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Studi ed esperienze a partire da Bion
"Non è stato facile dare un ordine o solo una successione ai contributi tematici dei diversi autori che, in luoghi e culture differenti (Inghilterra, Francia, Brasile, Israele, oltre che Italia), hanno riavvicinato e continuato il pensiero di Bion per condividere l'idea che la psicoanalisi come """"sonda"""" psicodinamica possa continuamente esplorare ciò che avviene, mentre avviene, e produrre nuove dimensioni di senso. Le presentazioni sono numerose, di notevole valore per la ricerca sull'attualità del pensiero di Bion, e provenienti da situazioni fra loro distanti. Ognuna contiene per il lettore che vi si avvicina una turbolenza da affrontare, un legame da creare e un'occasione di apprendimento dall'esperienza e di possibilità veritative"""" (Stefania Marinelli)" -
L' oblio. Dinamica del funzionamento psichico
L'oblio, spesso considerato come semplice défaillance della memoria, come una lacuna o una mancanza, è in realtà una componente essenziale del nostro funzionamento psichico. Freud vede in esso una difesa e, con il concetto di rimozione, colloca tale fenomeno al centro della psicoanalisi. Ma viene valutata tutta la ricchezza di un approccio che va ben oltre questa prima caratterizzazione? Individuare in psicoanalisi le forme cliniche dell'oblio, ma anche le sue funzioni - normali o patologiche -, porta a riconsiderare tutto l'apparato psichico nei suoi movimenti dinamici. Da qui l'importanza di questo testo, che esamina i contributi di Freud e di Ferenczi - ma anche di Winnicott, di Bion, di Andre Qreen - e da spazio ai dibattiti del nostro tempo. Interpretando la rottura tra Freud e Jung, l'autrice si interroga sugli oblii sintomatici della società contemporanea e su quelli della stessa psicoanalisi nel corso della sua storia: la sessualità infantile e l'""uccisione del padre"""", legati alla rimozione originaria, producono costantemente nuove forme di occultamento. Questa sintesi dei punti di riferimento fondamentali del pensiero clinico fornisce spunti di riflessione mettendo in evidenza le implicazioni essenziali della pratica psicoanalitica, e costituisce un prezioso strumento di dialogo con la filosofia, la letteratura, le neuroscienze e le scienze sociali."" -
I transfert. Cambiamenti nella pratica clinica
Questo volume trae origine dal complesso lavoro che ha impegnato la Società Psicoanalitica Italiana per due anni (2005-2006), successivamente confluito nel XIII Congresso della SPI, intitolato Transfert. Cambiamenti nella teoria e nella pratica clinica, e tenutosi a Siena dal 28 settembre all'1 ottobre 2006. La scelta è stata quella di pubblicare i lavori che propongono situazioni cliniche da cui parte una riflessione teorica di carattere più generale, allo scopo di indicare direzioni di ricerca per il futuro derivate dall'esperienza clinica. La psicoanalisi, in Italia, trae la sua vitalità proprio dalla ricchezza di quest'ultima, alla quale attinge: i casi analizzati spingono la mente dell'analista a trovare risposte alla domanda di cura e di pensiero condensata nella sofferenza del paziente. Gli autori, psicoanalisti impegnati nel lavoro con casi difficili da raggiungere, danno l'opportunità di accedere alla mente dell'analista al lavoro, che si cimenta con le contraddizioni inevitabili che la dinamica del transfert pone. -
Vite altrove. Migrazione e disagio psichico
Questo libro è insieme saggio monografico e approfondimento di un caso clinico descritto a più voci. Nella prima parte, l'autore fa il punto sulla riflessione etnopsichiatrica attuale, privilegiando l'approfondimento del suo peculiare approccio «etno-sistemico-narrativo», che lo differenzia dalle proposte di Tobie Nathan e viene ormai riconosciuto come specifico orientamento nell'ambito delle teorie sistemiche. Combinando narrazione e memoria - in particolare nelle comunità di migranti - come strumento fondamentale di integrazione culturale e resilienza, Losi assimila il trauma migratorio ad un rito di passaggio», la cui essenza è conservata nella struttura delle fiabe così come ci è stata rivelata dal grande etnologo V. J. Propp. In questa prospettiva, il migrante non dev'essere etichettato come vittima priva di risorse, ma piuttosto come «eroe» della sua fiaba. Chi emigra, per forza o per scelta, non può essere posto nella posizione di vittima o di malato, anche quando dovesse attraversare periodi di grave disagio psichico ed esistenziale. Il migrante è, nel pensiero etno-sistemico-narrativo, il moderno eroe, che come nelle fiabe può sperimentare fallimenti e abbisognare di alleati per raggiungere i propri scopi. Il terapeuta, nella mia prospettiva, non è altro che questo alleato». Il caso di Armand, bambino africano rifugiato in Svizzera, conclude la seconda parte di questo denso e innovativo testo. -
Donna desiderata, donna desiderante
La maggior parte delle donne soffre - spesso senza saperlo - per non avere la vita sessuale che vorrebbe: essere a proprio agio con le sensazioni, poterle adattare a quelle del partner, beneficiare così delle qualità rigeneranti della condivisione amorosa. Spaziando dalla ginecologia alla medicina cinese, dalla psicoanalisi all'approccio transgenerazionale, la dottoressa Flaumenbaum, ginecologa e agopuntrice, grazie alla sua esperienza trentennale spiega come le donne di oggi costruiscono la loro sessualità, il ruolo che in essa gioca la madre, per quali motivi il piacere o anche il desiderio sono così di rado presenti, e come fare per trovare un rimedio. -
Le alleanze inconsce
Le alleanze inconsce sono tra le principali formazioni della realtà psichica. Hanno una doppia faccia. Da un lato, organizzano e caratterizzano la consistenza dei legami che si annodano tra più soggetti. Dall'altro, le alleanze inconsce sostengono ciò che ognuno, per proprio conto, deve rimuovere, denegare o rigettare. Partecipano così alla strutturazione della vita psichica di ogni soggetto. Per struttura e funzione, le alleanze inconsce sono dunque destinate a produrre dell'inconscio e a restare inconsce. Il volume distingue più tipi di alleanze inconsce: delle alleanze strutturanti, delle alleanze difensive e offensive, delle alleanze alienanti e patologiche. numerose situazioni cliniche, ma anche esempi letterari e cinematografici, mostrano come funzionano il contratto e il patto narcisistici, l'alleanza dei Fratelli, l'alleanza simbolica col Padre, il contratto di rinuncia alla realizzazione diretta delle mete pulsionali, il patto denegativo, il diniego in comune, il patto perverso. Un'attenzione particolare viene prestata alle alleanze difensive che si annodano nello spazio psicoanalitico. -
Quaderni di psicoterapia infantile. Vol. 59: Desideri di maternità.
Indice: N. Neri, C. Rogora, Introduzione; Nella stanza dell'analisi; C. Busato Barbaglio, Maternità: fortezza da due debolezze?; N. Neri, Spunti di riflessioni sul controtransfert dell'analista a confronto con una maternità dolente; C. Rogora, Desideri di maternità: madri in prova, figli in provetta; M. L. Algini, L. Baldassarre, La violenta fedeltà. Sull'aborto in adolescenza; M. Fraire, Procreazione e filiazione; Arte maternità: riflessioni psicoanalitiche; P. Cupelloni, Decostruire la matrioska: note psicoanalitiche sul desiderio di maternità; B. Massimilla, Lo spazio bianco della maternità; W. Grosso, Desiderio di maternità. Il limite tra desiderio e bisogno; Il bambino dell'analista. II bambino in analisi; P. Chieffi, Gravidanza reale e gravidanza psichica: costruzione di una relazione; A. Sala, P. Gatti, ""La mia dottoressa ha un bambino nella pancia"""". La gravidanza della psicoterapeuta; Esperienze; L. Root Fortini, M. Ganucci Cancellieri, II sentimento della maternità in donne tossicomani; M. Peluso, Livelli embrionali della relazione madre-bambino. Andrea: difficoltà di apprendimento e retroterra arcaico; Una riflessione filosofica e medica; C. Botti, La procreazione medicalmente assistita, la bioetica, le donne; E. Greco, K. Litwicka, Lo stato dell'arte sulla procreazione medicalmente assistita; Testimonianza; G. Cavalletti, Di madre in madre; Letture."" -
La relazione psicobiologica madre-feto
"Gli animali, l'uomo tra questi, a differenza dei vegetali possono muoversi. Vi è però, anche per l'uomo, un periodo in cui è fissato al terreno come un albero, in cui ogni movimento che vada oltre quelli previsti in uno spazio chiuso non è strettamente dipendente da lui e nel caso succeda può significare la fine di ogni sviluppo psicobiologico ulteriore. Mi riferisco, ovviamente, alla vita intrauterina. L'essere umano viene piantato con tutta la sua filogenesi (paterna e materna) nel terreno psicobiologico della madre... Lo spostamento sulla rappresentazione psichica della radice fisica fa sì che l'uomo viva nella perpetua ricerca di un terreno nel quale trasferire le sue radici psichiche. Una perpetua ricerca che tento di studiare osservando i rapporti tra due elementi macroscopici del (divenire), la madre e il figlio... Nei momento in cui sgravandosi, la madre """"perde"""" il figlio uterino e quindi il rappresentante fallico della sua completezza, il figlio (venendo alla luce), perde la simbiosi placentare con la madre ed ha la prima esperienza di perdita irreversibile: non della madre ma della placenta, l'anello di congiunzione. I dati che considero in questo lavoro, si riferiscono alle dinamiche della relazione psicobiologica tra i due macroelementi della vicenda, alla luce del modello immunitario che descrive le relazioni tra un organismo ospite ed uno trapiantato, utilizzando i concetti di reazione, di rigetto e di facilitazione."""" (Nicola Peluffo)" -
Psicosintesi. Clinica e piscoterapia
La psicosintesi terapeutica è un modello della mente di carattere teorico ma soprattutto applicativo, con un forte senso pratico e una visione dell'uomo orientata alla sua molteplicità di espressione e manifestazione nel mondo. Roberto Assagioli, medico psichiatra di origine veneziana, sviluppò la sua originale prospettiva partendo da presupposti psicoanalitici e affiancando al processo di analisi, che scompone gli elementi psichici per renderne possibile un'osservazione da parte del soggetto, quello di sintesi, ovvero di ricomposizione e ristrutturazione della personalità intorno ad un Centro Unificatore (Io o sé personale). La psicosintesi, inoltre, contempla la persona da un punto di vista biopsicospirituale, osservandone le dinamiche transpersonali e di più profonda realizzazione. Il presente volume si propone di presentare il modello, il metodo e la tecnica della psicosintesi terapeutica nelle sue connotazioni generali, approfondendo alcuni temi di interesse clinico quali esempi delle sue numerose applicazioni pratiche. -
Le due strade. Il Signore veglia sul cammino dei giusti
Le due strade è un libro scritto tra le due guerre da un autore anonimo, ritrovato e ora pubblicato per la prima volta. Il testo commenta i primi 75 salmi della Bibbia, i quali, ricordiamo, sono componimenti di vario genere letterario di tradizione ebraica e cristiana composti da autori ignoti che costituiscono una sorta di sintesi dell'Antico Testamento. Leggendo il volume quello che colpisce è lo sforzo, realizzato dall'autore, di aver saputo riunire in modo sintetico il significato spirituale e dottrinale di ciascun salmo e di farne intuire, in modo semplice e immediato, la bellezza estetica e il sapore poetico originari. Il filo conduttore è un intenso io narrante che sembra rifarsi alla tradizione apostolica cristiana della figura del maestro che si rivolge al lettore con la formula classica ""figlio mio"""", e richiama la sua attenzione sui punti nevralgici del testo attraverso una gamma di registri linguistici, che vanno dal tono sommesso o familiare a quello di esortazione."" -
Una o più anoressie
L'anoressia è ancor oggi un enigma. Le teorie finora elaborate non sembrano esaustive e non spiegano in modo convincente l'attuale diffusione di questa sintomatologia. Il tema del corpo, le difficoltà introiettive, i disturbi del pensiero, le vicissitudini identitarie, il controllo serrato e megalomane sul corpo e sull'ambiente, il desiderio e la paura di fondersi con la propria madre per cui l'anoressia rappresenta il tentativo di avere un corpo separato da essa, sono temi segnalati da molti nella comprensione di questa patologia. Dietro lo stesso sintomo però si possono celare organizzazioni mentali molto diverse, da forme passeggere caratterizzate da risposte reattive a stimoli ambientali, a forme isteriche che assumono talora caratteristiche epidemiche, fino ad altre che si devono invece ascrivere ad una vera e propria anoressia intesa come una sindrome con un funzionamento perverso, esito prognostico incerto fino al corteggiamento della morte. Vi sono infine altre anoressie che in realtà sono una difesa paradossalmente utile per evitare un più grave scompenso psicotico. È pericoloso assimilare sotto la stessa dizione personalità differenti e questa confusione è causa dei frequenti fallimenti terapeutici che si producono in questi casi e che compromettono la vita sia presente che futura di questi adolescenti. La sindrome anoressica può presentare poi guarigioni con difetto che si prolungano tutta la vita. -
Dostoevskij
Terrorismo, pedofilia, assenza di figure paterne e frammentazione della famiglia, secolarizzazione e sessualizzazione della cultura, futuro delle democrazie liberali, scontro tra culture e natura dell'identità nazionale: sono tantissime le ansie che riteniamo essere la quintessenza degli ultimissimi decenni e che invece già figurano nell'opera di Dostoevskij, nelle sue lettere, i suoi articoli e la sua narrativa. Il mondo che abitiamo come lettori dei suoi romanzi è un mondo in cui la questione di ciò che gli uomini si debbono gli uni gli altri è lasciata aperta in modo doloroso e sconvolgente e in cui non vi è punto di riferimento a partire dal quale costruire un panorama morale chiaro e trasparente. Ma i romanzi di Dostoevskij non cessano di farci riflettere su cosa sarebbe possibile se noi - personaggi e lettori vedessimo il mondo sotto una luce diversa, la luce della fede. Per rispondere a questa sfida i suoi romanzi ci invitano a immaginare per l'appunto quegli estremi di fallimento, sofferenza e desolazione che sono talvolta presenti nelle nostre vite. Rowan Williams esplora l'intreccio tra discorso, narrativa, metafora, e iconografia nelle opere di uno dei più complessi e malintesi romanzieri della storia. -
Aprire la parola. Scritti 1968-2002
Perché un'antologia di Fédida oggi? La raccolta di scritti non nasconde l'intento di rendere omaggio, nel decennale della sua morte, ad una delle figure di maggiore spessore della psicoanalisi contemporanea. Ciò che però maggiormente giustifica l'attenzione per una ricerca come quella rappresentata dai quindici articoli scelti per questa raccolta, che non corrisponde ad alcun volume edito in lingua francese, è il suo interrogarsi su temi che hanno messo alla prova la psicoanalisi e che convergono su di una questione di fondo: l'eccezionalità del rapporto tra ascolto e presenza dello psicoanalista, rapporto da cui genera la situazione psicoanalitica. Nel corso di poco meno di quarant'anni, la voce e la scrittura di Fédida hanno sempre più insistentemente ricordato che la situazione psicoanalitica è inaugurata da un atto di autentica rottura della comunicazione ordinaria; un atto che, nel 1981, prende la forma di un invito: aprire la parola. -
Seminari napoletani
I ""Seminari napoletani"""", raccontano attraverso la parola, e il dono della scrittura, di un tempo vissuto insieme, capace di declinarsi in maniera magistrale attraverso innumerevoli scorci di una spazialità in continua evoluzione. Essi svelano attraverso un discorso colloquiale, ciò che dell'intimità di un pensiero, si può rivelare nel processo di formazione, un processo che ha saputo in questi anni arricchirsi di elementi sempre nuovi. Introduzione a cura di Teresa Nativo e Federica di Martino."" -
Taglioni
In uno scrittore sensibile, accessibile al pubblico troviamo empatia unità a dramma. Qui il nutrimento è ancora quello dell'anima. Questo testo è un'occasione per parlare del ""sentimento della vita"""". In un importante confronto al di là delle generazioni."" -
Piscosi e dintorni
In questa raccolta di lavori l'autore ci mostra lo sviluppo del suo pensiero sulla psicosi. Sono articoli che coprono un ampio arco di tempo, affrontando via via vari aspetti del funzionamento mentale e delle qualità relazionali specifiche della psicosi, inserendoli sempre in una visione unitaria. Per fare ciò l'autore si giova di una profonda capacità di risonanza, che gli consente di immergersi nei suoi livelli più indifferenziati per ritrovare il paziente ""in quei luoghi nei quali è recluso e dai quali fatica per emergere"""". Oltre alla varietà dei contenuti (che affrontano, tra gli altri, temi come il ruolo dell'illusione; la persistenza dell'istanza fusionale e delle spinte mimetiche; il ruolo del corpo nella riattualizzazione terapeutica; la bi-modalità psichica; la necessità di individuare aree di esperienza comuni, per comprenderle e farne oggetto di scambio col paziente), l'autore sviluppa in questo volume la sua ricerca per la ri-significazione di molti dei termini che usiamo perdefinire il funzionamento primitivo, come ad esempio comunicazione, transfert, oggetto, relazione."" -
Musicoterapia Umanistico Trasformativa M.U.T. Un approccio in divenire
Questo libro espone in maniera chiara e approfondita i contenuti valoriali, le basi teoriche e pratiche della Musicoterapia Umanistico Trasformativa. -
Come cappelli nel vento
Dodici donne che hanno perso qualcosa, o qualcuno, in un momento della propria vita. Come hanno reagito? Che conseguenze ha avuto la perdita? -
Tutte le morti di Monica
In un mondo in cui i super poteri sono una realtà con cui criminalità, governi e industria devono fare i conti, si incrociano le strade di tre personaggi che ben poco hanno da condividere: lo ""sconosciuto"""", un oscuro e violento vigilante dotato di inquietanti poteri, ossessionato da un profondo senso di colpa e da un terribile incubo ricorrente e il cui motto è """"da grandi poteri deriva la grande possibilità di rompere il culo ai cattivi"""", Giovanni Ambrosini, un piccolo truffatore di mezza tacca che si è andato ad infilare in un gioco molto più grande di lui e il cui motto è """"ciò che non ti uccide non ti rende più forte, semplicemente ti fa un male della miseria"""" e infine Arnaldo Bisleri, un imprenditore edile di mezza età corrotto, avido e colluso con la camorra, il cui motto è """"non me ne fotte niente di come, ma i soldi li dobbiamo fare"""". Cosa lega questi tre individui così differenti tra loro? Cosa li spingerà in una folle corsa verso un destino che cambierà per sempre la loro esistenza? Solo una cosa: una donna di nome Monica, e la sua morte. O meglio, tutte le sue morti."" -
Nel cuore della guerra: testimonianza di un reduce delle guerre del Congo
Questo libro trascina i lettori lungo un viaggio che mostra le diverse sfaccettature delle guerre in Congo. Il 29 ottobre 1996, il destino di una famiglia di nove persone, tra cui Chris Kalenge, cambia per sempre. La famiglia di Chris deve lasciare la loro casa a Bukavu nell'est del Congo; la città è appena caduta nelle mani dei ribelli. Questo è solo l'inizio di una lunga e pericolosa fuga che li condurrà attraverso le aspre montagne e le pericolose foreste del nord e dell' est del Congo, dove si imbatteranno in ribelli, guerrieri tradizionali e spietati soldati governativi, prima di raggiungere finalmente Kinshasa, a circa 2400 km. Il 26 agosto del 1998 la storia si ripete. Questa volta, Chris e gli altri ragazzi, abbandonati alla loro sorte dai soldati governativi, si ritroveranno ad affrontare i ribelli che hanno preso d'assalto la città di Kinshasa.