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Una bellezza lontana
"Una bellezza lontana"""" è la storia di una relazione che si sfalda e cade giù, come neve finta nelle palle di vetro. È la biografia di una coppia, il suo necrologio; morte naturale, incendio doloso, uccisione volontaria, pura causa degli eventi. Due voci si alternano, in un incontro/scontro di ciò che si è perso e quello che rimane oltre l'ultimo grammo di solitudine e risentimento. Divisa in tre parti, la raccolta è il risultato di bugie a fin di bene, parole pensate ma mai espresse, castelli di sabbia su spiagge baciate da oceani violenti, tutto vola via, o forse solo si sposta." -
Nata per la toga. Nuova ediz.
Un romanzo breve in cui l’autrice, avvocato, con tratto autobiografico, parla della propria vocazione all'avvocatura e dell'esperienza nelle aule di giustizia. -
Il mare nell'anima
La poesia è uno specchio nel quale l'uomo si riflette e si svela, facendoci accedere alla parte più intima della sua anima, intensificando lo sguardo trascendente sulla quotidianità. La poesia è immateriale, ma si può concepire, costruire, fare; è un mistero che nasce dall'uomo per l'uomo e lo salva. La poesia che Emanuele Aloisi ci fa conoscere nei versi che compongono la sua silloge ""Il mare nell'anima"""", comprende questi concetti e, nella sua accezione personale, interpersonale e sociale, esprime la rivelazione dell'animo umano privo di ogni sovrastruttura; è la manifestazione tangibile della densa dimensione esistenziale in cui il poeta è immerso."" -
Il declino
Questo libro rappresenta la chiave di volta tecnico-scientifica, oltre che religiosa, capace di aprire le porte del sapere sul Sacro. Dodici i capitoli che possono rappresentare una guida per chi volesse analizzare la storia delle religioni e approfondirne l'evoluzione nella nostra epoca. Agostino Secondino scrive ed illustra al lettore, con molta semplicità, argomenti di un elevato spessore socio-culturale, elaborando il proprio pensiero in modo scientifico e offrendo gli elementi necessari che potranno servire al lettore per elaborare un pensiero razionale e personale sui vari temi trattati. -
L'eterno essere se stessi
Emozioni, pensieri ed elementi dell’animo umano, esprimono il bisogno incessante, della costante ricerca del senso della vita. I versi riferiscono ciò che la parola non esprimere, e tutto abita nel cuore. L’amore si manifesta, in questa silloge di poesie, in ogni sua forma e accompagna il lettore in un viaggio sensoriale capace di suscitare ricordi vivi o assopiti dal tempo. “L’eterno essere se stessi” è un suggello di autenticità personale, la sola capace di assicurare la vera condivisione sociale. -
Vincere nel silenzio. Il più grande campione sordo di tutti i tempi
"Vieni, ti prenderò per mano e ti porterò a guardare, anche senza luce, lo splendore della mia stella"""". Non è una frase di circostanza, ma il senso di una scelta che si racconta in modo semplice, quasi genuino, tra le pagine di questo libro; un viaggio tra le emozioni, le sconfitte, le risalite e la voglia di mostrarsi al mondo con tutto il bello che può nascondersi nel silenzio. Una piccola storia di un uomo semplice, ma proprio per questo destinato a essere un grande protagonista dello sport e del nostro tempo." -
Ali d'argilla
"Ali d'argilla"""", come una crisalide che si apre per liberare le emozioni, """"per liberare i desideri e lasciarsi alle spalle l'ieri"""". È una raccolta di poesie dove da subito si avverte il valore liberatorio dei versi, la capacità di elevarsi oltre le resistenze psicologiche e convenzionali, il duellare con la paura a mettere in circolo il proprium, a disfarsi di quel peso di vita, di retaggi e pregiudizi che ognuno si porta dietro come personale fardello per aprirsi alla coralità con maggiore """"leggerezza""""." -
Dimmi di che colore è la notte
Quante volte ci siamo chiesti, alzando lo sguardo alle immensità celesti o ripiegandolo su quelle dell'animo: di che colore è la notte? Il giorno ci attenderà con la sua luce rassicurante, che impregna il buio di speranza, o la notte resterà eterna? E se lo chiedessimo a un nome? A un vocativo che credevamo traghettasse fuori dall'abisso e che invece, si sottrae e tace. Senza risposta. ""Dimmi di che colore è la notte"""" traccia la parabola di un desiderio, inizialmente nitido, rivolto a una radiosa giornata del presente, in seguito provato dall'attraversamento della notte."" -
A luci spente
"A luci spente"""" è un saliscendi di sentimenti forti, angosciose paure, gioie improvvise, inquietanti apparizioni. Sono monologhi interiori ma loro ti mettono in dialogo con il mondo, sono cortecce protettive - ben visibili - ma loro ti aiutano a riscoprire le tue radici nascoste, profonde. Sono àncore gettate nel mare dell'incomprensibile. Sono esperienza d'amore che si fa scelta senza scampo. E forse senza uscita." -
La chiae te oru (la chiave d'oro)
A proposito della lingua dialettale, nella maggior parte dei casi, si è trattato di una ""lingua parlata"""", senza un codice genetico di scrittura a essa riferita. Nei tempi questa stessa lingua è stata rimodulata, rivisitata in alcuni vocaboli che hanno assunto forma verbale e cadenza differenti. Tutto ciò che si può esprimere verbalmente non sempre si può codificare in una grammatica univoca secondo un dettato che di fatto non esiste, se non riveduto da chi può credere che alcuni termini dialettali debbano essere scritti come essi stessi intendono. Perciò penso che accettare l'espressività dialettale impressa nella scrittura che può e deve essere diversa, sia il segno distintivo della nobiltà posta nel rispetto della cadenza parlata, che a volte cambia di molto, anche tra paesini confinanti. Unitamente agli effetti e a un rispetto propedeutico a essi, la mia intenzione è quella di imprimere nei versi ciò che abbiamo smarrito, la vita semplice di una volta, con tutto ciò che ne derivava, le persone, le loro gesta, il modo di convivenza umile, semplice, senza imposizioni di sorta. La nostalgia di un periodo che inconsapevolmente vive in ognuno di noi, e che inesorabilmente scompare."" -
La bambina dei salti
Antonia vive intrappolata nel labirinto del suo matrimonio. Suo marito controlla non solo la sua realtà, ma anche quella di Santolaya, il piccolo paese dove si svolge il romanzo. Attraverso un torneo di poker l'uomo riesce a stabilire la routine del luogo, i cui abitanti dipendono da un suo sguardo. Antonia è in sintonia col sorriso della bambina, figlia di entrambi, che salta invece di camminare. In paese, un giorno, giungono quattro impostori disposti a leggere poesie nelle strade, per combattere la noia che sta devastando il mondo. Il gruppo muta le proprie identità, César Aira, Virginia Woolf, Ana María Matute, Georges Perec, sono solo alcuni degli scrittori che interpreteranno. -
Poesie: Inferno minore-)e pagine del travaso
Claudia Ruggeri, nata a Napoli il 30 agosto 1967, si trasferisce a Lecce l'anno seguente con la sua famiglia. In questa città compirà i suoi studi e inizierà a dedicarsi alla poesia, mettendosi subito in contatto con l'ambiente letterario e culturale del capoluogo salentino, dal quale si aprirà alla conoscenza e relazione con autori del panorama poetico nazionale, come Franco Fortini e Dario Bellezza. Il 27 ottobre 1996, all'età di ventinove anni, pone tragicamente fine alla sua vita. Il presente volume è il risultato di un paziente lavoro di natura filologica volto a ripristinare i testi delle due opere licenziate in vita da Claudia Ruggeri, ""Inferno minore"""" e """")e pagine del travaso"""", nel rispetto della versione riportata dai testimoni disponibili, sottoposti a un'accurata collazione e vagliati criticamente. Questa edizione si propone, inoltre, di avanzare una prima interpretazione dei componimenti, corredandoli di un commento che mira a facilitarne la comprensione."" -
Moifà di Terravecchia
"Il moifà è un canto che affonda le sue radici lontano nel tempo come espressione coreutica spontanea che oscilla tra il sacro e il profano. Una voce introduce e il coro commenta. Con questo 'relitto culturale', secondo la definizione di De Martino, si rinnova il rito antico del passaggio delle mandrie nel fuoco per allontanare le malattie e invocare la benedizione degli dei. Si ricreava in tal modo l'armonia cosmica entro la quale l'uomo trovava una sua dimensione fisica e spirituale."""" (Mario Matera Frassese). """"Dalle poesie emerge una figura femminile, mascherata anch'essa, quasi riemersa da un passato fatto di reminiscenze delle Antiche Madri sannite ondeggianti tra il mito e una realtà disegnata dal tempo. E anche quest'immagine, se si segue la cronologia delle poesie, sembra pian piano 'storicizzarsi', incarnare delle caratteristiche più terrene, e così giungere ad un presente nel quale la figura femminile non è più tratteggiata, anche se in punta di penna, ma si avverte presente, quasi a dare stabilità a quel lavoro di archeologia dei sentimenti"""". (Dalla presentazione di Franca Di Conza)" -
In maglia rosa. Viaggio romanzato per una riscoperta dei vini rosati
Una ""guida"""" romanzata articolata in racconti ed esperienze sensoriali - per condurre il lettore tra vitigni, vini, cantine ed imprevedibili """"percorsi"""" eno-gastronomici. Le lunghe passeggiate in bicicletta nel Salento, le soste in masserie e luoghi ricchi di fascino per gustare le bellezze del paesaggio e degustare i prodotti della terra - tingendo le emozioni e il palato di """"rosa"""" - sono gli ingredienti che introdurranno alla scoperta dei mille rivoli del """"vino di una notte"""" e di un inedito mondo enoico, intriso di aneddoti e notizie storiche. Prefazione di Giuseppe Baldassarre."" -
Essere fortunati non basta
Su un binario, prima della partenza, le storie si rincorrono per chi le sa catturare. In paese c'è un uomo un po' strano che tutti chiamano Antonio delle Stelle, è convinto che un giorno gli extraterrestri torneranno a prenderlo, e si prepara ad ogni evenienza. Ambra e Francesco si erano persi di vista da quando erano piccoli, lui, figlio inquieto e geniale di un affarista pentito, e lei giovanissima laureata in bioscienze e biotecnologie. Si sono incontrati, e per un attimo si sono riconosciuti. Marco vuole bene a Martina e pur avendo la stessa età lei è più adulta del ragazzo. Ambra e Martina sono amiche, entrambe salentine, hanno studiato a Camerino e si sono divise tra la Puglia e le Marche, scrivendo i loro aforismi su post-it appiccicati al frigo, parlando con i corvi e avvertendo la terra quando trema: ma i terremoti non le hanno scosse. Bart ascolta il racconto di Ambra, che si mescola alle storie della vita, come quella di Walter, un ragazzo violento, e di Marika, che ha avuto la sfortuna di incontrarlo. Alcune persone sono veleni e altre antidoti, e in mezzo, ci sono il caso e il destino. ""Essere fortunati non basta, bisogna anche avere la fortuna di rendersene conto""""."" -
Cellulari e cellulariti cerebrali... tra invenzione e realtà
La cellularite cerebrale è la patologia dell'uomo contemporaneo, che passa davanti a uno schermo più tempo di quello che passa davanti a un libro, a un sorriso, a un panorama. Giuseppe Castrignanò, con le sue «conversazioni», dialoghi seri e semiseri, tra invenzione e realtà, spinge al limite i paradossi della comunicazione cellulare, con tutte le loro implicazioni nella vita di ogni giorno. Cinema, cucina, religione, amore per gli animali, calcio, politica, vacanze, scuola, amicizia, non esiste ambito in cui l'utilizzo smodato del cellulare non abbia ridefinito le regole e i rapporti, a volte con esiti catastrofici. L'ironia diviene il farmaco più adatto, l'unico che può essere somministrato senza controindicazioni, per fare in modo di non smarrire, davanti a uno schermo, il nostro essere umani. -
La lunga partenza
C'è in queste pagine incandescenti un corpo ferito che «si ritira dal mondo», si stacca in un a parte dalla folla e come l'animale in punto di morte cerca il buco in cui «passare». Il corpo sanguina e mostra le piaghe, ma se ne sta in scena senza cadere mai nell'osceno. Nell'epoca della pornografia il poeta evita la trasparenza. C'è un corpo che si scorpora, allontanandosi dal «coro senza core» e finendo murato nei labirinti di una feroce solitudine. Nello svincolo di un'interminabile partenza/assenza, temprandosi nell'isolamento di un palcoscenico privato, dove si perde sangue come sopra un «tagliere», l'Io non rinuncia all'ipotesi di un Tu, pressante, a volte presente, spesso l'Assente con cui dialogare, in cui trovare un senso alla natura del tempo. Il corpo «inerme» senza il coro, in un aldiquà di muri e varchi impossibili, nei vortici di un moto in cerca di spiragli, in un corpo a corpo con le parole, in tentativi di volo, in un velo di echi palesi o nella trama, da Dante a Hölderlin, da Montale a Celan, da Caproni a Nick Cave e altri ancora. Ed eccoci, nonostante le fughe, nelle spirali del tempo che è partenza perenne e ininterrotto, implacabile addio. -
All'alba in punto
Delicata, a tratti timida, profonda e coraggiosa. È 'All'alba in punto', raccolta di esordio della giovane autrice salentina Anastasia Arnesano. ""Questa raccolta, scritta in nove anni, dal 2010 a oggi, umilmente ispirata all'elegante introspezione petrarchesca, al suo incontro con il pensiero agostiniano e con Seneca nella celebre lettera 'L'ascesa al Monte Ventoso', si propone come travaglio spirituale della notte, itinerario che ha come meta l'inizio di un nuovo giorno"""". Un percorso interiore, un viaggio nel proprio sé, alla scoperta dei punti di forza che cela lo spirito, delle sue debolezze, dell'approfondimento lirico dell'io e dell'importanza rivestita da ogni momento dell'esistenza. """"Ho iniziato a scrivere per rabbia, come forma di protesta, di dissenso nei confronti di tutto ciò che è poco umano. Ho iniziato a scrivere per dare voce alla mia voce interiore... Scrivo per amore di me stessa, della donna che sono e che diventerò, per amore della vita, unico vero bene... Ti aspetto. All'alba in punto. Ti aspetto alla tua alba. Ti aspetto nel preciso istante in cui vorrai condividere con me gioie e paure, stanchezza e infermità, per cadere, soffrire e poi rinascere insieme."""""" -
Il diario del tenente Rosario Serino. Memorie della prigionia, 1943-1945
All'indomani del 15 settembre 1943, in seguito alle operazioni belliche nelle Bocche di Cattaro, in Montenegro, il Ten. Com. di Fanteria Rosario Serino risulta disperso. Inizia un percorso doloroso, di due anni, nei quali Rosario Serino e i suoi compagni saranno deportati nei campi di concentramento di Kaisersteinsbruck (Vienna), Siedlce 336 (Varsavia), Sandbostel XB e Wietzendorf Oflag 83 (tra Amburgo e Brema). Nel volume sono raccolti i diari di prigionia scritti da Rosario Serino, e i documenti storici relativi alla vicenda. Un duro viaggio attraverso l'Europa dell'Est, fino al raggiungimento del campo di concentramento di Wietzendorf. Nella prigionia si susseguono episodi di dolore, privazione, amicizia, coraggio, lungo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Il 28 Agosto del 1945 Rosario Serino tornerà a Parabita, dove riprenderà la sua vita, divenendo insegnante e portando il valore della propria esperienza nella comunità. Il 29 gennaio 2018 il presidente della Repubblica gli ha conferito la Medaglia d'Onore destinata a onorare i cittadini italiani internati nei lager nazisti. Eugenio Serino ha qui raccolto e ordinato le testimonianze relative a questa vicenda. -
Pane, lavoro e sangue
"Pane lavoro e sangue"""" nasce nel 2018, su iniziativa del Club per l'Unesco di Galatina (Le), che chiede a Elio Coriano di ricordare, coi suoi versi, """"I Caduti del Cristo Risorto"""", del 19 aprile 1903. Il Club per l'Unesco di Galatina, in collaborazione con il Comune di Galatina intese celebrare, nel 2018, la memoria di quei giovani galatinesi che in quella data vennero uccisi, vittime della miseria e dello sfruttamento, contribuendo con il loro sacrificio al risveglio della coscienza civile nel Salento che portò alla pronuncia di uno dei Primi Contratti di Lavoro tra Contadini e Agrari. Nel 2018 venne presentato, per la prima volta il recital poetico musicale """"Galatina 1903, Pane lavoro e Sangue"""", scritto da Elio Coriano. Questo volume raccoglie i testi poetici nati da questa esperienza, con due interventi critici scritti per l'occasione da Mauro Marino (Fondo Verri / Spagine) e dallo scrittore Giuseppe Cristaldi."