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Due volte sette sono le parole
La plaquette inedita ""Due volte sette sono le parole"""" è una breve raccolta di testi, datati tra il 2002 e il 2005, composti da Jolanda Insana a margine del lavoro di traduzione sulle tragedie di Eschilo condotto in quegli anni. Con la raccolta si propongono alcuni frammenti tratti dalla traduzione di Insana delle poesie di Saffo, risalente al 1985 e, a chiudere, un'intervista inedita di chi qui scrive, del 2003, che verte sulla resa della voce nella sua poesia. Intervallano i testi alcuni disegni di mano dell'autrice, a testimonianza di un'attività che ha costantemente affiancato la scrittura poetica."" -
Dalle fondamenta
«I versi di Lisi sanno giocare di fino. Non solo la ""finezza"""" è la chiave di alcune situazioni che il poeta coglie (le labbra sull'omero, le improvvise solitudini sulla spiaggia, una persona identificata per un istante in un codice bancomat dimenticato) ma finemente il poeta decide di proporre il grande dolore protagonista di questo libro (un distacco mai pronunciato del tutto, mai dichiarato, ma attivo e occhieggiante in ogni verso, come una belva nella foresta, come un mare lungo i tornanti). Così pure finemente la inquietudine fa trapelare i suoi brividi.» (dal risvolto di copertina di Davide Rondoni)"" -
A Tangeri, una sera
«Questa ""preziosa pubblicazione"""" ci restituisce la misura intera della tenacia e dell'amore, necessario e vitale, che lo legano a tutte le cose e forme e apparizioni della vita, al fluire dell'assurdità e all'epifania del grottesco, all'insistenza della stupidità e allo stupore del genio; antico e moderno, alto e basso, profano e sacro. In uno stato di grazia così continuo da far supporre dietro queste pagine strutturalmente accidentali e perfette una certa devozione, consumata a volte con strazio ma sempre in grandissima allegrezza». (dal risvolto di copertina di Marco Lucchesi)"" -
Un demone in bicicletta. Tra le montagne di San Colombano
«La Calabria osservata e raccontata da una prospettiva inedita: quella del cicloamatore che la attraversa a cavallo della sua mountain bike, scoprendone angoli misconosciuti, bellezze paesaggistiche e artistiche, storia e tradizioni, luoghi abbandonati e tesori da recuperare. La Calabria raccontata da un suo figlio ibrido - madre calabrese e padre trentino - in un libro ricco di aneddoti ed esperienze personali, che si dipanano dal profondo Sud all'estremo Nord, per una sentita dichiarazione d'amore nei confronti di una terra difficile e tuttavia capace di calda accoglienza, scontrosa ma bella, vituperata eppure affascinante, che è anche un urlo di dolore per come è trattata da molti dei suoi stessi abitanti.» (dal risvolto di copertina di Antonella Falco) -
La forma detenuta
"La Forma detenuta"""" è un'opera in cui non sono """"raccolte"""" poesie, ma in cui le poesie raccolgono storie e frammenti, per tesserli e restituirli in trama. Dalla prima all'ultima pagina, nelle tre sezioni che scandiscono il percorso poetico, si dispiega una mappa di sentimenti, riflessioni, luoghi dell'anima, sentieri da esplorare. (Dal risvolto di copertina di Mauro Mangano)." -
Il poeta segreto
Rigoni Stern ama raccontarsi e raccontarci con una semplicità di linguaggio esemplare, affidando alla parola quel carico di significati e significanti che nessuno strumento è ancora capace di restituirci. Ogni frase pare adagiarsi sulla pagina con gli stessi movimenti e ritmi di un fiocco di neve: apparentemente in balia di tutto ciò che lo circonda esso invece va ad incastonarsi in un posto preciso per diventare ""spessore"""" esatto che """"appare"""" mentre """"nasconde"""": è percettibile che l'evidente assorbe, copre e camuffa un'infinità di strati. Così anche in questi racconti, intitolati """"Il poeta segreto"""", i personaggi, le cose, gli accadimenti, sono svariati, ma con unità di stile e di intenti (che è poi la coerenza artistica e umana dell'autore) alimentano e si misurano con le trame eterne."" -
Domenico Tudisco
Artista di grande sensibilità e cultura, Tudisco si forma nelle botteghe dello scultore Salvatore Zagarella e poi dell'architetto scultore Giovanni Formica, frequentate da altri giovani quali Emilio Greco, Rosario Frazzetto, Archimede Cirinnà, Concetto Marchese, Carmelo Tabacco, Guglielmo Volpe. La sua attività di scultore inizia prima della seconda guerra mondiale in un basso di S. Berillo assieme ad Emilio Greco. Finita la guerra inizia la collaborazione con M. M. Lazzaro per importanti realizzazioni monumentali nella città di Catania quali i ""Candelabri"""" di Piazza Università e la scultura rappresentante """"La Giustizia"""" sita nel Tribunale di Catania. La sua parabola creativa mantiene sempre una linea inconfondibile che aderisce al naturalismo classico. Nel 1950 sarà tra i fondatori dell'Istituto Statale d'Arte di Catania, ottenendo sin dall'inizio la titolarità della cattedra di scultura. È sotto la sua scuola che si formeranno generazioni di artisti quali Piero Guccione, Alberto Abate, Antonio e Tano Brancato ed altri ancora."" -
Crittogrammi
"Crittogrammi"""" è un percorso poetico iniziatico e rivelatore, sorretto da un profondo sentire e da un sistema filosofico di grande respiro. Il poeta dialoga con le realtà, anche minime, cogliendo lumi di sapere e di consapevolezza in ogni cosa che vive. Il tempo della poesia, il suo incedere pacato e arguto, scandiscono una conversazione con le molte dimensioni del reale che si traduce in una sconfinata giovinezza dell'uomo. (Dal risvolto di copertina di Nicola Russo)." -
Sulla fragilità
"Nel libro di Niccolò Nisivoccia la fragilità nasce e muore aprendo e poi chiudendo infinite aree tematiche. Un carosello di immagini che sgorgano dal cuore della fragilità e rendono la lettura di questo testo una bellissima avventura dialogica. Ci si sente chiamati di immagine in immagine a recuperare significati perduti, nascosti, dicibili, indicibili, visibili ed invisibili e si è quasi storditi da questa vertigine di figure che ci accompagnano dopo ogni lettura"""". (Dal risvolto di copertina di Eugenio Borgna)." -
Trame del silenzio
"Sono versi che procedono per fotogrammi, quelli di Giulio Di Dio. Lampeggiano in un album poetico dall'impronta epigrammatica che però non si sottrae alla costruzione di uno sguardo attento e indagatore, sicuramente allenato dalla formazione medica. Forse la verità abita agli antipodi, sembra suggerire il poeta, e l'inizio e la fine tendono a coincidere nei passaggi/sequenza di una giovane stagione di vita, già incappata in perdite e sottrazioni ma con i sintomi di un'identità che tende al destino..."""" (Dal risvolto di copertina di Anna Buoninsegni)" -
Le amanti del Loin-Près
Dalle Marie dei Vangeli alle beghine e alle mistiche del Medioevo, da Simone Weil a Cristina Campo, da Clarice Lispector ad Anna Maria Ortese, alle indomite visionarie di ieri e di oggi, questo libro-conversazione intreccia numerosi percorsi di creatività e di fede, e registra ardimenti concettuali ed espressivi che furono e sono doni esclusivi e attitudini privilegiate delle donne. -
Variazioni sul vuoto
È intorno a questo paradosso che medita Niccolò Nisivoccia nelle pagine che state per leggere: si interroga sul valore dello zero, sul senso del vuoto, sulla potenza minore del nulla che c'è, e sulla potenza maggiore del nulla che non c'è. Non stupisca: il poeta, lo scrittore, da che mondo è mondo, sono sempre stati attratti da questo movimento; come in trance subiscono il fascino di questo vortice. Anche Niccolò Nisivoccia corteggia il medesimo ciclone. -
Screziature della porcellana
«Angelo Santangelo pubblica ""Screziature della porcellana"""". Il titolo enigmatico di questa nuova poetica indica la composita materia delle 49 liriche distribuite in cinque sezioni, nelle quali ricorre un'originale semantica della liquidità sovente commista ad altre sostanze naturali o culturali. Ognuna delle cinque sezioni si apre con un esergo tratto da alcuni poeti coi quali Santangelo intimamente dialoga.» (dal risvolto di copertina di Rosalba Galvagno)"" -
Postuma
"Postuma"""", come l'intera scrittura bilingue dell'autore, non è un libro con dei versi castigliani a fronte d'altri italiani; configura invece due percorsi, autonomi ed interdipendenti: gli 'originali' castigliani sono la 'bozza' per le poesie italiane, che a loro volta diventano bozze per le 'versioni' spagnole; accade che i versi castigliani risultino riscritti da quelli italiani. S'inseguono le tracce di una parola interstiziale tra le due forme, senza escludere delle 'variazioni', che si scambiano a vicenda i ruoli di originale e versione." -
Francesco Contrafatto
L'opera del catanese Francesco Contrafatto, pittore, scenografo, scultore, potrebbe essere ricordata ad un unico ciclo intitolato ""Etneide"""".Le sue opere sospese tra realismo e incanto di momenti, sono un invito al viaggio in quel brano di terra siciliana governato dall'imprevedibile stato d'animo del vulcano... .(Dal testo di Massimiliano Pappalardo)"" -
Asbestos
"...Molly - Alberto - attratti dal segnale nascosto"""": le prime tre sezioni di questa raccolta paiono già miniare qualcosa come una visitazione. Poiché qui è questione di grembi che si toccano, di consanguinei, e del concepibile e dell'inconcepibile. Minuscoli i loro nomi, come minuscolo è quel che, al segnale, trasalisce nell'invisibile... (dalla prefazione di Irene Santori)" -
«Diamoci verso». Visioni, pratiche e ricognizioni della poesia in Sicilia
Con grande partecipazione di poeti, critici e studiosi non soltanto siciliani durante il convegno ""Diamoci Verso. Visioni, pratiche e ricognizioni della poesia in Sicilia"""" svoltosi nell'ambito della prima edizione del Festival di Poesia Paolo Prestigiacomo, si danno alle stampe gli Atti: da Piccolo a Cattafi, da Basso a Scandurra, sino ai poeti più giovani, siciliani e non, un affresco della poesia contemporanea che non intende vivere (o spegnersi) solo sulla carta."" -
Eppuru i stiddi fanu scrusciu
C'è un'urgenza non procrastinabile in questa raccolta di Pietro Russo. L'esigenza di lasciare «scapicollare le parole» condensandole dal riverbero della lingua madre catanese - sopraggiunta improvvisa e indiretta da accumuli di momenti, di persone, di ricordi - all'interno di un universo poetico che, se da un lato è scandito dalle certezze insormontabili delle leggi di Natura, dalle disillusioni di un «cuore che si spaventa della luce» - deluse oramai tutte «le speranze e i cori» di matrice leopardiana -, un mondo entro cui l'io lirico riversa pure gli echi amari delle sue letture bibliche (L'Ecclesiaste su tutte); dall'altro è invece animato dall'Amore - «l'ombra che cresce più alta» - che si piega per la sua stessa forza a criterio di ogni cosa, sostenuto da una forza espressiva in cui si insinuano però anche la Storia e le vicende degli ultimi, e inclina questa poesia verso esiti fortemente civili pur seguitando a sfolgorare e ardere dentro una passione in cui la parola, genuinamente impastata dentro il ripido dettato ritmico del dialetto, riesce a dare straordinaria testimonianza di sé: finalmente «casa in questa lingua». (dalla prefazione di Giuseppe Condorelli) -
Nero residuo
...Forse la verità è che Laura Fortin ci aiuta a elaborare molti lutti dimenticati, a dipanare il viluppo del dolore con uno stile raffinato ed essenziale, con la finezza del tratto e la sintesi barbarica delle sue distorsioni che bruciano di materia vibrante nella sua pittura, ma che si sublimano nella linea tagliente e affilata dei suoi disegni. (...) A tale proposito scrive bene Roberto Deidier: «Interno, specchio del tempo. / Pendoli riflessi su fughe vuote. / La parete è una finzione», una finzione dove le ferite non sanguinano, ma dove il male è ancora più lancinante. (...) Possiamo scoprire dunque che all'interno di queste carceri d'invenzione esiste una sola salvezza possibile: quella offerta dal gesto ostinato e reiterato che lascia un segno sulla pagina o sul foglio, (...) redimendoci grazie all'azione paziente e chirurgica di un segno che si fa verso e di una poesia che si tramuta in pittura. ... (dalla prefazione di Lorenzo Canova) -
Amoremiporti 2014. Lune di miele e matrimoni via
Viaggiare in due, condividere emozioni, culture e paesaggi. Scegliere dove andare, quanto stare, come arrivare, cosa vedere. Uno sguardo approfondito sul mappamondo delle destinazioni da sogno, vicine e lontane. Amoremiporti (anche online) è al fianco di innamorati e futuri sposi. Perché ""la meta da sogno"""" è unica per ciascuno di noi e ancora di più per ciascuna coppia.""