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Vento di poesia
In questo momento di scrittura fruttifera il poeta passa le giornate passeggiando per offrire in vendita ai passanti conoscenti il suo ultimo libro “Gli occhi del poeta”. Nelle lunghe camminate serali spesso scrive intuizioni al volo. Da questo periodo di piena individualità in mezzo alla società, nasce questo testo “Vento di poesia” che segue le altre due pubblicazioni del 2022. -
Lettere da una terrazza
Ci vorrebbe una buona ragione che mi solleciti parole ed emozioni, si diceva Silvana, ma faticava poi a trovarne qualcuna davvero. Poi l'isolamento forzato, il lockdown e le quarantene hanno offerto più di una ragione per cominciare a scrivere e a ricordare. Una ragione che toglie il fiato ma, per fortuna, non le parole, che sono arrivate, piano piano, quasi come una terapia. Una sorta di réverie che si riempie di nostalgia, di desideri e di memoria, un amarcord sospeso e consolatorio, in un periodo che come un formichiere vorace si tira dentro terrazze, gabbianelle, gatti e Berlino, Tirana, Sidney, Cuba, Bruxelles e Carcassonne. Ma anche Sepùlveda, Malerba, Zavattini, Béjart, Edi Rama ed Ezio Bosso. Tanti sono i luoghi che ci regala Silvana Cirillo in questo diario, tante le sue esperienze. Ed è nel ripercorrere e poi raccontare queste esperienze che l'autrice è riuscita a trovare un modo per affrontare settimane e mesi complicati e logoranti. -
Infinite tracce. Gli amici, le storie e i libri di un sito scomparso dal web
In questo libro sono raccolti articoli e brevi saggi pubblicati tra il 2011 e il 2013 sul sito internet www.infinitetracce.it, poi andato perduto nel mare magnum del web. Il sito era la forma tecnologicamente riadattata di una rivista cartacea. A differenza di gran parte delle riviste, tuttavia, non era espressione di un gruppo omogeneo, disciplinato da una specifica parola d'ordine. A mettere insieme gli amici di ""Infinite Tracce"""", ancora prima di un desiderio di scrittura — peraltro da tutti largamente praticata come vocazione o come professione o per diletto — era il fondamento della lettura."" -
Racconti ad arte. 14 incursioni in studi d'artista
Una lettura affascinante, mai banale e personalissima degli studi e di opere di: Franz Cerami, Mahmoud Saleh Mohammadi, Velasco Vitali, Luca Pignatelli, Fornasetti, Carlo Dell’acqua, Juliana Notari, Tatiana Brodatch, Elena Mutinelli, Daniela Alfarano, Ugo Riva, Federico Severino, Nicola Bertellotti, Zoé Ouvrier. Prefazioni di Beatrice Buscaroli e Davide Rondoni. -
La mia ombra nei tuoi occhi
"Hanno qualcosa che inchioda. I versi di Martina Capezzuto mi colpirono subito, come la fiera supplica di una lottatrice. Perché vi è indubbiamente lotta, e strenua, con se stessa e con qualcosa di sè (retaggio, corpo, radice?) che pare inaccettabile e al tempo stesso si vorrebbe abbracciare, cercare con la sincerità di «albero reciso», con la sincerità della «destinazione/ di un treno». Ma dentro la lotta preme, in questi versi pieni di notte e di colloqui interrotti con «grandi occhi bui» o con il «passo che svanisce nel fuoco», una specie di chiusa invocazione. Chiusa dentro la lotta stessa, sua benzina e quasi feroce necessità. La chiusa invocazione della rottura di una solitudine accettata e terribile, mai pacificata. Ne vengono poesie mai compiaciute, sempre sul filo di uno stile abitato da sprezzatura e deviante. E quel che verrebbe da considerare acerbo, in un'opera così forte d'esordio, è invece il sapore acuto di quel che - citando nomi non casuali - Dylan Thomas (forse parafrasando la viriditas di Ildegarda di Bingen) chiamava la miccia verde della vita."""" (Davide Rondoni)" -
Turista della neve. Alla ricerca delle nevi più belle del mondo
Bellezza, pericolo, infanzia, solitudine, morte. E poi ancora, sci, slittino, palle di neve, divertimento. Sono queste le prime parole a cui Charlie English pensa quando per la prima volta si siede davanti al computer con l'intento di scrivere un libro sulla neve. Ma la sfida è: quante altre libere associazioni affluirebbero nella sua mente dopo un viaggio nei luoghi della neve più autentici e puri? Ed eccolo partire: dall'Alaska al Vermont alle Alpi, cento paesaggi innevati tra affinità e differenze, languori e allegrie, retaggi ancestrali e tecnologie moderne, alla ricerca dell'essenza stessa della neve. Nasce così il suo libro, una vera e propria mappa della neve a cavallo delle longitudini, dei popoli, delle lingue, delle consuetudini, degli spazi fisici e mentali. Una messe di dati e stati d'animo da condividere con i lettori di ogni angolo del mondo, innevato e no. Il tutto colorito a tratti dalla malinconica sensazione di godere di un bene in via d'estinzione, a causa del surriscaldamento della terra. E la ricchezza delle esperienze accumulate è tale da spingere l'autore a inserire nel volume un vero e proprio manuale della neve ricco di notizie, record e curiosità - dal fiocco di neve più grande mai caduto alla prima incisione su pietra dello sci, ai trucchi e le leggende legate alla neve: esiste davvero l'abominevole uomo delle nevi? È vero che gli eschimesi hanno cento parole per definire la neve? -
Banda randagia
Donata è una donna misteriosa dalla vita apparentemente irreprensibile. Eppure in casa sua nasconde un grande serpente che un cinese le ha venduto come ""animale d'affezione e compagnia"""". Donata coltiva nel suo privato una torbida sessualità che la porta a relazioni ambigue, con uomini e con donne, finché il giro delle sue conoscenze inizia a essere scosso da morti accidentali... tutte molto sospette. Inizia con """"La moglie del serpente"""" questa raccolta di storie criminali firmata da Vincenzo Pardini. In """"Ferrovia parallela"""" il protagonista è in servizio sui treni e rimane prigioniero di un vagone, da cui non scenderà forse più, per un viaggio mozzafiato nelle viscere della terra. L'avventura non si conclude, resta aperta nel mezzo di una campagna innevata, forse la Siberia. La novella """"Banda randagia"""" è la vicenda di un operaio che rinviene per caso in una cartiera una pistola. L'apparente routine di tutti i giorni verrà quindi sconvolta e il tranquillo operaio si trasformerà in un serial killer sanguinario, una spirale che si fermerà quando irromperà una banda di cani randagi. Sin dal primo racconto di questo libro fuori dal comune, si entra nel mondo di Vincenzo Pardini. Emozioni, passione, sangue, sensualità, misfatto e giustizia."" -
Annali della pontificia insigne Accademia di Belle Arti e lettere dei virtuosi al Pantheon. Vol. 11
"Il volume XI/2011 della Pontificia Accademia di belle arti e lettere dei virtuosi al Pantheon è simbolicamente dedicato al sessantesimo di sacerdozio di Benedetto XVI. Si tratta di un riconoscimento ad una vita sacerdotale vissuta nella costante testimonianza del Vangelo di Cristo, ma anche un omaggio ad un maestro di pensiero, che, in diverse Università, e con diverse iniziative pastorali, ha formato numerose generazioni di teologi e filosofi. Come è tradizione di questa rivista di Arti e Lettere, che, dal 2000, esce con periodicità annuale, anche il numero XI/2011 raccoglie scritti di storia e critica d'arte e letteratura, restauro di opere d'arte, narrativa, poesia, immagini di opere d'arte contemporanea, di accademici e di corrispondenti esterni, tutti impegnati a contribuire all'evoluzione della civiltà nel comune culto della bellezza considerata pietra d'angolo di un nuovo umanesimo cristiano"""". (Vitaliano Tiberia)" -
Memorie di una lunghissima vita ad occhi aperti
Un'autobiografia scritta alla soglia del compimento del traguardo dei 90 anni di vita scritta da un uomo, Francesco Ragnoni, dalla vita professionale intensa all'interno della più grande azienda italiana partecipata dallo Stato, e studioso ed appassionato della storia dell'arte del nostro Paese che ha servito come Presidente dell'Accademia Statale di Belle Arti di Macerata. Per usare le sue stesse parole, Francesco Ragnoni è uno di quelli a cui mollare non piace proprio. È stato un bambino di una vivacità e di una precocità assolutamente fuori del comune e tutta la sua vita successiva è stata in proporzione a questo esordio. Ha visto tante e tante di quelle cose nella vita tra contraddizioni finte rivoluzioni, modi di vivere completamente mutati, libertà di pensarla come si vuole, coartata in ogni possibile occasione dal radicalismo chic e dal politicamente corretto, che volendo avrebbe potuto scrivere un volume quattro volte più ingombrante di quello scritto e per la fortuna dei lettori, ciò non è avvenuto. -
Io sono un cerchio... e io un triangolo! Leggi, gioca e impara le forme! Ediz. illustrata
Animali buffi e pazzerelli, grandi pop-up, finestrelle alza-e-scopri e tante altre sorprese nascoste in ogni pagina. Età di lettura: da 3 anni. -
La pace instabile. Dialogo tra Romano Prodi e don Giovanni Nicolini
"La coerenza lucida del ragionamento di Romano Prodi pone inevitabilmente la domanda: 'C'è speranza?'. Don Giovanni Nicolini accoglie la sfida, riprendendo un grande e trascurato tema del Concilio, la 'Chiesa dei poveri e di poveri'. Gesù ci ha detto che siamo nel mondo ma non del mondo e non ci ha ordinato di costruire il regno di Dio in terra. Tuttavia, qualche isola, nella quale sentire in anticipo il sapore del Regno, la si può scoprire e mettere a disposizione di chi è alla ricerca di qualcosa di solido per la propria vita. La Lettera a Diogneto, il testo del secondo secolo così caro a Giuseppe Lazzati, parla di paràdoxos politèia, di una cittadinanza paradossale, che invita a cercare una patria più sicura, ma nello stesso tempo non trascura il pellegrinaggio presente."""" (Giuseppe Dossetti jr)" -
Cipro. Preistoria di un'isola mediterranea
Ben oltre il mito e gli interessi antiquari, l'attuale ricerca archeologica permette di restituire a Cipro la sua dimensione di fondamentale crocevia culturale nel Mediterraneo preistorico. Questo volume si propone di seguire la formazione della comunità dalle prime sporadiche frequentazioni nel Paleolitico Superiore attraverso l'Età del Bronzo, con l'affermarsi di élites urbane cosmopolite, capaci di intrattenere rapporti di scambio con i principali attori della politica mediterranea (l'Egitto, i grandi imperi territoriali vicino-orientali, le società palaziali minoica e micenea). Emergono così i tratti peculiari di un'identità insulare, ma tutt'altro che isolata, i cui caratteri sono prodotti nella fucina di una costante rielaborazione di influenze culturali differenti, realizzando una vera e propria sintesi mediterranea. -
I Martinitt. La Milano «cuore in mano» dall'epoca degli Sforza a quella dei Rizzoli e Del Vecchio
"Martinitt, pupilli di Milano"""", titola negli anni Sessanta il grande settimanale d'attualità """"Epoca"""". """"Martinitt pupilli di Milano"""" è lo slogan che trapela costante da mille vicende. E poiché Milano, da secoli, è capitale dell'economia e dell'industria dalle Alpi ai Nebrodi, da Bardonecchia a San Teodoro, anche nel grande cuore del Belpaese c'è sempre stato un posto per i martinitt. La simbiosi è stata così perfetta che è impossibile distinguere ciò che l'Italia e Milano hanno dato ai martinitt da ciò che i martinitt hanno dato all'Italia e a Milano. Ancora oggi i martinitt continuano a essere parte viva di quella che, per scrittori e sociologi, è la grande anima di Milano." -
Gerusalemme. Città della pace, crocevia di conflitti
Questo libro raccoglie la testimonianza personale di Bruno Forte sulla Terra Santa, e su Gerusalemme in particolare, che nasce da una grande conoscenza della situazione religiosa e politica della regione. Come teologo e come pastore, impegnato nel dialogo ebraico-cristiano, Forte riesce a tracciare un profilo della situazione attuale che incoraggia i singoli credenti e sostiene l'esperienza del pellegrinaggio come dinamica fondamentale per ogni cristiano. -
Come non farsi bocciare a scuola. Trucchi e astuzie per studenti, genitori e insegnanti
Un manuale pratico, tutto dalla parte dello studente, pieno di indicazioni su come scegliere una scuola, come comportarsi in aula, come gestire le relazioni con gli insegnanti, e poi come studiare, affrontare interrogazioni e verifiche, risollevarsi dalle cadute, superare l'ansia da prestazione e soprattutto a non farsi bocciare. Dedicato a studenti, professori e genitori, il libro è scritto da un'insegnante di scuola superiore e da Matteo Rampin, autore e psicoterapeuta affermato. Vi si impara a evitare le trappole più comuni del mondo scolastico, a considerare l'istruzione un'opportunità irripetibile e la scuola una palestra di vita, e a sviluppare i talenti scommettendo sulla cultura e sull'organo oggi più trascurato: il cervello. -
Solo un po' di follia
Il tempo passa inesorabile per i protagonisti di questi due racconti, perennemente in bilico tra amari ricordi e velati rimpianti. Canali indaga tra le pieghe dei sentimenti più profondi per raccontare l'eterna e vana ricerca della felicità, il quotidiano tentativo di trovare un equilibrio fra realtà alienante e lucida follia. -
Adozione e bambini senza famiglia. Le iniziative dell'Anfaa
Gli articoli di Santanera qui raccolti ben esprimono la nascita di una nuova cultura, fino alla riforma di legge del 1983 quasi del tutto assente in Italia, ""dalla parte dei minori"""". Una testimonianza preziosa, ma pure una notevolissima capacità di intervento e di incidenza sulla crescita di tale cultura, per lungo tempo rifiutata ed osteggiata. E significativi appaiono i riferimenti alle difficoltà di elaborare una nuova disciplina sull'adozione legittimante di minori, al lungo ed accidentato iter parlamentare e alle problematiche interpretative del primo periodo di vigenza della legge. È importante conoscere la """"storia"""" dell'adozione e la nascita di una cultura militante in opposizione ad ogni forma di emarginazione, soprattutto per comprendere meglio la realtà dell'oggi, in funzione delle battaglie di oggi e di domani."" -
Organismi cedevoli
Una raccolta poetica come precoce testamento che non allude però, ad una fine: è un punto fermo, la poesia, da cui ripartire. Scrive nella Prefazione Mauro Marino: ""Versi corti, scanditi dall'accapo, disegnano la pagina. Parole freccia attraversano il vuoto, fanno scortico nell'ossessione del nulla. Vetrugno come un soldato costruisce barricate di parole... La poesia svela, dice mancanze. Non c'è tregua per chi si alleva sensibile con i nervi accesi nella danza della vita... C'è da cercare, da fortificare l'innocenza: viene la paura, scontiamo patimenti, osiamo, ci facciamo clandestini, nascondiamo il coraggio e lo proviamo, continuamente lo proviamo, certi, nell'angolo degli esiti... diamo misura, ordine al verbo, inventiamo un codice all'irrequietezza""""."" -
Il ventriloquo. Sofista e filosofo
Prendendo come pretesto il ""Sofista"""" di Platone, con un procedere che senza dubbio si inserisce a pieno titolo nell'ambito della proposta """"decostruttiva"""", Jean-Luc Nancy abbozza e preannuncia temi e concetti che si ritroveranno successivamente nei testi fondamentali del suo pensiero maturo. """"Il ventriloquo"""", in questo senso, si rivela come un momento di grande rilevanza ai fini della comprensione del percorso intellettuale del grande filosofo francese."" -
Barafonda
Cosa accade se uno la vita se la inventa? Lo sa bene Franco Botteghi, stimato medico pediatra, che per trent'anni ha esercitato abusivamente la professione in Italia e in Africa. O meglio lo scoprirà quando per un'infelice coincidenza il suo imbroglio sarà smascherato. Cambia tutto, le prospettive, gli affetti. La moglie Camilla gli chiude la porta in faccia e lo mette in cattiva luce davanti ai tre figli. Il carcere, la sistemazione nella piccola e malmessa casetta ereditata dalla madre tra il fiume e il mare. E bisogna trovare di cosa vivere ora che il medico non lo può più fare. Per fortuna ci sono i vicini di casa, una coppia di algerini con un cuore grande e tanti figli, e Jelena, donna slava scampata ai massacri del suo paese, che ama Franco nonostante il suo razzismo e un brutto carattere, spesso, quasi sempre, peggiorato dall'alcol. Forse la vita si può inventare un'altra volta. Oppure no, che con la malattia le bugie non funzionano. Una storia dura, scomoda, poetica, ironica, per raccontare i piccoli e grandi mali del nostro tempo. Michele Marziani con la sua scrittura lieve, ma per certi versi chirurgica, fa sorridere o commuovere, dice le cose come sono senza retorica e giri di parole. Accetta la contraddizione e l'irrisolvibile, anche nel linguaggio.