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Vivere il silenzio nella liturgia
Nel contesto liturgico, il silenzio è quel luogo dell'anima dove ognuno resta solo col suo Signore. Il silenzio liturgico rinvia immancabilmente a quell'interiorità, mia, ma più grande di me, dove Dio mi invita. Il silenzio liturgico è dunque come un incrocio spirituale. A partire dalla riforma liturgica voluta dal Concilio, si è cercato di dare un posto al silenzio perché lo si considera, come vedremo, una delle modalità di partecipazione attiva, perché permette ai fedeli di associarsi intimamente al mistero celebrato. Questo libro ha l'intenzione rispondere alle domande sull'essenza, i tempi, i modi e le ragioni del silenzio liturgico. -
Qohelet. Introduzione, traduzione e commento
La titolatura classica del libro di Qohelet è Ecclesiaste. La sua fisionomia letteraria è molto complessa a causa di diversi problemi fra di loro collegati: il genere letterario o i generi, lo stile, la lingua e il suo uso, le fonti, la struttura. Nel libro ci sono vari generi letterari utilizzati dall’autore per particolari finalità. Il problema sta nella difficoltà a individuare un solo genere che possa riferirsi all’intera opera e che sia meno ampio e più specifico del genere sapienziale. La lettura attenta del testo qoheletiano mostra un timbro indelebile e un marchio netto e riconoscibile impresso nelle molteplici caratteristiche stilistiche, caratteristiche che la presente traduzione è stata attenta a rendere in lingua italiana. Questa edizione presenta un’ampia introduzione, il testo antico a fronte, la nuova versione italiana, le note filologiche e il commento teologico al libro. -
Venite a me, voi oppressi. Un esercizio di cristianesimo
"Venite a me, voi che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò"""". Da queste brevi righe tratte dal Vangelo di Matteo [11,28], Kierkegaard fa partire il proprio """"esercizio di cristianesimo"""", polemico nei confronti di chi suppone che si possa giungere a Dio senza un impegno diretto, personale, interiore, radicale. Poiché l'attesa di Dio, dice il pensatore danese, ci deve condurre a una scelta decisiva, aut aut, pro o contro, che ci riguarda nel profondo e che resta insuperabile. Il cristiano deve sapere che non vi è altra possibilità di conciliazione e di pace in se stesso, se non """"andando a Dio"""", muovendo verso quel Dio che, unico, ha il potere di consolare, di ristorare. Chi cerca salvezza in se stesso e nelle proprie azioni, non troverà altro che angoscia. I grandi temi del pensiero di Kierkegaard sono tutti riassunti in queste pagine altissime, che non smettono di provocare il lettore e di invitare il credente a una conversione continua." -
Madre? Specie a rischio. Le donne, il femminile, la Chiesa
Si rischia grosso a dire, magari ad alta voce, che essere madre è un tratto essenziale della donna: noi, donne dei Paesi occidentali (quasi tutte), temiamo di venir rinchiuse di nuovo in quella stanza angusta che fino a poco fa ci impediva di partecipare alla vita fuori casa, di contribuire alla vita politica e economica, di studiare. In quella stanza eravamo sempre all'ombra di un uomo (padre o marito), ritenute spesso capaci della ""sola"""" funzione materna. Le cose però sono cambiate. Il rischio è ben altro. Maternità è un concetto eroso e costantemente ridefinito. Nel diritto e nella realtà non è più un termine univoco: la madre ormai può essere biologica, genetica o ancora giuridica. Può anche non esserci (perché ci sono due padri) oppure può raddoppiarsi (due madri o la """"co-madre""""). La maternità è ritenuta surrogabile. Noi donne stiamo cedendo, in cambio di nulla, un tratto essenziale della nostra differenza femminile e il mondo ci spinge in questa direzione. La neutralità dei generi, nel miraggio di un'uguaglianza inesistente, dilaga. Rischiamo il buio. Cosa fare? È il momento di andare oltre e riprendere un bene prezioso che ci appartiene: il femminile e la maternità che ne è tratto essenziale. Un'invito a riscoprire e far fiorire il nostro femminile con tre possibili e preziosi alleati: innanzitutto noi stesse, poi l'uomo e la Chiesa."" -
Un mese alla scuola di Maria. Trenta piccole meditazioni e un ""quaderno"" per la riflessione personale
Sette brevi meditazioni per 4 settimane, con una ripresa alla fine di ogni settimana e uno spazio per scrivere le proprie riflessioni personali, che offrono al lettore un piccolo diario dell'anima sul tema mariano. I testi sono estratti dalle pagine più belle di padre Gabriele Amorth che - prima ancora di essere un esorcista - fu mariologo e uomo di fede molto devoto alla Vergine Maria. -
Pietro. Le confessioni
La riflessione che Martini propone è un vero e proprio viaggio verso l'interiorità, un cammino tutt'altro che facile. Da un lato c'è quel che noi diciamo di noi stessi; dall'altro quello che gli altri capiscono e dicono di noi; su un versante ancora più impervio, infine, c'è tutto quello che né noi né gli altri sappiamo di noi stessi. La sfida di andare a fondo nell'esplorazione di questi tre fronti non deve trovarci impreparati. Occorre anzi affrontarla con coraggio. Del resto, ogni esplorazione dell'interiorità è una porta di accesso alla chiamata che Dio ci rivolge, ed è al contempo «l'altra faccia della nostra conoscenza di Dio». Dio ci chiama «per dirci il nostro nome, la nostra identità in un incontro personale, irripetibile, singolarissimo, che trasforma la nostra esistenza in maniera assolutamente insperata e imprevedibile». In questo, anche in questo, la via di Pietro è il simbolo di ogni cammino dell'umanità verso il Regno, di ogni pellegrinaggio verso la casa del Padre. -
Samuele, profeta religioso e civile
Il Cardinal Martini vede in Samuele l'emblema del profeta «di transizione», chiamato a una difficile missione in un tempo di decadenza nazionale, civile e religiosa. Di qui la sua attualità. Di qui, anche, l'insistere su alcuni aspetti della complessa figura del profeta che spesso rischiano di passare in sordina. Samuele non è solo il profeta, ma è anche l'intercessore, partecipe di una dimensione di preghiera che impegna e trasfigura. E di intercessori, oggi, c'è davvero bisogno. Martini si chiede: esistono oggi nella Chiesa veri intercessori, o «ci sono soltanto persone che pensano di essere profeti, che sono esperti in programmi pastorali, che hanno sempre soluzioni pronte, ciascuna naturalmente diversa da quella dell'altro, che si battono per ideologie diverse?». La profezia di Samuele diventa allora modello per un impegno testimoniale che non deve mancare nella Chiesa di oggi. Viene qui messa a confronto con la ""profezia"""" di Maria e di san Paolo per convergere, soprattutto, verso il termine perfetto, ultimo e definitivo: quello di Cristo sulla croce."" -
Benedette differenze, dote di famiglia. Trasmettere valori nelle relazioni familiari
«Le differenze sono beni familiari più solidi del conto in banca, più della riuscita dei figli, più del privato consumo di una possibile felicità. Perché? Perché viviamo nel mondo della omologazione, del pensiero unico, delle multinazionali del pensiero che ci dicono che cosa dobbiamo pensare e dire, per essere politically correct». Benedette differenze, dote di famiglia esplora la famiglia come cuore pulsante della nostra identità. Ed è questo il punto di partenza del libro, con una riflessione del tutto originale sul bene di famiglia più prezioso: le differenze. Da quelle di genere, quelle tra fratelli, quelle generazionali, fino ai diversi stili educativi e differenti modi di affrontare il dolore: in famiglia ci si forgia, come persone, nelle differenze. Nelle differenze si imparano rispetto e solidarietà. Nelle differenze scorre la vita. -
Quello che sei per me. Parole sull'intimità
Questo piccolo libro di don Epicoco è un invito a ritrovare nei brevi tempi delle nostre povere giornate uno spazio per fare, ogni tanto, una ""sosta"""", un tempo di preghiera, di lettura della Parola e di approfondimento. Le proposte sono quelle di """"cinque soste"""", cui il lettore è invitato, per prendersi una pausa dal mondo e recuperare l'intimità con Dio, che è figlia di un'intimità sempre da ricordare nei confronti di se stessi."" -
De cura obsessis. Riconoscere i casi di possessione diabolica, intervenire e accompagnare le persone con problemi spirituali
Come riconoscere un caso di possessione? E come accorgersi di quando potrebbe trattarsi semplicemente di una situazione da seguire e far accompagnare da uno psicologo? Come agire quando ci si trova nel dubbio di fronte a un amico o a un familiare? E quali sono i comportamenti che possono insospettire? È vero che internet e la musica portano in sé anche condizioni particolari che possono facilitare il lavoro del diavolo soprattutto nei più giovani e indifesi? Come difendersi e difendere le persone che si sono care? La Bibbia parla davvero del diavolo? E i padri della fede? Si possono attuare pratiche esorcistiche da soli o è sempre meglio consultarsi con una persona esperta? Si può pregare senza pericolo per la liberazione da Satana? Padre Paolo Carlin, grazie ai suoi anni di ormai provata esperienza nell'ambito del discernimento riguardante le situazioni di ossessione e possessione diabolica, viene incontro a sacerdoti e ai laici che si possono trovare nel dubbio riguardo a questi temi e offre un vero e proprio ""manuale"""" per tutti: un prontuario teorico-pratico da studiare e consultare per non rischiare di prendere con faciloneria un tema di cui molti parlano ma di cui pochi conoscono le vere implicazioni."" -
Riscrivere la speranza. Storia di un'adolescente che voleva morire e ha imparato a volare
Il suicidio è, nel mondo, la seconda causa di morte sotto i 20 anni e in Italia, ogni anno, il 12% di decessi legati a questo gesto estremo riguarda giovani e giovanissimi. Nonostante ciò, nelle nostre scuole non esistono modelli di intervento e di prevenzione mirati e negli stessi ospedali i tentativi di suicidio finiscono per essere sottostimati. Spesso ci si limita a procedure di controllo che eludono le domande davvero importanti: da dove viene il desiderio di morte? Quali pensieri si agitano nella mente di un adolescente che vuole morire e come è possibile affrontarli? La storia di Amina, raccontata in queste pagine, non offre le risposte a tutte le domande, ma è una straordinaria opportunità di conoscere, attraverso le vicissitudini di un caso clinico, la sofferenza profonda di una ragazza sopravvissuta ad un tentativo di togliersi la vita. Amina, infatti, era seguita da un'équipe di professionisti già da prima del suo gesto, e durante e dopo il ricovero successivo al mancato suicidio è stata accompagnata dagli stessi operatori; si tratta, forse, di un caso unico al mondo. Come scrive Gustavo Pietropolli Charmet nella sua Postfazione, queste pagine permettono di ""assistere al momento in cui un'adolescente lacera e confusa si alza dal letto della cura e della disperazione, si rimette in piedi, zoppa e più incerta di prima, e invece di dirigersi verso la finestra apre la porta di casa e se ne va. Poi si vedrà""""."" -
Cristianesimo russo
«In Cristo Oriente e Occidente non sono due mondi divisi; rappresentano piuttosto due civiltà, due mentalità distinte, destinate a completarsi nella Chiesa una. Ma se noi togliamo Cristo a questi due mondi non ci potrà essere alcuna possibilità di unione o d'intesa: Oriente e Occidente rappresentano allora due mondi divisi e destinati a scontrarsi in un urto che elida o l'uno o l'altro e sia, forse, la fine dell'uno o dell'altro». Dalla Prefazione di don Divo Barsotti, 1948) -
In una settimana
Alberto non ha vita facile. È figlio di genitori anziani, padroni di un bar nei pressi del grande mercato torinese di Porta Palazzo. È in questo ambiente composito e disordinato che lui è cresciuto, arrabattandosi tra una scuola e l'altra, con scarsi successi e scarsi interessi. Ora, a 16 anni compiuti, frequenta la terza di un istituto professionale in una classe multietnica dove ciascuno bada ai fatti propri. Unica passione di Alberto è Fatu, la bella senegalese, che dal canto suo lo ignora. Mentre l'anno scolastico volge al termine, l'insegnante di Lettere lo mette alle strette: o scrive un racconto decente, ispirato a una parola di quattro lettere di sua scelta, oppure lo boccerà per la seconda volta. Ha solo una settimana di tempo. La settimana più frenetica e imprevedibile della sua vita. Un romanzo che affronta il tema dell'incontro tra diversi e della fatica di diventare grandi. Età di lettura: da 12 anni. -
Don Andrea Santoro. Come un granello di senape. A dieci anni. Omelie, riflessioni, testimonianze
Dieci anni di cammino insieme a don Andrea, attraverso il suo esempio, che ha suscitato interrogativi, speranze, rinnovata percezione di appartenenza al Signore dentro la sua Chiesa, esigenza di conversione e di missione. Il percorso si è snodato attraverso i luoghi della presenza del sacerdote fidei donum della Diocesi di Roma: nella parrocchia dei Santi Fabiano e Venanzio, a partire dalla lunga veglia intorno alla salma che precedette la celebrazione esequiale nella Basilica di San Giovanni in Laterano, passando a Santa Croce in Gerusalemme, ""memoria della Terra Santa"""" nella città di Roma, ove don Andrea era solito incontrare gli amici che sostenevano la sua missione, fino alla chiesa di Santa Maria a Trabzon, Turchia, ove si compì il supremo sacrificio del sacerdote, e dove ogni anno si è recato un piccolo gruppo di pellegrini dall'Italia per celebrarne la memoria insieme al """"piccolo gregge"""" cristiano in Anatolia. Ogni anno, la diocesi di Roma, i fedeli delle parrocchie della Trasfigurazione, di Gesù di Nazareth, dei Santi Fabiano e Venanzio, che hanno avuto in don Andrea un pastore ed un amico, lo ricordano insieme a quanti l'hanno apprezzato attraverso i suoi scritti. Due date: il 30 novembre, in occasione della festa liturgica di sant'Andrea apostolo, e il 5 febbraio, nell'anniversario della morte. Il testo raccoglie le voci e le testimonianze di coloro che si sono confrontati, in tutte queste occasioni, con l'esempio di don Andrea, e sono offerti come stimolo ai lettori perché, come scrive l'Apostolo, """"la Parola corra"""" (2Ts 3,1)."" -
Oltre. La vita eterna spiegata a chi cerca
Un libro per i lettori ""in cerca"""", chiunque essi siano, credenti o meno: per coloro che non hanno smesso di interrogarsi sul senso della propria esistenza; e per coloro che la vita ha obbligato a riflettere sul destino dei propri cari perduti, magari drammaticamente. L'autore, partendo proprio da una personale esperienza di dolore e di perdita, con un linguaggio semplice ma mai banale, e con ricchi esempi tratti dalla propria vita, dai testi di pensatori anche laici e dalla testimonianza dei grandi mistici, ci conduce nel complesso cammino della riflessione su ciò che attende l'uomo alla fine della sua vita, senza evitare le domande più estreme e non rinunciando alla presentazione della dottrina cristiana tradizionale. Un percorso in cui, partendo dall'inesauribile attesa del bene che ciascuno di noi vuole per sé e per i propri cari, conduce il lettore alla comprensione del mistero della vita eterna, così come è pensata da Dio per noi: vita in Cristo, da risorti. Un libro che regala speranza e ci invita a non aver paura del morire, poiché la morte è, per l'uomo """"che cerca"""", non fine di ogni cosa, ma atrio alla vita eterna."" -
Depressione. Affrontare il male (non più) oscuro
«Sono un fallito», «Non ce la farò mai», «È inutile, è troppo difficile», «Non mi importa più nulla», «A che serve vivere»... Queste sono le voci di chi soffre di depressione. Non la normale tristezza che segue un evento doloroso, ma una vera e propria malattia, più lunga e profonda, che si manifesta con una visione di se stessi fortemente negativa, in ogni ambito della vita. Partendo dall'idea che solo un paziente informato potrà reagire e attivarsi per superare il proprio dolore, gli autori di questo manuale si rivolgono - oltre agli specialisti del settore - proprio ai familiari del depresso o al paziente stesso. Attraverso un linguaggio chiaro, arricchito da testimonianze concrete, questionari, autovalutazioni e suggerimenti, offrono al lettore gli strumenti indispensabili per orientarsi tra i sintomi e le manifestazioni della depressione, ne indagano le origini e indirizzano verso possibili terapie. -
Allattamento e la maternità cattolica. Gioie, fatiche e dimensione spirituale della maternità
Oggi molte madri sanno che le evidenze scientifiche a favore dell'allattamento sono palesi: il latte materno nutre il bambino e rafforza il suo sistema immunitario; l'abbraccio materno, caloroso e rassicurante favorisce il suo sviluppo mentale ed emotivo. Altrettanto forti sono le motivazioni spirituali per scegliere di allattare, disponendo dei doni ricevuti - doni fisici e spirituali - per aiutare il proprio bambino a crescere, e poi per realizzarsi come un'amorevole madre. Ed è per questo che la Chiesa da molti anni promuove l'allattamento. L'autrice propone inoltre preziosi consigli per allattare serenamente e illustra i ""7 standard"""" dell'allattamento ecologico: un metodo che favorisce il distanziamento naturale delle nascite."" -
Amori e tradimenti di un prete di strada
Ancora un libro di don Antonio Mazzi!?! Sì, ma questa volta è la sua autobiografia: finalmente si può capire cosa ha in quella testa così bacata da proporre idee e pensieri che fanno impazzire alcuni e incazzare altri, tanti altri. Soprattutto però mette a nudo il suo cuore, un cuore grande, così grande da riempirsi di tutte le debolezze, le fragilità, le schifezze che gli altri volentieri schivano o fanno finta di non vedere. «In questo libro non esiste la logica e, tanto meno, la continuità. Esiste la mia anima, perforata dalle vicende che la vita e il Padreterno mi hanno elargito con generosità. Un'anima che va avanti e indietro tra episodi, preghiere, riflessioni, dubbi, domande, gioie, tragedie. Ho raccontato perciò, alla mia maniera, la mia vita. Ripeto: non c'è logica, ma solo la mia anima sgangherata, la mia spiritualità grossolana, sparpagliata tra notti insonni, piccole vittorie, disfatte oceaniche e preghiere dislessiche. Perché in tutto questo ci sta il mio Dio. Non lo dico ""mio"""" perché lo possiedo. Lo dico mio perché non so se sia anche quello degli altri, dei cosiddetti normali»."" -
Lourdes. L'immacolata concezione e le sofferenze di Bernadette
Gaeta racconta la storia, i risvolti scientifici e il contenuto profetico delle apparizioni di Lourdes. Espone poi nel dettaglio il messaggio della Madonna e i risvolti per la vita dei fedeli. ""Io sono l'Immacolata Concezione... Non vi prometto di farvi felici in questo mondo, ma nell'altro""""."" -
La Salette. Il pianto e le profezie della Bella signora
Saverio Gaeta — uno dei più grandi esperti di apparizioni mariane — racconta la storia, il messaggio e la profezia della Bella signora di La Salette. «Da quanto tempo soffro per voi! Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, devo pregarlo continuamente».