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Caro papa, libraci dal male. Lettere a papa Francesco di bambini e ragazzi d'Italia
"Il lettore sarà sorpreso dalla qualità del libro, dalla densità di queste pagine, capaci di rappresentare con particolare efficacia alcuni dei problemi oggi al centro di molte tensioni della nostra vita etica, religiosa e sociale. Fra Michele mette in ordine una serie di lettere che bambini e ragazzi dei nostri giorni inviano a papa Francesco, e tutte hanno la virtù di affrontare molti dei temi che inquietano i fedeli e la Chiesa: la quale, secondo che pensano i cattolici più aperti, pare non sappia liberarsi dai rigori di una dogmatica conservatrice, generatrice - essi sostengono - di sofferenze per gli uomini e le donne dei nostri giorni, le cui ansie e speranze e attese sono come raggelate dall'autoritarismo della parte conservatrice della Chiesa Cattolica. Proprio questi problemi costituiscono il cuore di queste lettere, nelle quali passano, tra l'altro, gli esami genetici pre-impianto, l'aborto e l'obiezione di coscienza; il celibato dei preti, le famiglie gay e l'adozione dei figli; la buona morte; il diritto alla maternità e paternità delle coppie sterili... I lettori apprezzeranno l'ampia prospettazione dei temi."""" (R.C.)" -
Rata Nece Biti. La guerra non ci sarà. Con DVD
Nessuna inquadratura di ""Rata nece biti"""" è stata """"scelta"""" da noi. I luoghi in cui sono state girate le """"interviste"""" sono tutti luoghi in cui ci siamo trovati casualmente insieme ai protagonisti, oppure scelti dai personaggi stessi, come luoghi significativi per loro. L'atteggiamento di Daniele era quello di un regista che era lì per ascoltare le persone e non per farsi dire ciò che voleva sentirsi dire (o per vedere ciò che lui voleva vedere). Se """"manca"""" una manipolazione dello spazio, una costruzione sul luogo dell'inquadratura, è perché l'inquadratura è stata """"costruita"""" nel tempo..."" -
La fiera delle parole
Hiroyuki e Yūko hanno vent’anni quando si incontrano al campus della loro università. È il 1980. Da una parte c’è lei: forbita e diretta; impaziente, spigliata e sfuggente. Dall’altra, invece, c’è lui: cauto e paziente; ondivago e insicuro. Entrambi fanno della lotta con le parole il loro mestiere, seppure in modo diverso: lei come interprete simultanea e lui come traduttore di romanzi. Sempre in giro per il mondo, divisa tra una conferenza e l’altra, Yūko è uno spirito libero indomabile. Hiroyuki, invece, si rintana nel suo studio, alla ricerca di frasi e termini appropriati per le sue traduzioni. L’antitesi caratteriale, che si riflette nelle rispettive scelte professionali, farà nascere un profondo e indissolubile sentimento d’amore tra i due protagonisti. Ciononostante, le loro strade si divideranno e si incroceranno più volte, fino all’epilogo inatteso… -
Ciò che i Vangeli apocrifi possono aggiungere alla comprensione di Cristo
“Due realtà mi furono gradite nella mia esistenza, l’Amore di Cristo sopra di me e l’orgasmo della Donna sotto di me. Il mio Spirito in Cristo è lo stesso Spirito di Cristo.” Qual è l’importanza dei Vangeli Apocrifi? Forse il modo migliore di accostarsi ai Vangeli Apocrifi non è tanto quello di stabilire se siano veri o falsi, eretici o non, quanto piuttosto partire dalla domanda se essi possano aggiungere qualcosa rispetto ai Vangeli Canonici nella comprensione del Cristo in sé o della sua opera salvifica. Mentre su questo aspetto pare che essi non aggiungono veramente nulla, non si può non ammettere una loro utilità nella comprensione di ciò che Cristo ha fatto per noi, quindi del senso stesso dell’opera soteriologica che il Vangelo di Filippo identifica nella riunione d’amore in Cristo fra Uomo e Donna, che erano stati separati fin dalla perdita del Paradiso Terrestre, cancellando per sempre l’ostilità inconscia fra i due sessi, vero scopo della Loggia Tenebri. La conclusione di questa riflessione è allora se non sia il caso di operare una revisione, dopo 1800 anni, del Canone biblico, che includa testi ritrovati solo di recente ma comunque citati dai Padri. -
Il dragone rosso
È una notte come tutte le altre, quando la vita del giovane cavaliere viene sconvolta dal terrificante attacco del drago. Poi è solo una lotta contro il tempo per portare in salvo la sua amata principessa. è una strada irta di pericoli, e a rendere il percorso ancor più difficile... Età di lettura: da 12 anni. -
Biancaneve. Puzzle delle fiabe. Ediz. a colori
Testi semplici scritti in stampatello maiuscolo, immagini accattivanti e puzzle accompagnano i più piccini nel fantastico mondo delle fiabe. Età di lettura: da 4 anni. -
Manuale di pesca in apnea
Questo libro nasce dall’esperienza di oltre 40 anni di attività. Nel tempo di una apnea è possibile vivere la più imprevedibile delle avventure, ma si deve farsi trovare pronti, conoscere le tecniche, gli strumenti, imparare a osservare, per non perdere l’occasione.rnIn modo semplice e chiaro, è un percorso che indica da dove partire e come giungere al proprio obiettivo: per ottenere il risultato ogni azione deve essere collocata in un contesto preciso, in cui lo spirito di osservazione e lo studio dei piccoli dettagli si rivelano determinanti. -
L'anfiteatro di Taranto. Da «Coliseo» nel 1574 a Parcheggio nel 2009. La sua scomparsa tra memoria storica e delibere comunali
Con questo saggio, Maddalena Girelli Renzulli, ha inteso tracciare il percorso dell’Anfiteatro di Taranto che da gigante di pietra che sovrastava il vicino castello, diventa, nel tempo, un rudere insignificante. Da una lettura coinvolgente delle fonti emerge che Taranto aveva “il Coliseo”, ed è oggi deprimente constatare che “il coliseo” è ridotto ad un mozzicone di pietra all’interno del parcheggio di Piazza Anfiteatro, un tempo certamente cavea e arena dell’Anfiteatro stesso. La impostazione cronologica è articolata in tre sezioni, facendo riferimento alle fonti più varie, dalle testimonianze degli storici locali a quelle dei viaggiatori europei che numerosi visitano la città tra ’700 e ’800, alle fonti archeologiche, agli atti ufficiali emessi dal Decurionato prima dell’Unità d’Italia e dal Consiglio Comunale dopo, Delibere Consiliari e di Giunta, alle fonti bibliografiche, nonché a giornali e riviste d’epoca e recenti. -
Dalla scultura alla rappresentazione spaziale della famiglia. Trasmissione transgenerazionale, evocazioni, emozioni nella formazione e in psicoterapia
Scopo del volume è quello di presentare la tecnica della ""scultura della famiglia"""", dalla sua nascita al suo attuale sviluppo, che la connota come """"rappresentazione spaziale della famiglia"""". È su questo innovativo metodo che gli autori si soffermano, descrivendo la sostanziale differenza tra la """"scultura della famiglia"""", che nell'ambito terapeutico si limita a modellare i corpi dei personaggi in gioco, e quella dichiarata come """"rappresentazione spaziale della famiglia"""", nella quale invece la tecnica si accentra sulla dimensione spazio-temporale di questi ultimi."" -
Acquisizione ostile. Birds of prey
Le Birds of prey sono un gruppo tutto al femminile che, da tempo, svolge azioni sotto copertura grazie soprattutto alla sapiente abilità strategica di Barbara Gordon/Oracolo. La squadra è stata creata negli anni '90 da Chuck Dixon e ha conosciuto diverse incarnazioni, anche se le componenti fisse del team sono in genere la stessa Barbara, Cacciatrice e Black Canary. Questo manipolo di vigilanti in gonnella spesso agisce al limite della legalità, svolgendo attività che le costringono a ""sporcarsi le mani"""" e a contrastare in maniera decisa un mondo criminale subdolo e poco considerato dagli altri eroi. Recentemente si sono uniti ai ranghi delle """"Predatrici"""" anche Falco e Colomba, Lady Blackhawk e diverse """"guest star"""" di rilievo."" -
Il re degli anabattisti. Storia di una rivoluzione moderna
Una strana e pericolosa eresia conquista i cuori dietro le mura di Münster, Germania. Il Papa è l'Anticristo, il battesimo dei bambini è un obbrobrio e ""un cristiano non deve possedere denaro: il suo argento, e il suo oro appartengono a ognuno"""" - così afferma Rothmann, uno dei più ascoltati predicatori di quella cittadina tedesca. """"Secondo la profezia di Zaccaria"""" gli eretici di Münster - chiamati Anabattisti - hanno suddiviso la città in tre parti e hanno dato inizio alla purificazione cambiando nome alle strade; hanno anche proclamato un profeta, originario di Leida: Jan Matthys """"inviato come Enoch..."""". Alla sua morte succede Bockelson che diventerà presto il padrone della città, il Re degli anabattisti. Ma il suo regno, che durerà un anno e mezzo circa, sarà sanguinario e folle. Caratterizzata dalla comunione dei beni e delle donne e da una repressione sanguinaria contro chi mette in dubbio la parola e l'autorità del re-profeta, questa vicenda può essere considerata il primo grande esperimento di trasformazione sociale rivoluzionaria compiuto nell'Occidente. Ne è convinto Reck-Malleczewen, che in questo saggio storico tratteggia sconvolgimenti e orrori che hanno caratterizzato la storia rivoluzionaria di Münster e soprattutto la sua sanguinosa repressione."" -
Declino e caduta dell'impero romano. Ediz. integrale. Vol. 6
Lo sguardo posteriore, ma profondo di uno storico che sa fare i conti con l'intera epopea della romanità. Fatti, economia, diritto e cultura, questo monumentale lavoro di ricostruzione e racconto si confronta con la civiltà della grande Roma, per scoprire punti di vista nuovi, pragmatici e fecondi. ""Declino e caduta dell'Impero romano"""" ci offre un metodo storico ricco di insegnamenti e un nuovo senso critico per l'osservazione della nostra stessa realtà. Questo lavoro rappresenta la summa degli studi di Gibbon e un autentico autoritratto della mentalità settecentesca che lo rendono un'opera imprescindibile ancora oggi."" -
8 settembre 1943. L'Italia allo sbando e gli alleati
L'8 settembre l'Italia proclama l'armistizio con gli alleati. Le vicende cruciali del secondo conflitto mondiale subiscono un'accelerazione. Ma cosa accade nelle città e nella società italiana? Norman Kogan ha vissuto in Italia quella stagione di confusione e nuove energie. I documenti, i fatti, la piccola e grande storia economica di un Paese che ritrovava una collocazione nello scacchiere mondiale, con le ferite del nazifascismo ancora aperte, sono al centro di questa ricostruzione. Un libro sia rigoroso che sentito, sia di storia che di partecipazione al dramma di una società da ricostruire. -
Nagasaki la bomba dimenticata. La seconda immensa strage dopo Hiroshima
Questa è una testimonianza di coloro che patirono quel drammatico evento e che ricordano. Due bombe, due bombe di un genere molto speciale, furono sganciate su Hiroshima, divenuta simbolo dell'orrore atomico, e Nagasaki che, passata in secondo piano, purtroppo nulla ebbe di meno tragico rispetto alla prima. Operazione militare di estrema drammaticità e dalle conseguenze politiche decisive, la ""Missione speciale n. 16"""" viene ricordata dai superstiti, alcuni dei quali perseguitati dai compatrioti superstiziosi e ignorati dal proprio governo, in un racconto che tenta di tenerne viva la memoria."" -
Demenza digitale. Come la nuova tecnologia ci rende stupidi
Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli?rnrnSenza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l’uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all’ammasso. E intanto la lobby delle società di software promuove e pubblicizza gli esiti straordinari delle ultime ricerche in base alle quali, grazie all’uso della tecnologia, i nostri figli saranno destinati a un radioso futuro ricco di successi. Ma se questo nuovo mondo non fosse poi il migliore dei mondi possibili? Se gli interessi economici in gioco tendessero a sminuire, se non a occultare, i risultati di altre ricerche che vanno in direzione diametralmente opposta? Sulla base di tali studi, che l’autore analizza in questo libro documentatissimo e appassionato, è lecito lanciare un allarme generale: i media digitali in realtà rischiano di indebolire corpo e mente nostri e dei nostri figli. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare, navigare su Google… finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi. L’uso sempre più intensivo di smartphone e computer scoraggia lo studio e l’apprendimento e, viceversa, incoraggia i nostri ragazzi a restare per ore davanti a uno schermo. Per non parlare dei social, che regalano surrogati tossici di amicizie vere, indebolendo la capacità di socializzare nella realtà e favorendo l’insorgere di forme depressive. Manfred Spitzer mette politici, intellettuali, genitori, cittadini di fronte a questo scenario: è veramente quello che vogliamo per noi e per i nostri figli? -
L' educazione per la democrazia. Studi su John Dewey
Il pensiero di John Dewey considerato giustamente ""a ragnatela"""" ha molte direzioni di senso ma un'unica prospettiva. Convinto di questo dopo anni di studi e di pubblicazioni sull'argomento l'autore di questo contributo ha cercato, attraverso vari studi legati da una comune finalità, di scavare in profondità il significato dell'educazione nel pensiero del filosofo americano. L'idea della sua ricerca al riguardo è la netta affermazione che senza comprendere fino in fondo il ruolo culturale dell'educazione non è possibile comprendere né la filosofia, né la teoria politica della democrazia del filosofo americano. Partendo dalle interpretazioni più significative di Richard Rorty e Larry Hickman, l'autore prima attraverso uno sguardo di insieme al percorso del filosofo americano, e poi con un'analisi dettagliata e vissuta dei testi più significativi della teoria educativa deweyana, da """"Democracy and Education"""" a """"The Sources of a Science of Education"""" ha cercato di focalizzare il rapporto educazione democrazia in John Dewey. Quello che si riesce a cogliere da queste pagine è la difficile concezione """"naturale"""" dell'educazione e della democrazia che rappresentano l'utopia possibile del pensiero deweyano, affascinante da riscoprire nella sua autenticità e fondamentale per comprendere i malesseri e le sfide d società globale contemporanea."" -
In ascolto dei «senza voce». Formarsi a distinguere concezioni e pratiche formative giuste e ingiuste
Ogni volta che non si dà ascolto né voce a qualcuno e/o a qualche gruppo di persone, c’è il rischio di coprire anche l’ingiustizia e la violenza a loro inflitte. In questa situazione, chi è derubato della parola non solo subisce un danno, che può essere tanto grave da coincidere anche con la perdita della propria vita, ma rischia anche di essere biasimato, considerato colpevole, di essere indotto a vergognarsi per “essere” (in realtà: essere diventato) il bersaglio della prepotenza altrui. Questa condizione di inferiorità, di minorità acquisita, lo costringe a non avere più “voce in capitolo”, a non essere più considerato una fonte attendibile, ma, anzi, a essere disprezzato. Lo porta a vivere senza diritto di parola, senza storia e senza narrazione. Tutto ciò comporta un impoverimento dei legami personali e sociali imposto a questo soggetto, un aumento della sfiducia e una diminuzione delle aspettative sulla qualità di relazioni future. Per decostruire queste premesse che impediscono la qualità dell’ascolto, è tempo di integrare nei processi formativi, come in quelli di cura, a qualsiasi titolo, le istanze della giustizia. Formare alla giustizia e alla sua ricerca è possibile solo in una imprescindibile tensione verso una qualità vitale e vivificante della relazione interumana perché proprio e unicamente questa tensione può rendere formativi i rapporti umani. A guardar bene, inoltre, non ascoltare i “senza voce” diventa ovvio, scontato, ma si traduce in una perdita per tutti. Infatti, ascoltare è imprescindibile per dare e ricevere fiducia, per dare e ricevere credito. E poiché ci è possibile scegliere di credere ad alcune comunicazioni e non ad altre, decidiamo, in base a se e a quanto siamo in grado di investigare ciò che prova un’altra persona, di farci un’idea sulle altrui percezioni e concezioni, di fare ipotesi sugli altrui pensieri e visioni del mondo, di “vivere”, anche solo dentro di noi, la condizione dell’altro. E tutto ciò lo facciamo anche immaginando le “voci” altrui. In mancanza di esse, “senza” di esse, anche l’immaginazione di chi ha tolto la voce ad altri subisce un impoverimento, un’atrofizzazione. Rifiutarsi di mettersi nei panni di qualcuno, rinunciare anche solo ad immaginarcisi, cancellare la possibilità di credere di poterlo fare si ripercuote, prima o poi, sistemicamente, anche su chi pratica e contagia ad altri questa stessa limitazione, che si palesa o si paleserà come auto-limitazione. -
Pedagogia in emergenza. Interdisciplinarità ed epistemologia
Il presente lavoro nasce dalle esperienze e dalle discussioni che l'autrice ha vissuto e vive all'interno del Gruppo di Pedagogia dell'Emergenza della SIPED - Società Italiana di Pedagogia. La pedagogia dell'emergenza, intesa come scienza di confine (al contempo, interdisciplinare, intenzionata, prassica, valoriale e laica) lavora in stretta collaborazione con le altre Scienze umane e sociali e principalmente con la sociologia, l'antropologia e la psicologia, le quali, per prime, hanno avviato un'indagine sul tema dell'emergenza come oggetto di ricerca. Il volume ""Pedagogia in emergenza"""", tra l'altro, propone una prima elaborazione degli """"alfabeti"""" di questa scienza in fieri, necessari per leggere e interpretare la complessità delle idee e dei fatti educativi, all'interno dei contesti emergenziali e post emergenziali. Prefazione di Alessandro Vaccarelli."" -
Come costruire un buon comportamento e l'autostima nei bambini
L'intervento psicologico su base scientifica ha subito una rapidissima escalation qualitativa grazie alla diffusione dapprima della Behavior Modification ed in seguito dell'Applied Behavior Analysis. Le ragioni di questo successo, in contesti così particolari e difficili come quello educativo, sono state determinate, oltre che dal rispetto dei fondamenti teorici e metodologici di base, dall'efficacia delle tecniche e delle procedure supportate da migliaia di pubblicazioni scientifiche a livello internazionale in diversi ambiti: ricerca di base, clinica, riabilitazione, organizzazione aziendale, educazione, ecc. È all'interno di questo universo che si colloca il libro ""Come costruire un buon comportamento e l'autostima nei bambini"""" di Henry D. Schlinger, il quale analizza molto attentamente e con un linguaggio molto semplice e ricco di esempi, le procedure utili ad effettuare una corretta diagnosi funzionale (il termine tecnico è assessment), a formulare obiettivi caratterizzati dalla necessaria chiarezza e rilevanza ecologica, a predisporre piani di trattamento nei quali vengono utilizzate procedure dall'efficacia più volte sperimentata. L'insieme di queste procedure viene quindi calato all'interno dei processi educativi propri della famiglia, in cui il genitore è considerato un ingegnere comportamentale, e del mondo scolastico, in cui il docente è considerato come un tecnologo dell'apprendimento. Particolare rilievo viene accordato alla gestione dei comportamenti disadattivi. Il lavoro di Schlinger si distingue per numerose caratteristiche: la sistematicità degli argomenti, il linguaggio chiaro e diretto con il quale illustra i principi e le procedure, ne esamina le basi scientifiche e ne illustra, con numerosi esempi, l'applicazione clinica, educativa e abilitativa. Inoltre, all'interno del testo sono inclusi diversi tipi di compiti di apprendimento, e alla fine di ogni capitolo vengono presentati degli esercizi di autovalutazione grazie ai quali il lettore può verificare il livello del proprio apprendimento. Il suo è davvero un contributo che arricchisce il panorama editoriale italiano, la cui lettura, oltre ad insegnare ai genitori come usare i principi scientifici per costruire un buon comportamento nei loro figli, non può che migliorare il livello professionale di psicologi, operatori della riabilitazione e insegnanti."" -
Bandiere del mondo. Ediz. a colori
La bandiera di un paese è inseparabile dalla sua storia... Scopri in questo libro le bandiere di 197 Stati riconosciute dall'Organizzazione delle Nazioni Unite e presentate in ordine alfabetico. Ogni doppia pagina rappresenta un paese, la sua bandiera, la sua moneta, la sua capitale, il nome e il numero dei suoi abitanti e la sua posizione geografica sul planisfero. Età di lettura: da 8 anni.