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Diritto privato dell'economia
Il manuale didattico Diritto privato dell'economia, giunto alla quarta edizione, si propone come strumento di studio nei corsi universitari di diritto privato ad indirizzo economico. Le parti relative alla persona, alla famiglia, alle successioni ed alla tutela dei diritti sono trattate in modo semplificato, mentre maggior spazio è dedicato al terzo libro del codice civile, sulla proprietà, ed al quarto libro, sulle obbligazioni. Il volume contiene anche dei riferimenti sintetici al diritto commerciale ed al diritto del lavoro, che sono solitamente oggetto di appositi e distinti corsi di studio. Il volume Diritto privato dell'economia comprende, anche se in forma semplificata, una premessa sull'idea di diritto e sull'idea di codice, e propone alla fine di ogni capitolo una aggiornata bibliografia sulla materia trattata. -
L' Europa a cent'anni dalla Prima guerra mondiale. Storia, politica, diritto
Gli scritti raccolti in questo volume su L'Europa a cent'anni dalla Prima guerra mondiale analizzano problemi con cui il continente si confronta oggi sotto il profilo della storia, del diritto, della politica. Per comprenderli meglio, gli autori allargano lo sguardo a un periodo secolare. Vengono esaminati progetti di Stati nazione e di integrazione europea, e i mutamenti delle costellazioni geopolitiche globali in cui l'Europa ruota. Si vagliano le basi giuridiche e la funzionalità politica di organizzazioni come l'Unione europea e il Consiglio d'Europa. Tra gli aspetti trattati due emergono come decisivi per una comprensione dello sviluppo europeo nel lungo periodo e nella crisi attuale. Il primo è il parziale smarrimento del legame tra cittadinanza e welfare, già asse portante non solo dei progetti di nazione o di integrazione europea, ma della stessa coesione atlantica. Il secondo è il vacillare delle istituzioni europee tra grandi ambizioni sovranazionali (e dunque costituzionali) e quella dimensione ancora consistente dell'Unione che è governata dal diritto internazionale: dimensione che, per non essere ""detta"""" - in primis dalla Corte di giustizia - produce processi di governo opachi e non sempre efficaci. Di questa duplice analisi sembrano dare conferma anche le difficoltà nella gestione della crisi epidemica iniziata nel 2020."" -
Amministrazione elettronica. Caratteri, finalità, limiti
Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione ricade sui principali ambiti della vita associata: tra questi, anche il diritto è stato interessato da profondi ripensamenti conseguenti agli sviluppi tecnologici. In tale contesto, il legislatore europeo e nazionale è impegnato da tempo a favorire i processi di digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni; processi che incidono profondamente sulle modalità di svolgimento dei rapporti tra l'amministrazione e i privati, siano essi cittadini, siano essi imprese. L'evoluzione normativa in corso, tesa a porre le premesse per la realizzazione di un modello di amministrazione pubblica digitalizzata, trova in particolare nel codice dell'amministrazione digitale (adottato nel 2005 e modificato nel corso degli anni) l'atto legislativo fondamentale adottato a livello nazionale in materia di informatizzazione pubblica. Nell'ambito di questa complessa problematica, il presente volume si propone di approfondire le principali tematiche relative alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni: a tal fine, i saggi qui raccolti prendono in esame un insieme di profili della materia - dal diritto all'uso delle tecnologie al procedimento amministrativo informatico, dai servizi pubblici online al digital divide, dalla partecipazione elettronica ai rapporti tra i livelli di governo, dalle linee guida ai dati pubblici - che, nel loro complesso, rappresentano i principali ambiti di azione e di sviluppo dei processi di informatizzazione pubblica. -
Il riposizionamento competitivo tra intuizioni innovative e razionalità strategica
La crescente dinamicità dei mercati impone alle aziende, non di rado, la necessità di ""saper cambiare"""" per ricercare e raggiungere sempre nuove posizioni di vantaggio competitivo e rafforzare le proprie potenzialità economiche. In tale scenario, la capacità delle aziende di definire un posizionamento competitivo fondato su intuizioni strategico-innovative e sulla propensione a materializzare in processi gestionali efficaci ed efficienti dette intuizioni risulta essere una delle sfide più importanti nel processo di governo aziendale. Queste riflessioni introducono il tema principale del presente lavoro che, nel ricercare il legame che unisce innovazione e nuovi posizionamenti strategici, si focalizza attorno a due principali polarità apparentemente opposte, ma in realtà tra loro strettamente interconnesse: da una parte, la """"creatività"""" che innesca il processo innovativo e, dall'altra parte, la """"razionalità strategica"""" necessaria a validarlo e darne concretezza. A tale scopo, dopo aver indagato e descritto i principali elementi costitutivi delle strategie aziendali, nel volume si analizzano gli alternativi percorsi di riposizionamento strategico che le aziende possono intraprendere, individuando nell'innovazione il ruolo di driver principale per incrementare ed attivare le leve del successo aziendale. I processi innovativi vengono studiati dando evidenza, da un lato, alla capacità creativa ed alle connesse modalità organizzative volte a favorirne la diffusione in azienda e, dall'altro lato, alle capacità aziendali di trasformarla in concreti e redditizi processi strategico-gestionali. Si evince, dunque, la necessità di contemperare l'attitudine dell'azienda a generare nuove idee e invenzioni con la capacità di governare razionalmente i processi operativi che da essa scaturiscono. Il lavoro pertanto si completa sviluppando riflessioni, proposte e strumenti in grado di massimizzare le possibilità e le opportunità connesse ai percorsi di innovazione strategica nonché metodologie di stima per la loro valutazione economico-quantitativa. Il processo innovativo viene così indagato in modo completo: dall'originaria """"scintilla creativa"""", che si materializza in concrete modalità operativo-gestionali, adeguatamente monitorate e valutate per coglierne in pieno l'impatto e le potenzialità nella creazione di valore economico."" -
Che cosa è la discriminazione? Un'introduzione teorica al diritto antidiscriminatorio
Qual è la natura della discriminazione? Quando una previsione, un criterio o una pratica possono dirsi ""discriminatori""""? Perché discriminare è ingiusto? Qual è, se c'è, il fondamento morale del diritto antidiscriminatorio? Questo libro ricostruisce in chiave critica le risposte che la letteratura recente ha dato ai quesiti relativi alla definizione di """"discriminazione"""" e alla giustificazione dei divieti di discriminare; al contempo evidenzia le questioni che rimangono aperte, tratteggiando le linee direttrici di ulteriori ricerche. Il testo è rivolto ai giuristi sia teorici, sia pratici. A questi ultimi spetta il compito, difficile ma di cruciale importanza, di argomentare la discriminazione nei casi concreti."" -
Codice di diritto internazionale pubblico
La raccolta che viene qui presentata intende anzitutto costituire uno strumento per una migliore conoscenza di una serie di testi di base del diritto internazionale attuale. Oltre a fornire a coloro che intraprendano lo studio di tale diritto una essenziale base positiva, essa mira a porre a disposizione degli operatori giuridici una selezione di testi accompagnata dall’insieme dei dati richiesti per la corretta applicazione delle relative norme nell’ambito dell’ordinamento giuridico interno.rnrnLa raccolta riunisce una serie di testi, nella grande maggioranza convenzionali, relativi ad alcuni tra i più importanti settori dell’ordinamento internazionale. Si è rinunciato a qualsiasi pretesa di completezza, priva di senso di fronte all’ampiezza delle materie suscettibili di essere da esso disciplinate, per cercare di offrire al lettore una selezione, capace di fornire una visione d’insieme sufficientemente esauriente dei settori prescelti.rnrnQuesti riguardano la struttura organizzativa generale del sistema, il modo in cui esso disciplina le proprie essenziali funzioni, l’esercizio dei poteri degli Stati nei vari spazi nei quali essi si esercitano e le relative limitazioni, la tutela dei diritti fondamentali della persona umana. La raccolta non comprende invece, se non in modo del tutto indiretto, le materie del diritto internazionale penale e del diritto internazionale privato e processuale. Pur con gli inevitabili elementi di arbitrarietà insiti in qualsiasi scelta di questo tipo, è sembrato che la selezione operata sia idonea ad offrire un quadro generale sufficientemente esteso e significativo ed a consentire una visione d’insieme della normativa considerata, anche nella prospettiva della sua incidenza sulla disciplina dell’ordinamento interno. (tratto dalla Presentazione). -
Il rendiconto finanziario
Un corretto ed efficace controllo dei flussi finanziari rappresenta un'esigenza ormai ineludibile per le aziende, specie nel contesto attuale caratterizzato da cicli di espansione economica e recessione, che si susseguono rapidamente, e dalla elevata frequenza dei cambiamenti nel contesto economico, normativo e sociale. La recente emergenza sanitaria ha posto inoltre in luce in tutta la sua drammaticità il fabbisogno di liquidità come elemento fondamentale per la sopravvivenza delle aziende. Le criticità di questi ultimi anni non possono che rappresentare uno stimolo per le aziende, ad intraprendere azioni più decise di controllo dei flussi finanziari. Lo stesso nuovo Codice della Crisi D'Impresa impone alle aziende di dotarsi di adeguati sistemi di controllo interno per il corretto monitoraggio dell'andamento economico e finanziario aziendale. Il presente volume si propone di offrire una trattazione scientifica aggiornata e completa dello studio dei flussi finanziari e delle logiche di costruzione del rendiconto finanziario, il principale strumento di controllo e di rendicontazione dei flussi finanziari. Il volume include un'analisi dei principali modelli di rendiconto finanziario per la rendicontazione esterna, con particolare riferimento al principio contabile internazionale IAS 7 e al principio contabile italiano OIC 10. Dopo aver esaminato la costruzione teorica del rendiconto, il volume affronta poi l'interpretazione del rendiconto finanziario ed esamina alcuni indici, calcolabili utilizzando i flussi di cassa, che possono contribuire all'attività di controllo sull'andamento finanziario dell'azienda. -
La riforma del terzo settore. L'impatto sugli strumenti di accountability
«La letteratura, nazionale e internazionale, ha da sempre riconosciuto il terzo settore come un aggregato con caratteri diversi rispetto allo Stato e al mercato. La natura privata, la volontarietà di adesione, le finalità di utilità sociale e la presenza di limitazioni (più o meno ampie) nella distribuzione di risultati positivi della gestione sono i principali caratteri riconosciuti alle organizzazioni operanti in questo ambito. Negli anni recenti, il terzo settore ha contribuito a fornire risposte alla crisi del welfare state attraverso la dimostrazione di un costante supporto allo Stato nella soddisfazione dei bisogni collettivi. Nel nostro Paese, negli ultimi trent'anni, istituzioni senza finalità di lucro, erogative e/o produttive, si sono affermate con forza nel perseguimento di obiettivi solidaristici a vantaggio di categorie ""deboli"""" della società. Il ruolo di associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e altre configurazioni organizzative rientranti nel mondo del terzo settore è divenuto cruciale nel dare compimento al principio costituzionale della sussidiarietà orizzontale e verticale. Seguendo la crescita del settore, l'ordinamento giuridico italiano ha progressivamente adeguato il proprio corpus legislativo alle necessità di regolamentazione dei differenti aggregati sociali che si sono affacciati nella società civile. Ne è derivato un """"groviglio"""" di normative, atte a disciplinare l'operato di diverse fattispecie giuridiche, con caratteri economico-aziendali comuni, ma diversi per il settore di attività (assistenza, sanità, ambiente, cultura, ecc.), la dimensione e la complessità organizzativa e gestionale. La riforma del terzo settore nasce proprio con l'obiettivo di riordinare il quadro normativo delle organizzazioni, operanti nel terzo settore, del nostro Paese. La legge delega n. 106/2016 e i decreti promulgati nell'ultimo triennio hanno risposto all'esigenza di formare una cornice unitaria, all'interno della quale gli enti del terzo settore possono muoversi alla ricerca di regole di comportamento comuni. L'attuale quadro normativo pur non raggiungendo la piena integrazione, delle discipline di tutte le tipologie di organizzazioni non profit, in un unico corpus legislativo compie un rilevante passo avanti istituendo un sistema che può essere definito """"duale"""". Enti del terzo settore disciplinati dai decreti della recente riforma del terzo settore di affiancano a organizzazioni non profit che, per volontà o non rispetto dei requisiti minimi statuiti dalla riforma stessa, continuano ad operare secondo la previgente normativa...» (Dall'Introduzione di Lucia Montanini e Alessia D'Andrea)"" -
Introduzione al diritto penale europeo. Fonti, metodi, istituti, casi
«Con la locuzione ""diritto penale europeo"""" non si identifica solo una """"materia di studio"""" ormai entrata anche nei piani didattici dei corsi universitari, ma si evoca anzitutto - ed a monte - un complesso di temi e problemi che negli ultimi trent'anni, con attualità crescente ed incalzante, hanno attratto l'attenzione della dottrina (non solo) penalistica e impegnato l'elaborazione giurisprudenziale, sulla scorta della progressiva influenza ed incidenza che gli obblighi discendenti dai diversi trattati internazionali e dalle varie fonti derivate hanno esercitato sul diritto penale, specie nell'area dell'Unione europea o nel perimetro ben più vasto del Consiglio d'Europa, al traino delle poderose evoluzioni politiche e istituzionali che in tali ambiti si sono susseguite [...]. L'intento di questo volume è quello di offrire a chi si accosta al """"diritto penale europeo"""" gli strumenti introduttivi per conoscere e comprendere le sue tappe fondamentali, a partire dalle sue fonti, dai principi di fondo così come dagli strumenti metodologici essenziali, anche alla luce dei casi giurisprudenziali più significativi che ne hanno contrassegnato lo sviluppo, e soprattutto delle criticità che lo accompagnano. Avvertiti che si tratta di un percorso in divenire, sollecitato da continui stop and go, da """"fughe in avanti"""" e improvvisi impasse determinati dal reflusso dell'ideologia sovranista, sino all'attuale fase di crisi della costruzione europea; ma al contempo consapevoli che si tratta di un percorso che, nel suo farsi, ha modificato e continua a modificare, profondamente, il diritto penale """"nazionalistico"""" e """"statocentrico"""" di un tempo»."" -
Economia aziendale
«L'attività umana è costantemente proiettata ad appagare bisogni e desideri, e perciò sempre alla ricerca di risorse (beni e servizi) con cui centrare tale obiettivo. Quando s'imbatte in risorse limitate, o scarse, essa diviene inevitabilmente attività economica e si concreta, pertanto, in scelte economiche; cioè in scelte in cui si deve cogliere il miglior rapporto possibile tra mezzi scarsi e bisogni o desideri da soddisfare (ponendo peraltro, questi ultimi, in un ordine gerarchico, mutevole nel tempo e dipendente dal soggetto che agisce). Se una tale attività e le conseguenti scelte si compiono nell'ambito di unità (che assumono quindi anch'esse natura economica) sistematicamente organizzate, autonome e stabili, si è in presenza di aziende. Queste e la loro vita sono oggetto dell'Economia aziendale. Com'è noto, questa disciplina si colloca tra le scienze sociali. Essa, perciò - con metodo prevalentemente induttivo e prescrittivo - formula leggi e teorie, costruisce modelli, appresta strumenti e norme di comportamento, che trovando la propria radice nell'osservazione di ciò che nelle realtà aziendali concretamente accade, sono utili al governo delle aziende e ne propiziano perciò andamenti equilibrati e crescita. Nel nostro sistema economico e sociale, le aziende occupano le più disparate posizioni e operano in tanti settori produttivi. Svolgono attività e funzioni diverse, hanno dimensioni le più varie, giungono a output e a risultati di differente portata e natura, possono essere private e pubbliche, orientate al profitto oppure no. Nel nostro vivere quotidiano siamo in continua relazione con aziende, anzi spesso ne siamo parte, pur se in modo inconsapevole: pensiamo, per esempio, ad aziende appartenenti alle amministrazioni pubbliche (quali comuni, regioni, Stato, e via dicendo), nelle quali ci può accadere di agire nelle posizioni più diverse. Pur incastonate in un universo tanto variegato, le aziende si presentano comunque accomunate tutte da un'unica finalità, che è quella di creare utilità, valore...» (Dalla Presentazione) -
L' adulterio in diritto ebraico e romano. Studi sulla «Collatio» IX
«Prosegue, con questo nono volume, la serie dei miei Studi sulla ""Collatio"""": ricerca alla quale attendo ormai da più di vent'anni, confortato dall'interesse, che spero sincero, costantemente manifestatomi da Colleghi e studenti. Anche se, ormai, molti dei problemi riguardanti l'operetta, così come i contenuti della maggioranza dei tituli, sono stati da me affrontati nei vari contributi finora pubblicati, le domande emergenti dal breve testo mi paiono, inesorabilmente, aumentare. Ma è normale che sia così: come si dice, purtroppo (o per fortuna? il contrario sarebbe tragico ...), ars longa, vita brevis. Il secondo paragrafo del primo capitolo e í capitoli secondo e terzo riproducono, in lingua italiana e con delle modifiche, parte del testo dell'intervento What was Writing Jesus on the Sand? Short Remarks on the Adulteress' Punishment in the Jo-hannes Gospel, che avrebbe dovuto tenersi presso l'Università di Plovdiv in occasione degli """"Spring Law Days"""" del 27-28 marzo 2020. La drammatica emergenza del coronavirus ha portato, ovviamente, all'annullamento del convegno, i cui Atti - anche con il mio testo - saranno comunque pubblicati. Tale scritto è stato consegnato anche, nella versione italiana, con delle modifiche, per gli Scritti in onore di Massimo Panebianco. I capitoli settimo e ottavo riprendono, con modifiche e ampliamenti, parte dei contenuti del saggio, dal titolo Ipotesi su un'interruzione, in corso di stampa negli Studi in onore di Lucio De Giovanni, Napoli 2020.» (dalla Premessa). Con due appendici di Lucia di Cintio e Mariateresa Amabile."" -
Economia del crimine organizzato e politiche di contrasto
Il volume, scritto mentre l'Italia ed il mondo intero affrontavano la più grande emergenza sanitaria mai vissuta dal secondo dopoguerra ad oggi e paragonabile - per gli effetti che probabilmente avrà - solo alla grande crisi economica del '29, analizza il fenomeno del crimine organizzato, le sue cause e i suoi metodi operativi. La scelta razionale di compiere attività illegali è studiata attraverso il ricorso all'analisi socio-economica e di rete allo scopo di comprendere i meccanismi che consentono alle mafie di espandersi e di propagarsi all'interno della società civile e dell'economia soggiogandole e devitalizzandole come un virus. Con l'ausilio della Socio! Network Analysis e la ricostruzione di alcuni reticoli criminali generati da organizzazioni criminali camorristiche, il volume mostra che è possibile progettare politiche di contrasto più efficaci ed efficienti di quelle finora attuate, ma soprattutto più adeguate alla natura del fenomeno da debellare. È convinzione degli autori, infatti, che la pericolosità delle organizzazioni criminali è determinata dalla loro capacità pervasiva e diffusiva, che le rende molto somiglianti ai virus e alle malattie infettive e richiede, pertanto, come in questi casi, un approccio proattivo e di rete. -
I flussi migratori e le sfide all'Europa
La gestione dei flussi migratori rappresenta oggi una sfida importante per l'Europa, e per l'Unione europea in particolare, in ragione della complessità di un fenomeno in progressiva crescita per una pluralità di fattori, che vanno dai conflitti in corso nelle aree prossime alle frontiere dell'Unione a nuove emergenze, quali sono quelle prodotte dai cambiamenti climatici. Le risposte sin qui date dalle istituzioni europee e dai Governi nazionali si sono rivelate largamente inadeguate per l'assenza di una strategia comune, appropriata e lungimirante. La crisi migratoria rischia di compromettere la tenuta dell'architettura europea e dei valori che ne hanno informato la costruzione e gli sviluppi, alimentando nazionalismi, razzismo e progressiva disaffezione al progetto europeo. Il volume 1 flussi migratori e le sfide all'Europa, che raccoglie scritti in lingua italiana e inglese, analizza gli aspetti più controversi della politica migratoria europea e nazionale, con particolare riguardo all'area del Mediterraneo: il mancato coordinamento tra le zone SAR e le morti in mare; l'ambigua politica italiana in Libia; le falle del sistema Dublino; i Decreti sicurezza. Con il contributo di accademici ed esperti sul campo, il volume aiuta a trovare risposte adeguate a disposizione di studiosi, docenti e ""pratici"""", fornendo anche materiale utile per la didattica."" -
Il controllo tecnologico sui lavoratori. La nuova disciplina italiana tra vincoli sovranazionali e modelli comparati
Il volume esamina il controllo sull'attività dei lavoratori, realizzato attraverso l'uso di strumenti tecnologici. Si tratta di una tematica risalente alla seconda metà del secolo scorso, che, tuttavia, oggi più che mai è di stringente attualità. La digitalizzazione dell'economia e il radicarsi dei paradigmi dell'Industria 4.0 integrano inscindibilmente le funzioni di direzione e controllo del lavoro umano nei mezzi di produzione, dischiudendo forme inedite e sempre più invasive di monitoraggio dei dipendenti. L'intervento riformatore del Jobs Act, volto ad aggiornare l'art. 4 dello Statuto dei lavoratori, non ha sopito le criticità applicative del testo previgente, introducendone semmai di nuove, come dimostrano il nutritissimo dibattito dottrinale e la vivace casistica giurisprudenziale che si sono sedimentati a un lustro dalla novella legislativa. Il volume si pone l'obiettivo di analizzare la disciplina del controllo a distanza sui lavoratori all'interno del sistema di fonti multilivello, di recente rivoluzionato dall'entrata in vigore del regolamento europeo n. 679 del 2016 sulla privacy. Grazie alla comparazione con gli ordinamenti di Stati Uniti e Germania, e alla contestualizzazione nel più ampio tema del controllo datoriale, l'autrice scioglie i principali nodi esegetici dell'art. 4 dello Statuto, proponendo soluzioni applicative volte a bilanciare i confliggenti diritti e interessi delle imprese e dei lavoratori. In particolare, l'opera valorizza le potenzialità dell'autonomia collettiva nell'arduo compito di preservare la dignità e la riservatezza dei lavoratori, garantendo al contempo un ambiente favorevole allo sviluppo e al consolidamento dei nuovi modelli produttivi. -
Homeless e città. Una relazione identitaria da esplorare
Lo studio di fenomeni particolarmente complessi, tra i quali rientra l'esperienza di homelessness, richiede talvolta una diversa esplorazione attraverso una prospettiva che consenta di analizzare dimensioni nascoste, o poco note. In questo libro presentiamo i risultati di una nostra ricerca in cui abbiamo cercato di comprendere in che modo le persone con diversi gradi di disagio abitativo sentono e vivono, nella loro quotidianità, il rapporto con la città. Abbiamo dato la possibilità e la libertà a queste persone di raccontare, con immagini e parole, la loro relazione con la città di Verona, una relazione che ha acceso luci di conoscenza anche sulla loro identità, sui loro valori, bisogni, emozioni, paure, speranze e aspettative. -
Il principio di «materiality» nell'informativa non finanziaria
Nell'attuale contesto di studi, sta primeggiando l'importanza della divulgazione delle informazioni non finanziarie contenute nei report ""integrati"""" o """"di sostenibilità"""" o, più generalmente, identificate con il termine """"non-financial disclosure"""". Ai preparers dei documenti di comunicazione relativi sono richiesti un processo selettivo delle informazioni - nell'insieme di dati e narrazioni ricavabili dai sistemi informativi aziendali e dal dialogo continuo con gli stakeholder - e la definizione di un ordine di priorità degli argomenti rilevanti nella divulgazione. Agire in questa direzione implica l'applicazione del principio di materiality per identificare i temi prioritari oggetto di rendicontazione nella prospettiva dei destinatari della comunicazione. Tale principio trova applicazione anche nelle attività di auditing che conducono all'attestazione esterna sul report non finanziario, svolte da soggetti esterni (revisori e assurance providers). L'adozione del principio di materiality comporta il necessario espletamento di un giudizio, di natura discrezionale, da parte di chi produce, chi trasmette, chi valuta e chi legge l'informativa a carattere non meramente contabile. Le indicazioni, fornite dagli standard setter di rendicontazione non finanziaria e dalle autorità governative dei diversi Paesi, influenzano la definizione dell'oggetto (natura e dimensioni qualitative e quantitative) e dei contenuti informativi da inserire nei documenti di comunicazione esterna. Il volume ha l'obiettivo di fornire un quadro, auspicabilmente, completo e poliedrico degli aspetti economico-aziendali connessi al principio di materiality nell'informativa non finanziaria. Dopo aver analizzato gli elementi definitori del termine """"informazione non finanziaria"""", discussi dalla letteratura nazionale e internazionale, si pongono in risalto i fattori che determinano diversi giudizi di materialità, da parte dei preparatori e dei valutatori, e gli effetti delle informazioni rilevanti sull'azienda e sulle diverse categorie di stakeholder. Specifico approfondimento è dedicato alla spiegazione del processo di applicazione del principio di materialità nei report sociali, ambientali, di sostenibilità e nei report integrati, proposti dagli standard di rendicontazione, maggiormente invalsi nella prassi delle aziende. La trattazione termina con le questioni ancora aperte sul tema, da cui possono scaturire alcune aree di ricerca futura."" -
I vizi del consenso nella tradizione romanistica
«La pubblicazione di questo volume si inserisce in un percorso di ricerca sui Fondamenti del diritto europeo da tempo intrapreso, sotto la guida dei Professori Giovanni Luchetti e Aldo Petrucci i. Per quanto più specificamente attiene al tema considerato, avevo già avuto modo di occuparmi delle previsioni concernenti il dolo negoziale contenute nei Principles of European Contract Law e nel Draft Common Frame of Reference, e, in ragione dell'interesse in me suscitato da queste prime indagini, mi ero più volte ripromesso di estendere il campo di osservazione anche alla disciplina dell'errore e a quella della violenza 2. Oltre a costituire un ulteriore sviluppo di questo più ampio e più complesso itinerario, il lavoro si colloca in una linea di ideale continuità con il primo volume della nuova Collana Radici storiche del diritto europeo, con il quale intende, in particolare, condividere alcune scelte di base, come il metodo impiegato nella ricostruzione storico-giuridica, la prospettiva adottata nell'analisi delle fonti e la destinazione dell'opera...» (Dalla Prefazione di Ivano Pontoriero) -
Consenso informato e scelte di fine vita. Riflessioni etiche e giuridiche
Il manuale ""Consenso informato e scelte di fine vita. Problematiche etiche e giuridiche"""" è una ricostruzione delle vicende che nel corso di questi ultimi decenni hanno caratterizzato sotto il profilo etico e giuridico il consenso informato nel rapporto di cura paziente-medico con particolare attenzione al dissenso dato dal paziente ai trattamenti sanitari che coinvolgono il 'fine vita'. L'A. svolge tra l'altro una ricostruzione del percorso giurisprudenziale sviluppatosi in questi decenni, fino a giungere alla legge 219/2017 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento), ad un suo esame dettagliato, e alla sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019 in merito alla legittimità del suicidio assistito medicalizzato. Una indagine quella sul consenso informato e le scelte di fine vita che viene affrontata già dagli anni '90, tenendo conto sia delle sentenze che hanno deciso casi emblematici, quali quelli di Welby, dell'Englaro e ora di Fabiano Antoniani, sia del dibattito ideologico che si è sviluppato nella nostra società ogni qualvolta si è inteso affrontare le molteplici questioni generate dal tema del fine vita. Il manuale """"Consenso informato e scelte di fine vita. Problematiche etiche e giuridiche"""" è pertanto un utile strumento di lavoro e di documentazione per eticisti, giuristi e medici."" -
L' ente premiato
«L'esame dei più recenti sviluppi del sistema statunitense di responsabilità dell'ente, condotto anche al fine di valutare l'opportunità di possibili soluzioni de jure condendo, rappresenta oggi un approccio del tutto ricorrente nella letteratura di settore la quale, tuttavia, non manca di mettere in guardia rispetto al rischio di incorrere in acritiche emulazioni del c.d. eccezionalismo nordamericano. In particolare, le linee guida elaborate dal Department of Justice hanno condotto negli ultimi decenni alla progressiva estensione agli enti collettivi di programmi di diversion (gli ormai ""blasonati"""" defer-red prosecution agreements e non-prosecution agreements) i quali sono diventati, oggi, lo strumento privilegiato per fronteggiare la criminalità d'impresa. Sennonché, la """"lezione"""" statunitense restituisce l'impressione di un non sempre soddisfacente bilanciamento tra efficacia dello strumento preventivo-repressivo e garanzie. Da questo punto di vista, se la versione anglosassone della diver-sion in vigore in Inghilterra ed in Galles risulta sotto molti profili più appagante sul piano della conformità ai principi fondamentali dell'ordinamento, la stessa - nel continuo oscillare del pendolo tra funzionalità e garantismo - si rivela al contempo poco """"appetibile"""" per il mercato. La disciplina d'oltremanica, peraltro, è stata presa a modello per il trapianto dei deferred prosecution agreements non solo nei Paesi dell'Europa continentale, a cominciare dalla Francia, dove le recenti riforme in materia anticorruzione hanno introdotto la con-vention judiciaire d'intérét public; ma anche altrove, come ad esempio in Australia, Canada, Giappone, Singapore e Brasile, a dimostrazione di una sempre più marcata """"americanization/adversarialization"""" dei sistemi di giustizia penale. Le novità che hanno interessato il settore della corporate criminal liability, inquadrabili all'interno di più generali linee evolutive del diritto nell'era c.d. postmoderna e della """"globalizzazione"""", rappresentano una straordinaria occasione di dibattito su tendenze tanto eccentriche quanto attuali dei sistemi di giustizia penale...» (Dall'Introduzione)"" -
Potere e atto. Tutela civile dell'incertezza oppositoria
«Ecco un libro utile e fruttuoso. Utile (absit iniuria verbis) non nel senso di prontuario di risposte a contingenti problemi pratici: si tratta di un libro che vuole un lettore partecipe, non un cacciatore di soluzioni (soggetto, quest'ultimo, che, d'altronde, resterà verosimilmente diffidente per il richiamo all'incertezza che campeggia nel titolo). Utile perché invita a sostituire, a conclusioni attinte a fil di logica, il mondo reale e i suoi protagonisti con tutte le loro sfumature. Utile perché amplia criticamente le premesse della trattazione, fornendo così base attendibile alle variegate conclusioni che sostituiscono i più sommari risultati finora attinti. In esergo, il sottotitolo rende precisamente l'humus in cui si sviluppa il cammino dell'autore. ""Tutela civile dell'incertezza oppositoria"""": tipo, effetti e contenuto dell'opposizione, cioè della reazione di chi è inciso da un atto altrui a valenza potestativa, subiscono variazioni notevoli da caso a caso. Parlare di incertezza oppositoria significa appunto richiamare l'attenzione sull'insufficienza delle soluzioni nette e univoche, e mostrare invece come tipo e condizioni della tutela siano fortemente condizionati dai modelli dei poteri e dalle differenti caratteristiche del loro esercizio. Si oscilla da forme che si sarebbe tentati di riportare al silenzio-rigetto a modi dell'agire pienamente gravati di oneri di allegazione e prova. Rispetto al non sempre proficuo esito degli studi intervenuti sul tema, il progresso è rilevante. Un trentennio fa il primo passo era stato rappresentato dalla emersione delle costanti della contrapposizione potere stragiudiziale/tutela op-positiva ma si trattava, appunto, del primo passo, cioè dell'osservazione ravvicinata, nel campo del processo civile, della dinamica potere-atto-reazione-effetti, con focalizzazione sulla ingannevole vestizione da azione della reazione difensiva, e sullo switch degli effetti dalla stretta rimozione dell'atto alla (possibile) conformazione del rapporto. Dino Buoncristiani si cala ora in quel diagramma e vi dimora per mostrarne le sfaccettature, cioè le possibilità finora ignorate che si inseriscono sottilmente in esso. La dinamica resta concettualmente unitaria ma si rivela molto variabile per tecnica ed effetti...» (Dalla Prefazione di Bruno Sassani)""