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Mettiti in proprio. Senza soldi
Come puoi metterti in proprio se non hai capitali? Quali sono le mosse da fare per diventare un imprenditore di successo? Ecco tutto quello che le scuole non ti insegnano per diventare un imprenditore di successo. Una guida completa e concentrata nella quale vengono analizzate le caratteristiche principali necessarie per chi vuole avvicinarsi al mondo dell'imprenditoria. Sono suggeriti e ben indagati i primi passi e gli strumenti pratici su come poter realizzare concretamente una propria attività indipendente. Il tutto è corredato da esempi e testimonianze di persone che hanno vissuto questo tipo di percorso verso l'affermazione professionale. -
Il viaggio di Edo. I detti latini più famosi raccontati ai bambini
Edo, accompagnato dal fedele lupetto Fiuco, si accorge che il latino non è per niente scomparso, ma, anzi, viene usato tutti i giorni in detti e proverbi. Si alza, va a trovare la nonna, incontra gli amici, aiuta la mamma in giardino, guarda la partita in tv con il papà e impara i significati di tantissimi detti latini usati ancora oggi. Età di lettura: da 7 anni. -
Divan (Divan-e Sams-e Tabrizi)
Il Divan (il cui titolo completo è Divan-e 'ams-e Tabr+z+) è un lungo canzoniere, formato da circa 3.200 strofe chiamate ghazal e composto in onore del suo Maestro, Shams di Tabriz, in memoria del quale Rkm+ istituirà la pratica mistica dei dervisci rotanti. Questa ricchissima raccolta poetica, scritta probabilmente tra il 1245 e il 1250, canta l'arrivo di Shams a Konya, la forza della sua presenza, la profondità dei suoi insegnamenti (improntati all'abbandono dell'io e all'estasi dell'immersione in Dio, descritta attraverso la metafora dell'ebbrezza) e il rapporto tra maestro e discepolo, celebrato sullo stesso tono delle poesie d'amore della letteratura persiana dell'epoca. Oltre ad essere un toccante canto d'amore e di gratitudine, le strofe del Divan descrivono accuratamente il lavoro interiore e il percorso spirituale dei cercatori che seguono la via del Sufismo. -
Il silenzio che illumina. Nuovi commenti a «La luce sul Sentiero» di Mabel Collins
In queste pagine prosegue il viaggio al risveglio cui Osho invita da sempre. Con fermezza e quiete straordinarie egli nutre la più segreta aspirazione che ci caratterizza, in quanto esseri umani: sentirsi a casa nell'esistenza. Una comprensione che può guizzare a ogni istante, allorché si avverte la vibrazione di quel suono da cui ha origine il mistero dell'esistenza. Per facilitare quella percezione, nel testo viene consigliato come raffinare i sensi. ""Esiste un suono che non è nato da una frizione. Noi lo chiamiamo omkar. È un suono che non è prodotto da due mani, non è frutto di impatti di alcun genere, non è frutto di una frizione, è perennemente presente, è nella natura stessa della vita, risuona con la vita. Ma per noi è diventato troppo sottile: siamo consapevoli del suono solo quando due cose cozzano tra di loro. Se qualcosa non colpisce nulla, abbiamo la sensazione che non stia accadendo nulla; invece, accade moltissimo... in silenzio."""""" -
The Mayfair connection
Roberta Bosco, classe '77, apolide per vocazione, costruisce un piccolo e delicato spaccato di vita quotidiana, un tenero abbozzo di crescita esistenziale, della durata di un giorno compreso tra due diversissime albe. Apolide, si diceva, come i tre giovani protagonisti di ""The Mayfair Connection"""". Saul, Maddy e Len non hanno cittadinanza, non hanno un riferimento geografico e socio-culturale in cui muoversi, con cui poter interagire. Ci sono soltanto le loro emozioni e paure, le loro debolezze e idiosincrasie, i loro desideri e le loro aspettative a creare gli spazi entro cui sviluppare la propria vita, entro cui farla progredire. Un non-spazio, dunque, una città che è nessun luogo e allo stesso tempo ogni luogo del mondo, una città-prototipo, quasi utopica, forse una città addirittura sognata dai ragazzi, e non solo da quelli della storia raccontata, in cui è facile trovare luoghi di ritrovo a misura di giovane, in cui è possibile, appena maggiorenni, crescere creandosi e vivendo le proprie possibilità. Ci troviamo di fronte a un ritratto di """"quello che dovrebbe essere"""" la descrizione di un mondo non solo possibile ma addirittura necessario per quelli che nei talk show vengono definiti """"i giovani d'oggi"""" e, soprattutto, ci troviamo di fronte a una descrizione di quello che i suddetti giovani dovrebbero e potrebbero essere, sentire, esprimere e vivere. (Daniele Punteri)"" -
Chanson d'
"Chanson d'"""" apre vuoti, che sono mancamenti ma anche spazi di possibilità nella storia narrata dall'io. È un canzoniere lirico di autobiografia poetica, nobilitato da una tradizione che va da Petrarca a Leopardi a Saba. Epica come l'antica Chanson de Roland, per l'avventura umana che vi scorre, spesso conflittuale. Anche lirica d'amore, se volessimo integrare con questo, tra i tanti possibili genitivi soggettivi e oggettivi, l'elisione che segue l'apostrofo. Il fatto è che l'elisione, fin dal titolo, è una cifra essenziale di questa raccolta poetica. Non certo per celare intimità che, al contrario, si dichiarano apertamente nella relazione con l'amato. La serrata vicenda amorosa confessa senza riserve gli avvicinamenti e le fughe, le dolci catene e l'aspra libertà solitaria, l'eros tenero e guerriero, sottraendo - elidendo solo dati contingenti che ne comprometterebbero l'essenza e l'universalità. (Carlo Marchesi)" -
La terza golden age della televisione
La serialità televisiva, la cosiddetta ""fiction"""", rappresenta oggi un testo dal valore altissimo in termini di prodotto culturale ed economico. Dal 1996, anno in cui Robert J. Thompson pubblicava """"Television's Second Golden Age"""", le produzioni di """"tv di qualità"""" sono sempre più diventate la norma nei palinsesti contemporanei. Questo volume analizza la serialità televisiva contemporanea alla luce di elementi produttivi, autoriali e di cultura popolare in un'era che è possibile definire Terza Golden Age della Televisione."" -
Cuore sacro
Una raccolta di versi questa, che ricorda splendidi mosaici, lavorati alla maniera degli artefici bizantini. Non esiste una parola che stoni, non una frase con finti abbellimenti o un termine inventato, perché il linguaggio che sgorga dal cuore esige un interlocutore che faccia sue le sensazioni che la poesia suggerisce. L'elemento drammatico è designato in modo spoglio, richiamando alla mente la tradizione degli antichi greci. Nell'arte essi aborrivano gli abbellimenti e l'esagerazione. I suoi vocaboli hanno un contorno preciso, rivelando una cura certosina del linguaggio. In uno spazio minimo riesce a suggerire un'intera storia d'amore, un dramma, una vita. -
Il figlio di Amparo
Attraverso pagine d'imprevedibili incontri tra cielo e terra, l'autore invita il lettore ad unirsi, direi con fiducia, alla scoperta d'un mondo tanto avvincente quanto improbabile, nella costante proposta di sorprendenti caratteri, uomini e donne, elementi apparentemente di fiaba ma attualizzandosi nelle moderne vesti di onnipresenti, smaliziatissime luci ironiche. Dell'autore resta da dire che il il suo sperimentalismo (cui resta fedele anche ora, in tempi di riflusso, di restaurazione, di trame e romanzi minimali e minimalisti) e la sua fede nel difficile ideale di scrittura, ritrovandosi consapevolmente contro mode e correnti, si affermano anzitutto nel rifiuto totale del romanzo tradizionale e nella riscoperta delle immagini, dei gerghi, dei generi letterari desueti come il commento, il trattato, la disgregazione giocoliera e divertita. -
Fuori dal video. Storie italiane
Storie di un'Italia in continuo cambiamento viste con gli occhi di uno dei maggiori giornalisti italiani e volto di ""Rai uno"""" da molti anni. Il libro tratta di argomenti tra i più vari, dettati dall'attualità, che, malgrado l'inarrestabile incalzare di sempre nuovi fatti, ci lasciano qualcosa. Riflessioni che coincido anche con l'autoritratto delle sensibilità di un giornalista di lunga esperienza, versatile e forse, anche, tasselli di quel mosaico infinito a volte ricco di energie e incoraggiante, altre incomprensibile e deprimente, che è il nostro paese. Il tutto in un linguaggio chiaro, senza esibizioni colte, nel tentativo di condividere con il lettore dubbi, inquietudini, speranze."" -
Marilyn Monroe. Ritratto di un'icona
Era l'agosto del 1962 quando il mondo salutò l'icona pop più amata di tutti i tempi, Marilyn Monroe. In occasione del 50° anniversario dalla sua morte, la casa editrice Edizioni Sabinae celebra il mito di Marilyn con la pubblicazione di un nuovo libro dedicato al suo fascino e al suo talento artistico: ""Marilyn Monroe. Ritratto di un'icona"""" di Pascal Schembri. Il libro è un'attenta analisi degli aspetti più intimi della vita dell'attrice passata ormai nel mondo delle icone, dove le sofferenze trasfigurano in uno stato superiore, etereo e irreale, che non riguarda più la protagonista di una vita tormentata ma tutti coloro che restano a guardarla, ammirarla, sognarla, a interrogarsi sul suo conto. Ovunque ci sono sue foto. Tutti sanno chi è. Un fenomeno unico, simile a quello della Gioconda di Leonardo da Vinci, perché, come Monnalisa, consacrato dall'arte del suo tempo e fissato nella sua essenza di mistero."" -
Una nobile follia
Una nobile follia narra il doloroso itinerario di formazione dell'ufficiale di fanteria Vincenzo D. Reduce dalla sconvolgente esperienza della Guerra di Crimea, il protagonista del romanzo di Tarchetti, pubblicato fra il 1866 e il 1867, pronuncia una condanna senz'appello della vita militare, finendo poi per ribaltare tutte le leggi di comunanza sociale. Romanzo impuro, a metà fra il pamphlet antimilitarista e il pastiche autobiografico, Una nobile follia risente dell'ibridazione di molteplici modelli narrativi, da quello manzoniano a quello foscoliano. Attraverso lettere, aforismi e pagine di diario, il protagonista compone il suo singolare ritratto di artista martire, e la frammentazione della sua psiche tormentata si traduce nella frantumazione della struttura romanzesca, che quasi implode in se stessa. Dando voce ai pensieri malinconici e paradossali del suo eroe, Tarchetti si fa dunque anatomista del cuore umano e indagatore del corpo sociale. Il romanzo è qui presentato in una nuova edizione riveduta e aggiornata. Il testo è quello dell'edizione definitiva, pubblicata dall'editore milanese Treves nel 1869. -
La morale della forma. Etica letteraria nel primo Novecento
Gli studi raccolti in questo volume mirano a indagare il rapporto fra etica e letteratura nel primo Novecento. Dai testi esaminati (di D'Annunzio, Croce, Pirandello, Papini e Prezzolini, Michelstaedter e Slataper, Sbarbaro e Campana, Saba) emergono infatti categorie riconducibili all'etica, come i concetti di sincerità o insincerità, onestà o disonestà, menzogna o verità. Compaiono inoltre i temi della purezza, della bontà, dell'innocenza, così come i giudizi di moralità o immoralità di un'opera, il dibattito su autonomia e eteronomia dell'arte, la distinzione tra 'poeta' e 'letterato'. L'indagine si svolge dunque al confine tra due campi - l'etica e la letteratura - che una lunga tradizione filosofica e critico-letteraria tiene rigorosamente separati. Il libro illustra invece la tesi dell'interdipendenza fra i due ambiti, legittimata dal fatto che in sede di valutazione dell'opera letteraria, ""forma"""" e """"morale"""" non sono astrattamente separabili, in quanto coesistono e interagiscono all'interno del testo. L'etica letteraria presenta così i criteri di un organico """"giudizio di valore"""" della letteratura: una concezione della scrittura come atto di responsabilità, e della letteratura come modo di conoscenza e di condivisione di un'interpretazione del mondo e di un'esperienza del vivere."" -
La musa nascosta. Cesare Pavese e il personaggio di Leucò
L'opera ricostruisce l'iter che porta Cesare Pavese alla nascita del personaggio di Leucò, che è la musa ispiratrice non solo dei ""Dialoghi"""" a lei intitolati, ma anche di una filosofia di vita, orientata a rielaborare culturalmente le esperienze più dolorose. Esperienze che prima si legano al rapporto con la donna, e poi si estendono alla vita in generale, e da cui scaturiscono riflessioni sulla necessità di prendere le distanze dal destino attraverso l'ironia tragica. Le prime intuizioni relative al personaggio di Leucò compaiono nella vita di Pavese grazie al suo amore per lo studio della letteratura antica. Leggendo l'""""Odissea"""" conosce Leucò, quale ninfa marina soccorritrice di naufraghi, mentre i """"Dialoghi marini"""" di Luciano di Samosata ne rivelano il passato di donna mortale, crudele con i figli di primo letto del marito e costretta al suicidio dalla follia omicida di quest'ultimo. Proprio la controversa e sofferta vita di Leucotea spinge Pavese prima ad associare la crudeltà della donna a quella delle donne da lui conosciute, fino a renderla simbolo di una sorte ineludibile."" -
«Dans l'ivresse». Manoscritto segreto di Gabriele d'Annunzio
La marchesa Luisa Casati Stampa, detta Coré, era una donna molto affascinante. Dalle fotografie conservate al Vittoriale ci guarda con i suoi occhi intensi, le labbra strette, le mani appoggiate al volto in una posa volutamente misteriosa. È lei la protagonista di ""Dans l'ivresse"""", il manoscritto di Gabriele d'Annunzio acquisito dalla Biblioteca cantonale di Lugano nel 1985, in cui si narra di una figura di cera con le fattezze di Coré che prende vita, dopo un viaggio tra allucinazione e mistero. Il manoscritto autografo è composto da trenta carte rilegate in similpelle dorata, reca la data del 1913 ed è legato agli anni francesi di d'Annunzio. Il testo fu pubblicato molti anni dopo nel """"Libro segreto"""" (1935), con diverse modifiche, soprattutto nella seconda parte. Numerosi i punti di interesse del manoscritto: lo stile inconfondibile del Vate, l'utilizzo di un francese con echi arcaici, il rapporto con l'occulto, da cui d'Annunzio e la marchesa erano attratti. Nella ricorrenza dei centocinquant'anni dalla nascita del poeta, viene riprodotto in volume il manoscritto originale, di particolare pregio per la sua grafia facile da leggere, per la cura dell'impaginazione, per la limpidezza del tratto. Il documento è completato da saggi di approfondimento di Giordano Bruno Guerri, Gerardo Rigozzi, Raffaella Castagnola e Luca Saltini, che, oltre a darne trascrizione e analisi delle varianti, raccontano la storia del manoscritto e il contesto in cui nacque."" -
Bollettino dantesco. Per il settimo centenario (2014). Vol. 3
Il ""Bollettino dantesco. Per il settimo centenario"""", nato sotto l'egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche, e si pubblica una volta l'anno (dal 2012 al 2021) in coincidenza col Settembre dantesco ravennate. Edito grazie al patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, esso ricalca le orme de """"Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato"""", già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini. Ogni volume si suddivide di norma in cinque sezioni, così destinate: la prima a """"Nuove letture dantesche""""; la seconda a il """"Bollettino"""" fra l'antico e il moderno, ossia alla discussione e al recupero di articoli particolarmente significativi dello storico """"Bollettino"""" novecentesco, sottoposti all'esame della moderna esegesi; la terza a """"Curiosità dantesche""""; la quarta a """"Notizie ravennati""""; la quinta a """"Rassegna bibliografica""""."" -
Stop al panico. Terapia strategica breve per paura, fobie e panico
Nella nostra società i disturbi legati al panico sono molto più frequenti di quanto si creda. L'ansia e le fobie, che possono avere origine da esperienze personali vissute o create dalla nostra mente, possono condurci a reazioni estreme e incontrollabili. In questo libro vengono analizzate le paure e le fobie più frequenti, a cominciare da quelle specifiche (verso cose, situazioni o animali), fino alla fobia sociale. A partire dagli ultimi contributi delle teorie scientifiche che affrontano il tema, il testo è concepito come un vero e proprio itinerario di auto-aiuto della durata di poche settimane, durante il quale la persona, in maniera del tutto autonoma e secondo il proprio ritmo, verrà guidata, pagina dopo pagina, verso il raggiungimento di uno stato di benessere libero da paure, panico e fobie. -
Svevo, Zeno e oltre. Saggi
Il volume contiene diciannove saggi scritti nell'arco di vent'anni (1995-2016) e interamente dedicati a Italo Svevo. La raccolta è costruita non come un insieme cronologico ma come un macrotesto unitario in grado di articolare un discorso di carattere generale, pur se non esaustivo, sul magistero letterario del grande scrittore triestino. Nella prima sezione, intitolata ""Svevo e oltre"""", sono riuniti studi che mettono in rapporto Svevo al contesto letterario, culturale e storico che lo comprendeva e in un certo senso lo """"oltrepassava"""". Nella seconda sezione, intitolata semplicemente """"Zeno"""", sono invece raccolti saggi riferiti alla """"Coscienza di Zeno"""", mentre nella terza, """"Zeno e oltre"""", vengono presentati studi dedicati alla narrativa sveviana successiva alla """"Coscienza di Zeno"""" (1923). Conclude il volume un saggio finale, del tutto inedito, a cui l'autore ha affidato il compito di riassumere la sua interpretazione complessiva della narrativa di Svevo. All'unitarietà macrotestuale del libro contribuisce inoltre un preciso sistema di rimandi da uno studio all'altro, attraverso il quale il lettore interessato può approfondire un tema o un motivo, centrale in un saggio, ma solo marginalmente trattato in un altro."" -
Sulle donne musulmane. Scritti di Muhammad al-Ghazali al-Saqqa
Mohammed al-Ghazàli as-Saqqa (1917-1996) e stato un teologo sunnita formatosi all'Università di Al-Azhar, al Cairo. Tuttora considerato una delle voci più autorevoli del mondo islamico novecentesco, ha scritto diversi libri di giurisprudenza e teologia sulla questione di genere. Il suo impegno per i diritti delle donne e contro il sessismo diffuso nelle società musulmane è stato costante nelle sue attività accademiche e di predicazione. Questo libro contiene scritti provenienti dai suoi discorsi pubblici, da articoli apparsi sulla stampa araba e da sermoni riguardanti le donne nelle fonti dell'Islam, nella letteratura e nella storia, inclusi i verdetti giuridici (fatawa) sull'argomento. Lo stile è quello informale e diretto tipico di Al-Ghazàli, che nel suo lavoro di educatore impegnato nella riforma della società egiziana si rivolgeva prima di tutto alla gente comune. Da questi testi risulta evidente il suo sforzo pedagogico e divulgativo contro i luoghi comuni sulle donne e l'Islam, e contro la mentalità sessista ancora diffusa nelle comunità musulmane per quanto riguarda i rapporti di genere. Presentazione di Abdallah Amara. -
Le ancore di carriera. La natura mutevole del lavoro e della carriera. Uno strumento di auto-valutazione
Cosa ci spinge a compiere una certa scelta dirncarriera escludendone altre? Perché accettiamornpiù facilmente alcuni impieghi e rifiutiamo altrernopportunità?rnrn«L’ancora di carriera è una combinazione di aree di competenza percepita, motivazioni ernvalori che, di fronte a una decisione che non ci permetterebbe di proteggerli, scopriamornessere per noi irrinunciabili»rnrnPer Edgar Schein, consulente di management ernmassimo esperto nel campo della cultura di impresarne dello sviluppo organizzativo, la risposta sta nelle ancore di carriera, definiterndall’autore come l’insieme dei nostri talenti, bisogni e valori.rnProprio come per un’imbarcazione, l’àncora di carriera trattiene, stabilizza e centra larnpersona verso i suoi veri talenti e le sue motivazioni più profonde. Conoscere la propriarnàncora significa orientare la carriera verso obiettivi precisi e coerenti con il proprio sérnprofessionale.rnSchein individua otto ancore di carriera e, attraverso un semplice questionario di autovalutazione,rnguida il lettore alla scoperta della propria. Il libro non è diretto soltanto arnchi desideri raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, ma si rivolge in particolarernagli specialisti delle risorse umane, che tramite questi test possono ottenere profili piùrncompleti sulla forza lavoro della loro azienda.