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Le pietre della memoria. Antiche iscrizioni nell'alto Frignano
Dalla Preistoria al Medioevo l'uomo ha sempre cercato di trasmettere i suoi messaggi incidendo la dura pietra con la speranza che figure e frasi risultassero pressoché eterne, e questo è quanto avvenuto grazie alla straordinaria opera di reimpiego di pietre iscritte che anonimi costruttori medievali recuperarono da antiche rovine e riutilizzarono per la costruzione di svariati borghi del nostro Appennino. La sensibilità artistica e il rispetto verso i loro misteriosi antenati, indusse queste maestranze a riutilizzare queste pietre lasciando in vista le antiche iscrizioni, alcune delle quali furono poi successivamente cristianizzate, permettendoci di recuperare questa importante memoria storico-archeologica. Dallo studio approfondito dei messaggi di pietra sono emersi idoli, frasi, incitamenti e divinità che ci confermano la straordinaria tenacia e l'orgoglio dei Liguri Friniates, un popolo fiero, annientato nell'impari lotta per la difesa della loro identità. -
Le campane raccontano. Storie di comunità del Frignano
La storia dei campanili e delle campane rappresenta un capitolo significativo della nostra cultura occidentale, civile e religiosa, perché entrambi ne sono un simbolo identitario, punteggiando i territori dove essa si è diffusa. Simboli che hanno radici antiche, come dimostrano le cronache che in questo libro sono narrate e che tramandano gli sforzi delle antiche comunità, anche le più povere, per avere le campane, lo strumento con cui il campanaro dava alla popolazione i segnali necessari al regolare svolgimento della vita quotidiana. La gioia, il dolore, il lavoro, i doveri erano comunicati da suoni diversi, ma inconfondibili. Le campane non erano uno strumento qualunque, perciò si commissionavano ai più famosi fonditori e si facevano istoriare con i simboli della comunità e con le immagini dei santi protettori. Non si badava a spese neppure per ingaggiare capaci maestranze per la costruzione del campanile che per la sua struttura svettante verso il cielo e la sua forma caratteristica doveva identificare il paese e rappresentarne il simbolo distintivo. -
La sorprendente storia dell'ospedale di Pavullo. Un ospedale di montagna da un secolo al servizio del Frignano
Raccontare, dopo poco più di un secolo di presenza e di attività, la storia dell'ospedale di Pavullo significa riscoprire le vicende che hanno caratterizzato e segnato la più importante struttura sanitaria del Frignano, passata anche con momenti drammatici attraverso due Guerre Mondiali, la fine del secondo e l'inizio del terzo millennio. È una storia che ripercorre l'evoluzione dell'arte medica in questo lungo periodo e che dimostra l'attenzione, crescente nel tempo e sempre più incisiva, rivolta al benessere fisico e psichico dei cittadini frignanesi. È una storia dei grandi progressi compiuti in campo edilizio e tecnologico, ma soprattutto di donne e di uomini che, con professionalità e sacrificio, hanno reso importante l'ospedale di Pavullo quale presidio insostituibile della Sanità del Frignano. Anche per il futuro. -
Ardondla' d'na volta (quel ch' im' arcordo)
Ecco la dimostrazione di come l'amore possa manifestarsi nei modi più svariati: per una persona, per un animale, per un oggetto o per un... luogo. Questo è il caso di Tullio Nardini che raggiunti gli 83 anni di vita, ripercorre gli anni '40 e '50 del Novecento, gli anni della sua infanzia e della sua adolescenza ricostruendo il suo paese casa per casa, strada per strada, persona per persona. Siamo nel comune Riolunato (in dialetto Ardondlà) sull'Appennino modenese. -
20 anni di «Francesco e Chiara». Fatti e persone. Storia di un provvidenziale percorso a servizio degli anziani
Nel festeggiare la ricorrenza ventennale del Centro Servizi per la Terza Età ""Francesco e Chiara"""" era doveroso raccontare le varie fasi dell'avvio del progetto e della costante crescita dell'iniziativa maturata, come si potrà notare dalla lettura del testo, tra difficoltà di ogni tipo e un alternarsi di momenti esaltanti e di situazioni molto critiche da affrontare. Sono stato pertanto sollecitato dagli amici e dai collaboratori coi quali ho vissuto e condiviso questa storia, per molti versi affascinante e curiosa, a curare la sua narrazione per il semplice motivo che sono stato un testimone diretto di tutto il percorso compiuto, dalla nascita del progetto, all'apertura della struttura, fino ai giorni nostri. Quanto realizzato, come si dimostrerà, è il frutto del lavoro assiduo di una squadra di persone che, assieme a Padre Sebastiano Bernardini che ne è il fondatore, ha creduto nell'opera e si è messa in gioco con tenacia ed entusiasmo per la sua realizzazione, mossa dal forte desiderio di fare qualcosa per la propria comunità. Senza voler entrare nel merito dei problemi che investono in senso lato la società attuale, occorre a mio avviso riflettere più da vicino sulle priorità, spronando i giovani di ogni credo politico a prendersi cura ancor più che in passato della propria comunità, per puntare a migliorarla rendendola sempre più coesa e sempre meno egoista."" -
C'arabèsa. Detti dell'antica cultura contadina
L'espressione c'arabèsa, che dà il titolo a questa antologia dialettale, si usa nel medio Frignano per esprimere meraviglia, stupore. Il suo significato è letteralmente che io possa diventare rabbioso, per cui a volte, i più timorati di Dio preferiscono usare un'espressione simile, ma neutra, come c'arabènta. -
La guerra tra noi. Diario della seconda guerra mondiale di don Arturo Rabetti e lettere di soldati dal fornte
Il volume, riccamente illustrato, comprende una duplice raccolta di documenti, rara nel suo genere, perché raccontano la seconda Guerra Mondiale da due posizioni diverse. I diari narrano la vita quotidiana di paesi inizialmente lontani dal fronte, ma ben presto, con la ritirata dei tedeschi, trascinati nell'inferno della guerra combattuta. Le lettere, invece, sono la testimonianza diretta e viva delle condizioni e dei sentimenti dei soldati che stavano combattendo su tutti i fronti. I diari furono scritti dai parroci di Coscogno (Pavullo nel Frignano - MO) principalmente e di Sassoguidano (alcune pagine); le lettere invece da soldati di Coscogno e indirizzate al loro parroco, don Rabetti, affinché facesse da tramite verso le loro famiglie, normalmente analfabete. Egli, intuendone il valore di testimonianza, le conservò gelosamente nel suo archivio parrocchiale. -
Il patto. La comunità di Pavullo e la guerra (1943-1945)
Pavullo nel Frignano, quel patto tra il partigiano Armando e la brigata nera di Giordano Bruno Rivaroli. -
La Santa Inquisizione al Ponte del Diavolo. Storia e leggende
Un gruppo di uomini, stregati dal fascino di un Montecuccoli scapestrato e dal carisma di un giovane prete appassionato di magia nera, si fa trascinare nella ricerca avventurosa dei tesori nascosti in alcuni luoghi del Frignano. Le loro pratiche, un misto di magia e di riti religiosi, non sfuggono agli agenti dell'Inquisizione, che li processerà e dopo drammatici interrogatori e ripetute torture li condannerà. Al centro è il Ponte Ercole o Ponte del Diavolo, un luogo magico dell'Appennino modenese, nelle cui viscere si nascondono favolose ricchezze, secolare miraggio dei cercatori di tesori, e la cui storia lascia trasparire le radici profonde della cultura del popolo frignanese. -
Serpiano. Vicende di comunità nel territorio di Brocco
Storie d'altri tempi, di quando in genere la parrocchia era un tutt'uno con la comunità, il campanilismo non era folklore, ma un sentimento profondo e la religiosità l'essenza della vita quotidiana. Le piccole comunità parrocchiali di Serpiano e di Castellino, eredi dell'antica chiesa madre di Brocco, rivaleggiavano aspramente tra loro, dando vita ad una lotta accesa per la supremazia dell'una sull'altra. Una contesa combattuta per lo più a suon di documenti, ma che raggiunse livelli tali da sfiorare lo scontro fisico tra gli elementi più intransigenti. Da ciò emerge un quadro vivo della società contadina e montanara delle epoche passate, in cui il sentimento comunitario era fortemente sentito e poteva portare ad atti anche violenti, atti che a noi oggi appaiono anacronistici, perché quella società ha ormai cambiato volto con l'avvento dei tempi moderni che tutto ha uniformato. -
Odissea napoletana
Far scrivere un poemetto in rima baciata ad un bambino di 10 anni non è impresa facile, ma in una scuola ""a rischio"""" come l'Istituto Comprensivo Baracca, la sfida si è fatta subito """"omerica"""" ed inevitabilmente appassionante. Ed è la passione il filo conduttore della II edizione del progetto """"Calliope e la cittadella della legalità"""". Innanzitutto, quella degli avvocati e volontari di protezione civile che relazionandosi ai bambini in modo creativo e stimolante hanno saputo trasmettere quell'amore per la legalità, per il rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri che rendono l'uomo un buon cittadino. Ma anche la passione delle insegnanti che hanno guidato, sostenuto e motivato tutti i bambini nella composizione collettiva del poemetto ed incentivato la libera riflessione sui valori della solidarietà umana, della tutela delle differenze e del dispregio di ogni forma di violenza. Infine, la passione dei bambini nell'ascoltare e nel rielaborare poeticamente tutti gli stimoli educativi e cognitivi ricevuti. Odissea Napoletana è quindi il prodotto di un'alleanza inedita tra avvocati, insegnanti e poeti uniti dallo stesso intento sociale ed educativo."" -
Sciallo in concerto. Ediz. illustrata
La storia fotografica di un cantautore napoletano. Ciro Sciallo, figlio verace di una Napoli che non sa arrendersi, che proprio attraverso la musica rivendica un riscatto culturale per una città che troppo spesso ha confuso l'autenticità creativa con mere operazioni oleografiche. Nasce come autore e cantautore, collaborando con artisti di fama nazionale ed internazionale. Nella sua carriera tanti gli incontri significativi, tra questi quello con Ami Stewart e con Sergio Endrigo da cui è nato il video ed una versione originale della canzone ""Io che amo solo te"""", tratto dal suo cd """"Giorni difficili"""" (Lucky Planets), un disco di brani italiani composti dallo stesso Sciallo. È stato protagonista di un video documentario girato dalla televisione svizzera, con Caetano Veloso e Gilberto Gil, relativo all'incontro musicale e culturale tra Napoli e Bahia."" -
Sai tu quante stelle sono in cielo? Ninne nanne da paesi vicini e lontani
Ninne nanne da tutto il mondo, da paesi in guerra anche tra loro. Canti che esprimono nonostante tutto l'universalità e la comunione dell'esperienza umana. Canti autentici che aiutano ad accettare una visione realistica e meno mitizzata della relazione madre-bambino: accettare che possano esserci delle paure, delle attese magiche, degli scoraggiamenti, talvolta perfino la rabbia accanto allo stupore per il miracolo della vita che nasce. -
Caravan. C'era una volta l'Europa
"Una natura splendida, varia, sempre superba nei paesaggi, nei colori. Tuttavia mi hanno sorpresa e mi hanno fatto riflettere anche le grandi opere dell'uomo, le sue città, le gallerie, i ponti, le dighe, le sculture, i dipinti, le barche che ti fanno camminare nell'acqua, le auto che divorano in tempi brevi chilometri di strada, gli aerei che ti fanno volare nei cieli. L'uomo, questa stupenda formichina, in tutto lo splendore del creato, che riesce anche a lui a produrre opere di ineguagliabile bellezza e grandiosità, diventando il protagonista di questo immenso scenario."""" (L'autrice)" -
La tentazione di essere esistito. Un diario filosofico in versi
Il libro. Testamento etico di un padre ai figli e indignata preghiera di vita rivolta da un ateo al Dio immanente di questo mondo. L'uomo, con tutto il suo triste patrimonio di umanità ambivalente. ""La tentazione di essere esistito"""" è questo, altro ancora e tutto ciò che il lettore vi vorrà ritrovare. Perché il pensiero è libero e nulla lo può limitare, neanche l'unicità della mente.... che lo ha formato."" -
#CaffèGourmet17. Ricette gourmet realizzate da grandi chef e raccontate da «La Consigliera. Guida gastronomica non convenzionale»
"Il caffè, dunque, come trait d'union tra persone diverse per età, cultura, ubicazione dei loro ristoranti, ma soprattutto poetiche culinarie. Il caso ha voluto che, contemporaneamente, lo stesso ragionamento lo stessero facendo il mio editore e, soprattutto, Mario Rubino, l'anima del caffè 'Kimbo'. È bastato incontrarci una volta per passare dal pensiero all'azione. Nasce così '#CaffèGourmet17'."""" (L'autore)" -
Un anno di noi
"Un anno di noi"""" è la storia di Sofia e Roberto. A raccontarcela è la voce narrante della protagonista, che non sarà da sola, altri personaggi ci accompagneranno in questa storia, popolata da voci reali e di 'realizzata fantasia'. Il romanzo racconta un anno di loro, del loro vissuto e soprattutto del loro incontrarsi. Incontro che le farà mettere in discussione tutta la vita. Una vita 'reclusa' all'amore, ma non al vivere, perché lei ha continuato ad amare la vita attraverso 'la pelle e gli occhi' dei suoi figli. Da un incontro casuale verrà travolta dalla passione e dall'entusiasmo di quest'uomo che subito la definirà 'il suo assurdo meraviglioso sogno'." -
Eusapia Palladino. La medium star disperazione della scienza
La biografia di Eusapia Palladino, ritessuta per la prima volta con l'aiuto di inediti documenti d'archivio, che fanno ripercorrere, proprio come si svolse davvero, la vita da romanzo di una donna che fece parlare di sé il mondo intero tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, contribuendo a propagare in ogni sfera sociale l'interesse per la ricerca psichica. Uomini di cultura e grandi scienziati di quel tempo, Lombroso, Morselli, il fisiologo premio Nobel Charles Richet, de Rochas e tanti altri ebbero modo di osservare i suoi eccezionali fenomeni attribuiti da alcuni all'intervento dell'aldilà, da altri a una capacità della mente di origine ancora sconosciuta. Un personaggio affascinante, ma controverso, amato, ma anche criticato e vilipeso da coloro che considerarono le sue misteriose capacità esclusivamente frutto di abili frodi e mistificazioni, tacciando il fior fiore del gotha scientifico dell'epoca di creduloneria o, peggio, di essere abbacinato dal suo magnetico fascino muliebre. Di sé stessa, quasi a scusarsi, Eusapia ripeteva a chi l'accusava di avere addirittura commercio col demonio: io produco solo buoni fenomeni. -
La Consiglieria. Guida gastronomica non convenzionale. Storie di Natale. Sapori immaginifici e meravigliosi
Anche se da sempre circolano più storie sull'origine del panettone, nella memoria collettiva è radicata la convinzione che fu Toni, un garzone del cuoco di Ludovico il Moro, a concepire questo pane dolce. Il Pan di Toni. Ma le cose stanno veramente così? Attraverso l'espediente del racconto - immaginifico e meraviglioso - Nieva Zanco, scrittrice con occhi e cuore rivolti alla ristorazione eccellente, ripercorre, attraverso più narrazioni, le origini e l'evoluzione del panettone ed il suo successo nella storia della gastronomia dolciaria italiana, unendo realtà e verosimiglianza in un unicum indissolubile. E siccome per ogni storia c'è un pane dolce che è protagonista, l'autrice ha chiesto ad Oliver Glowig, uno dei più famosi chef al mondo, di trasformare le parole in ricette, e ad uno dei più bravi pasticcieri italiani - Giancarlo Maistrello - di trasformare quelle parole fatte ricetta in ricette fatte pane. Pane dolce. Panettoni. Quattro. Ognuno dei quali si presenta come una diversa opportunità di sublimare golosamente le sue origini nel tempo, a diverse latitudini,geografiche e mentali. -
Suave y bajito
La Bmw vola sulla tangenziale, ignorando tutti i limiti di velocità. È notte. L'avvocato Enrico Cacace corre verso casa per raggiungere la sua famiglia. Vuole confessare tutto, chiedere perdono a sua moglie Mirella e ai suoi due ragazzi, Ettore e Monica, ai quali ha inflitto mesi di bugie, di falsità e sofferenza. Vuole tornare ad abbracciarli e a sentirsi parte della sua famiglia, ma qualcosa va storto. Non fa in tempo a parcheggiare l'auto e infilare la chiave nel portone, che una voce sguaiata lo chiama: «Avvocato Cacace?». Enrico avverte un contatto lieve, quasi una carezza, dietro la nuca. Poi più nulla.