Sfoglia il Catalogo ibs001
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3641-3660 di 10000 Articoli:
-
Dolce Amarcord. Gli intramontabili in pasticceria
Forte di un bagaglio professionale senza pari, con umiltà e ironia, Mario Morri mette nero su bianco il suo sapere in questo libro che racchiude l’espressione della vera cultura dolciaria italiana in tutta la sua ricchezza e varietà. Grazie ad un centinaio di ricette, prende vita un costruttivo viaggio nella nostra tradizione, fra torte da forno, da credenza e da frigo, senza tralasciare le basi e dispensando consigli, ricordi e curiosità. Un patrimonio potenziato da immagini di grande valore, che dimostra quanto le classiche ricette siano di forte attualità e sempre amate dai golosi. -
In viaggio. Diario di un pasticciere
Campione del mondo di pasticceria juniores, Gian Luca Forino ci accompagna in un originale giro del mondo in 30 elaborati, che raccontano il suo modo di amare il mestiere di pasticciere e di viaggiare, miscelando ingredienti ed esperienze, in una seducente combinazione di culture, colori, profumi e sapori.rnIl viaggio è esplorazione intima e culinaria. L’avventura cede il passo alla creatività di cuore: il cuore della ricetta. 30 preparazioni inedite ripropongono colori, magiche atmosfere e suggestioni vissute in giro per il mondo.rnMettete in valigia la curiosità per godervi questo diario di bordo, spaziando con la fantasia fra entremets, cioccolatini e dessert al piatto contemporanei, risultato fusion del rigore tecnico con quel tocco esotico e ludico oggi necessario. -
Le chiavi del silenzio. Luoghi e leggende di una valle alpina
Racconti e leggende legate ai toponimi alpini, corredate di illustrazioni e cartine utilizzabili per l'individuazione dei luoghi narrati. -
Parole de Terni
Questo volume ha una grande valenza, perché codifica in maniera ""scientifica"""" il dialetto della nostra terra, articolandolo in una disamina storico-antropologica, senza mai perdere di vista la leggerezza che il dialetto porta con sé. Dalla lettura traspare un amore viscerale dell'autore per la terra natia, per le caratteristiche dei suoi concittadini di cui risulta esaltato il carattere duro ma solare, proprio di coloro che sono cresciuti e si riconoscono nella condivisione e nel culto dei valori veri tramandati da generazioni in questa terra: la famiglia, l'amicizia, il lavoro. La ricerca storiografica sui borghi che circondano """"la Conca"""", come diamanti su una corona, agevola anche chi con Terni viene a contatto solo attraverso questo testo, permettendo un accesso più diretto e chiaro alla """"ternitudine"""". Del dialetto non ci dobbiamo assolutamente liberare, esso esprime la ricchezza che abbiamo dentro. L'augurio è che la riscoperta, attraverso questo lavoro, delle nostre radici culturali, sia un punto di partenza per tutte le generazioni a venire, con uno spirito di integrazione e di multiculturalità che non perda mai di vista le proprie origini."" -
Dalla scrittura al computer
Il volume affronta l'attuale tema delle nuove tecnologie nella didattica scolastica. Dopo un breve excursus storico, la riflessione si concentra sull'analisi della società e della scuola di oggi e sui profondi cambiamenti apportati in esse dall'era digitale, con particolare riferimento al rapporto tra gli strumenti didattici tradizionali e quelli digitali, al ruolo e alla professione dei docenti in rapporto alla multimedialità, al diverso modo di apprendere dei discenti, al cambiamento degli spazi fisici della scuola e all'importanza del laboratorio multimediale. Si analizza l'attività del MIUR e le modalità di promozione della innovazione tecnologica nella scuola italiana, messa a confronto con le altre realtà europee. In conclusione ci si chiede quale sia un possibile sviluppo di tale cambiamento così significativo nei metodi di insegnamento-apprendimento. Per alcuni studiosi sono necessari maggiore realismo e cautela, in quanto anche nel contesto italiano non mancano richiami alla prudenza e alla necessità di un metodo chiaro, definito e razionale per utilizzare in modo efficace le tecnologie nell'educazione. E allora cosa è auspicabile per far sì che i futuri cittadini [...]. -
Vademecum ragionato di fitoterapia
Il presente libro nasce da un grande amore e da un involontario tradimento. L'amore per la fitoterapia ci ha indotto ad abbandonare la semplice dissertazione verbale e a trasferire per iscritto le nostre esperienze e le convinzioni che abbiamo maturato in questo ultimo quinquennio di studio e di lavoro. Ci siamo però accorti che durante l'operazione di (tra)scrizione avveniva una specie di tradimento: volevamo scrivere una materia medica fitoterapiaca con indirizzo pratico ed invece nasceva (come animato da una sua vita e da una sua volontà) un manualetto cogitato per coloro che vogliono accostarsi al paziente con l'animo, non tanto e non solo di curare, ma anche e soprattutto di capire, di penetrare nel problema e non svincolarlo dal vissuto globale dell'individuo. L'interesse per la fitoterapia è notevolmente aumentato in questi ultimi anni ed il fiorire di ""scuole"""", """"accademie"""" e pubblicazioni, testimonia una escalation non sempre qualitativamente positiva. Questo Vademecum ha un carattere medico-pratico e la conseguente succinta linearità di traduzione è posta in modo da non volersi sostituire alle numerose ed ottime opere monografiche o pluritematiche sui diversi [...]"" -
Chuang-Tzu. Letterato, filosofo e mistico taoista. Ediz. multilingue. Vol. 2
Presentiamo la traduzione in lingua spagnola del principe dei letterati dell'Estremo Oriente, Chuang-tzu. Nonostante la grande difficoltà della sua lettura, Chuang-tzu è l'autore più stimato e quello che più piace agli scrittori cinesi. Di lui dice il Dottor Wu Ching-hsiung: Nell'antica Cina fu scrittore incomparabile e fonte d'ispirazione per gli scrittori posteriori, che fossero o meno d'accordo con le sue idee. Alcuni dei grandi poeti cinesi, come Tan Yüan-ming e Li Po, hanno derivato la loro ispirazione dagli scritti di Chuang-tzu. La sua influenza non è limitata al campo della letteratura ma penetra la cultura cinese nel suo insieme. Dei principali pensatori buddisti o neo-confuciani non ve n'è uno solo che abbia fatto a meno di arricchire il proprio pensiero con gli insegnamenti di Chuang-tzu1. L'autore giapponese Dottor Suzuki, specialista nel buddismo, dice di lui: «È il più grande filosofo, poeta e letterato saggista di tutta la storia della scuola taoista; ancor più, forse in tutti i campi della letteratura cinese. Per il filosofo e lo storico delle religioni la sua opera ha un interesse speciale. È l'opera più vasta del taoismo sapienziale... [...].""""|Libri"" -
Volevo essere Moccia
Il titolo di questo romanzo può trarre in inganno. Moccia è lo scrittore che ha reinventato una generazione oppure è lo scrittore che l'ha resa uno stereotipo? Criticato aspramente, avvolto da una nube di invidia e di ammirazione, impenetrabile ma sempre alla mano, Moccia continua a trasformare in oro tutto ciò che tocca. Qual è la formula del suo successo? Che cosa fa di uno scrittore uno scrittore? E soprattutto: quale di queste due domande conta di più? Una donna entrata in coma a 26 anni ne esce dodici anni dopo e il primo libro che le capita in mano è un romanzo di Federico Moccia. Uno scrittore di scarsissima fama prova per Federico Moccia un'invidia devastante, e tenta prima di imitarlo, poi addirittura di aggredirlo. Un ragazzo che non conosce altro che i computer, nei suoi timidi approcci con le donne è costretto a confrontarsi con gli aforismi di Federico Moccia. Una donna in carriera, delusa dal marito, vuole una relazione come quelle che ha letto nei libri di Federico Moccia per vendicarsi del coniuge. In questo romanzo la realtà e Moccia giocano a braccio di ferro, e il vincitore non è scontato. L'intolleranza degli snob e l'adorazione dei giovani hanno creato un campo di battaglia, ma è la terra di nessuno tra i due schieramenti che diventa terreno fertile. Volevo essere Moccia è una storia satirica, buffa, commovente, cruda, ma soprattutto autentica. -
Larlun
Dostoevskij, Lao-Tzu, Eraclito, Krishnamurti, Heisenberg, Suzuki, Nietzsche, Nagarjuna, Keats... scrittori, filosofi, scienziati, economisti, poeti, guide spirituali e religiose consegnano frammenti di loro scritti all'autore, il quale, citando la postfazione di Bruno Lo Turco, li tesse insieme con ""gentilezza, pazienza e sintesi"""", per dare vita a un discorso filosofico al di là dei luoghi e del tempo e illuminare così le tracce di una possibile via di ricerca orientata verso i saperi ultimi. I temi filosofici trattati sono molti: i limiti della razionalità e del linguaggio; il valore del silenzio, dell'attesa, del dover distogliere lo sguardo per poter vedere; l'importanza delle pratiche sul sé per trasformarsi e aprirsi a nuovi modi di comprensione della realtà; la fiducia e, soprattutto, il coraggio necessari per iniziare e procedere nel cammino verso la sapienza. Ne emerge una via che coinvolge l'individuo nella sua interezza e che qualifica la filosofia più come modo di vita che come applicazione settoriale del pensiero. Larlun è un interessante e innovativo saggio filosofico che, tuttavia, si trasforma continuamente: è un inno alla libertà, un elogio della diversità, un'autobiografia intellettuale, un manifesto politico, una nuova """"lettera sulla tolleranza"""", un messaggio sulla solidarietà oltre ogni ideologia. Non è possibile imprigionare Larlun in uno schema concettuale perché è un caleidoscopio: il gioco delle citazioni ci sorprende con leggerezza e ogni rilettura ci svela immagini diverse."" -
Confuso con l'ombra
Uno scrittore, una donna, un amore, un ricatto. Autore e protagonista si rincorrono pericolosamente in un gioco di scatole cinesi, dove il libro che leggiamo diventa il libro che qualcun altro, dentro la storia, sta leggendo, mentre fuori gli eventi si susseguono in un vorticoso delirio di immagini e parole. L'ombra è un compromesso tra luce e oscurità, così come il protagonista di questo romanzo: la sua stessa vita. -
Chut! Zitto! Storia di un'infanzia
Chut!, «zitto!», è l’ultima parola che la signora Federman sussurra a suo figlio nascondendolo nel ripostiglio d’un misero appartamento di Montrouge. Siamo nel luglio 1942 e in Francia è in corso un rastrellamento nazista. rnRaymond, precipitato nel buio e nella paura, vede così sparire per sempre la sua famiglia e il suo mondo. Quando sarà fuori del nascondiglio dovrà affrontare da solo la Storia e il proprio destino. Soltanto da adulto troverà la forza di domandarsi perché sua madre abbia salvato lui, proprio lui, e non una delle sue sorelle. Una scrittura che fa pensare a una musica in cui ritmo e chiave cambiano costantemente: momenti poetici e drammatici si alternano a scene leggere e divertenti attraverso le quali l’autore ricostruisce ironicamente la propria infanzia, celebrando e facendo rivivere in queste pagine tutti coloro che ha amato. Federman si interroga anche su come procedere nella narrazione, ora rimproverandosi le troppe digressioni, ora discutendo animatamente con l’editore sullo stile della propria scrittura.rnTale effetto sdrammatizzante, la “surfinzione”, lega indissolubilmente emozione e humor, in un’opera che è preziosa testimonianza sulle barbarie del Novecento, ma anche definitiva conferma di un grande autore postmoderno. -
Un altro albero di Gulmohar
Aamer Hussein ci racconta una delicata storia d’amore accompagnandoci in un viaggio dalla grigia Londra del dopoguerra al Pakistan, lo stesso compiuto da Lydia per raggiungere l’amato Usman. In queste pagine percorriamo anche un cammino ideale alla scoperta del mondo interiore dei protagonisti, mentre la dimensione narrativa si intreccia alla magica rievocazione di atmosfere fiabesche. rnSullo sfondo il Gulmohar, l’albero di fuoco, trapiantato dal Madagascar nel subcontinente indiano, simbolo del fecondo abbraccio tra due culture e destinato a generare splendidi frutti, proprio come questo piccolo ma intenso capolavoro. -
E arrivarono i bersaglieri. I primi trent'anni di Roma capitale. Ediz. illustrata
Un vivido affresco sui primi trent'anni di Roma capitale, ricco di aneddoti sconosciuti e di divertenti ritratti dei personaggi che caratterizzarono l'epoca. In queste pagine, impreziosite da immagini e illustrazioni originali, sfilano figure storiche come Garibaldi, Pio IX, il Re Galantuomo o Monsignor De Merode; protagonisti delle cronache come il brigante Gasperone o la contessa Lara; gente del popolo come i buzzurri, gli sgherri, i briganti o le guardie papaline. Sergio Valentini racconta con brio e divertita ironia la piccola Roma del papa-re che si trasforma nella grande metropoli del nostro secolo. Come afferma Walter Veltroni nella prefazione: «Scritte con uno stile letterariamente originale, con linguaggio mai banale, sempre ricco e suggestivo, le pagine scorrono come una macchina del tempo». -
Tu chiamale se vuoi coincidenze
Ognuno di noi ha almeno una storia segreta da raccontare, un episodio straordinario che lo ha indotto a riflettere sulla vita e sul destino. Questo libro raccoglie alcune di queste vicende: sogni premonitori, defunti che suggeriscono comportamenti e azioni decisive, coincidenze inspiegabili che mutano il corso di una vita. Ciò che accomuna queste storie è l'elemento miracoloso, soprannaturale, il palesarsi di una soluzione positiva in situazioni che sembrano senza via d'uscita. Quale significato dobbiamo attribuire alle cosiddette coincidenze? -
Strafalciopoli. Dove la cronaca si fa comica
Un affresco satirico sull'inesplorato mondo del giornalismo di periferia descritto come una specie d'inferno abitato da pochi cronisti stressati, affaticati, frustrati e che si odiano cordialmente. Da questo inferno sbocciano come fiori di campo spettacolari nonsense: ""Finalmente una tragedia che è finita nel migliore dei modi"""", """"Adesso lascio la parola al mio didietro"""", """"Il maniaco va in giro nudo, ma con il coltello in tasca"""". E ancora: """"Migliorano le condizioni del carabiniere rimasto ucciso"""", """"L'aumento salariale sarà del -4%"""", """"Domani, in Comune, cerimonia commemorativa dell'assessore che ha compiuto tre anni dalla sua morte"""", """"Dopo la Messa i familiari daranno l'estremo saluto a tutti i presenti""""."" -
Astrum noctis. L'abbazia dei misteri
Ginevra, Svizzera. In una misteriosa abbazia medievale, sede di una rinomata scuola, accadono eventi inspiegabili e inquietanti, ma qualcosa sta per cambiare: durante una fuga dal collegio, la studentessa Florence Lenoir è colpita da un fulmine e, in seguito all'incidente, acquisisce poteri extrasensoriali, visioni su eventi che devono ancora accadere. Ora Florence riesce ad avvertire le oscure presenze che si aggirano nell'abbazia e ha una missione da compiere: utilizzare le sue facoltà di chiaroveggenza per ostacolare i malvagi piani di una Badessa non-morta e dei suoi seguaci. Con l'aiuto dei suoi amici e del geniale prof. Byron, si lancerà ogni volta in una corsa contro il tempo per sottrarre le vittime della Badessa al loro sciagurato destino; e, mentre cercherà di far luce sui misteri dell'abbazia, scoprirà alcune importanti verità su di sé. -
Il libro delle meraviglie
Il ""Libro delle Meraviglie"""" di Giovanni Tritemio è un testo chiave della tradizione ermetica. È suddiviso in due parti: la prima è un'introduzione-saggio in cui sono presentati la figura di Tritemio e alcuni estratti dalle sue lettere e dai suoi scritti di carattere ermetico-magico. La seconda parte è una raccolta di processi e segreti alchemici e magici (che conosciamo, con diversi titoli, da alcuni manoscritti del XVIII secolo, i cui contenuti risalgono certamente a un'epoca di molto anteriore), pubblicata solo verso il 1855 con il titolo """"Wunder-Buch"""". Si tratta di un'incredibile mole di istruzioni operative, un vero e proprio manuale di """"tecnologia sacra"""" che affonda le proprie radici nella notte dei tempi e che ha avuto una lunga storia nello sviluppo dell'esoterismo occidentale."" -
Ipazia. Vita e sogni di una scienziata del IV secolo
Astronoma, matematica, musicologa, medico, filosofa, erede della scuola alessandrina, fu fatta massacrare da Cirillo, vescovo di Alessandria. Con questo delitto la cultura occidentale ha definitivamente escluso la donne dalla sfera del sapere. La vita di Ipazia è una delle più antiche parabole su un conflitto secolare ma ancora attuale: fede e ragione, uomo e donna. Per secoli la scienza sperimentale moderna ha creduto di avere un solo padre, Galileo, quando in realtà possiede anche un madre, nata 1200 anni prima di Galileo: Ipazia. Il ritratto che ci è stato tramandato è quello di una donna di intelligenza e bellezza straordinarie. Fu l'inventrice dell'astrolabio, del planisfero e dell'idroscopio, oltre che la principale esponente alessandrina della scuola neoplatonica. Aggredita per strada, fu scarnificata con conchiglie affilate, accecata, smembrata e bruciata. Un assassinio considerato dallo storico Edward Gibbon ""una macchia indelebile"""" nella storia del cristianesimo. All'inizio del III millennio l'UNESCO, dietro richiesta di 190 stati membri, ha creato un progetto internazionale, il progetto Ipazia, appunto, che intende favorire piani scientifici al femminile nati dall'unione delle donne di tutte le nazionalità. Prefazione di Margherita Hack."" -
Il disordine delle cose
Con il suo nuovo romanzo ""Il disordine delle cose"""" la giovane scrittrice romana Silvia Pingitore ci offre il ritratto fra concretezza e ironia di una generazione tradita, che non ha santi in paradiso né il coraggio di ribellarsi al furto di futuro subito dai propri padri. Quella stessa generazione che oggi fugge dall'Italia nella speranza di trovare un lavoro, ma soprattutto un'identità e un ruolo diverso nel teatro del mondo. Al centro della sua agrodolce istantanea dell'Italia odierna, tra atenei improbabili e slot machine, arrampicatori sociali e progressisti fasulli, sogni frustrati e desideri segreti, l'autrice ha voluto una protagonista assolutamente antieroica come la ventenne Lucia Fellini, desolatamente povera a dispetto del cognome altisonante: una ragazza che come molti altri coetanei inanella giorni sbiaditi e cerca di seguire l'onda senza farsi troppo male, facendo i conti anche con la propria patologica timidezza. Lucia appare come predestinata perdente fra i perdenti, finché con l'incoscienza di chi ha ben poco a cui rinunciare decide di spezzare il suo guscio e se ne va, in fondo senza sapere se per una manciata di giorni o per sempre. La posta in palio è scoprire se il disadattamento è un inevitabile marchio a fuoco o semplicemente una condizione indotta, che altrove potrà svanire. Più casuale di un lancio di moneta la scelta cadrà sulla Finlandia, evocata nei monotoni giorni romani dai versi del poema epico Kalavala..."" -
Gli argonauti a Roma
Gli Argonauti sbarcano nella Roma del Seicento, tornati dalla spedizione in Colchide con un vello d'oro che stavolta è la pietra filosofale. E intorno a loro prende forma un incredibile circuito di nomi, volti, saperi, intuizioni alchemiche e filosofiche in grado di riscrivere le nostre conoscenze sulle cerchie ermetiche del XVII secolo. L'epopea dei nuovi Argonauti è tutta nei quarantadue ""Dialoghi Eruditi"""" di Giuseppe Giusto Guaccimanni, monumentale opera scritta tra il 1698 e il 1705 e suddivisa in quattro tomi, che per tre secoli è rimasta misconosciuta benché sotto gli occhi di tutti. Il nuovo libro di Maria Fiammetta Iovine ci introduce come ospiti o discepoli di riguardo nell'eccezionale parterre degli Argonauti seicenteschi, uomini e donne tutti in viaggio verso le """"colonne d'Ercole"""" della conoscenza. Guaccimanni, Argonauta egli stesso, si ispira alle conversazioni accademiche alle quali ha assistito, e che forse in qualche caso trascrive, e sembra così di ascoltare le voci di Cristina di Svezia, Francesco Maria Santinelli, Athanasius Kircher e Robert Boyle, insieme a quelle dei principali esponenti della nobiltà romana (Acciaioli, Albani, Aldobrandini, Altemps, Cesarini, Colonna, Massimo, Orsini, Ottoboni, Pamphilj, Sforza...). Nei Dialoghi si disquisisce con disarmante naturalezza di atomismo e trasmutazioni, o delle vicende di Federico Gualdi e dei Rosacroce, di Sendivogio e di Filalete.""