Sfoglia il Catalogo ibs002
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3301-3320 di 10000 Articoli:
-
Stiller
Possono interrogarmi quanto vogliono, da me non caveranno nulla, perlomeno nulla di vero.rnrnL'americano mister White viene fermato al confine svizzero: la polizia lo identifica come Anatol Stiller, noto scultore scomparso da anni. Incarcerato in attesa di chiarimenti, l'uomo appunta su una serie di quaderni la sua verità. I destini di un individuo in apparenza comune e di un artista di successo vengono così a incrociarsi. Ma White è o non è Stiller? Romanzo tra i più importanti del Novecento qui proposto in una nuova traduzione, in Stiller personaggi, luoghi, aneddoti, favole vanno a comporre le molteplici biografie dell’enigmatico protagonista. E dietro le intricate vicende sentimentali di Stiller, dietro le mirabolanti imprese di White, quello che Frisch ci propone è il romanzo di uno scrittore che, riflettendo, ricordando, ascoltando, attraverso la fatica delle parole, cerca di arrivare a se stesso. -
La strategia dell'ombra
Quarta raccolta poetica di Sergio Zavoli pubblicata nello ""Specchio"""", """"La strategia dell'ombra"""" conferma l'auspicio espresso da Carlo Bo all'uscita della prima silloge: «Zavoli aveva in serbo un discorso poetico che ci auguriamo lungo». Un lavoro poetico, quello di Zavoli, che mostra una nitida coerenza tra pensiero e linguaggio, mettendo in un decisivo risalto la maturità della sua vocazione. E, rivelandoci la zona rimasta """"in ombra"""" dell'animo del poeta, i suoi versi non tendono ad alzare i toni, ma confermano una scelta profondamente e stilisticamente rigorosa. In questo nuovo libro c'è una forza e una grazia, un'ironia e una gravità che nelle intonazioni della """"narrazione"""" più privata sono il frutto di un prestigioso impegno comunicativo, già incline a una ferma cultura dell'immaginazione e del reale, dell'esistenza e del civismo, del laicismo e della spiritualità, tali da non interrompere, semmai ribadire, l'esplicito giudizio di Carlo Bo, secondo cui «i versi destinati all'arcano disegno di una creazione che ci obbliga di continuo a una difficile scelta restituiscono bene una sorta di sacro allarme» di fronte all'«infinito bivio». Al quale «il padrone di tante voci umane - maestro del """"mestiere di chiedere"""", per usare una sua espressione - allega una sfida consapevole e libera, mostrandosi con il suo volto tutto rischiarato, in una luce ancor più dichiarata e pura». """"La strategia dell'ombra"""" ricrea, citandoli come in una sorta di diario, i segni di una sempre più sorprendente continuità tra le parole rivolte al passato, affrontando la loro complessa, ardua, non dirado drammatica contemporaneità."" -
La verità del ghiaccio
Un meteorite, sepolto sotto i ghiacci del circolo polare artico, è stato localizzato dalla Nasa e sembra contenga fossili di insetti che proverebbero una volta per tutte l'esistenza di vite extraterrestri. Prima di divulgare la notizia, il presidente degli Stati Uniti vuole essere sicuro dell'autenticità della scoperta, anche per non compromettere la sua futura (ma già incerta) rielezione. La giovane Rachel Sexton e il professor Michael Tolland sono inviati sul posto insieme ad altri studiosi ma presto si rendono conto che si tratta di una truffa colossale, orchestrata ad arte. Ma da chi? E chi ha assoldato la banda di killer che li ha presi di mira, costringendoli a scappare e a rifugiarsi tra i banchi galleggianti di ghiaccio? -
Due mogli. 2 agosto 1980
Finalista del premio Giuseppe Dessì 2018, sezione NarrativarnrnMaria Pia Ammirati, con la sua lingua empatica e vitale, ha scattato un'istantanea feroce dell'Italia di quel giornorn«Interrompiamo le trasmissioni per una notizia appena giunta. Grave incidente, forse per lo scoppio di una caldaia, alla stazione di Roma...» Augusto si chinò in avanti con una strana smorfia in volto per alzare il volume dell'autoradio. «La stazione di Roma?» gridò Matilde. I ragazzi fecero finalmente silenzio, mentre il giornalista, dopo una breve pausa, ricominciava: «Scusate, la stazione di Bologna. Lo scoppio è avvenuto alla stazione di Bologna alle 10.52» rnrnrnQuesta storia si svolge nell'arco di un'unica giornata: il 2 agosto del 1980. Il giorno della strage di Bologna. rnSono le otto di mattina, la periferia romana sonnecchia nell'afa. I Di Giacomo stanno facendo gli ultimi preparativi prima di partire per le vacanze. Matilde fa un veloce saluto a Marta, la vicina di casa, e come sempre si ritrova a invidiare la sua famiglia allegra e numerosa e il corpo procace esibito senza vergogna. Non può immaginare di essere a sua volta invidiata da Marta, che spesso si sorprende a sognare una vita ordinata e tranquilla come quella dell'amica. Soprattutto oggi, che ha scoperto di essere di nuovo incinta e all'idea di ricominciare un'altra volta da capo si sente male, con tutti i pensieri che le danno le sue figlie. Specialmente Gianna, che studia lettere a Bologna e con lei ha sempre avuto un rapporto difficile. rnAlle dieci passate, mentre Matilde e i suoi sono incolonnati nel traffico, Gianna, da un'aula universitaria di Bologna, sente le sirene attraversare la città. Il professore sospende la lezione, ""è successo qualcosa alla stazione"""", pare sia scoppiata una caldaia o una bombola di gas. Alla ragazza basta un istante per capire che è sfuggita all'incidente per puro caso. I Di Giacomo apprendono la notizia in macchina, alla radio. E, per uno scherzo del destino, in quel momento anche la loro vita subirà uno strappo definitivo. rnDalla stazione si alza una colonna di fumo, gli autobus si improvvisano ambulanze, e tra la folla cominciano a circolare le prime voci: """"non può essere una caldaia, è un disastro"""", """"una bomba, un attentato"""". Sotto le macerie sono in tanti, alcuni vengono estratti vivi. Tra loro c'è Marina, vent'anni, fresca di assunzione alla contabilità. Ma, a differenza delle sue colleghe Euridia, Rita, Mirella, Franca, Nilla e Katia, lei d'ora in avanti dovrà imparare a sopportare il ruolo, """"del tutto fortuito, della sopravvissuta e della testimone"""". La sua, in mezzo alle tante storie possibili di questo romanzo, è una storia vera. rnMaria Pia Ammirati, con la sua lingua empatica e vitale, ha scattato un'istantanea feroce dell'Italia di quel giorno. Ma Due mogli è anche una toccante riflessione sul ruolo che il caso e il destino giocano nelle nostre vite, una partitura a più voci – incredibilmente attuale – in cui le deflagrazioni della grande Storia si sovrappongono al rumore sottile delle piccole storie di persone comuni."" -
L' ora di punta. Un'indagine al volante
Una giovane tassinara con l'anima della detective, un'indagine al femminile in una Roma che pone tante sfide ma sa essere generosarnrn«Ricordatevi di Debora Camilli, del taxi Siena 23 e del suo modo di osservare Roma: probabilmente è nata una stella. Nera.» - Maurizio de Giovannirnrn«L'ora di punta mescola i classici ingredienti del genere per produrre un giallo molto originale, nell'era della moltiplicazione dei commissari e della produzione seriale di investigatori-fotocopia» - Riccardo De Palo, Il MessaggerornrnrnDebora Camilli ha 25 anni e guida il taxi Siena 23. Scarrozzare persone sempre diverse per le strade di Roma, caotiche e traboccanti di vita, non le dispiace, anche se il suo sogno sarebbe stato entrare in polizia. Un sogno a cui ha dovuto rinunciare per sostenere la famiglia quando il padre è mancato improvvisamente e lei ha ereditato la licenza da tassista. Così ora trascorre le sue giornate al volante, o a combattere con la sua famiglia ristretta ma in costante fermento: una mamma infermiera che prepara deliziosi manicaretti (minaccia esiziale per l'austerità a cui Debora vorrebbe ricondurre le proprie forme morbide) e un fratello minore studente modello alla facoltà di Medicina, con il quale passa il tempo a litigare e fare pace. rnFinché un giorno il destino la va a cercare nelle vesti di una bella signora che sale sul taxi Siena 23, e devia per sempre il corso dell'esistenza della tassista e della sua passeggera. La donna chiede a Debora di aspettarla sotto un portone, ma da quel portone non uscirà più. L'anima della detective si risveglia nella tassista. Per risolvere il caso si intrufola in un ambiente altoborghese molto distante dal suo, dove scoprirà che quella ""Roma bene"""" è meno per bene di quanto sembri... rnAccanto a lei il commissario capo Edoardo Raggio, cilentano trapiantato a Roma, sprovvisto del fisico statuario degli investigatori delle serie tv americane, un viso segnato e malinconico, dotato di due grandi occhi chiari che si accendono di complicità ed entusiasmo quando fiuta la traccia giusta. Raggio e Debora formano insieme una strana coppia di investigatori fantasiosamente assortita dal caso, tanto lui è pacato e riflessivo, quanto lei è fumantina e istintiva. rnDal lungomare di Ostia accarezzato dal sole primaverile al centro storico invaso dai turisti, dai quartieri eleganti dei Parioli e di Roma Nord, a quelli popolari di San Lorenzo e di Roma Sud facciamo conoscenza, attraverso lo sguardo curioso della tassinara-detective, con l'umanità variegata che popola questo grande palcoscenico a cielo aperto. Tra colpi di scena, equivoci e incontri inattesi, l'audacia e l'intuito di Debora si riveleranno determinanti per arrivare alla soluzione del caso. Nora Venturini mette tutto il suo talento al servizio di una commedia gialla, frizzante e amara insieme, al centro della quale si muove Debora Camilli, giovane donna impulsiva, maldestra, grintosa, ancora inconsapevole della propria grande forza."" -
Tu che sei di me la miglior parte
Questo non è solo un'eccezionale panoramica dell'Italia anni Ottanta e Novanta rischiarata dalla prodigiosa memoria mitopoietica dell'autore, ma s'impone come un maestoso, ironico e commovente romanzo di formazione.rnrn Bologna, anni Ottanta: Tommy Bandiera, orfano di padre, cresce con la mamma Alice e la famiglia di lei. I racconti dell'avventuroso zio Ianez, i giochi condivisi con gli amici Athos e Selva fra cortile e parrocchia, e le prime, timide, relazioni con le coetanee scandiscono le tappe della sua crescita sino alla sconvolgente apparizione del vero amore. L'impareggiabile Ester, però, fa battere il cuore anche al nuovo arrivato Raul, che di Tommy diventerà la guida e la nemesi, il modello irraggiungibile e il ""peggiore amico"""" capace di scortarlo attraverso le prove iniziatiche tutt'altro che innocenti dell'adolescenza. L'asimmetrico triangolo che li lega negli anni delle scuole superiori prenderà via via i colori di una tenera educazione sentimentale e di una conturbante lotta per trovare il proprio posto nel mondo; la meraviglia e la fatica del diventare grandi li metteranno di fronte a scelte non scontate e passi senza ritorno, tradimenti che li sprofonderanno nell'abisso della disperazione e inattese prove di lealtà capaci di riaccendere la fiducia, sino alla grande, incancellabile, avventura che vedrà i tre ragazzi protagonisti nell'estate dei diciott'anni. Tu che sei di me la miglior parte non è solo un'eccezionale panoramica dell'Italia anni Ottanta e Novanta rischiarata dalla prodigiosa memoria mitopoietica dell'autore – ci sono le musicassette TDK e le festicciole delle medie, lo zaino Invicta e la Vespa, i concerti scolastici e le risse sulle gradinate degli stadi – ma s'impone come un maestoso, ironico e commovente romanzo di formazione, delicato come il fortunatissimo Jack Frusciante è uscito dal gruppo e potente quanto lo sperimentale Bastogne ; i ragazzi protagonisti sono chiamati a fare i conti con l'amicizia e l'amore, la rabbia e la speranza, la scoperta del sesso e la tentazione delle sostanze proibite, la lontananza degli adulti e l'urgenza d'incamminarsi in prima persona verso un avvenire da conquistare un giorno alla volta."" -
Il fuoco di Acrab. La saga del Dominio. Vol. 2
Il secondo capitolo della nuova saga della regina italiana del Fantasy, che disegna un mondo di sconfinata fantasia e inesauribile avventura. rnrnSangue per sangue, fino all'ultima goccia.rnrnMyra ha creduto al sogno di Acrab, il condottiero che sta abbattendo uno dopo l'altro i regni del Dominio delle Lacrime. Ha creduto alla possibilità di un mondo senza schiavi, senza regnanti crudeli e maghi spietati, dove esseri umani ed elementali potessero vivere liberi e in pace. Per questo è diventata la guerriera più abile dell'esercito ribelle, per questo le sue lame a forma di mezzaluna hanno falciato nemici e sparso sangue, per questo ha rinunciato a tutto quello che non fosse guerra, combattimento e morte. rnAdesso, però, Myra ha capito che Acrab le ha mentito. Che è stato lui a uccidere suo padre e che l'ha salvata dall'arena e cresciuta come una figlia solo per usare il suo potere di Liberatrice. rnDopo aver incontrato l'elementale che protegge la spada sacra di Phylaitek, Myra ha infatti scoperto di essere l'eroina destinata a cambiare il mondo, esattamente quello che Acrab vuole. rnAiutata dai suoi nuovi compagni di viaggio, il mago Puro Kyllen e la giovane schiava Marjane, Myra intraprende così un nuovo viaggio attraverso il Dominio delle Lacrime alla ricerca del proprio destino, spazzando via guerrieri e mostri che cercano di sbarrarle la strada. Ma se riuscirà ad arrivare ad Acrab superando le sue difese, sarà in grado di uccidere l'uomo di cui è segretamente innamorata? -
Shadowhunters. Signore delle Ombre
Rinunceresti all'amore della tua vita per salvare la tua anima? rnLe nostre anime sono fatte della polvere della stessa stella. Ecco perché siamo sempre stati attratti l'uno all'altra come calamite, tutta la vita. Tutte le pareti che ci compongono appartengono a un tutt'unornrnOnore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai – questo dice la Legge – dovrà trasformarsi in amore. rnEmma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Black¬thorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? rnL'unica loro speranza sembra racchiusa nel Volume Nero dei Morti, un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. rnNel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. rnBen presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre – il Re della Corte Unseelie –, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo. -
La giostra dei fiori spezzati
Padova, inverno 1888. Nelle campagne infuria la pellagra, mentre in città le luci dei quartieri più signorili e ricchi stridono per contrasto con la bolgia del Portello, la zona più popolare e malfamata della città. Ed è proprio qui, al Portello, che al termine di una notte nevosa, viene ritrovato il cadavere straziato di una prostituta. L'ispettore Roberto Pastrello capisce che le sue forze non basteranno a risolvere il caso e decide di chiedere la collaborazione di due detective d'eccezione. Il giornalista investigativo Giorgio Fanton, massimo esperto del Portello, e il famoso criminologo Alexander Weisz, intuitivo, tormentato, affascinante. Da quando, bambino, ha trovato sua madre uccisa da un assassino misterioso, Weisz ha giurato che non avrebbe mai più permesso che a una donna venisse fatto del male. Ma il trauma dell'infanzia gli ha lasciato anche una pericolosa dipendenza dal laudano. Dopo qualche riluttanza l'irruente Fanton, allegro e conviviale, molto abile nelle risse, e Weisz, geniale e anticonformista, trovano accordo e affiatamento, aiutati non solo dall'ispettore Pastrello, ma anche da Erendira, meravigliosa gitana, cartomante e prostituta, avvolta nel mistero dei suoi occhi blu in cui è impossibile non perdersi. L'assassino, però, continua a colpire finché Weisz coglie un primo collegamento negli omicidi: tutte le vittime hanno il nome di un fiore... -
Target America
Un ordigno nucleare esplode sul confine tra Messico e Stati Uniti e il governo americano, terrorizzato, deve agire con fermezza per eliminare la minaccia di una seconda bomba Serve un'operazione segreta, serve un uomo speciale. Solo contro nemici e alleati, Gil Shannon è pronto a rischiare la vita in una missione che nessuno ammetterà di aver voluto o autorizzato, ma che potrebbe salvare la nazione. -
La musa del coraggio
Incessante testimonianza lirica di un quotidiano attrito con il reale, con il senso dell'esserci, con il presente, il nuovo libro di Gemma Bracco testimonia anche la continua attesa e la speranza di un'apertura di luce. E questa speranza è essenzialmente affidata alla musa, all'ispirazione della poesia, che in un tempo come il nostro non può che essere una musa del coraggio, quel coraggio che è necessario per continuare nella ricerca difficile ma necessaria del sé autentico, facendosi dunque «musa della verità», ma anche soggiacendo a momenti di precarietà o intermittenza che ne possono fare, almeno in apparenza, una musa avara, o sospesa, o una «musa dell'assenza». L'autrice le si affida, o in lei si rispecchia, in un percorso sempre aperto e antiretorico, nella persuasione che l'esistere acquista senso «se conosci il segreto delle piccole muse / delle piccole frasi che nell'esiguo spazio / costringono l'espansione di tutto il creato». L'inquietudine, dunque, non cancella l'immagine di quei «miliardi di cellule in crescita» che a ogni istante, nell'universo, «accettano dolori e rischi», perché comunque, giorno dopo giorno, «la mattina spacca il guscio». Gemma Bracco realizza in questo libro un continuum solo ingannevolmente interrotto dal ritmico trascorrere da un frammento al seguente, in una sorta di incisiva, sensibile e complessa meditazione lirica, vicinissima a manifestarsi nell'immagine di un vero e proprio organismo poematico. -
Un letto di leoni
Medio Oriente, 1981. Tra i monti dell'Afghanistan si trova la Valle dei Cinque Leoni, un luogo di antiche leggende ora rifugio di Masud e dei suoi guerriglieri che combattono gli invasori sovietici. È qui che trovano compimento i destini incrociati di tre personaggi: un americano e un francese che al tempo della Guerra fredda hanno combattuto su opposti fronti, e Jane, la donna che li unisce e li divide. -
Orlando
«Felice la madre che portò in seno un essere tale, e più felice ancora il biografo che ne tramanderà la vita!»Romanzo imprevedibile e smagliante, nutrito di un'immaginazione ariostesca, Orlando racconta la vicenda di un giovane cortigiano di Elisabetta I la cui vita trascorre lieve attraverso i secoli e i luoghi, tra la campagna inglese, Londra, l'Estremo Oriente, mentre il ragazzo, da giovanotto seducente, si trasforma in una aggraziatissima dama che, giunta all'inizio del Novecento, abbraccerà con successo la carriera letteraria. L'androgino Orlando è il fulcro di una concatenazione di eventi su uno sfondo storico che ha i colori di volta in volta teneri e cupi, vellutati e metallici di un arazzo rinascimentale. -
Buone ragioni per restare in vita
Questo non è un libro sui tumori. È un libro sulla vita e su tutte le cose fantastiche che si possono fare. rnrnQuando, un anno e mezzo fa, mi hanno detto che la pallina strana che sentivo al petto era un tumore, mi è venuto un colpo. Mi sono vista morta di lì a poco e, all'improvviso, mi sono accorta che non avevo abbastanza cose da ricordare. Ammalarmi di tumore non era nella lista delle mie priorità, essere chemioterapizzata neppure. Così, all'inizio, non avevo voglia di curarmi, non mi sentivo abbastanza coraggiosa. Del resto, era proprio per la paura di quello che avrei potuto trovare che non avevo mai fatto prevenzione. Ma non è che se non lo cerchi, il tumore non arriva. A me è successo esattamente il contrario. Adesso ce l'avevo, anche bello grande. Dovevo curarmi, non c'erano alternative. Allora ho deciso che avrei affrontato la chemio come se fosse un lavoro. La facevo e poi pensavo ad altro. Per esempio, alle belle vite delle mie amiche immaginarie, che girano il mondo sempre sorridenti. A dir la verità, sorridevano anche le malate che incontravo in ospedale. Perfino le bambine malate vedono il tumore come un drago e la chemio come il principe che ti salva. Io no. Io piangevo in continuazione. Vedevo solo draghi ovunque. Poi mi sono abituata, come succede sempre nella vita; sono arrivata alla fine e ho sconfitto il drago. Quindi posso dirlo: se ce l'ho fatta io, ce la possono davvero fare tutti. Certo, l'obiettivo resta quello di non ammalarsi. Ma trovare le ragioni per cui vale la pena vivere è, senza dubbio, un'ottima cura. Quindi, appena ho terminato la chemio sono andata in questura a rifare il passaporto scaduto. Volevo partire per Hollywood subito dopo l'intervento. E lì ho incontrato una collega che aveva avuto un tumore al seno prima di me. Aveva una criniera di capelli che sembrava Mafalda e voleva andarsene in Giappone a vedere i ciliegi in fiore. Ci è andata. Io ho il passaporto nuovo con una foto orrenda e non sono ancora andata da nessuna parte. Questo libro insegna a non fare come me. -
Uno specchio limpido. Risvegliarsi nello zen
In questo libro Osho presenta dieci racconti Zen lasciatici da importanti Maestri: dieci narrazioni che la sua sapeinza rende così cariche e penetranti da scatenare vere e proprie implosioni nel lettore. E' un'esperienza al di là della logica e del semplice pensiero, qualcosa che arriva a toccare il cuore e porta a un risveglio che muta radicalmente e inesorabilmente la nostra concezione di noi stessi, della vita e del mondo intorno a noi. -
Poema a fumetti
Il primo Graphic Novel della letteratura italiana. Finalmente in un formato in grado di valorizzarne la potenza espressiva.rnrnrn""Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me una di queste, come Il deserto dei Tartari, come Un amore."""" Così Dino Buzzati presentava ai suoi lettori questo libro, troppo a lungo sottovalutato, se non dimenticato. Uscito con grande scalpore nel settembre 1969, è infatti rimasto per decenni irreperibile nelle librerie. In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo ed Euridice, Buzzati ci parla di se stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall'eterno dialogo tra la vita e la morte. Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l'omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l'intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. Facendo di """"Poema a fumetti"""" un libro che ne racchiude in sé molti altri, come solo i capolavori possono fare."" -
Partigia. Una storia della resistenza
I ""partigia"""" erano - secondo un modo di dire piemontese - i combattenti della resistenza spregiudicati nell'uso nelle armi: decisi, e svelti di mano. A loro Primo Levi ha intitolato una poesia del 1981. Narratore formidabile, Levi ha steso però un velo di silenzio sulle settimane da lui trascorse come ribelle nella Valle d'Aosta dell'autunno 1943, prima della cattura e della deportazione ad Auschwitz. Non ha alluso che di sfuggita a un """"segreto brutto"""". Scavando in quel segreto, e allargando lo sguardo dalla Valle d'Aosta all'Italia del nord-ovest Sergio Luzzatto racconta - attraverso una storia della resistenza - la storia della resistenza. Il dilemma della scelta, quale si pose dopo l'8 settembre ai giovani di una nazione allo sbando. L'amalgama di passioni e di ragioni dei refrattari all'ordine nazifascista. Il problema della legittimità e della moralità della violenza. Luzzatto restituisce figure vere, non santini della resistenza o mostri di Salò. Eppure i protagonisti di """"Partigia"""" si rivelano essi stessi, a loro modo, figure esemplari. E personaggi memorabili. Così un partigiano come Mario Pelizzari, l'""""Alimiro"""" che da Ivrea combatté una personalissima sua guerra contro il male nazifascista. Così un collaborazionista come Edilio Cagni, la spia che tradì la banda di Levi prima di diventare, dopo la liberazione, informatore degli americani. Postfazione dell'autore."" -
Finnegans Wake. Testo inglese a fronte. Vol. 3-4: III-IV.
"Libro della notte"""", prosecuzione del viaggio nell'animo umano iniziato con quel """"libro del giorno"""" che è l'Ulisse, Finnegans Wake è una «suprema sintesi verbale del Creato» costruita attingendo a più di quaranta lingue. La sua traduzione è dunque una ininterrotta sfida, che questo sesto volume porta all'infinita fine, smentendone la presunta """"intraducibilità"""". Negli ultimi capitoli il gigante Haun-Yawn è sottoposto a interrogatorio da Quattro inquisitori; rispondendo con molteplici voci si trasforma in HCE, padre universale ma anche voce ancestrale della storia d'Irlanda. Alle prime luci dell'alba ALP, il fiume di Dublino Anna Liffey, e moglie di HCE, lascia il suo letto per andare a morire nel padre-mare: la sua morte apparente è preludio di una rinascita che porta in sé il germe della resurrezione e dell'insurrezione." -
Fausto e Anna
Nella Volterra degli anni Trenta, Fausto e Anna vivono l'incanto del primo amore tra inquietudini adolescenziali e dubbi sui modelli dell'ambiente di provincia. Si ritrovano per caso anni dopo - Fausto uomo e partigiano, Anna moglie e madre - ormai divisi dal loro differente vissuto. Il passaggio a un'età più matura, pur nel riferimento a tempi e luoghi precisi, si eleva a paradigma del diventare adulti attraverso le scelte attuate, divergenti per lo scarto tra l'ideale, inseguito nell'irresolutezza dall'intellettuale Fausto, e il reale, incarnato dalla pragmaticità semplice della meno esitante Anna. E in quanto tappa della ricerca che Fausto fa di se stesso, la Resistenza, rappresentata con fedeltà alla storia, è illuminata nei suoi significati e nelle sue ombre dagli interrogativi del protagonista. Vicenda amorosa ed esperienza dell'impegno, vita e destini si fondono mirabilmente nel realismo antiretorico di Cassola, che fa di questo suo primo romanzo (apparso nel 1952 e poi riscritto nel 1958) un capolavoro della letteratura italiana del dopoguerra. -
Lo potevo fare anch'io. Perché l'arte contemporanea è davvero arte
Tutti, almeno una volta nella vita, davanti a un'opera di arte contemporanea abbiamo pensato: «Ma come! Questa non è arte! Lo potevo fare anch'io!». Eppure i critici ci assicurano che si tratta davvero di capolavori, e celebri collezionisti spendono cifre da capogiro per quadri che sembrano tele imbrattate. Che siano tutti impazziti? Francesco Bonami ci aiuta a capire cosa distingue un grande artista da uno pessimo, cosa ha fatto sì che Marcel Duchamp o Andy Warhol abbiano superato la prova del tempo. E se è senz'altro vero che nell'ultimo secolo l'arte si è evoluta al punto da essere quasi irriconoscibile, il lavoro di Bonami ci fa capire perché non è vero che potevamo farlo anche noi.