempre dimostrato, spendendosi senza riserve con grande generosità. -
Nonno, ma quante fiabe conosci?
Raccontare favole ai nipoti è uno dei momenti più divertenti per i nonni, che così possono prendere in braccio i nipoti e trascorrere con loro alcune meravigliose ore. La formula segreta è facilissima: ""Nonno, una favola, dai!"""". In """"Nonno, ma quante fiabe conosci?"""" nonno Nin trasporta i più piccoli in un mondo magico. Fate, folletti, uomini giganti, uragani, bimbi curiosi e animali simpatici popolano le pagine di questo libro. Le illustrazioni vivaci e divertenti di nonno Francesco Ballardin fanno da cornice. Età di lettura: da 4 anni."" -
I guerrieri di Juric
“I guerrieri di Juric” di Adriano Ancona e Alberto Sogliani è la classica storia dell’uomo giusto capitato nel posto giusto al momento giusto. Ma chi sarà mai Ivan Juric? Forse, l'""uomo della provvidenza”? Non esageriamo, diciamo piuttosto che è uno che fa bene il suo mestiere: visti i tempi che corrono sulle frequenze della fenomenologia tuttologa, mica è poco. Anzi, basta e avanza. Ivan Juric è un uomo di antichi valori per certi versi, con un linguaggio asciutto, colorato dagli accenti della sua terra oltre l’Adriatico e soprattutto con un modo di fare schietto, diretto e “ruvido”, che traduce nella sua filosofia di calcio. Il suo è un calcio fisico che si esalta nell’uno contro uno, uomo su uomo, ma che allo stesso tempo pare dispendioso e richiede dedizione, preparazione atletica e spirito di sacrificio. Tuttavia, per leggere la “radiografia” del personaggio, la miglior risposta sta nel titolo stesso di questo libro. “I guerrieri di Juric” è il secondo volume della collana """"La coda del drago""""."" -
Chef Alisani e la sua odissea
"Questo libro è dedicato a tutti, giovani e adulti, ma soprattutto ai ragazzi e a quelle persone che scelgono di fare la scuola alberghiera o di intraprendere un altro tipo di strada scolastica, soltanto perché pensano che non si debba studiare o peggio, scelgono la scuola perché non sanno cosa altro scegliere. Semplicemente non lo fate. Non sprecate i vostri anni preziosi. Usate il vostro tempo per poter costruire qualcosa di importante e non sprecarlo così, senza avere nessun obiettivo. Perché la vita è un dono di Dio e per questo va rispettata."""" (Chef Alisani)" -
Camminare coi lupi
L'artista, prendendo spunto da quello che gli indigeni americani, della tribù degli Heilsuk, sostenevano, ossia “i lupi non si fanno vedere a meno che non debbano dirci qualcosa”, prova a raccontarci (o forse ci insegna) che “se cerchiamo il lupo... prima o poi troveremo l'uomo”. -
Østlandet. Vol. 1
Ivar, un giovanissimo vichingo poco incline alla violenza, non si trova a suo agio nella dura realtà in cui vive. Rassegnatosi a dover partire per una spedizione di saccheggio, si ritrova improvvisamente coinvolto in vicende decisamente più grandi di lui legate a un talismano magico appartenuto al padre. Costretto a fuggire dal suo villaggio e a nascondersi nelle buie foreste, Ivar vivrà l'avventura che, volente o nolente, lo farà crescere e diventare un guerriero. -
Ceramica e arti decorative del Novecento. Vol. 8
Il volume 8 di ""Ceramiche e Arti Decorative del Novecento"""" esordisce con un ricordo di Doretta Davanzo Poli, che recentemente ci ha lasciato. Pioniera degli studi sul tessuto antico e moderno, Davanzo Poli ha marcato il passo nel campo degli studi di storia della moda e del costume."" -
Arbizzano e Novare in bianco e nero. Scorci e angoli in punta di matita e pennello. Ediz. illustrata
Storia di Arbizzano con illustrazioni di luoghi caratteristici e tipici come chiese, ville, fattorie, boschi e sorgenti, con alcune illustrazioni di scorci dei paesi vicini. -
Sarcedo illustrata. Scorci e angoli in punta di pennino e pennello. Ediz. illustrata
Storia di Sarcedo con illustrazioni di luoghi caratteristici come fattorie, chiesette, ville, con alcune illustrazioni di scorci dei paesi vicini. -
Il forte di San Michele. Werk Kaiserin Elizabeth
Nel percorso di costruzione della storia dei quartieri, con quest’opera l’autore si è concentrato sul quartiere di San Michele. Dopo il materiale raccolto con il libro sul Risorgimento a San Michele e ai documenti recuperati presso i vari archivi, l’autore è riuscito a costruire la storia della zona dove fu costruito il forte dedicato alla principessa Sissi. Nel libro troverete le notizie che fanno comprendere quanto era imponente questa fortificazione e l’uso che se n’è fatto dopo il passaggio di Verona dall’Impero austriaco al Regno d’Italia fino alla sua completa demolizione avvenuta nel secolo scorso. -
Superman ha una Graziella
L’unica catena che rende liberi è quella della bicicletta... Frase catturata su una t-shirt e fatta propria da Bici e solidarietà. Nulla ti consente di apprezzare i luoghi che stai attraversando, con la calma, l’attenzione, la voglia di immagazzinare immagini, profumi ma anche odori; il bello di ricordarsi i volti, le strade, i centri storici, troppo spesso dimenticati durante i viaggi intesi come meri spostamenti da un punto di partenza a quello di destinazione. -
Valdagno nel Novecento. Estetica e cultura della città industriale
Il libro contiene un saggio introduttivo e la postfazione del prof. Giovanni Luigi Fontana, ordinario di storia economica dell’Università di Padova. Le parti prima e seconda raccontano le vicende urbanistiche di Valdagno dalla rivoluzione industriale alla globalizzazione nel panorama della città industriale europea. La parte terza illustra alcuni itinerari di architettura della città, vista da Paolo Mazzo. La quarta parte raccoglie alcuni approfondimenti su temi specifici. In appendice Forma Urbis, che documenta l’intreccio tra vicende sociali, politiche ed economiche e le principali architetture: Valdagno dal secolo XIII al Duemila, con una carta sinottica (in grande formato pieghevole) che rappresenta la forma della città in tre momenti il 1901, il 1951 e il 2001 con dati demografici e alcune note descrittive delle trasformazioni urbane avvenute. Il libro consta di 278 pagine ed è arricchito da 364 note bibliografiche e da una ampia iconografia con 358 immagini d’epoca, alcune a colori. Il corpus delle fotografie di Polo Mazzo è rigorosamente in bianco e nero su carta speciale e alcune immagini sono a grande formato pieghevole. -
I racconti del riso
In quest’opera, i numerosi autori convocati si sono offerti di elaborare brevi interventi che eleggessero a loro tema privilegiato, per l’appunto, il riso, un cereale onnipresente nelle culture culinarie di ogni popolo e territorio. La sua meravigliosa versatilità in tavola, in parallelo al fitto numero di varietà risicole esplorate dall’essere umano entro un arco di storia plurimillenario, si è dimostrato – e il lettore ne potrà rendere testimonianza – un punto di partenza particolarmente congeniale ad altre, sperimentali, esplorazioni di “gastronomia narrativa”. -
Zeri con lode. Il grande sogno di Bruno Scardeoni, dalla Sacca di Goito a Velázquez
Zeri con lode racconta la storia di Bruno Scardeoni, studioso al centro delle grandi vicende antiquarie internazionali dopo aver vestito da giovane calciatore le maglie di Inter, Genoa e Lecce. Sarosi vedeva in lui il nuovo Kubala ma lui ha preferito “inseguire la bellezza” accanto a Federico Zeri e Giovanni Testori. -
Per Gianni Mura. Saggi, ricordi e testimonianze
“Per Gianni Mura” è il primo lavoro critico che analizza in profondità l’opera di un indimenticabile protagonista del giornalismo e della letteratura sportiva. Curato da Adalberto Scemma, il libro riporta saggi, ricordi e testimonianze affidati a firme prestigiose. -
80 voglia di correre. Settant'anni di storia dell'atletica mantovana. Nuova ediz.
La Libertas Mantova festeggia 70 anni ma esorcizza il “tic-tac” del tempo grazie alla guida tecnica di Grazia Attene e Luigi Torresani, due highlander che essendo da sempre (e per sempre) giovani sono ancora in grado di mettere a disposizione dei loro atleti una riserva aurea di energia e di esperienza. “80 voglia di correre”: il titolo è emblematico visto che fa riferimento con ironia all’anagrafe dei due autori, ma il racconto si delinea subito con cadenze galoppanti. Le vicende personali che hanno innervato l’arco di una carriera ricca di risultati si intrecciano con valutazioni di carattere tecnico e con analisi che chiamano in causa anche l’aspetto etico dello sport. Nella seconda parte gli interventi di personaggi che hanno lasciato il segno a vario titolo nella storia settantennale della Libertas. -
Luoghi del Risorgimento a Verona
È un libro utile per coloro che vogliono conoscere le tracce ancora esistenti del Risorgimento a Verona. Fotografie e testi descrittivi consentono di scoprire luoghi ancora visibili ma talvolta sconosciuti, o poco noti, anche ai Veronesi: soprattutto lapidi, monumenti, ma anche tracce dei conflitti a fuoco che la città ha subito durante quella importante stagione che ha visto Verona e il suo territorio protagonisti. È adatto ad appassionati di storia veronese e ai turisti che amano conoscere anche una Verona spesso dimenticata. -
Mamma voglio andare
Questa è la storia di Delia e di un amore che, spalancando le porte di casa, si prende tutto; tutto l’amore, la gioia, la pazienza, l’attesa. Finché un destino beffardo si abbatte sulla sua vita, spazzando via ciò che pensava fosse per sempre. Ma nulla è per sempre e la strada che conduce alla rinascita costa fatica. Delia non si arrende, stringe forte nelle sue una piccola manina, ferita, arrabbiata, e insieme ricominciano il cammino. Premio letterario Città di Verona, ""Oggi è domani. Il Futuro che è Già"""""" -
La maschera degli aiuti
"La maschera degli aiuti"""" è un saggio di attualità, in cui viene raccontata l'amara vicenda giudiziaria che una donna (l'autrice appunto) si è ritrovata a dover affrontare per continuare a """"fare la madre"""". Vengono descritti gli ostacoli incontrati durante questo lungo percorso, ma anche la forza d'animo, la resilienza e la perseveranza che ha saputo trovare nel suo """"io"""" profondo durante questi periodi difficili che la vita le ha riservato. Questo libro deve essere interpretato come uno spunto di riflessione su quello che nell'odierna società si ritrovano ad affrontare le famiglie con figli minorenni. Il lettore viene portato a interrogarsi quanto conti veramente la dignità dell'essere umano e quale importanza rivesta il ruolo del genitore, indipendentemente che si tratti di un padre o di una madre. In particolar modo, dobbiamo prestare attenzione a quanto sia importante per un figlio il fatto di poter crescere all'interno del suo nucleo familiare biologico e bisogna chiedersi se si fa abbastanza per sostenere la famiglia nel suo insieme. Si parla tanto del futuro delle nuove generazioni, ma poi... siamo proprio certi che si stia facendo qualcosa di concreto ed efficace?" -
Racconti, poesie e opere dedicate a Verona e al Veneto
Questa è una raccolta degli elaborati classificati tra i primi posti del Premio letterario Città di Verona, edizione 2021, relativi a racconti, poesie e opere dedicate specificatamente a Verona e al Veneto. I testi trattano di futuro, cambiamento, sogni, opportunità, sfide, innovazioni e dei possibili nuovi inizi. Un buon viatico anche per la città di Verona a cui è stato intitolato.