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Il teatro di Sabbath
Vincitore del National Book Award 1995""Lui era il dimenticato burattinaio Mickey Sabbath, un uomo piccolo e tarchiato con la barba bianca e irritanti occhi verdi e dita tormentate dall'artrite deformante"""": questa la presentazione che Philip Roth fa di un eroe che di eroico ha ben poco. Un uomo brutto e anziano che ha perso le sue buone occasioni per sfondare nella vita: potrebbe essere un fallito, insomma. Ma Sabbath non lo è affatto: a sessantaquattro anni, coltiva da più di un decennio un legame """"di stupefacente impudicizia e altrettanto stupefacente riservatezza"""" con una donna slava che tradisce regolarmente; ha fondato il Teatro degli Innocenti, attirandosi critiche e antipatie e ha speso ogni sua energia nel tentativo di costruirsi una vita libera. O almeno così crede."" -
Io non posso tacere. Confessioni di un giudice di sinistra
Piero Tony, già sostituto procuratore generale di Firenze, presidente del tribunale per i minorenni della Toscana e da ultimo procuratore capo di Prato, ha scelto di andare in pensione con due anni di anticipo per essere libero di protestare contro un fenomeno tutto italiano, quello dei magistrati che spesso hanno trasformato gli strumenti di indagine in armi puntate contro i cittadini, usandole poi per combattere battaglie politiche. Il suo è un racconto sconcertante, ancor piú venendo da un giudice ""certificato e autocertificato di sinistra"""", poiché rivela l'esistenza di un virus capace di minare la giustizia del nostro Paese. Un virus che però può - e deve - essere combattuto."" -
Momenti di trascurabile infelicità
Dopo ""Momenti di trascurabile felicità"""", Francesco Piccolo torna a raccontare l'allegria degli istanti di cui è fatta la vita, ma questa volta prova a prenderli dalla parte sbagliata. Setacciando le giornate fino a scoprire come ogni contrattempo, anche il più seccante, nasconda qualcosa di impagabile: una scintilla folgorante di divertimento e di vitalità. Che si tratti di condividere l'ombrello con qualcuno, strappandoselo di mano per gentilezza fino a ritrovarsi entrambi bagnati fradici. O di ammettere che non ci ricordiamo più niente di quello che abbiamo imparato a scuola, che le recite dei bambini sono una noia mortale, e che non amiamo i nostri figli nello stesso modo, semplicemente perché sono diversi. Per non parlare dell'obbligo morale di farsi la doccia appena si arriva ospiti da un amico, che se ne abbia voglia o meno - in fondo soltanto per rassicurare l'altro sul fatto che ci si lava. Oppure delle persone troppo cortesi che ti tengono aperto il portone, costringendoti ad affrettare il passo. Ciascuno sperimenta ogni giorno mille forme trascurabili (e non irrilevanti) di infelicità. Ma sorge il dubbio che sia """"come i bastoncini dello shangai: se tirassi via la cosa che meno mi piace della persona che amo, se ne verrebbe via anche quella che mi piace di più""""."" -
Il libro di Johnny
In un primo momento, Beppe Fenoglio aveva ideato un unico grande ciclo di Johnny, che partiva dagli anni del liceo di Alba, proseguiva con il corso ufficiali a Roma, l'8 settembre, il complicato e pericoloso ritorno in Piemonte e l'adesione alla guerra partigiana, fino al passaggio dai garibaldini ai badogliani, a cui seguirono i vari scontri e la morte di Johnny. Successivamente, però, Fenoglio riscrisse la prima parte di questo suo ambizioso ""progetto"""" narrativo, facendo di """"Primavera di bellezza"""" un romanzo autonomo. Tagliò tutta la parte iniziale e aggiunse un finale che non c'era. E mise mano alla seconda redazione del """"Partigiano Johnny"""", che poi abbandonò. In questa edizione, curata da Gabriele Pedullà, viene per la prima volta ricostruito il continuum narrativo del grande romanzo, così come Fenoglio l'aveva inizialmente pensato e concepito. E la saga di Johnny, frammento dopo frammento, riemerge in tutta la sua forza epica."" -
Lo sguardo lontano
Quando Laura Boldrini giunge a Montecitorio e diventa la terza donna a presiedere la Camera dei deputati, appare subito come un presidente anomalo. Lei, che si è occupata per anni di diritti umani, di conflitti, di rifugiati e migranti, vuole aprire un dibattito sulle grandi questioni della società, e trasformare il Parlamento nella ""casa della buona politica"""". E la buona politica è fatta di giustizia civile e sociale, di riconoscimento della dignità, di restituzione della speranza a chi sembra averla perduta. Raccontando dall'interno l'istituzione di cui ha accettato di mettersi al servizio, Laura Boldrini conferma la volontà di farla divenire anche il luogo di una nuova cittadinanza, dimostrando che la rotta può essere invertita."" -
Estetica. Il manoscritto della «Bibliothèque Victor Cousin»
La trascrizione di un corso di estetica di Hegel: non solo un modo semplice e diretto per avvicinarsi al pensiero estetico del grande filosofo tedesco, ma anche la possibilità di scoprire alcune sue considerazioni inedite.rn rnSi può senz'altro affermare, riprendendo autorevoli giudizi, che ancora oggi l'Estetica di Hegel costituisce la riflessione piú profonda e completa che l'Occidente abbia prodotto sul fenomeno dell'arte. Si tratta, però, di un capolavoro incompiuto. Il filosofo svevo, infatti, non riuscí a portare a termine il disegno di un'opera di filosofia dell'arte, a cui pure lavorava, come attestano i suoi corsi universitari, fin dal 1818. Sarà uno dei suoi allievi, Heinrich Gustav Hotho, a pubblicare postuma l'Estetica hegeliana. Il testo che qui si offre al pubblico italiano, decisamente piú agile rispetto all'opera maggiore, è la traduzione di un quaderno di appunti di un corso completo di estetica tenuto da Hegel a Berlino nel 1822-23, e ritrovato tra le carte del filosofo e storico della filosofia francese Victor Cousin. Il suo carattere compendiato, ma, allo stesso tempo, puntuale e rigoroso nel restituirci la riflessione del grande filosofo nel vivo del suo prodursi, fa di questa nuova, «piccola» Esteticaun'importante fonte per gli studiosi di filosofia e teoria dell'arte, e per quanti desiderano avvicinarsi per la prima volta alle idee estetiche di Hegel. -
Tu sei la sola al mondo. Storie di madri e di figlie
La mamma per tutti noi è una sola. Ma le madri che incontreremo fra le pagine di questa antologia non potrebbero essere più diverse. Madri dolci e premurose, sempre pronte a riempire di coccole e attenzioni i loro bimbi. Madri severe, dure ed esigentissime. Madri sempre presenti, a volte anche ingombranti. Madri lontane e distratte. Madri perdute per sempre e madri ritrovate. Madri ricche di vita e di saggezza. Madri che sanno sempre perdonare. Da Edith Wharton a Francis Scott Fitzgerald, da Virginia Woolf ad Alice Munro: un caleidoscopio di narratori d'eccezione per raccontare le infinite sfumature dell'amore più grande. -
Walden ovvero Vita nei boschi
Un inno all'isolamento, il resoconto di un ritorno alla natura, per arrivare dritti al cuore smarrito delle cose.«Questo libro vecchio ormai come un albero secolare, nato nell'età dell'innocenza americana, e diventato alto, robusto e frondoso sotto le tempeste del Novecento, rifugio di tanti e tanti ragazzi scappati di casa, racconta in fondo la storia di uno di loro» – Paolo CognettiCome può un libro all'apparenza così remoto nel tempo e nello sguardo sul mondo parlare come pochi altri al nostro presente? Walden è il diario di due anni, due mesi e due giorni di vita solitaria trascorsi da Thoreau nella campagna del Massachusetts, in un capanno sulle rive del lago Walden. A queste pagine militanti e risolute, oltre un secolo dopo, si ispireranno i movimenti ecologisti e ambientalisti di mezzo mondo. Ma Walden è, soprattutto, un inno all'isolamento, il resoconto di un ritorno alla natura, per arrivare dritti al cuore smarrito delle cose. -
In un'altra lingua-In another language
In un'altra lingua, o meglio: come se la traducesse da un'altra lingua, Primo Levi ci ha descritto l'esperienza di Auschwitz. Da allora in poi, durante l'intera sua vita di scrittore, Levi ha trapiantato nella letteratura italiana nuovi linguaggi, e ha conquistato nuovi territori espressivi: il dialetto degli ebrei piemontesi, il gergo di un tecnico specializzato in montaggi complessi, lo yiddish di una banda partigiana nelle steppe orientali, i codici alieni di apparecchiature avveniristiche quanto minacciose. Oggi, unico tra gli scrittori italiani moderni, Primo Levi sta per essere pubblicato integralmente in traduzione inglese, fino all'ultima delle sue pagine sparse. Ann Goldstein e Domenico Scarpa, una traduttrice e uno studioso che hanno collaborato all'impresa, dialogano appunto su Levi e la traduzione: nel significato artigianale della parola, e nel suo senso più ampio. -
Il regno di Sicilia. Uomo e natura dall'XI al XIII secolo
Tra XI e XIII secolo, nel Regno di Sicilia, in virtù di una realtà storica e culturale arricchita da una circolazione particolarmente intensa di uomini e idee, acquista evidenza esemplare il progressivo declino dell'antica concezione del mondo, che considerava l'armonia di uomo e natura come regolata da forze inviolabili, alle cui leggi ogni essere vivente doveva fatalmente soggiacere. Analizzando scrupolosamente la struttura fisica del territorio, degli impianti urbani, delle strutture edilizie, Tramontana va in cerca dei rapporti specifici che legano gli uomini del tempo all'ambiente, agli animali e alle piante. Ne risulta un vasto spaccato antropologico-culturale che indaga ogni aspetto della vita umana, ricostruita a partire da vicende e ruoli, mentalità, norme della convivenza quotidiana, bisogni e desideri, abitudini alimentari e sessuali, paure e strategie di sopravvivenza. Dominare la natura, infatti, non era più un peccato, ma un miracolo. E credere nei miracoli era il primo passo per renderli possibili, e per strappare il mondo dalla sua tradizionale immutabilità. -
Rondini d'inverno. Sipario per il commissario Ricciardi
Un mistero che la nebbia improvvisa calatarnsulla città rende ancora piú oscuro, e che riserverà un ultimo,rndrammatico colpo di coda.rnrn«Mi dispiace, brigadie’.rnMi dispiace di aver sparato al commissariornRicciardi».rnrnIl Natale è appena trascorso e la città si prepara al Capodannornquando, sul palcoscenico di un teatro di varietà, il grande attorernMichelangelo Gelmi esplode un colpo di pistola contro la giovanernmoglie, Fedora Marra. Non ci sarebbe nulla di strano, la cosarnsi ripete tutte le sere, ogni volta che i due recitano nella canzonernsceneggiata: solo che dentro il caricatore, quel 28 dicembre,rntra i proiettili a salve ce n’è uno vero.rnGelmi giura la propria innocenza, ma in pochi gli credono.rnLa carriera dell’uomo, già in là con gli anni, è in declinorne dipende ormai dal sodalizio con Fedora, stella al culminerndel suo splendore. Lei, però, cosí dice chi la conosceva,rnsi era innamorata di un altro e forse stava per lasciarlo.rnDa come si sono svolti i fatti, il caso sembrerebbe già risolto,rneppure Ricciardi è perplesso.rnMentre il fedele Maione aiuta il dottor Modo in una questionernprivata, il commissario, la cui vita sentimentale pare arrivatarna una svolta decisiva, riuscirà con pazienza a riannodarerni fili della vicenda. Un mistero che la nebbia improvvisa calatarnsulla città rende ancora piú oscuro, e che riserverà un ultimo,rndrammatico colpo di coda. -
Serenata senza nome
«Il cadavere era di un uomo grande e grosso, riverso di lato, le braccia strette al petto e le ginocchia contro il ventre. Il vestito che indossava era di buona fattura, e il soprabito, aperto, pareva nuovo e costoso, anche se sporco di fango. Poteva avere una cinquantina d'anni, forse meno. Il volto era tumefatto e la tempia sinistra recava una strana depressione»rnrnSono passati piú di quindici anni da quando Vinnie Sannino è emigrato in America. Là ha avuto successo, è diventato campione mondiale di pugilato. Ma il suo ultimo avversario è morto sul ring, e lui non se l'è piú sentita di continuare. Cosí è tornato in città per inseguire l'amore di sempre, Cettina, che però, nel frattempo, si è sposata. Pochi giorni dopo il suo arrivo, il marito della donna, un ricco commerciante, viene trovato morto. Qualcuno lo ha assassinato finendolo con un pugno alla tempia. Indagando sul caso, il commissario Ricciardi si troverà a fronteggiare la forza dei sentimenti. Sentimenti che salvano, e che uccidono. In uniform edition il nono romanzo della serie del commissario Ricciardi. -
Rondini d'inverno. Sipario per il commissario Ricciardi
In uniform edition il decimo romanzo della serie del commissario Ricciardi. rnrn «Mi dispiace, brigadie'. Mi dispiace di aver sparato al commissario Ricciardi»rnrnIl Natale è appena trascorso e la città si prepara al Capodanno quando, sul palcoscenico di un teatro di varietà, il grande attore Michelangelo Gelmi spara con la pistola contro la moglie, Fedora Marra. Nulla di strano, succede tutte le sere, ogni volta che i due recitano nella canzone sceneggiata: solo che dentro il caricatore, quel 28 dicembre, tra i proiettili a salve ce n'è uno vero. Gelmi giura di non aver mai avuto intenzione di uccidere Fedora, ma in pochi gli credono. Il caso sembrerebbe già risolto, eppure Ricciardi non è convinto. Cosí, mentre il fedele Maione aiuta il dottor Modo in una questione privata, il commissario – la cui vita sentimentale pare giunta a una svolta decisiva – si dedica con pazienza a ricostruire la vicenda. Un mistero reso ancora piú oscuro da una strana nebbia calata all'improvviso e che riserverà un ultimo, drammatico colpo di coda. -
Lettera a Berlino
Una struggente storia d'amore e di iniziazione ai sensi e alle emozioni. Nell'inverno del '55 Berlino è ancora devastata nel corpo e nel cuore. È il tempo della guerra fredda, il tempo delle spie. Nella vita di Leonard Marnharm, il giovane tecnico inglese protagonista di questo romanzo, il ""tunnel di Berlino"""" rappresenterà il luogo, reale e metaforico, di un viaggio apparentemente senza fine negli abissi dell'esistenza.rnrn«Un genere classico, quello della spy-story, reinventato da McEwan in un crescendo di orrore che a poco a poco dilaga sino all'esplodere della tragedia, ineluttabile e cruenta come in un mito greco» – NewsweekrnrnBerlino, inverno 1955: il tempo della guerra fredda, il tempo delle spie. Nelle viscere della città devastata si lavora all'«Operazione Oro», lo scavo di un tunnel al confine con la zona russa, allo scopo di immettersi sulle frequenze telefoniche sovietiche e intercettarne i messaggi operativi: un progetto ardito e pericoloso a cui collaborano la Cia e l'M16, i due servizi segreti alleati e al tempo stesso rivali. In un simile clima di tensione e sospetto prende avvio la vicenda di Leonard, timido tecnico inglese coinvolto nel progetto spionistico, e Maria, donna tedesca esuberante e desiderosa di vivere: una struggente storia d'amore e di iniziazione ai sensi e alle emozioni."" -
Don Chisciotte della Mancia
L'opera è divisa in due parti, composte a grande distanza di anni tra loro. In un borgo della Mancia vive un povero hidalgo che, totalmente assorbito dalla lettura di romanzi cavallereschi, impazzisce e decide di farsi cavaliere errante. Datosi il nome di Don Chisciotte, scelta come dama una vicina che battezza Dulcinea, parte sul suo ronzino che chiama Ronzinante. Dopo numerose avventure finite male, preso come scudiero Sancho Panza, ritorna al villaggio. Riparte ben presto e si susseguono incontri e vicende che si concludono con un duello che Don Chisciotte perde e che lo vede costretto a tornare al villaggio. Cade ammalato e rinsavisce di colpo, ma dopo aver preso congedo dai suoi vecchi amici, muore. Il primo grande romanzo dell'età moderna nella traduzione di Vittorio Bodini, considerata ancora oggi un modello di limpidezza per la linearità con cui restituisce il lucido smalto della prosa di Cervantes, e al tempo stesso di arguzia, per la resa esemplare di bisticci, battute e proverbi. Il volume comprende un'introduzione di Vittorio Bodini, una biografia dell'autore, una bibliografia essenziale degli studi sul Chisciotte in Italia e all'estero, un'originale interpretazione di Erich Auerbach e un affascinante “commento per immagini” costituito da trentadue incisioni di Gustave Doré. -
Sherlock Holmes. Tutti i romanzi
Nel 1887 un medico scozzese, Arthur Conan Doyle, dà vita a uno dei detective più famosi di ogni tempo e letteratura. Eccentrico, arrogante, geniale, Sherlock Holmes, insieme con il suo fidato amico, il dottor Watson, tra le pareti del confortevole appartamento al 221B di Baker Street, risolve con logica deduzione i casi più misteriosi, gli enigmi pili oscuri, gli omicidi pili agghiaccianti, servendosi di ogni più piccolo e apparentemente insignificante dettaglio. Storia dopo storia, Holmes mette a segno la sua brillante intelligenza smascherando un insospettabile omicida in ""Uno studio in rosso"""", occupandosi di un misterioso fatto accaduto molti anni prima a migliaia di chilometri di distanza ne """"Il segno dei quattro"""", svelando una strana e antica maledizione ne """"Il mastino dei Baskerville"""", districando il bandolo di un inspiegabile delitto in """"La valle della paura""""."" -
I libri della giungla
Kipling ha creato l'universo epico-leggendario dei ""Libri della Giungla"""" scrivendo incantevoli fiabe per bambini, e dedicandosi a curiosi racconti di cani, nei quali dà parola e trasmette il punto di vista dei cani stessi. Il volume raccoglie queste scritture 'animali' - i due """"Libri della Giungla"""", alcuni racconti tratti dai volumi """"Storie proprio così"""" (1907) e """"Quel servo del tuo cane"""" (1930) - mostrando come, pur nelle differenze di genere, ci sia una continuità di sguardo, un'elaborazione mitica che carica la narrazione di un fascino particolare: qualcosa di selvaggio e di dolcissimo, di ancestrale e di fraterno che riesce a toccare nell'intimo lettori giovani e adulti."" -
Le vite dell'altipiano. Racconti di uomini, boschi e animali
Mario Rigoni Stern è uno dei pochi scrittori italiani che ha dedicato così tante pagine delle sue opere all'ambiente che lo circonda, descrivendo con competenza e passione ogni più piccolo particolare di quel suo Altipiano di Asiago. In questo volume sono raccolti tutti i racconti in cui protagonista principale è la natura attraverso le sue molteplici creature: storie di piante e animali, acque e boschi, montagne e fiori, neve e disgelo. -
Il tempo delle iene
Ma si può davvero, e così in tanti, morire per niente, si chiede, stupefatto, il capitano Colaprico, che indaga con il carabiniere indigeno Ogbà - scrigno di sapienza e ironia - sulla improvvisa epidemia di morti più che sospette che colpisce la Colonia Eritrea; Certo che è possibile, se quel niente vale molto più dell'oro, in quella sorta di Far West che è diventata la colonia negli anni subito dopo la sconfitta di Adua, quando l'Italia non sa bene che fare del suo sogno africano. Un sogno che forse cova un incubo sconcertante, e attualissimo più che mai, ancora oggi. Benvenuti nel tempo delle iene. Tra miraggi di arricchimento e concretissime speculazioni di borsa, sogni d'amore perduti e follie omicide, monelle meravigliose e donne orgogliose vestite di bianco, tra bambine meticce cui è affidato il futuro, reduci dello Yukon e avventurieri bianchi che hanno conosciuto Arthur Rimbaud, la storia si dispiega scintillante, come le anse di un grande fiume sotto il sole africano. E attenti al catard, l'insetto che ti entra dentro l'anima, e te la divora piano piano. -
Un viaggio che non promettiamo breve. Venticinque anni di lotte No Tav
In Italia molti comitati e gruppi di cittadini resistono a grandi opere dannose, inutili, imposte dall'alto. Tra questi, il movimento più grande, radicale e radicato è senz'altro quello No Tav in Val di Susa, all'estremo occidente del Paese, fra Torino e il confine con la Francia. Un movimento che da venticinque anni sperimenta forme nuove - e al tempo stesso antiche - di partecipazione, autogestione, condivisione. Perché proprio in Val di Susa? Per più di tre anni Wu Ming 1 ha cercato la risposta a questa domanda. Si è immerso nella realtà del movimento No Tav, partecipando a momenti-chiave della lotta, intervistando decine di attivisti, incrociando storia orale e fonti d'archivio, contemplando la valle dall'alto dei suoi monti. ""Un viaggio che non promettiamo breve"""" è il risultato di quel lavoro. La voce del narratore ci fa passare dal romanzo di non-fiction alla chanson des gestes, dall'inchiesta serrata alla saga popolare di ispirazione latinoamericana, con omaggi a Gabriel García Márquez e al """"Ciclo andino"""" di Manuel Scorza. Dopo """"Point Lenana"""", una nuova opera-mondo sulle montagne, il territorio e il conflitto.""