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Competitività d'impresa e persone per competere
Il sistema produttivo italiano e le sue imprese sono davvero destinate al declino? È possibile modificare questa tendenza? Quali possibilità di successo hanno le imprese italiane nell'attuale contesto competitivo internazionale e quali fattori sono in grado di supportarlo e di favorirlo? Queste domande hanno guidato le riflessioni raccolte nel volume e le prime risposte, relative ai due temi centrali rappresentati dalla possibilità di invertire la tendenza al declino del sistema produttivo italiano e di rafforzare la competitività delle imprese italiane, sono contenute nei saggi di Tito Boeri e di Enzo Rullani. È in particolare dal terzo saggio di Danilo Viviani, che analizza i risultati della ricerca condotta su diverse aziende italiane di successo, che emergono indicazioni articolate e puntuali sulle competenze distintive rilevate nelle imprese e in grado di incidere sulla loro capacità competitiva. -
Categoricità e modelli intesi. Temi di filosofia dell'aritmetica del secondo ordine
Il volume rintraccia i presupposti ontologici in base ai quali ha senso un discorso sull'ammissibilità o meno della logica del secondo ordine. Viene fornita una trattazione, tecnicamente dettagliata, dei calcoli di ordine superiore e dell'aritmetica di Peano del secondo ordine. Sono poi presi in esame gli interessanti nessi metateorici che emergono dallo studio di questi particolari sistemi formali. La nozione fondamentale è quella di modello inteso dei numeri naturali e cioè di quel particolare sistema di oggetti che rende veri gli assiomi di Peano. -
Diversità in America
La diversità è divenuta esperienza quotidiana per l'uomo contemporaneo e di questo cambiamento l'immigrazione certamente costituisce uno dei principali motori, con mutamenti radicali negli equilibri interni, delle società occidentali, tensioni razziali, etniche e religiose, e sforzi volti all'integrazione e alla crescita comune nello scambio culturale. Il volume propone una lettura della questione della diversità negli Stati Uniti d'America, interpretata da un punto di vista storico, etnico e politico. L'autore passa analiticamente in rassegna le ondate migratorie nelle loro dimensioni di ordine statistico e culturale e le connessioni di volta in volta operate tra vecchie e nuove comunità. La nota espressione melting pot, evocata in particolare per configurare e comunicare il particolare sistema sociale americano, è resa viva e vitale mediante l'attenta ricostruzione di un processo evolutivo che porta gli Stati Uniti a essere un grande paese unitario sebbene coinvolto in modalità inedite di differenziazione, ma anche di disuguaglianza. Una corretta ricostruzione dei processi migratori non è solo orientata alla conoscenza delle radici strutturali della diversità, ma consente di uscire dalla logica dell'emergenza e della paura dell'ignoto che impediscono il dibattito. -
Università nella rete-mondo. Modelli teorici e casi di e-learning nelle università straniere
Obiettivo del volume è offrire una panoramica sullo sviluppo dell'e-learning nelle università a livello internazionale e in particolare europeo, individuando trend, modelli emergenti di università virtuali ed una varietà di esemplificazioni attraverso l'analisi di case history del world wide web. Il contesto internazionale rivela un consolidamento delle attività di e-learning, con una progressiva transizione verso tassonomie e sistemi di valutazione della qualità che siano in prospettiva condivisibili a livello internazionale: una strada appena imboccata, che richiederà ancora anni di lavoro, soprattutto per superare l'enorme scoglio della non confrontabilità fra le offerte di formazione a distanza dei diversi Paesi. In particolare, non solo l'utilizzo dell'e-learning si sta diffondendo nelle istituzioni di tutti i continenti, ma si nota anche uno sforzo di innovazione e miglioramento dei prodotti e dei servizi erogati: un'attenzione alle certificazioni di qualità, alla moltiplicazione dei poli decentrati e dei relativi corsi, correlato spesso con un aumento di iscrizioni. Non mancano tuttavia casi di fallimenti, sia iniziative sospese, sia progetti con risultati modesti rispetto alle attese, che nel volume vengono analizzati per individuare fattori critici di successo e insuccesso e lessons learned. -
Traghettare il pensiero. La musica come «variabile Caronte»: contributi pedagogici e sociologici
Il volume ha come obiettivi principali quello di mostrare la funzione che, sul piano cognitivo, emotivo e relazionale, la fruizione della musica riveste nei processi formativi non formali; valorizzare le relazioni tra la sfera dell'intelligenza musicale e le altre intelligenze; riflettere sugli effetti che l'ascolto continuo e ripetitivo della musica contemporanea a sfondo sociale e politico produce sia dal punto di vista dello sviluppo e del potenziamento di alcune aree cognitive, che dal punto di vista della visione del mondo e della vita, al fine di costruire percorsi formativi che educhino ad un ascolto critico del testo musicale. -
Dalla protezione all'attivazione. Le politiche contro l'esclusione tra frammentazione istituzionale e nuovi bisogni
A partire dalla fine degli anni '80 le politiche di contrasto della povertà, della disoccupazione e dell'esclusione sociale sono state sempre più concepite come politiche di attivazione, le cui premesse sono tanto semplici all'apparenza quanto controverse nei fatti. Da un lato, si sostiene che questi problemi si possano meglio risolvere favorendo o forzando un'assunzione di responsabilità da parte delle persone, verso soluzioni autonome e indipendenti sul mercato del lavoro o in altri ambiti della vita sociale ed economica. Dall'altro, che le stesse istituzioni debbano attivarsi, trasformandosi in strutture integrate e flessibili, in grado di incontrare bisogni diversificati e orientare la propria azione a sostegno della partecipazione attiva degli individui riducendo gli interventi di natura assistenziale. L'autore tenta di delineare effetti e punti critici di questa transizione nel contesto italiano sullo sfondo degli sviluppi in corso tra Europa e Nord America, mettendo in luce le opportunità e le contraddizioni che sorgono dal nuovo modo di intendere il welfare e il ruolo dei cittadini e degli attori pubblici e privati che vi concorrono. -
L' Accademia degli Agiati nel Settecento europeo. Irradiazioni culturali
Il volume raccoglie le storie intellettuali di dieci personaggi della cultura italiana ed europea del '700 che hanno come denominatore comune quello di essere stati associati, in momenti diversi, all'Accademia degli Agiati di Rovereto. Alcuni di loro sono figure di primissimo piano, conosciute dal grande pubblico e note alla grande storiografia. Le peculiarità intellettuali di questi dieci personaggi hanno comportato delle indagini di prima mano, spesso costruite su una documentazione archivistica inedita, in settori lasciati ai margini da una storiografia non allenata all'esplorazione di nessi e transferts tra spazi e realtà culturali diversi. -
Leo Valiani. Gli anni della formazione. Tra socialismo, comunismo e rivoluzione democratica
Il volume descrive il percorso politico e personale compiuto da Leo Valiani negli anni giovanili: dall'adolescenza al confino, dal carcere all'esilio parigino, dall'internamento a Vernet alla fuga in Messico. Negli anni Venti e Trenta, egli è già in prima linea nella lotta contro il fascismo e vive la politica come un'autentica missione dai forti contenuti etici. La ricerca di Andrea Ricciardi segue l'iter che porta Valiani prima a aderire idealmente al socialismo, poi al Pcdi e infine a mettere in discussione la linea politica dell'Internazionale comunista e, con essa, l'intero impianto del marxismo-leninismo a vantaggio di una concezione democratico-radicale della rivoluzione antifascista, fino all'ingresso in Giustizia e Libertà nel 1940. Quella del giovane Valiani è una battaglia non priva di violente sterzate, contraddizioni e incertezze, tanto coraggiosa e intransigente quanto intimamente lacerante, che forgia le capacità del futuro dirigente della Resistenza e le consapevolezze dell'intellettuale maturo. -
Desiderio e istituzione. Per un'antropologia politica della soggettività
Se è vero, con Gehlen, che non è possibile ""un'emancipazione dello spirito dalle istituzioni"""", ossia che non può darsi soggettivazione se non nella mediazione delle istituzioni, tramite cui solo può rendersi possibile un'idividuazione psichica e collettiva della soggettività, non per questo si deve considerare impraticabile un'assunzione dell'autonomia istitutiva dell'istanza desiderante del soggetto e una conseguente emancipazione dal suo assoggettamento ideologico all'eteronomia normativa dell'ordine simbolico dell'istituzione sociale. Se nella globalizzazione tardocapitalista si assiste a un arretramento delle istituzioni, a un turn to the subjective, alla soggettivazione intesa unicamente come il ritrarsi della soggettività nella presunta immediatezza dell'interiorità, nella pretesa di potersi relazionare a sé ed agli altri senza la mediazione sociale di alcun ordine simbolico, ciò dipende proprio dall'estremizzazione del processo di de-istituzione della soggettività dalla potenza istitutiva del desiderio, e dalla sua istanza politica di partecipazione al conflitto istitutivo intorno alla produzione sociale del senso, nell'estetizzazione mediatica del godimento."" -
Memoria e comunicazione. Una teoria comunicativa complessa per le cose del moderno
Il libro riflette sul rapporto tra memoria e comunicazione dalla prospettiva delle cose. Bambole islamiche e statue sovietiche, capanne alpine e grattacieli moscoviti, semafori pedonali e automobili proletarie sono osservati nella loro ambivalente veste di oggetti di memoria e di comunicazione, di oggetti per ricordare e oggetti per dimenticare. Le cose con la loro materialità rendono visibili i percorsi contraddittori e divergenti che segue oggi il simbolico: radicato nella significatività della vita umana, ed espressione della società attuale, sempre più distaccata e autonoma dai vissuti soggettivi. -
In nome di chi? Partecipazione e rappresentanza nelle mobilitazioni locali
Da sempre le città sono luoghi di conflitto. Gruppi più o meno organizzati protestano, contestano, criticano, negoziano, si indignano, fanno accordi e compromessi, scendono in piazza, invadono le strade e spesso, inoltre, costruiscono servizi e risposte mutualistiche. Ma anche in questo caso, a volte tornano a sfidare, pungolare e pressare i politici eletti, problematizzando temi e questioni esclusi dall'agenda politica. Le linee di conflitto che si aprono fra chi partecipa e i rappresentanti eletti democraticamente sono tensioni generative per la vita democratica urbana. Ma nelle città non ci sono solo tensioni fra partecipanti e rappresentanti: ci sono anche le tensioni fra partecipanti e rappresentati. I movimenti urbani prendono la parola e parlano in nome di qualcuno. In nome degli abitanti, dei cittadini, dei lavoratori, delle donne. Si attivano e, nel partecipare, avanzano proposte e critiche in nome di un gruppo più ampio, che provano a rappresentare. Ma non è detto che i soggetti in nome di cui i movimenti urbani parlano accettino di essere rappresentati, o anche soltanto nominati. Le pratiche di protesta non convenzionale e di azione diretta non hanno forme legittime di rappresentanza, periodicamente messe alla prova. Il libro affronta sistematicamente le diverse linee di tensione fra partecipazione e rappresentanza attraverso una pluralità di voci e approcci teorici. -
Decostruire l'identità
Lungi dall'essere una condizione patologica, la dissociazione viene qui proposta in una versione positiva, intendendola così come una risorsa sia per le pratiche formative che per le procedure concettuali con cui vengono formalizzandosi le scienze umane e sociali. Ed è così che, piuttosto che produrre strumenti di etichettazione, di costruire congegni di selezione - può declinarsi in una prospettiva post-positivista sostenuta da una forte sensibilità neo-umanistica. Come a dire che ""tutti"""" i comportamenti sociali potranno essere assunti, finalmente, come realtà ben più forte della rappresentazione pseudo-scientifica che ancora se ne viene facendo - di volta in volta spacciandone """"taluni"""" come normali ed altri invece come patologici. La guida verso un tale traguardo di civile riconoscimento ed accoglienza dei comportamenti dissociati, delle forme alterate di coscienza, del modo plurale con cui può esprimersi la eterogenea natura umana, è testimoniata da Georges Lapassade - sulla base della teoria della neo-dissociazione positiva proposta da Hilgard. Ma è altrettanto certo che gli autori di questo volume collettaneo hanno prodotto un sicuro valore aggiunto alla speculazione lapassadiana che vede così consolidato, in un più ampio spettro di discipline, l'episteme della dissociazione."" -
Arti tecnologia progetto. Le esposizioni d'industria in Italia prima dell'Unità
I saggi raccolti in questo studio vogliono essere un contributo alla conoscenza delle esposizioni di prodotti industriali nei primi sessanta anni del XIX secolo. Gli incentivi all'avanzamento delle arti produttive nella forma di premi conferiti per lo più durante esposizioni pubbliche erano in uso dalla fine del Settecento. Nel corso della prima metà dell'Ottocento, oltre ad acquisire una dimensione in molti casi statuale e comunque sovralocale, diventarono gli emblemi dei valori propri della nuova società borghese. Stimolare l'impegno individuale, sottolineare la creatività degli inventori, suscitare l'emulazione, diffondere le conquiste tecnologiche, far conoscere e apprezzare i prodotti dell'industria nazionale, accrescere la considerazione sociale per attività fino allora poco stimate in larghi settori della società erano tutti obiettivi che le premiazioni dovevano concorrere a raggiungere. Così Milano e Torino dal 1805, Napoli dal 1810, Venezia dal 1816 e Firenze dal 1834 divennero sedi di concorsi ed esposizioni, e altre città ne seguirono l'esempio. -
Università e territorio: un'integrazione possibile. Proposte per una valutazione partecipativa dell'offerta formativa
L'università e il territorio hanno l'esigenza di rafforzare le relazioni, in un'ottica di occupabilità delle persone e di competitività del sistema socio-economico privato e pubblico. La programmazione dell'offerta formativa universitaria richiede tuttavia un processo complesso di analisi e valutazione, che da un lato dovrebbe essere di carattere partecipativo con il coinvolgimento degli stakeholder (e non solo di quelli esterni), dall'altro non può essere limitato solo a una fase ex-ante, ma deve interagire con una sistematica valutazione in itinere ed ex-post. Quali livelli sono utili per la valutazione partecipativa, quali attori è opportuno coinvolgere in questo processo per migliorare la qualità dell'offerta formativa? Quali relazioni si possono instaurare tra i diversi soggetti? Realizzato dalla Fondazione CUOA in partnership con Confindustria Veneto, Confcommercio Veneto, Confartigianato Veneto, Confagricoltura Veneto e CUOA Sanità, il volume approfondisce l'analisi dei modelli di valutazione ex ante e ricostruisce alcuni casi di studio relativi a corsi di laurea e master attivati dagli atenei veneti. Sono inoltre formulate dieci proposte a beneficio degli stakeholder interni ed esterni al mondo universitario. Destinatari prioritari delle linee che vengono qui riportate sono infatti gli stessi atenei, le amministrazioni regionali, le parti sociali e gli attori chiave dei territori. -
Artigianato nelle Marche. Memoria, innovazione e appartenenze
Le Marche sono la prima regione d'Italia per percentuale di addetti e imprese artigiane, presentandosi oggi come un caso emblematico dei nuovi bisogni di sviluppo. La duplice esigenza di mantenere la memoria (il patrimonio di esperienza) e al contempo di innovarla (introducendo nuovi saperi e valori) porta a costi di gestione della conoscenza sempre meno sostenibili da parte di imprese e lavoratori. Il volume presenta gli esiti dell'osservazione dei fabbisogni e le azioni di adeguamento delle competenze delle parti sociali, visti anche in rapporto allo scenario nazionale. -
Centri e periferie. Italia 1931-1961. L'annale Irsifar
Al centro di questo numero dell'Annale Irsifar c'è la riflessione sul rapporto tra storie nazionali e storie locali, una dicotomia che rimanda anche al rapporto tra macro e microstoria sul quale, da anni, si è aperto un dibattito che ha visto su opposti schieramenti storici e scienziati sociali. L'esperienza della guerra e del fascismo, ma anche l'esempio di una città industriale durante il miracolo economico, permettono di intrecciare racconti e contesti locali con le narrazioni generali, una modalità di ricerca che può aprire nuove indagini storiografiche, sollecitando comparazioni e ipotesi interpretative diverse. Ne deriva dunque un'altra immagine della ""periferia"""", i temi e le questioni affrontate sul piano locale possono acquistare, infatti, rilevanza nazionale e trovare valorizzazione in un orizzonte più ampio. Il diario della Superiora del convento di Nostra Signora di Namur a Roma costituisce un osservatorio privilegiato della città in guerra così come il fascismo di provincia si rivela un utile strumento di comprensione per la dittatura mussoliniana. Allo stesso modo l'immagine di Torino durante gli anni del miracolo economico può diventare un simbolo dell'Italia che fa i conti con la modernità. Sono percorsi di ricerca e proposte di letture che rimandano a una pluralità di fonti e alla complessità del fare storia."" -
Saperi e attori sociali in contesti euro-mediterranei
Le forme di conoscenza e di saperi collegati alla riflessione sullo sviluppo della società possono rappresentare una reale risorsa per la crescita non solo economica, ma anche e soprattutto sociale, culturale, ambientale e istituzionale. A questo fine occorre ribaltare la prospettiva dicotomica attore/sistema e collocare gli attori in una dimensione relazionale, recuperando così la centralità delle persone come soggetti attivi. -
L' imperativo della competitività. Sicurezza nazionale ed economia di mercato nell'era della globalizzazione
Questo libro si pone l'obiettivo di studiare il crescente nesso tra sicurezza nazionale ed economia da un lato, e tra economia nazionale e le sue determinanti esogene dall'altro. Il nuovo scenario internazionale della globalizzazione economica, che produce profondi effetti sulla sicurezza nazionale e sui poteri di intervento dello Stato sull'economia e sulla politica in generale, necessita un nuovo paradigma interpretativo che permetta allo Stato di rilegittimarsi, affrontando efficacemente i problemi della sicurezza posti dalla competizione economica internazionale. Questo nuovo paradigma è fornito dalla geoeconomia, una branca della geopolitica economica che studia le strategie e gli strumenti più efficaci per potenziare la competitività del sistema-paese. Solo in tal modo la globalizzazione può diventare un fattore di sicurezza, di prosperità e di potenza, e non uno di declino, di impoverimento relativo e di dipendenza. Una particolare attenzione viene riservata all'analisi del declino competitivo dell'Italia, e agli strumenti e politiche per farvi fronte. -
Arteinsieme. Dare colori ai colori
L'arte fa sorgere il problema dei punti di vista inevitabilmente diversi, e questa diversità richiede la costruzione di un codice comune per condividere quanto appreso. Anche la condizione di handicap coi limiti visivi rimanda a qualcosa di integro da ricostruire con le strategie della condivisione. Il volume è un'esperienza di restituzione alla scuola dei risultati di una buona prassi educativa: un laboratorio creativo di pittura e scultura diventa lo strumento per una pratica di conoscenza reciproca. -
CostruirSi. Sviluppo e adattamento del sé nella normalità e nella patologia
Il testo si rivolge a quanti si interessano di psicologia clinica e di psicopatologia nell'approccio cognitivo e, in particolar modo, a quanti intendono approfondire l'approccio psicoterapeutico in chiave costruttivista e post-razionalista. L'autore propone una lettura innovativa dell'adattamento che è alla base della costruzione, normale o patologica, del sé. L'idea centrale è che nei sapiens compaiono, lungo direttrici invarianti di sviluppo condizionate da fattori genetici e appresi, modalità di strutturare l'esperienza in organizzazioni di significato personale (OSP) che forniscono il miglior adattamento e la migliore reciprocità possibile nel proprio ambiente maturativo. Nella prima parte del volume si risponde ad alcuni quesiti di fondo: quale funzione svolgono i processi organizzativi nella costruzione del senso di unicità e di continuità di ogni individuo? Quale capacità adattive esprimono e come si selezionano? In caso di scompenso psicopatologico, quale aiuto forniscono nella comprensione di un disturbo mentale? Su quali capacità adattive si può fare leva in psicoterapia? La seconda parte esplora le modalità adattive presenti nei vari disturbi mentali all'interno delle diverse organizzazioni. La terza, infine, prende in esame le strategie e le tecniche con cui il terapeuta ricostruisce l'esperienza in episodi significativi con interventi diversificati per ciascuna organizzazione.