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Morte di un'amante. Le inchieste di Nero Wolfe
«Nero Wolfe, l'antitesi del detective hard boiled: un sedentario naturale che pesa cento quaranta chili, non si muove mai dal suo studio e affronta l'indagine solamente con la logica» - dalla prefazione di Stefano Malatestarn«Wolfe, semplicemente, mi piace da matti. E lo leggo e lo rileggo, ogni volta che mi capita l'occasione» - Giancarlo De Cataldorn«Stout scrive bene, racconta benissimo e i suoi romanzi sono coltivati con cura come un fiore raro e raffinato» - Carlo LucarellirnrnrnrnrnQuando Archie Goodwin, braccio destro di Nero Wolfe, si reca nell'appartamento di Isabel Kerr, la scena che si para davanti ai suoi occhi è a dir poco raccapricciante: a un paio di passi dal letto, sul pavimento, c'è il cadavere di una donna in voile e pantofole di pizzo rosa. La faccia rivolta al soffitto, il corpo mostra un profondo taglio sul cranio. Lì accanto, tra la cenere e le cicche sparpagliate sul tappeto, giace l'arma del delitto: un pesante posacenere di marmo.rnInviato sulla scena del crimine da Orrie Cather, l'amico detective ansioso di recuperare alcuni documenti dall'appartamento della donna con cui aveva una relazione clandestina, Archie è l'unico a sapere che, con la morte di Isabel Kerr, Orrie si è tolto una bella spina dal fianco, essendo prossimo al matrimonio con Jill Hardy e trovandosi minacciato dall'amante, che dichiarava di essere in attesa di un figlio da lui. Sprovvisto di un alibi, Orrie viene perciò arrestato dalla polizia con l'accusa di omicidio. A non credere alla sua colpevolezza sono, tuttavia, gli uomini con cui collabora da anni: Freud Durkin, Saul Panzer, Archie Goodwin e, naturalmente, Nero Wolfe, la cui indagine è resa particolarmente difficile dal fatto che nessun altro sembra avere un movente per l'omicidio. -
Un minuto a mezzanotte
La LBA, la Lippert, Buff e Assa, importante agenzia pubblicitaria americana, è nei guai. Il concorso a premi ideato da Louis Dahlmann, un brillante giovanotto dell'agenzia, per la linea di cosmetici Pour Amour della Heery Products Incorporated, rischia di naufragare miseramente. E la colpa è di Dahlmann stesso: durante la cena a New York con i cinque finalisti del concorso, il giovane creativo ha avuto la sconsiderata idea di sventolare davanti a tutti il suo portafogli e di dichiarare che conteneva le risposte alle domande finali. La mattina dopo Dahlmann è stato trovato disteso nel soggiorno del suo appartamento, ucciso con un colpo di pistola al cuore. Nelle tasche aveva tutto, compreso un rotolo di banconote, tranne una cosa: il portafogli con le risposte che valgono un milione di dollari, la posta in palio del concorso. Alla LBA non resta che assumere Wolfe perché trovi il modo di assicurare a ogni costo la regolarità del premio. Un compito, però, impossibile per Wolfe senza scoprire il colpevole della morte di Louis Dahlmann. -
Non abbastanza morta. Le inchieste di Nero Wolfe
"Non abbastanza morta"""" apparve per la prima volta, insieme con """"Trappola esplosiva"""", nel 1944. L'America è in guerra e al numero 918 della 35a di New York accade qualcosa di incredibile. Nero Wolfe non beve più birra, non si cura più delle orchidee né dei deliziosi manicaretti di Fritz Brenner. Alle sette di mattina, sudando copiosamente, va a correre lungo il fiume in compagnia del suo cuoco svizzero. Convinto che il conflitto si risolverebbe in un batter d'occhio, se solo due milioni di americani uccidessero dieci tedeschi a testa, si addestra, con il permesso delle autorità, su un molo, dato che sulla riva i bambini riderebbero di lui. Il compito di occuparsi di Lily Rowan grava perciò soprattutto sulle spalle di Archie Goodwin. Un compito semplice proteggere un'amica di Lily, Ann Amory, da oscure e imprecisate minacce e gradito, visto che Lily ha bei capelli e dita affusolate. Peccato che Ann Amory venga trovata morta con una sciarpa azzurra legata intorno alla gola, la lingua penzoloni e gli occhi che le schizzano fuori dalle orbite. In """"Trappola esplosiva"""", Wolfe, diventato consulente dell'esercito, indaga sulla fine del capitano Cross per conto del colonnello Ryder, che, in una fase cruciale delle indagini, va incontro anche lui alla morte, ucciso da una bomba a mano, un aggeggio rosa posato sulla sua scrivania. Introduzione di Giancarlo De Cataldo." -
Il colpevole, prego. Le inchieste di Nero Wolfe
«Torna il mito Nero Wolfe il detective che ama le orchidee più degli umani e considera il cibo l'unica arte per cui vale la pena esistere» - Il Venerdìrnrnrn«Stout scrive bene, racconta benissimo e i suoi romanzi sono coltivati con cura come un fiore raro e raffinato» - Carlo Lucarellirn«Rex Stout ci lascia una saga indimenticabile, piena di intelligenza e di arguzia, ribollente di satira feroce» - Valerio EvangelistirnrnrnAl mondo non esiste nessuno capace quanto Nero Wolde di rispondere no alla richiesta di un favore. Ma questa volta, a richiedere i servigi del refrettario detective, è il suo vicino di casa, il dottor Vollmer. Da qualche giorno un suo caro amico, lo psichiatra Irwin Ostrow, si trova dinnanzi a un curioso caso: nella clinica in cui lavora si è presentato un giovanotto che, dopo aver detto di chiamarsi Ronald Seaver, non ha voluto parlare di niente tranne che della sua strana psicosi: sangue nelle mani, che continua a vedere pur lavandole in continuazione.rnVollmer ha ritenuto che le soluzioni, per il giovane, fossero due: andare da un chirurgo a farsi amputare le mani o rivolgersi a un investigatore privato per trovare delle risposte.rnQuando Ronald Seaver si presenta al cospetto di Wolfe, l'infallibile detective non esita a scoprire la sua vera identità. L'uomo risponde al nome di Kenneth Meer, braccio destro di Amory Browning, vicepresidente della Continental Air Network, nel cui ufficio due settimane prima ha trovato la morte un certo Peter J. Odell, dilaniato da una bomba dopo aver aperto il cassetto inferiore della scrivania. Un cassetto al cui interno non c'era niente all'infuori di una o più bottiglie di bourbon Ten-Mile-Creek invecchiato di dodici anni... -
La vita moderna
È il 1880 a Parigi e Pierre-Auguste Renoir, i pennelli nella mano destra e l'astuccio ereditato da Claude Monet nella sinistra, è appena giunto sulla terrazza della Maison Fournaise, una locanda amata dagli artisti dove si può mangiare, dormire o affittare una barca. Alphonsine Fournaise, la figlia del padrone della locanda, l'ha condotto fin lì per mostrargli un tratto della Senna dove le due rive offrono un paesaggio incomparabile allo sguardo di un pittore. La blusa a righe e il costume da bagno aderente sulle sue curve procaci, Alphonsine allarga le braccia davanti alla meraviglia che si spalanca non appena scosta la tenda a righe grigie e rosso corallo. Le canoe affiancate lungo la riva spiccano sul verde scuro dell'acqua. Sulla riva orientale una locanda, con i muri bianchi e il tetto di tegole rosse, è illuminata dal sole pomeridiano. Più a valle, un cantiere si allunga sul fiume circondato di barche, e qua e là si vedono case di contadini accoccolate accanto ai loro orti. In che modo Renoir potrebbe ritrarre quel magnifico luogo in cui la città incontra la campagna? Dipingendo alla maniera degli impressionisti una scena da ballo su una delle rive? Oppure una gita in barca con poche, veloci pennellate? Così Susan Vreeland immagina, nelle pagine che seguono, la nascita di una delle opere fondamentali dell'impressionismo, Il pranzo dei canottieri, un quadro in cui Renoir celebra se stesso come il pittore per eccellenza della joie de vivre, del sentimento gioioso della vita. -
Azazel
Una cella di due metri per lato. Una fragile porta di legno sconnessa. Una tavola, con sopra tre pezze di lana e lino, e un tavolino con un calamaio e una vecchia lampada con lo stoppino logoro e la fiamma danzante. A Ipa, il monaco egiziano, non serve altro per vivere nel monastero sulla vecchia strada che collega Aleppo e Antiochia, due città la cui storia ha inizio nella notte dei tempi. È il V secolo, un momento decisivo nella storia della Cristianità. Sono anni di violenza religiosa, di lotte e contrasti feroci, e la fede nel Cristo vuol dire scegliere una fazione, abbattere i propri nemici, e così decidere del proprio stesso destino. Nestorio, Yabba che ha preso Ipa sotto la sua protezione, il venerabile padre con cui a Gerusalemme e Antiochia il monaco ha discusso liberamente dei libri proibiti di Plotino, Ario e degli gnostici, è nella tempesta. Nel 428 d.C. è stato ordinato Vescovo di Costantinopoli e ora, due anni dopo, è accusato di apostasia, la più terribile delle accuse, l'abbandono e il tradimento della fede nel Cristo. Il Patriarca Cirillo, l'Arcivescovo di Alessandria, ha scritto dodici anatemi contro l'""apostata"""", colpevole ai suoi occhi di non riconoscere che """"il Cristo è Dio nella sostanza e che la Vergine è Madre di Dio"""". Che Chiesa è mai quella che scomunica un saggio dal volto radioso, un uomo santo e illuminato che ha il solo torto di ritenere assurdo che """"Dio sia stato generato da una donna""""?"" -
Snob
Ad Ascot, nella tribuna della Royal Enclosure, tra le matrone coi loro fronzoli di organza, Edith Lavery, figlia di un revisore di conti, spicca davvero. Col suo elegante tailleur di lino celeste, la sua grazia giovanile, il cappellino che le dà un'aria frivola e così sobria e chic, è davvero irresistibile. Agli occhi soprattutto di Charles, conte di Broughton, aristocratico purissimo e... suo prossimo consorte, erede del marchese di Uckfield, figlio di Lady Uckfield, la celebre e terribile Googie, ancien riche che ha accresciuto la sua ricchezza con la Thatcher e l'ha raddoppiata con l'accomodante New Labour. Con la sua scrittura elegante, misurata e ironica, che ""ricorda Jane Austen e Evelyn Waugh"""" (Tim Lott), Julian Fellowes ci offre, con """"Snob"""", un romanzo esilarante che ci svela i codici, i rituali, le abitudini di un mondo ostinatamente chiuso in se stesso e ossessionato dal pericolo di nouveaux riches e parvenus d'ogni specie."" -
Mistero di strada
Méndez è un vecchio poliziotto, praticamente una carogna. Ma tanti anni sulla strada non gli hanno ancora estirpato dal cuore la ribalda innocenza del ragazzino che sognava di salvare il mondo da se stesso. David è un padre che ha perso l'unico figlio e, con lui, il gusto della vita. Uno che cerca testardamente la morte e non s'accorge che la bellezza della vita ha ancora in serbo per lui una sorpresa. Eva Expósito è nata nel posto sbagliato nel momento sbagliato e sembra che faccia sempre le cose più sbagliate. Ma forse sono solo le più sagge, in un tempo che ha smarrito la saggezza. E poi c'è un assassino senza scrupoli che è anche un abile e spregiudicato imprenditore. Vecchie e giovani puttane dal cuore d'oro. Sbirre sensuali dalle forme prorompenti. Avvocati tormentati. E il peso di un passato violento che non smette di esigere il suo prezzo di sangue. La ""Barcelona posa't guapa"""" del miracolo economico catalano, la splendente città dell'Olimpiade, di Ronaldinho e degli Erasmus, stenta a imporre il suo look profumato di """"euro"""" mal guadagnati. Dalle Ramblas al Barrio Chino, da Fobie Sec su a Montju'ic, sino alle spiagge della Barceloneta, esala ancora l'odore bruciante e vitale di acido fenico del vecchio porto di pirati, e le strade brulicano di fantasmi con gli occhi accesi che fra una """"tapa"""" e una """"cana"""", ti afferrano le braccia e ti costringono ad ascoltare le mille storie sordide delle loro vite disperate. (Giancarlo De Cataldo)"" -
Amber
È il 1644 in Inghilterra. La guerra civile tra i seguaci del re Carlo I e i sostenitori del Parlamento infuria, e divide contee, contrade e famiglie, distruggendo antichi patti e legami secolari. Judith Marsh, figlia di Lord William, nobile fanciulla innamorata e incinta di John Mainwaring, è costretta ad abbandonare il suo illustre casato e a rifugiarsi in un villaggio di umili contadini. Per Lord William, schierato anima e corpo dalla parte del re, una figlia che reca in grembo un Mainwaring, un discendente del conte di Rosswood che ha osato abbracciare la causa dei ribelli del Parlamento, sarebbe, infatti, un autentico disonore. Privata dei suoi averi, del suo rango e persino del suo nome, lontana da John, perso da qualche parte nella guerra contro i realisti, in una misera stanza umida della casa dei paesani cui si è presentata come Judith St. Clare, la figlia dei Marsh, antichissima famiglia di origine normanna, partorisce la sua creatura. Judith fa appena in tempo a udire il pianto della sua bambina e a decidere di chiamarla Amber, che, tra bacinelle di peltro, vasetti di unguenti e cordicelle scure, esala il suo ultimo respiro. Amber St. Clare cresce così da sola, in uno sperduto villaggio di contadini. Sarebbe probabilmente destinata a vivere lì il resto dei suoi giorni se, a diciassette anni, non emanasse dalla sua figura una rigogliosa e aristocratica esuberanza e una bellezza senza pari. -
Un segno invisibile e mio
Mona Gray, vent'anni, è innamorata dei numeri fino all'ossessione: l'ordine e la precisione dell'aritmetica le servono a difendersi dall'instabilità del mondo. Da quando il padre ha contratto una misteriosa malattia, infatti, Mona ha bloccato ogni propria aspirazione, ha paura di innamorarsi e si rifugia in una serie di piccoli gesti e oggetti scaramantici. Ma quando viene assunta come insegnante di matematica alle elementari, la sua vita - grazie a un'allieva fuori dal comune e a un collega capace di fare breccia nella sua timidezza - comincia a cambiare irreversibilmente. -
E il mio cuore trasparente
Lancelot, uomo mite e un po' passivo, rimane improvvisamente vedovo. Irina, la bellissima e adorata moglie, viene misteriosamente ritrovata morta in una gelida notte d'inverno. Da quel momento per Lancelot inizia un lutto senza pace: la scomparsa di Irina, in un'auto precipitata in un fiume, fa affiorare poco a poco una serie di segreti che la riguardano. Suo malgrado, Lancelot porterà fino in fondo l'indagine sulla moglie, che vede coinvolti uomini dalle identità ambigue, donne dall'aspetto stravagante e gruppi di ecologisti militanti, fino al colpo di scena finale. -
Lo scandalo della stagione
L'estate del 1711 sta per finire in Inghilterra e già si annuncia la saison londinese, la stagione dei balli e dei ricevimenti: giorni cruciali per accasarsi, stringere nuove amicizie, sognare imprevedibili risalite sociali o tramare insospettabili congiure. La regina Anna, protestante ma discendente dagli Stuart, è saldamente sul trono, e i cattolici si avventurano di nuovo tra le strade della capitale, dalla quale anni addietro sono stati ignobilmente scacciati con la legge delle Dieci Miglia. Qualcuno sogna il ritorno di un monarca Stuart, e cospira segretamente per riportare in Inghilterra Giacomo III, ma la maggior parte dei cattolici sembra occuparsi di un solo nobile scopo: prendere parte alla saison. Così è, ad esempio, per Alexander Pope, giovane rampollo di una famiglia cattolica rifugiatasi a Binfield. A quattordici anni, Alexander si è gravemente ammalato e le lunghe notti di coma febbricitante gli hanno lasciato la schiena curva e una sensibilità fuori del comune. Scrive poesie e spera ardentemente di diventare un poeta così famoso da essere accolto a braccia aperte da Teresa Blount il giorno in cui la chiederà in sposa. Ma Teresa, bella e impertinente nipote di Sir Anthony, non lo degna di alcuna considerazione. Nutre l'aperta speranza di accasarsi a un buon partito grazie alla saison e teme soltanto la comparsa della bella cugina Arabella Fermor. Quello che Teresa non sa è che il cuore di Arabella è già di uno dei giovani più ambiti di Londra: Lord Robert Petre. -
Gramercy Park
Un romanzo storico dall'atmosfera e dai personaggi dickensiani che ci conduce nelle zone d'ombra dei desideri e delle passioni umanernrn«Brillante, coinvolgente, un'opera che rinnova splendidamente il romanzo storico» – Publishers Weeklyrnrn«Ricchezza, potere e misteri dell'alta società in un avvincente romanzo» – Susan Vreelandrnrn«Un irresistibile mix di terrore e buone maniere» – Booklistrnrn1894, Manhattan: il grande tenore Mario Alfieri è appena arrivato a New York per inaugurare la stagione operistica del Metropolitan. Per sfuggire al soffocante abbraccio della buona società americana del tempo, Alfieri decide di affittare una casa a Gramercy Park, un elegante appartamento di proprietà di un certo Henry Ogden Slade, deceduto da poco. La casa, tuttavia, riserva una sorpresa: tra le sue mura si aggira la diciannovenne Clara Adler, una ragazza che Slade ha accolto, allevato e educato, per poi lasciarla misteriosamente sola e senza un penny. Chi è quella fanciulla dagli occhi così belli e antichi? Quali tragedie ha visto e quali orrori ha dovuto sopportare? -
La simmetria dei desideri
Quattro amici guardano in televisione la finale dei Mondiali di calcio del 1998. Non hanno ancora trent'anni, e hanno condiviso la giovinezza, gli studi, l'esercito, le avventure, i sogni e le difficoltà, le speranze e gli amori. Sono uniti da un legame intenso, dal bisogno profondo di parlare e di confrontarsi su tutto, senza vergogna, affrontando le lacrime e la gioia, la vita in ogni suo aspetto. Yuval, il narratore, ha un animo buono e una spartana educazione anglosassone; Churchill è un egoista irresponsabile ma trascinante, ed è il fondatore della loro gang dai tempi del liceo. Ofir vive di parole e brucia ogni giorno la sua creatività in un ufficio pubblicitario. Amichai vende polizze mediche ai malati di cuore, è già sposato e ha due figlie. Durante la partita Amichai ha un'idea: perché non scrivere su un foglietto i propri desideri, i sogni per gli anni a venire, per poi attendere la prossima finale della coppa del mondo e vedere se si sono realizzati? Quel giorno in cui sta per scrivere il suo bigliettino Yuval ha da poco incontrato Yaara, e sa già che è la donna della sua vita. Nel bigliettino dei desideri Yuval scrive: ""Ai prossimi Mondiali voglio stare ancora con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio essere sposato con Yaara. Ai prossimi Mondiali voglio avere un figlio da Yaara. Possibilmente una figlia"""". Il suo destino, e quello dei suoi amici, è pronto a mettersi in moto."" -
Non conosco il tuo nome
Tim è un uomo giovane e attraente, e il passare degli anni sembra avergli donato il fascino luminoso e intenso di un attore di teatro. La moglie Jane conserva intatto il suo amore per lui, e attraverso le piccole difficoltà di ogni giorno il loro matrimonio ha acquisito la forza di un vero legame, complice e sentimentale. Nonostante le lunghe ore passate in ufficio, Tim lavora con passione. È socio di un autorevole studio legale di Manhattan, e ciò che fa è importante per i colleghi e per se stesso. A casa, quando la figlia Becka si nasconde dietro la sua chitarra, con i capelli da rasta e un corpo che non ha ancora superato le rotondità paffute dell'infanzia, Tim riesce sempre a donarle le bugie oneste di un padre, convinto che la figlia sia la ragazza più bella del mondo. Tim ama sua moglie, la propria famiglia, il lavoro, la sua casa. Ma un giorno Tim si alza ed esce. Esce dalla casa, dalla famiglia, dall'ufficio, dalla calda dimora degli affetti, dell'amore, della sicurezza. Esce e inizia a camminare. Per non fermarsi mai più. La sua è una malattia che lo spinge a mettersi in marcia senza potersi arrestare, perdendosi nei meandri della città, nelle periferie, nei sobborghi, nelle strade di campagna. Fino a quando, senza forze, come in trance, crolla e si addormenta. Per ritrovarsi privo di memoria in un luogo sconosciuto, e chiamare e implorare la moglie perché lo venga a recuperare. È una malattia senza nome, insinuante, che non lascia scampo. -
Memorie di una principessa etiope
Agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso il ghebì, il palazzo del nobile Nasibù Zamanuel, svetta sontuoso nel centro di Addis Abeba. Nella vita del degiac, tutto sembra tingersi di prodigioso e fiabesco: da come ha impalmato la giovanissima Atzede Mariam Babitcheff dopo una gara sfrenata nell'ippodromo di Janehoymeda, a come l'ha condotta in pellegrinaggio in cima al monte Managhescià, dove il santo eremita abba Wolde Mariam ha predetto alla sposa la nascita di ben cinque figli. Un giorno di ottobre del 1935, tuttavia, la bella fiaba termina bruscamente. Per ordine di Benito Mussolini, le forze armate italiane invadono l'Etiopia da nord al sud, senza alcuna dichiarazione di guerra. Il degiac Nasibù combatte valorosamente per difendere la sua terra, ma le forze sono però troppo impari e il conflitto segna la fine dell'impero etiopico e dello splendore dei Nasibù, che nei mesi successivi sono costretti all'esilio. A più di sessant'anni dagli avvenimenti, Martha Nasibù, figlia del degiac Nasibù, racconta l'incredibile vicenda della sua famiglia esiliata in Italia sul finire del 1936 e tenuta al confino sino all'agosto del 1944. -
Jane Austen book club
Jocelyn ha passato i cinquanta, ma non smette di partorire un'idea bizzarra dietro l'altra. Sylvia, la sua migliore amica - si conoscono da quando avevano entrambe undici anni - le ha appena confessato che, dopo trentadue anni di matrimonio, suo marito le ha chiesto il divorzio. Trentadue anni di gioie e soddisfazioni svaniti improvvisamente nel nulla, ha detto singhiozzando. E Jocelyn che cosa ha fatto? Ha avuto la stramba idea di fondare un club del libro, il Jane Austen Book Club, poiché, ha detto citando Kipling, ""non c'è niente di meglio di Jane quando sei nei pasticci""""."" -
Lascia scorrere il tempo
Attraverso una galleria di personaggi memorabili, Patricia Elam ci offre uno straordinario romanzo sulla famiglia, l'amicizia, l'amorernrn«Un romanzo meraviglioso sull'amicizia femminile.» - New York Timesrnrn«Elam ha una scrittura coinvolgente, capace di immergere il lettore nella vita di un gruppo di donne così abilmente descritte da apparire reali.» - Washington Postrnrn«Emotivamente ricco e dolorosamente potente.» - New York TimesrnrnrnNorma è afroamericana e ha un marito che l'ama e un bel lavoro. La sua amica Moxie è afroamericana anche lei, è divorziata ma è pienamente appagata dal suo lavoro e dal rapporto con la figlia Zadi. Norma, Moxie e Zadi vivono la tipica vita privilegiata della middle-class nera americana, finché un giorno tutto sembra improvvisamente crollare. Norma si allontana dal marito e stringe una relazione con un uomo bianco che Moxie disapprova completamente. Per Moxie, il black pride, l'orgoglio nero è tutto. Perciò, non sopporta nemmeno che Zadi si stiri i capelli, si vesta come una ragazza bianca. Il rapporto tra le due amiche, e tra madre e figlia, sembra irrimediabilmente compromesso quando un evento drammatico genera una nuova, inaspettata riconciliazione. -
La spartizione del cuore
1947 a Lahore Lenny, la piccola voce narrante di questo libro, ha compiuto otto anni. Nella bella casa dei suoi genitori, Lenny si interroga sulle nubi che offuscano la sua infanzia. Perché Gelataio, Sher Singh, Massaggiatore e Macellaio, i corteggiatori di Ayah, la sua giovane tata, non scherzano più e si accapigliano con cattiveria e foga su Gandhi, Nehru, Tara Singh e altri misteriosi nomi? Perché tutti sembrano diventati altri? in queste pagine la terribile spartizione dell'India del 1947, che generò il più grande esodo di popolazioni che la storia ricordi, appare sotto sembianze tragicomiche: una commedia domestica annuncia l'orrore, e la catastrofe si cela dietro uno spettacolare e divertente assortimento di piccoli orgogli e preguidizi. -
Il talento dei Parsi
«Intessuto di umorismo, irriverente, spassoso, Il talento dei Parsi rivela la capacità di Bapsi Sidhwa di catturare e incantare, di intrecciare il grande al piccolo, la Storia alle tante storie» - la Repubblicarnrn«Un romanzo dalla scrittura dickensiana, ariosa e brillante, che si apre a improvvise amarezze, alla sferza del dolore» - Il GiornalernrnVerso la fine del diciannovesimo secolo, Faredoon Junglewalla, detto Freddy, si mette in viaggio. A ventitré anni, forte e pronto all’avventura, non vede un avvenire nel villaggio paterno, sepolto nelle foreste dell’India Centrale, e decide quindi di andare a cercare fortuna nei sacri pascoli del Punjab.rnCaricati su un carro trainato da buoi tutti i suoi beni – una suocera vedova, che ha undici anni più di lui, una moglie incinta che ne ha sei di meno, e la piccola Hutoxi appena nata – Freddy raggiunge Lahore, allora capitale delle Province Orientali.rnIn una città abitata dalle più svariate etnie e caste, governata da britannici perennemente infastiditi dal caldo e dalla ressa, animata dai commerci più strani, a Freddy non resta che appellarsi all’antica virtù del popolo a cui appartiene, al talento dei Parsi, che lui traduce in una massima adatta alle circostanze sue e della Storia: diventare «dopo i viceré, i ragià e i signorotti… i più grandiosi leccapiedi dell’Impero Britannico!»