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Metà di un sole giallo
Il racconto di un periodo drammatico della storia contemporanea africana: la lotta del Biafra per raggiungere l'indipendenza dalla Nigeria, con la conseguente guerra civile che costò la vita a più di un milione di persone.rnrn«Di solito non associamo la saggezza al neofita, eppure ecco una nuova scrittrice con il talento degli antichi cantastorie» – Chinua Achebernrn«Amore e tradimento in un racconto magnifico e spietato» – Time MagazinernrnMetà di un sole giallo è la storia di molte Afriche. L'Africa sensuale della splendida Olanna, che rinuncia ai privilegi per amare il professore idealista Odenigbo, e quella concreta della sua gemella Kainene, che affronta il mondo con l'arma del sarcasmo. L'Africa superstiziosa di Mama e Amala e quella colta ed emancipata del circolo di Odenigbo. L'Africa naïf del giovane servitore Ugwu e quella archetipica inseguita dall'uomo di Kainene, Richard. Tutti questi mondi, con il loro bagaglio di felicità e dolore, di generosità e crudeltà, di amore e gelosia, vengono travolti dalla piena della storia quando nel 1967 la proclamazione d'indipendenza dalla Nigeria della Repubblica del Biafra sfocia in una tragica guerra civile. -
Una bella differenza. Alla scoperta della diversità del mondo
La differenza ha profonde radici storiche e culturali ed è il frutto delle risposte che i diversi gruppi umani hanno saputo dare ai differenti habitat con cui si sono trovati a convivere. Marco Aime, dialogando con le sue nipotine Chiara ed Elena, racconta dei suoi viaggi, dei suoi incontri immaginari con colleghi celebri come Claude Lévi-Strauss o Bronislaw Malinowski - nel libro citati semplicemente per nome, - e mediante aneddoti ed esempi spiega le diverse concezioni che i tanti popoli della terra hanno dello spazio, del tempo, della famiglia, dell'economia, del corpo. Nel suo insieme il libro dà vita a una sorta di breve e semplice corso di antropologia che fornisce ai lettori, giovani e adulti, gli strumenti critici per osservare il mondo con altri occhi. -
Quel che resta del giorno
Vincitore del Man Booker Prize 1989Un viaggio nella tranquilla campagna inglese si risolve in un inquietante e inaspettato viaggio dentro se stessi.La prima settimana di libertà dell'irreprensibile maggiordomo inglese Stevens diventa occasione per ripensare la propria vita spesa al servizio di un gentiluomo moralmente discutibile. Stevens ha attraversato l'esistenza spinto da un unico ideale: quello di rispettare una certa tradizione e di difenderla a dispetto degli altri e del tempo. Ma il viaggio in automobile verso la Cornovaglia lo costringe ben presto a rivedere il suo passato, cosí tra dubbi e ricordi dolorosi egli si accorge di aver vissuto come un soldato nell'adempimento di un dovere astratto senza mai riuscire ad essere se stesso. Si può cambiare improvvisamente vita e ricominciare daccapo? Da questo straordinario romanzo di Ishiguro, acclamato in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e vincitore del prestigioso Booker Prize, nel 1993 il regista americano James Ivory ha tratto un famoso film con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. -
Il romanzo di Costantinopoli. Guida letteraria alla Roma d'Oriente
Le voci di centocinquanta testimoni, tra poeti, viaggiatori, filosofi, esploratori, eruditi, pellegrini, avventurieri di ogni nazionalità ed epoca, accostate come in un mosaico variegato e scintillante, compongono l'eterno ""romanzo"""" di Costantinopoli. Da Procopio a Le Corbusier, da Paolo Silenziario a Mandel'stam, da Psello a Dos Passos, da Anna Comnena a Flaubert, da Ibn Battuta a Gide, da Gilles a Loti, da Grelot a Melville, da Andersen a Cocteau, da Chateaubriand a Fermor, da De Amicis a Mark Twain, da Byron a Yeats, da Nerval a Pamuk, narrazioni e descrizioni si snodano attraverso la Roma d'Oriente in dieci percorsi: un inconsueto itinerario topografico che è anche un viaggio nel tempo e nei segreti di un'eredità storica, artistica e culturale, quella bizantina. Ogni percorso è illustrato da una mappa-itinerario e da un'introduzione scientifico-narrativa ai monumenti e ai luoghi, che fornisce anche indicazioni precise per rintracciarli nel """"labirinto"""" dell'antica Città. Un breve apparato di note, un'indispensabile quanto aggiornata bibliografia e un supplemento biografico con i profili di tutti gli autori convocati completano il volume, corredato inoltre da più di centocinquanta immagini tra disegni, incisioni, foto d'epoca e mappe."" -
L' ibisco viola
«Tutto era iniziato lí: il giardinetto di zia Ifeoma accanto alla veranda del suo appartamento di Nsukka aveva cominciato a spazzare via il silenzio. La sfida di Jaja ora mi sembrava come l'ibisco viola sperimentale di zia Ifeoma: raro, con un sottofondo fragrante di libertà, un tipo di libertà diversa da quella che la folla aveva invocato a Government Square dopo il colpo di stato agitando rami verdi. Una libertà di essere, di fare.»«La storia delicata e toccante di un bambino che ha conosciuto troppo presto l'intolleranza religiosa e il lato piú oscuro del suo Paese, la Nigeria» – J.M. CoetzeeKambili ha quindici anni. Vive a Enugu, in Nigeria, con i genitori e il fratello Jaja. Suo padre Eugene, proprietario dell'unico giornale indipendente in un Paese sull'orlo della guerra civile, è agli occhi della comunità un modello di generosità e coraggio politico: conduce una battaglia incessante per la legalità, i diritti civili, la democrazia. Ma nel chiuso delle mura domestiche, il suo fanatismo cattolico lo trasforma in un padre padrone che non disdegna la violenza. Cosí Kambili e Jaja crescono in un clima di dolorose contraddizioni fino a che, dopo un colpo di Stato, non vanno a vivere dalla zia Ifeoma. E nella nuova casa, tra musica e allegria, i due ragazzi scoprono una vita fatta di indipendenza, amore e libertà: una rivelazione che cambierà il loro futuro. L'ibisco viola, opera d'esordio di Chimamanda Ngozi Adichie, racconta le trasformazioni civili e politiche del postcolonialismo, ma è anche un romanzo sulla linea sottile che divide l'adolescenza dall'età adulta, l'amore dall'odio. -
Le regole dell'attrazione
In questo romanzo Ellis ha collocato la vicenda in un college della costa atlantica dove si studiano le materie umanistiche, e dove tre studenti finiscono intrappolati in un curioso triangolo: Lauren, che cambia materia di studio ogni volta che cambia ragazzo; Paul, che nasconde la sua bisessualità dietro una maschera di esasperato pragmatismo; e Sean, che ostenta spregiudicatezza e cinismo per troppo romanticismo.«Ellis, sia detto senza delirio, è bravissimo» – Pier Vittorio Tondelli«Questo libro, torbido, ma non morboso, fa pensare a quanta disperazione si possa nascondere dietro la facciata di giovani privilegiati nella condizione economica, nella prestanza fisica, nel prestigio sociale, ma privi di passioni, di sogni, in un mondo troppo cinico, troppo freddo, troppo insensato» – Fernanda Pivano«Che direbbero i miei se sapessero che qui non faccio altro che bere e scopare? Mi disconoscerebbero? E i soldi, me li passerebbero lo stesso?» Gli studenti che frequentano l'esclusiva università di Camden, nel New Hampshire, oltre a osservare quelle «regole dell'attrazione» che governano i vari rapporti tra i sessi, soprattutto bevono, si fanno, si stravolgono. E con qualsiasi cosa riescano a rimediare: birra calda e sgasata, whiskey, anfetamine, coca, Ecstasy, metedrina... Costruito come un caleidoscopio di brani raccontati dai diversi protagonisti, Le regole dell'attrazione porta all'estremo la tecnica narrativa ispirata ai videoclip che aveva fatto di Meno di zero una rivelazione. -
Meno di zero
Il ritratto disincantato dell'ultima «generazione perduta», il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation.«La sapienza stilistica di Ellis fa pensare a un vecchio professionista; ma scaturiscono dalle pagine un'energia, una disperazione, che rivelano tutta l'adolescenza dell'autore» – Fernanda Pivano«Cos'è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. Se si vuole fare una cosa è giusto farla.» Sesso facile, cocaina, feste sempre più trasgressive, auto di lusso, rock a tutto volume: a Los Angeles i giovanissimi che frequentano l'ambiente patinato degli studios cinematografici hanno tutto e non desiderano più niente. In un mondo illuminato dai bagliori spettrali dei videoclip e svuotato di ogni sentimento, Clay, Blair, Daniel e Julian, biondi e abbronzati, esplorano le pieghe infernali del «paradiso» californiano in un crescendo di immoralità e devastazione interiore che presto sconfina nell'orrore. Meno di zero è il ritratto disincantato dell'ultima «generazione perduta», il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation. -
La città e i cani
«A questo mondo la violenza è una sorta di fatalità. In un Paese sottosviluppato come il mio, la violenza è esteriore, epidermica, è presente in ogni momento della vita individuale, è la radice di tutti i rapporti umani.»Cosí rispondeva l'autore a chi, al momento della pubblicazione, gli chiedeva se La ciudad y los perros – bruciato in piazza dai militari, considerato dalla critica il migliore tra i suoi romanzi, – fosse un romanzo «sulla violenza». E la violenza – fisica e non – fa da sfondo al microcosmo del Collegio Leoncio Prado di Lima dove avviene l'educazione del protagonista-alter ego dell'autore. Un collegio retto da militari secondo una disciplina militare in cui confluiscono sia i figli delle classi inferiori ammessi per merito sia quelli delle classi alte mandati lí dalle famiglie nella speranza di domarli, e dove la sopraffazione, la forza bruta, il dispotismo sono le leggi della convivenza, a dispetto di regolamenti e norme. «Ero un bambino viziatissimo, presuntuosissimo, cresciuto, faccio per dire, come una bambina... Mio padre pensava che il Leoncio Prado avrebbe fatto di me un uomo, – ricorda Vargas Llosa, – ma per me fu come scoprire l'inferno.» -
I re taumaturghi
Pubblicato nel 1924, I re taumaturghi è un'opera che per la vastità della ricerca ha segnato una tappa importante nel cammino della storiografia francese ed europea, conservando intatta ancora oggi la sua carica di vivacità e attualità. Tema del libro è una ""gigantesca notizia falsa"""": il rito della guarigione dalle scrofole mediante il tocco delle mani da parte dei re cristiani di Francia e d'Inghilterra durante il Medioevo. Una storia di miracolo e credulità intrepidamente svelata da uno dei più grandi storici d'Europa, che ha voluto dimostrare, come afferma Jacques Le Goff nella Prefazione, """"che il miracolo esiste a partire dal momento in cui ci si può credere, e tramonta e poi sparisce quando non ci si può più credere""""."" -
Il libro dell'ignoranza
Che cosa è verità e che cosa è semplicemente una panzana? Il libro-gioco che svela le nostre false conoscenzernrnIl catalogo piú completo di tutti gli errori, i fraintendimenti, le cantonate che abbiamo sempre scambiato per pura verità. Storia, geografia, scienza, cultura generale: questo libro svelerà tutta la nostra ignoranza.rnQual è la costruzione umana che si vede dallo spazio? La Grande Muraglia cinese? Sbagliato.rnChe cosa contiene la gobba dei cammelli? Acqua? Figuriamoci.rnChi infila la testa sotto la sabbia? Gli struzzi? No di certo.rnDi dove sono i cappelli detti «Panama»? Sicuramente non di lí. -
Foglie d'erba
La Bibbia della lirica americana, messa a punto nel 1892, attraverso quarant'anni di ininterrotto, esaltante travaglio creativo. -
Il nostro comune amico
Due vicende s'intrecciano: quella del giovane Harmon, legittimo erede delle fortune paterne di cui non riesce a entrare in possesso, e la storia dell'avvocato Eugene innamorato di Lizzy. Fra tentati omicidi, cadaveri ripescati nel Tamigi, clausole legali e riconciliazioni finali, l'atmosfera del romanzo è dominata dal cupido potere del denaro. L'opera dickensiana è presentata qui con una nuova introduzione e le note al testo a cura di Carlo Pagetti. -
Robin Hood
Paladino della giustizia e difensore dei deboli, arciere infallibile e astuto, Robin Hood è il principe dei ladri, l'incontrastato signore della foresta di Sherwood. Privato ingiustamente dei suoi beni da un nobile senza scrupoli, il giovane Robin è un eroe invincibile, l'ultimo sassone che, con la sua banda di fedelissimi amici, tenta di opporsi alla dominazione dei normanni, lottando tenacemente contro le ingiustizie degli usurpatori. Dalla fervida fantasia di Alexandre Dumas nasce uno dei ritratti pili vivaci del leggendario fuorilegge inglese e dei suoi fedeli compagni, dall'imponente e saggio Little John al coraggioso e allegro frate Tuck, alla bella lady Marian, senza dimenticare il perfido barone Fitz Alwine, il famigerato sceriffo di Nottingham. -
Canti
"Hanno questo di proprio le opere di genio, che quando anche rappresentino al vivo la nullità delle cose, quando anche dimostrino evidentemente e facciano sentire l'inevitabile infelicità della vita, quando anche esprimano le più terribili disperazioni, tuttavia ad un'anima grande che si trovi anche in uno stato di estremo abbattimento, disinganno, nullità, noia e scoraggimento della vita, o nelle più acerbe e mortifere disgrazie (sia che appartengano alle alte e forti passioni, sia a qualunque altra cosa); servono sempre di consolazione, riaccendono l'entusiasmo, e non trattando né rappresentando altro che la morte, le rendono, almeno momentaneamente, quella vita che aveva perduta"""". (G. Leopardi)." -
Sette poemi
Sette Poemi scelti tra i complessivi ventuno e appartenenti alla prima fase dell'emigrazione, quando la Russia sovietica è alle spalle e Elabuga di là da venire; tramati di premonizioni e consonanze oniriche, e sorretti da una retorica di nuovissimo conio, da un sentimento fratello a quello che anima la voce del tribuno Majakovskij. rn«Ogni sequenza, ogni verso, ogni parola vivono e risuonano solo nel punto del massimo inarcamento, come se, prerogativa e condanna insieme, potessero rivelarsi solo nella frequenza più alta, in un unisono davvero singolare di strazio e d'esultanza» - Roberto Galaverni, La LetturarnrnA questi canti il respiro emotivo della singola lirica va stretto, e Cvetaeva trova l'orizzonte loro piú acconcio nella cornice distesa del poema. Quando Boris Pasternak addita «il tendere al poema» di tutti i cicli cvetaeviani, coglie il sottile crinale che corre tra i due versanti: se virtualmente ogni sua costellazione di liriche aspira a farsi poema, il passaggio si realizza solo laddove il disegno complessivo giunga alla perfetta coerenza di forma e temi. Inanellati uno sull'altro, i Poemi degli anni Venti traboccano di reciproche risonanze, vibrano degli stessi, elettrici impulsi, dominati come sono dalla volontà di oltrepassare le barriere della finzione per generare accadimenti e incontri palpabili, porre riparo a eventi già occorsi, istituire orizzonti inediti. dall'Introduzione di Paola Ferretti -
Il ragazzo cattivo ovvero Delitto, castigo e redenzione di Robert Coombes
In un afoso mattino dell'8 luglio 1895 il tredicenne Robert Coombes accoltella la madre. A sangue freddo. Poi, insieme al fratellino Nathaniel detto Nattie, esce dalla sua casa in uno dei quartieri piú squallidi di Londra per andare ad assistere a una partita di cricket. Alla fine del match i due vagano per i Docks in cerca di John Fox, umile portuale non troppo sveglio, che da tempo frequenta la loro casa prestandosi a lavoretti per la madre, Emily Coombes. Questa, sostengono i ragazzi, è dovuta partire per visitare parenti a Liverpool, mentre il padre è impegnato nell'ennesima traversata atlantica su una nave per il trasporto di bestiame tra Inghilterra e Stati Uniti. Robert e Nattie sono quindi soli a casa, e chiedono a Fox di far loro compagnia. L'uomo si trasferisce nella villetta di Cave Road e passa diversi giorni giocando a carte e dormendo nella sala a piano terra. Non si avventura mai nelle stanze del piano di sopra e non fa domande quando Robert gli chiede di recarsi a impegnare oggetti preziosi in cambio di denaro. Per dieci giorni i due ragazzi vivono abbandonati a loro stessi, fino a quando una vicina e la zia paterna chiedono alla polizia di andare a vedere cosa sta succedendo. L'orribile verità viene a galla: chiuso a chiave nella stanza di Emily si ritrova il suo cadavere in avanzato stato di putrefazione e con evidenti segni di violenza. Interrogato su cosa sia successo, Robert confessa candidamente di averla uccisa con un coltello comprato per l'occasione. -
La vacanza dei superstiti (e la chiamano vecchiaia)
"La vacanza dei superstiti"""" è un testo vivo, cangiante, capace di gettare luce dentro ognuno di noi, perché è scritto da chi - dopo aver vissuto con furia, allegria e coerenza un secolo, accumulando esperienze e idee - si è guadagnato un privilegio raro: una libertà radicale, di pensiero e di parola. """"A distanza, vediamo ogni cosa risolta. Siamo in una comoda poltrona a chiacchierare. Non so se essere grata al destino di avermi riservato una fin de partie così"""". Seduta idealmente (ma solo idealmente) su quella poltrona, lo sguardo pronto a spostarsi in un istante dal passato al futuro, Franca Valeri dà avvio al suo racconto. Una divagazione sulla vecchiaia (la sua e quella di tutti) infarcita di storie, aneddoti, sentenze spiazzanti, pensieri bellissimi. Poco più di cento pagine in cui si condensano tutta l'intelligenza e l'ironia sedimentate negli anni e visibili a occhio nudo come i cerchi degli alberi. Pescando qua e là: """"Il fatto è che per rimpiangere la felicità ce ne vorrebbe dell'altra"""". """"L'ansia è una malattia incurabile. Può sfociare nel mostruoso (credo che Hitler ne soffrisse) o limitarsi a riempire di rughe una signora"""". """"Io vorrei ricordare l'ultima volta che ho fatto l'amore. La prima sì, la ricordo, ma non ha importanza"""". O ancora: """"Come dirglielo, a quel ragazzo ventenne, che ci è bastato essere molto sicuri delle nostre idee per entrare in quelle degli altri?"""" A poco a poco, veniamo catturati e scossi..." -
Diario
Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno del 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all'immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno ideali, si sostituisce la storia della lunga clandestinità. Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell'esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del ""Diario"""" subì tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Il testo, restituito alla sua integrità originale, ci consegna un'immagine nuova: quella di una ragazza vera, ironica, passionale, irriverente, animata da un'allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni. Questa edizione, in appendice, offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti negli anni. Prefazione di Eraldo Affinati. Con uno scritto di Natalia Ginzburg."" -
Daodejing. Il canone della via e della virtù. Testo cinese a fronte
Pervaso di una potenza evocativa senza pari, il ""Daodejing"""" esplora l'inesplorabilità del Dao fino a lambire il precipizio che s'affaccia sull'origine del cosmo.rn«Nessuno potrà mai comprendere la Cina o ritenersi degno cittadino del mondo senza avere almeno una minima idea del Laozi.» - Chan Wing-tsit, studioso cinese, 1901-94rnrnSenza nome, inafferrabile, impalpabile, evanescente, minuto eppure infinito... questo è il Dao. Anzi, solo questo, forse, si può dire del Dao, ineffabile Assoluto che il linguaggio non carpisce e che solo un'esperienza di totale abbandono consente di esperire e contemplare al di là della sua mancata manifestazione. Il Daodejing è l'opera che raccoglie l'impossibile sfida di accostarsi a ciò che si sottrae al giogo delle parole, per misurarsi con il tentativo estremo di sospingere il linguaggio oltre il limite di un paradossale discorso su ciò di cui nulla può esser detto. Noto anche come Laozi o Laozi Daodejing, quest'autentica gemma della letteratura mondiale è stata gradualmente compilata a partire dal IV-III secolo a.C. ed è assurta a scrittura canonica per eccellenza del daoismo. Scritta in una lingua asciutta e aspramente lirica, essa ha esercitato nell'arco di una lunghissima storia un'influenza inversamente proporzionale alla sua brevità, diffondendosi ben oltre i confini cinesi in Oriente come in Occidente e ispirando una sconfinata letteratura esegetica. Pervaso di una potenza evocativa senza pari, il """"Daodejing"""" esplora l'inesplorabilità del Dao fino a lambire il precipizio che s'affaccia sull'origine del cosmo, aprendo squarci improvvisi sull'arcana natura di quella forza che permea l'intero mondo, assumendo i tratti della Madre da cui traggono origine i Diecimila Esseri."" -
La Cina contemporanea. Dalla fine dell'impero a oggi. Nuova ediz.
Per la Cina, intesa nel suo insieme, il Novecento è stato molte cose: guerra e pace, lotta contro la miseria e l'arretratezza e per lo sviluppo e la modernizzazione, sforzo per recuperare l'identità perduta e per forgiarne una nuova, impegno per la rinascita della nazione cinese e per un suo ruolo centrale in ambito regionale e internazionale. Tuttavia, il Novecento è stato innanzitutto il secolo che ha visto precipitare e giungere al suo culmine la crisi, iniziata nel secolo precedente, della millenaria tradizione imperiale e prendere corpo e affermarsi le forme organizzative, i valori e gli ideali della Repubblica Cinese. Il volume analizza le tappe, gli eventi e le questioni principali che hanno segnato la storia della Cina durante il Novecento, muovendo dalla fine dell'Impero (1911) e giungendo fino ai giorni nostri e mirando soprattutto a mettere in luce le radici storiche del «miracolo cinese» cui oggi siamo di fronte, evidenziandone le conquiste e i successi, ma anche tutti i problemi e le contraddizioni. Questa nuova edizione è aggiornata e ampliata con tre capitoli dedicati all'analisi della politica interna ed estera della Cina contemporanea e al futuro di Taiwan, Hong Kong e Macao. Guido Samarani