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La pace e la ragione. Kant e le relazioni internazionali: diritto, politica, storia
A distanza di oltre due secoli il pensiero e l'opera di Immanuel Kant continuano a essere oggetto inesauribile di approfondimento, interpretazione e riflessione per gli studiosi del nostro tempo. In questo volume Massimo Mori ricostruisce le posizioni kantiane su un tema di particolare attualità, quello della pace e della guerra, così come emerge soprattutto dallo scritto ""Per la pace perpetua"""", del 1795. L'autore contestualizza le riflessioni del filosofo di Konigsberg, da un lato, nel quadro generale della sua filosofia pratica (e dunque alla luce dell'esplicita trattazione della filosofia del diritto, della politica e della storia), dall'altro, alla luce del confronto con i referenti culturali dai quali Kant venne più profondamente influenzato (il contrattualismo hobbesiano, il federalismo pacifistico, la tradizione giusnaturalistica)."" -
La forza del numero e la legge della ragione. Storia del principio di maggioranza
Il potere è legittimo solo se sorretto del consenso della maggioranza. Risposta moderna ad una domanda antica, vale sia per il potere politico sia per il potere economico. La lotta per la conquista della maggioranza è nelle assemblee politiche come nelle assemblee societarie lotta per la legittimazione al comando. Il principio di maggioranza, basato sul criterio quantitativo della major pars, tocca il proprio culmine nell'800 in economia, in virtù della generalizzazione del modello della Compagnia delle Indie (la moderna società per azioni) e nel primo '900 in politica, con l'espansione del suffragio elettorale che diverrà poi universale. Nella seconda metà del XX secolo si assiste alla sua fase declinante: il managerialismo in economia, che esautora le assemblee societarie, e la tecnocrazia in politica, che vanifica le assemblee elettive, sono espressioni del graduale sopravvento del principio antagonista, basato sul criterio meritocratico della ""sanior"""" o """"valentior pars"""", che pure ha un cuore antico e origini insigni. Il libro ricostruisce l'origine, lo sviluppo storico, le vicende parallele nelle istituzioni politiche ed economiche, dei due principi. Quale sia, nel nostro tempo, la forza di queste opposte spinte storiche, e quale l'esito presumibile del conflitto fra esse ingaggiato, è l'interrogativo di fondo del libro."" -
Etnografia e ricerca qualitativa (2008). Vol. 2
Si tratta del secondo numero della rivista quadrimestrale ""Etnografia e ricerca qualitativa"""", che si propone di esprimere e favorire la crescita e il profondo rinnovamento della ricerca etnografica dell'ultimo quindicennio. L'etnografia, intesa come una famiglia di metodi qualitativi basati sul contatto ravvicinato e prolungato del ricercatore con gli attori, le istituzioni e le pratiche che costituiscono il suo oggetto di osservazione, è nata nell'ambito dell'antropologia e della sociologia urbana. Ma oggi si è estesa a molteplici altri settori che vanno dall'educazione al diritto, dallo studio dei media alla storia e alla geografia, dai sistemi informativi all'analisi delle politiche e dei servizi sociali. Incoraggiando il pluralismo degli stili di ricerca e delle tendenze teoriche che si ispirano all'etnografia, la rivista pubblica ricerche sia su temi classici del dibattito sociologico e antropologico sia su temi di attualità, per mostrare come l'approccio etnografico possa favorire intuizioni originali su problemi socialmente e politicamente rilevanti. In questo numero gli interventi di: Ravaioli Paola, Perrotta Domenico, Barnao Charlie, Rémy Catherine, Cossu Andrea."" -
La parapsicologia
Si può comunicare con il pensiero? È possibile muovere gli oggetti solo con un atto di volontà, senza toccarli? Qualcuno riesce davvero a prevedere il futuro? È per rispondere a domande come queste che 125 anni fa è stata organizzata un'attività di ricerca che ha assunto, nel tempo, la denominazione di ""parapsicologia"""" e che si è sviluppata, da un lato, con l'analisi delle esperienze che si impongono spontaneamente nel corso della vita; dall'altro, con lo studio di effetti """"anomali"""" indotti sperimentalmente in laboratorio. Dopo aver ripercorso le linee essenziali della storia di questa disciplina, il volume si incentra in particolare sulle indagini sperimentali in parapsicologia, valutando il """"peso"""" delle evidenze a partire dai risultati di studi e ricerche disponibili sulle riviste scientifiche. Sulla base di quel che si può ormai considerare accertato, vengono infine tratteggiate le spiegazioni e teorie più suggestive oggi discusse in ambito scientifico."" -
I postdemocristiani
Dalla dissoluzione della Democrazia cristiana sono nate alcune formazioni politiche - Partito popolare (Ppi), Centro cristiano democratico (Ccd), Cristiani democratici uniti (Cdu) - che nel 2002 hanno dato vita da un lato all'Unione dei democratici cristiani e di centro (Udc), dall'altro alla Margherita. Che cosa si sa, oggi, su queste due componenti decisive degli schieramenti politici che si confrontano in Italia? Nel volume si mostra come i post-democristiani abbiano fatto proprio il ""partito di correnti"""" che fu tipico della Dc, incentrato sulle reti di potere personale facenti capo ai notabili locali. Questa tradizione, però, è stata innovata attraverso il modello del """"partito in franchising"""": i leader nazionali si occupano di pubblicizzare e vendere ai potenziali elettori-acquirenti il """"marchio"""" del partito sui mass media, mentre dirigenti, parlamentari e amministratori locali hanno una notevole autonomia nel gestire la """"rete commerciale"""" sul territorio (sezioni, circoli, comitati provinciali e regionali ecc.). In questo scenario, quali prospettive si aprono per l'Udc dopo l'uscita di Marco Follini e lo """"sganciamento"""" dalla tutela di Berlusconi voluto da Casini? E, sull'altro versante, quali saranno gli effetti che il modello di partito della Margherita potrà avere sulla nascita e sul consolidamento del Partito democratico?"" -
Stranieri e vicini. Cosa ho imparato sul cristianesimo vivendo a contatto con ebrei ortodossi
Una giovane docente di teologia ottiene una cattedra in un'università cattolica della Pennsylvania e, cercando casa nella cittadina sede del campus, finisce in un quartiere abitato da una numerosa comunità di ebrei ultraortodossi. Tra la famiglia cattolica e i vicini ebrei si stabiliscono in breve ottimi rapporti, che per l'autrice sono l'occasione per assistere e partecipare a una vita religiosa lontana ed estranea, ma anche per cercare di comprenderla, di commisurarla alla propria. Nasce così questo libro singolare, diario di esperienze di vicinato che si fa riflessione sull'ebraismo, sul senso vero dei suoi rigidi riti (dalle prescrizioni alimentari a quelle del sabato, alle feste, alle norme severe che regolano le relazioni fra i sessi) e insieme sulle somiglianze e differenze con il cristianesimo. -
La lingua bugiarda. Possono le parole nascondere i pensieri?
Possono le parole nascondere i pensieri? È da questo interrogativo che Weinrich parte per indagare il rapporto di adeguatezza che sempre si pone fra il linguaggio e il pensiero. La sua risposta è un'arringa contro una diffusa tradizione pessimistica e in difesa della ""verità della lingua"""", in difesa dell'innocenza delle singole parole. E via via che la sua argomentazione procede, si scopre una fitta trama di rapporti che lega questo discorso alla filosofia e alla teologia classiche, alla retorica, alla critica letteraria. Con la raffinatezza di stile e l'ironia che gli sono consuete, l'autore si muove fra Shakespeare e Goldoni, Platone e Wittgenstein, Hitler e Eichmann per approdare infine alla conclusione che no, le parole non mentono: i segni linguistici sono fatti sia per il bene che per il male, e dunque l'inganno non è nella lingua, ma sempre nell'uso che se ne fa."" -
Oltremare. Storia dell'espansione coloniale italiana
Nicola Labanca ripercorre le vicende politiche e militari che portarono gli italiani a stabilirsi in Eritrea, in Somalia, in Libia e poi in Etiopia. Ma l'espansione coloniale non fu, anche nel caso italiano, solo politica e guerra. Il volume smonta quindi i messaggi della propaganda colonialista che affascinarono generazioni di italiani al suono di ""Tripoli bel suol d'amore"""" e mostra i pochi reali vantaggi economici che l'Italia trasse dai suoi domini africani. Inoltre descrive la società coloniale d'oltremare, i suoi tratti razzisti, la sua composizione sociale e demografica, le sue istituzioni."" -
Le nuove frontiere della giustizia. Disabilità, nazionalità, appartenenza di specie
In questo volume Martha Nussbaum torna ad occuparsi del liberalismo politico e della teoria del contratto sociale nella versione attualizzata di John Rawls, alla cui memoria il libro è dedicato. L'assunto principale è quello di utilizzare la propria teoria delle capacità, già messa alla prova in ""Diventare persone"""" con le tematiche di genere, per risolvere tre punti deboli della teoria politica di Rawls, fonte di forti asimmetrie sociali: come trattare le persone con disabilità fisiche o psichiche e garantire la loro piena realizzazione come esseri umani, come estendere la giustizia a tutti gli abitanti del pianeta prescindendo dal posto in cui vivono e non discriminandoli per la provenienza, e come conciliare i propri standard di giustizia con il maltrattamento inflitto, soprattutto nella catena alimentare e industriale, agli animali per soddisfare i propri bisogni consumistici. In tutti tre i casi si tratta di soggetti che, contrattualisticamente parlando, non sono """"liberi, eguali e indipendenti"""" né incarnano quella razionalità che il modello del contratto presuppone."" -
Invertire la rotta. Idee per una riforma della proprietà pubblica
Il volume rende pubblici per la prima volta i dati del Conto patrimoniale: crediti, partecipazioni, imprese, beni immateriali, immobili, terreni, risorse naturali, infrastrutture e beni culturali, di appartenenza dello Stato centrale e degli Enti locali, stimati a valore di mercato. In questi ultimi anni il patrimonio pubblico è stato al centro di alcune importanti operazioni di cosiddetta ""finanza creativa"""" (privatizzazioni, cartolarizzazioni, fondi immobiliari, trasformazione di enti pubblici in spa) e si è sollevato un vivace dibattito su come gestire meglio i beni della collettività. Partendo dalla classificazione del Conto patrimoniale della PA, un gruppo di insigni giuristi ed economisti discute qui del contesto giuridico dei beni pubblici, del ruolo del patrimonio nella finanza pubblica, e delle riforme necessarie, formulando una proposta di riforma strutturale dei principi giuridici generali su beni pubblici, che riqualifichi la gestione pubblica e contempli l'ipotesi di una vendita selettiva volta a ridurre il debito pubblico."" -
Il colloquio di counseling. Tecniche di intervento nella relazione di aiuto
Il counseling è un tipo di intervento di aiuto che, attraverso la costruzione di una relazione con il cliente caratterizzata da ascolto, fiducia e comprensione empatica, incoraggia la persona a riflettere in modo nuovo sulle proprie difficoltà, a esprimere autenticamente il proprio punto di vista e a immaginare e sviluppare soluzioni efficaci ai problemi esistenti. Con un linguaggio semplice e chiaro, ma al contempo rigoroso, l'autore fornisce un quadro di riferimento teorico e concettuale dell'intervento di counseling. Tramite numerosi esempi concreti, inoltre, vengono presentate in dettaglio le tecniche utilizzate nella conduzione del colloquio di counseling, offrendo chiari spunti di riflessione sugli aspetti pratici e operativi dell'intervento. Un testo utile sia agli psicologi professionisti che già utilizzano le abilità di counseling nella loro pratica professionale, sia agli studenti in formazione, sia agli operatori psicosociali e a tutte le figure professionali interessate alle relazioni di aiuto specialistiche. -
Le comunità terapeutiche. Tra caso e progetto
Le comunità terapeutiche hanno assunto via via negli anni una sempre maggiore importanza per il ruolo giocato nel trattamento della sofferenza mentale. Dopo la legge Basaglia e la chiusura dei manicomi si è posto il problema non solo del trattamento, ma anche dell'inserimento sociale delle persone affette da gravi disturbi psichici. Nel panorama italiano sono dunque sorte diverse iniziative a carattere privato e pubblico per l'istituzione di comunità terapeutiche, ovvero realtà di cura e di connessione tra strutture psichiatriche e comunità sociale allargata. Tali iniziative tuttavia si sono caratterizzate, soprattutto nel loro primo formarsi, per una certa casualità nel formulare modelli di integrazione, di cura e progetti di inserimento. Questo volume propone non solo una riflessione sul ruolo della comunità terapeutica rispetto all'individuo e all'ambiente sociale, ma, attraverso una descrizione articolata di diversi casi di successo, fornisce strumenti e modelli di intervento per tutti quei professionisti (psicologi clinici, psicoterapeuti, psicologi di comunità, assistenti sociali, psichiatri, ecc.) che sono inseriti all'interno di strutture volte al recupero di persone con difficoltà mentali e problemi di devianza. -
Psicologia dello sviluppo sociale
Chi conta nello sviluppo di un bambino? Chi, o che cosa, è responsabile dei suoi percorsi di vita e contribuisce a renderlo l'adulto che sarà? L'autrice ritiene che se ci si vuole addentrare nella comprensione dello sviluppo sociale è necessario partire dalla considerazione che i bambini vedono il mondo con occhi diversi da quelli degli adulti. È in questa prospettiva che occorre studiare un intreccio di fattori, soggetti e situazioni molto complesso: le caratteristiche individuali, le relazioni con i genitori, con i compagni di scuola, con gli amici e gli insegnanti e infine la cultura che conferisce significato alle pratiche quotidiane dei bambini nei contesti di vita. -
I gruppi sociali
Appartenere a gruppi è un'esperienza da tutti condivisa. Compagni di gioco nell'infanzia, compagni di classe a scuola, colleghi nell'ambiente di lavoro: le persone affrontano quotidianamente il complesso gioco delle appartenenze di gruppo, che definiscono l'identità sociale dell'individuo e ne permettono l'integrazione. Questo volume analizza i fenomeni psicosociali che regolano la vita dei piccoli e grandi gruppi, secondo una prospettiva che non si limita al gruppo, ma tiene anche in considerazione l'individuo. Da un lato, infatti, vengono discussi i fenomeni principali della dinamica interna ai gruppi: la gerarchla di status, la differenziazione dei ruoli, la costruzione di norme, la comunicazione, la leadership, i processi di influenza; dall'altro sono approfonditi temi relativi all'individuo: i processi di entrata e di iniziazione ai gruppi, la socializzazione e l'adesione a norme, la costruzione di sentimenti di appartenenza, la partecipazione alla vita del gruppo, l'uscita dal gruppo. Ogni argomento viene trattato alla luce della ricerca più recente e con l'aiuto di esempi tratti dalla narrativa, dalla storia e dalla vita di tutti i giorni. -
Psicologia delle organizzazioni
Molte persone, ogni giorno e a vari livelli, si pongono domande che hanno a che fare con il funzionamento delle organizzazioni. È possibile migliorare il funzionamento di un ufficio, di un reparto ospedaliero, di una squadra di montaggio? Può una determinata procedura burocratica essere più efficace? Come si ottengono migliori prestazioni da una unità di lavoro? Questa introduzione alla psicologia delle organizzazioni fornisce una risposta a tali quesiti, a partire dall'assunto che non si deve tanto studiare la singola organizzazione come entità, quanto analizzare i comportamenti che al suo interno hanno luogo. Individui e gruppi hanno infatti un'esistenza reale, fatta di interessi, preferenze, valori, scopi: dai loro rapporti si costruiscono i processi organizzativi concreti e quegli strani artefatti umani e tecnologici che chiamiamo appunto ""organizzazioni""""."" -
Giuseppe Dossetti: la fede e la storia. Studi nel decennale della morte
A dieci anni dalla morte di Giuseppe Dossetti (15 dicembre 1996) la Fondazione per le scienze religiose ha promosso una serie di colloqui e incontri per studiare meglio la figura e le fonti relative a questo protagonista della cultura e del cristianesimo del Novecento. Il colloquio conclusivo di un lungo itinerario iniziato a Pechino e proseguito attraverso varie città in Italia e nel mondo, ha avuto luogo a Bologna e ha segnato una occasione per uno status quaestionis indispensabile: una prima serie di studi viene qui pubblicata e raccoglie ricerche sui nodi della vita di Dossetti, su momenti decisivi del suo percorso, sui grandi sfondi nei quali la sua vita di giurista, di resistente, di politico, di teologo, di fondatore si è inserita. Giuseppe Alberigo (che in questo convegno ha profuso un grande impegno e che ha dato una straordinaria lezione su Dossetti al Vaticano II divenuta uno dei suoi ultimi apporti alla ricerca storica), aveva voluto che il convegno portasse come titolo ""La fede e la storia"""" per indicare la polarità propria della vita di Dossetti. Titolo che si è rivelato adatto anche per questa prima raccolta di atti, in cui sono pubblicati gli scritti di G. Alberigo, U. Allegretti, M. Faggioli, L. Guerzoni, U. Mazzone, A. Melloni, G. Mori, V. Pacillo, A. Parola, P. Pombeni, P. Prodi, G. Ruggieri, P. Trionfini, con una prefazione di Romano Prodi."" -
Banche territoriali, distretti e piccole e medie imprese. Un sistema italiano dinamico
L'economia italiana è sostenuta da un articolato sistema di piccole e medie imprese, spesso organizzate in distretti produttivi. Scopo di questo volume è di analizzare in una prospettiva storica il ruolo svolto dalle banche territoriali nel processo che ha condotto alla nascita di tali sistemi produttivi locali: un ruolo che conserva tutta la sua importanza anche nell'epoca attuale, nonostante i recenti processi di aggregazione che hanno interessato le grandi banche nazionali. -
Scritti e discorsi politici. Ediz. critica. Vol. 2: Alcide De Gasperi dal Partito popolare italiano all'esilio interno 1919-1942.
Questo secondo volume affronta un periodo cruciale nella vita dello statista trentino, quello che copre gli anni tra la fine del 1918 e il 1942. Divenuto nella durissima esperienza della guerra l'autorevole portavoce della comunità trentina, concludeva quell'esperienza approdando in Italia come il più rappresentativo referente della provincia ormai ""redenta"""". Si apriva così una fase che sembrava proiettarlo ai vertici del sistema politico italiano con la sua inserzione a pieno titolo e in posizioni sempre più rilevanti nel nuovo Partito popolare italiano fondato da don Sturzo. In questa veste egli diventava un protagonista dei burrascosi anni del dopoguerra, con la fallita stabilizzazione della democrazia italiana e con l'irrompere sulla scena politica del fascismo. Perseguitato, privato delle sue cariche e per un certo periodo anche della sua libertà, si adattava a un duro """"esilio interno"""" in un'Italia assai diversa da come l'aveva sperata. Nonostante le difficoltà materiali (risolte parzialmente nel 1929 con un piccolo impiego presso la Biblioteca Vaticana) si manteneva attivo con una vasta attività di traduttore e di pubblicista, sia su riviste specializzate che su periodici. In questi scritti lasciava testimonianza di quella cultura e di quella sensibilità che aveva maturato negli anni precedenti, confermando l'ampiezza internazionale del suo orizzonte. Nel 1942 l'aprirsi della palese crisi del regime fascista gli avrebbe schiuso gli orizzonti di una nuova fase privata e politica."" -
Paternità e lavoro
Quello della paternità è un tema di grande attualità: nella prospettiva della storia del diritto viene ricostruito il processo graduale della morte dell'autorità paterna, mentre nell'ambito della sociologia e della psicologia si dedicano studi specifici alla moltiplicazione dei ruoli dei padri. In un'epoca in cui si discute sempre più di pari opportunità e di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, il presente volume raccorda la paternità al lavoro, a partire dai risultati di una ricerca promossa dalla Commissione europea che, muovendo dal diritto del lavoro, si è sviluppata su un terreno ampiamente interdisciplinare. -
L'inquisizione spagnola
L'Inquisizione fu una delle armi più potenti e controverse impiegate dalla Chiesa per eliminare l'eresia e salvaguardare l'unità dei fedeli cattolici. Anche se in epoca medievale giudici della fede delegati dai papi furono già attivi in Boemia, in Francia e in Italia, l'Inquisizione spagnola - istituita nel 1478 sotto la regina Isabella I, e soppressa nel 1834 da Isabella II - ha lasciato un segno indelebile nella storia della civiltà occidentale. Sulla base di aggiornate ricerche il volume traccia una nuova, equilibrata storia di questa istituzione, di cui ci mostra un'immagine non scontata. Al di là del mito negativo l'Inquisizione spagnola non fu solo uno strumento di repressione e di controllo ideologico, ma svolse anche un ruolo nel rafforzare i legami tra lo Stato e la Chiesa di Roma e nell'uniformare e disciplinare il comportamento dei fedeli di una terra in cui avevano convissuto ebrei, mori e cristiani.