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Ritratto di donna a tinte fosche
"Ilaria è una donna forte. Almeno così lei crede. Pittrice molto ricercata, si confronta quotidianamente con il mondo maschile, traendone una immagine speculare delle disaffezioni verso un universo che assume i colori della sua pittura. Tinte fosche che trasformano lentamente il suo essere... Fino a diventare lei stessa soggetto/vittima/carnefice delle sue percezioni.""""" -
L' Officina. Laboratorio delle Culture e delle Storie. Rivista di lettere, arti e attualità culturali
Numero 0: Prove d'Autore: Miscellanea di studi. - Contiene testi di: Antonio Lucio Giannone ""Vittorio Bodini tra Sud ed Europa""""; Antonio Basile """"La jettatura""""; Nicola Fasano """"Domenico Carella un artista che non si finisce mai di scoprire""""; José Minervini """"Tradizione e innovazione in quarant'anni di bel canto""""; Aldo Perrone """"Nasce a Taranto la Fondazione intitolata a Raffaello Brignetti""""; Rosario Quaranta """"Il prete giacobino e libertino divenuto brigante leggendario""""; Paolo Domenico Solito """"Il centurione San Longino potrebbe essere pugliese; Edoardo Trevisani """"Il cinema horror ha un grande debito nei confronti di Howard P. Lovecraft""""; Silvano Trevisani """"Franco Sossi: il critico che segnò il passaggio dal vecchio al nuovo; Mara Venuto """"Taranto piccola patria del fumetto d'autore""""; Italo Michele Battafarano """"Amore e violenza nella novella L'arrabbiata di Paul Heyse""""; Mario Gianfrate """"Lucera 1862 La strana lotta al brigantaggio del generale Seismit-Doda""""; """"Rignano Garganico 1904 La rivolta contro un'antica tassa rispolverata dal Comune""""; Recensioni: Gerardo Trisolino."" -
Rubbine, perle e zaffire. Il viaggio del quarto re (Artabano)
Versione liberamente tratta da ""The story of the wise man"""" di Henry Van Dyke (1852-1933) con una introduzione di Domenico Sellitti. La storia narrata da van Dyke, ripresa da Claudio in questa pubblicazione dal titolo """"Rubbine perle e zaffire"""", altro non è che una originalissima aggiunta, o estensione del racconto dei Magi biblici, raccontato nel Vangelo di Matteo nel Nuovo Testamento. Si parla di un """"altro"""" (il quarto) uomo saggio (assumendo la tradizione che prevedeva che i Magi fossero tre, in verità), un sacerdote dei Magi chiamato Artabano, un Medio della Persia. Come gli altri Magi, osservando i segni nel cielo, vaticinò che un re era nato tra gli ebrei. Quindi, così come i tre Re Magi, anch'egli si propose di andare a rendere omaggio al sovrano appena nato, recando con sé tesori da offrire in dono per il bambino uno zaffiro, un rubino e una perla di grande valore. L'opera di De Cuia, cultore e studioso della parlata tarantina originale, esplora in lingua dialettale (con testo italiano a fronte) la tradizione ritrovata del quarto re Artabano, che insegue, per rendergli omaggio e tributargli gli onori, sottoponendosi a stenti e privazioni, il """"nuovo"""" re."" -
Piccolo grande re. Vittorio Emanuele III. Un'altra storia
In questo libro l'autore abbandona ogni forma di condizionamento ideologico e politico, orientandosi nell'adottare la necessaria serenità nel ripercorrere, una dopo l'altra, le maggiori accuse rivolte a Vittorio Emanuele III nel corso di questi ultimi settant'anni, assumendone una ideale ed ipotetica difesa in quel processo storico che dura oramai dal 1946 e che lo ha visto sempre nella figura di accusato, senza però facoltà di replica. Non è un compito facile. Proprio perché tutti siamo portati a modellare un fatto, un evento o un personaggio storico in base ai nostri desideri o in base alle nostre aspettative; pertanto ogni passaggio di questo libro è stato oggetto di un'attenta valutazione relativa alla maggior esattezza storica possibile e di voluta moderazione, proprio per non infondere l'immagine di un testo politicamente orientato, come spesso accade quando si tenta di analizzare periodi storici ""particolari"""". Di Vittorio Emanuele III emerge la figura dell'uomo, prima ancora che del Re, assolutamente diversa da quella a cui siamo abituati."" -
Angelo Berardi. Eroico navigatore del cielo
Raccolta di documenti inediti ordinata e curata da Niccolò Tommaso Portacci, stampata a Bari - stab. Tip. Unione - E. Accolti - Gil & C. nel 1919. Edizione curata in occasione della Celebrazione del Centenario della Grande Guerra. La sera del 4 dicembre del 1918 apparve sul mare di Taranto il dirigibile O/5, partito all'alba da Ciampino, pilotato dal maggiore Angelo Berardi che veniva a far visita alla sua famiglia. Una violenta bufera lo fece scomparire tra le nuvole, preda dell'uragano. Le angosciose ricerche portarono al ritrovamento di alcuni rottami dell'aeronave e di indumenti di volo del pilota. Così, tragicamente, ""sazio di vittoria, dileguò come nel ratto misterioso dei prischi eroi latini"""", scrisse Gabriele D'Annunzio. Berardi aveva 31 anni. Sulla facciata del Palazzo degli Uffici fu murata una lapide dettata da Alessandro Criscuolo. Gli fu dedicata la via dove nacque (9 giugno 1887). Entrato nell'Accademia Militare di Torino, dopo la scuola di Artiglieria e Genio, fu destinato in Libia con il grado di tenente. Compì azioni di guerra per le quali meritò decorazioni italiane e straniere, nonché la promozione al grado di Maggiore."" -
Albo d'oro. Caduti per la patria. Gli alunni del Regio Liceo Ginnasio «Archita» di Taranto
"Proseguendo con la collana che celebrerà il Centenario della Grande Guerra, con particolare riferimento agli Eroi della città dei due mari, sono ricordati in questa riedizione del volume originale del 1919 """"I cinquantadue giovani eroi alla cui gloriosa memoria dedico queste pagine, furono educati nel Liceo 'Archita'. Caddero sulle vette delle alpi o sulle rocce del Carso. Alcuni furono composti in rustiche tombe o nelle soste della battaglia - dalla pietà dei compagni d'arme; altri dormono ignorati in anonime fosse. Le rozze croci piantate sulla neve o sull'arida roccia, piangono con le braccia dischiuse, sopra la loro giovinezza che più non ritorna. Sanno essi che sulla torre di San Giusto e sul castello del Buon Consiglio sventola il Tricolore?..."""". Un tributo storico per non dimenticare." -
Favole metropolitane. Il vinaio e altre storie
Storie di vite comuni, solitudini che, incontrandosi quasi casualmente nel corso del loro cammino, si intrecciano creando la storia narrata; e, come spesso accade anche nella realtà, questo insolito incontro cambia la vita del protagonista. Filo conduttore della narrazione è la musica, accompagnata dalle molteplici e variegate emozioni che scaturiscono dall'ascolto; musica che segna il cammino dei protagonisti come fosse una colonna sonora da ascoltare leggendo... -
Vita morte e risorgimento della dreadnaught «Leonardo da Vinci»
"Uno degli episodi più cruenti della Grande Guerra è quello accaduto la notte del 2 Agosto 1916: l'affondamento della nave 'Leonardo Da Vinci' a Taranto, in seguito ad esplosione, le cui cause non furono mai appurate (la versione ufficiale parla di 'incidente', le indagini storiche riferiscono di 'sabotaggio'). Morirono 203 uomini (21 ufficiali, 41 sottufficiali e 141 uomini dell'equipaggio), numero sul quale ancora oggi si discute. Tra questi, persero la vita il Sottotenente di Vascello di Complemento C.R.E. Luigi Delle Piane, il Capitano di Fregata Giulio Ferrero e il Capitano di Vascello S.M.R.M. Galeazzo Sommi-Picenardi, Medaglia d'Oro al Valore di Marina. Nel 1923, dopo essere stata radiata, la nave 'Leonardo Da Vinci' è venduta per demolizione. 'Questo libro presenta la rivisitazione del testo della conferenza che Carlo Protto tenne sulla 'Leonardo da Vinci' a Torino il 20 Febbraio 1921 nel Salone dell'Istituto Letterario Margherita di Savoia. Come per altri volumi dello stesso tipo da me curati, ho provveduto a ripristinare e correggere quanto andava rivisto e verificato'"""". (Dall'introduzione di Domenico Sellitti)" -
Federico II. Storia e metafisica storica di un messia ghibellino tra spiritualità e politica
Partendo dalla rigorosa analisi delle fonti primarie, in particolare dalla letteratura encomiastica e scavando nelle pieghe più riposte del vivace ambiente culturale fiorito nell'ambito della corte sveva, in questo agile volume Cristian Guzzo ha tentato di investigare un aspetto poco noto della personalità di Federico II; quello della sua spiritualità. Al di là della produzione più o meno spregiudicata che cultori e detrattori fecero di scritti favorevoli e non alla di lui persona nell'economia di una durissima lotta ingaggiata tra Papato ed Impero, l'esegesi documentaria ci consegna un ritratto del dinasta Staufen tutt'altro che irriverente nei confronti del Divino. Obliterando, infatti, le manifestazioni esteriori del potere e le componenti ridondanti della sua indole traboccante, Federico appare un individuo tormentato, la cui ricerca del sacro transitò attraverso contatti con pensatori orientali ed occidentali, dalla cui erudizione tentò di estrapolare convincenti risposte alle domande ataviche dell'uomo. In tale travagliata cerca, egli non disdegnò la compagnia ed il consiglio di dotti, fra i quali ricordiamo il celebre Michele Scoto. -
Raimondo di Sangro. Sette lettere sul lume dei filosofi
Nelle lettere che pubblichiamo in questa edizione, e che sono fra le poche giunte fino ai nostri giorni, Raimondo di Sangro parla della sua più importante scoperta, nonché del suo più grande amore. ""Le lettere alchemiche sul Lume Eterno"""", unico scritto esoterico a oggi sopravvissuto e scritto dal principe di suo pugno."" -
Acrostici
"Forse capita a tutti, un giorno come un altro, spinti dalla nostalgia o dal ricordo, di aprire quei cassetti. Si rimanda per non provare il dolore della perdita, o forse per pudore. Ma quel giorno, inevitabilmente, arrivò anche per me e aprire quel cassetto non fu poi così difficile. Tra lettere, foto e francobolli trovai, custodite all'interno di una cartelletta rossa con l'elastico, le poesie di mio padre."""" (Gianluca Lanzalonga)" -
L' Officina. Laboratorio delle Culture e delle Storie. Rivista di lettere, arti e attualità culturali. Vol. 1: 1915-18. Una guerra per soli eroi.
Numero monografico celebrativo del Centenario della Grande Guerra. Con testi di: - A. Bagnardi: La poesia di Ciro Fanigliulo negli acquerelli della Guerra; I. M. Battafarano: Cesare Battisti vittima della Propaganda Asburgica del terrore; C. Chirico: La Grande Guerra negli occhi di un ragazzo del 99; V. De Marco: La Chiesa italiana e la Guerra: aspetti nazionali e locali; J. Minervini: I 52 alunni dell'Archita che non tornarono più; E. Pontiggia: 1915. Sironi e i volontari ciclisti; R. Quaranta: Scoutismo e Prima Guerra Mondiale; M. L. Rasulo: I Filosofi e la Prima Guerra Mondiale; O. Sapio: 1915-1918: Taranto, piazza Militare Marittima in Stato di Resistenza; E. Trevisani: Eroi involontari e in perenne conflitto al cinema; M. Gianfrate: Gli orrori della Guerra nel diario di Eugenio D'Onofrio, sellaio di Locorotondo, morto a vent'anni; A. Perrone: Raffaele Carrieri e Vito Forleo... -
Il colore di un sogno. Quando non scrivo di miele, scrivo di vita
"Le parole e le immagini. O raccontare per parole attraversando le immagini. Oppure legare l'immaginario nei linguaggi che segnano il vento, il sogno, lo sguardo, gli occhi, la vita che corre sul viso di una donna o tra le rughe segnate dal tempo. Ottaviano Marinelli ci frammenta la vita tra le parole, ma le parole sono fatte di vita. Un incontro di nostalgia, di ricordi, di desideri che si fanno parola e continuano a vivere nel linguaggio. Nel verso. Un amore nell'infinito che chiede di entrare nella storia ma non di restarvi dentro. Un amore che chiede di restare nella vita come memoria. E lo si racconta tra la perdita e la leggenda. Le immagini sembrano un incontrare tra la realtà e un immaginario stesso. Si raccoglie nella delicatezza del sottovoce. Di un sussurrare le parole che sono state sensazioni e che diventano memoria nel raccontare." -
Donne che parlano di donne
Donne. Fiumi, mari, oceani di parole riversati sulla carta a raccontarne ed esplorarne le infinite sfaccettature, a studiarne le ragioni, ad interpretarne i capricci, indovinarne la vita, i pensieri, i segreti. Certo, chi le capisce è bravo: ma chi le capisce? Ce lo siamo chiesto anche noi, senza in verità trovare adeguate risposte; abbiamo alfine ipotizzato che le donne stesse, potrebbero, se non proprio comprendere almeno raccontare in qualche modo l'essenza del proprio essere donne e parlarci anche di donne, loro simili, aiutandoci a vedere e meglio interpretare sfaccettature altre di questo poliedrico, policromo essere incomprensibile ai più. Testi di: Giusi Boccuni, Nicla Cardellicchio, Elvira Cerino, Roberta Criscio, Anna Elvira Cuomo, Simona De Pace, Gaia Favaro, Giulia Fonzone, Manuela Giacomelli, Rossella Laguardia, Alessandra Macchitella, Giovanna Mantini, Lorenza Marchitelli, Gabriella Miglietta, Anna Notaranangelo, Alessandra Ortuglio, Francesca Pellegrino, Rossana Scudieri, Elisabetta Tegas, Mara Venuto. Fotografie di: Mary Bruno Ida D'Angelo - Simona De Pace - Cassandra La Porta - Tiziana Ruggiero. -
Tutte le lucciole vennero al pettine
"Francesca Pellegrino cerca la poesia nell'alveo dell'universalità di un momento e, ugualmente, in una visione corale di attimi che diventano Storia. E lo fa con 'parole che sanno, che sono', parole nude e nitide, capaci di essere lame e bende allo stesso tempo, rifrazioni di identità e intenti, una costellazione di ParoleLucciole che teneva 'ben nascoste in gola', in grado di dire tutto ciò che serve, nulla più, nulla meno. Versi che accendono e scaldano, una fioritura nuova che l'autrice dedica a sé stessa, prima che a chiunque altro: '[Mia cara me]', si evoca; 'amore mio', si chiama. Perché, dentro la donna che ieri non c'era, oggi abita una superstite di tante croci e altrettante prigioni, grandi 'quanto è grande il cielo'. è un Poeta, Francesca, che ha tessuto gli accidenti della vita, i contesti e la solitudine, facendone sostanza della veste poetica, quell''essere esattamente l'essenziale - per risolvermi - che manca"""". (Dall'introduzione di Mara Venuto)" -
Fino a perdere i confini
"Ogni confine determina uno spazio nell'estremità perimetrale di una linea di demarcazione, entro la quale la 'sovranità' stabilisce l'appartenenza e la priorità di un bene, di una proprietà, come di un pensiero, di un'idea, di una fede. Ogni confine nel quale alligna e vive la sacrale sfera di ciascuna dignità, se da un lato custodisce e stabilisce l'unicità territoriale, dall'alto personalizza e modella, carattere, scelta, visione e percorso nell'ambito della propria vita, del proprio contesto e della propria cifra estetica. L'elemento poetico entro il quale cristallizzare il viaggio interiore, alla ricerca di sé e del 'solo amore e luce' come punto terminale, coniuga in parallelo il dettato lirico e l'urgenza espressiva della poetessa Letizia Lo Prete, la quale leopardianamente 'all'uom negli infiniti campi del tutto la natura aperse'."""" (dall'introduzione di Giovanni Amodio)" -
Kalimera. taranto, 272 a. C. Una storia d'amore e di tradimento
Il racconto trae spunto dalla leggendaria storia d'amore tra Kalimera, una giovane Tarantina, e Tumulo, un Console Romano, vissuta durante la lotta tra Taranto e Roma, che portò nel 209 a. C. alla definitiva sconfitta di Taranto da parte della potenza Romana. Attorno ai due protagonisti sono stati creati dei personaggi utili allo svolgimento della vicenda. Il racconto descrive anche alcuni luoghi (l'acropoli, l'agorà, la necropoli) della Taranto Magno-Greca, che fanno da sfondo alla vicenda dei due amanti; in questo modo, si è cercato di far conoscere i luoghi più importanti dell'antica Taras, per dare un'idea della grandezza e della bellezza della città. La storia d'amore viene affrontata in maniera delicata, e la vicenda si svolge in un'atmosfera in cui la magia dell'amore si scontra con sentimenti quali la cattiveria, l'invidia e l'odio. -
I figli di nessuno. Giornali, opinione pubblica e società nella Taranto ottocentesca
Il fenomeno dell'infanzia abbandonata in Italia nel corso dell'Ottocento osservato attraverso le fonti scoperte nell'Archivio storico del Comune di Taranto e nell'Archivio di Stato, nei quali è stato possibile rinvenire i documenti, ""tesori nascosti"""", che attestano la storia, spesso dolorosa, degli esposti. Fanciulli facile preda di malattie, affidati alla carità delle opere di beneficenza, spesso considerati merce da rivendere o strumento per ottenere somme di denaro per il baliaggio. In seguito alla classificazione e allo studio delle fonti storiche, il lavoro di ricerca si è arricchito nella emeroteca della Biblioteca """"P. Acclavio"""" di Taranto, attraverso i quotidiani di Taranto e della provincia, dal 1880 al 1925. Attraverso le fonti giornalistiche è stato possibile ripercorrere i fatti di cronaca dei """"figli di nessuno"""" e comprendere come si articolava l'informazione. Infine, fondamentale è stata la ricerca nella Biblioteca Nazionale di Roma per il confronto con la realtà locale."" -
Abbracciami
Primavera del 2012. Tobia, Assan, Oscar e Youssef, quattro amici che condividono la passione per la musica, suonano nel gruppo multietnico OltreOrizzonte. Tranne Tobia, tutti hanno lasciato la propria casa in cerca di una esistenza degna di essere vissuta serenamente, senza conflitti né miserie. Ciascuno di loro conserva intatta la nostalgia per la terra lontana, mantenendo vivo il ricordo delle distinte culture. Giada, psicologa, alla ricerca delle sue radici in un viaggio sulle orme della memoria della amata nonna Lucia, vuole recuperare il rapporto con Tobia, suo figlio, seguendo il gruppo a Barcellona. Nonostante i successi, il desiderio di riabbracciare la propria famiglia induce Youssef al rientro in Palestina, consapevole del permanere dei gravi motivi che l'avevano spinto alla fuga. Yuan, il manager del gruppo, decide di accompagnarlo con Giada, con il pretesto di un concerto. Il viaggio, suggestivo e carico di emozioni, diviene un pellegrinaggio, all'interno del quale ognuno dei protagonisti compirà un percorso scoprendo un significato appagante per la propria vita. -
La scuola di magia di mago Maraldo. Impara anche tu ad essere un mago!
"Progetto nato per avvicinare i bambini alla nobile arte della magia e dell'illusionismo. Rivolto specificamente a loro, è un libro/gioco rivolto alla fascia di età che parta dagli 8 anni in su. Non è semplicemente un manuale d'istruzione, ma un approccio alla storia e ai personaggi del mondo magico. Chi è il Mago, come si veste e quali sono i suoi oggetti di scena. Come si diventa mago e cosa si studia per apprendere i più importanti segreti. Il testo è corredato da illustrazioni in bianco e nero in stile fumettistico che raccontano i vari passaggi per costruire, con materiali semplici, gli oggetti tipici del mago: cappello a cilindro, bacchetta magica, mantello... Man mano che si costruiscono gli oggetti sono spiegati alcuni effetti magici da eseguire. 15 giochi di prestigio spiegati e corredati da una piccola storia da raccontare al proprio pubblico mentre si esegue l'effetto. Un vero e proprio atto teatrale. Sono sempre più convinto, lavorando con i bambini, che sono poco lettori. Forse suscitando l'interesse dei bambini alla magia si riuscirà a farli leggere un pó di più."""" (Mago Maraldo) Età di lettura: da 8 anni."