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Suisen
Dopo Azami, il fiore del cardo, e Hozuki, l’alchechengi, continua la nuova pentalogia di Aki Shimazaki con Suisen, il narciso, il fiore del mito greco che simboleggia indole e destino del protagonista.«L'ascesa e la caduta di un narciso nipponico di mezza età, fino alla riscoperta di sé.» – Ginevra Borgnis per MaremossoGoro Kida è il presidente di una grande azienda.rnHa tutto ciò che desidera: una famiglia apparentemente perfetta, un ruolo sociale prestigioso; conduce un’intensa vita mondana con i clienti più importanti e ha due amanti ai suoi piedi. Peccato che il suo scintillante mondo si regga solo sull’ipocrisia e, d’improvviso, si sgretoli per precipitare rovinosamente. Alla prima bruciante delusione per mano di un’amante, un’attrice divenuta famosa, seguono presto altre umiliazioni che travolgono il cinquantenne Goro, nella vita professionale e in quella sentimentale. La solitudine gli offrirà l’occasione per ripensare alla sua vita e all’unica persona che aveva compreso la fragilità celata dalla sua arroganza, dalla sua frivolezza e dal suo egocentrismo: caratteristiche simboleggiate dal fiore del suisen, il narciso – che dà il titolo al romanzo.rnIn un’armonica tessitura di rimandi e corrispondenze, l’autrice scava nelle ferite mai rimarginate dell’infanzia. Gli eventi scandiscono un percorso di introspezione catartica e poetica, che riporta il protagonista nelle innevate Kanazawa e Maibara, città note al lettore che si è già immerso nelle vibranti atmosfere di Azami e Hozuki e ha già conosciuto Goro Kida: un uomo di cui Aki Shimazaki ci racconta senza giudicarla, con il consueto lucido e garbato distacco, la dolente umanità. -
in Estate
Il gran finale dell’enciclopedia personale di Karl Ove Knausgård ispirata alle quattro stagioni, illustrato appositamente dall’immenso Anselm Kiefer.Quest'ultimo tomo, dedicato all'estate, riprende l'idea alla base di questo ciclo di opere ispirate alle stagioni: scrivere per la figlia una sorta di ""enciclopedia"""" personale sul mondo e sui suoi molteplici fenomeni in modo da offrirle una chiave di lettura per approcciarsi all'esistenza e all'universo. """"In Estate"""" rivolge il suo sguardo acuto su ciò che ci circonda, oggetti concreti, insetti, animali o paesaggi rappresentativi dell'estate come i pantaloni corti, le vespe, il barbecue. Al posto delle epistole scritte alla figlia che in Autunno e in Inverno fungevano da prefazione ai saggi, questa volta troviamo un diario, in cui Knausgård racconta in maniera puntigliosa e suddivisa in date precise la vita di questa famiglia norvegese-svedese dove i figli sono ormai più grandi, il padre è uno scrittore famoso che gira il mondo e la moglie Linda viene citata solo raramente, non più per nome, ma solo come """"tua madre"""". Sospeso tra le pagine troviamo un racconto che si basa su una storia realmente accaduta in cui la protagonista, una anziana donna norvegese, narra in prima persona di come durante la Seconda guerra mondiale si fosse innamorata di un soldato austriaco delle truppe di occupazione naziste. Per quest'uomo decide di lasciare il marito, molto più vecchio di lei, e i figli e di vivere la sua vita con lui. Questa scelta le farà provare dei sensi di colpa che non riuscirà mai a superare."" -
Le piccole libertà
Un romanzo sulla libertà di scegliere per se stessi e provare ad essere felici, una piccola cosa alla volta.«Ci sono piccole libertà che ci cambiano per sempre, perché tante piccole libertà ne fanno una grande.»«""L'unica vera responsabilità che abbiamo è essere felici."""" Se questa breve frase che concentra lo spirito positivo e ammaliante di questo libro ha già fatto effetto su di voi non vi resta che leggere Le piccole libertà di Lorenza Gentile.» - Sabrina Bordignon per MaremossoOliva ha trent'anni, una passione segreta per gli snack orientali e l'abitudine di imitare Rossella O'Hara quando è certa di non essere vista. Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile. Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d'altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf. Ma ecco arrivare l'onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l'amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti. Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all'appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po' tra gli scaffali e leggere un libro al giorno. Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno o un fenicottero, o bere vino sulla Senna con un clochard filosofo. Dove si abbraccia la vita invece di tenersene a distanza, anche quando fa male. E allora, continuare a cercare l'inafferrabile Vivienne o cedere al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa? Quando tante piccole libertà finiscono per farne una grande, rinunciarci diventa quasi impossibile."" -
Chi ha peccato
Vergogna. Segreti. Rabbia. Amore. Bugie. Colpa.rnPuò succedere di tutto a Whistling Ridge.rnPerché in una città dove tutti hanno qualche peccato, è quasi impossibile capire dove stia la verità.rn«Un thriller cupo e angoscioso ambientato in una cittadina del Colorado» - Leonetta Bentivoglio, Robinsonrn«Ottima scrittura. Ritmo incalzante. Un grande debutto» - The Guardianrn«Inquietante e indimenticabile. Un giallo ricco di atmosfera» - Daily MailÈ notte fonda quando Emma lascia la sua migliore amica Abigail alla festa alle Tall Bones, il ritrovo nel bosco in cui si danno appuntamento gli adolescenti della cittadina di Whistling Ridge, in Colorado.rnÈ l’anno del diploma ed Emma è convinta, come la maggior parte delle ragazze della sua età, che la loro vita sia solo all’inizio.rnInvece entro la fine della settimana il volto di Abigail sorriderà dai volantini attaccati ai pali del telefono e alla bacheca della chiesa, oscillando nella brezza delle Montagne Rocciose.rnSamuel Blake, il padre di Abi, perlustrerà il bosco con la polizia urlando invano il nome della figlia. Suo fratello Noah strofinerà via le macchie di fango dai jeans fino a scorticarsi le mani ed Emma nasconderà sotto il letto l’acqua ossigenata con cui avrebbe dovuto tingere i capelli dell’amica. Dolly, la madre di Abi, riuscirà solo a fissare la grande croce sul muro di casa, fumando una sigaretta dopo l’altra, terrorizzata all’idea che sia già troppo tardi per fermare la catena di eventi che si è innescata.rnTutti hanno dei segreti a Whistling Ridge. Tutti hanno peccato, come tuona ogni domenica dal pulpito il pastore Lewis. Ma cosa è successo ad Abi? Chi è il vero colpevole?rnPuò succedere di tutto in questa polveriera di rabbia e risentimento, basta solo una scintilla: la verità su quella maledetta notte alle Tall Bones.rnCon un ritmo fulminante e una sapiente costruzione della suspense, Anna Bailey porta a galla le dinamiche di certe piccole e claustrofobiche città di provincia, dove ogni tipo di diversità è bandito. E capitolo dopo capitolo, inchioda il lettore in un gioco micidiale di sospetti e bugie, fino all’ultima pagina. -
L' eterna gioventù
Maurizio Maggiani scrive il grande romanzo della rivolta libertaria. Lo fa attraverso le storie della sua umanità militante, un mondo di uomini e donne ardenti di passione che lungo un intero secolo fino all'oggi danno un senso universale alle loro vite, alle loro sconfitte, alle loro vittorie.«Un grande appassionato romanzo in cui la lotta per la libertà non è sempre combattuta da eroi quanto da esseri umani incompiuti e irrisolti in cerca di una bussola» - Stefano Massini, la Repubblicarn«La leggenda, le leggende, le storie, la storia continuano continuano e continuano in questo gran romanzo; e L'eterna gioventù sembra non finire mai» - Francesco Cevasco, la LetturaI legami non si sciolgono mai, mai e poi mai quando sono legami di libertà.Questa è una storia leggendaria, il mito di una dinastia di ribelli ostinati in un sogno, perseveranti nel costruirlo contro ogni sconfitta del presente, «...i candidi, gli innocenti, gli ignoranti, i pazzi d'amore, avevano imparato a essere più grandi delle trame più nere e più astute, più forti degli eserciti». Quindi una storia di eterna rivolta, di vite che si intrecciano e si confondono con la Storia, edificandone una loro che non si pieghi alla schiacciante prepotenza del potere, all'insolenza del tiranno, allo sconforto della sconfitta, una storia madre di fraterna giustizia, di amorevole libertà, di una «gioiosa e ardente futura umanità», «questa l'unica vera certezza che abbia mai avuto l'Artista dell'anarchia, che ogni cosa verrà alla luce una volta ancora». È una storia di molte vite e infinite gesta, vite che non hanno avuto voce e vite la cui alta voce è stata dimenticata, sepolta sotto una contemporaneità immemore. C'è fra quelle vite un personaggio di pura leggenda, una donna nata nel 1901 che ancora oggi è viva, «l'essere umano più antico del mondo», lei conosce ogni storia e ogni storia ha vissuto, è la Canarina. Le chiamavano così le ragazze che nella Grande Guerra lavoravano nell'industria bellica al munizionamento, dove nel caricare le granate per i cannoni il tritolo tinteggiava di giallo il viso e le mani. Aveva sedici anni la Canarina, e ogni giorno nascondeva sotto le unghie dei piedi qualche grano di quel composto micidiale, sottraendo un po' di guerra alla guerra, raccogliendolo in una scatola di legno e portandolo con sé attraverso tutto il '900 fino a oggi. Cosa ci fa una vecchia di centovent'anni con cinque chili di tritolo in una cassetta che ha attraversato epoche e oceani e continenti, guerre e rivoluzioni, da Genova a New York a San Pietroburgo? Da un secolo si sta prendendo la libertà di averlo e di non usarlo. E se ne andrà dal mondo in pace solo quando saprà che per ancora un altro secolo e un altro e un altro ancora, ci sarà chi vorrà essere libero di tenerlo con sé e liberamente decidere di non usarlo. È suo nipote l'Artista a dipanare la Storia e le storie attraverso una progenìe di figli unici che costruiscono una dolcissima elegia eroica, sfiorando le vite di Garibaldi e... -
Il tempo delle ciliegie
Nicolas Barreau, grande maestro della commedia sentimentale, riporta in scena gli indimenticabili protagonisti del suo bestseller mondiale Gli ingredienti segreti dell'amore, in una nuova, incantevole storia romantica.«Nicolas Barreau è il maestro della commedia sentimentale» - TTL - La Stampa«Perso nei miei pensieri, mi incamminai lungo boulevard Saint-Germain e girai in rue Bonaparte. Quante volte avevo fatto quel tragitto? Da editor, da autore, da innamorato infelice. Da bugiardo e da sognatore pieno di speranze.»Nessuna città è come Parigi. Soprattutto in primavera, quando i ciliegi sono in fiore. Di notte, a Saint-Germain, si può far tardi a un tavolino all'aperto di uno dei celebri café o passeggiare davanti alle vetrine illuminate fin lungo la Senna, la Tour Eiffel che scintilla in lontananza. Parigi sembra fatta apposta per gli innamorati, ma Cupido volta le spalle ad André Chabanais, editor delle Éditions Opale e autore sotto pseudonimo di un romanzo che deve il successo proprio all'amore. Aurélie, l'impulsiva fidanzata di André, è assente e distratta. Tutto ha avuto inizio la sera di san Valentino: doveva essere la loro grande serata, ma succede qualcosa di inaspettato. Le Temps des cerises, il ristorante di Aurélie, ottiene una stella Michelin e lei scoppia di felicità. Finché non viene a sapere che il premio è frutto di un errore: il vero vincitore è un ristorante omonimo di Vétheuil (poco distante da Giverny e dai celebri giardini di Monet), con il suo arrogante chef. Quando però Aurelié lo incontra di persona, resta piuttosto affascinata dai suoi modi colti e raffinati e dai suoi occhi azzurri. Viziato dal successo del suo romanzo, che la bella libraia Artémise Belfond non cessa di lodare, André dovrà imparare cos'è la gelosia. Lo charme di Parigi, un po' di mistero e batticuore e un divertente dietro le quinte dell'industria editoriale: Nicolas Barreau, grande maestro della commedia sentimentale, riporta in scena gli indimenticabili protagonisti del suo bestseller mondiale Gli ingredienti segreti dell'amore, in una nuova, incantevole storia romantica. -
Canto per Europa
Paolo Rumiz scrive un poema che ricorda le sonorità de La cotogna di Istanbul, ma al tempo stesso, nel richiamare il mito della fondazione del nostro continente, si interroga sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni: in un dittico ideale con Il filo infinito.«Una cintura di costellazioni ornava le murate della barca come segno d'augurio per il viaggio.»Una giovane siriana, profuga di guerra, fugge sulla barca a vela di quattro uomini assetati di miti. La ragazza si chiama Evropa. Da quel momento la leggenda della principessa fenicia rapita sulla costa del Libano da Giove trasformatosi in toro si intreccia con gli eventi del Mediterraneo di oggi: emigrazioni, secessioni, conflitti, turismo di massa. Ingravidata in sogno dal re degli dèi, la ragazza riesce a sbarcare in Italia dopo infinite avventure e a dare il suo nome alla Terra del Tramonto, che però non riconosce in una figlia dell'Asia la Grande Capostipite. Dopo il suo drammatico sbarco, Petros, il capitano, continuerà a viaggiare da solo senza più attraccare in nessun porto. Clandestino anche lui, ma libero, fino alla sua misteriosa scomparsa. -
Brucia l'aria
Noir e western confluiscono in un gotico meridionale aspro e potente, crudo eppure aperto ai sentimenti. Ogni frase è specchio dei conflitti, dei paradossi e delle contraddizioni di quel Mezzogiorno che Omar Di Monopoli racconta con ironia, sincerità e rigorosa precisione delle immagini.Durante l'estate del 1990 un gigantesco incendio ha divorato buona parte del litorale di Torre Languorina, terra di nessuno all'estremità più orientale di un Salento lontano da qualsiasi traiettoria turistica. Tra i resti bruciati dell'immenso falò viene rinvenuto un cadavere, che le autorità registrano subito come il responsabile del disastro: si tratta di Livio Caraglia, pompiere locale dai trascorsi ambigui. Per alcuni un eroe, per altri un estortore locale in odore di mafia. Dopo vent'anni sono i suoi figli a fare i conti con la cenere di quel passato. Rocco Caraglia, il maggiore, si sforza di rigare dritto, dopo aver scontato una lunga detenzione per l'omicidio di un finanziere mentre era alla guida di un camion che trasportava sigarette di contrabbando. Gaetano, ancora minorenne, non accetta che il fratello rispetti la legge e frequenta il suo vecchio socio, Pilurussu, con cui sogna di cambiare il proprio destino scommettendo sui combattimenti di cani. Rocco e Gaetano convivono nella decadente masseria di famiglia, accudendo la madre malata con l'aiuto di Nunzia - primo amore mai dimenticato di Rocco, che ora è madre, e moglie di una guardia giurata. Il distacco è avvenuto negli anni della prigione, ma adesso che Rocco sembra deciso a restare dentro il perimetro della legalità anche per Nunzia non è facile incontrarlo ogni giorno senza sentire rinascere quell'amore interrotto... Quando Precamuerti, un vecchio capobastone della Sacra corona unita, fa ritorno dalla latitanza, deciso a riorganizzare il mandamento provinciale, i fragili equilibri su cui si regge la comunità collassano. -
Su un letto di fiori
Una bambina trovata su una spiaggia, un paesino a strapiombo sul mare e il mistero della felicità. Un piccolo capolavoro di speranza.«Tra tutti i personaggi che ho creato, Miki, la protagonista di questo romanzo, è quella che suscita in me la maggiore tenerezza. Vorrei che questo romanzo riuscisse a illuminare anche le tenebre più oscure» – Banana YoshimotoMiki è stata trovata su un soffice letto di alghe in riva al mare, e da quel momento in poi la sua vita è stata all'insegna dell'amore. Quello degli Ohira, soprattutto, la famiglia che l'ha adottata, composta da personaggi più o meno bizzarri che gestiscono un bed & breakfast in una cittadina a strapiombo sull'oceano. Miki è così felice da sembrare quasi sciocca ma non le importa, perché ha tutto ciò che si possa desiderare. La sua quiete è però turbata da alcuni episodi inquietanti che Miki non si sa spiegare: una strana signora che si aggira intorno alla loro casa, dei sassi misteriosi comparsi nel vialetto, dei mucchietti di ossa spuntati nel giardino della casa accanto. Insieme alla sua famiglia e al vecchio amico Nomura, Miki imparerà che la vita è più grande di quanto pensasse, che il mondo è molto più ricco di misteri e meraviglie, e scoprirà che l'amore, come l'odio, può essere il motore di storie inattese. -
Babele
Scritto dalla prospettiva dell'archeologo tedesco Robert Koldewey (1855-1925), responsabile della scoperta e degli scavi della città di Babilonia e della famosa Porta di Ishtar, alternando al racconto elenchi, lettere e fotografie, Babele dà vita a una figura storica impressionante le cui riflessioni sulla sua vita e sui tempi sono piene di intuizioni e ispirazioni.Koldewey guardava fuori dalla finestra del suo studio, non se ne stava in piedi da nessuna parte, non cartografava alcunché. Era sdraiato sull’ottomana ricavata nel davanzale interno, e osservava il fiume che scorreva accanto alle rovine, fumava la pipa e lo guardava come se non avesse mai visto un fiume prima di allora…1913, non lontano da Baghdad. Il celebre architetto e archeologo Robert Koldewey consulta un manuale di medicina e accusa tutti i sintomi descritti: sta per avere un attacco di appendicite. Come se non bastasse, il suo assistente Buddensieg continua a tormentarlo bussando ogni cinque minuti alla porta dello studio. Il compito di Kodelwey è di proporzioni bibliche: riportare alla luce Babilonia. All'orizzonte si profilano minacciose le nubi di un conflitto che sconvolgerà il mondo. Sdraiato su un'ottomana, Koldewey guarda fuori dalla finestra. Osserva l'ansa dell'Eufrate, le palme da dattero, il giallo mesopotamico che tinge ogni cosa, e pensa. Nel cortile della casa, ventimila frammenti numerati e centomila frammenti non numerati suddivisi in cinquecento casse attendono di arrivare a Berlino, sull'Isola dei musei, dove risorgeranno la Porta di Ishtar, la facciata della sala del trono del Palazzo di Nabucodonosor e i muri di fiancheggiamento della Via delle Processioni. A pochi chilometri di distanza, quello che resta dell'Etemenanki, la leggendaria Torre di Babele. Ma Koldewey si deve sbrigare, i suoi scavi sono il nesso tra Oriente e Occidente, sono al centro degli interessi ottomani, arabi ed europei, il suo progetto, senza volerlo, fa parte della competizione tra potenze, e bisogna salvare il possibile prima della catastrofe. -
Una visione del mondo
Satirici, fantastici, tristi e trascendenti, questi racconti vanno direttamente al cuore dell’esperienza umana, e rimangono una testimonianza dell’intelligenza e della visionerndi uno dei più importanti scrittori del Ventesimo secolo.Vincitore del premio Pulitzer e del National Book Award, John Cheever ha alterato per sempre il paesaggio contemporaneo della letteratura. In una carriera lunga quasi cinquant'anni, i suoi racconti, spesso pubblicati sul ""New Yorker"""", hanno dato voce ai desideri repressi e alle brucianti delusioni di un'America degli anni cinquanta che vacillava sull'orlo del risveglio spirituale e sessuale che avrebbe caratterizzato i successivi sessanta. E la sua aura letteraria ha continuato a splendere fino ai nostri giorni, non a caso il pubblicitario protagonista di Mad Men risiede proprio a Ossining, città statunitense della contea di Westchester, nello stato di New York, dove Cheever ha vissuto per gran parte della vita. In questa raccolta di sedici racconti scelti da Julian Barnes, che seguono la sua magistrale introduzione, ritroviamo le storie che sono il marchio di fabbrica di John Cheever. A partire dalla celebre """"Una radio straordinaria"""", passando per """"Il nuotatore"""", Barnes ha selezionato le più significative e rivelatrici, come """"Miscellanea di personaggi che non compariranno"""", le più precise e taglienti, come """"I dolori del gin"""", e le più malinconiche, come """"Stagione di divorzio"""". Tutte sempre in puro stile Cheever."" -
Capolavoro d'amore
A 450 anni dalla nascita di Caravaggio, Ruggero Cappuccio scrive un romanzo che si muove attorno al clamoroso furto della Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi, avvenuto a Palermo oltre cinquant'anni fa. E da allora scomparve.Palermo è un'isterica, ama solo la sua sofferenza, e quando riesce a goderne trasforma il dolore in arte. Sono questi i pensieri che accompagnano Manfredi sul traghetto che lo riporta in Sicilia. Quarantatré anni ben portati, il gusto raffinato dell'antiquario e lo sguardo inafferrabile, Manfredi è tormentato e insieme nostalgico proprio come la sua città, che rincontra dopo diversi anni di lontananza. Rientra a Palermo su richiesta dell'anziano e amato zio Rolando, che giorno dopo giorno lo coinvolge nei suoi ricordi. Una vita appassionata che si intreccia alle ricerche della Natività di Caravaggio, rubata dall'Oratorio di San Lorenzo nel 1969. Tra un capitolo e l'altro del mistero che si dispiega attorno al furto del quadro, mai più rinvenuto, Manfredi deve affrontare anche i propri personali fantasmi, che ha lasciato accovacciati tra i vicoli della bellissima e spietata città. Uno fra tutti, l'amata Flavia che lo abbandonò all'improvviso, inducendolo a prendere la decisione di lasciare l'isola. Mentre la relazione con lo zio Rolando si fa via via più profonda e carica di presagi, gli incontri fortuiti con una bambina di strada, che indossa sempre un vestito giallo, fanno deragliare Manfredi verso un'inesplorata immagine di sé. La voce di Ruggero Cappuccio si insinua tra le pagine a suggerire pause e cadenze di una sicilianità antica e preziosa, ci invita a passeggiare nella città decadente che accoglie le insonnie notturne, il sapore degli amori finiti e canta la perdita umana, ma anche la vita che si rinnova e torna a chiamarci. -
Punto pieno
Dal 1955 al 23 maggio del 1992, quando furono uccisi Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta, Simonetta Agnello Hornby tiene stretto il filo della saga famigliare cominciata con Caffè amaro e proseguita con Piano nobile per consegnarci un appassionante ricamo di omicidi, ossessioni, amori, violenze della Sicilia uscita martoriata dal Secondo conflitto mondiale e pronta a patire, protagonista e vittima, altre guerre.Siamo fragili, e siamo imperfetti. Imperfetto è il mondo, non l’amore. E noi ricamiamo, continuiamo a ricamare, con amore.Andrea Sorci, in preda a un accesso di rabbia, uccide la sua domestica “continentale”. L’omicidio viene insabbiato dal figlio illegittimo del barone Sorci, il potentissimo Peppe Vallo, altrimenti noto come l’Americano. Rico, nipote di Andrea, che sa ma non parla, è un uomo tormentato, deluso dalla Sicilia ferita del dopoguerra: vive accanto a Rita, che ama e non può fare a meno di tradire.rnEppure qualcosa si muove: tre donne, le zie che i Sorci hanno ribattezzato “le Tre Sagge”, fondano nella sagrestia della chiesa dei Santi Scalzi il Circolo del Punto Pieno, dove ricamano corredini, tovaglie, lenzuola, asciugamani. Dalla nobildonna alla monaca di casa, alla prostituta, in quel “tripudio febbrile delle dita” si dà forma a una sorta di adunanza femminile dove si discute, si commenta, ci si consola, si offre una speranza di cambiamento e si rammendano traumi sociali e famigliari. È una nuova sorellanza basata su una “separazione dal mondo fuori che solo le donne, quando sono insieme, riescono a creare e a difendere”.rnIntanto, però, l’uomo vola sulla Luna, gli studenti si ribellano. E la tensione positiva dei movimenti a cavallo fra gli anni sessanta e settanta si scontra con le contraddizioni dell’isola. -
Sopra i fiumi che vanno
Una grave operazione inchioda António a letto per due settimane. In ospedale, intontito dal dolore e dai farmaci, ricorda la sua infanzia: il padre che gioca a tennis, la madre che gli fa la riga fra i capelli, le montagne, l'odore della marmellata nella dispensa, i fiori nei vasi delle scale, gli amori non corrisposti... Da uno dei più grandi scrittori portoghesi di tutti i tempi, un romanzo lirico pieno di forza, ironia, trasversalità ed emozione.«Lobo Antunes scrive dal cuore dell’esistenza, dalle radici stesse della vita». - Jesús Aguado, El País In Sopra i fiumi che vanno, l'argomento predominante è l'universo dell'infanzia malgrado il personaggio principale, e voce narrante in flusso di coscienza, sia un uomo anziano internato in ospedale. Il romanzo è strutturato in forma di diario fittizio e comprende lo spazio cronologico di quindici giorni fra i mesi di marzo e di aprile del 2007. È facile associare l'opera alla biografia dello scrittore portoghese, in quanto lo stesso António Lobo Antunes ha affrontato un'operazione di cancro proprio nel periodo indicato dal romanzo. Nelle lunghe ore della degenza ospedaliera il narratore, diluendo le frontiere fra passato e presente – il dolore fisico, le allucinazioni farmacologiche, la presenza degli infermieri, l'odore dell'ospedale, da un lato, e una galleria di personaggi che popolavano la sua infanzia, dall'altro – fra scene reali e poetiche rielaborazioni del suo immaginario – com'è consuetudine nella narrativa dell'autore – convoca memorie ricorrenti di se stesso bambino in cui confluiscono, senza soluzione di continuità e in modo ondivago, immagini e oggetti che, come reliquie, sono in se stessi testimoni fossili di affetti, traumi, assenze. Dinanzi all'inerzia imposta dal corpo malato, il pensiero girovaga nei luoghi e nel tempo in cui c'era vita e vi si afferra, ponendosi domande cruciali sull'identità, sull'esistenza e, come sempre nella narrativa dell'autore, sulla morte, tema che in ogni pagina del libro appare direttamente o indirettamente discusso. -
Fuki-no-to
Quarto volume della pentalogia iniziata con Azami, Fuki-no-to è un breve e denso romanzo dove l’autrice esplora i sentieri tortuosi del desiderio e delle passioni, e si interroga sul peso delle convenzioni sociali che, come le maschere del teatro no, celano spesso verità inconfessabili.Atsuko vive felice nella sua fattoria con i figli e il marito Mitsuo, che per seguirla ha lasciato il suo lavoro di redattore a Nagoya e ha fondato una rivista, “Azami”, in una cittadina poco distante. Il tradimento del marito con una ex compagna di scuola è ormai un ricordo lontano per Atsuko, la vita della coppia è tornata normale e tutti sembrano aver trovato un equilibrio in questa nuova esistenza a contatto con la natura. Atsuko si dedica con passione alla terra, e gli affari prosperano al punto che deve cercare qualcuno che la aiuti. Mitsuo la incoraggia a incontrare una certa signora Enju: quando ha telefonato per candidarsi al posto, la sua voce gli ha ispirato fiducia. Alla fattoria si presenta Fukiko, un’amica di Atsuko dei tempi del liceo: è lei la signora Enju, interessata all’impiego nella fattoria. Bella e affascinante come in passato, madre di famiglia in procinto di divorziare, Fukiko fa riaffiorare teneri ricordi e tormentose sensazioni, taciute ma mai dimenticate. I desideri di Atsuko si confondono come i bambù nel boschetto della proprietà di famiglia: gli uni e gli altri hanno bisogno di essere districati perché nuovi germogli possano spuntare. E lei, tenace e semplice eppure non priva di grazia – un po’ come i suoi fuki-no-to, i farfaracci giapponesi –, compirà una scelta sofferta ma ineludibile. -
Le terre dello sciacallo
Finora inedita in Italia, l’opera che ha fatto conoscere il genio letterario di Amos Oz.Le terre dello sciacallo è la prima grande opera di Amos Oz, una raccolta di racconti dall’ampio respiro che ha segnato l’affermazione dello scrittore.rnNove storie sono ambientate in un kibbutz, l’ultima, invece, è una specie di parabola ambientata in tempi biblici. In questo libro l’Israele di oggi ancora non esiste, ci sono solo piccoli agglomerati di abitazioni e di campi coltivati che, dopo il tramonto, precipitano nel buio e nel silenzio, circondati dall’ignoto. Lì vivono uomini, donne e bambini impegnati in un ambizioso progetto utopico, spinti dal desiderio di fondare una patria ma anche dall’aspirazione a una vita diversa, a nuovi rapporti tra le persone, a una speranza di rigenerazione. Pionieri, sabra, intellettuali europei e rifugiati che hanno un sogno, che hanno combattuto guerre, dato forma a un’ideologia politica per forgiare una nazione. Ma la realtà non è dolce come il sogno. Sono storie conturbanti, sensuali, poetiche e spietate. E lo sciacallo, che insegue il lettore pagina dopo pagina, ulula nella notte fuori dai cancelli. -
Cuoreanimale
La nuova traduzione del più universale dei romanzi del premio Nobel Herta Müller, un organismo narrativo e poetico perfetto.“Amicizie. In tempi in cui la vita è minacciata si estendono a tutto quel che si immagina sia la vita,” ha scritto Herta Müller a proposito di questo romanzo nelle cui pagine ricorre la parola, volutamente ambigua e metamorfica nel suo significato, “cuoreanimale”.Lola viene trovata morta, impiccata in un armadio. Era arrivata dalla campagna per studiare in città. Post mortem, durante un’assemblea convocata per giudicare il caso, viene estromessa dal partito per essersi tolta la vita. Ma nella Romania di Ceauşescu un suicidio spesso non è tale, pensano gli amici di Lola, che credono in altre parole, pronunciano altre parole rispetto a quelle proclamate dal regime. E così ripercorrono il suo cammino, tentano un’opposizione che non può avere altro esito che il fallimento e il dolore. -
Il crepuscolo del mondo
La storia del soldato giapponese Hiroo Onoda, che per ventinove anni, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, difese una piccola isola delle Filippine, nella convinzione che il conflitto con gli americani fosse ancora in corso.Costruire un teatro dell’opera in mezzo alla giungla, camminare a piedi da Monaco a Parigi, entrare in un vulcano attivo, convivere con gli orsi grizzly: il lavoro di Werner Herzog indaga l’esperienza estrema, il confronto fra l’uomo e la natura.rnHiroo Onoda (1922-2014) era giovane quando il Giappone si arrese agli Stati Uniti e la Seconda guerra mondiale finì senza che lui lo sapesse. Per decenni ha continuato a difendere la remota Isola di Lubang, nell’arcipelago delle Filippine. È rimasto nascosto come un fantasma nella giungla, combattendo contro la natura spietata e i propri demoni. Ed è attraverso il ritratto di questa lotta apparentemente insensata che Herzog ci offre una profonda meditazione sulla condizione umana e sul significato della vita. -
La donna senza nome
Dall'autrice dei bestseller Donne che comprano fiori e Il sogno della crisalide, l'affascinante avventura di María Lejárraga, la moglie del celebre drammaturgo Gregorio Martínez Sierra, la donna senza nome che però ne ebbe molti. Il più grande mistero della letteratura spagnola.rn«Non smetto di cullare l'idea che la morte sia un riposo momentaneo dello spirito. Ma l'enigma è tutto lì: quanto tempo servirà all'anima per riposarsi da una vita?» – María LejárragaQuando la direttrice di teatro Noelia Cid viene incaricata di mettere in scena Sortilegio, opera del celebre drammaturgo Gregorio Martínez Sierra, decide di documentarsi analizzando i testi e le lettere conservati dalla moglie di Gregorio, María Lejárraga. E così, tramite la sua indagine, Noelia non solo si immerge nella complessa relazione tra María e Gregorio, ma fa luce su un mistero che si tramanda da oltre un secolo. Il mistero di un autore che nella sua lunga vita ha scritto più di novanta opere, andate in scena nei principali teatri del mondo, dagli Champs-Elysées a Buenos Aires, a Broadway. Un autore che ha vissuto in prima linea i grandi eventi del secolo passato: la Madrid letteraria degli anni venti, la Parigi della Belle Époque, l'esilio durante la guerra civile spagnola, l'occupazione nazista della Francia e il glamour degli anni d'oro di Hollywood. Un autore che ha collaborato con i principali intellettuali dell'epoca e ha conosciuto Stravinskij, Sarah Bernhardt, Picasso. Un autore che ha lottato per l'uguaglianza e per il voto alle donne. Un autore che in realtà potrebbe essere un'autrice, finora rimasta nell'ombra che però ha lasciato dietro di sé una traccia sottile grazie alla quale Noelia riesce finalmente a restituirle un nome. Un avvincente romanzo che parla di amore e disamore, di contraddizioni umane e di segreti. Un'Odissea attraverso l'Europa e l'America del Ventesimo secolo, per riscattare la figura di una donna poliedrica e geniale, e darle il suo posto nella Storia. -
Eclissica
Che cos'è una Eclissica? Una ellittica sulle rotte mancate? Una ellissi sulle epoche della vita? Un trattato sulle eclissi? Un eclissamento dal reale?A lampi si impenna il tempo in verticale del racconto, della visione e del mito, come impennano le balene a sud, nei pressi dei poli. A lampi ci coglie la vita dopo che l’oscurità ci ha inghiottiti e protetti.Questo libro è un lunario, un abecedario, un diario di bordo, una narrazione del visibile e dell'invisibile. C'è un viaggio nell'opera di un autore, e un viaggio dell'autore nelle opere della vita. È un libro nato dall'oscuramento generale di una eclissi, che procede per lampi. Nell'oscurità del tempo, i copricapi, i nuclei delle loro calotte, i dischi volanti delle loro ali, orbitano come corpi celesti nel nero, come a mettere il cappello agli ultimi quindici anni, da un funerale papale a una indulgenza urbi et orbi. La vita, come il sole, brucia la cornea a guardarla mentre avvampa. Bisogna metterci di mezzo il vetrino oscurato della scrittura per poterne fissare le rotte. Del resto il destino, come la balena, si rivela solo quando è passato, un attimo prima di reimmergersi nel buio. Vinicio Capossela spia questa stagione attraverso le crepe, il prodigio, i fallimenti che permettono la creazione e, da artista che pone ostinatamente la sua opera fuori dalla dittatura dell’attualità, finisce per esserne fra i più acuti osservatori.