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Maurizio Bovarini disegnatore. Ediz. illustrata
Maurizio Bovarini è stato un disegnatore straordinario e vulcanico. È stato anche, almeno in apparenza, indifferente alle malizie editoriali, grandi e piccole, che permettono a un autore di ritagliarsi un posto sicuro nella storia. Questa monografia raccoglie centinaia di disegni, realizzati tra la fine degli anni '50 e la scomparsa dell'artista nel 1987, delineando un percorso artistico articolato tra illustrazioni, vignette e fumetti.Dalle riviste satiriche francesi degli anni '60 a quelle italiane dei '70 e 80, passando per Linus e Festival dell'Umorismo.Pennini e pennelli, con buone scorte di china, in continuo movimento a suon di jazz.Maurizio Bovarini è stato anche un grafico e un giornalista, ma questa è un'altra storia. -
Manifesto del formatore. Preparazione e professione dell'esperto in formazione
Il Manifesto del Formatore offre una panoramica sulle caratteristiche della professione e della formazione del formatore, mostrando come sia necessario restare in linea con l'alta qualità richiesta dai riferimenti europei. Sono analizzate le tappe del percorso dell'Unione Europea in ambito IFP (Istruzione e Formazione Professionale), l'importante riferimento Svizzero (FFA), l'analisi dell'Università di Torino (Atlante delle Professioni) e l'esperienza del MLPS, che ha inserito la Professione nei livelli EQF VI e VII. Il manifesto si sofferma inoltre sulle definizioni della professione del formatore che importanti enti e personalità hanno fornito, su Malcolm Knowles e il suo modello di formazione andragogico, fino a giungere all'impostazione finale in cui andragogia e pedagogia vengono correlati e fusi tra di loro per favorire i più efficaci esiti possibili di apprendimento. L'ultima parte del manifesto si concentra sull'offerta Formativa annuale per il formatore proposta dalla SIF (Scuola Italiana Formatori): scuola che fa parte dell'Istituto di Formazione EDUCAM di Roma. L'offerta Formativa della SIF risulta in linea con l'alta qualità richiesta dai riferimenti europei. -
Tecnica di oscillazione armonica. Harmonic technique
La Tecnica di Oscillazione Armonica è un approccio manuale manipolativo non invasivo elaborato nei tempi classici dell'Osteopatia che ha dimostrato di portare beneficio promuovere la salute e favorire il recupero di molte disfunzioni e disagi delle persone. Può essere di aiuto strategico in tutte le diverse tipologie di persone che si rivolgono all'Osteopata, avendo un razionale biologico applicabile ai diversi Modelli di Relazione Struttura-Funzione: Biomeccanico Posturale / Neuromiofasciale, Circolatorio Respiratorio, Metabolico / Bioenergetico, Biopsicosociale, Neurologico. Può essere effettuata in flessione o in estensione, in distrazione o in compressione, secondo un metodo diretto, indiretto o misto. Harmonic Technique nasce come Tecnica Globale di Approccio Massimalista secondo il Modello Neuromiofasciale, prezioso strumento di promozione di salute nelle persone disarmoniche e con alto carico allostatico, ma può essere adattata ad interventi segmentali e locali per sostenere o preparare una tecnica di Approccio Minimalista. La versatilità della Harmonic Technique è molto ampia e sta solo all'Osteopata o all'Operatore di Terapia Manuale stabilirne l'utilizzo e gli obiettivi. -
Network e regolazione in terapia manuale
In questo libro di testo viene analizzata la fisiopatologia del corpo umano e in particolare la complessità del movimento. I principi di iteratività, autorganizzazione ed evoluzione, che accomunano il comportamento di tutti i sistemi complessi, vengono utilizzati per comprendere gli stati disfunzionali e dolorosi. Attraverso la descrizione delle risposte dei tessuti corporei agli stimoli meccanici, si arriva a scoprire il ruolo essenziale delle forze nella regolazione allostatica e quindi nella risposta allo stress. Integrando la valutazione dei tessuti corporei con quella delle capacità adattativa e delle dinamiche che caratterizzano lo stato di salute del paziente si delinea il razionale per comprendere la Disfunzione Somatica e pianificare un trattamento personalizzato. La lettura di questo volume, oltre a fornire i principi del paradigma del network offre al lettore un nuovo razionale basato sui concetti di regolazione e adattamento per affrontare le disfunzioni del network biomeccanico, confermando il ruolo essenziale della terapia manuale nella risoluzione di una vasta gamma di disturbi. I tanti riferimenti bibliografici aiuteranno l'approfondimento di ogni argomento trattato. -
Naprapathic chartology. Dalla valutazione al trattamento in naprapatia
"Naprapathic Chartology"""" rappresenta l'essenza della Naprapatia e il suo storico e allo stesso tempo rivoluzionario metodo di valutazione. Il manuale originale del 1917, redatto dal fondatore della Naprapatia Oakley Smith, tradotto in italiano e revisionato da professionisti del settore sanitario e del benessere. Leggere e studiare questo volume, insieme al corso di formazione permette di conoscere e comprendere l'unità del sistema cartografico di Smith, lo swoop ovvero la tecnica di palpazione tipica dell'esperto in naprapatia, la topografia di valutazione e soprattutto la valutazione oggettiva trasferibile tra professionisti di settore. In questo sistema vi sono 35 punti cervicali da testare, 60 punti dorsali e 25 punti lombari. Il modus operandi del chartology, secondo Oakley, è analogo al metodo scientifico introdotto per la prima volta da Galileo Galilei: grazie infatti ad un'indagine preliminare si è in grado di capire le cause del malessere e dunque procedere ad una prima valutazione." -
Il nostro amico Dott. Albero. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 6 anni. -
I petali dell'anima. Fiori di Bach
Questo volume della collana di Gea Madre Dea non è un semplice libro sui Fiori Di Bach, piuttosto è un viaggio attraverso la natura dei Fiori e la loro potenzialità per il benessere dell’individuo in tutta la sua interezza. L’autrice conduce il lettore alla scoperta dei Fiori di Bach, dei metodi di utilizzo e preparazione, delle discipline integrate al loro utilizzo. Il libro è fornito di un comodo indice dal quale reperire velocemente i fiori necessari in funzione di determinati stati d’animo. I Fiori e Gea Madre Dea parleranno al lettore che imparerà l’utilizzo, ma soprattutto comprenderà il significato più profondo dell’importante messaggio che Gea Madre Dea ci invia attraverso i Fiori di Bach. -
Migranti di Sicilia. Quarant'anni di ricerca
Questo libro ha lo scopo di rendere disponibili ai lettori italiani alcune delle pubblicazioni meno conosciute di Donna R. Gabaccia, una delle più importanti storiche dell'emigrazione italiania negli Stati Uniti. I saggi esplorano le vite complesse degli emigranti che viaggiarono dalla Sicilia agli Stati Uniti fra il 1880 e il 1950 (circa un terzo di essi ritornò almeno una volta o definitivamente, in Sicilia). Sono basati su ricerche effettuate in archivi dell'isola tra il 1977 e il 1982, per la maggior parte all'interno dell'archivio e del municipio di Sambuca di Sicilia (AG). I primi tre saggi sono stati pubblicati durante o poco dopo il suo soggiorno di ricerca in Sicilia. Gli ultimi due invece sono stati scritti più di trent'anni dopo, nel 2017-2018, quando l'autrice stava digitalizzando un database cartaceo sui migranti di Sambuca. In questo libro si evidenziano in modo chiaro alcuni temi ricorrenti che hanno caratterizzato gli studi di Gabaccia per oltre quarant'anni: passione per il dialogo interdisciplinare, ispirazione teorica, collaborazione accademica, l'uso di metodologie transnazionali. -
La caduta di Fetonte di Ferraù Fenzoni-The fall of Phaeton by Ferraù Fenzoni.. Ediz. illustrata
"La """"Caduta di Fetonte"""" della collezione Marignoli, piccolo dipinto su rame, è l'unica opera di soggetto mitologico sicuramente di Fenzoni sopravvissuta, è in perfette condizioni ed è quindi particolarmente importante (Scavizzi Giuseppe).""""" -
Codex. Frammenti di narrazioni visive. Bianco, Centovalli, De Lorenzo, Luccioli, Moretti, Ottomanelli, Pedroletti. Catalogo della mostra (Sansepolcro, 18 maggio-15 settembre 2019). Ediz. illustrata
Codici frammentati di narrazioni visive. È già presente nel titolo della mostra, ""Codex"""", un'esplicita sommatoria di situazioni diverse. Opere eterogenee nei riferimenti e nei linguaggi degli artisti coinvolti, tenuti insieme da una possibile, quanto soggettiva, interpretazione dei lavori. Una lettura che in sottotraccia tende a ricucire relazioni frammentate di uno sviluppo narrativo che nell'autonomia delle singole opere si presenta variegato e indipendente, ma che diviene unitario nella tacita lettura interpretativa d'insieme che sottende un tema attuale mai dichiarato apertamente e comunque percepibile a un occhio attento. La mostra è dunque intesa non come strumento di raccolta e presentazione di opere, ma come contenitore di un racconto che si fa contenuto."" -
Valentino Vago. Infiniti orizzonti. Catalogo della mostra (Conegliano, 4 maggio-2 giugno 2019). Ediz. italiana e inglese
Dall'introduzione di Valerio Vago: ""A un anno dalla sua scomparsa, l'Archivio Valentino Vago fa rivivere diverse opere dell'artista attraverso questa importante mostra nata da una collaborazione con l'Associazione Culturale Oltrearte e ospitata nello storico Palazzo Sarcinelli di Conegliano. In questo antico luogo Nadia Betto, con l'Associazione Oltrearte, ha creato un percorso espositivo emblematico per quella che è stata la ricerca di mio padre nel periodo più florido della sua produzione: gli anni Settanta. Parlando proprio di questa decade, Flavio Caroli nel 1974 scrive di mio padre come di un 'artista proteso a quella misteriosa terra di nessuno tutta interiore nella quale il massimo di concentrazione psichico-mentale corrisponde al massimo di dilatazione e libertà inventiva' un'artista che 'crede nell'arte, in un'arte non esibita e asciutta al limite estremo, ma spessa, sofferta e sincera'. Sono tutte opere significative, dipinte da Valentino Vago in un momento di grande rivelazione creativa e profonda ricerca interiore""""."" -
Efrem Bartoletti. Umbro cantore della rabbia operaia nel Minnesota dei primi del Novecento
Efrem Bartoletti nacque il 10 gennaio 1889 a Costacciaro, piccolo paese umbro dell'Appennino eugubino-gualdese e morì a Scranton negli Stati Uniti nel 1961. Come molti altri di questa parte dell'Umbria emigrò all'estero, prima in Lussemburgo e poi negli Stati Uniti. Dal 1909 al 1919 visse a Hibbing, nel Minnesota, dove lavorò nelle miniere di ferro del Mesabi Range, un giacimento e centro minerario allora in piena espansione. Allo stesso tempo partecipò attivamente al movimento operaio locale: cercò di mobilitare i suoi compatrioti con numerosi articoli e poesie pubblicati dalla stampa radicale, fondò e diresse il Club politico italiano di beneficenza a Hibbing, e aderì all'Industrial Workers of the World, un sindacato industriale rivoluzionario fondato nel 1905. Tornato in Italia nel 1919 entrò nel Partito socialista italiano e poi divenne sindaco di Costacciaro nel 1920. Dopo il 1922, osteggiato dal regime fascista che aveva assunto il potere, l'oramai ex sindaco socialista si guadagnò da vivere come rappresentante di alcune compagnie di navigazione, prima di tornare definitivamente negli Stati Uniti nel 1930 insieme alla moglie Petronilla e alla figlia Igea di sei anni. -
Un prigioniero in fuga. Storia di cinque evasioni
Ian Reid, capitano nel reggimento ""Black Watch"""", unità scozzese dell'esercito britannico, non ha ancora 28 anni quando viene ferito e fatto prigioniero in Tunisia, nell'ultimo mese di scontri in Africa settentrionale fra le truppe alleate e quelle dell'Asse. La detenzione la trascorre in Emilia ed è lì che lo coglie l'armistizio. Mentre intorno si manifesta lo sfascio e inizia a fare sì sentire la soverchiante egemonia tedesca, decide di fuggire, con l'intenzione di raggiungere il fronte e ricongiungersi con le sue truppe. Questo si concretizza in una straordinaria esperienza di fughe e nascondigli, compagni che si perdono e si ritrovano, ricatture e altrettante evasioni. Sette mesi in cui la sua vita è nelle mani di decine di uomini e donne, giovani e anziani, che, in uno spazio che scende dall'Appennino tosco-emiliano fino a cime e valli sul confine tra Lazio e Abruzzo, lo guidano, proteggono, ospitano, nutrono e quando necessario curano. È il preludio della deportazione in Germania, undici mesi durante i quali riesce a ricostruire questo testo pubblicato a Londra nel 1947. Titolo originale: """"Prisoner at large. The story of five escapes""""."" -
Alberto Montasio. Abissi di natura. Catalogo della mostra (Gubbio, 25 maggio-28 luglio 2019). Ediz. illustrata
"Abissi di natura"""" ripercorre la ricerca artistica di Alberto Montrasio (Monza 1937) dagli anni Sessanta fino alla produzione degli anni Ottanta. Dalla sua pittura emerge la spiccata attenzione di Montasio verso un tema caro agli artisti lombardi come il paesaggio. Un paesaggio che fin dagli esordi è declinato dall'artista secondo i modi più aggiornati del tempo, in particolare seguendo la grammatica del segno impresso direttamente sulla densa pasta cromatica. Una natura tuttavia, come notava il critico Roberto Sanesi, che non è semplice rappresentazione del paesaggio, ma anzi, talvolta, si fa pretesto per indagare quel gorgo sottile di emozioni che affiorano da un'indagine più personale e introspettiva e che Montrasio fa emergere attraverso spesse tacche di colore che sporgono dense dalle tele più elaborate." -
Eredità e memorie del Sessantotto italiano. Atti del Convegno (Perugia, 25-26 ottobre 2018)
Questa pubblicazione nasce da un convegno di studi che si è tenuto all'Università di Perugia presso il Dipartimento di Lettere - Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne. Ai relatori è stato chiesto di intervenire, ognuno per il rispettivo campo di competenza, sulle eredità odierne e attuali del Sessantotto. E' opinione comune che le rivoluzioni dell'età moderna abbiano perso; più precisamente, che le loro sfide storiche siano state sconfitte o da intrinseche contraddizioni o da un concorso di fattori endogeni ed esogeni. Tuttavia, queste hanno comunque lasciato dei segni, delle eredità anche profonde sul piano sociale, politico, culturale, giuridico, economico. Il Sessantotto non è stata una rivoluzione nel senso classico del termine; al limite lo si può definire una rivoluzione sognata e mai compiuta. Al pari delle rivoluzioni moderne - realizzate e tradite o tentate e fallite -, il '68 ha però lasciato su una molteplicità di contesti tracce evidenti, ritagliandosi uno spazio duraturo nella categoria dei miti fondativi che connotano la storia dei popoli. -
Quei bravi ragazzi. Temi e figure della letteratura italoamericana. Ediz. integrale
La letteratura italoamericana della seconda metà del Novecento ha narrato un mondo diviso a metà: fra più generazioni, fra due patrie, fra percezioni opposte dell'America e dell'Italia. Ma ha anche raccontato il sogno americano, la lotta contro il pregiudizio, il desiderio di assimilazione, il tormentato equilibrio di identità plurime, spurie o incerte, e persino il desiderio e l'avventura di un viaggio di ritorno nel paese di origine, spesso sconosciuto o quasi. I grandi scrittori - taluni dimenticati, come Jo Pagano o Jerre Mangione, fino a romanzieri oggi consacrati nello stesso mainstream letterario statunitense, come Don DeLillo - sono stati i testimoni di questa enorme esperienza di massa che fu l'emigrazione in America. La scrittura ne ha narrato la complessità, il fascino, il dramma e persino la commedia, tenendo viva la memoria di una delle vicende collettive più imponenti della storia italiana. -
L' emigrazione umbra in Argentina: il caso della famiglia Frondizi
«Ho un cognome importante, pieno di storia, ma una di quelle che si conoscono al di là del mare, oltre l'oceano. L'ho scoperto da bambino, quando persone dall'accento straniero mi chiedevano se mi chiamavo proprio così, con quel cognome con una sola zeta. La prima volta che sono stato in Argentina, mio padre, all'arrivo a Buenos Aires, ha lasciato che mia madre, che non sapeva una sola parola di spagnolo, sbrigasse le formalità all'aeroporto, cambiasse le lire in pesos, cercasse un taxi. Siamo stati a casa di amici e mio padre non cessava mai di controllare se la porta fosse chiusa, se ci fosse qualcuno a spiarci, a seguirci. Era il dicembre del 1993 e lui tornava nella sua amata terra dopo 18 anni di esilio. Lo aveva convinto un amico d'infanzia: ""Dai, Julio, ritorna, è tutto cambiato, non dovrai temere nulla, nessuno vuol più ripensare a quegli anni bui"""". Io sono italiano, nato e vissuto a Roma, e la storia della mia famiglia, quella di mio padre, l'ho scoperta così, a cinque anni, in quel primo viaggio in Argentina.» (Dall'introduzione)"" -
La «fortuna» d'essere nato negli anni Venti. 1920-1945. Mario Giorgini. Ediz. integrale
A Terni, nel rione Sant'Agnese, si svolge la vita della famiglia operaia di Mario Giorgini. Raccontati nel testo sono gli anni in cui il Partito fascista si afferma e si trasforma in regime. Di questo regime il padre sarà una delle numerose vittime, circostanza che imporrà a Mario di assumersi responsabilità da adulto. Inizia così il suo percorso da lavoratore precoce, prima in piccole realtà locali e poi come fattorino a Palazzo Mazzancolli, sede del Partito fascista, fino all'assunzione come operaio alle Acciaierie. Con la scoperta della politica e dei suoi misfatti negli anni di Palazzo Mazzancolli (1933-36) e della durezza del lavoro in fabbrica (1936-40), si spende l'adolescenza di Mario e la sua prima giovinezza. Il 14 novembre 1940, un mese dopo il suo ventesimo compleanno, parte, militare di leva, per quella guerra che sarà chiamato a combattere fino alla sua conclusione. Fino al 15 ottobre 1943 è in Marina come artificiere, nella polveriera di Buffoluto. Arruolatosi volontario, dopo un durissimo addestramento, entra a far parte del reparto «Fucilieri di Marina, inquadrati nel battaglione Bafile del reggimento San Marco» e partecipa così alla guerra di liberazione... -
Quel capodanno perduto. Perugia 1 gennaio 1947
Corrado Sassi fu il promotore della riconciliazione di Perugia dell'1 gennaio 1947 fra i partigiani ed ex combattenti della RSI. Quell'iniziativa fece sognare il popolo italiano e incoraggiò il presidente De Gasperi a intraprendere il suo viaggio a Washington, in cerca di aiuti economici per l'Italia distrutta dalla guerra. A più di mezzo secolo da quella manifestazione, C. Sassi ne narra le motivazioni ripercorrendo gli avvenimenti che la determinarono. Nato a Sansepolcro il 19 febbraio 1923, C. Sassi si laureò in Scienze Agrarie all'Università di Perugia, dove trascorse la maggior parte della sua vita. Sin dai tempi del liceo classico fu animatore della lotta contro il fascismo e il 10 settembre 1943, dopo l'armistizio, entrò nella clandestinità. Iniziò l'attività partigiana ottemperando all'ordine del CLN di Perugia con l'organizzazione della base operativa per l'insediamento di una formazione partigiana sui monti sovrastanti Deruta. Fra varie altre lingue parlava anche il tedesco e questo lo coinvolse in avventure addirittura allucinanti, sempre in bilico fra la vita e la morte, nel territorio umbro e nelle retrovie del fronte di Anzio-Nettuno, oltre che nella stessa Roma -
Ugo La Pietra. Segnale/Portale. Architettura/Natura. Brufa 21 novembre 2021. Ediz. illustrata
Scultori a Brufa. La strada del vino e dell'arte. 34° edizione. ""Segnale/Portale. Architettura/Natura"""" è la nuova scultura pensata dall'artista Ugo La Pietra, che va ad aggiungersi al già prezioso parco delle sculture di Brufa (PG). L'idea, elaborata dal maestro è quella di racchiudere in una sola installazione ambientale, una scultura capace di dialogare con il contesto naturale e antropizzato del luogo, conferendo all'opera la responsabilità di narrare l'identità del luogo attraverso il materiale tipico della zona come il travertino e i simboli culturali del territorio come i tralci di vite. Una scultura segnale, che ha la doppia funzione di segnalare l'ingresso al parco delle sculture e di esprimere la storia e la cultura del luogo. Una nuova opera che si inserisce in un progetto visionario, che ha visto Brufa, la sua Pro Loco e il comune di Torgiano, impegnarsi dagli anni ottanta per arricchire il paesaggio umbro con le sculture dei maggiori artisti contemporanei.""