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Senzaterra
Gaetano è un giovane di un remoto paese della Sicilia degradato dall'abusivismo, una sorta di paese fantasma con un passato di miseria e un futuro di disintegrazione sociale e culturale. Molti sono emigrati in Germania, tra questi anche il padre di Gaetano che vorrebbe tirar fuori il figlio da quella palude: è tornato in paese per questo, vuole aprire un bar in Germania, vuole che Gaetano l'aiuti. Il figlio però non intende seguirlo. Lì ha i suoi amici, la prospettiva di una laurea, una zia che ama moltissimo, la memoria della madre e un timore, quello di finire come i tanti immigrati che arrivano sulle spiagge del suo paese: ""morti di fame"""" che hanno perduto, insieme alla terra, la loro dignità e qualsiasi prospettiva di vero riscatto. Come Alì, un nordafricano che, espulso dalla propria terra, ha scelto la clandestinità e l'anonimato, alla disperata ricerca di un qualche futuro. Ed è in un'azienda agricola gestita da un boss della zona, tra quelle serre che """"come un mare finto"""" dilagano nel paesaggio, che s'incrociano, rispecchiandosi l'uno nell'altro, i destini di Gaetano e Alì."" -
Il seminario. Libro VIII. Il transfert (1960-1961)
Il ""Seminario VIII"""" è uno dei più centrali dell'opera lacaniana. Freud aveva cominciato a definire il transfert come forma """"artificiale"""" di amore che fungeva nel contempo da supporto all'atto interpretativo e da ostacolo che la cura dovrà appunto consentire di superare. Lacan conduce una sottilissima reinterpretazione della prospettiva freudiana, tesa a smarcare il transfert dalla sua natura di artificio usato strategicamente dall'analista, e a identificarlo a tutti gli effetti con una forma di amore autentico, al contrario dell'amore ordinario nutrito di inganno, dato che è rivolto a un oggetto che ne riflette in realtà un altro: Alcibiade, secondo Lacan, desidera Agatone, nonostante creda di desiderare Socrate. Il filosofo greco funziona, in un certo senso, come un analista, ovvero come colui che ha il """"potere"""" di rivelare la verità intorno all'oggetto del desiderio. Però, a differenza della struttura amorosa in cui l'amato è l'oggetto che manca, l'analista indica con la sua presenza che ciò che manca è una mancanza in atto."" -
L' imboscata
Nell'Italia del 1944, in un'Italia devastata dalla guerra civile, prende vita la drammatica vicenda del partigiano Milton, un personaggio molto diverso dal più famoso partigiano Johnny, eppure in qualche modo a lui complementare. Lo stesso Fenoglio ne sottolineò la specularità: ""Milton è un'altra faccia, più dura, del sentimentale e dello snob Johnny""""."" -
Giustizia bendata. Percorsi storici di un'immagine
La benda sugli occhi, un attributo dell'immagine simbolica della giustizia come donna, è al centro del percorso disegnato nelle pagine di questo libro. Di questo attributo viene qui ricostruito l'atto di nascita nel 1494, la rapida diffusione nel contesto dell'età della Riforma protestante e la fortuna successiva. Indagando le ragioni di tanta e così rapida fortuna (che non toccò però l'Italia) se ne è individuata quella fondamentale nella potente suggestione religiosa della narrazione evangelica di Gesù bendato e deriso: un modello di sofferenza e di perdono che dette nuovo impulso alla figura della dea Giustizia trasmessa dal paganesimo antico alla cultura dell'Europa occidentale. Dopo l'attesa medievale del Giudizio universale, l'esigenza della giustizia imparziale dominata dallo sguardo di Dio trovò la sua incarnazione nell'asserita investitura divina dei poteri politici e religiosi. Per dare poi vita nel Settecento all'idea del tribunale della pubblica opinione come espressione sostitutiva dell'antico simbolo dell'occhio di Dio. Ma nel mondo contemporaneo la spettacolarizzazione di crimini e processi si accompagna a una crisi della giustizia che sembra destinata a rendere nuovamente attuale e problematico il simbolo della benda. -
La malattia
Andrés Miranda è medico. Quando viene a sapere che suo padre è gravemente ammalato, si vede costretto ad affrontare una situazione angosciosa e del tutto inedita: l'etica professionale gli suggerisce di dire la verità, il sentimento lo induce a tacerla, tradendo però così i principi di reciproca lealtà che sino a quel momento hanno caratterizzato il rapporto fra padre e figlio. Ernesto Duràn è un suo ex paziente che soffre di tutti i sintomi di un male che, secondo lui, lo porterà alla morte; preda di un'ossessione che trascende la semplice ipocondria, inizia con crescente insistenza a scrivergli e-mail che rimangono però senza risposta. La presenza della malattia nella vita di queste due persone tanto diverse - il medico che conosce i segreti del corpo umano ma che è ostaggio del silenzio, e il paziente che l'ansia rende loquace impedendogli allo stesso tempo di vivere - è l'architrave su cui poggia questo intenso romanzo sulla fragilità dell'esistenza, sul dolore e sulla malattia come elemento sostanziale della vita. -
Altri colori. Vita, arte, libri e città
Con più di 70 prose - e una storia - Pamuk mette in scena nelle pagine di questo libro un singolare autoritratto intellettuale costruito con sequenze di frammenti autobiografici, pensieri e ""momenti d'essere"""". Al centro mette la sua città e la sua attività preferita (oltre a quella quasi compulsiva di leggere e scrivere): """"guardare fuori dalla finestra"""", perché le finestre di Istanbul contengono tutte le storie della città - un gesto che dà il titolo al racconto che chiude il volume. Lo scrittore turco riunisce in un continuum narrativo situazioni, idee e immagini che quasi inspiegabilmente non sono mai confluite nei suoi romanzi."" -
Amore e ostacoli
Il narratore senza nome che unisce le varie tappe di questo singolare percorso di formazione è un adolescente sensibile e malmostoso che legge Rimbaud, scrive stucchevoli poesie e s'ingegna per trovare la volontaria cui affidare la sua verginità. Il viaggio che in ""Tutto"""" intraprende verso la """"città tentacolare, la città infinita"""" di Murska Sobota, investito della missione di acquistare un congelatore orizzontale e armato di un'unica pillola anticoncezionale da offrire alla prescelta, ha il pathos del rito di iniziazione. Spesso l'assurdo e la violenza irrompono senza preavviso nel quotidiano. È il caso di """"Stairway to Heaven"""", dove la pittoresca figura del fanfarone Spinelli nasconde una tenebra degna dell'ambientazione conradiana con cui il racconto si apre; o di """"Commando americano"""", in cui i giochi di guerra infantili a Sarajevo mostrano l'inconfondibile marchio dell'odio senza età. Nel caso del narratore, partito dalla Bosnia appena prima dello scoppio della guerra, un'aura di fraudolenza impregna il rapporto con il mondo letterario di cui entra a far parte negli Stati Uniti. Complessa è la relazione che instaura con il poeta bosniaco Muhamed D., detto Dedo, in """"Il direttore d'orchestra"""", o con il Premio Pulitzer Richard Macalister. A lui la """"persona"""" di Hemon regala l'accesso allo scantinato dei propri segreti famigliari, e a lui dona pure l'esempio più esaltante di trasfigurazione narrativa in un finale che celebra il prodigio della grande scrittura."" -
Il caso Ellen West
Il caso Ellen West è il resoconto della più celebre analisi di un caso clinico, narrato da Ludwig Binswanger. Si tratta di un documento prezioso sulla vita lacerata di una giovane donna straordinaria. Il saggio viene oggi riproposto nella versione italiana con un'introduzione che tiene conto di materiali inediti recentemente rinvenuti. Il lettore vi troverà non solo la possibilità di approfondire la conoscenza della psicoanalisi, della fenomenologia e dell'analisi heideggeriana della presenza, ma anche una storia umana alquanto inquietante, resa in forma quasi romanzesca da una delle menti di spicco della psichiatria del Novecento. Il discorso di Binswanger si articola sul piano antropoanalitico, psicoanalitico e più propriamente clinico-psicopatologico. I confini tra i vari piani sono rigorosamente tenuti distinti e ciascuno mostra la propria intrinseca specificità. Ma subito balza agli occhi che l'esistenza di Ellen West è qualcosa di radicalmente diverso dal caso clinico: è qualcosa di più che non l'insieme dei sintomi o dei disturbi sui quali può esercitarsi il sapere psichiatrico. Per i problemi che affronta - l'anoressia, il suicidio . ""Il caso Ellen West"""" risulta essere di estrema attualità, dal momento che mette in luce i profondi ripensamenti che oggi investono la psicoanalisi e tutta la psichiatria."" -
Le poesie. Testo tedesco a fronte
Nietzsche fu a lungo incerto fra la vocazione di filosofo e quella di poeta. E anche quando la prima ebbe il sopravvento, il suo rapporto con la lirica non si interruppe, come dimostra la presenza organica di poesie nella ""Gaia scienza"""" e in """"Così parlò Zarathustra"""", dove non è quasi possibile distinguere tra prosa e verso. Della produzione poetica nietzscheana il presente volume propone tutte le composizioni sparse nelle opere filosofiche, gli """"Idilli di Messina"""", nonché i """"Ditirambi di Dioniso""""."" -
L' impressionismo. Riflessi e percezioni
Questo libro offre una visione inedita dell'impressionismo inquadrandolo nella cultura parigina di fine Ottocento ed esplorando il fitto intreccio di temi storico-artistici, economici, politici, filosofici, linguistici e letterari dell'epoca. Schapiro esplora i tratti comuni e le intenzioni radicali di una comunità artistica profondamente consapevole di se stessa. Monet, Manet, Pissarro, Degas, Bazille, Renoir, Sisley scelsero di esporre sotto la medesima sigla; si opposero all'arte tradizionale e pur sviluppando uno stile personale trovarono ognuno la propria ispirazione nell'opera degli altri. L'autore studia lo specifico modo impressionista di vedere ""fisicamente"""" al fine di scoprire fondamentali peculiarità di questo movimento artistico: in tal modo, perfino le analisi di celebri capolavori riservano al lettore illuminanti intuizioni. Nella prospettiva di Schapiro, un singolo dipinto diventa il luogo di discussione della pennellata impressionista, della città in turbinosa espansione, dei nuovi caratteri della vita cittadina e del profondo influsso esercitato dalla fotografia. Intrecciando lo studio dei dettagli a quello di ampie tematiche storiche, risalendo alla storia dell'Ottocento e spingendosi fino all'espressionismo astratto, Schapiro offre un resoconto dell'impressionismo come punto di svolta della storia dell'arte."" -
Il mio piatto forte. La cucina ai tempi di Facebook
In un'epoca in cui la cucina va di moda e in tv impazzano i programmi che insegnano a cucinare, siamo tutti diventati esperti, gastronomi, cuochi, fini mangiatori. Di cucina si parla ovunque. Ma a ben pensarci, quale luogo è più indicato di facebook per commentare le ricette, illustrarle, e soprattutto condividerle? Assaggiarle in modo virtuale ma convincente? Questo è l'esperimento che ci propone Elena Loewenthal. Raccontare le ""sue"""" ricette, non nuove e neppure esclusive, anzi magari antiche, alla maniera di facebook, con i commenti degli amici. Perché la sua cucina è per l'appunto comunicativa. Una cucina espansiva, generosa, di ingredienti e porzioni, che non lascia nei commensali nemmeno un'ombra di fame. Per tutti coloro che cominciano a detestare le spennellate di salsina e il verbo """"impiattare"""", ma apprezzano scodelle fumanti e zuppiere, """"Il mio piatto forte"""" sarà una piacevole sorpresa. Antico e moderno a tavola: una cucina nuova a dispetto dello 'chefstarsystem'. Con un'indispensabile punta d'ironia."" -
Haggadah. Il racconto della Pasqua. Testo ebraico a fronte
Pesach, la Pasqua ebraica, è la rievocazione dell'esodo dall'Egitto grazie al quale i figli d'Israele, ridotti a una dura schiavitù fatta di angherie e lavoro sfiancante, conquistano la libertà, ma anche la consapevolezza di essere diventati un popolo. Pesach; in ebraico significa ""passaggio"""" e segna la metamorfosi dallo stato di schiavitù a quello della libertà. In questo senso, l'Esodo è divenuto il prototipo di ogni spinta rivoluzionaria. Ma Pesach racconta anche il """"passaggio"""" di Dio sull'Egitto, una notte di luna piena, millenni fa. Da allora, gli ebrei commemorano con il rito quell'evento, o per meglio dire vi si immedesimano perché """"in ogni generazione si è tenuti a considerare se stessi come se personalmente fossimo usciti dall'Egitto"""". L'Haggadah l'antico testo che si legge a tavola nel corso della celebrazione pasquale, è il racconto di questa storia. La porta per entrare in quel passato, il luogo di incontro fra imperscrutabili lontananze nel tempo e nello spazio."" -
I fogli del capitano Michel
Alcuni anni fa, mentre stava lavorando al progetto di un libro fotografico, Claudio Rigon ritrova in un museo della sua città alcune piccole fotografie di soldati insieme a carte, lettere, quaderni, documenti: tutto è intestato a un certo capitano Michel. Vi sono anche delle buste contenenti molti fogli ripiegati. Dicono di pattuglie in perlustrazione nella notte davano alle trincee austriache, dell'arrivo del rancio, di un bombardamento, di morti. Dicono che si è davanti al Monte Ortigara. Sono fonogrammi, i messaggi con cui alcuni reparti di un battaglione alpino si erano comunicati disposizioni e informazioni. Vanno dal 24 giugno al 24 luglio del 1916. Il capitano Michel, appena promosso, era giunto allora a prendere il comando di un battaglione decimato, rimasto senza ufficiali. Nella vita civile era insegnante di storia e filosofia. Dopo aver letto tutti quei fogli Claudio Rigon li ha incrociati, messi in ordine, ha inquadrato ogni dettaglio nel contesto. E soprattutto li ha fatti parlare, sfiorandoli con una voce calibrata, esatta, mai invadente e mai retorica, che da forza e collante al racconto. -
Il desiderio di essere come tutti
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver... Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni. Francesco Piccolo ha scritto un libro che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. ""Un'epoca quella in cui si vive - non si respinge, si può soltanto accoglierla""""."" -
Pierrot amico mio
Un poliziesco senza delitto. Una love story senza amore. L'educazione sentimentale di un personaggio alla Buster Keaton. Pierrot, fratello gemello di Zazie, non si decide a crescere e, come appunto i grandi comici, non invecchierà mai, fissato in una zona senza età. -
Quoi? L'éternité
"Quoi? L'Éternité"""" è l'ultimo romanzo della saga familiare della scrittrice francese inaugurata con Care memorie e proseguita con """"Archivi del nord"""". Personaggi e ambienti si inseriscono qui in un affascinante panorama della società del primo Novecento: accanto alle inquietudini del padre, la Parigi piccolo-borghese, le spiagge della Costa Azzurra, i circoli mondani di Pietroburgo. All'immobilità aristocratica degli interni, tutta patriottismo, fronzoli e pizzi, si alternano vicende di amori clandestini, passioni omosessuali, uccisioni volontarie: un turbinare di eventi, di tragedie pubbliche e private, in un continuo alternarsi di ricordi e ricostruzione storica." -
Viaggio nell'India del nord
Delhi e Varanasi, Benares e Vrindavana, Mathura e il Monte Abu, Jaipur e Udaipur: i mille volti di una civiltà ricca di valori e di spiritualità che da millenni affascina il nostro Occidente. Le storie mitiche del patrimonio hindu raccontate nel Mahabharata e la nascita di Delhi, dove l'architetto degli dèi costruí per il sovrano un palazzo di meraviglie. I ricchi templi di Ayodhya, la città di Rama, incarnazione di Vishnu. Il Gange, fiume sacro degli hindu, e la splendida Varanasi, sede del mito del dio Shiva, bellissimo e inquietante. Il Rajasthan, il ""paese dei re"""", con le sue distese di deserto roccioso, teatro di epiche battaglie e di romantiche storie d'amore. Agra e il celeberrimo Taj Mahal. Un libro che conduce il lettore alla scoperta di templi dalla sontuosa magnificenza, potenti divinità scolpite nella pietra, siti archeologici grondanti mistero, storie di uomini, dèi e battaglie. Il volume sarà arricchito da 50 illustrazioni nel testo."" -
Papa Giovanni. Un cristiano e il suo concilio
Dopo decenni nei quali il papato romano aveva preteso di attingere autorevolezza dall'uso dell'autorità e su questa esigeva e otteneva devoto plauso. Angelo Giuseppe Roncalli attingeva alla dimensione spirituale e su questa costruiva un consenso ""miracoloso"""". Quello che era stato per quasi trent'anni uno dei più efficaci diplomatici della Santa Sede, faceva della """"santità"""" del papa non un attributo intimo e distinto dal potere di governare e d'insegnamento, ma la sostanza della professione cristiana e della funzione di vescovo. Nessuno lo sapeva, ma dietro questo rilievo della dimensione spirituale stava una scelta e uno stile: ciò che aveva tenuto vivo da quasi settantenni il fascicolo di appunti, esercizi ed esami di coscienza raccolti poi ne """"Il Giornale dell'Anima"""", i lunghi diari e le agende che sono una quotidiana verifica del proprio stile. E da questo stile che nasce l'obbedienza del concilio, apparso inatteso fra le cose (un segretario di Stato, la lista dei cardinali e una santa morte) che tutti si aspettavano da lui."" -
Zanna Bianca
Nel 1897 Jack London lasciò San Francisco per l'Alaska sulla scia della febbre dell'oro scoppiata in quegli anni. Tra mille peripezie raggiunse il Klondike, e proseguì al di là delle montagne, fino a Dawson City in Canada e lungo il fiume Yukon. Non trovò l'oro che cercava ma riportò a casa qualcosa di più prezioso: un immenso tesoro di osservazioni e di ricordi che trasformò poi nelle sue opere più famose. È così che nascono alcuni dei suoi capolavori ""Il richiamo della foresta"""", """"Zanna Bianca"""", """"Farsi un fuoco"""", """"Baitard"""" dove in uno scenario di sterminate distese di neve, fiumi gelati, foreste brulle e tetre, si muovono uomini e animali legati indissolubilmente dalle leggi di natura che li costringono a lottare per la vita, uccidere per non essere uccisi, giocare d'astuzia, combattere gli istinti più selvaggi."" -
L' ombra e la luce. La mia lotta contro il male
"Questo libro ripercorre la mia vita lungo la strada più tortuosa e allo stesso tempo più affascinante. In fondo tutti i medici, più o meno coscientemente e coerentemente, si dedicano a comprendere il male. Io ho semplicemente provato a fare qualcosa di più. Prima da studente, poi da medico, da ricercatore, e ancora da direttore di ospedale e persino da politico, ho scelto di sfidare il male. Perché, per combattere il cancro, non basta affrontare la malattia, bisogna anche scacciarne i fantasmi. Insieme con la patologia, bisogna capire e attaccare i suoi simboli: ciò che si ha paura a nominare, ciò che nasce dentro di noi per distruggerci, ciò che non si può evitare, ciò che non porta redenzione, ciò che non ha un perché. Questo libro non è un altro libro sul cancro. È piuttosto un dibattito sulla percezione del benessere e del dolore attraverso la nostra mente e il nostro corpo."""" (U. Veronesi)."