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La tecnologia dell'insegnamento
«Parafrasando Benedetto Croce, che si chiedeva cosa fosse vivo e cosa fosse morto di Hegel, al momento di ristampare questo classico della letteratura pedagogica, potremmo chiederci cosa sia vivo e cosa sia morto di Skinner […]. La nostra ipotesi è che la risposta sia l’indicazione che proprio a proposito di Hegel ha dato Kojève: non è vivo il sistema, ma le singole intuizioni di cui quasi ogni pagina del grande filosofo è ricca. Letto in questo modo, Technology of Teaching a cinquant’anni dalla sua prima edizione americana si rivela ricco di spunti e dimostra di aver anticipato molte questioni del dibattito attuale sull’insegnamento e la formazione, il digitale e le sue ricadute didattiche». -
La sete generativa. Ermeneutiche pedagogiche e percorsi formativi
La sete generativa - il bisogno dell'altro, il desiderio di comunicare - come categoria chiave dell'educazione nell'età postmoderna è una esperienza fondativa che sfida ogni persona a guardarsi dentro, a diventare consapevole dei bisogni, dei desideri, delle fragilità personali. La sete conduce lungo un percorso che all'inizio è deserto, che spoglia di ogni certezza e immette in una povertà radicale che obbliga a tornare all'essenziale. Solo quando la sete diventa generativa inizia un vero percorso di crescita, un cammino dal deserto all'acqua, dalla solitudine alla relazione, dal limite alla libertà. La sete è, insieme, una esperienza formativa e un esercizio ermeneutico: interpretare sé, per vivere con gli altri, comprendendo il mondo. -
Dalle communities alle comunità. Commenti al messaggio di papa Francesco per la 53ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. Con una sezione di schede operative
Per il quarto anno consecutivo studiosi e professionisti della comunicazione approfondiscono il messaggio di papa Francesco per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali: ""Siamo membra gli uni degli altri"""" (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana. I commenti offrono una pluralità di sguardi (socio-culturale, letterario, filosofico, semiotico, etico, giornalistico, teologico, pedagogico) e approcci per comprendere appieno la riflessione del papa, il suo invito a saper abitare con passo sicuro e responsabile lo scenario attuale. Il volume è arricchito da strumenti per aiutare famiglie, educatori, insegnanti e animatori a """"tradurre"""" il corpus del messaggio in pratiche pastorali."" -
Edith Stein. Una rosa d'inverno
Il film scritto e diretto da Joshua Sinclair racconta l'itinerario culturale e umano di Edith Stein, la grande intellettuale assassinata ad Auschwitz dai nazisti e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1998. Nelle pagine della sceneggiatura, accompagnate dalle fotografie di Vittorio Storaro, emergono la spiritualità, l'umanità e il travaglio interiore della protagonista, il ""passaggio"""" al cattolicesimo e la consapevolezza di appartenere al popolo ebraico e a quello cristiano. L'introduzione di Francesco Alfieri documenta l'accuratezza filologica del testo di Sinclair e la sua coerenza con i principi alla base del pensiero filosofico e pedagogico di Edith Stein: la centralità della persona e la ricerca della verità nella apertura alla relazione e alla alterità. «Dalla oscurità alla luce, dal nero... al bianco, donando una tonalità cromatica a ognuno dei momenti della vita di Edith Stein. Rosso/Arancio/Giallo/Verde/Azzurro/Indaco/Violetto... dal corpo allo spirito» (Vittorio Storaro). Prefazione di Friedrich-Wilhelm von Herrmann."" -
Capitale algoritmico. Cinque dispositivi postmediali (più uno)
Cosa facciamo oggi con le immagini? E soprattutto, che cosa le immagini fanno con noi e di noi? Questo libro cerca una risposta mediante l'analisi di cinque dispositivi (più uno): gli smart glasses, le camere a campo di luce, i visori notturni, la realtà aumentata, le reti neurali e la fotomicrografia elettronico-digitale. Le immagini computazionali, chiamate in queste pagine algoritmi, nascono dalla connessione di risorse appartenenti alla economia politica della luce e del visuale con quelle proprie dell'economia della informazione e dei dati. Algoritmi che sono, insieme, oggetti e strumenti della produzione, estrazione e distribuzione delle risorse comuni, al punto che ""capitale algoritmico"""" è il nome il più appropriato per definire i tratti costitutivi della società post-mediale."" -
Malato, ma non troppo (con La formula dell'umana felicità)
Riflessioni semiserie — con racconti, aneddoti, consigli — sulla vita dell'ammalato in ospedale o in luogo di cura. Ritratti di una commedia umanissima, a volte involontariamente comica, dove tutti possiamo riconoscerci: l'attesa in ambulatorio, il vicino di letto e la sua sopportazione, le reazioni più diverse alla diagnosi, la cura e i suoi luoghi (il bar, una libreria!), i dottori che si incontrano e loro stramberie. Uno sguardo sui momenti centrali di ogni vita — la salute, la malattia, la cura — suggerendo che potrebbe addirittura esistere una formula per l'umana felicità, raggiungibile da tutti, malati compresi. Un libro che, mettendo di buonumore chi lo legge, aiuta a guarire. Da leggere da soli o in compagnia. E dove capita. -
Disciplina contrattuale del mercato e decisione robotica
Il contratto è la più potente categoria giuridica, perché dà forma alla libertà d’impresa. I saggi raccolti in questo volume sono dedicati specificamente alle varianti tra tipicità ed atipicità che l’autonomia contrattuale ha coltivato in stretto raccordo con lo sviluppo, soprattutto negli ultimi due decenni, dei mercati della finanza e dell’energia. Il contratto inizia ad innervare anche la funzione di controllo e di sanzione delle autorità, come nei casi dell’autorizzazione con impegni negoziata dall’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato e della gestione pattizia dell’illecito, in ambito bancario e finanziario. Una nuova frontiera è alimentata dagli scambi automatizzati da sistemi robotici e di intelligenza artificiale, nei quali le rigide categorie del diritto civile e commerciale sono destinate ad essere scosse nella loro certezza di tipicità. Infine, e stiamo parlando dei giorni che stiamo vivendo, la debolezza dei sistemi sovrani, in particolare europei, sembra volersi affidare alla flessibilità degli strumenti contrattuali del diritto privato del mercato per rinvenire soluzioni innovative alla crisi economica e finanziaria indotta dall’emergenza pandemica, come dimostra la vicenda del Meccanismo europeo di stabilità (MES). -
Manzoni tra Mosca e Kiev. I promessi sposi e il mistero della storia
La lettura è un’esperienza esaltante e misteriosa, che si scopre quando un testo rivela la sua struttura profonda, fatta di nessi: non si finisce mai di conoscere l’altro e di capire il senso delle sue parole. Leggendo I promessi sposi tra Mosca e Kiev, ci accorgiamo che in ogni evento, in ogni nome e personaggio, in ogni parola sta un senso misterioso che spetta a ciascuno scoprire. Tutto confluisce in una Verità religiosa ed esistenziale che Manzoni non ha voluto rimanesse nascosta e ha deciso di dare alla luce: una Verità che si è resa visibile nel romanzo, nei drammi della vita dei singoli e della storia universale, tra soprusi e riscatto, tra eresia, perdizione e salvezza. Il capolavoro di Manzoni, incontrando la Bibbia e Dostoevskij, diventa un breviario per giudicare la storia e per guidare le scelte di vita di quanti si mettano in dialogo con il testo, soggetto vivo che il lettore può ascoltare e intendere secondo l’unicità del proprio essere. -
Novecento pedagogico e nuovo millennio
Il volume offre un grande affresco sulla pedagogia del Novecento nelle sue varie articolazioni a partire dall'affermarsi della civiltà moderna: il movimento per l'educazione nuova, la pedagogia idealista e marxista, quella cattolica e quella della crisi, per finire con la nascita delle scienze dell'educazione. La prospettiva internazionale con cui l'autore guarda agli eventi della travagliata storia novecentesca si intreccia con la ricostruzione dei dibattiti italiani e le tesi dei principali protagonisti che li hanno animati, fra i quali Ardigò, Montessori, Gentile, Gramsci, le sorelle Agazzi. Con particolare attenzione viene seguita la transizione di metà Novecento contraddistinta dal graduale esaurirsi delle spinte puerocentriche e dall'emergere di nuove impostazioni psico e socio-pedagogiche fortemente declinate in senso funzionalistico. Un'ampia appendice sulla cultura educativa nel mondo nei primi due decenni del nuovo millennio arricchisce un'opera che costituisce ormai un classico della storiografia pedagogica del nostro Paese. -
Platone. Nuova ediz.
Platone mostra, nei passi del Fedro e della Lettera settima sulla comunicazione scritta, di voler mantenere anche nei dialoghi l'atteggiamento maieutico di Socrate. Per portare il lettore non a imparare, ma a fare filosofia attraverso uno strumento non dialogico come lo scritto, Platone, da una parte, provoca, allude, problematizza, offre «un importante gioco», come egli stesso definisce lo scritto filosofico, dall'altra, propone un atteggiamento multifocale: la realtà è uni-molteplice, un insieme di relazioni che quindi devono essere indagate da diversi punti di vista. Tale approccio è stato interpretato in modi contrapposti, dando luogo a un dibattito infinito e improduttivo. La visione unitaria e innovativa della filosofia platonica proposta in questo saggio costituisce un importante contributo per superare questa impasse. -
Disegni-amo. Manuale per disegnare, progettare, costruire. Nuova ediz.
Il disegno tracciato è un linguaggio globale. Tutto il volume, volutamente finalizzato alla didattica per il disegno, si sviluppa proprio da questo concetto, proponendo indicazioni pratiche, tavole in bianco e nero e a colori, esercitazioni guidate. In un'epoca virtuale e digitale, il disegno a mano libera con l'ausilio di uno strumento elementare come la matita è lo strumento di comunicazione che il genere umano usa perfino inconsciamente. Nato con la collaborazione dei docenti di Disegno afferenti all'organico del Dipartimento DICATAM di Brescia, il volume intende omaggiare le figure del Prof. Gaspare de Fiore e del Prof. Valentino Volta, che hanno saputo dare l'avvio ad una consolidata Scuola di Disegno per l'Ateneo. -
I monoteismi. Tra scrittura e violenza
Tra le grandi religioni ""universali"""", i monoteismi — Ebraismo, Cristianesimo e, assai più tardi, l'Islam — sono le sole religioni del Libro sorte in periodi in cui la scrittura, nata in Mesopotamia nel IV-III millennio a.C., si era già stabilmente affermata nel Medio (ed Estremo) Oriente. I loro sistemi dottrinali, fondati sulla scrittura, sulla bipolarità vero/falso (la cosiddetta """"distinzione mosaica"""" secondo J. Assmann) e la sua stabilità nel tempo che legittimava l'esistenza di un Dio uno e unico all'origine delle rispettive Rivelazioni, trovarono in questo duplice e irriducibile paradigma la fonte dei conflitti triangolari tra i rispettivi sistemi religiosi e politici che hanno costellato la storia nel lungo periodo. Il tragico evento che nel 2001 ebbe come protagoniste le Twin Towers, appare come il dato e il simbolo contemporaneo di come nel pieno della modernità tali conflitti abbiano raggiunto un livello di drammaticità che appare tuttora di """"non ritorno""""."" -
Elogio dell'educazione lenta. Nuova ediz.
I movimenti che sostengono l'importanza della lentezza propongono alternative all'accelerazione che condiziona la nostra vita nel modo di mangiare, di spostarci da un luogo all'altro, di interagire con gli altri... La velocità ci toglie il senso delle cose, spingendoci verso una società nevrotica e spersonalizzata. Di più, prima e più rapidamente non sono sinonimi di meglio. Applicare queste affermazioni anche alla scuola e all'educazione è una delle questioni che l'autore affronta, con l'intenzione di dare un senso alla diversità dei ritmi di apprendimento: educare alla lentezza significa adattare la velocità al momento educativo e alla persona. -
Risonanza e vita buona. Educazione e capitalismo accelerato. Conversazioni con Nathanaël Wallenhorst
Per interpretare il nostro sistema sociale è necessario ricorrere, secondo Hartmut Rosa, alla categoria di accelerazione che, innescata e sostenuta dalla competitività, genera l'esperienza che ognuno di noi fa di sentirsi costantemente in ritardo su tutto, portando a una sorta di alienazione autoinferta per l'iniziativa di prolungarsi da soli il tempo lavorativo. È proprio attraverso il dinamismo incessante della crescita che il sistema capitalistico cerca la sua stabilità. Sembra non vi sia alternativa al correre, al produrre, alla prestazione: che fare? Rallentare? Accelerare? Rosa individua una terza via nel concetto di risonanza: risuonare con il mondo e con l'altro significa ascoltare entrambi perché ci parlano, senza ridurli a qualcosa da trasformare secondo le nostre esigenze. Educare alla risonanza – nella scuola – significa educare alla cittadinanza, alla sostenibilità, alla vita buona. -
Nietzsche
Nietzsche è il filosofo diviso tra l'attitudine alla critica e lo sforzo di costruire un “sistema”, tra la passione per la verità e il fascino della maschera, tra l'ammirazione e la contestazione del patrimonio culturale dell'Europa. Emblema di tale ambiguità è il suo complesso rapporto con il cristianesimo, che per un verso produce una violenta polemica, per un altro il confronto costante con i suoi temi essenziali, fino all'immedesimazione paradossale e tormentata con la figura dell'Uomo-Dio messo in croce. Una presentazione complessiva dell'opera di Nietzsche, nel suo stretto rapporto fra il pensiero e il vissuto, rigorosamente basata sui testi e intesa a valutarne con equilibrio la grandezza e i limiti. -
I linguaggi non lineari nella scena e nella didattica
Nadia Carlomagno è professoressa associata di Pedagogia sperimentale all'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove è responsabile scientifica dell'International Research Group Education: “BioEducational Embodied Research on Performing Activities” (BErPa). Nella stessa università ha ideato e dirige il Master di I livello in “Teatro, pedagogia e didattica. Metodi, tecniche e pratiche delle arti sceniche” e il Master di II livello in “Arti performative. Teatro, pedagogia e didattica. Metodi, tecniche e pratiche delle arti performative”. Un percorso di scavo e di “sconfinamento” nell'azione creativa, tra approcci e orizzonti formativi diversi: pedagogisti, studiosi, drammaturghi, registi, attori e danzatori riflettono sui linguaggi non lineari della comunicazione, della didattica e dell'arte. Un confronto attivo tra arte e scienza, attraverso una narrazione della differenza e dell'unicità, per favorire il cambiamento dei processi di insegnamento e di apprendimento. Contributi di: Nadia Carlomagno, Dario Tomasello, Salvatore Margiotta, Delfina Stella, Pier Cesare Rivoltella, Marco Martinelli, Mimmo Cuticchio, Guido Di Palma. -
Le sfide della sostenibilità. Cultura, etiche e tecnologie
Affrontare il tema della sostenibilità nelle sue ragioni profonde significa esplicitare i valori che devono indirizzare i comportamenti dei tanti soggetti coinvolti. È in questo orizzonte che si pongono i saggi, qui raccolti, di alcuni dei maggiori specialisti: dal versante scientifico a quello filosofico, da quello teologico a quello delle etiche, laiche e religiose, e della responsabilità, per approdare a riflessioni di natura macroeconomica circa i vincoli e le resistenze che frenano l'adozione di programmi più ambiziosi di transizione ambientale. Emergono le possibilità e le tensioni tra progresso tecnologico e modelli sociali: domande che aiutano il lettore a orientarsi su questioni di vita individuale, collettiva e intergenerazionale. Roberto Saccone, Prefazione Maurizio Faroni e Filippo Perrini, Introduzione Roberto Battiston, Le sfide etiche e sociali del cambiamento climatico Gaël Giraud, Transizione ecologica: utopia o progetto? Salvatore Natoli, Oltre l'antropocene. Un nuovo modo di abitare la terra Bruno Forte, Per un'etica e una spiritualità ecologiche. Alla luce della Laudato si' di Papa Francesco Giuliano Sansonetti, Per un'etica della responsabilità Carlo Bellavite Pellegrini, Le nuove sfide ambientali e sociali dell'impresa -
I piccoli segreti della natura. Ediz. a colori
Solleva le finestrelle e scopri i segreti della Natura! Un libro da toccare, leggere e scoprire, con tante finestrelle da sollevare e che svelerà ai più piccoli i segreti della Natura! Età di lettura: da 3 anni. -
Il mio amico brachiosauro. Il dinosauro più grande. Ediz. a colori
Cosa ci fa un brachiosauro nel giardino di una casa? Guarda che collo lunghissimo e che coda gigantesca! Mangia tantissima erba, un prato non gli basta,ed è così alto che quasi può guardare le stelle e la luna da vicino... ma è un mio grande amico e insieme viviamo fantastiche avventure! Cosa aspetti? Vieni con noi e scoprirai il meraviglioso mondo dei dinosauri. Il libro contiene una guida suibrachiosauri con curiosità, caratteristiche e tante interessanti informazioni! Una divertente favola che racconta l’amicizia tra un bambino e un dinosauro. Un racconto scritto in maniera semplice e chiara, con colorate illustrazioni, per insegnare ai più piccoli il piacere della lettura. Età di lettura: da 4 anni. -
Il mio amico stegosauro. Il dinosauro più simpatico. Ediz. a colori
Cosa ci fa uno stegosauro nel giardino di una casa? Guarda che cresta ha sulla schiena, sembra quasi un drago! È goloso di erba e piante ma gliene servono tante per avere la pancia piena! La sua testa è molto piccola ma sulla coda ha enormi aculei che gli servono per difendersi e per spaventare i nemici... ma è un mio grande amico e insieme viviamo fantastiche avventure! Cosa aspetti? Vieni con noi e scoprirai il meraviglioso mondo dei dinosauri! Il libro contiene una guida sugli stegosauri con curiosità, caratteristiche e tante interessanti informazioni! Una divertente favola che racconta l’amicizia tra un bambino e un dinosauro. Un racconto scritto in maniera semplice e chiara, con colorate illustrazioni, per insegnare ai più piccoli il piacere della lettura. Età di lettura: da 4 anni.