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La civiltà dell'Occidente medievale
La forza creatrice dei secoli tra il X e il XIII è all'origine di molte delle innovazioni tipiche del mondo in cui viviamo: dalla nascita della città all'affermarsi di un nuovo modo di trasmettere il sapere e di studiare, legato alle università; al tempo stesso, nuove tecniche vengono allora messe in opera e ""si fanno strada nuovi atteggiamenti nei confronti del tempo, del denaro, del lavoro, della famiglia"""". Caratteristica dell'attività storiografica di Le Goff è proprio la capacità di tendere a una visione del passato che ce lo ripresenti al di là degli schemi che irrigidiscono e isolano solo taluni fenomeni. Lo studioso francese pensa che tale impostazione sia particolarmente necessaria per un'epoca e una società che forse più di ogni altra hanno sentito l'esigenza di una vita totalitaria. In questo modo ci troviamo davanti a una grande lezione di storia, che ci mostra nelle loro profonde interdipendenze i vari atteggiamenti degli uomini."" -
Roth scatenato. Uno scrittore e i suoi libri
"Roth scatenato"""" è la biografia di un peso massimo della letteratura americana contemporanea: il frutto di una collaborazione lunga dieci anni fra l'autrice, Claudia Roth Pierpont (che con lo scrittore non intrattiene alcun grado di parentela), e Philip Roth. La Pierpont ricostruisce - per la prima volta in modo tanto organico e documentato - la vita letteraria di Roth e la genesi delle oltre trenta opere da lui partorite in mezzo secolo di quasi ininterrotta attività. Importantissimo, qui, è proprio l'aggettivo """"letteraria"""": se dal dato strettamente biografico non è infatti mai possibile prescindere del tutto quando si analizza la produzione artistica di uno scrittore, nel caso di Roth la contiguità dei due piani ha sempre rischiato di ingenerare, sia nel lettore comune sia nella critica, una pericolosa quanto feconda e ben sfruttata confusione. Una delle difficoltà di scrivere delle opere e della vita di Roth, dunque, sta proprio nello scoprire dove possono iniziare e finire queste maschere e cosa rivelano quando vengono sollevate. Non a caso, infatti, Nathan Zuckerman a un certo punto """"dice"""" al suo autore: """"la mia ipotesi è che tu abbia scritto così tante metamorfosi di te stesso da non sapere più né chi sei né chi sei mai stato. Ormai non sei altro che un testo ambulante"""". Ma ovviamente Philip Roth è molto di più di """"un testo ambulante"""": sotto le tante maschere della letteratura c'è un uomo complesso, spesso ferito dalla vita ma che non ha mai smesso di cercarla, e amarla..." -
La cucina. Storia culturale di un luogo domestico
Se è vero che da puro nutrimento il cibo si è presto trasformato in complessa e raffinata operazione che convoca gusti e intelligenze per assurgere allo status d'imprescindibile «linguaggio», il luogo domestico a esso dedicato, in adesione al codice culturale percepito come egemone, viene a rivestire un ruolo di non comune interesse. rnDalla scoperta del fuoco in epoca preistorica fino alle modernissime realizzazioni della tecnologia e della domotica, queste pagine ne seguono l'evoluzione privilegiando lo studio dell'architettura e del design su scala europea e nordamericana e verificandolo nella lunga durata, negli studi sociologici, antropologici e di genere, nei riflessi letterari e cinematografici, nello sviluppo sorprendente del gusto e dei suoi artefici attraverso i secoli. È un perfetto microcosmo, lo spazio che chiamiamo cucina, contesto sempre in bilico tra stabilità e cambiamenti la cui vicenda, qui raccontata con ricchezza di fonti e affabilità narrativa, si intreccia significativamente alla storia delle gerarchie sociali e familiari, ai ruoli definiti e alla loro eloquente messa in discussione. -
Smamma
Può darsi che i vostri figli siano allegri, loquaci e premurosi. Che leggano ""I Malavoglia"""" con piacere, che vadano bene a scuola (ma senza essere secchioni), che rifacciano il letto con gaiezza, che stendano i panni senza chiedere in cambio sette euro. Bene. Bravi loro, bravissime voi. Ma se per caso anche voi non fate che chiedervi chi diavolo siano quelle creature impenetrabili che avete generato, e soprattutto come sia possibile che non vi assomiglino neanche un po'; se anche voi vi siete domandati da quale pianeta provengano e perché si aggirino per casa modificando lo spazio e il senso di tutte le cose, compreso quello della vostra esistenza, pronunciando frasi inudibili, involontariamente comiche, allora questo libro vi salverà la vita. O perlomeno il buonumore, che è un po' la stessa cosa. Tra tavole apparecchiate che diventano ring da combattimento, irresistibili colloqui con gli insegnanti e con Dio, tentativi di pasticceria liofilizzata e inaspettati momenti di tenerezza, l'esordio narrativo di Valentina Diana è un romanzo che vive di scene folgoranti, istantanee di una vera e propria """"guerra dei mondi""""."" -
Goodbye, Columbus e cinque racconti
Pubblicato per la prima volta nel 1959, ""Goodbye, Columbus"""" è la storia di Neil Klugman e della bella e determinata Brenda Patimkin. Lui vive in un quartiere povero di Newark, lei nel lussuoso sobborgo di Short Hills, e si incontrano durante una vacanza estiva, tuffandosi in una relazione che ha a che fare tanto con l'amore quanto con la differenza sociale e il sospetto. Questo romanzo breve è accompagnato da cinque racconti, il cui tono va dall'iconoclasta al sorprendentemente tenero."" -
Patrimonio. Una storia vera
Il libro, come recita il sottotitolo, è una storia vera. Protagonista è Hermann Roth, il padre di Philip. Hermann è un vedovo di ottantasei anni, agente di assicurazioni in pensione, conosciuto un tempo per il suo genio, la sua forza e il suo fascino, che ora lotta contro un tumore al cervello. Colmo di amore e attenzioni, di ansia e terrore, Philip accompagna il padre in ogni momento di questa enorme esperienza, lungo il calvario di una dilatata agonia. Il figlio condivide l'umore e le miserie che il malato è costretto a subire: consulti medici, l'orrore del decadimento fisico, l'attesa inumana della separazione finale. Gli episodi memorabili si accumulano: il figlio che paragona la fredda tomografia del padre al calore della propria biografia; il confronto del suo lascito patrimoniale con quello di un taxista psicopatico; ma anche il concerto di musica da camera suonato dagli amici per Hermann; o Philip che telefona a Joanna, una compagna d'università, per calmare le proprie angosce. -
L'animale morente
Cosa fa l’Animale morente prima dell’ultimo respiro? Esprime l’ultimo desiderio. E l’ultimo desiderio del professore erotomane David Kepesh, è il sesso. Nel linguaggio sinuoso con cui il professore confessa le sue ossessioni, c’è l’essenza di un autore che seduce, seduce, seduce fino alla fine.rnrnDa trent'anni, da quando la rivoluzione sessuale ha bussato alla sua porta, il professor David Kepesh tiene fede al suo giuramento: non avere mai una relazione stabile con una donna. Ma un giorno, nell'aula del suo corso di critica letteraria all'università, entra Consuela Castillo, ventiquattrenne di una bellezza conturbante, una ragazza cubana alta e affascinante che scatena il desiderio e la gelosia del maturo professore. -
Pastorale americana
Vincitore premio Pulitzer per la narrativa 1998Un libro che demolisce ogni stereotipo sulla grandezza dell'America e getta una luce sinistra sui suoi valori fondanti. La guerra, la famiglia, il fanatismo, la crisi, sono raccontati da Philip Roth con profondo acume. Un libro che è stato definito da tutti ""Il grande romanzo americano"""". E lo è.«""""Pastorale americana"""" è un romanzo di quattrocento pagine che finisce con un punto interrogativo. Questo è ciò che lo rende grande?» – The New YorkerSeymour Levov è alto, biondo, atletico: al liceo lo chiamano «lo Svedese». Ebreo benestante e integrato, ciò che pare attenderlo negli anni Cinquanta è una vita di successi professionali e di gioie familiari. Finché le contraddizioni del conflitto in Vietnam, esplose negli Stati Uniti, non coinvolgono anche lui, e nel modo più devastante: attraverso l'adorata figlia Merry, decisa a «portare la guerra in casa». Letteralmente. Ma Pastorale americana non si esaurisce nell'allegoria politica; è un libro sulla vecchiaia, sulla memoria, sull'intollerabilità di certi ricordi. Lo scrittore Nathan Zuckerman, fin dall'adolescenza affascinato dalla vincente solarità dello Svedese, sente la necessità di narrarne la caduta. E ciò che racconta è il rovesciamento della pastorale americana: un grottesco Giudizio Universale in cui i Levov, e i lettori, assistono al crollo dell'utopia dei giusti, al trionfo della rabbia cieca e innata dell'America."" -
Nemesi
Quasi fosse una discesa nel proprio sottosuolo, Philip Roth racconta la giovinezza a Newark: il vigore dei vent’anni e l’immediata disillusione arrivata con la guerra e la malattia. Lo fa come sempre senza compiangere né se stesso né gli altri, anzi facendo emergere con forza tutte le contraddizioni dell’epoca e i suoi violenti tumulti.rnrnAl centro di ""Nemesi"""" c'è un animatore di campo giochi vigoroso e solerte, Bucky Cantor, lanciatore di giavellotto e sollevatore di pesi ventitreenne che si dedica anima e corpo ai suoi ragazzi e vive con frustrazione l'esclusione dal teatro bellico a fianco dei suoi contemporanei a causa di un difetto della vista. Ponendo l'accento sui dilemmi che dilaniano Cantor e sulla realtà quotidiana cui l'animatore deve far fronte quando nell'estate del 1944 la polio comincia a falcidiare anche il suo campo giochi, Roth ci guida fra le più piccole sfaccettature di ogni emozione che una simile pestilenza può far scaturire: paura, panico, rabbia, confusione, sofferenza e dolore. Spostandosi fra le strade torride e maleodoranti di una Newark sotto assedio e l'immacolato campo estivo per ragazzi di Indian Hill, sulle vette delle Pocono Mountains - la cui """"fresca aria montana era monda d'ogni sostanza inquinante"""" -, """"Nemesi"""" mette in scena un uomo di polso e sani principi che, armato delle migliori intenzioni, combatte la sua guerra privata contro l'epidemia. Roth è di una tenera esattezza nel delineare ogni passaggio della discesa di Cantor verso la catastrofe, e non è meno esatto nel descrivere la condizione infantile."" -
Sangue e neve
Negato come rapinatore di banche perché incasina le fughe. Negato come pappone perché si affeziona alle prostitute. Negato come pusher o esattore di crediti perché non sa tenere i conti. Nel giro della mala, l'unica cosa che Olav è capace di fare è il liquidatore, il killer. Ma quando Daniel Hoffmann, il boss della droga di Oslo, gli ordina di uccidere sua moglie perché lo tradisce, persino lui capisce di essere finito in un mare di guai. Se poi, anziché uccidere la donna, Olav se ne innamora, è chiaro che il mare è destinato a diventare un oceano. Ormai braccato, gli resta una sola speranza: liquidare Hoffmann prima che Hoffmann liquidi lui, magari chiedendo aiuto al suo peggior nemico. Auguri. -
Sole di mezzanotte
Dice di chiamarsi Ulf, e cerca un posto dove nascondersi. Cosí ha viaggiato per 1800 chilometri su treni e autobus fino a un paesino sperduto, nell'estremo nord della Norvegia. Aveva dei buoni motivi per tradire il Pescatore, il signore della droga con cui lavorava a Oslo, ma ora ha i suoi sicari alle calcagna. Inutile continuare a scappare. A Kåsund, almeno, ha trovato un capanno da caccia, una donna quasi bella e un ragazzino che non vedeva l'ora di parlare con un forestiero. Non dovrà attendere a lungo per scoprire se, anche per uno come lui, è possibile una redenzione. Oppure se davvero la speranza non è altro che un'invenzione del diavolo. -
I papà spiegati alle mamme
Esistono moltissimi libri sull'esperienza della maternità, in tutti i suoi possibili risvolti, ma la paternità continua a restare nell'ombra. Forse perché gli uomini fanno più fatica ad aprirsi e raccontarsi, o forse perché la figura paterna non si è ancora affrancata del tutto da una serie di stereotipi, molto spesso sorpassati ma ancora attivi, come quelli che vedono il padre responsabile del sostegno economico della famiglia, autoritario, assente, incapace di occuparsi dei figli o capace solo di farli giocare. Federico Ghiglione, mediatore familiare, fa breccia all'interno di questo mondo per spiegare alle madri, e con loro a tutti noi, l'unicità, la ricchezza, l'importanza e la difficoltà del ruolo di padre, prendendo in esame tutte le fasi che conducono alla genitorialità, dal concepimento al parto, passando attraverso la sessualità fino all'educazione dei figli. Intrecciando esperienze personali ed esperienze maturate sul campo, Ghiglione ci regala un libro divertente e utile non solo per le giovani coppie ma, soprattutto, per le mamme, che oggi hanno bisogno più che mai di capire chi è la ""metà"""" con cui hanno deciso di fare famiglia."" -
ITIS Galileo. Con DVD
Come nel ""Dialogo sopra i massimi sistemi del mondo"""" di Galileo Galilei, tre autori-personaggi in questo libro entrano in scena e raccontano al lettore alcune storie, a partire dal testo dello spettacolo """"Itis Galileo"""", ricco di invenzioni di rara comicità. Marco Paolini, con il coautore dello spettacolo Francesco Niccolini e lo storico e filosofo della scienza Stefano Gattei trattano da punti di vista diversi la figura di Galileo, così vicino a noi, coraggioso e pavido, scienziato e meccanico, scrittore affascinante al servizio della ricerca del vero e della lingua italiana, rivoluzionario instancabile senza mai dichiararlo: """"Galileo non è un mito della scienza, è un uomo che ci assomiglia, pieno di limiti, di contraddizioni, ma dotato di una costanza e di una resistenza che con gli anni non sfioriscono"""". Non serve identificarsi in Galileo, serve trovare ancora quella sua energia e sana diffidenza che rimette tutto in movimento, che rende nuove le cose. Ognuno di noi la può inventare. Il DVD contiene l'anteprima della diretta televisiva trasmessa su La7 dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare."" -
Maschio bianco etero
Kennedy Marr è un donnaiolo, un egocentrico, un narciso. Un uomo baciato dal successo, uno di quei bastardi a cui la vita ha servito le carte migliori. E ha scoperto che Hollywood è un posto formidabile per praticare gli eccessi. Nulla al mondo lo convincerebbe a lasciare la California per tornare nello sprofondo inglese. Ma non ha fatto i conti con l'Agenzia delle entrate. Così, quando inopinatamente viene insignito di un prestigioso - e ricco - premio letterario è costretto ad accettare. Anche se ciò significa passare un anno in un college inglese a insegnare scrittura creativa a dei pivelli senza talento. E soprattutto ritrovarsi faccia a faccia coi fantasmi del passato. -
Il giovane Holden
Sono passati più di sessant'anni da quando è stato scritto, ma continuiamo a vederlo, Holden Caufield, con quell'aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l'Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui, narrata da quella voce spiccia e senza fronzoli. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? Poiché non lo si sa con precisione, ciascuno vi ha letto la propria rabbia, ha assunto il protagonista a ""exemplum vitae"""", e ciò ne ha decretato l'immenso successo che dura tuttora. Torna, in una nuova traduzione di Matteo Colombo, il libro che ha sconvolto il corso della letteratura contemporanea influenzando l'immaginario collettivo e stilistico del Novecento."" -
Il segreto di san Gennaro. Storia naturale di un miracolo napoletano
La liquefazione periodica del sangue di san Gennaro non è ufficialmente riconosciuta come miracolosa dalla Chiesa cattolica, che più cautamente ora parla di prodigio. Ma il fenomeno è stato per secoli chiamato miracolo in testi liturgici approvati dall'autorità ecclesiastica e in discorsi di vescovi, cardinali, papi e santi. L'Inquisizione ha inoltre sottoposto a formali processi coloro che lo hanno attribuito a cause naturali. La questione del riconoscimento ufficiale, se ha un senso per gli ultimi cinquant'anni, ne ha dunque tanto meno quanto più ci si spinga indietro nel tempo. Perché quel mutare in determinate circostanze fu di fatto considerato un miracolo ed è questo ciò che interessa allo storico. Come si può però far storia naturale di qualcosa che per definizione supera l'ordine del creato? La ricostruzione che qui si abbozza non si interroga sul miracolo in sé, bensì sulla cultura che lo ha identificato come tale. Obiettivo di questo lavoro è infatti ripercorrere in chiave antropologica gli sforzi compiuti da uomini e donne del passato per concettualizzare un fenomeno complesso e sfuggevole. Il miracolo di san Gennaro assurge cosi a punto di osservazione privilegiato da cui ripercorrere non solo la storia di Napoli, ma anche e soprattutto l'evoluzione della mentalità di chi, persino in terre assai lontane, con quell'appuntamento periodico si è nel tempo confrontato. E consente di delineare una storia della meraviglia e della sua funzione conoscitiva. -
Il mercante di Venezia. Testo inglese a fronte
Per poter corteggiare Porzia, il nobile Bassanio chiede un prestito al suo amico Antonio che, avendo investito tutte le sue ricchezze in traffici marittimi, deve a sua volta farsi prestare il denaro dall'usuraio ebreo Shylock. Il pegno è sconvolgente: se il denaro non sarà restituito il giorno fissato, Shylock potrà prelevare una libbra di carne dal corpo di Antonio. E questo l'inizio di uno dei drammi shakespeariani più rappresentati e letti, dove amicizia, amore, avidità, odio, ambiguità dei personaggi concorrono a caricare il testo di una straordinaria forza emotiva. La presente edizione viene proposta nella nuova traduzione e con il puntuale corredo di note a cura di Chiara Lombardi. -
Se Venezia muore
In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l'ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per ""salvarla dall'isolamento"""" ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una """"modernità"""" standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera. Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall'Aquila a Chongqing - città della Cina che è passata dai 600.000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi - mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia."" -
Manuale della fine del mondo. Il travaglio dell'Europa medievale
È un grande falso storiografico quello della paura della fine del mondo in prossimità dell'avvento dell'anno Mille. Ma è indubbio che gli uomini di mille anni fa hanno dovuto vivere in mezzo alla fine del loro mondo: cambiamenti incessanti che hanno tarlato quel mondo, con aggiustamenti continui, che hanno inseguito la stabilizzazione ottenendola solo in apparenza. E alla fine hanno fatto esplodere il mondo e sono stati all'origine di mutamenti epocali, di lunghissimo periodo: la lotta fra Impero e Papato, la centralità dell'esperienza monastica, i primi germi dei regni d'Inghilterra e di Spagna, il movimento dei Comuni in Italia. Con l'allargamento progressivo dei confini del vecchio spazio europeo e con l'estensione delle aree di conoscenza, ad esempio l'""invenzione"""" della filosofia. Nel secolo XII sarebbe ormai molto difficile riconoscere le tracce del mondo di partenza, quello che si proponeva come la forma definitiva del mondo, e in realtà si cercava disperatamente di regolare perché garantisse la pace. Una crisi continua, popolata di soggetti nuovi, per cerniere successive da un passaggio all'altro che ha portato alle origini della modernità. Il tutto entro un'unica, grande cerniera: quella del passaggio dal mondo tardo-antico e primo-medievale a quello tardo-medievale e moderno, in cui i protagonisti cambiano o si moltiplicano. Tra Ottone III (1001) e Innocenzo III (1199) due secoli in cui quel mondo è finito, definitivamente relegato nel passato."" -
Autorità. Trilogia dell'Area X. Vol. 2
Se non avete mai sentito parlare dell'Area X è merito della Southern Reach. Da trent'anni un fenomeno dall'origine sconosciuta sta alterando l'ecosistema costiero di un territorio nel Sud degli Stati Uniti. Cosa (o chi...) ha generato l'Area X, cosa avviene all'interno del confine impenetrabile che la divide dal resto del mondo, quale destino attende chi decide di esplorarla? Sono domande a cui, da trent'anni, tenta di rispondere la Southern Reach, un'agenzia governativa segreta incaricata di studiare il fenomeno. Senza risultati, almeno finora. Alla Southern Reach c'è un nuovo direttore: John Rodriguez, anche se tutti lo chiamano Controllo. Eppure quello che sembra mancargli è proprio il controllo sulle cose. A cominciare dalla struttura che è stato chiamato a dirigere, dove tutti perseguono i loro scopi, tanto segreti quanto personali. La sua vice, per esempio, ancora legata alla direttrice precedente e forse a conoscenza dei veri motivi che hanno spinto l'ex capa a prendere parte alla dodicesima missione nelle vesti della psicologa. O i membri della sezione scientifica con i loro terribili e pericolosi esperimenti con i conigli. O Whitby che sembra sapere troppe cose per un semplice ""tuttofare"""". A Controllo basterà poco per capire che i misteri della Southern Reach sono altrettanto numerosi e pericolosi di quelli dell'Area X. Qual è il vero scopo della Southern Reach? Chi la comanda?""